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Un cambiamento inarrestabile. 4°parte
Le due settimane che seguono ci vedono impegnati relativamente. Mi scopo Maria inculandola due volte mentre Bruno che era impaziente di godersi Luca se lo fotte molto di più. A metà della seconda settimana Maria ha di nuovo il ciclo che gli termina venerdì e per sabato Bruno ci invita a cena a casa sua per una grigliata. In realtà ha una voglia matta di scoparsi anche Maria dopo che ha letteralmente sfondato Luca. Ci ritroviamo a casa sua per una grigliata e per tutta la cena non ha fatto altro che divertirsi ad eccitare i due giovani che alla fine si lasciano spogliare e finiamo direttamente in camera da letto. Subito Maria si prende cura del mio cazzo che non assaggia da tre giorni e trovandolo già bello duro se lo pianta dentro in fica e sale su di me incominciando a godere. Bruno vede la scena e subito la vorrebbe inculare, ma io ho un’altra idea.
“Dai Luca, incula Maria.”
Lui resta un momento stupito dalla mia richiesta, e subito si posiziona dietro di lei, è emozionato, non se lo aspettava di certo. La penetra lentamente quasi avesse paura di farle male, ma alla fine è tutto dentro di lei e si gode finalmente quel culo tanto ambito.
….ssiisi…che bellloooo!!Mariaaaa…ti stò inculandoooooo…..ssiiii…finalmente!!!!!!......
Bruno mi guarda con un attimo di curiosità ma il mio gesto col capo gli fa capire subito cosa ho in mente. Appena si rende conto che Luca è ben piantato dentro le chiappe di Maria si posiziona dietro di lui e lo penetra con un colpo secco e deciso.
…aa.. che meraviglia…….. sfondarti il culo mentre inculi la tua donna….. ssi dai che poi ci passo io…
Resto fermo mentre loro due si muovono facendo godere anche lei che mi bacia con passione. Basta poco a Luca per godere. Per lui è troppa l’eccitazione di quel momento tanto atteso e sborra dentro di lei.
….ssiiiii……amoreeee.. ti sborro..in culooooooo…ssii finalmenteee………. sborroooo!!
Gode assestando colpi fortissimi mentre viene inculato con vigore da Bruno. Lasciamo che si goda per un momento il piacere provato, poi si sfila e lascia il posto Bruno che si mette dietro di lei per sostituire Luca che si distendi di lato ammirando la sua donna stretta fra di noi.
..ssi bravo..le hai lubrificato il culo per bene così…la sfondo meglio….. ssi senti come entro…..
La penetra con un solo affondo. Vedo il viso di Maria fare una breve smorfia di dolore, evidentemente è entrato troppo duramente. Lo sento scorrere attraverso la sottile membrana che ci separa e questo dona piacere anche a me. Lascio che lei si abitui alla doppia e poi incominciamo a scoparla con un sincronismo perfetto, dentro io fuori lui e lei incomincia a godere veramente.
….ssisii….amoreree… mi sfondanooooo…godoooo…sssisi è bellssisimoooo..
Luca la guarda estasiato. Lei allunga una mano e lo attira a se baciandolo in bocca e poi si piega sul suoi, cazzo e lo succhia mentre noi la pompiamo veramente di brutto. Gode e ci fa godere al punto tale che Bruno viene in quel culo che ha desiderato da diverso tempo.
..s.siiiii..huuhummm che meraviglia…sborro…..ssi ti inondo il culooo…sborrroooo…..ssiisiiii…..
Mi fermo e lascio che lui si goda il piacere di schizzarle dentro la sua sborra mentre lei che si è staccata da Luca adesso mi bacia con passione. Appena lui si sfila, Maria mi abbraccia forte, e si gira di lato e con la sua guancia attaccata alla mia mi sussurra una frase dolcissima.
“Adesso tocca a te farmi sentire il tuo piacere dentro nella mia fica che lo reclama da più di un mese. Dai vienimi dentro. Dai, me lo hai promesso.”
La guardo fisso negli occhi, le sorrido e la pompo con decisione, voglio che goda di nuovo, ma non in questa posizione, la voglio sotto di me e la metto distesa a gambe aperte e sovrastandola la scopo con impeto lei gode di nuovo.
…ssisi….daiiii…vegoooo!!!!..vengoooooooooo!!!!.
La sento tremare, e sono pronto ad inondarle la vagina col mio piacere. Vengo.
….sssiii…Mariaaa…ti sborro dentroooo!!!!..oraaaa!!!!!.....sssiiiiiiiiii……..
Lei tende il suo corpo. Solleva le sue gambe e le cinta le sulle mie cosce per impedirmi di uscire da lei e urla il piacere di sentirmi schizzare dentro di lei.
…s.siii…ti senttoo!!!! sei caldissimoooo…. ODDIOOOO goddooo!!èè..belllssisimoo…. amore mi stà sborrando dentroooooo….s.ssiiiiii…..
Gira lo sguardo verso Luca che la guarda con occhi luci dall’emozione. Si baciano e poi lei mi strige a se e mi mormora all’orecchio una dolcissima frase.
“Grazie. Grazie, è stato meraviglioso! sono tua! tutta tua, e di chi vorrai, ma solo tu mi potrai portare ad un simile piacere. Con tutti posso godere, ma con te impazzisco. Grazie padrone.”
Dopo un momento di assoluto silenzio è Bruno che ha di nuovo una bella erezione che prende il mio posto. La mette su di lui e la penetra con il cazzo che adesso scivola bene dentro di lei. Mi posiziono dietro e la penetriamo ancora in doppia. Gode e viene a ripetizione, poi insieme le inondiamo i buchi con lei che ci urla il suo ennesimo orgasmo.
…s.siiii… ve sentoooo!! vegooooo!! vengoooo!!!
Luca ci guarda estasiato. Vederla godere lo rende felice. Ci sfiliamo da dentro lei e Bruno fa distendere Luca supino, poi mette Maria con i buchi sfondati e pieni del nostro piacere sulla sua faccia e lo incita a leccare la nostra sborra.
…daiii…..giovane cornuto…lecca la nostra semenza…dai che lei deve essere ripulita da te..questo è il tuo compito!! cerca di essere un perfetto cornuto…..
Lui lecca e la pulisce a dovere poi sfiniti ci rivestiamo e ce ne torniamo a casa. Dopo quella sera passiamo altre serate di puro piacere. A volte lei va da Bruno da sola, o altre dorme con me mentre Luca resta fra le braccia di Bruno che lo considera il suo giovane amante. Arriva la stagione stiva e il loro lavoro si fa più intenso a discapito del tempo che possono dedicare al piacere. Poi l’estate come arriva se ne va. L’autunno ci riporta il piacere del sesso. A volte io e lei ce ne andiamo in giro a far porcate e poi la rimando a lui ben farcita e lui la lecca e ripulisce con estremo piacere. Arrivano delle festività natalizie si prendo dei giorni di vacanza da trascorrere assieme ai propri genitori. Al ritorno sono abbastanza depressi. Fra le mia braccia è Maria che mi spiega il motivo. I loro genitori vogliono che si sposino al loro paese. Naturalmente i ragazzi erano contrari ad un matrimonio nel paese dal quale erano scappati un anno prima.
“Un covo di vipere che davanti ti fanno lo sguardo dolce e poi sparlano di te con tutti. Pettegole e ruffiani e cornuti, in quel paese non c’è altro. Se poi non gli dai motivo di sparlare se lo inventano che poi è anche peggio.”
La rassicuro che se si sposeranno lo faranno qui, in mezzo ai loro amici e colleghi e se ai loro genitori la cosa non sta bene pazienza se la faranno piacere. Lei mi dice che i più difficili da convincere saranno proprio i suoi genitori. La madre di Luca è molto apprensiva e protettiva, ma questo da quando è rimasta vedova. In ogni caso lei capisce le loro esigenze. Lavora come vice direttore della banca locale, e non ci tiene molto a mostrare la sua posizione sociale. Chi non vuol capire sono i suoi genitori. Suo padre è un assessore all’urbanistica del paese, e la madre è direttrice della scuola elementare, ci tengono a mostrare al paese il loro status di gente importante e ricca. Dopo diverse conversazioni telefoniche molto infuocate alla fine la spuntano i ragazzi. Si sposeranno in paese la seconda domenica di Maggio. Da subito iniziamo i preparativi. Il parroco, don Pietro è felicissimo di celebrare il matrimonio, essendo arrivato da poco in paese questo è il primo che celebra e mette tutta la sua disponibilità al servizio dei giovani sposi, poi troviamo il ristorante. Essendo solo un a cinquantina di invitati scegliamo il nostro preferito quello vicino al faro. Aggiustiamo tutti i dettagli e per il vestito Maria pretende che io l’accompagni, mentre Bruno si occupa di quello di Luca. Li paghiamo noi e questo è il nostro regalo di nozze. Presi da mille preparativi il sesso lo facciamo un po quando capita, e alla fine resta solo l’addio al celibato. Per l’occasione avevo pensato di portare Maria fare una scorpacciata di cazzi in un privè, ma poi invece opto per una notte alla SPA, mentre Bruno si è accordato che altri tre maschi e fanno passare a Luca una notte di sesso totale dove lui è il festeggiato. La serata alla SPA passa lentamente quando scende la sera ci troviamo nelle vicinanze di una coppia che con una scusa un po banale attacca discorso con noi e nascosta dall’acqua la mano di Maria e quella della signora giocano a stuzzicarsi a vicenda. Il gioco culmina quando le vediamo baciarsi. Decidiamo di salire tutti e quattro in camera nostra e passiamo una serata bellissima dove Maria per la prima volta assaggia il piacere di essere leccata da una donna e di godere nel fare la stessa cosa. Dopo che si sono eccitate a vicenda le possediamo ripetutamente fin quando non scarichiamo nella loro bocca la nostra semenza che loro poi si scambiano baciandosi appassionatamente. Tre giorni prima delle nozze avviene un fatto che ci rattrista un poco. Bruno viene investito da una signora anziana mentre va in bici al lavoro e questo gli procura una frattura del bacino, non sarà presente al matrimonio. Il sabato prima faccio la conoscenza di Giuseppe il padre di Maria e sua madre Rebecca. Devo convenire con quanto detto da Maria, sono le persone più boriose e altezzose che abbia mai conosciuto. Non gli sta bene nulla! la chiesa è troppo spoglia, il ristorante è poco più di una osteria, gli invitati non sono di rango, e per finire il vestito di Maria, bellissimo a loro dire la fa sembrare una donnaccia. Per ragioni logistiche loro abiteranno nella casa dei ragazzi mentre Luca e sua madre Giulia dormiranno a casa mia. Giulia la madre di Luca è una persona educata, silenziosa e molto attenta ai dettagli anche se fin da subito mi ha ringraziato per la mia disponibilità. La sera andiamo a dormire presto, l’indomani sarà il gran giorno. Luca dorme con me in camera mia, abbiamo lasciato l’altro letto a sua madre. Lui è teso, nervoso e allora cerco di farlo rilassare.
“Rilassati, dai, cerca di dormire che domani sarà una giornata lunga.”
Si gira verso di me e lo vedo indeciso.
“Da quanto non fai sesso?”
Lui mi spiega che dall’addio al celibato non ha più avuto un orgasmo. Lo metto disteso supino e gli metto una mano sul mio cazzo e la mia sul suo.
“Dai lentamente cerca di venire così ti rilassi un poco.”
Lui mi sega piano, poi si spinge con la bocca sulla mia cappella e la infila tutta in gola. Gemo in silenzio, nell’altra stanza c’è sua madre e potrebbe sentirci, ma lui mi succhia divinamente. Poi si stacca e si gira di lato e mi offre il culo.
…daii prendimii..dai che ti voglio….
Appoggio la cappella sul suo foro e lo spingo lentamente dentro. Si apre all’istante, è sfondato da paura!
“Ma quanto cazzo ti hanno dato sei giorni fa?”
….Tanto!!!....mi hanno scopato fino allo sfinimento!!..e Bruno era il più scatenato di tutti….dai scopami…che ne ho voglia……..
Lo pompo lentamente per non fare casino. Gode in silenzio e dopo una lunga cavalcata lo sento che si sega velocemente e mi prega di venire dentro di lui.
…ddaiiii…s.siiii…è bellissimooo…daai che sto per venireee…daaiii sborrami in culooooo…..ora!!!!..
Gode e trema mentre schizza il suo piacere nella mano mentre io gli inondo il culo.
…ssii eccommiiiii…..sborrroooo!!!!!....
…..huummmm…ss.iiiiiiii..ORAAA TI SENTOOO!!!...
Un gemito forte non trattenuto esce dalla sua bocca che cerco di chiudere con la mano. Restiamo un poco in silenzio, poi lui se ne va al bagno. Quando torna è più rilassato e ci addormentiamo quasi subito.
30
1
5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 10 ore fa -
Un cambiamento inarrestabile. 3°a parte
Dopo alcuni giorni, lui si presenta da me è nervoso. Lo vedo teso e smanioso. Mi parla di cose che non me ne frega nulla, e lui cerca di chiedermi cose che a mio avviso gli sono necessarie, ma io resto sul vago. Poi il sabato devono andare al paese per il compleanno del padre di Maria, e tornano il lunedì in mattinata. Lui non lavora, mentre lei fa il pomeriggio. Poco dopo quando lei va al lavoro passano a salutarmi. Quando saluto lei sulla porta mi sussurra che gli sono mancato tantissimo e lui è molto nervoso. La sera prima ha provato a farle il culo, ma lei ha stretto le chiappe e lui è venuto appena al secondo tentativo di spingere il cazzo contro le sua chiappe, poi mi saluta e se ne va al lavoro, e lui si trattiene da me. Lo vedo scuro, teso e molto agitato. Cerco di calmarlo, lo faccio accomodare mentre preparo un caffè. Lui mi guarda cercando il modo di parlare e io mi decido a fare domande.
“Che ti succede? Problemi con i tuoi suoceri? Va tutto bene al paese? Stai bene? Maria sta bene? Hai problemi con lei?”
Mi guarda quasi compiaciuto che sono entrato in argomento. Poi fa un bel respiro e mi risponde tutto d’un fiato.
“Si al paese tutto bene, tutto bene con quasi tutti.”
Lo guardo e fingo di non capire, quindi indago di più.
“Hai detto quasi tutto? Che problemi hai, e in particolare con Maria che ti succede? Non va tutto bene? Dai con me puoi parlare liberamente, fra noi ci confidiamo tutto credo.”
Lui ha un attimo di esitazione, fa di nuovo un bel respiro e poi mi dice quello che io già sapevo ma che volevo sentirlo dalla sua bocca.
“Si, va bene e non va bene. Sai con il fatto che ci dobbiamo stare attenti io non so più come accontentare Maria. Vorrei farla godere, ma ho paura di non riuscire a darle il piacere che si merita.”
Lo guardo e affondo il colpo.
“Che problemi hai?
Lui mi spiega che è tanto eccitato che viene quasi subito. Ha poi provato a sodomizzarla, ma con scarsi risultati.
“Sono troppo teso, inesperto e decisamente non ho a pallida idea di come si svergini il culo di una donna. Tu potresti darmi qualche consiglio? Tu hai mia sverginato un culo di donna?”
Lo guardo con calma e poi recito il mio copione.
“Certo che ho sverginato dei bei culi, sia di donne che uomini. Tutto dipende dalla prima volta specie per una donna. Se non sei attento, se non la porti al piacere rischi che non si concederà più al piacere anale. Farla godere la prima volta è tutto. La devi eccitare, si deve sentire rilassata, e pronta a farsi sfondare il culo. Non è come davanti che quasi subito dopo arriva il piacere, nel culo il godimento avviene se la pompi con bravura, e molto a lungo. Tu poi mi sembri così eccitato che non credo ci riusciresti. Perchè non ti calmi un momento.”
Mi guarda cercando di capire e io lo faccio sedere sul divano vicino a me.
“Per prima cosa dovresti farti una bella sega. Sborrare ti farebbe stare più calmo. Poi devi eccitare Maria, le devi leccare e succhiare il forellino e inumidirlo con saliva o lubrificante, si deve rilassare e a quel punto le pianti lentamente il cazzo in culo e la fai abituare alla tua presenza, poi la pompi come se non ci fosse un domani. Lei gode e il gioco è fatto.”
Lo vedo titubante, e allora azzardo.
“Perche non lo tiro fuori e ti fai una sega adesso. Ti rilassi, anzi ci rilassiamo un poco insieme, poi che a parlare del bellissimo culo di Maria mi è venuto duro. Dai che non ci sono problemi, ho lavorato tanti anni assieme a maschi di tutte le razze e età, e non ho mai avuto problemi a farmi una sega con loro. Poi fra noi siamo così amici che non ci dovrebbero essere problemi.”
Mentre parlo ho iniziato ed estrarre il mio e vedo lui che fa la stessa cosa. Lascio che sia lui per primo e tirarlo fuori, e lo vedo quasi in tiro, lentamente estraggo il mio già eretto e duro. Vedo uno sguardo stupito nei suoi occhi. Siamo vicini e in silenzio. Lui se lo mena piano e guarda fisso il mio. Intuisco che è combattuto fra il desiderio di godere e la curiosità di prenderlo in mano o forse in bocca.
“Dai prendilo in mano. Dai che ne hai voglia. Non ti morde.”
Mentre parlo gli metto una mano sul capo e lo avvicino con la bocca al mio cazzo che adesso è decisamente in piena erezione. Lui esita un momento, ma una breve pressione sul capo e poco dopo sento la sua bocca aprirsi e ingoiare il mio cazzo per una buona metà.
…mmhuum..bravo così….leccalo e succhialo…. come fa Maria con te, tu fallo a me…dai che sento che ti piace……. Sssi che bocca calda che hai…….
Mi pompa lentamente il cazzo. Lo sento leccare tutta l’asta da cima fino a fondo, e poi lo ingoia tutto quasi a soffocarsi. Mi piace, e vedo che anche lui con una mano si sega piano. Lo sollevo e mi trovo il suo viso davanti al mio, i nostri occhi si guardano e io lo bacio. Stupito, resta un momento immobile, poi risponde al bacio con molta passione. Sento la sua lingua entrare dentro la mia bocca di prepotenza e danzare con la mia. Limoniamo per un po, poi lo sollevo e lo porto in camera e ci spogliamo velocemente in silenzio. Mi distendo supino e lo attiro sopra di me in un 69 di fuoco. Non gli succhio il cazzo ma gli lubrifico il culo mentre lui ingoia il mio fin quasi al soffocamento. Lecco e succhio la sua rondella che si rilassa, e mi lascia infilare prima un dito e poi due dentro che lo allargano bene. Geme mentre succhia con devozione il mio cazzo. Mi sento pronto e lo faccio inginocchiare con il culo in alto e mi posiziono dietro di lui.
“Rilassati e spingi come se volessi andare d’intestino e fai un bel respiro.”
Ubbidisce, e io gli appoggio il cazzo sullo sfintere e spingo piano ma con decisione. Fa uno scatto improvviso, ma io lo tengo fermo per i fianchi, e lo inculo deciso. Geme e si inarca un poco, ma gli mollo due sonore sculacciate, e lui si rilassa. Entro tutto dentro di lui con un affondo deciso e resto immobile.
…hhhaaaiiii…….fermmmooo… miii spacchiiii….
Gli lascio un momento per abituarsi, fa un bel respiro e io mi muovo lentamente e incomincio a limare quel culo stretto che ben presto si allenta e mi fa scorrere liberamente mentre lui incomincia a godere.
….hummm….ssisi…mi piacce…… sssii daaaii….
Lo pompo per un poco, ma poi mi viene il desiderio di vedere la sua faccia, lo sfilo e lo rigiro sotto di me. Porto le sue gambe in alto sulle mie spalle e affondo deciso nel suo culo ormai aperto.
…..sssisii……mi sfonndddiiii…ssi cazzo come sei grossooooo……ssi daiii pompamiiiii………
Vedo il suo cazzo duro e lo invito a segarsi mentre lo inculo con decisione.
…daii segati… ma non venire..voglio che godi con me quando ti inondo il culo……
Lo pompo, e lui gode come una troia sfondata. Mi incita a spingere più forte gode e mi guarda, il suo viso è una maschera di piacere. Lo sbatto e affondo il cazzo in quel culo stretto, poi decido che devo avere il massimo del mio piacere.
“Ti piace vero? Lo senti come ti sfondo? Sei una bella puttanella! Credi che sarai capace di fare lo stesso a Maria? Rispondi, dimmelo se ne sei capace!”
Lui mi guarda estasiato. Gode e poi mi regala l’emozione che volevo.
“No. Non credo di essere capace di far questo a lei, non riesco a durare tanto io sarei già venuto da molto. Solo tu potresti fare una cosa simile con lei.”
Godo ma voglio il massimo. Lo guardo in attesa che lui mi chieda quello che io voglio sentirmi chiedere. Esita un momento, ma dopo l’ennesimo affondo parla.
“Dovrai fare tu questo a Maria, anzi ti chiedo di sfondargli il culo. Solo tu sarai capace di farla godere così tanto. Ti prego dimmi che lo farai, e io ne sarò assolutamente felice e credo che anche a lei piacerà tantissimo se lo fai tu. Dai dimmi che gli sfonderai il culo. Dimmelo ti prego!”
Quasi sborro nel sentire la sua supplica. Lo lascio un momento in asia poi gli sorrido.
“Sei sicuro che lo vuoi? E poi sei sicuro che a lei piacerà che sia io a farle il servizio? Non voglio che ci siano malintesi fra noi.”
Mentre gli parlo lo sbatto con forza e lo sento prossimo al piacere come me che quasi non riesco più a controllarmi.
…daii sborra che ti inondo il culoo…. Daii oraaa….
Si sega con forza e schizza tutto il suo piacere sul suo petto mentre io gli inondo il culo dopo tre giorni di astinenza ho le palle piene che svuoto in lui. Gode e urla il suo piacere con me.
…ssiii..eccommiiii..sborroooo….s.siiii…ti senttoooo…sei bollentttee…mi stai allagando il culooooooo…..cazzooo.. è bellissiimoooooo….
Mi scarico dentro e lo scopo ancora di più con forza e lui ha il viso stravolto dal piacere.
…ssisi eccomiii…sborrooo!!!..lo sapevo che ti sarebbe piaciuto…. Sei una vera troietta……
Restiamo per un momento immobili, poi mi sfilo e lui mi distende di lato. Mette una mano sul culo per contenere la sborra che gli cola dalle chiappe e va in bagno. Lo lascio andare per un momento, rifletto su tutto, e decido che devo completare il gioco. Lo seguo in bagno, lo trovo seduto sul bidet che si lava il culo, lo giro e gli presento il mio cazzo ancora umido di sborra e suoi umori.
“Succialo! Senti che sapore ha la mia sborra! Questa sera ti rimando Maria piena della mia semenza e con in bocca questo sapore, così saprai che ha goduto. Gli leccherai il culo pieno dei miei umori e in bocca avrà il mio sapore perche mi avrà pulito il cazzo coma fai adesso tu!”
Lo infila in gola senza un attimo di esitazione. Lo lecca e pulisce tutto poi ritorniamo in camera e mentre si riveste mi guarda contento.
“Sono felice che sia tu a scoparla. Dalla sera che ti ha fatto il bocchino con l’ingoio che non aspetto altro che la scopi. Vi ho visto quella sera ero nascosto dietro il tuo portone, e ho goduto tanto quando le sei venuto in gola. Già da quando stavate ballando e tu gli hai fatto sentire il cazzo duro che desidero che la scopi, non vedo l’ora che tu le sfondi il culo. Mi eccito solo al pensiero.”
Resto un attimo sorpreso, ero certo che lui se ne fosse accorto, e sentirlo che lo ammette mi eccita ancora di più, quando siamo sul portone lo attiro a me e lo bacio con passione. Risponde al mio bacio e limona un poco la mia lingua.
“Ti prego non lo dire a Maria di noi due. Quando sarà il momento voglio essere io a raccontarle tutto. Mi piacerebbe essere qui con voi mentre le sfondi il culo.”
Lo guardo e mi rendo conto che la cosa non mi va bene. Trovo una scusa plausibile perche non voglio che veda come ho già sfondato Maria.
“No. Per la prima volta non ci devi essere. In seguito se lo vorrai ti faccio assistere o partecipare, ma questa sera voglio che non abbia distrazioni, si deve sentire rilassata e non tesa con te che la guardi. Credimi va bene così.”
Se ne va, e io mi distendo sul letto e mi riposo in vista della serata che sarà speciale. Quando mi sveglio sono le venti. Mangio una cena leggera e mi faccio una doccia. Quando sento suonare alla porta sono ancora in accappatoio, lei che entra mi bacia e infila le mani direttamente dentro l’accappatoio.
….huuummm…daii che non ce la faccio piùù..
“Da questo pomeriggio, quando mi ha mandato un messaggio dove mi informava che aveva parlato con te per farmi sfondare il culo che sono bagnata.”
Indossa una mini e una camicetta con dei sandali alti, la spoglio e la distendo sul letto. Le lecco la fica che gronda di piacere, mi supplica di scoparla in culo, ma io mi voglio divertire un poco. La metto sotto di me, le sollevo le gambe che lei cinta dietro la mia schiena e le spennello il cazzo sul taglio della fica. Mi guarda stupita e poi mi sorride compiaciuta. Affondo deciso dentro di lei che geme di piacere.
..s.siii..daaiii…scopamiiii….ssii.. cazzo mi sfondi…la ficaaaa…ssi daii che non mi impoorta se mi ingraviddiii….. daiii godoooo.. goddoooooo!!!!
Ha subito un orgasmo che la fa tremare tutta. La pompo lentamente facendole assaporare tutta la lunghezza del mio palo duro e voglioso. Gode e mi supplica di continuare fin quando ha un nuovo e più devastante orgasmo.
…SSSISISIII…VENNNGGGOOOOO!!!!!!!!!
Trema e stringe le gambe dietro la mia schiena. Mi supplica di sborrarle dentro che lo vuole risentire come l’altra volta, ma io ho altri desideri. Le lascio scemare il piacere, poi la giro di lato e mi sfilo. Le alzo una gamba e gli pianto il cazzo in culo da dietro mentre le metto una mano dentro la fica che gronda dal piacere provato. Con il cazzo in culo e tre dita davanti impazzisce e sborra a ripetizione. La sbatto e lei mi incita a sfondarla ancora di più.
…s.sii daaii inondamiii il culloooo..porco!!! sfondalooooo..che farei contento il cornuttooo che non aspetta altrooooo….non si è nemmeno reso conto che sono già sfondata da un pezzo…..
La sbatto fin quando dopo l’ennesimo grido di piacere le scarico dentro un vero clistere di sborra.
…ssisi eccommiii..sborrroooo!!!!..oraaaaa!!!!!
Trema e gode nel sentire che le sto allagando il culo.
….ssiii…tiii….sentttooooo!!!...seei bollenteee!!!
Mi sfilo e lei si distende al mio fianco. Senza che dica nulla lo infila in gola e lo pulisce tutto dei miei e suoi umori, mi guarda e vede il mio sguardo compiaciuto.
“Alzati e torna da lui nuda, e quando entri bacialo sulla bocca, deve sentire il mio piacere.”
Lei esce con in mano i suoi indumenti e nuda se ne torna da lui. Penso tutta la faccenda e mi compiaccio con me stesso di come questo gioco mi stia dando immense soddisfazioni.
46
1
5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 10 ore fa -
Serata latina
Storia vissuta realmente....Venni contattato da il lui di coppia....ci scambiammo il recapito e scambiando
qualche chiacchiera... mi disse che voleva organizzare qualcosa
Alla sua lei ....sapendo che ero ballerino di latino.
Ci trovammo in un noto locale da ballo a Roma .... eravamo rimasti che ci saremmo visti li e si usando lei era
Sola mi sarei dovuto avvicinare e lasciare biglietto ....così feci arrivato verso le 23 io loro verso la mezza
li aspettai e appena loro si sedettero al tavolo e dopo che lui la lasciò sola mi avvicinai e lasciai
Il biglietto....e andai via a sua sorpresa.
Dopo quarto d’ora si avvicinarono a
bordo pista e invitai a ballare la lei ...in una bachata...qualche parola...le
Mani che sfioravano il corpo...tonico.....e dopo averla salutata tornó dal marito.
Più tardi m ‘invitarono a bere qualcosa e così tra una chiacchiera e una battuta e qualche sguardo ...dissero
Di uscire con loro e andare in auto a far un giro.
Lui alla guida e io e lei dietro seduti....la mano mia iniziava a sfiorarla.... e toccar quale L bel seno tonico
E una volta tolto iniziai a leccarlo avidamente....lui che osservava dallo specchietto....
lei eccitata sentendo la mia mano tra le gambe.....e ad un certo punto mi sposto e tolse fuori la mia belva 20cm
E rimase soddisfatta a vederlo così grosso quasi da non prenderlo in bocca tutto....succhiava con foga....
Ad un certo punto mi misi sopra apri le gambe e la sua figa super bagnata entró e con forza sbattevo fino a
farla venire e gridare.....soddisfatta volle prenderlo in bocca e L ‘inondai con sette schizzo interminabili.....
Ingoiando....senza fermarsi con l’auto lei passo davanti e face un pompino alla guida il marito voglioso ed
eccitato.spero di rifare questa esperienza con coppia seria ...una rarità
28
0
5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 10 ore fa -
Un cambiamento inarrestabile. 2° parte
Per tutto il viaggio lei si è lentamente esibita toccandosi. Mi sento il cazzo alle stelle. Arriviamo al faro che ha nelle vicinanze una vecchia torre. Ci sediamo un poco, sul muretto e lei mi chiede di scattare una foto a loro con il cellulare. Mentre la scatto, lui l’abbraccia e lei lo guarda con occhi compiaciuti, poi vuole che siamo io e lui insieme e lei fa la foto, poi è lui che ne vuole una con noi due. A quel punto gli passo anche il mio cellulare per averne una copia anche per me.
“Dai Mario, stringila un poco, sembra che stai facendo una foto con tua sorella!”
Lei mi abbraccia e mi guarda con occhi languidi pieni di desiderio, scatta la foto con il suo poi è la volta del mio, e a quel punto lei si mette davanti a me appoggiando il suo culetto direttamente sul cazzo, e lo spinge indietro piegandosi un poco in avanti mi viene durissimo all’istante! Lui ne scatta due, dicendo che non sono venute bene, lei intanto si struscia sul mio palo, che sapendo che sotto è nuda rischia di uscire dai pantaloni e infilarla al volo. Passiamo un pò di tempo a girellare nei paraggi facendo altre foto. In particolare ne facciamo una su di una scogliera. Prima loro con lei che sta quasi nascosta da una roccia, poi quando è il mio turno, lei solleva la gonna e mi invita a toccare la sua fichetta completamente fradicia mentre lei mi stringe il cazzo in mano sussurrando che ha passato la notte pensare a quando lo avrà dentro. La guardo e poi che lui è un po lontano le chiedo cosa le ha chiesto ieri sera per essersi prolungata a casa mia. Lei mi sorride divertita.
“Nulla, ma quando siamo andati a letto era in tiro da paura. Mi ha scopato, ma è durato pochissimo, fortuna che ha fatto in tempo a mettere il preservativo altrimenti sarei di sicuro incinta.”
Poco dopo andiamo al ristorante. Un bel posto con tavoli all’aperto sotto una veranda che da direttamente sul mare. Il pranzo è ottimo e lui beve un po troppo ovviamente aiutato da lei che sa che quando è quasi ubriaco lui si addormenta. Nel pomeriggio andiamo di nuovo verso il faro, lungo il tragitto lui si addormenta e noi invece scendiamo verso la base della scogliera dove c’una grotta che da sopra non si vede, ma ci si arriva attraverso una piccola scalinata. Appena dentro lei mi bacia e mi e tira fuori il cazzo già durissimo.
….huuhm…daiii scopami che non posssooo….più resistere….
La spoglio e l’ammiro per la sua acerba bellezza. La faccio distendere su di una pietra liscia e incomincio a leccala, è abbondantemente fradicia. Mugola farsi incomprensibile mentre io scateno la mia lingua. Le strappo ben presto un primo orgasmo.
….sssiiiii…..venggooooo!!!!! che bellooooo.. ssi..daiiii….ti vogliooo….
Trema e mi prende per i capelli cercando di tirarmi su di lei, ma io ho altre idee. Mi sollevo e le pianto in bocca il palo di carne durissima che è diventato il mio cazzo.
..Succhia troia!!! Impara a far godere il tuo maschio come si deve!! Poi se te lo meriti ti monto come una vacca. Spera che non ti farcisco sborrando dentro di te tutto il mio piacere….
Le impongo di leccare il mio cazzo in tutta la lunghezza, poi le faccio leccare e palle e buco del culo. Lei esegue sempre più infoiata, mi supplica di prenderla, ma io la faccio soffrire ancora un poco. La giro e le lecco il culo. Lei ha uno scatto quando infilo dentro un dito, le mollo due sonore sculacciate che la rilassano.
…ferma troia!!! Lasciami preparare anche questo foro, tanto te lo sfondo tutto….
La rigiro e le imbocco il cazzo fra le labbra fradicie della fica che al solo contatto sembra calda come un vulcano.
Lei mi implora di prenderla.
..daii scopamiiiii……….
Due affondi decisi e sono tutto dentro di lei che spalanca la bocca per gridane. Ma nessun suono le esce dalla gola. Sento il mio cazzo aprirsi la strada fra le pareti della sua strettissima vagina, la dilato, e scivolo su un lago di umori. Sbatto la cappella sul fondo. Lei ha un fremito e viene scossa dal primo orgasmo.
…sssiiiiii…venggggooooooooooo……..
Si tende e trema senza fine, lo estraggo per metà e poi lo riaffondo con decisione. La sua bocca spalancata non emette nessun suono. Gode a ripetizione. Le stantuffo il cazzo dentro, affondando sempre più dentro di lei che lentamente si adegua alle dimensioni. Gode e sborra incitandomi a prenderla sempre più forte.
…ssiii..sfondamiiiii….ssiii daiii vengoooo…che toro….. sei un torrooooo… ssiii….d aiiii più forteee…godoooo…..
La scopo con incredibile maestria. Mi piace vederla godere e la sfondo con sempre più gusto. Sento che potrei sborrare dentro di lei, ma ho altro in mente. La faccio scendere e la giro appoggiando le braccia alla pietra, infilo un dito in culo e la sento abbastanza rilassata. Lubrifico la cappella con della saliva e lo appoggio al suo inviolato fiorellino che accenna a dilatarsi. Lei ha un attimo di esitazione poi si lascia andare.
….tti..prego fai piano…. Ssi spingi…pianooooo
Le do due spinte decise. Lei geme e si lamenta un poco. Mi fermo per farla abituare.
…hhaaiiii…piano….togliooo fa maleee…
Le mollo due sculacciate, le metto una mano davanti e la masturbo mentre con un affondo deciso le sfondo il culo.
…aaahhhiiii..piannnooo…. mi spacchhhiiii..
Resto un momento immobile per farle dilatare e abituare il culo alla penetrazione, poi la sbatto con decisione senza pietà. Le sfondo il culo che ben presto si dilata e si adegua alla chiavata. Gode quasi subito e mi incita a scoparla più forte.
…ssiii..daiii…..mi…….piaceeeee…..daiii …..godo!!!..cazzo godo di culoooo!!!! ..siii..
Mi sento il cazzo avvolto dalle pareti che lo risucchiano e lo spremono sono al limite e dopo l’ennesimo orgasmo mi scarico dentro di lei.
..eccomiii..sborrooo!! te lo scarico tutto dentroooo….bella troia…..
Sentendomi venire ha un nuovo orgasmo.
….sssiiii..bellssiimooo!! mi stai inondandoooo…venggooooo……
Le continuo a scopare il culo fin quando stremati ci appoggiamo al masso sfiniti. Lo estraggo, lei mi guarda e poi senza che io dica nulla, lo prende in bocca, lo succhia e pulisce tutto. Sento il piacere scorrere di nuovo. Lei, lo sta godendo in bocca. Mi limito solo a darle dei suggerimenti che lei mette subito in pratica, è brava nell’apprendere. Me lo succhia per diversi minuti fin quando non riceve in gola la mia ennesima sborrata. Sono spremuto come un limone. Lei gode. Beve e ingoia tutto lasciandolo perfettamente pulito. La sollevo, la bacio con passione, poi lentamente risaliamo e torniamo alla mia macchina dove Luca sta dormendo ancora profondamente.Mi sussurra che il culo le brucia un poco, ma che ha della crema per lenire il bruciore. Sulla via di casa le chiedo come mai da deciso di cedere così velocemente alla mia voglia di scoparla.
“Sono sempre stata affascinata dalle persone autoritarie, sicure, forti e determinate, tu sei tutto questo. Luca è dolce, mi ama e io amo lui, ma è tremendamente insicuro su tutto. Il sesso poi, un vero disastro. Ha sempre paura di venire subito, si ferma sempre quando sto per godere, poi viene e finisce lì. Mai che si sia imposto, mi abbia leccato o fatto godere come hai fatto tu. Mi sono sentita subito tua. Mi piace che mi domini, mi imponi la tua virilità, potenza e mi dai della troia, mi sento felice di esserlo per te. Sono disposta a qualunque cosa per te.”
La guardo mentre il sole tramonta sento che insieme faremo grandi cose. Giunti a casa mettiamo lui a letto che continua dormire e pesantemente, lei viene da me, mi riprende il cazzo in bocca e lo succhia devotamente.
“Mi piace da morire sentirlo in bocca. È una sensazione bellissima che mi eccita tantissimo. Credo che non ho mai provato nulla del genere a succhiare il cazzo, ma adesso voglio recuperare, ti prego lascia che lo succhi sempre. “
Le lascio succhiare un po il cazzo mentre le dico cosa faremo l’indomani. Vorrebbe che sborrassi di nuovo, ma sono scarico, lei mi bacia con passione e a malincuore se ne va. L’indomani mattina ci vediamo al bar per la colazione. Lui arriva con la faccia di chi smaltisce una sbronza. Lei è raggiante. Seguendo i consigli che le ho dato ieri sera, ha indossato una gonna abbastanza corta a pieghe, sandali con zeppa e una camicetta. Mi fa notare che non ha il reggiseno. Lui è talmente stordito che nemmeno l’ha notato. Un breve caffè e poi salutato il maritino ce ne andiamo. Poi che è presto per la visita ne approfitto per rinnovare il suo guardaroba. Andiamo in un centro commerciale che a quell’ora è già aperto. Lei mi chiede dove la porto così presto. La mia risposta è semplice.
“A comperare indumenti che dovresti avere addosso, sembri una suora da come ti vesti.”
Lei scoppia in una sonora risata. Ben presto saccheggiamo due negozi, uno di intimo, e l’altro di scarpe. Ovvio, l’intimo è di un sexy da far paura, e le scarpe sono col tacco vertiginoso. Mentre provava l’intimo ho fatto in modo che fosse la commessa a spogliarla, la conosco, so che ha tendenze lesbiche. Maria all’inizio mi ha guardato con occhi un po stupiti, io le ho fatto capire che andava tutto bene e ben presto ho visto la commessa che indugiava sul suo corpo palpando sia i seni che lo splendido culetto. Mentre per le scarpe, ho fatto in modo che il commesso le si inginocchiasse davanti, ovvio, dopo la prova dell’intimo Maria era nuda sotto. Dopo un attimo di imbarazzo, la giovane troietta a dimostrato subito di gradire gli sguardi del giovane che ha avuto una bella erezione. Usciti le ho chiesto se avrebbe avuto il coraggio di scoparlo. Lei mi ha guardato stupita.
“Ma che ti viene in mente!”
Mi guarda seria, poi scoppia a ridere e mi confessa che un bel pompino lo avrebbe fatto volentieri. Le rispondo che non dovrà attendere molto. All’ora concordata ci presentiamo nello studio di Bruno. Davanti a noi ha solo una signora anziana che lui visita molto velocemente, poi ci fa accomodare. Dopo un rapido consulto le chiede di spogliarsi e mi guarda con complicità mentre lei si denuda e si distende sul lettino. Lui le fa appoggiare le gambe sui appositi braccioli che mettono ben in evidenza il fatto che adesso è davanti a due maschi già eccitati a gambe ben aperte. Lui le visita la giovane fichetta e commenta guardandomi che ho già iniziato bene ad aprirla, ma che sarà lui a completare l’opera. Per tutto il tempo lei non ha dato nessun segno di disagio, ma mi ha guardato con occhi languidi. Mentre lei resta immobile e ci guarda con occhi carichi di desiderio io e Bruno ci scambiamo una occhiata d’intesa e subito dopo ci mettiamo uno per parte e le diamo da succhiare i nostri due cazzi. Il suo stupore ne vedere quello di Bruno è tale che la fa quasi tremare di paura.
… Accidenti!!... ma ….èèèèè….. èèè ENORME!!!!
Li afferra e li porta decisa alla bocca. Lecca il mio poi si concentra su quello di Bruno che riesce a mala pena ad infilare la cappella in bocca. Lui le lascia libero il movimento del capo e assapora tutto il piacere di quella giovane lingua poi si mette seduto fra le sue gambe e la lecca in maniera divina. Lei ha subito un forte orgasmo.
….smmhuummm….ssisiii… venggoooooo…
Trema scossa dal piacere e lui si alza e le pianta in corpo tutto il palo che la dilata e sfonda in maniera decisa.
…sssii…. Sentilooo tutto dentroooo!!!!
La vedo aprire la bocca e cercare di gridare, ma ha il mio in gola e i suoi occhi sembrano brillare. Dopo un momento lui la pompa con decisione e lei gode si agita sul lettino scossa dal piacere. Le stantuffa dentro tutto il cazzo che adesso la giovane fichetta sembra ricevere senza esitazione. Le slabbra tutta la fica e poi quando lei ha raggiunto almeno tre orgasmi lui si sfila e lo avvicina alla bocca che io ho lasciato libera.
…daaii bevii..senti come ti inondo al gola.. bevvi e ingoia….. daiii ssi sborro……. Ssiii…..
Le schizza in faccia e in bocca una bella dose di sperma che le ricopre il viso e le riempie la bocca. Lei ingoia e lecca con avidità, poi mi guarda convinta che pure io le voglio schizzare in faccia, ma non vengo, lo rimetto dentro e le raccolgo i suoi vestiti, la visita è finita. Lei le fa i dovuti prelievi, poi gli dice che ci vorranno due giorni per le risposte e poi le assegnerà il tipo di pillola da prendere. Mentre lei si riveste sussurro una cosa all’orecchio di Bruno che mi guarda compiaciuto e in fine da le ultime raccomandazioni alla loro.
“Per un mese di sesso davanti nemmeno a parlarne, solo anale o pompini.”
Lei lo guarda stupita, mentre io già gongolo la pensiero di come mi divertirò nei prossimi giorni.
Mentre torniamo a casa mi chiede ulteriori spiegazioni sul perche dell’astinenza, e io le ricordo che quando si inizi a assumere la pillola il primo mese è più ricettiva e con un fidanzato che appena la tocca schizza è meglio non rischiare.
“Tu non ti devi preoccupare, ci penso io farti smaltire la voglia di godere, quanto a lui lo facciamo soffrire e un poco, e mi piacerebbe che alla fine mi chiedesse di sfondarti il culo, perche dubito che lui abbia la capacità di farlo.”
Lei mi guarda divertita.
“Sei un porco meraviglioso, e Bruno è il tuo degno compare. Va bene ti accontento, a patto che mi scopi sempre e poi a lui racconterò che è meglio fare così. Se poi un giorno dovesse provarci farò in modo che non ci riesca e che venga da te a chiedere dei consigli su come rompermi il culo che tu hai già abbondantemente sfondato.”
Passano alcuni giorni, e quando andiamo di nuovo da Bruno per la ricetta lo troviamo con l’ambulatorio pieno, ci riserva solo un minuto, il tempo di darci la ricetta e un breve consiglio sul come usarla. Il venerdì successivo lei lavora di pomeriggio e al mattino si presenta da me e ha una voglia di scopare che non si tiene. Appena dentro casa mia si struscia come una gatta in calore, lo vuole e io l’accontento. Ci mettiamo nudi dentro il mio letto e dopo un bollente 69 dove ha subito un orgasmo, la metto sotto di me e la penetro davanti con lei che ha un attimo di stupore, ma mi accoglie con piacere.
…ssi..dammello. tutto…ssi morivo dalla vogliaaaa… ssi sfondamii..sei mervigliossoooo..
La pompo e le faccio provare due orgasmi sconvolgenti, poi la guardo fissa negli occhi e le sussurro una frase che la stordisce.
…ssi gdaii godii che ti sborro dentrooo e ti ingravido!!!...si mia troietta ti riempio la fica tutta di sborraaa!!!!!...
Mi guarda per un attimo stupita, poi mi stringe a se e mi implora di venire dentro di lei.
….sssiiii…..daiiiii…ingravidammmiiiiii….sssiiii….
La sbatto con forza e poi al limite mi scarico dentro di lei che sbarra gli occhi per lo stupore che fa seguito ad un orgasmo sconvolgente.
….ssiii.. tiii sentoooooooooo!!! Cazzo.. sei bollenteeee…… ssiii ddaii ingravidamiiiii……vengooooooo!!!!..vengooooo!!!
Trema scossa dal piacere. La sento stringersi a me con tutta la su forza. Poi sfinita crolla con me e si distende al mio fianco. La guardo e vedo nei suoi occhi languidi solo amore.
“Mi spiace che sia solo un sogno. Sei all’ultimo giorno prima del ciclo e non hai più ovulazione, quindi non potevi essere messa incinta nemmeno volendolo, ma è stato bellissimo sborrati dentro.”
Lei mi abbraccia e bacia con passione.
“Grazie lo stesso. Avrei avuto tanto piacere a farmi ingravidare da te. Sei un toro meraviglioso e con te mi sento la tua vacca, e quindi mi puoi ingravidare a tuo piacimento. Promettimi che quando sarà la prima volta che mi scopi davanti protetta dalla pillola tu sarai il primo a venire dentro di me. Voglio sentire, come oggi, i tuoi schizzi che mi inondano la vagina. Ti prego promettimelo. Poi potrai lasciare che tutti quelli che vorrai mi sborrino dentro, ma il primo schizzo deve essere il tuo.”
Le faccio questa promessa, lei mi bacia e poi mi saluta per andare al lavoro. La sera dopo quando ci riuniamo a casa mia per la consueta cena lei ha dei dolori mestruali che annunciano l’inizio del ciclo e per me l’inizio di una nuova fase di trasformazione sia di lei ma soprattutto di lui. Adesso devo giocare bene le mie carte per farmi anche lui.
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2
5 anni fa
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 1° parte
Mi chiamo Mario, ho cinquanta anni e sono in pensione. Sono stato un istruttore del Battaglione San Marco. Far parte di questo corpo è stata una esperienza bellissima, che mi ha portato a girare il mondo, vivere tante avventure, e godere con tante donne diverse. Non sono mai stato sposato, per il semplice motivo che non volevo vivere, come i miei colleghi che lo erano, sempre in ansia ad ogni missione, e le loro mogli sempre tristi ad ogni saluto, con il pensiero di non rivederli. Io mi sono solo limitato a trovarmi una puttana con cui sfogare il mio piacere e poi via sotto un’altra. Usufruendo di una legge speciale, ho potuto terminare la mia carriera e ritirarmi a vita privata. Per farlo ho voluto cercare una casa in un piccolo paese vicino al mare. Un posto tranquillo, dove d’inverno vi era poca gente, e che l’estate non si riempisse di turismo più di tanto. La scelta me l’ha consigliata un collega che mia ha parlato di una piccola località, carina e tranquilla, appena poco lontano dal capoluogo dove lui era nato. Sono andato in questo posto, e ho acquistato un grazioso appartamento in un condominio dove d’inverno sono l’unico inquilino. Essere solo mi fa estremamente piacere, poi è ubicato vicino a tutto. Sotto al piano terra ho la banca, il super mercato, e dall’altro lato della strada un bar aperto anche d’inverno. La farmacia e l’ufficio postale a due passi, completano quello che mi serve per vivere in pace. Lo scorso mese, quasi alla fine dell’inverno sul mio stesso pianerottolo ci si è trasferita una giovane coppia. Lei, dipendente del super mercato sottostante, e lui, impiegato nella banca adiacente. Hanno preso casa qui per essere più vicini al lavoro, ma come ho scoperto poi, per convivere in maniera da potersi allontanare, lui da una madre vedova estremamente invadente e iperprotettiva, e lei da una famiglia bigotta e molto rigida, che non vede di buon occhio la loro convivenza senza matrimonio. Appena giunti si sono rivolti a me in quanto unico residente. Da subito è emerso che lei, Maria venticinque anni, una bella ragazza, alta quasi uno e settanta, mora occhi scuri, seno una terza piena, e gambe ben tornite sormontate da un bel culetto tondo era di una timidezza unica, mentre lui Luca, ventisette anni, un ragazzo alto, fisico asciutto, occhi e capelli scuri, se ben esperto nel suo lavoro era impacciato e assolutamente incapace di organizzarsi per quello che concerne le più elementari cose di tutti i giorni. Dopo una settimana eravamo già amici intimi. Gli ho insegnato tutto per potere organizzare la loro permanenza nel paese. Vai lì per allacciare questa utenza, vai là per questo, prendi appuntamento per quello e in breve erano sistemati. Fin da subito mi sono reso conto che lui aveva voglia di sfogarsi con me, di parlami delle sue idee, aspettative e desideri. La sera, appena finito di lavorare alle diciassette, viene a prendersi un aperitivo a casa mia aspettando lei, che ancora lavorava, fino alle diciannove e trenta. Da subito abbiamo parlato delle cose più disparate, tempo, politica, pallone, pesca e ovvio, di donne. Io da buon porcone ho capito subito che in lui vi era il forte desiderio di disinibire un poco compagna, ma ho fatto in maniera che fosse lui a portare il discorso su di lei. Mi ha raccontato della loro difficoltà ad avere un soddisfacente rapporto sessuale, per il motivo che lei si sentiva insicura per la paura di restare incinta, cosa che per i suoi genitori, sarebbe stato una cosa assolutamente inconcepibile. Per tanto tempo aveva lottato con lei per farla aprire un poco nel sesso, ma sempre con scarsi risultati, poco sesso orale, inesistente l’anale, e una scopate veloce appena al massimo due volte alla settimana. Sentire tutto questo mi ha rammentato una situazione analoga che ho vissuto fino a tre anni prima con un giovane tenente sposato che era assegnato al comando della mia compagnia. Lui aveva una moglie di una bellezza sconvolgente, ma lui nemmeno se ne rendeva conto. Dopo essere diventato amico intimo con lui, prima mi sono limitato a dare dei consigli, fin quando ho preso io in mano la situazione facendola diventare la mia puttana personale, con lui che in privato ci guardava scopare e poi da bravo cornuto sottomesso puliva la mia sborra direttamente dalla fica sfondata della moglie. Mi rendo conto che se gioco bene le mie carte avrò Maria ai miei desideri e Luca a servirmi come preferisco, si, mi trovo due diamanti grezzi da trasformare in lucenti pietre preziose.
“Sei sicuro che questo sia tutto il problema?”
Gli chiedo con lui che mi guarda incuriosito.
“Basta un semplice esame del sangue e una visita al consultorio per farsi assegnare la pillola. Lei sarà tranquilla, tu le puoi venire dentro senza problemi, i suoi non lo sapranno, avrete una vita tranquilla.”
Vedo nei suoi occhi una luce di piacere al pensiero che questa sia la soluzione, ma obbietta che Maria è timida, e che non sanno dove rivolgersi.
“In fondo alla via, dove c’è la piazza della chiesa, vi è il Presidio Sanitario, dove è parcheggiata quella ambulanza di emergenza, vi sono ambulatori fra cui sicuramente vi è un consultorio femminile. Inoltre se non sbaglio voi non avete un medico di base, quindi per prima cosa te ne fai assegnare uno, poi lui ti fa la richiesta per l’esame del sangue, e il gioco è fatto.”
Lui mi guarda sempre più scettico. “Scherzi, Maria è molto timida non accetterà mai che uno sconosciuto la visiti, e se torniamo nella nostra città il medico che abbiamo lì, lo riferirà subito ai suoi genitori.”
Mi rendo conto che lo sto portando dove volevo io.
“Io ne conosco uno, quello che è il mio medico, si chiama Bruno, è una persona molto discreta e affidabile, cortese e riservatissimo, gli potrei parlare, a titolo puramente informale e riservato, e chiedere se voi potete essere assegnati a lui come medico, ha tante specializzazioni e se non sbaglio anche in ginecologia, potrebbe essere lui, dopo un conoscenza, a visitare Maria, sarebbe molto discreto e riservato. Se poi lei, non se la sente, non se ne farà nulla, avrete almeno il medico di base, se uno di voi si ammala come fate a fare il certificato per le vostre aziende, vi serve assolutamente.”
Conosco Bruno da quando sono venuto qui per via di una villeggiante residente nel palazzo che aveva una figlia con delle mestruazioni devastanti, ci siamo intesi subito e insieme abbiamo scopato la madre, una vera troia che impazziva con due cazzi dentro il corpo. Da allora siamo amici e ogni tanto ci divertiamo con quello che capita. È molto dotato, sicuramente più di me in circonferenza, è veramente grosso, mentre io ho più dotazione in lunghezza supera i venti, inoltre ama come me sottomettere giovani troiette inesperte. Luca mi guarda, è convinto ma non sa come impostare la cosa con Maria.
“Semplice, gli racconti di un collega che ha mandato un certificato di malattia e ti sei reso conto che vi serve un medico, il resto viene di conseguenza.”
Lo vedo soddisfatto. Da quando si sono trasferiti, è diventata consuetudine cenare il sabato insieme, poi che lei lavora tutto il giorno, e a volte a casa mia o a casa loro. Due sere dopo loro vengono da me per cena. Lei indossa un casto abito scuro che arriva appena sopra il ginocchio, non fa freddo, quindi non indossa calze, ma una paio di scarpe con un accenno di tacco, lui semplici pantaloni e maglietta. Quando entra le faccio dei complimenti, lei arrossisce fino alla punta dei capelli, lui interviene.
“Ma dai cara, siamo con Mario, è diventato uno di famiglia! Se ti fa un complimento è sincero, non arrossire, sei veramente bella.”
Mentre sto sul terrazzo a controllare il barbecue, lui mi sorride, e sornione attacca la storiella. Lei si rende conto che ha ragione, poi mi guarda un po’ titubante per quanto concerne il resto.
“Mia cara, saresti più libera, i tuoi non lo saprebbero e potreste fare sesso liberamente.”
Arrossisce e guarda lui stupita del fatto che me ne ha parlato.
“Scusami se sono invadente, ma se credi che non debba entrare nell’argomento lasciamo subito perdere. Oppure, potremmo, domani mattina, fare colazione con lui qui sotto al bar, dove tutte le domenica si ferma quando va in bici, sarebbe una breve presentazione, potreste valutare il soggetto e se lo trovato di vostro gradimento proseguire, altrimenti pazienza.”
Colta nel vivo lei reagisce guardandomi in faccia. Le leggo negli occhi una luce nuova che mi fa ben sperare.
Dopo cena chi mettiamo comodi dentro casa perchè fuori ha rinfrescato. Metto un disco in vinile che ho acquistato ad un mercatino dell’usato. Subito le note del sax di Fausto Papetti si diffondono nell’aria e lei sorride divertita.
“Adoro questa musica, era l’unica cosa che ascoltavano i miei genitori, anzi qualche volta ci ballavano stretti quando erano convinti che io non li spiavo. “
Senza aspettare nulla tendo le braccia verso di lei invitandola a ballare. Lei si gira verso di lui che le fa un cenno di assenso col capo. All’inizio evito di stringerla a me anche se la vorrei toccare tutta, ma voglio che sia lei a lasciarsi andare. Lui ha appoggiato la testa alla spalliera del divano e se ne stà ad occhi chiusi seguendo la musica, io avvicino la mia bocca al suo collo e le sussurro di rilassarsi e godere del momento. Lei mi guarda con occhi languidi e si appoggia a me. Sento il suo respiro sulla mia spalla, sono più alto e la sovrasto, mentre avverto una bella erezione che sta esplodendo nei pantaloni con lei che quando la percepisce mi guarda e non si sposta, anzi preme di più il suo corpo contro il mio specie quando io sono di spalle a lui che nemmeno ci guarda. Lentamente sento che lei piano, piano, si struscia sul mio pacco che ora è al massimo dell’erezione. Avverto i suoi capezzoli premere contro le stoffa che li separa del mio petto, scivolo con una mano verso il suo splendido culetto e lo premo contro di me, lei chiude gli occhi e mi da un lieve gemito appena sussurrato alla mia orecchia destra.
….huhuhhummmmm………
Mi giro e vedo lui assente che continua a seguire la musica. Mi faccio più audace e spingo la mano dal culo a scendere più in basso. Insinuo in dito fra le gambe da dietro, lei spinge con più vigore in suo ventre contro il mio cazzo, i suoi occhi sono lucidi e brillano di piacere. Comprendo che la musica sta per finire, smetto di toccare da dietro, quindi abbasso la mia mano sinistra e afferro il suo polso destro portando la sua mano sopra il mio pacco. Per un attimo oppone resistenza, ma è solo un attimo. Le sua dita afferrano con forza tutto ciò che riescono a sentire, e lo stupore del suo viso mi conferma che quello che stringe è di suo gradimento. Resta con la mano sul mio, cazzo anche quando la musica finisce, poi di colpo si risveglia da uno stato di trance, che anche se breve, deve essere stato intenso. Ci lasciamo, lei rossa in viso va verso di lui, io vado in cucina per prendere del dolce, e li osservo ridere dalla vetrata che ci separa. Riparte una nuova canzone e lei lo invita a ballare. Quando lui si alza noto che ha il cazzo duro pure lui. Non è grosso come il mio, ma indice, che a mio avviso, ha solo finto di tenere gli occhi chiusi. Bene! Era quello che volevo avere, la certezza che lui è pronto a ricevere delle sontuose corna! Sara mio dovere accontentarlo. Finita la musica offro il dolce. Scherzano, mentre dal vinile parte una nuova canzone. Lei mi guarda, e lui con la scusa del dolce da mangiare la invita a ballare ancora con me. Appena incominciamo lei si incolla di nuovo a me stretta e subito percepisce la mia erezione che appena un pò scemata riprende subito vigore. Lui si alza in piedi, ci volta le spalle, si mette a guardare tutta la grande collezione di vinili che ho, lei mi guarda con occhi carichi di desiderio. Lentamente la sua mano torna a stringere il mio cazzo attraverso la stoffa. Duro e forte, lo percepisce e lo saggia, in tutta la sua grandezza senza riuscire stringerlo del tutto, mi guarda vogliosa, mi abbasso e le sussurro all’orecchio tutto il mio desiderio.
“…ti vorrei leccare tutta…
Lascerei la tua lingua scorrere lungo il mio cazzo per poi infilartelo in gola fino in fondo…
Quando te lo pianterei dentro ti sentiresti aprire come non hai mai provato…”
Lei si stringe sempre più forte a me e ad un tratto ha una ondata di piacere che la fa tremare tutto nonostante abbiamo smesso di muoverci nel ballo.
…………huuummmm…ssiiiii…
È solo un sospiro trattenuto a forza. Per un lungo momento siamo immobili, poi lei si stacca e mi guarda con occhi sconvolti, si è resa conto di ciò che ha provato con me. Rossa in viso va verso di lui.
“Se domani dobbiamo vedere questo medico sarà bene andare a letto.”
Si avvia verso la porta con lui che la segue. Sulla soglia lui si gira, e mi sorride compiaciuto. Poco dopo usciti, sento bussare, è lei che mi chiede se ha lasciato il cellulare a casa mia. Entra e appena dentro mi spinge contro il muro. Mi bacia con impeto e passione, sento la sua lingua entrare di prepotenza nella mia bocca. La succhio, le stringo i seni impastandoli. Geme, la mia mano scende fra le sue gambe. Scosto le mutandine la sento bagnata.
Ssiiiiii….ssmiiii hai fatto impazzirere tutta la seraaa..umuhhuhmm….
Infilo due dita dentro e lei trema scossa dal piacere.
Sssiii……..mi ffaii…venirreee…ancorraaa….
La sento stringere con la mano in mio cazzo durissimo. Le estrae e lo stringe in mano.
….accidenti..è enorme!!!! Il doppio di quello di Luca….
La costringo ad abbassarsi. Si inginocchia e lo infila in bocca. Si sente la totale inesperienza, ma ci mette tanto impegno. Le tengo la testa ferma, e la scopo velocemente in bocca. Mi succhia con forza, decido che le sborro in bocca. Mi blocco di colpo, e le erutto in gola una sontuosa sborrata.
….sssiiii…bevviiii..e non perderene una goccciiiiaaaa!!!! Sborroooo..
Lei ha un attimo di esitazione. Vedo le guance gonfiarsi per l’ingente sborrata che le sto riversando dentro.
..ingoia!!! tutto e non lasciare nulla!!!
Con un tono deciso e duro le dò un ordine perentorio e indiscutibile. Resta immobile per un attimo poi incomincia a ingoiare tutta la semenza che le sparo in bocca. Lo succhia avida. Lo lecca con passione e devozione fino a pulirlo alla perfezione. Quando si rialza la guardo. Ha gli occhi luci per lo sforzo e per il piacere, mi bacia ancora e io la stringo a me.
“Con lui, lo fai questo?” - gli chiedo serio.
Lei scuote il capo in senso negativo. “Bene!! Da oggi, lo farai solo a me. Sarà un privilegio, solo mio. Se lo vorrò potrò concederlo ad altri solo io. Giuralo!”
Lei me lo giura se ne torna in casa sua.
Il mattino seguente prima delle nove parlo con il mio amico Bruno. Gli illustro brevemente la situazione e ricevo da lui la totale disponibilità. Scendo e lo aspetto al bar. Poco dopo arriva. Ci mettiamo a parlare in disparte. Lo informo che ho intenzione di trasformare questa giovane ragazza in una troietta che dovrà soddisfare tutte i nostri desideri, e se sarà necessario, sapendo che ad entrambi non ci fa difetto, sfondare il culo di un giovane maschio, ci prenderemo anche al verginità di lui. Li vediamo arrivare, e il mio amico si complimenta per il gradevole aspetto di entrambi. Bastano poche parole di presentazione e loro si ritrovano subito a loro agio con Bruno che fissa per l’indomani mattina una visita presso il suo studio, e poi che Luca lavora mi offro di accompagnare lei che non conosce dove sia ubicato. Bruno prende la bici e ci saluta dandoci appuntamento per l’indomani. Io gli propongo, poi che è un calda giornata, di andare fino al promontorio dove c’è il faro, e nei pressi c’è un ristorante gestito da pescatori dove si mangia del pesce favoloso. Accettano e quando salgono sulla mia vettura Luca insiste, con la scusa che non vuole sentire la cintura di sicurezza addosso, perchè lei salga davanti. Maria indossa una gonna leggera e larga, un po’ più corta delle solite, arriva a metà coscia e, non indossa calze, ma dei piccoli sandali a zeppa che le inarcano il culetto rendendolo, ancora più invitante. Lui si siede dietro di lei, e appena partiti lei accavalla le gambe facendo in modo che la gonna salga fino a mostrare le mutandine di pizzo nero molto traforate. Mi eccito e lei lo vede ridendo compiaciuta. Lui da dietro non vede quello che succede davanti. Lei lentamente porta le mani sotto la gonna e con una lentezza esasperante si sfila l’intimo mostrando un triangolino di peli ben curati e molto eccitanti. Lascia cadere le mutandine e le spinge con un piede sotto il sedile mentre mi guarda complice. Se lui voleva disinibire la donna, io mi convinco che è già iniziato un processo di trasformazione irreversibile che la porterà verso la più totale troiaggine.
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3
5 anni fa
admin, 75
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Il corso di nuoto.. seconda parte
Mi abbraccia forte e ci addormentiamo cosi. Passano due giorni e mia moglie mi manda un messaggio dicendo che Paolo l’indomani sarà assente per tutta la giornata e che al ritorno gli piacerebbe vederla. Mi sento molto agitato. Si stà concretizzando la possibilità che lei mi cornifichi con lui, e mi sento un misto di eccitazione e dolore. La sera la scopo. Lei non si sottrae ai doveri coniugali, ma la sento assente, quasi distratta. Quasi con rabbia, dopo averla chiavata l’inculo. Stranamente mi sembra che in qualche modo sto facendo con lei quello che poi lei farà con lui che le riserverà lo stesso trattamento. Carla, quando tornerà a casa avrà i buchi ben sfondati e riempiti di sborra. Questo pensiero mi eccita tantissimo, e le inondo il culo dopo averlo sgarrato con dei affondi bestiali e duri. L’indomani nel tardo pomeriggio Paolo manda un messaggio a Carla, e le chiede di vederla. Lei mi guarda e mi chiede se ne sono ancora convinto, io annuisco e poi esco di casa, e mi apposto in auto vicino al mio palazzo e lo vedo arrivare. Come d’accordo lo fa entrare e io silenziosamente torno in casa e sento che sono già in camera nostra. Mi sposto piano e dalla cucina percorro il terrazzo che gira per due lati intorno a casa, e mi avvicino alla finestra della camera lasciata da mia moglie socchiusa e mi metto a guardare dentro. Vedo che sono già nudi, e lui che di lato, le fa leccare il cazzo. Dalla mia prospettiva, noto subito che è veramente lungo, e tanto grosso. Lei a fatica ne tiene la cappella in bocca, e lui con una mano sul capo, le detta il ritmo della pompa. Lo lecca, e scorre con la lingua fino alla base, e quando con una mano sposta lo scroto, vedo che è grande, sembra un grosso mango maturo. Lei succhia le palle, e lui geme di piacere. Le infila di nuovo il palo in bocca, e forza con una spinta per farlo entrare in gola. Sono stupito da come mia moglie subisca questa intrusione. Si vede che sta godendo, da come mugola a bocca piena, ma fatica a tenerlo in bocca. Vedo quel trave infilato dentro di lei e mi immagino quando lo pianterà nel suo ventre. Gode, mugola e io mi sento un dolore nel petto, immagino che dopo che lei avrà goduto con lui, per me non ci sarà più posto, mi sconvolge, e mi eccita tantissimo, ma il dolore in quel momento è fortissimo. Poi lui si gira verso al finestra e mi chiama.
“Entra, dai lo sappiamo che sei lì, che ci stai a guardare. Vieni dentro che vedi meglio, e poi ti rendi utile.”
Sono scioccato da quello che sento. Mi alzo in piedi e sono indeciso sul da farsi. Per un lungo istante la mia mente non ragiona, e come un automa apro la finestra e faccio i tre passi che mi avvicinano al letto. Lui non mi guarda, ma continua a seguire i movimenti di mia moglie, che adesso ne ha in gola quasi la metà. Lo vedo e mi rendo conto che da vicino è anche più grosso. Ben che il mio sia eccitato, il suo è molto più lungo e grosso. Mi sconvolge, e mi eccita nello stesso tempo. Lui lo vede, e mi ordina di essere utile.
“Ti capisco, vedere da vicino il mio cazzo genera in tutti i cornuti, lo stesso effetto di stupore, quindi renditi utile e falla eccitare. Quando le entro dentro, voglio che sia molto bagnata, quindi datti da fare, lecca, e masturba la sua fica, e preparala per me.”
Mi inginocchio, e messo di lato le tocco le fica che è già fradicia, poi le metto dentro due dita, e lei geme fin quando ha un primo orgasmo. Non capisco se è stato il mio lavoro di dita, o il fatto che lui la pompa in gola, ma lei gode e io la guardo estasiato. Lui le sfila il cazzo dalla bocca, e mi sembra che non finisce mai da quanto ne ha ingoiato, poi la fa distendere sul letto supina e si infila fra le sue cosce che lei ha sollevato in alto. Mi avvicino, e vedo che lui resta immobile, davanti alla sua fica bagnata e non entra. Lo guardo cercando di capire, guardo mia moglie che aspetta come me, poi lui con un tono deciso mi spiega cosa vuole.
“Dai…… che aspetti!!! prendi il cazzo e mettilo dentro!!! renditi utile e infilalo!!!”
Resto basito da quel comando. Devo essere io a mettere il suo cazzo nelle fica di mia moglie!
Lo prendo in mano, e fatico a cingere le dita, per quanto è grande la circonferenza. Mi provoca una emozione strana sentirlo in mano. Lo avvicino alla fica di mia moglie, e lo appoggio, lui lo spinge dentro. Dopo afferro le gambe di Carla, per sorreggerle, mentre osservo Paolo, che con molta cautela, lo spinge dentro il ventre di mia moglie, che lo guarda a bocca aperta. Ne affonda più della metà, e si ferma, lei ha gli occhi lucidi.
….sei….enorme….mi…..sventrriiiii….spinggiii…pianooooo..sei enorme!!!
La vedo spalancare la bocca per urlare, ma nessun suono esce dalle sua labbra. La pompa con un ritmo costante. Sono stupito dalla calma con cui le pianta quella trave sempre più dentro, fin quando lei lo riesce a prendere tutto. Quando il corpo di lui aderisce al suo, lei abbassa le gambe e cerca di assecondare il suo ritmo a quello di lui. Gode. Viene, ma il suo viso è strano, fra il piacere e dolore. Ad un tratto trema come in preda alle convulsioni, ma è solo piacere, grida e poi sfinita si accascia come una bambola di pezza.
…ssiii…mhuumuhmm….vengooooo….ssiiiii…..
Lui continua imperterrito a scoparla incurante del fatto che lei adesso è totalmente passiva. Poi quando se ne rende conto dopo svariati minuti, rimane immobile dentro di lei, che adesso è inerme. Totalmente immobile sotto di lui che si gira e mi guarda.
“Vedi quanto l’ho fatta godere. Adesso le lascio riprendere fiato, mentre tu le prepari il culo che la voglio scopare anche in quel buco.”
Resto immobile. Mi sento un brivido lungo la schiena al solo pensiero che le pianterà quel cazzo nel culo. Lei i gira, mi guarda mentre lui si sfila. Vedo la sua fica oscenamente aperta e slabbrata. Ci potrei mettere quattro dita dentro e li sentirebbe appena. Lui si mette di lato, le sussurra una cosa all’orecchio e lei si gira, lo guarda, e cerca di mettere il cazzo in bocca. La guardo, non sapendo che fare, sono imbambolato da quello che vedo. Lei che si infila il cazzo in gola, e non ci riesce. Lui appoggiato con le spalle alla spalliera del letto, e lei che ha le lacrime agli occhi. Lui che con le mani spinge il capo di Carla per infilare tutto il cazzo in gola.
“Dai muoviti, preparale il culo. Se hai del lubrificante prendilo.”
Corro in bagno e prendo un tubetto di Luan che oltre a lubrificare è anche un lieve anestetico. Quando torno vedo Carla che dopo essersi quasi slogata la mandibola, desiste, e lui con un sorriso ironico le toglie le mani dal capo.
“Brava, adesso che hai preso la tua decisione, lascia che il cornuto ti prepari, così ti farò godere tantissimo.”
Mi posiziono dietro mia moglie che sta sempre succhiano il cazzo di Paolo ma adesso solo la punta. Le metto una buona metà del tubetto di Luan in culo, e ci infilo prima un dito poi due. Scorrono bene, ma questo lo sapevo, mi sono solo accertato che fosse ben lubrificato. Poi ne applico una parte fuori e guardo Paolo che adesso si posiziona dietro lei. Mette il cazzo fra le chiappe e le apre senza spingere. Lo guardo senza capire, lei immobile, e lui mi invita a muovermi.
“Dai che aspetti, prendi il cazzo in mano e lo appoggi al suo culo. Sbrigati!”
Afferro quella mazza durissima, e mi sento stordito al solo pensiero di quanto è duro, e di come sfonderà il culo di mia moglie. Mentre lo tengo in mano, lui mi guarda un sorriso ironico.
“Prendilo in bocca e bagnalo bene così lei sentirà meno male. Dai leccalo bene, fallo per amore di tua moglie.”
Come un automa mi abbasso, e lo prendo in bocca. Provo uno strano piacere, e lo succhio con molta devozione, ormai consapevole che lui è il toro da monta. Dopo averlo bagnato bene lo posiziono fra le sue chiappe, e metto la punta al centro della rondella anale che quando lui spinge si tende poi si apre di colpo. Lei ha un grido e lui si ferma.
…..hhaaiiii!! ..cazzo fai pianooooo!!! me lo spani!!!spingi pianooo…….lentamente……
Lui affonda dentro il culo di mia moglie, che sta sicuramente soffrendo, ma lo fa in silenzio, e quando lui è tutto dentro e si immobilizza. Lei dopo aver fatto dei grossi respiri, lo invita a scoparle il culo.
…ssii..dai muovitiiii..pianooooooooooo……ssi…
Lui afferra i suoi fianchi e poi incomincia a pompare prima lentamente, ma poi sempre più velocemente. Lei dopo varie urla di dolore, incomincia a godere.
…ssii…mi piaceee..ma fai pianoooo..me lo stai scassando tutto….. ssi mi piaceee……
Osservo estasiato la monta, e lei mi guarda e dietro invito di lui, mi fa il gesto delle corna. Godo, e sto per sborrare. Lui la pompa sempre più forte e poi le inonda il culo con un grido.
…aaaaaaaaaaaa…ssiiiiiii….sborrooooo!!!.....
Io che mentre osservavo la monta, mi sono segato, in quel momento sborro nella mia mano.
Lui sfila il cazzo completamente bagnato e lo presenta alla bocca di mia moglie che lo lecca. Vedo il culo di Carla completamente aperto, dilatato e spanato. Lei dopo aver leccato il cazzo, che si sta ammosciando crolla sfinita nel letto, e lui invece si alza e si riveste e se ne va. Prima di uscire mi sorride compiaciuto.
“Brava la tua mogliettina, mi ha fatto godere molto, e non credevo che lo avrebbe preso anche in culo. Adesso quando vuoi che la sfondi chiamami.”
Chiudo la porta e torno in camera dove trovo mia moglie sfinita e distrutta. La vedo triste e la cosa mi sorprende.
“Credo che non sia stata una bella esperienza. Mi ha sfondato tutti i buchi, e mi sento dolorante dappertutto, non mi è piaciuto. Mi ha fatto scegliere fra ingoiarlo tutto, o prenderlo nel culo. Ha una grossa dotazione e sono sicura che farà godere tante donne, ma io ho una lubrificazione scarsa e breve, e lui dopo un poco, mi faceva male quando lo affondava dentro. Con te è meglio, tu dopo il mio secondo orgasmo vieni e mi inondi col tuo piacere e non sento dolore. Anche in bocca era troppo grosso, e mi sento la gola dolorante, e poi nel culo è stato un vero supplizio.”
La guardo incredulo. Io per quanto umiliato ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mi sono sentito un vero cornuto sottomesso, e lei che prima era così entusiasta, adesso sembra molto dispiaciuta.
Mi guarda, e mi sorride, poi si addormenta esausta. Il giorno dopo si sente decisamente distrutta. Non va al lavoro per il bruciore che sente sia al culo, che in fica, e questo le dura due giorni durante i quali la vedo pensierosa. Dopo questa esperienza lei non ha più voluto andare in piscina. Ci siamo iscritti ad una scuola di ballo, e abbiamo rifatto sesso fra noi dopo una settimana. Per lei non è stata una esperienza esaltante, si è sentita una puttana, e vedere me umiliato le ha fatto passare tutta la voglia di esperienze trasgressive. Personalmente ne sono rimasto deluso da questo epilogo, del gioco. Amo mia moglie, non la voglio obbligare a fare nulla che non vuole, anche se a me è piaciuto tantissimo. Di recente abbiamo fatto amicizia con una coppia che balla con noi, sembrano due persone molto intriganti e hanno la stessa nostra età, e la cosa mi fa ben sperare.
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5 anni fa
admin, 75
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Il corso di nuoto..prima parte
Mi chiamo Mario, ho cinquantacinque anni e sono sposato con Carla che ne ha uno di meno. Sono alto uno e ottanta, fisico asciutto e tonico che mantengo facendo molto sport. Capelli bianchi tenuti corti, occhi scuri e sessualmente parlando ho un cazzo, di quasi diciotto centimetri, e con una discreta circonferenza. Carla è una bella donna, alta uno e settanta, terza di seno capelli biondi corti occhi verdi e una bocca ampia con labbra carnose. Un bel culo sodo e tonico che sormonta gambe lunghe e ben tornite. Ha partorito una sola volta molto giovane, e da allora si è mantenuta molto bene fisicamente. Ama correre, e allenarsi spesso, anche in palestra, o facendo esercizi che ne migliorano il suo aspetto fisico. Sessualmente parlando siamo una coppia che ama la vita tranquilla e facciamo sesso spesso, due o tre volte alla settimana, dipende da quanti impegni abbiamo, ma generalmente il tempo per scopare lo troviamo sempre. In passato mentre facevamo sesso abbiamo immaginato di avere altre persone nel letto con noi, ma erano solo fantasie, del tipo immagina che tu sei, immagina che tu fai, o lei che mi faceva immaginare di essere con questa o quella, o io che le dicevo dai lecca quella fica che io la scopo. Ma appena raggiunto il piacere le nostre fantasie morivano nel letto. Non le abbiamo mai messe in pratica. Io da sei mesi sono in pensione, mentre lei lo è da soli tre mesi.
Questo ha comportato un relativo cambio di vita. Avendo più tempo a disposizione abbiamo passato i mesi estivi a mantenere sempre più in forma il nostro fisico appesantito da anni di lavoro sedentario. Innumerevoli camminate, e una dieta molto equilibrata, ci hanno permesso di raggiungere un discreto risultato, ma con l’arrivo dell’inverno si è evidenziata la necessità di trovare una palestra dove svolgere dell’attività fisica per continuare a mantenere efficiente il nostro corpo. Ne stavamo parlando un pomeriggio che eravamo in giro per la città, quando fermi ad un semaforo, abbiamo visto l’insegna della piscina comunale.
“Perche non ci facciamo un bel corso di nuoto.”
Lancio la proposta. Lei ci riflette un poco, poi ribatte che ha paura dell’acqua alta, e poi io sono già in grado di nuotare.
“Non importa se sono un nuotatore, anche se facendo immersioni non ho mai sviluppato le tecniche per nuotare in superficie, ma sott'acqua, e poi tu potresti acquisire una certa sicurezza per vincere la tua paura dell’acqua alta.”
Ci riflette un poco e poi mi dà ragione. Decidiamo di prendere delle informazioni su dove si tengono i corsi di nuoto, e dopo una breve ricerca, la nostra scelta cade su di una piscina, che è a pochi passi dal casa nostra, e che fa corsi serali a costi abbastanza contenuti. Dopo aver fatto l’iscrizione, ci presentiamo un lunedì sera puntuali alle venti, e facciamo conoscenza dello staff di coloro che sono gli istruttori di nuoto. Il capo si chiama Paolo, età circa trenta cinque anni, alto e fisico da nuotatore con spalle larghe, braccia robuste e un torace con pettorali scolpiti, capelli scuri cortissimi, e uno sguardo magnetico. Dei tre è l’unico che indossa una maglietta rossa attillata con il logo della piscina e dei pantaloncini che arrivano a meta gamba. I suoi assistenti sono Luca, un bel ragazzo giovane sui venticinque, e Sara una bella ragazza con degli splendidi occhi azzurri, e dal fisico stupendo sui ventidue anni. Appena fatte le presentazioni Paolo, ci chiede di mostragli la nostra acquaticità. Ci fa percorrere un vasca della piscina grande, e nota subito che io devo imparare a sincronizzare il movimento respiratorio, mentre Carla deve solo vincere la sua paura dell’acqua alta. Ci separa e io mi ritrovo a nuotare in una vasca più piccola, con Sara, che mi spiega i movimenti che devo fare, mentre Carla resta in vasca grande, con Paolo che la segue passo a passo. Dopo ogni vasca vedo che lui si abbassa, e le parla da vicino spiegando come deve fare. Per tutta la lezione non le toglie gli occhi di dosso, e noto anche che alla fine nel salutarla gli porge anche l’accappatoio. Per sei lezioni io resto con Sara, mentre lui segue sempre Carla, con particolare attenzione. La settima lezione, Sara mi porta in vasca grande, dove c’è anche Carla, e allora Paolo a lei la fa spostare in una corsia più interna, mentre io nuoto in quella più vicino al bordo vasca. Fra una vasca e l’altra, vedo che fra loro si è instaurata una bella confidenza, li vedo scherzare e ridere spesso. Mi rendo conto che sento dentro una strana sensazione. Da quando siamo sposati ormai da molti anni, non sono mai stato geloso di mia moglie, anche perche non me ne ha mai dato motivo di esserlo. Adesso ho l’impressione che lei sia molto presa dalle attenzioni del maestro, e stranamente non le ho chiesto nessuna spiegazione. Però mi ritrovo quando penso alla faccenda, con il cazzo durissimo, e la sera poi la scopo con impeto e con grande piacere di lei, che ne gode moltissimo. Con molta discrezioni li osservo, e alla fine della nona lezione, lui, quando tutti se ne vanno nello spogliatoio, le fa percorrere una vasca in più. Io li osservo mentre lentamente mi avvio nel mio spogliatoio, e vedo che quando lei arriva al bordo della vasca lui la solleva per farla uscire dall’acqua. La solleva come fosse una piuma, e per un momento si trovano molto vicini, lui la fissa negli occhi e poi le prende l’accappatoio e insieme vengono verso gli spogliatoi, che sono vicini a quelli maschili divisi da un piccolo corridoio. Mentre camminano lui le dice delle cose che a lei la fanno sorridere. Quando passano davanti a me, che mi sono spostato di lato, per non essere visto, li vedo che sono molto vicini, e lui prima che lei entri nello spogliatoio la stringe per un attimo a se, è solo un momento, ma dalla mia posizione posta di lato vedo benissimo, che lui con quel contatto le ha fatto sentire il pacco che si vede molto gonfio dei pantaloncini. Per un momento lei resta immobile, lo guarda, e lui le da un lieve bacio sulle labbra, le sussurra una cosa, e lei sorride e annuisce in senso positivo. Sono sconvolto mi rendo conto che se continua così lei finirà fra le sue braccia, e questo mi dà un certo fastidio, ma anche una forte eccitazione. Inoltre adesso nella piscina ci sono tutti i ragazzi del corso agonisti, e non sono sicuro che quel gesto sia passato inosservato. Entro nello spogliatoio, ho una violenta erezione. La cosa mi infastidisce dovendo fare la doccia con gli altri, mi sembra sconveniente avere una erezione davanti a tutti. Decido non fare la doccia, mi vesto ed esco nell’ingresso dove c’è un piccolo bar, e un grande schermo dove una telecamera mostra le vasche dalla piscina, mi metto ad osservare i ragazzi che nuotano in attesa che arrivi mia moglie. Mentre osservo lo schermo, la mia attenzione si concentra sul fatto che non si vede la maglietta color rosso di Paolo. Ci rifletto un momento, e rientro nello spogliatoio, fingendo di cercare una cosa, mi sposto sul corridoio laterale che collega sia i nostri spogliatoi che quelli femminili, e nel mezzo c’è una porta con su scritto spogliatoio riservato all’istruttore. Resto nella penombra, e ad un tratto quella porta si apre, ne esce mia moglie, che già indossa la tuta da ginnastica, si gira, saluta e corre dentro lo spogliatoio femminile. Poco dopo esce anche Paolo, che si aggiusta la maglietta che gli era rimasta dentro i pantaloncini sul davanti, indice del fatto che se li deve essere calati, e tirati su senza badare che l’indumento vi era infilato dentro. Si aggiusta meglio e va verso le corsie dove i ragazzi nuotano. Esco velocemente e mi rimetto ad aspettare mia moglie che sopraggiunge poco dopo. Quando mi vede si scusa dicendo che non vi erano docce libere. Io sono certo che mi sta mentendo, ma ho una erezione che mi fa male al pensiero che lei sia andata con Paolo e che come minimo gli abbia fatto un bocchino. Saliti in auto mentre andiamo a casa siamo fermi ad un semaforo, lei mi chiede se ho del chewingum per togliere il sapore del cloro dalla bocca.
“Questa sera ho fatto due bevute colossali.”
La guardo e non resisto alla tentazione di parlare.
“Quando ti è venuto in bocca lo hai ingoiato? è per questo che vuoi il chewingum per togliere il sapore del suo sperma dalle labbra?”
Lei è sbigottita, mi guarda, e abbassa gli occhi, e resta in silenzio. Io aspetto di essere dentro le mura domestiche per chiedere altre spiegazioni. Giunti in casa lei va in bagno, e poi a letto, io la seguo e nel buio della camera voglio sapere. Sono fra il furioso e l’incazzato per due motivi, mi scoccia che lei faccia la troia con lui, e poi ho il cazzo durissimo, sono eccitato da paura, ma voglio sapere. Le chiedo una spiegazione e lei dopo un lungo sospiro mi risponde.
“Si, è vero gli ho fatto un bocchino. Ero andata nel suo spogliatoio perche volevo sapere il motivo di una sua affermazione. Quando sono uscita dalla vasca, mentre mi accompagnava, mi ha detto che una femmina come me dovrebbe vedere una cosa che nella sua vita almeno una volta la dovrebbe provare, e si trovava nel suo spogliatoio. Io dopo essermi vestita sono andata da lui, per capire di cosa stava parlando. Ero consapevole che sarebbe stato sconveniente, e pericoloso andare, ma ero curiosa. ”
La guardo senza parlare, mi aspetto che lei prosegua.
“Prima di entrare mi aveva stretto a se e ho sentito un bozzo enorme premere contro il mio ventre, e ho tremato immaginando quello che ci poteva essere sotto quella stoffa. Quando sono entrata lui ha chiuso la porta, e ha abbassato i pantaloncini, e mi fa atto vedere un cazzo che in vita mia non avevo mai visto. Lungo molto di più del tuo, ma con una circonferenze esagerata, credimi quanto il mio polso. Mi sono inginocchiata davanti a quel totem di carne, che svettava verso l’alto, e non ho resistito a metterlo in bocca. Per quanto abbia una bocca ampia, ho faticato a infilarlo dentro, e l’ho succhiato come una pazza scatenata. Lui mi teneva il capo fermo e mi ha scopato in gola.
….mhumm…ssi brava…cosìììì..succhia che ti riempio la gola di cazzo prima e sborra poi…… ddaaiii…si che sborrooooo!!!!!!....huummmm…
Ho avuto un orgasmo tremendo, quando l’ho sentito gonfiarsi in bocca, e mi ha inondato la gola con tantissima sborra. Era un continuo di schizzi, sempre forti e generosi. Mi ha riempito la bocca almeno tre volte di sborra dolcissima, e poi ne usciva ancora ero inarrestabile. Alla fine ha smesso di sgorgare, e l’ho pulito bene fin quando lui mi ha sollevato da terra.
“Per la prima volta pò andare, il resto lo avrei nei prossimi giorni. Adesso vai, che il cornuto ti aspetta, ma uno di questi giorni ti cerco e ti scopo a dovere.”
Sono rimasto in silenzio mentre lei parlava, ho immaginato tutta la scena di lei che lo succhiava. Cercavo una motivazione per restare calmo, mentre ero deciso a fargliela pagare a questo stronzo che approfitta del suo essere prestante per scoparsi le donne che gli capitano davanti. Ero molto incazzato perche tutta la faccenda mi provocava una erezione esagerata. Dentro di me si stava concretizzando il sottile piacere di essere cornuto. La sento emozionata e tesa.
“Adesso io non so cosa fare. Ti amo, e mi dispiace di essermi lasciata andare, non capisco cosa mi succede, quando lo vedo la mia volontà si annulla, mi sento di doverlo accontentare, è più forte di me.”
Si gira e mi abbraccia. Sente che ho il cazzo durissimo, sale su di me e se lo infila dentro la fica che trovo essere completamente fradicia di umori. Cazzo!! si è eccitata al solo raccontarmi quello che era successo.
…..mmhumumm amoree..che cazzo durissimmmo che sentooooooo…ma ti sei ecciatto nel sapermi troia con lui……… sssii…scopamiii dai che venngooooo……..sssiiii…
La sbatto con furia, e le sfondo la fica. Lei viene, e dopo la rigiro, e le pianto il cazzo in culo senza troppi complimenti.
….ssiiii…puttanna..mi sono eccitato al pensiero che una bocchinara come te lo succhiava a lui…. sei una zoccola…una troia….. e adesso ti sfondo il culo…così quando lo farà lui sarai più aperta!!!!....
Le spingo dentro il cazzo con un solo affondo. La sento gemere, cercare di sottrarsi all’inculata, ma le tengo per i fianchi, e non le do tregua. Soffre e poi gode.
…..aaahhhhiiii…piannnooo!!...........me……….lo spaccchiiii!!!!!...ssisi…daiiii…spinggiii..cazzo…sssiii
La sbatto come un toro impazzito. Le spingo dentro il cazzo con forza, quasi cattiveria, e quando lei raggiunge di nuovo un orgasmo, le inondo il culo di sborra.
…ssiii…eccomiiiiiiiiiii…sborroooo!!!!adessooo!!!!..
Sono talmente eccitato che il cazzo quasi non si ammoscia. Lo estraggo pieno di sperma e di umori anali, e lo infilo direttamente in gola a lei, che lo succhia come una pazza scatenata. Si infila tutto il paletto in gola e mi fa impazzire. Poi le torno sopra e la scopo di nuovo mentre lei in preda ad una frenesie erotica mi supplica di sbatterla come la peggiore delle troie. Mai vista mia moglie cosi scatenata. Gode di nuovo, e pure io raggiungo un nuovo orgasmo, che scarico dentro di lei. Ci accasciamo distesi sul letto con il fiata corto, e il cuore che batte a mille. Restiamo per un momento in silenzio, poi è lei che mi bacia, e mi sussurra che io così eccitato non se lo ricordava da tempo. La stringo a me, e sento che dentro sono combattuto dal desiderio di sentirla sempre eccitata, così e dalla enorme paura di perderla per sempre.
“Ti amo. Ho il terrore di perderti, e questa sera ti ho scopato per cercare di dimostrarti che sei una femmina che mi fa impazzire sempre. Ti prego non lasciarmi per lui. Per lui tu sarai una delle tante che si è scopato per me sei tutta la mia vita.”
La sento che si strige a me e mi abbraccia forte.
“Pazzo amore mio non è possibile che ti cambi con lui. Mi sono resa conto che lui ha un bel cazzo, enorme, e possente. Sicuramente quando lo infilerà dentro di me impazzirò di piacere, ma sarà solo quello. Il rapporto che ho con te non lo batte nessun super cazzo.”
Si strige e mi bacia con passione. Sono commosso e solo allora cerco di mettere ordine nei miei pensieri.
“Io voglio solo sapere quando ti farai scopare da lui. Se possibile fai che accada qui, dentro casa nostra, poi voglio sapere tutto nei dettagli chiaro?”
Lei mi guarda incredula.
“Allora mi lasci libera di scopare con lui anche qui dentro? Non sei geloso? e poi se lui non vuole venire a casa che faccio non ci scopo?”
La guardo e vedo molta incredulità nei suoi occhi.
“Fai come vuoi, ma lo voglio sapere.”
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 10 ore fa -
La lesbo/trans e l aspirante Trav
Era molto tempo che Enza si travestiva in privato e si sfondava il sedere con falli sempre più grandi. Era solo passiva,ma di lingua e mani buone.al max gli piaceva fare la troia in cam quando non incontrava uomini volgari.sapeva già di essere una troia rottinculo ma non gli piaceva sentire uomini che la chiamassero puttana e così via. Sarà per questo che i suoi unici incontri dal vivo  furono con sorelline e passivi in generale sognando sempre una coppia bsx di cui diventare intima amica di letto. Oppure l utopia di trovare una fidanzata lesbo o trans con cui fare coppia e porcate.il sogno resta come l utopia.Â
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5 anni fa
travpass,
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Diletta
Era una bella giornata a Milano. Avevo deciso quella mattina di andare a fare un aperitivo in un bar vicino al castello sforzesco.Sorseggiavo una birra e leggevo tranquillamente la gazzetta dello sport. Mi stavo gustando il mio giorno di riposo quando mi sentii chiamare per nome. “Ciao Alle!!”Alzai lo sguardo dal giornale.Avevo davanti a me una ragazza. Capelli biondi, alta su i suoi tacchi 12, pantaloni neri eleganti, camicetta bianca e giacca nera. Sembrava appena uscita da una riunione d azienda.La guardai in quei suoi occhi azzurri... e rimasi senza parole. “Diletta!!”Diletta era la vecchia fidanzata del mio migliore amico, Marco.Marco 12 anni fa era sparito una mattina, le aveva svuotato il conto in banca con 800.000 euro ed era scappato in Sud America. Nessuno lo aveva più visto. La denuncia di Diletta all epoca andò a vuoto, dato che il conto in banca era a nome di entrambi. Non solo, Marco aveva anche ipotecato la casa che avevano appena costruito. La banca si riprese la casa e Diletta fu messa in mezzo alla strada. Il padre era deceduto da un paio di settimane soltanto, e i soldi dell eredità erano partiti in Sud America con Marco. Cadde in depressione, comicio a drogarsi e poi a prostituirsi per pagarsi la dose. I parenti la rinnegarono e lei spari nel nulla. Fino ad oggi. Fino a questo momento in cui me la trovavo davanti.“Diletta !! Quanto tempo! “Mi sorrise, “si Alle, tanto tempo!”“Siediti t offro un caffè!, o magari uno spritz, come stai?”“Bene, lavoro in in azienda di marketing, mi sono appena trasferita qui a Milano”“Non ti vedo da....”“Si lo so, per favore non parliamo del passato, ho fatto parecchie terapie di autostima, persuasione e corsi di autocontrollo, sono stata anche in America per rimettermi in sesto”“Hai passato brutti momenti, sono contento di rivederti in forma”“Più in forma che mai!”Parlammo per un buon quarto d’ora e mi ricordai perché L avevo corteggiata prima che si mettesse con Marco.Aveva un seno molto più prominente sotto la camicetta che mi faceva pensare cose piccanti.Mi invitò a casa sua il giorno dopo per una cena... era appena tornata e non aveva più amici. Accettai e mi diressi a casa sua il giorno seguente.Abitava in zona Monza, in un bel condominio. Zona di lusso pensai tra me e me. Suonai al citofono e salii in ascensore. Quando mi aprii la porta mi sorrise. Indossava un paio di leggings, che facevano immaginare le sue forme perfette ed il seno era rinchiuso in un top rosa. E che seno, non me lo ricordavo così! Avevo portato una bottiglia di champagne. La bevemmo sul suo terrazzo. Mentre il sole scendeva su Milano. Eravamo allegri e ordinammo due pizze. L allegria ci fece aprire una seconda bottiglia e ci trovammo a un certo punto sul divano, a sorseggiare gli ultimi bicchieri.Si sedette sulle mie ginocchia, mi sussurri all orecchio” sono contenta che sei qui con me stasera, mi sono sentita sola... ti ho pensato parecchio...” e li mi mise laLingua in bocca. Un po’ ubriaco mi lasciai andare in un bacio appassionante. Le toccai il seno, sodo, muscoloso. Si staccò da me e mi disse “ti piace? L ho rifatto due anni fa” Ecco perché non me la ricordavo così formosa! Mi rimise la lingua in bocca, poi si alzò e si tolse il top rosa. Un seno stupendo, Nell aria aleggiava un profumo come quello di Christian Dior. Hypno mi sembrava che si chiamasse. Si sedette su di me a cavalcioni e rimanemmo a baciarci per un po’. Poi mi sussurro... “ho voglia di te” ero praticamente preso dall eccitazione, mi alzai e mi tolsi la maglietta. Poi mi mise seduto sulla sedia della cucina.. si tolse i leggings e mi mostro il suo bel sedere. Perfetto, tonico, non una smagliatura. “Facciamo un gioco!” Mi disseAndò in camera e torno con delle manette...“Cosa vuoi fare? “ le chiesi con malizia...“Mi ricordo i film che guardavi con Marco, ora ti lego alla sedia e ....” mentre diceva questo mi aveva ammanettato i polsi a entrambi i braccioli.Si mise seduta su di me e mi baciò ancora.Avevo in erezione poderosa, la volevo mia. Quindi si alzò e ritorno in camera.Ritorno con una benda.Non vedevo più niente. La sentii muoversi intorno a me, e mi accorsi che mi stava legando le caviglie alla sedia. Mi trovai bloccato e non potevo muovermi. Mi diede un altro bacio e comincio a strofinarsi su di me. Mi bacio sul collo ed andai fuori di testa. Quindi mi sbottono i pantaloni e li calo fino alle caviglie. La mia erezione era lì. Potente. 20 cm duri come un lampione. “Prendi una caramella, ti puzza l alito”Apri la bocca e mise una caramella direttamente in gola.“Non sa di menta... “ “Ops ho preso la caramella blu invece di quella verde.... “ disse sarcastica “Caramella blu?” “Si Alle , Viagra, la notte e lunga, ed e appena iniziata” Sentii un calore invadermi, il cuore mi andava a mille. “Torno subito, mi faccio una doccia e torno ““Aspetta , fammi fare la doccia con te... ““Dopo, se ti comporterai bene faremo tutto ...”Rimasi legato alla sedia per 10 minuti, la sentii rientrare in salotto. Mi si avvicinò e sentii un profumo di cocco inebriante. Non disse niente, mi comincio a graffiare dolcemente con le sue unghie.Il viagra stata facendo effetto, avevo il cazzo duro come il marmo. “Bene, vedo che siamo eccitati... anche io sono tutta bagnata tato....” mi disse con voce sensuale. “Andiamo Diletta, sono teso, lasciami ho voglia di te!”“Hai voglia di me? Haha, ora si che il gioco si fa bello...”Si avvicinò e comincio a leccarmi la cappella, la sua lingua roteava intorno alla punta. “Ora ti faccio qualche domanda... se rispondi bene continuo e se rispondi male sarai punito...”“In che senso risposi...”avevo la cappella che stava per esplodere.. a quel punto po prese tutto il cazzo in bocca e comincio a succhiare... usava il mio cazzo come una cannuccia... ma si interruppe subito... “Hai capito, io ora ti farò delle domande, e tu mi dovrai rispondere... hai capito?”E ricomincio a succhiare... godevo come un riccio, vederla con il mio cazzo in bocca era meglio di un film porno...“Si “ risposi io.. “va bene...”Si staccò dal mio cazzo e lo lascio in piena erezione. “Dove si trova Marco?”Li capii , stava cercando Marco, mi stava usando solo per poterlo trovare.“ Non lo so, non lo vedo da una vita, perché lo vuoi sapere?”Diletta si alzò in piedi, si giro di schiena e si sedette su di me, avevo il mio cazzo a 1 cm dalla sua fugherà depilata....Improvvisamente uno schiaffo, forte, sulla cappella, poi un altro, poi un altro.“Non cominciamo bene.... domanda numero due... mi vuoi scopare? Vuoi sentire la mia fighetta stretta?..”“Oh si DIletta, lasciami andare”“No, prima mi devi dire tutto quello che sai su Marco” mi disse con voce sensuale. “Gli voglio fare pagare caro quello che mi ha fatto....” mi disse ancora, “ mi devi aiutare” “Non so niente” risposi con il fiatone.Mi prese L uccello in mano e comincio a segarmi. Ma si interruppe quasi subito.“Non vuoi collaborare e vuoi che ti faccia venire ... ok ho altri metodi per convincerti”Si alzò e si dirige verso il mobile del televisore, non so cosa prese, tiro fuori una scatola ed estrasse un oggetto. Lo cosparse di lubrificante e cammino verso di me con un ghigno.Si inginocchiò e comincio ad infilare la sua mano sotto il mio pene.Raggiunse il mio buco posteriore con fare sensuale. La sua mano era liscia, aveva la mano piena di crema lubrificante. Mi inserì un dito . Gemetti di piacere e lei me prese ancora una volta il mio cazzo in bocca.Stavo gemendo. “Mi fai male” le dissi, ma lei non si curava di questo.Quindi sentii qualcosa di duro andare verso il mio buchetto. Lo inserì facilmente. Sentivo qualcosa, lungo almeno 13 cm , non riuscivo a farlo venire fuori. Dato che ero immobilizzato c’ero praticamente seduto sopra.“Che cosa e? Cosa mi hai messo?”Prese la poltrona e si sedette davanti a me, accavallò le gambe e mi mostro il suo telefonino.“Questo Alle si chiama Nemo 10. E un massaggiatore prostatico, il più potente, si può gonfiare e può lasciare brevi scariche elettriche alla tua prostata. Ha 10 livelli di vibrazione e la punta riscaldata. Questo massaggiatore non è in commercio, e un prototipo. Lo cominceranno a produrre L anno prossimo. E conosciuto come il massaggiatore che fa diventare gay. Martella la prostata in modo preciso e provoca orgasmi multipli negli uomini. Si comincia con le vibrazioni di base e si arriva fino al livello 10. Chi arriva al livello 10 si scioglie come burro.”“Non è piacevole, mi fa male” le dissi agitandomi.“Vedrai che ti passerà presto.Livello 1: vibrazione lenta. Sento qualcosa muoversi dentro di me. Mi da fastidio. Non sono sicuro che mi faccia bene . Diletta si accende una sigaretta e mi guarda divertita. Avevo il cazzo sempre in tiro, e facevo espressioni di disapprovo.“Lasci che il tuo corpo si abitui, ci vogliono almeno 5 minuti” mi disse di rilassarmi ma ero molto a disagio. Apri una bottiglietta e mi passo sotto il naso del popper. Sentii un calore montare dentro, ero in piena balia di lei.“Lo sai che per quel bastardo ho buttato via gli anni più belli della mia vita? Dove cazzo e? Dove e andato? Lo devo trovare”“Non lo so” dissi affannosamente. “Sono andata a San Francisco, mi sono prostituita e mi sono fatta assumere da un gruppo pornografico. Poi ho fatto tutti i corsi e training per diventare una mistress professionista, di solito mi pagano per fare quello che sto facendo a te, e non sono cheap!”Nel frattempo il mio corpo si era abituato alla sensazione, mentre mi diceva questo mi ero scordato che il mio sedere stava vibrando. Livello 2: la vibrazione diventa ritmica e sento qualcosa gonfiarsi . “Ora hai il tuo buchino bello pieno, aspettiamo che la tua prostata si gonfi e aumentiamo la potenza. Sentivo un piacere strano, come quello che si ha quando si va in bagno a fare i bisogni. Un senso di liberazione e allo stesso tempo appagante. “Non so dove sia Marco” le dissi ancora. “Lasciami e scordiamoci di questa storia. Livello 3: sento che la velocità aumenta e sento che tra un po’ dovrò espellere, e come se dovessi andare in bagno. Mi arriva una scarica elettrica che mi fa sbarrare gli occhi. Diletta mi guarda divertita. “Dici che te ne vuoi andare? Ma il tuo cazzo pensa il contrario. Sembra che gli piaccia. Guarda come si è ingrossato!”Effettivamente il mio cazzo era diventato ancora più grosso, il sangue confluiva a pieno ritmo. Si era allargato.Livello 4: tonalità costatnte. Diletta fa sgonfiare il massaggiatore che torna normale, ma in questo caso l effetto della vibrazione raddoppia L efficacia. Ho gli intestini che vibrano. Non mi sono reso conto che sto sbavando. Mi sta venendo voglia di fare la pipì. “Possiamo fare una pausa, devo andare in bagno”“No” rispose seccata, se devi fare qualcosa lo fai li, sulla sedia, poi ti farò pulire. “Dimmi, ti sapevi che Marco mi voleva tradire all epoca vero?”“Non lo sapevo, giuro! Non ne sapevo niente” Livello 5: vibrazione media. Sento la punta del massaggiatore scaldarsi ulteriormente. Ho voglia di fare la pipì.. ma mi trattengo.“Ti prego Diletta fammi andare in bagno”“No, devi pisciare vero? E normale, e il tuo corpo che vuole avere un orgasmo! Avanti piscia, piscia davanti a me! Non uscirà acqua ma sperma! Spingi!” E li dilett azionò L elettro stimulatore. Avevo il corpo che tremava, volevo pisciare ma non ci riuscivo, spingevo come se dovessi urinare. Ma non usciva niente.Livello 6: la velocità aumenta, sento il massaggiatore gonfiarsi e riempirmi un altra volta. Sto sbavando, sono riuscito ad urinare, ma non è uscita urina, bensì un liquido trasparente. Non sono appagato, ho il corpo che trema come se fossi in mancanza di adrenalina. Voglio urinare ancora. Ma non ci riesco! Le vibrazioni non smettono e comincia a girarmi la testa. Diletta si alza e mi schiaccia le palle con il suo piede. “Haha, il primo orgasmo, hai visto? Non era urina coglione. Vuoi ancora pisciare eh? Non sei appagato, ti piace godere vero?Avevo la lingua fuori, stavo per venire in altra volta . Questa volta su le scarpe di Diletta. Livello 7: il massaggiatore si sgonfia, cominciano a pulsare scariche elettriche ed il vibratore si fa più veloce. Ho la prostata gonfia. Nel modo in cui sono seduto il massaggiatore batte direttamente sulla prostata. Sto sudando, comincio a essere confuso. Mi piace. Sto venendo una terza volta.. ma non ci riesco. “Vuoi che smetta?” Mi chiede Diletta... “NO! “ rispondo io “haha allora ti piace, allora è vero che questo aggeggio fa diventare froci, andiamo vieni un altra volta, e dimmi dove si trova Marco!”“Non posso... ““Non puoi? ... “Livello 8: quest affare mi sta letteralmente trapanando, non capisco più niente. Ho avuto un altro orgasmo. Comincio ad avere mal di pancia e ho caldo. Diletta mi tiene il popper sotto il naso. Ho la testa che gira. “Godi eh?” “Si”“Vuoi scoparmi?”“Si”“Apri la bocca”Diletta si tolse una scarpa e me la mise in bocca. Poi si sfilò un seno da sotto il bent doll e mi disse di succhiare! Ebbi un altro orgasmo.Livello 9: il dildo si sgonfia e la punta si infuoca. Mi sta letteralmente martellando la prostata. Ho una sensazione permanete di urinare. Le vibrazioni sono velocissime. Sono confuso.“Vuoi venire? Vuoi venirmi dentro? Vuoi fare uscire tutto lo sperma? Hai le palle piene ormai, la tua prostata ha prodotto una quantità di sperma quasi al limite, ti devi sfogare. Dimmi dove e Marco e ti faccio sborrare”“Ahhh, per favore, fammi venire”“Quanto ti ha dato Marco per farlo fuggire? Con chi è scappato?“Grrr fammi venire e ti dico tutto”“Dimmi dove cazzo e!”Livello 10: urlo. Sono preso dalle convulsioni. Sono aggrappato alla sedia come sulleMontagne russe. Ho gli occhi all indietro e la lingua secca. Sudo. Voglio venire. Devo venire. Ho un altro orgasmo, poi un altro. Sono in paradiso. Il mio corpo non è più gestibile. Devo smettere! Diletta gonfia il massaggiatore. Sono pieno. Arrivano scariche elettriche. Diletta mi tira uno schiaffo, ma non sento dolore. “Dove Alle, Dove e Marco?”“HA un ristorante a Panama!”Appena detto questo diletta si mette a cavalcioni e appena affondo il cazzo nella sua fighetta sborro copiosamente. Diletta che si era bagnata continua a pompare. Ho il suo seno in faccia, il mio cazzo in figa e il massaggiatore a livello 10 nel ano. Diletta si alza e mi fa una sega. Ho un altro orgasmo copioso. Quindi spegne il massaggiatore, lo sgonfia e lo estrae. Mi da un lungo bacio con la lingua. Sono sudato, sfinito. Diletta si siede sulla poltrona e accende una sigaretta.“Piaciuto il giro?”“Cazzo...” mi limito a dire... si erano fatte le 3.00 ormai avevo il cazzo floscio e piccolo come quello di un bambino.Diletta torna verso il tavolo e dal cassetto estrae una scatolina. Penso a delle salviette rinfrescanti. Chiudo gli occhi e rimango in silenzio.Sento le mani dolci di Diletta passare le salviette e sul mio pene e sul corpo. Non sento più L uccello, e come se fosse sotto anestesia. Sento un CLICK.La puttana, mi ha chiuso in una cintura di castità!
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5 anni fa
billy6969,
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Una dura lezione per arianna
Non era la prima volta che Arianna faceva la maestrina con me.
45 anni io, 40 lei. Arianna la tipica moglie normale, alta uno e sessanta, magrolina. Unico vezzo la pettinatura a caschetto alla Valentina.
La chiamavo "miss rottermayer" e a lei piaceva, piaceva perchè lei era cosí: tutto perfettamente a posto e in ordine. Quel giorno, per l'ennesima volta, mi aveva ammorbato con la sua solita lezioncina. Mi aveva beccato a fumare sul terrazzo. " Non hai disciplina, cristiano. Non riesci a resistere a nessun vizio, nessun capriccio." Arianna, invece, era semplicemente perfetta. Mai una sbavatura. Mi sarebbe piaciuto che cedesse qualche volta. Avrei allegramente sopportato anche un cornino. Nulla. La amavo, ma conviverci diventava sempre più difficile
Quel giorno esatto decisi che avrei avuto la mia bollente vendetta io, una lezione di vita lei.
Prima parte - l'amico medico.
Iniziai ad architettare il mio piano durante la notte. Più lo costruivo nella mia mente, più mi eccitavo.
Il giorno seguente contattai Giulio, un vecchio compagno di Liceo, diventato nel frattempo ginecologo e trasferito a Firenze.
Dopo i soliti convenevoli, al telefono, iniziai a tessere la tela con balle clamorose.
"Sai Giulio, siamo amici di vecchia data, con te so che mi posso confidare, mia moglie vorrebbe avere un figlio, ma ha 40 anni e poca voglia di scopare. Così è dura".
Il buon Giulio, cattolico fino al midollo, quasi in lacrime mi disse di non preoccuparmi. Mi avrebbe inviato le ricette e i suggerimenti per "riaccendere" mia moglie.
La prima parte del piano era andata, ora toccava alla seconda parte.
Seconda parte - l'amica troia.
Tutte le mogli come Arianna hanno un'amica troia. Le servono per dimostrare la propria superiorità morale.
Lella era lo stereotipo adatto: divorziata 2 volte, cornificava allegramente il marito frequentando palestra e locali a caccia di cazzi. Per lei scopare era diverso da stare insieme. Era perfetta per essere la complice.
Lella adorava Arianna, erano praticamente cresciute insieme, ma come me era oggetto continuo di lezioni di moralità da parte di mia moglie. Si contavano a decine le volte che arianna ci cazziava contemporaneamente durante le cene tra amici.
Le mandai un messaggio: "ciao lella, ci troviamo? Ho un'idea per uno scherzo a Arianna" la risposta arrivò subito "ok, ma con te non scopo, lo sai".
Ci trovammo al bar e le parlai della mia idea.
"Tu sei PAZZO", mi disse, ma la cosa la intrigava tantissimo, lo vedevo dai capezzoli sulla camicetta.
"Dai, se lo merita, e poi sarà lei a decidere, giusto? Tu prepari solo il campo, se poi vuole giocarci è una sua scelta" . Naturalmente a Lella non parlai dell' "aiutino" di Giulio. "Ok ci sto! Ho sempre desiderato farti stare in squadra con mio marito... Siete troppo perfettini assieme, se riesco a far fare ad Arianna quello che mi chiedi, mi paghi pegno". Accettai e ci stringemmo la mano. Ho ancora idea che andò via con un lago nella passera.
Terza parte - le vitamine.
Una settimana dopo arrivò il pacco da Giulio con le istruzioni e le ricette.
"Caro Cristiano, ecco le ricette e le dosi. È una cura ormonale di nuovo tipo, fa fatta per un mese. In breve, visto che non sei medico, la faró breve. Sono estrogeni e androgeni a rilascio controllato, più una "bomba" da prendere il giorno giusto. Auguri".
Arianna, in primavera, soffriva di spossatezza continua, tanto che le occorreva assumere magnesio a kili per riuscire a fare poche mezzore in palestra. Avevo pensato a tutto, tutto.
Andai in farmacia e comperai quanto prescritto da Giulio, più due scatola di vitamine.
A casa, mentre sostituivo i blister, il cazzo mi divenne spaventosamente duro.
Alle 18 Arianna tornò dalla palestra, distrutta. "Dio mio, non ce la faccio più...Sono a pezzi".
Avevo la pelle d'oca. Ora o mai più, ormai oltre al desiderio di vendetta comandava anche il mio cazzo. "Tesoro, mi sono fatto mandare da Giulio dei campioni di integratori, dice che sono una bomba"...
Fine prima puntata.
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5 anni fa
onlyfantasy68,
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La vacanza al sud. terza parte. confessioni
Io faccio un bel respiro e penso a questo incredibile giorno.
“Credo che tutto sia andato meglio di quanto ci potevamo aspettare. Ha imparato in fretta la sposina. Mi è anche sembrato che con la lingua fra le tue cosce non se la sia cavata male.”
Elisa mi guarda e sorride maliziosamente.
“Caro mi quella ha già imparato benissimo. Se non sbaglio ha solo ventuno anni e già scopa meglio e più di me, se continua così quando arriverà la mia età avrà preso tanto di quei cazzi che ci potrebbe fare il ponte sullo Stretto di Messina. Credimi mi ha leccato da vera esperta.”
Marco guarda la moglie e poi dopo un momento di riflessione ci illustra il suo punto di vista.
“La ragazza sa succhiare molto bene, mi ha raccontato che da tempo si divertiva a succhiare cazzi a tutti e gli piace moltissimo quando gli si sborra in gola. Va pazza per la sborra. Quando me la sono trovata in disco ho creduto che fosse vergine di culo, ma credimi ho avuto la sensazione che almeno un cazzo ci era già passato. Ho finto di credere che fosse vergine, ma lei già lo usava il culetto e sicuramente di bocchini ne ha fatti tanti. Poi c’è una cosa che forse non sai, lunedì sera quando tornavo dal lavoro con il furgone assieme ai miei operai mi sono fermato ad un distributore per mettere del carburante, e lei eri lì che metteva la benzina. Quando l’ho vista ci siamo messi a parlare e io le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere stare con me, tanto per fare un’ultima scopata prima delle nozze. A accettato e ci siamo spostati poco lontano e la puttanella si è scopata me e i miei sei operai nel furgone e due per volta li ha spremuti fino all’ultima goccia. Quando se ne andata era così piena di sborra che le ho dovuto prestare un panno per non sporcare il sedile della vettura. Sono convinto che Luca se saprà assecondare una femmina come lei si divertirà tantissimo, ma deve pensare che ad una così di cazzo non ne avrà ma abbastanza.”
Loro si abbracciano e poi si addormentano mentre io rifletto su quanto ha detto Marco. Adesso ho capito la preoccupazione di Maria quando Luca mi ha chiesto di sverginarle il culo, la puttanella se lo era fatto rompere da tempo e mi ha raccontato la storiella della disco solo per giustificarsi con me perche non raccontassi che invece lei lo usava già parecchio. Mi rendo conto che Luca di corna ne ha già tante in testa, e dovrà essere molto intelligente se vorrà godere con una puttanella come quella che ha appena sposato. Al risveglio mi ritrovo con Elisa che sta succhiando il cazzo di suo marito, la guardo divertito e le dico che è una troia insaziabile. Di risposta lei allunga la mano sul mio che da segni di risveglio, ma declino l’offerta e mene vado in bagno a pisciare. Al ritorno passo davanti alla camera degli sposi, apro piano la porta e vedo lui che dorme mentre lei mi sorride nel buio. Le faccio cenno di uscire e lei mi segue. Seduti sul divano le chiedo la verità sulla sua vita sessuale. Mi guarda stupita, ma capisce che adesso voglio sapere tutto.
“Ho cominciato molto presto ad interessarmi al sesso. A sedici anni divenni l’inseparabile amica con la figlia di un amico di mio padre. Lei quasi per gioco un giorno mi mise una mano fra le gambe dicendomi che se la lasciavo fare avrei toccato il paradiso. Io non mi sono opposta e da allora spesso restavamo chiuse in camera sua dove lei mi ha insegnato tante cose piacevoli, come far impazzire una donna con le sole mani e lingua. Di nascosto suo padre ci spiava e un giorno che ero sola in casa con lui, mentre aspettavo il rientro della figlia, mi disse che ero un brava troietta e se lo avessi accontento non avrebbe detto a nessuno quello che facevo con sua figlia, ma che mi avrebbe insegnato tante cose che una come me doveva imparare. Per prima cosa mi mise il suo cazzo in bocca e me lo fece succhiare. Era bello sentirlo gonfiare in bocca e quando lui mi bloccò la testa mentre veniva io l’ho ingoiato tutto. Dopo quella volta lui mi lasciava libera di succhiarlo e bere la sborra senza problemi. Un giorno dopo il mio diciassettesimo compleanno per regalo mi portò in una casa di un suo amico che era in compagnia di altre tre persone che mi fecero succhiare i loro cazzi e bere tanta sborra. Uno mi voleva scopare, ma il mio amico non volle allora me lo mise in culo. Fu tremendo! sentivo tantissimo dolore. Urlai molto forte e lui impaurito se ne uscì e mi sborrò in faccia dicendomi che tanto prima o poi il culo me lo avrebbero rotto lo stesso. Poi ho conosciuto Luca e da allora ho cercato di stare sempre attenta a non andare con nessuno, e a parte la serata in disco non ero mai venuta meno al mio proposito. Poi Luca mi ha raccontato che all’addio al celibato lui era stato con una puttana allora io gli ho detto del mio passato e lui si è eccitato tantissimo e mi ha detto che durante il viaggio di nozze voleva tutti i particolari. Rimaneva il fatto della disco e ieri sera gli ho raccontato anche di quello e lui era pazzo di felicità, mi ha giurato che io e lui faremo ancora tante porcate insieme. C’è anche una cosa che non gli ho detto, di quando lunedì sera ho incontrato Marco con i suoi operai e mi sono fatta scopare da tutti, non so se devo raccontargli anche questa storia.”
La guardo e le dico che per ora forse è meglio di no, ma forse durante il viaggio di nozze se lo ritiene giusto è meglio che lui lo sappia da lei. Appena finto di parlare andiamo in camera per svegliare lo sposo che quando ci vede la prende fra le braccia e la bacia con molto ardore e le mette una mano fra le gambe. Lei si lascia toccare ed eccitare. Li guardo divertito e poi mi faccio succhiare il cazzo che diventa subito duro, ma è la voce di Elisa che entra in camera che mi distoglie dal gioco.
“Ma guarda che porcelli ingrati che abbiamo qui dentro, giocano senza invitare. “
Finito di parlare si mette a leccare Maria che gli apre le gambe mentre Luca si fa succhiare il cazzo. Mi giro e vedo Marco nudo con in mano una tazza di caffè, mi lascio tentare e me ne vado in cucina seguito da lui che si avvicina, e me ne serve una anche a me. Mentre bevo il caffè chiamo Assunta per sapere cosa hanno fatto gli amici di Luca. Lei mi racconta che sono stati a fare casino per più di due ore poi se ne sono andati. La prego di passarmi a prendere e lei mi assicura che sarà davanti a casa di suo nipote fra una mezzora. Ritorno in camera e vedo Luca che scopa Elisa che lecca Maria che lo prende in culo da Marco. Mi rivesto e li lascio ai loro piaceri e li saluto e me ne vado. Esco in strada e sento il piacere del sole sulla pelle, faccio due passi e poi una vettura si affianca a me con dentro Assunta che mi preleva e si dirige verso il mare. Per un po resta in silenzio, poi arrivati sulla spiaggia scendiamo e ci dirigiamo lungo la battigia e camminiamo affiancati ma sempre in silenzio. Poi è lei che dopo avermi guadato in faccia mi fa le domande a cui vuole una risposta.
“Hai l’aria di chi ha fatto le ore piccole. Ho notato che con mio nipote e sua moglie avete una bella complicità, la stessa che hai anche con mia nuora. Per tutta la cerimonia vi siete sempre intesi ad occhiate, e poi Elisa che si presta a donare il suo abito a mia nuora restando nuda davanti a te. Mia nuora che non prova nei tuoi confronti nessun pudore nel mostrarsi nuda, vedendo la tua faccia questa mattina c’è da pensare che avete scopata insieme per tutta la notte. ”
La sua voce è tesa quasi nervosa. La guardo e cerco di sviare la risposta, ma lei mi osserva in attesa che io parli. Lei si avvicina ad uno scoglio e ci si appoggia quasi seduta, io le sono al fianco.
“Con Marco e sua moglie abbiamo trovato la complicità necessaria a salvare tuo figlio dai suoi amici e poi ieri sera abbiamo festeggiato insieme.”
Lei scuote il capo, poi riprende a parlare.
“Amico mio, oramai ti conosco, e a me piace prenderlo in culo, non farmi prende PER il culo. Credi che non sappia che ti sei scopato mia nuora. Quando domenica dopo la prova del vestito Luca mi ha frettolosamente portato a casa. L’avevo sentito chiedere a Maria di prendere dei documenti a casa nuova, ben sapendo che il lunedì, non sarebbe andato in ufficio allora ho pensato che dovevo capire cosa gli passava in testa. Così dopo che mi ha lasciato a casa l’ho seguito e ho visto che si è fermato a pochi passi da casa sua e aspettava voi che eravate già dentro. Avendo le chiavi di casa sua mi sono intrufolata dal garage senza essere vista, e ti ho visto che la scopavi, e le sfondavi il culo, e quella puttana di mia nuora ci provava molto piacere. Sono uscita in silenzio, e me ne sono andata. Quando voi ieri sera ve ne siete andati insieme, ho avuto la conferma di certe voci che avevo sul passato di mia nuora, che mi dicono abbia succhiato tanti cazzi. Inoltre sono al corrente della disinvolta maniera di vivere il sesso di mio nipote e sua moglie. Quando ho provato a parlarne con mio figlio, ho notato che a lui queste cose invece di ferirlo lo eccitavano, e allora ho deciso di lasciare che lui viva la sua vita come meglio crede.”
“La guardo e confermo quanto lei mi ha detto. Ad un tratto lei si gira e mi bacia. All’inizio non è un bacio vero, ma un sottile sfiorarsi di labbra, quasi a vedere se lo accetto. La guardo negli occhi e rispondo con impeto al suo bacio che diventa carico di passione e voglia. Sento il suo corpo aderire al mio. Il seno premere contro il mio petto e il bacino che si struscia ad una improvvisa erezione che il suo bacio mi provoca. Dopo aver limonato per un lungo e interminabile momento ci stacchiamo guardandoci negli occhi.
“Perche noi due non abbiamo mai scopato? lo sai quanto l’ho desiderato, e una volta ci siamo anche andati vicino, ma poi, ne tu, ne Carmelo, avete mai voluto farlo mentre io e tua moglie lo volevamo da tempo.”
La guardo e non trovo le parole, ero prono a rispondere a tante domande anche le più impegnative, ma a questa non trovo le parole.
“L’altro eri ne ho parlato con Giulia, abbiamo fatto una lunga chiacchierata e alla fine lei mi ha detto che le piacerebbe se noi adesso passiamo un momento di puro sesso insieme, per recuperare il tempo perduto.”
La guado e le dico che forse sarebbe meglio che ne parliamo con Carmelo. IL suo gesto che segue è quanto di più di quello che mi aspettavo. Prende il cellulare e attiva una video chiamata con suo marito. Carmelo quando vede che è in mia compagnia mi sorride e mi dice che va tutto bene che lui è d’accordo, e che poi dopo avremo modo di spiegarci, per il momento è opportuno che io e lei ci godiamo questo momento.
“Si sente in colpa per tutti questi anni in cui mi ha privato del piacere di scopare con te. Quando ho chiamato Giulia, lui era presente e ha promesso a tua moglie che appena se ne presenta l’occasione il conto sarà pareggiato, ma per il momento lui è felice se io e te scopiamo.”
Improvvisamente mi suona il cellulare, è Giulia che mi chiede di tornare perche la salute di mia suocera sta peggiorando in maniera molto critica, e vorrebbe che io sia lì con lei in un momento così delicato. Quella telefonata ha su di noi l’effetto di uno schiaffo dato in faccia improvvisamente. Di colpo mi sento come se mi fossi svegliato da un sogno. Mi faccio accompagnare all’aeroporto e cambio il mio biglietto di ritorno con un volo diretto che partirà due ore dopo, e andiamo subito a casa per prendere il mio bagaglio. Carmelo quando ci ha visto arrivare insieme si aspettava tanto altro, invece quando l’ho informo dell’urgenza del mio ritorno, ci è rimane molto male e tanto dispiaciuto. Ho chiamato i ragazzi informandoli della mia repentina partenza. Quando arrivo in aeroporto li trovo tutti e quattro lì per salutarmi. Il primo è Marco che mi abbraccia e si dispiace per tutto questo, mi fa promettere che quando ritorno in Sicilia li contatterò. Poi è Elisa che mi abbraccia e mi sussurra che è stata molto bene con un porco come me, ed è impaziente di conoscere Giulia con la quale vuole intrattenere un momento di intimo piacere. Luca e Maria mi abbracciano e mi chiedono di informarli sulla questione di mia suocera. Li stringo a me gli dico che devono andare in viaggio di nozze, non preoccuparsi di nulla e divertirsi in ogni modo perche dalle mie parti c’è un detto che recita ”ogni lasciata è persa per sempre”. Loro se ne vanno e resto ancora un momento con i miei amici. Carmelo mi chiede di esprimere tutta la sua vicinanza a mia moglie in un momento così duro, poi Assunta mi abbraccia e mi da un bacio in bocca sotto lo sguardo di lui che sorride compiaciuto. Sento tutto il suo corpo aderire al mio, e la sua lingua che entra di prepotenza nella mia bocca e poi mi morde il labbro inferiore.
“Ricordati che qui io ti aspetto.”
Quando dopo una mezzora decollo guardo intorno a me l’aereo mezzo vuoto, i posti di lato a me vuoti e mi giro a guardare fuori dal finestrino questa bellissima terra che si allontana velocemente e dentro di me mi faccio una promessa che giuro di mantenere. Tornerò.
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5 anni fa
admin, 75
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La vacanza al sud. 2 parte 2.la prima notte di nozze
I tre giorni che ci sparano del matrimonio, li passo ad aiutare loro negli ultimi preparativi e non ho più occasione di vedere Maria. Poi viene il gran giorno. Fin dall’alba sono tutti elettrici e indaffarati. Carmelo e teso mi chiede mille volte tante cose, mentre la più calma è Assunta che fasciata in un bellissimo abito azzurro che mette in risalto la sua splendida capigliatura scura è davvero bella. Quando arriviamo alla chiesa ho una piacevole sorpresa. Fra le coppie di invitati riconosco la bella signora dell’aereo. Ci guardiamo prima da lontano, poi loro si avvicinano e lei mi presenta il marito.
“Caro questo è il signore dell’aereo, si chiama Mario.”
Lui mi stringe la mano e mi dice che si chiama Marco, e poi in quel momento da una splendida vettura vediamo arrivare la sposa e loro si guardano in faccia e restano stupiti. Per tutta la cerimonia si tengono difilati, poi quando andiamo nel ristorante che ospita il pranzo tra un aperitivo e uno stuzzichino lei si avvicina per scambiare qualche parola.
“Strano il gioco del destino che ci ha fatto incontrare prima in aereo e poi qui.”
La guardo e sorridendo le chiedo se anche oggi non indossa le mutandine. Lei mi guarda con fare malizioso e mi risponde che le aveva anche prima di salire in aereo. Ora sono io che resto stupito e lei mi da una spiegazione.
“Come ti ho detto ero salita a Roma per un progetto e sono rimasta due giorni. La domenica mattina per andare in aeroporto mi è venuto a prendere uno dei due soci del progetto che già mi guardava con occhi da vero maiale. Ha detto che saremmo passati dal suo ufficio, ma io avevo capito dove voleva andare a parare e gli ho detto che non avevo tempo, rischiavo di perdere l’aereo. Si è convinto a portarmi all’aeroporto ad una condizione, che avremmo scopato. Io sempre dicendo che non c’era tempo ho accampato delle scuse, e lui sempre più eccitato mi ha detto che era disposto a tutto per di avere qualche cosa da me. Quando gli ho chiesto cosa intendeva per tutto lui mi ha risposto che disponibile anche a pagarmi. Da quando ho vissuto una esperienza in cui mi hanno pagato per scopare, questa cosa mi eccita tantissimo e allora gli ho proposto una leccata di fica e un bocchino a 500 euro. Lui ha contrattato un poco e alla fine ci siamo accordati per 300. Giunti in aeroporto siamo andati velocemente nei bagni e scartati quelli per donne o uomini ci siamo infilati in uno dei tre liberi di quelli destinati agli andicappati. Mi ha messo sul lavandino, mi ha sfilato lo string fradicio dei miei umori, l’ha annusato e leccato poi se lo è messo in tasca per ricordo, e mi ha leccato divinamente. Era bravissimo nel passare la lingua su e giù nel taglio della fica infialarla dentro fra le pieghe e poi succhiarmi il bottoncino fin quando non gli sono venuta in bocca. Bellissimo. Poi l’ho fatto sedere sul water e quando ha tirato fuori il cazzo mi sono ritrovata davanti alla bocca una bella mazza, lunga e grossa. Ne ho infilato più della metà in gola e lui ha abbassato i pantaloni mettendo in mostra due grosse palle che ho leccato e succhiato con suo grande piacere.
….hummmmm…..s.si che gran bocchinaraaaa……. ssiii ..succhiamiile palleee…..ssiiii….che boccaa!!
Mi ha messo una mano in capo e ha cominciato a scoparmi in bocca. Fantastico. Poi di colpo si è fermato fra le mie labbra e ha cominciato a schizzarmi in bocca un fiume di sborra che ho faticato ad ingoiare.
….sssisii….zoccola!!!!!...bevviiii….siiiii..ingoiaaa..
L’ho spremuto fino all’ultima goccia e poi me ne sono andata e quando in aereo ti ho visto mi è venuta una voglia di godere anche con te. Ero così eccitata che ti sono bastate due dita per farmi godere. La guardo compiaciuto di aver goduto in bocca ad una puttanella come lei. Poi durante il pranzo li vedo venire al tavolo dove sono sia io che gli sposi noto il disagio di Maria. Luca li presenta a Maria spiegando che Marco è un suo cugino e le Elisa è sua moglie. Ho subito un dubbio che ci sai qualche cosa che non quadra, ma devo aspettare un poco prima di potermi avvicinare alla sposa per chiedere cosa c’è che non va con loro. Danno iniziato alle danze e mi ritrovo a ballare con la sposa e le chiedo una spiegazione. Lei abbassa lo sguardo e con un fil di voce mi dice che sono loro la coppia con cui si è divertita in discoteca. Capisco al volo le sue preoccupazioni e la tranquillizzo dicendo che a tutto ci penso io. Non finisco il ballo con lei, che mi sento bussare alla spalla, è Marco che mi offre sua moglie in cambio della sposa, che accetta di ballare con lui pur con un evidente stato di disagio. Stringo Elisa a me e lei sussurro delle parole che la fanno sorridere.
“Non è che per caso avete conosciuto in modo, come dire, diverso, la sposa?”
Elisa mi guarda e poi mi sorride maliziosamente.
“Te che ne sai di come abbiamo conosciuto la sposa in altre circostanze?”
La guardo e le spiego che sono al corrente della serata in disco, e che se ho in cambio la loro totale discrezione le posso dare una informazione che potrebbe essere molto utile in futuro. Mi guarda curiose e io l’accontento.
“Se voi due evitate di raccontare a Luca del divertimento extra che la sposina si è concessa con voi, potreste in futuro coltivare la vostra amicizia e far diventare Maria una bella puttanella come te, anche perche questo è il desiderio di Luca, che la vorrebbe già molto disinibita.”
Elisa mi guarda con occhi stupiti e si compiace di quanto le ho appena detto. Mi assicura la loro totale discrezione e non vede l’ora di giocare con la giovane sposina che in quel momento ha finito il ballo con Marco e ritorna fra le braccio del marito. Mi avvicino e rassicuro Maria che il suo segreto è ben custodito, che deve solo godersi la festa. Quando si arriva al taglio della torta sono vicino ad un gruppo di amici dello sposo che stanno progettando una nottata di scherzi per la giovane coppia. Sono venuti a conoscenza del fatto che partiranno per il viaggio di nozze solo la sera del giorno dopo e che passeranno la prima notte di nozze in un piccolo bungalow messo a disposizione dalla struttura dove si sta svolgendo il pranzo nunziale. Vedo che uno di loro indica una piccola costruzione in legno molto carina posta in cima ad una collinetta. Mi avvicino a Marco ed Elisa che stanno quasi per lasciare la festa, li prendo in disparte e li metto al corrente di un piano che ho elaborato velocemente. Gli chiedo di fingere di andarsene e di parcheggiare la sua vettura di lato al bungalow che gli indico, e di aspettare che noi arriviamo. Mi guardano stupiti, ma subito complici del mio progetto. Parlo con Assunta che sta faticando a reggere Carmelo che a decisamente bevuto troppo e le faccio presente che ho bisogno del suo aiuto per rendere la prima notte di nozze dei ragazzi bella e non un inferno come stanno progettando i loro amici. In fine prendo Luca in disparte e gli racconto di come si prospetta la sua notte di nozze e lui mi guarda con occhi impauriti e lo vedo sconsolato, ma lo rassicuro dicendo che ho già elaborato un piano e mi serve che lui e Maria facciano esattamente quello che dirò loro di fare senza indugi. Dopo una mezzora tutti gli invitati se ne vanno e Carmelo, e Assunta assieme agli sposi vanno nel bungalow seguiti da me che parcheggio la mia vettura di lato dove già c’è ad aspettare il Suv di Marco con Elisa dentro. Prima di entrare nel locale mi avvicino al Suv e chiedo a Elisa di spogliarsi. Lei mi guarda per un secondo poi sale dietro e mi passa il suo abito restando solo in lingerie. Entro nel locale e vedo sdraiato sul letto Carmelo che è già nel mondo dei sogni, Luca che sta indossando la sua giacca come da me ordinato e Maria che aiutata da Assunta si spoglia e resta solo con l’intimo, le calze e il reggicalze di puro pizzo bianco. Per un attimo la guardo e sento salire una forte erezione, le passo il vestito di Elisa e mentre Luca l’aiuta a metterlo Assunta mi si avvicina e mi parla sottovoce.
“Domani mi racconti tutto nei minimi dettaglio. Siamo d’accordo?”
Annuisco e ce ne andiamo. Ci infiliamo rapidamente dentro la vettura. Luca dietro con Maria stretta fra Elisa e lui, mentre io sono davanti con Marco al quale ordino di partire velocemente. Facciamo giusto in tempo a raggiungere il cancello della struttura, quando vediamo arrivare due vettura cariche dei suoi amici che facendo già un gran casino vengono a disturbare gli sposi. Appena fuori Marco chiede dove andare. Luca propone la sua casa, ma io obbietto che appena i suoi amici si renderanno conto che non sono dove dovrebbero essere sarà il primo posto dove li verranno a cercare.
“Andiamo a casa nostra. Io sono praticamente nuda e dal nostro garage si entra in casa attraverso la scala chiocciola, quindi se non ho gli abiti nessuno ci vede.”
La voce di Elisa è l’unica che si sente, e Marco si avvia velocemente in quella direzione. Durante il viaggio noto che Elisa si stringe molto a Maria e Luca la tiene fra le braccia. Giunti nel loro garage, la prima ascendere e salire la scala chiocciola è Elisa seguita da Luca mentre io mi avvicino a Maria e la stringo a me. La guardo negli occhi, premo la mia eccitazione contro il suo corpo che aderisce al mio, mentre Marco ci osserva in silenzio.
“Lasciati andare. Luca mi ha detto che desidera che tu questa sera pensi solo al vostro piacere se ti lasci andare con noi, credimi, ti faremo vivere una prima notte di nozze indimenticabile.”
Mentre le parlo la stringo a me, sento che lei preme con il bacino contro la mia erezione. La bacio e faccio segno a Marco di avvicinarsi e lui le preme il sul pacco contro il culo. Maria geme poi si gira e bacia anche a lui. La facciamo salire davanti a noi e quando arriviamo nel salone troviamo Luca abbracciato a Elisa che stanno ridendo. Quando lui vede la giovane mogliettina, gli va incontro e l’abbraccia e bacia con passione. Maria solleva le braccia e aiutata da Elisa si spoglia dell’abito e rimane con solo l’intimo. Noi restiamo immobili ad osservarli, ma è Marco che con un gesto apre una porta e li invita ad entrare dentro la loro camera matrimoniale. Luca si avvicina e quando è sulla soglia la prende in braccio e poi entrano dentro mentre Elisa prima bacia Marco in bocca, poi si inginocchia davanti a noi due dopo averci estratto i cazzi incomincia a succhiarci e leccarci con calma. Sono eccitato da questa situazione, dalla camera vengono i gemiti di piacere degli sposi che scopano, mentre qui Elisa ci succhia con estrema maestria i nostri cazzi durissimi. Quando un grido di piacere rompe il silenzio, Elisa si solleva e impugnando i nostri cazzi ci guida dentro la camera dove Maria a cosce larghe sta scopando con Luca che quando ci vede si eccita ancora di più e poco dopo le viene dentro. Resta un momento fermo dentro Maria e poi si sfila, ma il suo posto è subito occupato da Elisa che si inginocchia fra le gambe di Maria e gli lecca la fica, da dove cola il seme di Luca, che osserva seduto sul letto con il cazzo ancora duro. Marco si inginocchia di lato a Maria e le porge il cazzo da succhiare, cosa che la ragazza fa immediatamente. Osservo eccitato la scena e mi metto pure io di lato e offro il mio cazzo alle calde labbra di Maria che ora si dedica a succhiarci insieme. Geme sotto i colpi della lingua di Elisa che le strappa il primo orgasmo.
…uhuuhmmmmm……ssiiiiii……….huummmmm…
Elisa le lascia assaporare il piacere, poi si toglie e lascia il posto a Marco che la penetra di colpo. Io osservo la scena e faccio un gesto a Marco che mi capisce subito e afferra la sposa, e la rigira, mettendola su di lui, che adesso la scopa stando supino. Impalata su di lui Maria incomincia a godere, mentre Luca li osserva estasiato. Gli faccio un cenno e lo invito a inculare sua moglie.
“Che aspetti! incula questa troia! lo volevi da tanto e adesso la guardi? sfondale il culo che è ora!”
Lui si mette dietro di le e le spinge di colpo il cazzo tutto in culo.
….AAHHHH……ssiii….daiiiii..amoreeee…..sssiiiiii…
Gode stretta far i due maschi che adesso la pompano molto velocemente. Elisa mi si avvicina e mi bacia, poi mi sussurra una cosa che mi fa sorridere.
“Metti il tuo cazzo in gola questa puttanella che le voglio fare delle foto, un vero book fotografico alternativo.”
Mi metto in piedi davanti alla bocca di Maria che subito succhia il mio, cazzo sconvolta dal piacere della doppia monta a cui è sottoposta. Elisa scatta le foto mentre la sposa gode. Per diversi minuti la facciamo godere ripetutamente, poi ci cambiamo di posto, io sotto che la scopo, mentre Marco le fa il culo e Luca in bocca. Poi Luca si sfila e invita Elisa a mettersi davanti alla faccia della moglie per farsi leccare, e lui scatta le foto a mitraglia. La lingua di Maria ben presto fa godere Elisa, che poi si abbassa sul mio volto e si fa leccare il culo mentre bacia Maria in bocca. Marco dopo un poco solleva Maria da dietro e si distende portando la sposa su di lui che adesso la incula stando sotto e lei che ha le gambe aperte dopo essersi sfilata da me. Elisa le lecca la fica aperta e bagnata dal piacere dei suoi orgasmi. Invito Luca a scopare in doppia sua moglie e lui la penetra con impeto e la scopa chiamandola troia.
….ssiii…..troiia…ti sfondimaoooooo!!!!!.....
Elisa scatta le foto e io mi sollevo e faccio succhiare il cazzo alla sposa quando Luca eccitato del gioco le sborra dentro.
…ssiii…e.ccomiiiii….sborrroooo!!!...ora….
Rimane dentro per un momento e poi si sfila lasciando che dalle labbra gonfie e tumefatte delle fica di Maria coli il suo piacere. Marco si sposta da dietro e adesso la scopa anche lui. Le pianta con forza il cazzo dentro e le tiene le gambe alzate per affondare meglio dentro di lei che gode a raffica.
……..ssiiii…venggooo!!! amoreeee…mi fa impazzireree…vengooooo! oraaaa!!!!....ssiiiii……
Mentre li osservo ho il cazzo nella bocca di Elisa, che me lo succhia e con una mano masturba quello di Luca che estasiato da quello che vede è ancora quasi duro. Marco con dei colpi fortissimi sborra dentro la sposa che ha un nuovo orgasmo.
….s.siiiii…..venggoooo!!!! vengooooo…….
….ECCOMIII!! sborroooo!!! si teniii….oraaa….
Luca le scatta delle foto mentre Marco si sfila e dalla fica slabbrata esce un rivolo di crema bianca. Elisa si gira e mi guarda.
“Adesso tocca a te sborrare dentro la sposa. Dai che è come se la ingravidaste tutti e tre insieme.”
Mi infilo dentro quella fica fradicia dello sperma del maschio che la scopata prima. Sono a conoscenza che la sposa prende la pillola, ma lo ha detto la volta precedente, ma il pensiero mi eccita ugualmente, e dopo alcuni affondi le sborro dentro con un grido di piacere.
…..ssisii puttannnaa..ti ingarvidoooooo!!!!!
La scena ha eccitato Luca che appena sono uscito dalla fica di sua moglie, ci si pianta dentro e la scopa come un pazzo scatenato.
….ssiii troiia sfondatttaaa…ti hanno ingraviidatoooo…..vacca…e puttanaaaaa…
Elisa immortala la scana con il solito telefonino dove sicuramente dentro ci saranno almeno 1000 foto di una notte unica. Mentre Luca scopava la moglie Marco si è fatto succhiare il cazzo da Maria e adesso è di nuovo in tiro e quando Luca esce dopo l’ennesima sborrata rigira la sposa e la incula di nuovo con lei che prima rimane inerte mentre lui le sfonda il culo e ci gode poi lo incita a farlo più forza.
….sssiii…daiiiii…spaccammi il cuulooooo….
Resto stupito da quanto sia diventata puttana questa giovane sposina, e vedo Luca che si sega il cazzo mentre guarda con occhi carichi di piacere la sua mogliettina sfondata da Marco, che dopo averla fatta di nuovo godere adesso è al limite, ma è Elisa che mentre osservava la scena mi ha portato di nuovo il cazzo in tiro che invita il Marco a sborrare in faccia alla sposa. Si sposta da me e mette la sua guancia vicino al volto di Maria. Marco si sfila dal culo sfondato della sposa e messo di lato, si sega e schizza due getti di sborra sui visi delle due troie, che stanno a bocca aperta ad aspettare. Lo leccano insieme e lo puliscono fino all’ultima goccia. Anche Luca si avvicina ai loro volti e segandosi velocemente schizza un lieve getto di seme sui loro volti e viene spremuto anche lui. Io che ho scattato le foto adesso sono invitato ad avvicinarmi per dare anche la mia parte di sborra sui loro volti. Mi succhiano insieme e mi segano velocemente fin quando dono pure io il nettare che vogliono. Coperte di sborra le due puttane si leccano a vicenda distese sul letto con noi che le ammiriamo. Poi si sciolgono, Maria è sfinita e rimane inerte sul letto, Luca si avvicina e l’abbraccia e la bacia con amore. Elisa ci fa cenno di andarcene. Usciti dalla camera ci guida dentro una porta adiacente dove c’è un altro letto. Distesi con lei fra di noi commentiamo la giornata.
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5 anni fa
admin, 75
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La vacanza al sud. 2. parte la prima notte di nozze
Prendo la via verso la casa dei miei amici, abitano nel quartiere Cannizzaro e dopo circa una mezz’ora sono alla loro abitazione. Arrivo che è quasi mezzogiorno, mi accolgono con molto calore. Carmelo e Assunta mi abbracciano forte e lei mi bacia quasi in bocca, poi mi dicono che stanno aspettando Luca e Maria, la sua futura moglie per pranzare e insieme. Ne approfitto dopo aver messo la valigia nella camera che mi hanno preparato per sentire con una video chiamata con whatsapp mia moglie. Insieme parliamo con lei, che sembra qui con noi. Poi arrivano gli sposi e Luca mi abbraccia forte.
“Zio Mario!!! Che piacere vederti! Lei è Maria.”
Da sempre i nostri figli ci considerano degli zii, sia Luca con noi che il nostro con loro. Quando si avvicina Maria è una bella ragazza mora, capelli molto lunghi, occhi scuri, e un bel seno diciamo una terza abbondante e un culo da infarto. Sodo, alto e a mandolino perfetto che sormonta due belle gambe molto affusolate. Inoltre noto che la giovane sposina indossa una mini di jeans, e una maglietta molto sottile sotto cui si vedono i capezzoli duri, indice che la piccola non indossa nessun reggiseno e ai piedi dei sandali a zeppa molto belli dal tacco dodici come minimo. Evito per non mettere nessuno in imbarazzo di guardare con insistenza la bellezza di Maria che invece si muove e suo agio anche in mezzo ai futuri suoceri. Dopo mangiato, nel primo pomeriggio, Assunta e Luca se ne vanno per fare la prova del vestito, il matrimonio sarà fra tre giorni, il giovedì, e noi tre che restiamo in casa ci sorseggiamo una bibita fresca quando arriva a Maria una chiamata da Luca. Dopo aver parlato con lui me lo passa e lui mi chiede se per piacere posso accompagnare Maria a prendere gli addobbi dal fioraio che devono essere messi a casa sua così poi lui ci raggiunge casa dei suoceri che mi vogliono conoscere. Accetto e poco dopo ce ne andiamo noi due con lei che appena salita in auto si gira verso di me e mi mette le sue splendide cosce sotto gli occhi. Fatico un casino per non guardare tanta bellezza. Arrivati dal fioraio, io carico tre scatole in auto mentre lei riceve una ennesima chiamata da Luca che la prega di passare anche dalla casa dove abiteranno da sposati per prendere una cosa che gli serve per il giorno dopo quando dovrà recarsi in un ufficio.
Non trovo nessuna difficoltà ad acconsentire anche questa variazione e ne approfitto per vedere la futura casa degli sposi. Una bella palazzina di recente costruzione, situata poco più avanti sulla strada per Aci Castello. Appena dentro lei mi mostra la casa, Con I mobili ancora coperti da teli per la polvere, e continua a mostrami sempre più sfacciatamente le sue grazie che cerco di ignorare, ma il mio cazzo in evidente erezione la pensa diversamente e quando lei sale su di uno sgabello nella loro camera matrimoniale decido di stare al gioco anche perche da sotto vedo che la puttanella non ha le mutandine e la sua fichetta nuda mi appare in tutta la sua bellezza. Quando lei si rende conto che a raggiunto quello che voleva, cioè eccitarmi, chiama Luca e ci parla con la scusa di riferire che per quanto abbia cercato non ha trovato i documenti, ma che in ogni caso è tutto a posto. A quel punto lei mi passa Luca che mi parla mentre lei abbassa lo sguardo e resta in disparte.
“Scusami zio Mario, se ti faccio impazzire, ma ho bisogno di un piacere da te, ma essendo una cosa molto delicata ho bisogno della tua totale riservatezza e discrezione.”
Lo ascolto e gli garantisco la mia disponibilità, riservatezza e assoluta discrezione, ma lo invito a parlare a non tenermi sulle spine, anche se dal comportamento di lei ho una certa sensazione che sia una cosa inerente il sesso.
“Grazie, ma come ti ho detto è una cosa un poco delicata. Noi due facciamo sesso da circa un anno e lei gode tantissimo quando la scopo, anche perche ho una bella minchia soprattutto grossa. In fatti è questo il problema, quando ho cercato di sverginarle il culo ha sentito tantissimo dolore e io da allora, se sono molto eccitato quando lo appoggio al suo splendido culetto schizzo subito, oppure mi si ammoscia al pensiero di farle male. Zio Mario, ti volevo chiedere se tu le potessi sverginarle il culo, sono sicuro che tu le farai in bel servizio e come avrai capito non lo posso andare in giro a chiedere di rompere il culo di mia moglie al primo che passa.”
Guardo lei che tiene la testa bassa e non parla, assicuro a lui che se questo è il loro desiderio farò quanto sia in mio potere per soddisfare questa richiesta. Chiudo la conversazione e subito lei mi si avvicina e mi abbraccia. Mi guarda e poi mi bacia con passione. Sento il suo corpo aderire al mio, le afferro le natiche e gli faccio sentire la mia erezione che adesso è al massimo. In un attimo siamo nudi e distesi sul loro letto matrimoniale e ci avvinghiamo in un 69 da urlo. Lecco e succhio l’ingente fiume di piacere che sgorga dalla sua fichetta che schiuma sempre più eccitata mentre lei ha infilato il mio cazzo in gola e lo succhia da vera professionista. Per un attimo ho come la sensazione che lei sia anche troppo brava e la rigiro e la metto supina sotto di me. La sua voglia di cazzo ha qualche cosa che non quadra, se Luca la scopa sempre perche lei è così calda e vogliosa? Mi guarda impaziente di scopare. Mi supplica di entrare dento e di farla godere.
….sssii daiii …..scopamiii lo vogliooo….
Affondo dentro la fica con un colpo secco e deciso. Lei lo sente tutto fino in fondo e poi incomincio a scoparla molto forte. Gode e urla di piacere…
.daaaiiii…si vengooooo!!! ssi adesso…. sssssiiii….
Le lascio assaporare il piacere e poi la rigiro, lei è convinta che voglia incularla, ma io le pianto il cazzo dentro da dietro e lei gode di nuovo.
….sssii che torooooo!!! mi sfondiiii………….
Impressionante il modo veloce con cui raggiunge l’orgasmo. La scopo a lungo e poi quando sento che si è rilassata e ha goduto abbastanza sfilo il cazzo da davanti e lo spingo piano dietro. Appena appoggio la cappella sul fiorellino anale lei fa un respiro, mi aspetto di sentirla gemere di dolore invece al primo affondo scivolo dentro di lei che si lascia inculare senza nessun dolore ma gode subito. Per un attimo resto immobile, poi voglio una spiegazione, la futura signora è tutta aperta e ben sfondata di culo. Mi sfilo e la rigiro, le sollevo le gambe in alto e la inculo da davanti. Entro di nuovo senza nessuna resistenza, la guardo negli occhi in cerca di una spiegazione. Lei cerca di sottrarsi al mio sguardo, ma io insito.
“A Luca lo puoi fare fesso, ma io non ci casco, sei più aperta di culo, tu, che una galleria del treno.”
Lei mi guarda con gli occhi lucidi in cerca di una scusa, ma io voglio la verità. Sospira e poi a testa bassa con un filo di voce mi racconta tutto.
“La scorsa settimana Luca ha fatto l’addio al celibato, e io non volevo restare a casa, così sono andata di nascosto in discoteca con un mio amico. Ho ballato e mi sono divertita, poi ad un certo punto lui ha incontrato una bella donna e se la voleva scopare, ma lei era con il marito e a detto al mio amico che lo avrebbe soddisfatto ad una sola condizione, lui doveva trovare una fica per il marito. In un primo momento lui credeva che scherzasse, ma poi lei lo ha fatto parlare con il marito che ha confermato tutto, se lei scopava doveva scopare pure lui. Quando è venuto da me e mi ha proposto di scoparmi il marito della signora, credevo che avesse bevuto, ma poi si sono presentati tutti e tre insieme allora mi sono detta che volevo provare, che potevo anche risolvere il mio problema del culetto vergine e l’ho fatto con lui. Si chiamava Marco, mi ha portato assieme a sua moglie ed al mio amico in un motel e in due camere separate e io gli ho chiesto di aprirmi il culo perche ero vergine. Mi ha leccato molto e mi ha eccitato tantissimo. Prima mi ha scopato come hai fatto tu e poi mi ha sfondato il culo. All’inizio ero impacciata, non sapevo come fare per non sentire dolore, ma poi lui mi ha portato a desiderare di sentirlo dentro fino in fondo e io ho goduto come una vacca. Ieri Luca mi ha detto che voleva chiedere a te di sverginare il mio culo, e allora ho accettato ad una condizione che fossimo solo io e te, lui avrebbe voluto essere presente, ma io per paura che capisse che ero già aperta non ho accettato. Ti prego, non dire niente a lui, scopami, sfondami tutta, ma non dire a Luca che sono stata fare la puttanella con un altro maschio.”
La guardo sempre eccitato anche dal racconto e decido di stare al suo gioco. La scopo e la faccio godere poi me la inculo con gusto e lei gode moltissimo. Due ore dopo ci troviamo a casa dei suoi genitori che mi accolgono a braccia aperte, mentre Maria abbraccia Luca e gli sussurra in un orecchio che adesso potrà godere quando vuole nel suo culetto. I genitori di Maria sono due persone molto adorabili. Lui Antonio ha una bella fattoria e produce vino e olio e tante altre cose che lei Immacolata vende in un negozio al centro di Catania. La serata scorre veloce e poi io e Luca toniamo a casa sua per dormire. Durante il viaggio di ritorno il giovane sposo mi chiede se è stato difficile sfondare il culo della sua giovane mogliettina.
“Mi sarebbe piaciuto esserci. Ho da qualche tempo il desiderio di scopare con Maria assieme ad un altro maschio. Ti sembra strano che abbia queste fantasie?”
Lo guardo e gli sorrido.
“Non sei strano, tutti abbiamo certe fantasie anche io e mia moglie a volte abbiamo desiderato di avere una coppia nel letto, e vedere che effetto fa scopare con una donna mentre un maschio fotte la tua, e credimi è sconvolgente.”
Lui mi fissa stupito, poi mi chiede se è meglio un singolo o una coppia.
“Noi abbiamo preferito una coppia, è più divertente, e poi ci scappa anche il gioco fra le donne, la libidine diventa sconvolgente.”
Mi fissa incredulo, poi mi fa promettere che prima di ritornare al nord facciamo sesso insieme noi tre, ma che deve restare un segreto, vuole far provare a Maria una bella doppia, ma deve essere una sorpresa. Rifletto fra me che se continua così sarà lui ad avere della belle sorprese da una puttanella come quella che sta per sposare.
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2
5 anni fa
admin, 75
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La vacanza al sud. prima parte. il volo
Mi chiamo Mario, ho cinquanta anni e mi dicono ben portati. Sono alto uno e ottanta fisico asciutto. Occhi scuri e mani grandi, capelli brizzolati, che a detta di mia moglie mi fanno molto attraente. Sono sposato con Giulia che ha un anno più di me. Lei è una bella donna che ancora fa la sua porca figura specie quando decide di mettersi in tiro è capace di attirare tutta l’attenzione dei maschi presenti. Alta come me, seno una quarta che non accenna a nessun cedimento, culo alto e sodo, e gambe lunghe e affusolate, ma quello che mi eccita tantissimo di lei sono le sue labbra carnose e la bocca ampia. Perfetta per succhiare e ingoiare un cazzo anche di buone proporzioni. Sessualmente parlando siamo una coppia che in passato si è divertita un poco a giocare all’esibizionismo e abbiamo fatto anche qualche scambio di coppia. Lei quando si scatena non ha molti limiti sa quello che vuole e lo prende con ogni mezzo. Io ben dotato sia in lunghezza che circonferenza mi applico per far si che lei abbia sempre una bella razione giornaliera di cazzo anche se a volte abbiamo vissuto situazioni in cui lei si è scopata altri maschi e io altre femmine pur non essendo insieme. Abbiamo un figlio di nome Marco che in questo periodo e all’estero per lavoro. Durante il militare sono diventato amico con Carmelo un siciliano. Come militari, abbiamo diviso freddo, paura sofferenze, questo ci ha legato molto e anche dopo il congedo, la nostra amicizia è andata sempre più aumentando nel tempo anche se io sono umbro e lui siciliano. Dopo i primi anni di matrimonio, lui è venuto al mio quando mi sposato con Giulia, noi al suo, quando lui ha sposato Assunta, abbiamo preso l’abitudine di passare sempre le ferie estive insieme. Un anno io con la mia famiglia vado al sud, e l’anno dopo lui con la sua viene dalle mie parti e insieme andiamo in ferie a divertirci. Con un legame così forte i nostri figli sono amici e si sentono spesso e a volte sono andati in ferie da soli una volta diventati grandi. Carmelo è un maschio tipico del sud, alto scuro di carnagione, capelli e occhi nerissimi, fisico muscoloso e ben curato. Ha un bel cazzo di ottime proporzioni. Assunta è una bella donna. Alta, seno generoso, una quarta piena e soda, fianchi stretti e un bel culo a mandolino che fa innamorare chi lo guarda. Occhi e capelli scuri, bocca ampia e labbra carnose che ti invogliano ad avere impuri pensieri se ti fermi a guardarle. Hanno un figlio di nome Luca che ha la stessa età del nostro. Con Carmelo e Assunta abbiamo col tempo raggiunto una bella intesa e una complicità molto intrigante. Non abbiamo mai fatto cosa molto esagerate, ma quando si va in vacanza insieme le nostre donne come minimo stanno in topless o se ve ne è l’opportunità anche nude. Ovvio, quando questo succede attirano molti sguardi e io e Carmelo ne siamo molto compiaciuti. Qualche volta abbiamo scopato in spiaggia l’uno vicino all’altro, ma non siamo mai andati oltre qualche palpata fra le signore. Nessuno di noi sa il motivo, ma è sempre rimasto così nell’aria il desiderio di scambiarci le donne, ma al di là di famelici sguardi io e lui non abbiamo mai fatto un passo avanti. Negli ultimi tre anni noi non siamo andati al sud per il motivo della precaria salute di mia suocera. Di conseguenza lo scorso anno loro sono saliti da noi, ma le nostre sono state ferie un po arrangiate dovute al fatto che Giulia essendo figlia unica doveva accudire la mamma malata. Quest’anno Luca si sposa e non posso mancare al matrimonio anche se mia moglie non potrà venire per il fatto che le condizioni di salute di mia suocera sono peggiorate e lei non la può lasciare sola. Per non essere scortese abbiamo deciso che scenderò solo io. Per non farmi tanti km in auto prendo un volo Roma/Catania, e per spostarmi quando arrivo ho noleggiato una vettura. L’aereo è stracolmo di gente. Mi siedo al mio posto vicino al finestrino e di fianco a me si siede una bella ragazza alta occhi scuri e capelli neri che le arrivano alle spalle. Ha sicuramente una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Di fianco a lei nel terzo posto sul lato del corridoio si siede una anziana signora che subito incomincia a lamentarsi di tutto. La ragazza mi guarda e subito scatta fra noi la ferma convinzione che il viaggio con quella signora così lamentosa sarà una bella rottura. Al momento di decollare la mia vicina trova qualche difficoltà nell’allacciare la cintura di sicurezza perche è troppo lunga, si gira e mi chiede come fare. Io prendo le due estremità e poi stringo la parte lunga e quando la chiudo sul suo corpo sento un brivido particolare. La bella vicina indossa una mini mozzafiato e mi dona un sorriso che vale mille ringraziamenti. Dopo alcuni minuti con la vecchia che continua a lamentarsi decolliamo. Giunti in quota con la vecchia che sbraita in continuazione lamentandosi del fatto che ha poco spazio, alzo il bracciolo che separa me e la mia vicina che si può spostare più verso di me. Adesso i nostri corpi sono in stretto contatto e lei da un piccolo zainetto estrae un portatile e dei fogli e si mette a visionare le immagini dal portatile e controlla con i foglio cifre e schemi. La vecchia alla vista di questo chiama per l’ennesima volta la hostess, e la mia vicina cerca di mettere lo zainetto in qualche posto e non avendo molto spazio io mi offro di appoggiarlo sulle mie ginocchia. Lei mi sorride di nuovo e si presenta.
“Piacere Elisa.”
Le sorrido e le dico che sono Mario, e l’aiuto a reggere il portatile e lei riprende a controllare i suoi schemi ed essendo in bellavista mi rendo conto che sono disegni di un progetto. Le chiedo se è stata lei a realizzarlo e mi risponde che si, è un progetto a cui sta lavorando da un pò di tempo e poi che il committente abita a Roma è dovuta salire da Catania fin lì per avere la sua approvazione. Mentre la vecchia continua a stressare per l’ennesima volta la hostess, Elisa distrattamente infila la mano nello zainetto posto sulle mie ginocchia e facendo finta di cercare qualche cosa dentro mi accarezza volutamente il cazzo che ha subito una discreta erezione. Resto immobile e lei dopo aver constatato che mi sto eccitando prende una matita e toglie la mano. Resto piacevolmente sorpreso dal gioco e per mascherare la mia ormai avvenuta erezione sposto lo zainetto più verso il mio corpo. Lei nota il gesto e sorride compiaciuta. La guardo e vedo pura lussuria nei suoi occhi. Si sporge un poco in avanti sul sedile, la vecchia chiama per l’ennesima volta la hostess e ci dona le spalle. Elisa allora solleva la sua borsa e la mette sulle sue ginocchia e poi infila di nuovo la mano nello zainetto, ma volutamente sbaglia e sento che è direttamente sotto e afferra coperta dallo zainetto il mio cazzo durissimo. Indosso dei pantaloni di lino bianco, e sono molto sottili e leggeri, sento chiaramente le sue dita che mi torturano con esperta maestria. La vecchia e sempre di spalle sbraita in continuazione e io con celata indifferenza infilo la mano destra sotto la borsa e lei apre un pò le gambe. Scivolo con la mano lungo la coscia interna e quando arrivo alla fica la trovo bagnata. Cazzo! è nuda! La puttanella era già decisa a giocare. La masturbo lentamente scorrendo con due dita lungo il taglio, lei si morde il labbro inferiore nell’angolo destro della bocca e io mi diverto a giocare senza affondare dentro di lei. La sua reazione è molto piacevole, mi stringe il cazzo e lo sega molto bene con piccoli colpetti sulla punta. Sono al massimo dell’eccitazione. Di colpo affondo le dita dentro di lei che stringe sia le gambe che il mio cazzo. Si avvicina a me appoggia la testa sulla mia spalla, geme quasi in silenzio anche se il vociare della vecchia copre ogni altro rumore mentre gode.
…..hhuummmmm……..
Sposto la mano sinistra sotto lo zainetto e apro la cerniera dei pantaloni e lei ci infila la mano e afferra con decisione il cazzo e adesso lo sega velocemente coperta dallo zaino. Si blocca di colpo quando la vecchia richiama l’attenzione della povera hostess che si avvicina mentre io resto immobile con la mano stretta fra le sue gambe. L’ hostess si avvicina e aiuta la vecchia che vuole andare in bagno mentre impreca perche le hanno sequestrato il bastone, si alza aiutata dalla hostess se ne va. Guardo dall’altro lato dei sedili della nostra fila e vedo che sono occupati da una giovane coppia con una bambina che stanno girati di spalle e guardano fuori dal finestrino. Anche Elisa ha visto che nessuno bada a noi e si allunga su di me, con il corpo copre ogni visuale e si abbassa e mi prende per un momento la punta del cazzo in bocca e lo serra fra le labbra. Mi succhia come una idrovora, e la sua lingua è un demone scatenato che sconvolge la mia mente. Non ho nessuna intenzione di resistere a quella suzione. Sia per il momento altamente erotico, che per l’adrenalina che gioco che mi procura le schizzo rapidamente due getti di crema in bocca. Resta un attimo ferma, poi si alza e allunga il collo su di me che le mostro il panorama e con un flebile filo di voce le parlo.
“Guarda la Sicilia ci….viene ..incontro…”
Pronuncio quel “viene” mentre sono sconvolto da quanto è accaduto. Infilo velocemente le mani sotto lo zainetto e mi rimetto il cazzo dentro, poi sollevo la mano che ho usato per farla godere e la metto vicino alla mia bocca. Aspiro il profumo del suo piacere di cui sono impastate le dita e le lecco mentre lei mi guarda, si avvicina alla mia bocca e le sue labbra sono sulle mie e mi bacia con passione. Appena spinge la sua lingua dentro la mia bocca sento tutto il mio piacere che lei non ha ingoiato che si mischia con il sapore del suo orgasmo che ho sulle labbra. Per un attimo resto immobile, stupito, poi rispondo con piacere a quel bacio così erotico e porco. Limoniamo per un poco, poi la voce delle vecchia che torna al posto e l’avviso di allacciare le cinture di sicurezza ci dividono. Quando siamo atterrati la vecchia obbliga l’hostess a scortarla fino all’uscita. Non abbiamo fretta di scendere, tanto il nostro bagaglio è nella stiva e quindi dobbiamo aspettare. Lentamente la gente defluisce, e alla fine lei si alza, e mi sbatte in faccia il suo culetto meraviglioso che prenderei a morsi lì davanti a tutti. Si gira, mi manda un bacio e mi fa l’occhietto e mi saluta con un cenno della mano. Nessuno di noi due dice nulla, è stato un momento di pura adrenalina che ci ha sconvolto, ma adesso siamo arrivati, ed entrambi riprendiamo le nostre vite. Un gioco durato il tempo di un volo, un momento unico, un piacere intenso che questa femmina mi ha regalato, ma che adesso è finito. Scendo con calma. Vado al ritiro bagagli e la rivedo che anche lei cerca la sua valigia. Arriva prima la mia, la prendo e vado a ritirare l’auto presa a nolo. Quando esco verso il parcheggio la vedo abbracciata ad un bel maschio, alto, moro, un bel fisico, spalle larghe e forti che la tiene di fianco e lei lo bacia in bocca. Provo un sottile piacere nel pensare che adesso anche lui sentirà il sapore del mio seme sulle labbra di quella femmina stupenda.
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5 anni fa
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MARETTIMO
Avevamo Scoperto Marettimo, molti anni prima, in occasione di un tour delle isole durante una nostra vacanza a Favignana, ne eravamo rimasti affascinati, tutta l’estate eravamo stati in giro, ma ad un mesetto del nostro ritorno in città avevamo ancora desiderio di tornare al mare, e visto che ormai eravamo a fine settembre avevamo deciso per Marettimo sperando di non trovare la calca del periodo luglio ed agosto. Dopo varie ricerche avevamo trovato la sistemazione a noi gradita, alloggiare direttamente sul mare ma allo stesso tempo vicinissimi a negozi e ristoranti, per ottenere questo avevamo dovuto prendere, anche se eravamo solo in due, una villa con 3 camere da letto, ma questo non importava la cosa gradita era che avevamo trovato quello che cercavamo, oltre ai vari accessori la proprietà metteva a disposizione delle biciclette ed un quad per eventuali escursioni. La villa era dislocata al limite del paese penultima di una strada a fondo chiuso, nell’ultima, praticamente attaccata e divisa solo da un muretto alto non più di 50cm ci abitava il proprietario, la loro era una villa quasi simile ma con un grande giardino curatissimo ed un’ampia piscina a ridosso del mare. Al nostro arrivo, il proprietario Don Tano e la moglie Rosa ci avevano dati il benvenuto offrendoci una eccezionale granita al limone come solo in Sicilia puoi gustarla, Don Tano era sui 60 anni, uomo affabile, dall’eloquio con marcato accento siciliano ma con conoscenza anche delle lingue straniere frutto, come confermato da lui, dei moltissimi viaggi all’estero fatti in gioventù, la moglie Rosa era la, classica signora siciliana alta borghesia, verremo a sapere dopo di origini nobiliari avendo il titolo di contessa, come donna era carina, anche lei più vicina ai 60 che ai 50, un bel viso un corpo florido anche se appesantito, ma la particolarità erano i suoi occhi, il modo in cui ti guardava, era dolce ed enigmatico sembrava ti volesse dire tutto anche se non diceva nulla, l’avevo trovata da subito molto sensuale ed affascinante, d’altro canto da quando eravamo arrivati Don Tano non faceva altro che mangiarsi con gli occhi Irene, e la ricopriva di attenzioni e complimenti sapendo toccare i punti giusti con frasi gentili, per ringraziarli dell’accoglienza e della disponibilità ed anche per farci indicare i posti che ci sarebbero tornati utili li avevamo invitati a cena, Rosa in un primo tempo era sembrata restia ma era bastato uno sguardo di Don Tano per fargli cambiare idea, era il prologo per capire l’autorità che Don Tano aveva con tutti. Quando ci avviamo al ristorante Irene, in modo spontaneo, prende a braccetto Don Tano, mentre io e Rosa camminiamo dietro a loro chiacchierando del più e del meno, quando arriviamo nella piazzetta centrale iniziamo a capire lo spessore della figura di Don Tano, tutti salutano con molta deferenza quasi in modo timoroso ed all’ingresso del ristorante il proprietario ci viene subito incontro per salutarci per poi condurci ad un tavolo leggermente isolato al limite della veranda con vista del mare sottostante, durante la cena Don Tano ci parla tantissimo dei loro viaggi e della decisione ad una certa età di ritirarsi in questo paradiso che è Marettimo. Quando rientriamo a casa con Irene tiriamo le conclusioni che praticamente Don Tano sull’isola è un’istituzione, benestante, proprietario di decine di immobili, autorità riconosciuta da tutti e sotto sotto concludiamo fra noi, non ci meraviglierebbe affatto che fosse lui il “boss” dell’isola, mentre andiamo a letto scherzo con irene e gli faccio una battuta-A A A A A A Dai amore, forse questa è l’occasione per scoparti un “mafioso” ahahahhah-A A A A A A Perché? i mafiosi lo fanno forse in modo diverso?-A A A A A A Beh non saprei dovresti sperimentarlo tu-A A A A A A Sai amore, a me fa un po’ pena Rosa, hai notato che ogni volta che deve parlare prima lo guarda come per ottenere l’autorizzazione?-A A A A A A Hai ragione, ma questo in parte fa parte della loro cultura maschilista e le donne ne sono succube, ma sembra che la cosa non gli dispiaccia, forse gode a essere sottomessa, succede.Prima di addormentarci ci scambiamo un po’ di coccole e quando mentre bacio ed accarezzo Irene torno sul discorso della possibilità di fare esperienza con un “mafioso” stranamente la sento bagnarsi di più, più fantastico e più Irene si eccita al punto che appena la penetro arriva subito all’orgasmo seguita subito da me, ci addormentiamo abbracciati stanchi del viaggio e della lunga giornata. Al mattino quando mi sveglio, Irene non è accanto a me, mi alzo e mi avvio in cucina credendo di trovarla lì a preparare la colazione ma non la trovo nemmeno lì, inizio a chiamarla girando tutta la casa ma di lei non c’è traccia, ma appena esco sul patio mi sento chiamare, Irene è seduta insieme a Don Tano a bordo piscina e stanno facendo colazione, li raggiungono, il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio e mentre mi accomodo, arriva Rosa con una moka fumante e con un meraviglioso profumo di caffè, facciamo colazione tutte e 4 insieme godendoci il sole il mare un paesaggio pazzesco e tutte quelle prelibatezze-A A A A A A Oggi andiamo a fare il bagno nella mia caletta riservata, ci restiamo anche a pranzoDon Tano aveva esordito in questo modo, per un attimo ho avuto un senso di fastidio, lo aveva detto in un tono che non ammetteva repliche, non era un invito, ma a modo suo una decisione non discutibile, stavo per ribattere per fargli capire che con noi non funzionava in quel modo, ma l’euforia di Irene nell’accettare il programma mi fa soprassedere. Quando andiamo a prepararci mi sfogo con Irene, ma lei mi rassicura dicendomi che secondo lei non era altro che una cortesia facendomi notare quanto erano stati gentili disponibili ed ospitali, convengo con lei che forse il modo poco ortodosso dell’invito era solo una loro abitudine, dopo aver messo i costumi e preso l’occorrente li raggiungiamo,A una scaletta scavata nella roccia ci porta a un piccolo approdo dove ad attenderci c’è un ragazzo sui 25 anni a bordo di una piccola barca, è in costume abbronzatissimo un fisico molto prestante e come tutti molto deferente con Don Tano, quando arriviamo fissa con molto interesse Irene che con indosso un costumino ed un pareo trasparente ha una aria molto sex, anche Irene squadra bene il ragazzo e quando i nostri sguardi si incrociano ci scambiamo un sorriso, bastano 5 minuti di navigazione ed arriviamo in una piccola caletta incastrata fra gli scogli, è una spiaggetta larga un 10 metri e profonda non più di 15, la sabbia è finissima e pulitissima e l’acqua ha una trasparenza assoluta, restiamo meravigliati da tanta bellezza, Rosario il ragazzo che ci ha accompagnato, che scopriamo essere un cugino di Don Tano scarica le borse e poi aiuta prima Rosa e poi Irene a scendere dalla barca, e visto che il fisico di Irene non è affatto abbondante quanto quello di Rosa la prende in braccio e la trasporta a riva senza farla bagnare, furbescamente le sue mani sono a contatto una con il culo e l’altra sotto la schiena ma non le dita che sfiorano il seno, Irene mi guarda e mi sorride facendomi cenno di guardare Rosario ed anche io noto che ha avuto una erezione, poi ci saluta e si allontana a bordo della barca, quando mi avvicino a Irene lei sorridendo mi bisbiglia che Rosario glielo aveva strusciato sul culo. Rosa intanto ha aperto 4 sedie da spiaggia, ma io ed Irene optiamo per sdraiarci sul telo da mare direttamente sulla sabbia, Don Tano è con un costume a pantaloncini, io ho un piccolo slip con bottone laterale che basterebbe tirarlo per restare nudo, Rosa toglie il vestito, sotto indossa un bikini, e nonostante l’età e qualche chilo di troppo è ancora una donna molto appetibile, restiamo a prendere il sole ed a chiacchierare del più e del meno per quasi una oretta, il sole inizia a picchiare e chiedo a Irene di passarmi la crema protettiva che non avevo voluto spalmare all’arrivo quando lo aveva fatto lei, quando ho la crema in mano e sto per spalmarmela Don Tano, sempre con il suo tono perentorio dice:-A A A A A A Rosa spalma la crema ad Alberto, lascia Irene tranquilla a prendere il soleIo ed Irene sorridiamo, anche se non protestiamo, ci sembra molto ridicolo il fatto che avesse sottinteso che sarebbe stata Irene a spalmarmela e non farlo io da solo, da parte mia mi riprometto di non dare più peso ai modi di Don Tano, guardo con sguardo complice Irene che sorride e che si avvicina per baciarmi, Rosa inizia a spalmarmi la crema sulle spalle, lo fa in modo molto delicato, sembra quasi mi stia facendo un massaggio, un senso di benessere pervade tutto il mio corpo, allungo la mano e stringo quella di Irene lei mi guarda con un sorriso complice, quando Rosa mi chiede di girarmi Irene si avvicina di più a me e stringe con più forza la mia mano, quando mi giro, il piccolo costume non può celare la mia iniziale erezione, volgo lo sguardo verso Don Tano, devo ammettere con un po’ di timore, ma da parte sua ricevo un sorriso, Rosa inizia a spalmarmi la crema sul petto le sue mani sfiorano quasi la mia pelle, è molto eccitante e lo è ancor di più quando inizia con le cosce avvicinandosi spesso al mio inguine, adesso la mia erezione è molto palese, abbiamo tutti smesso di parlare, e i nostri sguardi sono tutti rivolti ai movimenti delle mani di Rosa, che scambia uno sguardo con Don Tano, Irene allo stesso tempo inizia a darmi piccoli baci senza affondare la lingua, mi sento coccolato al massimo, ad un certo punto Irene avvicina la mano al bottone a strappo del mio costume poi volge lo sguardo versoA Don Tano lui gli sorride e gli fa un cenno affermativo con la testa, allora lei con una leggera pressione slaccia il mio costume ed il mio cazzo duro svetta dritto davanti alle mani di Rosa, che continua con il suo massaggio all’inguine, Irene si stringe al mio lato ed inizia a baciarmi con più foga, poi è lei che prende la mano di Rosa e la porta sul mio cazzo, inizia a menarmelo lentamente mentre con l’altra mano mi accarezza le palle, mentre lo mena con il pollice struscia la mia cappella, tutte e 3 guardiamo Rosa che gioca con il mio cazzo, poi lentamente sento le sue labbra sfiorare la mia pancia, la sua lingua percorre il mio corpo, scende in giù segue i contorni del mio cazzo ma senza prenderlo in bocca, percorre il mio inguine da ambo i lati, sono eccitatissimo, inarco la schiena ad offrirgli, il cazzo in bocca e finalmente la sua bocca lo ingoiaA tutto, succhia per poi tornare a percorrerlo con la lingua in tutta la sua lunghezza ed ogni volta che lo ingoia mi fa provare sensazioni indescrivibili, avrei voglia di godere, ma resisto è troppo bello perché finisca subito, nel frattempo le mie mani hanno iniziato ad accarezzare il corpo di Irene, prima il seno ed adesso la sua figa, anche lei è molto bagnata ed eccitata, Don Tano imperturbabile resta immobile e ci osserva con occhi vogliosi e divertiti. Quando Rosa prende un braccio di Irene e l’attira facendogli cenno di venirmi sopra, lei con uno sguardo chiede il consenso a Don Tano ed invita Rosa a venirmi sopra, lentamente toglie il reggiseno mettendo un mostra un seno abbondante ma ancora sodo e turgido, poi toglie lo slip ed una figa contornata da un fitto pelo si presenta ai miei occhi, allungo la mano per accarezzarla e la sento un lago di umori, poi si inginocchia sopra di me Irene prende in mano il mio cazzo lo indirizza alla sua figa e la invita a scendere piano, mi sento risucchiare dentro di lei in un attimo il mio cazzo e tutto il mio inguine sono inondati di umori, è come un fiume in piena, inizia a dondolarsi sopra di me lentamente, sento le contrazioni della sua figa che sembra vogliano fagocitare il mio cazzo, a questo punto Irene dopo avermi dato un lungo bacio si alza fa due passi e si posiziona davanti a Don Tano, lui resta immobile ad osservarla, lei prima toglie il reggiseno poi lentamente ed in modo molto sensuale, come se facesse uno strip, sfila lo slip mettendo in mostra la sua figa parzialmente depilata e con un ciuffettino di peli sul monte di venere, Don Tano la guarda estasiato, lei prima si accarezza il seno guardandolo fisso, poi lentamente una mano scende ad accarezzare la sua figa, è lei ad accarezzarsi poi si avvicina di più afferra la mano di Don Tano e la porta alla sua figa, lui sapientemente inizia ad accarezzarla dolcemente, poi la invita ad allargare le gambe ed avvicinarsi di più in modo da potergli leccare la figa e mentre gli succhia il clitoride gli infila un dito nella figa ed uno dietro nel culetto, basta poco ed il corpo di Irene si contrae raggiungendo un intenso orgasmo, a sentire le grida di godimento anche io e Rosa ci lasciamo trasportare dall’orgasmo e godo dentro di lei con una lunghissima sborrata mentre lei quasi mi allaga con il suo orgasmo. Restiamo nudi a crogiolarsi al sole mentre Don Tano ci mette al corrente che non sono nuovi a trasgressioni, raccontandoci delle loro vacanze trasgressive in costa azzurra, con frequentazioni di amici di diverse nazionalità e disinibiti, poi si rammarica del fatto che un tumore alla prostata lo abbia reso impotente, e quando Irene gli da un bacio sulla guancia dicendogli che era stato ugualmente bravissimo e l’aveva fatta godere tanto lui la guarda con grande riconoscenza. Siamo ancora nudi quando arriva Rosario, non ci rivestiamo, Rosario dalla barca scarica un tavolino da pin nic e dei contenitori con del cibo ed un frigo portatile con le bevande, Irene si avvicina all’acqua ed esordisce dicendo:-A A A A A A Farei volentieri un bel bagno prima di pranzo per rinfrescarmi un po’Don Tano, sempre con tono perentorio e con un sorriso rivolgendosi a Rosario gli dice:-A A A A A A Rosario porta la signora Irene a fare il bagno e stai attento che non vada in acqua profondaRosario segue Irene che entra in acqua, si nota subito che è un provetto nuotatore ed Irene con lui vicino si sente sicura, mentre Rosa apparecchia noi osserviamo Rosario ed Irene che fanno il bagno, Irene inizia a scherzare schizzando acqua su Rosario, fino a che ad un certo punto si avvicina a lui gli si avvinghia al suo collo e dalla posizione sembra aver intrecciato le gambe alla schiena, Rosario sembra un po’ a disagio e volge lo sguardo verso di noi, un sorriso benevolo di Don Tano ed il mio cenno con pollice per dirgli che è tutto ok lo tranquillizzano,A Irene inizialmente scoppia a ridere divertita della situazione, poi si fa seria attira a se Rosario e gli da un lungo bacio, riusciamo a vedere vista la poca distanza e la limpidezza dell’acqua, che Irene ha infilato le mani dentro il costume di Rosario e si è impossessata del suo cazzo continuando a baciarlo poi lo invita a togliere il costume e restare nudo, viene alla luce un cazzo di notevoli dimensione che Irene osserva con molto gradimento, si aggrappa di nuovo a lui e se lo fa scivolare dentro, in piedi in acqua Rosario ha un precario equilibrio e cade, allora Irene lo prende per mano e viene a riva, si sdraia sulla sabbia bagnata, quando arrivano le onde la bagnano fin quasi al seno, Rosario gli va sopra e lentamente gli infila il cazzo in figa, Irene intreccia le gambe sulla sua schiena e lo tiene stretto dentro di lei, anche a restare immobili al sopraggiungere di ogni onda sente la spinta dentro di lei, continua a baciare Rosario fino a che tutte e due non godono urlando. Rosario con grosso dispiacere di Irene si prepara ad andare via, ma Don Tano gli ordina di liberarsi presto degli impegni e di ritornare entro 2 ore. Mangiamo in clima di euforia ed allegria, e Don Tano ci confida che da quando lui è rimasto impotente Rosario è diventato il loro amante preferito, un ragazzo serio ubbidiente e soprattutto “muto” e ce lo consiglia se per il nostro soggiorno nell’isola avessimo voglia di trasgredire. Il pranzo era ottimo, tutto a base di pesce, e senza accorgercene avevamo quasi scolato 3 bottiglie di vino, Irene è leggermente euforica e perde i suoi freni inibitori e mentre Rosa sparecchia e sistema prende per mano Don Tano lo fa alzare dalla sedia, dove stava seduto da quando eravamo arrivati, lo fa sdraiare sul telo e poi sdraiandosi al suo fianco gli dice:-A A A A A A Con le mani sei stato bravissimo, adesso fammi vedere se lo sei con la boccaDon Tano, sorride e guarda Irene con tanta dolcezza, il fatto che lo abbia cercato gli ha fatto molto piacere, lui e molto esperto ed inizia ad accarezzarla in modo molto dolce, mentre con le mani esplora il suo corpo con la lingua lo percorre tutto in lungo ed in largo, Irene inizia a emettere mugugni di piacere e si bagna sempre di più e quando lui inizia a lavorargli la figa con la lingua basta poco perché abbia il primo orgasmo, l’eccitazione ed il vino hanno uno strano effetto su Irene, rare volte l’avevo vista cosi eccitata, nella foga si mette a 69 ed inizia a succhiare il cazzo di Don Tano nell’impossibile speranza di farglielo diventare duro, io li osservo sempre più eccitato seduto a fumare una sigaretta mentre con una mano me lo meno fino a farlo diventare duro, Rosa vedendomi eccitato smette di sistemare si inginocchia davanti a me ed inizia a farmi un pompino mentre io accarezzo il suo seno, sento Irene che continua a godere ed a un certo punto si alza e si avvicina a me, insieme a Rosa inizia a leccare il mio cazzo, per poi appena Rosa si sposta di un po’ approfittarne e venirmi sopra e poi iniziare a cavalcarmi chiedendomi diA farla godere, e quando un orgasmo fortissimo scuote tutto il suo corpo sento le sue unghie graffiare la mia schiena. Si lascia andare spossata, meravigliata anche lei della sua voglia e sensualità, ma non si stacca mi dice che è troppo bello sentirmi dentro, mentre siamo stretti Rosa continua ad accarezzarmi ed inizia anche a baciarmi infilandomi la lingua in bocca, Don Tano ci osserva divertito, siamo ancora in quella posizione quando arriva Rosario, Irene senza staccarsi da me lo invita ad avvicinarsi e quando lui è accanto gli prende il cazzo in bocca ed inizia a fargli un pompino, sento di nuovo la sua figa contrarsi e poi sento gli umori del suo nuovo orgasmo bagnarmi fino alle palle, stavolta però si stacca subito e si stende sul telo chiamando a se Rosario che senza aspettare la penetra subito, Io e Rosa ci stendiamo accanto a loro ed anche io inizio a scopare Rosa anche lei basta poco e gode urlando, poi la faccio mettere a pecorina, inizio a leccarla anche dietro, lei capisce ed allarga di più le gambe,A bagno il suo culo con parte dei suoi umori e con la saliva leccandola fino a che non è lei a dirmi di incularla che non resiste più, quando appoggio il cazzo al suo culo non trovo resistenza scivolo dentro di lei fino alle palle ed inizio a dare colpi regolari, lei contrae i muscoli dello sfintere facendomi provare sensazioni bellissime e quando con una mano inizio a toccargli l clitoride inizia a godere urlando, le contrazione del suo ano non mi fanno resistere ed anche io sborro dentro di lei, mi sdraio accanto a Irene ed inizio a baciarla mentre Rosario continua a martellargli la figa con colpi cadenzati, i suoi orgasmi si susseguono, poi consiglio Rosario di metterlo dietro anche a lei, invito Irene a restare in quella posizione ma ad alzare le gambe il più possibile, Rosario dopo alcuni tentativi riesce ad entrare nel suo culo con la cappella, Irene urla di piacere e quando lui sprofonda dentro di lei fino alle palle inizia a godere, urla e si dimena fino a che anche Rosario non sborra dentro di lei. Irene impiega una decina di minuti per rimettersi in sesto, poi mi abbraccia forte inizia a baciarmi e mi dice:-A A A A A A Ti amo amore mio, ti amo per tutto quello che mi dai e mi fai provare-A A A A A A Ti amo anche io tantissimo, ed è per questo motivo che voglio accontentarti in tutto.Rientriamo stravolti, abbiamo il bisogno urgente di una bella doccia rinfrescante e una dormitina per riprenderci, rientriamo contenti e soddisfatti consci che se vogliamo sarà una vacanza indimenticabile
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5 anni fa
irene_alberto,
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GITA IN MONTAGNA
La passeggiata in montagna era al suo epilogo e mentre ci avviavamo al punto in cui avevamo la macchina, visto che eravamo già al tramonto, ci era venuta la malsana idea di prendere una scorciatoia che costeggiava la diga, il risultato era stato che Irene era scivolata ed ea caduta in acqua ed in più sembrava si fosse slogata una caviglia, imprecare ormai no serviva a nulla e ci siamo avviati alla casa al bordo della diga, dove sicuramente c’era il guardiano, sperando ci potesse dare aiuto, quando arriviamo e gli spieghiamo la situazione ci guarda con un sorrisetto ironico, come la gente di montagna guarda la gente di città e ci mette a conoscenza che fino al giorno dopo tranne che farla a piedi non c’era soluzione, ma visto le nostre condizioni se ci saremmo adattati ci avrebbe ospitato. Tony il guardiano era un signore sui 50/60 abbronzato con un fisico temprato dalle fatiche e dai muscoli notevoli per la sua età, ci fa accomodare in casa e per prima cosa consegna un accappatoio a Irene e la invita a togliere i vestiti bagnati ed a fare una doccia, dicendogli che dopo gli avrebbe guardato la caviglia visto che ormai con tutti i gitanti sprovveduti si era fatto una grande esperienza in slogature, la casa non era altro che un bilocale una camera con un letto matrimoniale ed un armadio, un bagno con doccia ed un locale che faceva da cucina e zona giorno, appena Irene esce dalla doccia lui la invita ad andare a sdraiarsi sul letto e prende i suoi vestiti per appenderle fuori ad asciugare, tiene tutti i vestiti in una mano mentre nell’altra tiene il minuscolo perizoma in pizzo poi guarda Irene negli occhi e gli fa un sorriso. Dopo aver steso i vestiti dalla credenza prende una boccetta dicendo essere unguento e si avvicina ad Irene, gli prende la caviglia in mano e la manipola da intenditore la rassicura che è solo una cosa da niente e che grazie al suo unguento il giorno dopo avrebbe potuto camminare regolarmente, io sono seduto sul letto accanto a Irene, lui versa l’unguento e poi delicatamente inizia a massaggiare la caviglia, quando gli solleva la gamba per massaggiarla meglio, è normale che l’accappatoio tenuto chiuso solo dalla cintura, gli lascia la visione della figa di Irene che lui pur facendo finta di non guardare di sicuro non disdegna lo spettacolo, Irene per un paio di volte cerca di coprirsi ma i continui movimenti non lasciano niente di nascosto agli occhi di Tony. Si dilunga molto nel massaggio e dalla caviglia sale anche lungo il polpaccio e fino al ginocchio, Irene resta rilassata e dopo avermi stretto la mano come cenno di intesa chiude gli occhi e si rilassa non preoccupandosi degli sguardi vogliosi di Tony, dopo una buona mezzoretta di massaggio si alza, e sia io che Irene possiamo notare la consistenza del suo pacco e sicuramente della sua eccitazione, ci invita a sederci a tavola e divide con no la sua cena a base di polenta coniglio arrosto formaggio e salame, durante la cena chiacchieriamo del più e del meno, Tony ci racconta un sacco di aneddoti sulla sua vita di guardiano della diga e si rivela una persona anche molto simpatica, ad una certa ora, ormai e quasi buio, ci dice che deve fare il suo giro di controllo della diga e che sarebbe ritornato dopo una oretta- Amore visto come ti guardava? Se eri da sola ti sarebbe saltato subito addosso- Ahahah ci credo, vivere qui da soli non è il massimo, ma non credo ci resti anche inverno- Comunque è un bell’uomo ed anche simpatico piacevole parlare con lui- Ed è anche bravo a massaggiare non sento quasi più dolore alla caviglia ed era anche rilassante- Solo rilassante? Ho avuto netta sensazione che fosse anche eccitante- Ahahah si è vero amore era anche eccitante, sarebbe stato piacevole se le sue mani fossero salite- Ahahha vedo che ti intriga, ok amore la notte è lunga e se non sarà lui a prendere iniziativa faremo noi in modo che sia coinvolto. Che ne dici?- Per me va bene amore è un bell’uomo e poi dopo stanotte non ci vedrà più togliamoci capriccio.Tony arriva prima di una ora, noi siamo sul piccolo patio ad attenderlo, Irene, stavolta credo di proposito è seduta con accappatoio leggermente aperto, Tony ci offre una grappa da sorseggiare e poi mentre fumiamo una sigaretta ci dice che possiamo dormire nel suo letto e che lui dormirà per terra in cucina- Tony non mi sembra giusto, il letto è grande ci stiamo n 3, starò in mezzo io se mi dici che posso fidarmi ahahaha che non ti vengano strane idee ahahah- Le idee ci sono sempre, ahahah e mica sono strane sono naturali mica sono di legno, ma fidatiAnche se abbastanza presto, per orari città, andiamo a letto, Tony va in bagno a fare una doccia, intanto io mi spoglio e resto solo in boxer, ma quando Irene prendendomi in giro dice che ho paura di Tony e tengo boxer io che di solito dormo sempre nudo, tolgo anche quelli, lui invece quando esce dal bagno ha un paio di pantaloncini ed è a dorso nudo, Irene lo guarda ammirata, è veramente in ottima forma abbronzato e con fisico che sembra un 30enne palestrato, una volta a letto spegne la luce, e mi gira le spalle tentando di dormire io sono rivolto verso Irene stretto quasi a lei che si avvicina ed inizia a baciarmi, lentamente i baci si fanno più profondi, e quando allungo una mano e gli tocco la figa la trovo un lago di umori lei inizia a baciarmi con più frenesia e la sua voglia cresce ad ogni istante così le chiedo:- Hai tanta voglia amore?- Si tesoro, ti prego prendimi ho voglia di godere- Amore sai bene che se iniziamo anche se dorme Tony si sveglierà e non cedo affatto che si accontenterà solo di ascoltare i nostri mugolii, vorrà partecipare, ti va?Irene come risposta mi da un lungo bacio mentre con la mano va al mio cazzo, è chiaro che ha voglia anche di Tony, io la assecondo ed i miei baci e carezze si fanno più intensi fino a quando Irene si piega prende il mio cazzo in bocca ed inizia a farmi un pompino, era più che logico che Tony non dormiva ed anche se avesse dormito lo avremmo svegliato, si gira a faccia in su e nella penombra rischiarata dalla luna dopo aver abituato gli occhi, vedo chiaramente che si sfila i pantaloncini e resta anche lui nudo, ormai siamo scoperti totalmente e quando dopo avermelo succhiato un po' Irene mi viene sopra per impalarsi sul mio cazzo e normale che tocchi Tony con la gamba, lui si scosta per fargli spazio ed Irene lentamente si fa entrate tutto il mio cazzo in figa, io allungo le mani a toccargli il seno ed adesso il suo sguardo è focalizzato sul cazzo di Tony che svetta eretto, Irene è come rapita non riesce a distogliere lo sguardo da quel cazzo a pochi centimetri da lei, Tony non prende nessuna iniziativa ci osserva e se lo mena, io non faccio nulla aspetto che sia Irene a prendere l’iniziativa, lei è sempre più eccitata mi sento inondare dai suoi umori, poi cambia posizione, non più eretta, si piega verso di me e contemporaneamente allunga una mano, adesso che riesce a raggiungerlo, e afferra il cazzo di Tony ed inizialo ad accarezzarlo, il contatto con il cazzo la fa eccitare di più e le contrazioni della sua figa mi fanno capire che sta per godere, e quando si piega e glielo prende in bocca mi sento inondare dai suoi umori e lei inizia a urlare, resto dentro di lei ma mi sposto in modo che lei gli possa succhiare bene il cazzo, ma dopo un minuto sono io a invitarla ad andare sopra a Tony, mi sposto in modo che si possano spostare al centro e quando dopo averlo preso in mano ed averlo puntato alla sua figa si lascia scendere fino a riceverlo tutto dentro il suo corpo ha come degli spasmi causate da un altro orgasmo molto intenso, Tony non resta fermo muove il bacino facendola ballonzolare ed ad ogni colpo Irene emette un gemito di piacere, io mi posizioni dietro di lei e la invito a piegarsi, il suo culetto adesso è a portata della mia bocca, inizio a leccarla spingo la lingua dentro e quando la sento bella dilatata lentamente spingo e scivolo dentro di lei, sembra quasi che il mio cazzo e quello di Tony siano a contatto, il leggero diaframma sembra non esistere quando inizio a dare colpi Irene inizia di nuovo a urlare tutto il suo godimento, vari orgasmi fanno vibrare il suo corpo e quando quasi contemporaneamente io e Tony godiamo riempiendola del nostro orgasmo lei si accascia sul letto quai distrutta, resta immobile per quasi 10 minuti poi va in bagno a fare una doccia veloce ed al ritorno si lascia andare a letto distrutta Tony mi ringrazia, ma io gli dico che ea stato un desiderio di entrambi, poi esce dicendomi che deve ripetere il controllo mi sdraio accanto a Irene e lei si è già addormentata mi rilasso e mi addormento anche io. Mi sveglio sentendo i baci di Irene su tutto il volto e le sue mani che mi accarezzano poi lei si avvicina e mi dice:- Amore Tony me lo ha messo dentro mentre dormivo- Stanotte?- No no amore adesso quando ti ho svegliato- Ti piace sei eccitata?- Quando lo ha infilato dormivo mi sono svegliata perché ero asciutta ed ho sentito male- Ed adesso? senti male? Ti piace? Vuoi farlo ancora?- Adesso sono bagnata, si ho voglia, anche di te però, come ieri seraresto un attimo fermo e continuo a baciare Irene mentre Tony da dietro continua a spingere sempre con pù veemenza fino a che Irene mi stringe forte facendo mi capire del sopraggiungere dell’orgasmo, continua a godere anche quando io abbassandomi inizio a leccargli la figa e succhiare il clitoride dopo una serie di orgasmi consecutivi, si stacca da Tony e mi viene sopra, è un lago di umori e scivolo subito dentro di lei, poi si piega e fa cenno a Tony di andare dietro, lui non se lo fa ripetere gli punta il cazzo nel culetto e con un colpo secco è dentro di lei inizi a urlare e muoversi quasi come una forsennata e dopo poco godiamo contemporaneamente tutte e 3. Dopo in po' di riposo una doccia rivestiti e fatto colazione ci prepariamo a partire, dobbiamo camminare 1 oretta per arrivare alla nostra auto, Tony ci aveva invitato di restare ancora, ci sperava, poi ci ha invitato per tutte le volte che volessimo andare e per ultimo visto che eravamo irremovibile segna su un numero di carta il suo numero di telefono e lo da a Irene dicendo che lui era sempre a disposizione bastava chiamarlo. Ci avviamo e quando arriviamo ai bordi della diga mi fa fermare fa una pallottola di carta con numero di toni lo lancia nel lago e mi dice:- Noi siamo come Paganini vero amore? “Paganini non ripete”
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5 anni fa
irene_alberto,
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Travesta
L' uomo nero
Come sapete dal mio profilo sono una trav in privato. quest'anno nel mese di giugno un mio amico, che ogni tanto mi scopa, mi ha invitato a trascorrere una settimana al mare in Basilicata, un villaggio molto bello, ma frequentato da gente normale, conoscendo il tipo mi aspettavo un ambiente molto diverso dove ci sarebbero stati molti porci da soddisfare, comunque per me bastava anche lui.
Il primo giorno di mare mi stavo preparando, visto che già prima di partire avevo provveduto alla depilazione completa ed a smaltarmi le unghie dei piedi con un colore rosa tenue brillante, non molto evidente, mi stavo mettendo il costume a perizoma, ma lui mi ha subito fermata e fatto indossare uno slip con apertura sul fianco, dicendomi che sarebbe stato più comodo per scoparmi quando avrebbe voluto.
Per arrivare al mare non molto distante si percorre una pineta, prima di entrare nella grande spiaggia c'erano dei banchi di persone di colore che vendevano indumenti, ciabatte ed uno in particolare vendeva degli anellini e braccialetti, nel passare mi sono fermata a vedere degli anellini per le dita dei piedi, molto graziosi ed uno in particolare aveva attirato la mia attenzione, in parure con una collanina ed un braccialetto, me lo sono squadrato molto tempo, che non mi ero accorta dei venditori che mi guardavano incuriositi, non do mai troppo peso a chi non capisce cosa faccio, mi sono distolta dal curiosare e mi sono recata in spiaggia con il mio amico.
Ci siamo sdraiati sul lettino e poi siamo andati a fare un bagno, nelle splendide acque che avevamo davanti, nello sguazzare in acqua, visto che non so notare, il mio amico non ha perso tempo di farmi sentire la sua verga dura sulle chiappe e girandomi intorno mi ha portato dove l'acqua era molto più alta, facendomi prendere in mano il suo pisello per menarglielo un pò fino a farlo godere, soltanto dopo ho saputo perchè era così eccitato. Tornati a stenderci al sole, poco dopo mi dice che va a prendere un gelato e si allontana, tornando soltanto dopo un' ora, con il gelato, si mette vicino a me e mi mostra che è nuovamente eccitato e vorrebbe scoparmi, mi fa alzare e mi porta dietro una grande massa di vegetazione che non lasciava intravedere nulla aldilà, arrivati sul posto ha sfoderato il suo pisello e me lo ha fatto leccare e ciucciare fino ad indurirsi notevolmente, sbavandomi addosso ed ovunque, soltanto quando a reputato di essere pronto mi ha girato a 90° aprendo lo slip dal gancio facendomi rimanere a culo nudo, nel frattempo mi sono accorta di in movimento un po strano dietro altra vegetazione, non ho dato peso e mi sono presa la mia razione di verga fino a farmi sborrare nell'intestino, cosa veramente eccitante e soddisfacente, sentirsi piena di crema calda.
ma la cosa non è terminata lì ma bensì ha preteso che mettessi subito lo slip, tanto che poco dopo sentivo colare la sborra dal culo e bagnarmi lo slip, alla mia lamentela mi asseriva che non se ne sarebbe accorto nessuno e che poi a lui piaceva così.
Per non contraddirlo mi sono nuovamente stesa al sole girandomi a pancia in su per camuffare l'imbarazzo del culo bagnato dopo non molto tempo si avvicina dicendomi che qualcuno mi aveva vista e si era molto eccitato, tanto da chiedergli se avrei soddisfatto anche le sue voglie, il maiale, ha subito accettato senza dirmi nulla, ma me lo dovevo aspettare, anche altre volte mi ha portato in luoghi dove mi ha fatto scopare da altre persone, trattandomi da zoccola, non che mi dispiaccia, ma mi piacerebbe conoscere prima le persone e scegliere che mi debba scopare, invece con lui mi dice che sono una zoccola e devo scopare con chi piace a lui.
Mi ha fatto alzare e ci siamo incamminati all'interno della pineta dove da lontano si intravedeva una roulotte, raggiunto il mezzo siamo entrati e subito riconosco il venditore di colore dove mi ero soffermata a vedere l'anellino, che era seduto su un divanetto insieme ad un'altro uomo anch'esso di colore, sento che farfuglia qualcosa con loro in lingua inglese ma non riesco a capire cosa dicono, poi si gira verso di me e mi invita a mettermi seduta fra di loro e lui esce dicendomi che fra poco torna, " vedrai che sarai brava avrai il tuo regalino", mi dice prima di andare.
I due uomini si presentano nella loro lingua mista all'italiano, facendomi capire i loro nomi " Mark " e " Kabir " entrambe molto scuri di pelle, Kabir inziò subito col toccarmi fra le cosce e prendendo nella sua manona il mio pisellino guardò Mark sorridendo e toccandosi di conseguenza il suo pacco che messo in mostra sotto il bermuda doveva essere di buone dimensioni, non mi feci attendere ed allungai la mano per palpare il suo pacco e rimasi un pò sorpreso dal volume ingabbiato in quei pantaloni. Comiciai a palpare e sentivo un pezzo di carne che si stava indurendo e voleva essere liberato da quella trappola, allora scesi a baciarlo da sopra i pantaloni e mi accorsi ancora di più che era abbastanza voluminoso, curiosa l'ho fatto uscire dal pantalone e subito mi è apparso un'enorme cazzo che mi ha fatto subito preoccupare pensando a cosa potessi fare. Ho iniziato a baciarlo e ho puntato la cappella sulla bocca e Kabir è voluto subito entrare forzando ma non riuscendo a far entare altro che tutta la cappella, era troppo grande mi avrebbe spaccato la mandibola, comunque si è accontetato che gli succhiassi bene l'asta per tutta la sua lunghezza, e che lunghezza, mai visto niente di simile.
Nel mentre Mark aveva sganciato il mio slip ed ero rimasta nuda con il pisellino all'aria, anche lui rise così che potei capire che ridevano per il mio pisello che era della stessa misura del dito mignolo del piede di Kabir.
Comunque Mark infilò subito un dito nello spacco del culo che sentendolo bagnato mi fece alzare e posizionare a 90° facendo vedere anche a Kabir che ero bagnata ma di sborra che ancora mi usciva dal buco del culo, approfittò subito per infilarci un dito e poi due per arrivare a tre ruotandoli a destra e sinistra come se volesse allenarmi il buco, mi affrettai a tastare il pacco di Mark che si presento subito altrettanto voluminoso ma più morbido dell'altro. Capendo quello che volevo si tolse i pantaloni rimanendo con il cazzo penzoloni tra le gambe, diverso dall'altro, lungo abbastanza largo e liscio con una bella cappella non spropositata come l'altra ugualmente bella grande, tanto che mi ha attratto e l'ho subito presa in bocca. Ho iniziato a fargli un bocchino e cominciato a sbavare su tutta l'asta, mentre Kabir mi proponeva anche la sua cappella vicino la bocca, al punto me le sono succhiate una alla volta erano troppo grandi, così per un pò di tempo e tanto che Mark aveva la sua bestia in tiro e voleva scoparmi, prese un tubetto di crema me lo spalmò sul buco del culo e mi penetrò con le sue tre dita, avanti e dietro per un bel pò, dopo di chè si spalmò il suo cazzo e puntò la cappella sul mio buco che si aprì subito ad accogliere la cappella. Fù molto delicato ed attese che mi abituassi a quel corpo dentro di me, poi spinse poco per volta fino a farmi sentire le sue palle contro le mie chiappe, iniziò a pompare lentamente arrivando quasi a farlo uscire e poi rientrare fino in fondo tanto che se mi toccavo la pancia sembrava che gli potessi massaggiare la cappella, si perchè quello di Kabir era grande in circonferenza ed anche in lunghezza, ma quello di Mark era ancora più lungo, però era bello perchè mi riempiva tutta.
nel mentre Kabir mi dava da succhiare il suo cazzo sperando che riuscissi ad ingoiarne di più e forzava ad ogni affondo di Mark, uno nel culo mi sfondava e l'altro nella bocca mi devastava, tanto che se avessi voluto urlare per il dolore della penetrazione non avrei potuto visto che non potevo aprire la bocca più di quello che era aperta.
Ad un certo momento mi sono accorta che tutti questi movimenti mi stavano eccitando ed anche il mio pisellino si era drizzato e subito dopo ho schizzato tanta sborra che non mi sembrava vero, alla vista di ciò ho sentito Mark che aveva iniziato a muoversi più rapidamente e poi irrigidirsi e provocandomi un forte dolore al buco del culo che sembrava si stesse strappando, ma durò poco perchè mi sentii riempita di tanto liquido che mi sembrava un' otre piena di vino. Quando usci dal buco mi fece colare parte della sua sborra lungo le cosce e Kabir ne approfittò subito passandoci su la sua cappella e senza indugi inizio a spingere sul mio buco, nel frattempo Mark si era posizionato dava alla bocca per farsi pulire il cazzo, cosa che feci molto diligentemente. Da dietro iniziavo a sentire un pò di dolore visto che Kabir stava spingendo con forza per far entrare la sua bestia, in un momento vidi Mark riproporsi con il suo cazzone nella mia bocca facendomi pompare ed infilandomi fino in gola, tenendomi per la testa fermo con il cazzo in bocca, in quel momento sentii un dolore lancinante ed una spinta che mi fece quasi cadere e riuscii ad emettere un soffocato urlo, Kabir aveva fatto entrare la sua cappella e mi sembrava di avere un trave nel culo, si fermò e stette così per un pò dopo di chè Mark mi ribloccò la testa tra le sue mani infilandomi quanto più cazzo poteva nella bocca ed allora che sentii stravolgermi la vita da una spinta devastante un dolore mai provato, il suo cazzo entrato quasi per metà e subito dopo una seconda spinta con le palle che sbattevano sulle chiappe, ho urlato con tutto il cazzo in bocca con tutta la mia forza ed ho pianto per il dolore.
Kabir dopo un pò ha iniziato a muoversi avanti e dietro dentro di me, ed ogni volta che entrava sembrava mi squartasse, non contento usciva tutto e rientrava con una sola spinta e li mi devastava ancora di più, sono riuscita anche ad eccitarmi e a godere, questa volta però non mi si drizzato ma ho sborrato con il pisello moscio.
Sentivo che Kabir riusciva a scivolare meglio, segno che il mio buco si stava abituando a quella mazza impossibile, fino a chè ho sentito aumentare il volume del cazzo che mi stava distruggendo il culo, ebbene poco dopo mi sentii riempire la pancia di tanta di quella sborra che neanche un clistere da 10 litri riusciva darmi.
Uscì dal mio culo che sembrava avessimo stappato una bottiglia di champagne e sentii colarmi per le cosce la sua sborra che però aveva un colore rossastro e più ne usciva e più diventava rosso, mi aveva proprio sverginato per bene.
L'incontro si è concluso con Kabir che mi ha messo al collo la collanina che mi piaceva molto e Mark mi metteva la cavigliera e l'anellino al dito del piede, guardando Kabir mi sono accorto che aveva ancora il cazzo sporco del mio sangue misto alla sua sborra, li ho baciati e mi hanno detto che mi avrebbero aspettato quando volevo.
Mi sono rimesso lo slip e sono corso al mare per farmi un bagno e lavarmi bene il buco del culo, che per quanto mi faceva male non sentivo neanche l'acqua salata.
Tornato sul lettino al sole, quello stronzo del mio amico che se la rideva, mi disse che camminavo in modo strano, avrei voluto vedere lui con il culo rotto e che quando le chiappe strusciavano sentivo dei forti bruciori al buco del culo.
per fortuna era soltanto il primo giorno di sole!
Fiorellinob22
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1
5 anni fa
fiorellinob22,
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Ultima visita: 9 mesi fa
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Nuove ed intense emozioni. terza parte
Mio chiamo Marco, ha quarantanni, sono alto uno e ottanta, moro, occhi scuri, fisico tonico, spalle larghe e forti, e sessualmente parlando ho una bella dotazione. Di professione sono un imprenditore edile. Sono sposato con Elisa che ha trentacinque anni, alta uno e settantacinque, occhi scuri e capelli neri che le arrivano alle spalle. Ha una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita è un architetto che esercita la libera professione. Siamo una coppia cui piace divertirsi sessualmente in maniera libera e soddisfacente. Fin da quando l’ho conosciuta mi sono reso conto che con il lavoro che faccio, e i vari impegni, la sera quando torno sono stanco non sarei stato in grado di soddisfare al massimo i suoi desideri di femmina vogliosa e calda. Generalmente durante il giorno è una donna impegnata nel lavoro che svolge con passione e serietà, ma la sera si trasforma in una femmina da letto calda e molto esigente. La mia dotazione extra, ho un cazzo di oltre i venti centimetri con una bella circonferenza, sono sempre sufficienti a farla godere, ma col tempo ho capito che a una donna così un cazzo solo non le sarebbe mai bastato e allora la scoperta dello scambismo mi ha risolto al meglio il problema di eventuali corna indesiderate, e creatrici di tanti problemi. Noi quando ne abbiamo voglia, ci troviamo insieme a coppie vogliose, e scopiamo divertendoci moltissimo con la reciproca soddisfazione che ne ricaviamo nel vedere il proprio partner soddisfatto e appagato. Questo gioco ha reso il nostro rapporto molto forte e complice. Io amo Elisa, e lai ama me, su questo non ci sono dubbi, poi tutto quello che facciamo come coppia è puro divertimento. In questi giorni il lavoro ci sta impegnando tantissimo. Lei è alle prese con un progetto che la fa uscire pazza, il committente le cambia continuamente il progetto con modifiche decise all’ultimo momento. Io invece sono stato contattato da un cliente con cui o lavorato in passato, che mi ha chiesto di finire un lavoro che altri hanno lasciato a metà. Ho cercato di rifiutare, ma lui ha insistito che voleva solo la mia impresa edile.
“Andiamo Marco lo sai che di te mi fido. Mi devi finire un residence dove al massimo ci lavori tre giorni. Poi lo sai che non faccio storie per i pagamenti. A lavoro finito mi dici la cifra, e non ti chiedo nulla pago e via. Dai che sei il migliore e lo hai dimostrato tante volte.”
In effetti con lui ho sempre guadagnato bene. Vado a vedere il lavoro e mi rendo conto che ci vorranno almeno una settimana a lavorare dall’alba al tramonto. Cerco di obbiettare che non ho tanto tempo, ma lui mi anticipa metà della spesa e alla fine si parte. Una settimana a Sigonella. Dobbiamo finire un palazzo adibito a residence dove alloggeranno le persone che lavorano nella base militare. Decido di dormire nelle vicinanze per essere la mattina presto, sul posto di lavoro, e finire in tempo. Questa lontananza forzata, rende me e mia moglie, molto tristi, e cerchiamo con un contatto continuo di renderla più sopportabile. Il giovedì mattina stò cercando alcuni materiali che mi servono per completare il lavoro. Ho già girato tre rivenditori senza trovarli, sono incazzato per la perdita di tempo, e alla fine mi hanno indicato un posto dove posso trovare quello che cerco, ma devo spostarmi in un paese vicino. Cammino lungo le strade del paese alla ricerca del rivenditore quando sono quasi in periferia e vedo un cartello che attira la mia curiosità. RISTOSEX. Vedo delle persone che stanno facendo le pulizie e mi avvicino per capire cos’è un posto così. Ottenute le informazioni me ne vado a cercare quello che mi serve e poi torno la cantiere. La sera finiamo che sono quasi le venti. Rientrati in albergo i miei operai, stanchi dopo una veloce cena, se ne vanno a letto mentre io ho altro per la mente. Torno davanti a quel ristorante e entro dentro. Appena entrato mi trovo immerso in una incredibile bolgia dantesca. Gente che ride, beve e si diverte in particolare sono americani, in servizio alla base Nato di Sigonella. Mi siedo e subito una bella cameriera praticamente nuda, si avvicina e mi chiede la consumazione, poi mi mostra un psd per chattare tra tavoli e per fare richieste. Mentre consumo un drink, vedo che entrano delle coppie, singoli, e donne in coppia fra loro. Dal psd vedo che ci sono continue offerte, soprattutto quando i camerieri si avvicinano alla donne, e le invitano a spogliarsi. Immediatamente scattano le offerte anche in denaro. Mi eccito al pensiero di trovarmi qui con Elisa. Resto ad osservare il gioco, e ben presto gli avventori, in particolare quelli stranieri, ottengono quasi sempre di combinare un incontro, e poi li vedo allontanarsi su per le scale che portano al piano di sopra. Sono così assorto nel osservare il gioco, che non mi accorgo di aver attirato l’attenzione di una coppia seduta a poca distanza da me. Mi giro e li osservo. Lui alto capelli bianchi, fisico asciutto e serio, lei più minuta, ma con le curve al posto giusto. Entrambi mi sembrano prossimi alla sessantina ma ben portati. Li raggiungo, sono curioso, si presentano, sono Mario e Anna una coppia del messinese mi invitano a salire in camera con loro. Guardo lei che mi sembra molto intrigante e lui che non ha detto che un breve saluto. Non capisco neanche il motivo per cui hanno scelto me.
“Ci sono tanti americani anche di colore perche volete me?”
Lui sorride ironico, ma è lei che mi risponde.
“Già provati, e non ne sono rimasta molto soddisfatta. Se vuoi venire con noi non te ne pentirai.”
Saliamo in silenzio il piano superiore, ci assegnano una camera appena dentro lei si spoglia con un semplice gesto e rivela un corpo tonico e bello. Ha il seno piccolo una seconda, si inginocchia davanti a me, mi tira fuori il cazzo mentre mi spoglio.
…hhuum che bel cazzone che abbiamo qui!!!!…..
Compiaciuta della scoperta, lo prende in bocca e nonostante non abbia una bocca grande, lo infila direttamente in gola. Mi succhia con estrema maestria, mentre mi aiuta a spogliarmi velocemente. Lo tiene in gola, senza nessuna difficoltà, indice di grande esperienza. Lui si spoglia lentamente mentre noi adesso ci siamo distesi sul letto e abbiamo iniziato un 69 da urlo. Lecco il taglio della sua fica che già gronda umori come un fiume in piena, mentre lei dopo avermi ingoiato il cazzo estrae la lingua e me lo lecca. Incredibile! Lui sale sul letto e mi osserva mentre la faccio godere. Lecco il buco del culo, e lei geme di nuovo. Stupito, guardo lui che sorride compiaciuto. Lui si distende e ci mettiamo di lato. Adesso io continuo a leccare la fica mentre lui ha dilatato le chiappe e si dedica al fiorellino anale. Lo lecca e infila due dita con lei che geme, e mi succhia il cazzo sempre più forte. Se non la fermo rischio di sborrare adesso. Sono stupito dalla bravura della donna, e lui che ha visto il mio stupore sorride compiaciuto. Mi rendo conto che ho per le mani una femmina che sa il fatto suo, e che non si accontenta certo di una rapida sborrata, ma si aspetta una bella scopata. Dopo ha raggiunto un elevato livello di eccitazione, si sfila e mi fa distendere sotto di lei e si impala sul mio cazzo che svetta in alto. Mi aspetto una fica slabbrata e aperta, vista l’esperienza, invece scopro che lei è bravissima nel contrarre i muscoli vaginali, e sento che il mio cazzo viene munto mentre scorre dento le pareti strettissime della vagina molto lubrificate. Gode quando arrivo in fondo.
…….sssiiii…che bellloooo!!.......spingilo……..tuttoo dentroooo………. che bel cazzone!!!!!.......
Si muove lentamente, assaporando il piacere della scopata, e contemporaneamente lo strige e lo rilascia masturbandolo con le pareti della fica. Unica, mai provata una sensazione così bella!!! Mi rendo conto che stò scopando una femmina che è molto esperta. Gode e mi fa godere, a suo piacimento. Guardo lui che si è avvicinato, e lei lo masturba. Ha il cazzo più corto del mio ma con una buona circonferenza. Dopo l’ennesimo orgasmo, lui si distende al mio fianco supino, e lei si sfila da me e si impala su di lui che mi fa cenno di mettermi dietro per incularla. Senza nessuna esitazione mi posiziono dietro di lei, e lui con le mani apre le natiche dilatandole, il fiorellino anale mi appare in tutta la sua bellezza. Lo lecco un poco e poi appoggio la cappella sul foro e lo spingo dentro deciso. Sento che il mio cazzo scivola dentro senza resistenza, ma quando arrivo a toccare con il mio corpo il suo, lei contrae i muscoli anali, e lo stringe ritmicamente. Cazzo mi stà facendo un bocchino con il culo! La pompo assieme a lui che ha inarcato le gambe e la sbatte da sotto mentre io le sfondo il culo. Gode e grida il suo piacere, e dopo alcuni orgasmi lei si gira e mi sorride compiaciuta.
…daii…scopami..ancora…il culooo!! dai che ti voglio sentire sborrare dentro!!!..ma ne voglio un poco anche in bocca..daii..che vengoooooo…..
Trema scossa dal piacere e aumenta le contrazioni muscolari, che mungono il mio cazzo e lo avvolgono come un guanto. Sono vicino all’orgasmo, lei lo sente e viene di nuovo.
..ssiii…eccomiiii…vengoooo….oraaaa!!!!
Sono al limite pure io, e la sfondo con colpi fortissimi, e poi sborro. Le schizzo dentro due sborrate, e poi lo estraggo e lo presento alla sua bocca che lo infila direttamente in gola.
….oorrrraaa!!! sboorroroo!!!! bevvi..beviiiiiiii!!!!
Non ne perde una goccia. Mi distendo di lato mentre vedo lui che adesso la scopa con molta passione vigore. Lei ha un nuovo orgasmo, e poi lo fa uscire lo prende in bocca fin quando lui non le ha riversato in gola il succo delle sue palle. Ci guardiamo un momento e mi sento curioso.
“Accidenti che bella scopata. Hai un modo di mungere il cazzo che non avevo mai provato, mi piacerebbe che mia moglie scopasse come te, ci vuole molta pratica per arrivare ad una simile bravura?”
Si guardano e lui sorride compiaciuto.
“Siamo scambisti da anni, e lei ne ha provati di tutti i tipi, si, credo che ci voglia molta pratica.”
Gli chiedo perche ha preferito me e non i ragazzi americani, e lei mi dice che ne ha provati alcuni, ma sono troppo irruenti, e poi a lei piacciono i cazzi che la fanno godere non quelli che ti lasciano il culo in fiamme per giorni. Quando ce ne andiamo è l’una di notte passata, e ci siamo scambiati i recapiti telefonici, lei mi ha detto che se passiamo dalle sue parti li dobbiamo andare a trovare. Il giorno dopo lo racconto ad Elisa che mi dice che anche lei la sera prima si è divertita in modo strano. Mi spiega che ha goduto con la sua personal trainer, che credeva fosse una donna invece era una trans. Quando lo sento mi eccito, e le dico che alla prima occasione la dobbiamo fare insieme. Lavoriamo come pazzi tutto il giorno e la mattina dopo fino a metà pomeriggio, ma il lavoro è finito con grande soddisfazione del committente che mi chiede di inviargli la fattura che pagherà tutto senza battere ciglio. Soddisfatto rientro a casa e trovo mia moglie con una voglia di cazzo da paura. Passiamo due ore a scopare come se non ci fosse un domani. Gode e mi fa godere molto intensamente, poi quando il desiderio va un po’ scemando lei mi racconta del trans, e io di un ristorante dove volendo si mangia anche, ma la cosa più divertente è che le donne si spogliano e scelgono chi le dovrà montare come vacche da letto. Vedo i suoi occhi che brillano di lussuria, ma per la serata abbiamo la cena di mio suocero che compie gli anni, e non possiamo mancare, ma le prometto che il sabato successivo andremo a cena in quel posto particolare. Tutta la settimana il lavoro ci impegna. La sera lei quando va a letto si diverte a chattare con un tizio che ha conosciuto in un sito scambista che la fa eccitare e quando io vado a letto, lei è sempre calda e vogliosa. Mi pace che faccia la puttanella in chat, perche si eccita e poi si sfoga con me che a mia volta mi eccito nel sapere che lei quando vuole sa far impazzire chi unque. In particolare con questo tizio si eccita così tanto che devo capire cosa le racconta per portarla così in alto. Al sabato non lavoriamo nessuno dei due. Lei nel pomeriggio va dall’estetista per un servizio completo di depilazione e tante altre cose. Quando siamo pronti per questa nuova avventura lei ha indossato un tubino elasticizzato con una grande cerniera dietro che si toglie facilmente, calze nere autoreggenti e un completo intimo di pizzo sempre nero che è uno spettacolo. Quando entriamo nel locale lei è elettrizzata e tesa. All’ingresso ci spiegano le regole del gioco, e che è un locale molto spregiudicato e ricco di intense emozioni. Seduti al tavolo lei si è accorta che i camerieri sono nudi tranne le parti basse che però possono essere mostrate a comando o richiesta. E allo stesso tempo sono molto espliciti con noi in tutti i sensi anche manualmente potevano accettare ogni tipo di richiesta. Poi c’erano dei psd per chattare tra tavoli e per fare richieste. Un cameriere è venuto da noi, ha fatto alzare Elisa e l’ha spogliata davanti a tutti, lasciandola in reggiseno e mutandine. Mentre lo faceva l’ha toccava e gli strofinava il suo pacco. Dopo questo siparietto il nostro psd ha cominciato a sfornare offerte e richieste a non finire. Abbiamo fatto una rapida scernita. Le richieste delle coppie non erano allettanti, o la lei, o il lui, non erano granché. Mentre l’attenzione di Elisa è stata attratta da due soldati americani. Uno bianco alto e muscoloso, l’altro un po’ più basso un ragazzo di colore, anche lui fisicamente molto ben fatto. Loro hanno iniziato a fare dei complimenti a mia moglie sulla chat e si sono proposti, ma noi abbiamo declinato anche perché a me non andava fare da spettatore. A quel punto hanno mandato una cameriera con messaggio per me. Si si è seduta su di me mi ha sussurrato all’orecchio una richiesta e mi ha baciato in bocca con la lingua in maniera particolare. Elisa mi ha guardato stupita.
“Cosa ti ha detto?”
Ho sorriso a mia moglie e ho girato lo sguardo verso di loro.
“Hanno detto che sono disposti a tutto anche economicamente per averti.”
Lei ha realizzato in un attimo che in quel momento si stava concretizzando una sua fantasia che ha da tempo, essere pagata per scopare. Non mi sentivo tranquillo. L’idea di lasciarla sola con loro mi dava un po di pensieri. Elisa mi ha chiesto di considerare tutte le ipotesi, quindi abbiamo risposto che volevamo una loro valutazione e che comunque io non volevo restare a bocca asciutta. Elisa era tesa e curiosa di sapere quanto le davano per fare la puttana con loro. Loro hanno proposto 400 euro è una cameriera a mia scelta. Io gli ho risposto che ci volevano per Elisa 800, e due cameriere per me, loro hanno accettato. Scelte due cameriere disponibili, una ucraina, e una nigeriana pagate da loro, siamo saliti in camera e prima di separaci abbiamo specificato che io averi potuto entrare e verificare quello che faceva mia moglie in ogni momento, e se lei non si trovava bene avremmo fermato il gioco in qualsiasi momento. Loro hanno accettato tutte le condizioni, e io mi sono ritrovato in camera con due sventole di femmine che la sapevano lunga su come far godere un maschio. Si sono tolte quel poco che avevano, e la bionda di nome Olga, mi ha subito succhiato il cazzo che era già bello duro, mentre io bacio il seno di Alicia la ragazza di colore. Ero eccitato anche dal pensiero che nella stanza accanto c’era Elisa che si faceva sbattere da due maschi di cui uno di colore. Questa sera con un colpo solo ha realizzato tre delle sue fantasie più ricorrenti. Scopare separatamente, essere pagata per farlo, e con un maschio di colore. Non ho tempo di pensare a lei perche le mie puttane mi stanno lucidando il cazzo in tutta la sua lunghezza inginocchiate davanti a me e si compiacciono delle mia dotazione. Poi ci mettiamo sul letto e distesi di alto incominciamo a fare uno strano triangolo. Io lecco Olga, mentre lei lecca Alicia, che mi succhia il cazzo. Godiamo e poi loro si mettono a fare un 69 e io mi scopo il culo della bionda mentre l’altra la lecca da sotto e sento che massaggia anche il mio cazzo quando lo affondo nel culo dell’amica. Godono e si danno il cambio girandosi nel letto. Così mi ritrovo a scopare la bionda mentre l’altra mi lecca le palle. Sono vicino al primo orgasmo e loro se ne rendono conto e mi chiedono di schizzare la mia sborra sul volto. Le ricopro di semenza e loro si mettono a leccarsi a vicenda mentre io ho in mente di andare a dare uno sguardo per vedere come se la cava mia moglie. Nudo prendo il cellulare, e mi infilo dentro la camera adiacente, dove vedo Elisa alle prese con il nero che supino la scopa dal basso, con un cazzo di proporzioni esagerate, mentre l’altro le fa leccare il suo infilandolo in bocca, a lei che gode come una vacca e urla di piacere. Quando mi vedono lei mi sorride. Il suo viso è una maschera di piacere, mostro il cellullare al bianco e lo prego di scattare delle foto, lui annuisce e io me ne torno dalle mie donne, che si stanno mantenendo eccitate leccandosi a vicenda. Gli basta poco per far tornare durissimo il mio cazzo, e mi sdraio supino con la bionda che si impala su di me e saltella sue e giù mentre l’altra seduta di spalle sul mio viso mi fa leccare il suo piacere che sgorga copiosa dalla sua fica. Mi piace quello che stò facendo, era anche una mia fantasia scopare con due donne di cui una non fosse mia moglie, poi una è anche di colore questo rende la cose ancora più bella. Godono e mi scopano benissimo. Si alternano sul mio cazzo con un fare molto professionale, erotico, ma per quanto cerco di evitarlo, mi viene da fare un paragone con la lei della coppia che ho scopato la prima sera che sono venuto in questo posto. Lei si sentiva che adorava scopare un cazzo, mentre loro lo fanno meccanicamente, come porno dive davanti alla macchina da presa. Anna ci metteva passione, erotismo vero e non meccanico. Capisco che queste lo fanno per lavoro, e ne prendo atto. Alla fine mi stanco del gioco e sborro di nuovo sulla nera che poi si fa leccare dall’altra mentre io mi rivesto e prima di scendere di sotto passo di nuovo per la camera dove c’è mia moglie che adesso sta godendo presa in doppia con il nero sotto e l’altro dietro. Gli faccio cenno che l’aspetto sotto e me ne vado. Mi siedo sul bancone del bar e mi bevo un whisky mentre mi guardo intorno e vedo che c’è ancora tanta gente che si diverte. Una coppia con tre maschi si avvicina, la donna mi sorride e mi invita a seguirla, ma rifiuto e poco dopo vedo arrivare Elisa. Ha l’aria stanca ma felice. Prende il mio bicchiere beve un sorso e poi ce ne andiamo a casa. Lungo la via mi faccio raccontare tutto. Da qui il racconto lo lascio a lei.
Appena chiusa la porta mi hanno stretto a loro in un abbraccio. Io li ho fermati e ho detto che di regola si paga prima. Ero eccitatissima, si realizzava una fantasia che avevo da tempo. Essere pagata per scopare. Mi hanno dato i soldi e si sono presentati. IL bianco si chiamava Red, e il nero Tom a quel punto io mi sono lasciata di nuovo abbracciare. Loro hanno cominciato a spogliarsi mentre mi baciavano nel corpo, poi volevano bendarmi ma non ho voluto avevo paura che mi riprendessero con il cellulare. Delicati all’inizio e molto molto gentili soprattutto Tom. Nuda mi hanno fatto inginocchiare davanti a loro e il mio stupore è stato grande nel vedere il cazzo di Tom. Non riuscivo neanche a metterlo in bocca. L’ho afferrato con la mano e non sono riuscita a congiungere le dita da quanto era largo di circonferenza. Poi si sono messi uno di fronte all’altro con la punta dei cazzi unita. Mi sono ritrovata davanti al viso più di quaranta centimetri di cazzo! Li leccavo dalle palle di uno fino alle palle dell’altro scorrendo la bocca lungo quell’asta di carne durissima. Dopo che li ho lucidati bene mi hanno fatto distendere sul letto e si sono alternati con me in bocca, fica, o culo bocca, o fica culo. Mi hanno leccato molto la fica. Sono venuta più volte e loro mi sono venuti su di me, poi mi hanno massaggiato il corpo con il loro sperma. Dopo che sono venuti mi sono accorta che il loro cazzi erano sempre belli duri, e poi li leccavo senza sosta anche se quello di Tom facevo molta fatica a metterlo in bocca. Quando è stato soddisfatto del mio succhiare si è disteso supino e mi ha fatto impalare su di lui. Ero sconvolta nel sentire quel palo entrarmi dentro e scivolare fra le pareti della mia fica che era un lago fra umori, piacere ad un certo punto è arrivato in fondo. Sentire battere la cappella sul collo dell’utero mi ha fatto godere all’istante ho gridato tutto il mio piacere. Ero sconvolta tremavo tutta e lui si è fermato per lasciarmi assaporare tutto l’orgasmo che mi aveva procurato.
…..aahahahhhhiiissiisi…… veggoooooooo………..
Ero in preda ad una frenesie erotica che non ho capito più nulla. Red mi ha messo prima il cazzo in bocca e il suo lo riuscivo a prenderlo quasi bene, mentre Tom mi sfondava dal basso con colpi che mi facevano sentire il suo cazzo fino in gola. Poi Red si è messo dietro e mi è entrato nel culo. Ho avuto un orgasmo devastante quando si sono stretti a me e hanno cominciato a sfondarmi tutta.
….sssiiiii…..daiiii…scopatemmiiiii…s..siiiiiii……vengoooooo…goddooooo……..mi spaaccateee!!!!!
Mi hanno scopata molto ben e a fondo. Quando sei entrato tu ero appena venuta e non mi ricordo quante volte ho detto vengo. Poi Red mi ha sborrato in culo. L’ho sentito che si è bloccato di colpo e ha spinto tutto il cazzo in profondità mentre mi inondava il culo. Quando è uscito me lo ha presentato in bocca e io l’ho leccato e ripulito tutto. Tom, si è spostato e si è messo dietro di me con l’intensione di metterlo in culo, io ho fatto un gran respiro, poi lui ha cominciato a spingere, ma non ci riusciva, mi faceva tanto male era troppo grosso. E poi di cazzi in culo ne ho presi, ma il suo non c’era modo di farlo entrare. Alla fine ha appoggiato la cappella e ha dato una bella spinta decisa e me lo sono sentito tutto dentro. Faceva un male atroce e l’ho pregato di uscire. Sono rimasta ferma a culo in aria mentre Red rideva e a detto a Tom che mi aveva sfondato il culo. Era tutto un bruciore. Tom si è scusato per il dolore che mi aveva procurato. Poi anche lui si è presentato con il cazzo davanti alla mia bocca e mentre lo succhiavo mi ha sborrato in bocca e Red ha scattato altre foto con il tuo cellulare. Sfinita mi sono distesa sul letto, e Tom si è scusato di nuovo per il dolore che mi aveva procurato. Mi hanno abbracciato e si sono complimentati per la mia troiaggine sperando di vedermi ancora, ma per ora penso solo al fatto che mi si deve sfiammare il bruciore al culo. Giunti a casa nonostante tutto mi sono eccitata di nuovo nel raccontare a mio marito le mie sensazioni di femmina che aveva goduto nel vivere questa esperienza di grande impatto morale e di immenso piacere e poi che anche lui era eccitato mi sono lasciata scopare di nuovo. Strano a dirlo, ma con lui è stato diverso. Non abbiamo scopato, ma fatto l’amore, in maniera totalmente diversa dal sesso fatto con altri. C’era amore e sentimento mentre lui mi sfondava i mie buchi doloranti e slabbrati, ma ho goduto subito, prima nel cervello e poi nel resto del corpo. Adesso per qualche giorno ci riposiamo, poi vedremo di vivere altre intriganti avventure.
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5 anni fa
admin, 75
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Nuove ed intense emozioni 2 parte ( una piacevole scoperta)
Mi chiamo Elisa ho trentacinque anni, e sono alta uno e settantacinque, occhi scuri e capelli neri che mi arrivano alle spalle. Ho una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita sono un architetto ed esercito la libera professione. Mio marito si chiama Marco. Nella vita siamo una coppia cui piace giocare anche con altre persone uomini o donne o coppie, ma in questi giorni siamo divisi dal lavoro. Marco con la sua impresa edile stà ultimando un residance a Sigonella e nonostante la distanza non sia elevata ha deciso che restare sul posto li aiuta a finire prima un lavoro urgentissimo, ma non prima di venerdì o sabato. Io invece sono alle prese con un progetto a cui stò lavorando da tre mesi. Ogni volta che incontro il cliente mi chiede l’ennesima modifica e questo alla fine è snervante. Ho rifatto il progetto almeno dieci volte fra correzioni, modifiche e inserimenti di nuove idee. Oggi dopo l’ennesima richiesta di modifica me ne sono andata e ho preso la mia borsa con l’occorrente che mi porto dietro da tre giorni senza averne mai avuto il tempo di andarci e sono andata sfogarmi in palestra. Sono esausta, scazzata e ho voglia di sfogarmi. Avrei anche voglia di scopare, ma Marco non c’è e l’astinenza si fa sentire, ma sono certa che sabato al massimo avrò tutti il cazzo che voglio. Lui da questo lato è fenomenale. Quando entro in palestra ci trovo solo sei persone e mi ricordo solo allora che domani in città è la festa del patrono, una ricorrenza molto sentita e poi che cade di giovedì tutti fanno il ponte. L’arrivo poi della primavera con le temperature miti invoglia a fare una gita fuori porta. Delle sei persone quattro sono maschi, e due femmine una più giovane e l’altra una donna sulla quaranta cinquina. Mi piace venire in questa palestra, la dirige Pamela che è mia amica e con lei stò molto bene anche quando ci troviamo insieme per delle seduta di puro sesso fra donne. Mi lecca divinamente mi fa godere come poche donne sanno fare. Per lei il sesso fra donne è un’arte e lei ne è una vera maestra. Pamela è una femmina stupenda sia come donna da letto che fisicamente. In questa settimana è assente per uno stage formativo per l’apprendimento di tecniche inerenti la palestra e ci ha lasciato con una nuova personal trainer di nome Yasmin una bellissima ragazza brasiliana. Yasmin ha un corpo stupendo, ma non lo valorizza al massimo. Indossa quasi sempre dei pantaloncini larghi e solo la parte superiore del corpo porta magliette attillate che ne risaltano il seno. Deve avere come minimo una terza abbondante, tonda perfetta come tutti i suoi lineamenti. Parla sempre a bassa voce, attenta ci segue in ogni esercizio, e da quando l’ho conosciuta tre settimane fa ho sempre avuto l’impressione che il suo sguardo si posa spesso su di me. Dopo un poco due di quattro maschi se ne vanno salutando Yasmin, mentre gli altri due stanno facendo i cascamorto che le due donne rimaste. La più giovane scocciata se ne va e allora loro si dedicano alla signora che sembra gradire le loro avance. Uno il più giovane dei due viene verso di me ma il mio sguardo truce la fa desistere di venire a rompere. Vedo Yasmin che fa un mezzo sorriso di compiacimento alla mia reazione nei confronti di quel galletto e poi mi metto e spingere sull’attrezzo che sto usando per scaricare al massimo la mia tensione, frustrazione rabbia che ho dentro. Peccato era un bel maschio, ma non voglio sesso con lui, fra due giorni avrò Marco tutto per me e adesso devo concentrarmi. Dopo un poco se ne vanno anche la donna con i due galletti che gli scodinzolano intorno e la palestra rimane il silenzio rotto solo dal mio muovermi con gli attrezzi. Yasmin mi osserva da vicino in silenzio, e quando sente che gli altri se ne vanno si assenta per un momento poi torna e si mette vicino a me e mi consiglia, mi spiega il modo di avere il massimo dall’esercizio che faccio, con il minimo sforzo. La sua voce un calda, sensuale, mi piace, dolce e gradevole, mi eccita il suo osservarmi in silenzio e mi sento spiata dentro. Cazzo mi stò eccitando! Sento uno strano languore che mi fa bagnare le mutandine e la cosa mi piace tantissimo. Si avvicina, e le sue mani si uniscono alla mie nella spiegazione di come usare una particolare attrezzatura e sento il suo seno premere contro la mia schiena, mi eccito, sento che potrei anche lasciarmi andare con lei, sono troppi giorni che sono in astinenza e la voglia di godere sta prendendo il sopravvento nella mia mente. Ci guardiamo per un momento in silenzio, le sue labbra sono ad un passo dalle mie, poi mi distendo per fare la panca per gli addominali e lei mi allunga le braccia e mi sento una strana sensazione di piacere a quel contatto. Yasmin mi osserva in silenzio. Io sudo e cerco di concentrarmi sull’esercizio, ma la mia fica sta già schiumando. Ho voglia e si vede. Se continua così fra poco i liggins saranno bagnati oltre che dal sudore anche dal mio piacere che sta colando fra le gambe. Si avvicina e mi massaggia delicatamente gli addominali sento una vibrazione che parte dal cervello e si scarica fra le gambe. Il suo sguardo penetra il mio e non capisco più nulla. Le sue labbra si adagiano delicatamente sulle mie e la sua lingua si insinua con decisione dentro la mia bocca in cerca della mia con la quale intreccia una danza erotica sconvolgente. Mi bacia con passione, desiderio, e sento la sua mano che mi massaggia il seno, lo stringe e mi tortura il capezzolo da sopra la stoffa. Mi attira a se e mi fa distendere a terra. Distese ci spogliamo senza che nessuno delle due si preoccupi se può entrare qualcuno adesso abbiamo solo voglia di godere. Ho voglia, però mi sento a disagio, sono sudata, ma lei non si lascia condizionare, mi annusa e la vedo che si eccita ancora di più nel sentire la mia fragranza di donna mista al sudore. Nuda fra le sue braccia resto passiva, lei incomincia a farmi sentire la sua lingua sul mio corpo che freme e si lascia andare. Mi bacia prima, e poi lentamente scivola verso il basso, succhia divinamente i miei seni e poi sempre più in giù fin quando la sento che far scorrere la lingua lungo tutto il taglio della mai fica, dal clito, al buco del culo. Divina! Sento la sua lingua che si insinua dentro le pieghe della mia lumachina che sbava e gode al contatto di quel serpentello che la sconvolge. Tremo e ben presto sono preda di un orgasmo che mi fa tremare tutta. Vengo!
……..sssisiii…….oddioooooo!!!!sssiii…vengooooo!!
Sono scossa dal piacere. Il mio corpo si tende e poi si lascia andare quando il piacere mi sconvolge anche l’anima. Lei beve, si disseta alla fonte del mio piacere. Succhia ogni goccia del nettare che sgorga copiosa dal mio corpo. Resto un momento distesa e poi decido che voglio darle lo stesso piacere che ho provato io. Mi rigiro e allungo le mani sul suo corpo. Tortura i suoi seni che sono scoperti e poi mi distando in 69 per scoprire il resto di lei che ancora indossa i pantaloncini. Quando li faccio scorrere verso il basso ho una sconvolgente sorpresa. Davanti ai miei occhi si materializza uno splendido cazzo di ottime proporzioni perfettamente eretto. Adeso capisco il suo abbigliamento, doveva mascherare un simile gioiello. Ben oltre il venti centimetri dalla forma tronco conica, più largo alla base e con una cappella rossa come una fragola matura. Non ho mai provato una esperienza con una trans, e adesso mi voglio proprio divertire. Dopo un attimo di stupore apro la bocca e mi infilo in gola, il meraviglioso palo che ho davanti. Sento lei che fa un gemito di puro piacere mentre continua a sconvolgere la mia fica.
……huuummmHUHUMMMmmmmmmmmm……
Adesso mi bagno ancora di più e già fremo al pensiero di ricevere dentro la pancia quel meraviglioso cuneo di carne viva. Ho un altro orgasmo sconvolgente. Tremo e succhio come se non ci fosse un domani! Yasmin si rigira e mi mette sotto di se, sento il palo che preme sulle labbra della mia fica che non aspetta altro che di sentirlo entrare dentro per tutta la sua lunghezza.
….ssisii…daiiii…spingillooo..dentroooo!!!!
Tremo e imploro. Lei fa un sorriso malizioso e spinge tutta quella meraviglia dentro di me. Lo sento affondare e dilatare le pareti della mia fica che lo lasciano scivolare fin quando sento la cappella che sbatte sul fondo mentre il suo corpo aderisce al mio. Godo, ho un orgasmo istantaneo. Lei mi lascia assaporare il piacere e poi mi scopa con estrema maestria. Affonda il cazzo dentro con colpi sempre diversi. A volte veloci, altri lenti con un affondo secco e rapido, spesso lo fa ruotare dentro e mi fica sempre più dilata. Godo e vengo a raffica. Mi pompa e perdo la cognizione del tempo e del piacere che provo. Poi mi solleva, mi appoggia girata di schiena sulla panca e la sento che mi penetra di nuovo da dietro. Mi scopa con una resistenza incredibile e mi strappa un ennesimo orgasmo.
……ssssssiiiiiii…..vengooooo!!!!! daiii …..
Mi sento sfinita e la lascio fare quando la sento che mi sfila il cazzo dalla fica e lo punta deciso al culo. Una breve pressione e me lo sento fino in gola. Lascia che mi abitui alla penetrazione e poi mi incomincia a limare il culo con una maestria unica. Lo spinge dentro con decisione, mi tiene per i fianchi e mi pompa velocemente. Ho un orgasmo inaspettato, è raro che godo di culo, ma lei è meravigliosa e urlo tutto il mio piacere.
….s.siii daiii..spaccamiiiii ..vengoo!! vengooo!! mi fai godere di culooooo…..sssiiiii………
I suoi colpi sono sempre più veloci e improvvisamente sento che resta piantata dentro di me e una sensazione di calore mi inonda le viscere. Sento il suo piacere che sgorga e si riversa nel retto mentre lentamente lo sfila.
…ssiiii eccomiii..sborrooo!!!!..adessoooo!!!
Lo sfila e velocemente lo presenta alla mia bocca che lo riceve mentre due schizzi mi frustano il viso. Apro la bocca e poi lo infilo dentro e mi succhio quello che ancora esce da quel meraviglio strumento di piacere. Restiamo per un lungo istante immobili, poi lei si solleva e mi aiuta rialzarmi.
“Dai che andiamo a fare la doccia. Ho chiuso al palestra e adesso siamo solo noi due. “
La guardo stupita e capisco che cosa era andata fare quando si è assentata. Facciamo la doccia insieme lei mi continua eccitare passando le sue mani sul mio corpo. Io la masturbo fin quando lei mi fa inginocchiare davanti a lei e mi scopa in bocca e mi scarica dentro la gola l’ennesima sborrata. Quando ci lasciamo lei mi ringrazia del piacere che le ho dato. Pamela, le aveva detto della mia bisessualità, ma non sperava se mi sarei lasciata andare anche con lei, e questo le ha fatto molto piacere. La sera mentre ne parlo con Marco sento che si eccita e mi fa promettere che al suo ritorno ci divertiremo insieme a Yasmin e Pamela. Non vedo l’ora!
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5 anni fa
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Nuove ed intense emozioni
Mi chiamo Elisa ho trentacinque anni, e sono alta uno e settantacinque, occhi scuri e capelli neri che mi arrivano alle spalle. Ho una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita sono un architetto ed esercito la libera professione. Mio marito si chiama Marco, ha quarantanni, alto un pò più di me, moro, occhi scuri, fisico tonico, spalle larghe e forti, e sessualmente parlando ha una bella dotazione che sa usare benissimo. Di professione è un imprenditore edile. Non lavoriamo insieme, io ho il mio studio, ed lui la sua impresa. La nostra è una vita molto intensa, e spesso ci è capitato che qualche episodio stuzzicasse la nostra fantasia. Una sera in particolare, eravamo ad un rinfresco per l’inaugurazione di un complesso che aveva realizzato l’impresa di Marco, e c’era una signora sulla cinquantina che non lo mollava un attimo, era sempre incollata a lui e io ho notato che il marito assecondava il gioco della moglie. La cosa mi ha in principio un po’ stupito, specie quando ho realizzato che al marito la cosa lo eccitava. Tutto questo mi ha incuriosito è lì ho lasciati soli in più occasioni, ma sempre sotto lo sguardo del marito. La sera nel letto l’ho fatto notare a Marco, che aveva intuito qualche cosa, ma si era limitato alla normale cortesia. Sentendo la mia velata gelosia, mi ha confessato che la sua paura più grande era che io avessi voglia di altri maschi, che non fossi soddisfatta di lui, essendo stato, fino a quel momento il solo e unico cazzo provato. Gli ho assicurato che ero assolutamente soddisfatta, e che la mia era stata solo una cosa che mi aveva incuriosito soprattutto il fatto che il marito era complice del gioco della moglie. Ho notato che questa mia affermazione lo ha lasciato un poco stupito, e sicuramente deve averci riflettuto molto, perche dopo questo episodio, la nostra vita sessuale è cambiata. Mi sono accorta, che lui sempre più spesso, quando facevamo l’amore, mi diceva di immaginarmi presa da due uomini, oppure mi diceva, tu ed io, con un altra donna. All’inizio ero stupita che lui mi faceva partecipe di simili fantasie, ma poi lentamente ho cominciato ad eccitarmi, e la cosa è sempre andata aumentando, anche se non ci era mai passato per la mente di farlo. La scorsa estate, abbiamo avuto la nostra prima esperienza, avvenuta per caso, in maniera inaspettata, in un villaggio turistico dove eravamo in vacanza. Arrivati nel villaggio abbiamo conosciuto con una coppia, che erano vicini di bungalow, e fare amicizia con loro, è stato facile ed immediato. Stefano e Monica erano già navigati ed esperti in questo mondo, e in breve tempo hanno capito che con noi, potevano osare, e sperare di realizzare il gioco che ci avrebbe portato ed una situazione molto intrigante. L’esperienza che loro avevano, li portava a comportarsi in maniera che noi, fossimo sempre più al centro delle loro attenzioni. Con loro abbiamo iniziato ad andare al mare o in piscina insieme. Mangiavamo insieme e tutto il resto. Ben presto ci siamo resi conto che, con loro ci trovavamo sempre in perfetta sintonia e soprattutto è nata una complicità, che ci faceva sentire bene, sempre a nostro agio, e lui sempre molto attento alle mie esigenze. Marco dal canto suo era contento dal fatto che un altro maschio mi corteggiasse, anche se in maniera garbata, e pure lui era oggetto delle attenzioni di Monica. Ero consapevole che stava nascendo una particolare intesa con Monica e stranamente non ne ero gelosa. Inoltre sentire le mani di Stefano che mi spalmavano la crema addosso mi metteva certi brividi mai provati prima, anche passeggiare lungo la spiaggia, fianco a fianco, e parlare sottovoce fra noi, mi dava una certa sensazione di languore allo stomaco, che avevo sentito solo con mio marito. Ero combattuta dal piacere che ne provavo, e l’evidente imbarazzo che sentivo, anche quando vedevo mio marito che assecondava il gioco, e a sua volta giocava con Monica. Era uno scambio mentale e fisico, senza scambio reale, e che la sera nel letto, si traduceva in scopate fantastiche. Immaginare cose che avevamo sempre fantasticato, e che sembravano essere alla portata di entrambi ci eccitava, ma nessuno di noi due si decideva a parlare di una eventuale realizzazione. Pur volendolo e averlo desiderato tanto, nessuno di due voleva rompere l’incantesimo che si era creato con loro. Per questo motivo che ognuno assecondava il gioco a favore dell’altro. Marco poi era affascinato dal comportamento esibizionistico di lei, che indossava dei micro string cosi esigui, che lasciavano poco da immaginare, e il suo topless era degno del mio. In fatto di seno eravamo entrambe un bello spettacolo da vedere, e molti maschi passavano spesso davanti al nostro ombrellone, con lei che in maniera quasi indifferente si mostrava per vederli sbavare. Una sera siamo andati in uno dei ristoranti del villaggio che aveva in più anche la musica dal vivo e si poteva ballare. Dopo una bella cena a base di pesce, ben annaffiata da quattro bottiglie di un vinello fresco e frizzantino, ci siamo addentrati nella discoteca. Io e Monica abbiamo ballato e provocato i nostri maschi. Sia io, che lei, ci strusciavamo in maniera molto lasciva e del tutto casuale, sia che fosse mio marito, o che fosse il suo. Vedevo Marco che subiva il fascino di Monica, e la sua eccitazione era molto evidenziata dal pacco gonfio che si vedeva chiaramente. Eravamo molto su di giri, e un po’ brilli, quindi abbiamo deciso di uscire e camminare in spiaggia, per schiarirci le idee, e lentamente abbiamo raggiunto gli ombrelloni e i lettini, e fra una discussione e l’altra, mio marito si è addormentato. Allora loro hanno iniziato a corteggiarmi. Ero seduta su un lettino, lui si è seduto dietro di me e ha iniziato a massaggiarmi la schiena, e a sussurrare frasi ammiccanti.
“Dai piccola lasciati andare…. vedrai sarà bellissimo…….”
Lei davanti a me, mi accarezzava il viso, dicendomi che ero bella, e che le piacevo molto. Io ero imbarazzata non sapevo cosa fare.
…no vi prego…sono….. io mi sento..io vi prego…. mio marito è….ssiiii..noooooo…..io…sono…..
Avevo capito dove volevano andare a parare, ed in fondo, era quello che volevo provare, allo stesso tempo mio marito dormiva, e non sapevo quale poteva essere la sua reazione. Sentivo che il tono della mia voce era sempre più incerto, indeciso, e loro sempre più persuasivi. Lei iniziò a mettere le mani tra le mie gambe, ed io la lasciai fare. Mi ritrovai tra le braccia di lui, che mi massaggiava il seno e baciava il collo, mentre lei invece con la lingua nella mia fica, mi ha portato all’estasi. Un ultimo tentativo di resistenza fu sommerso dal piacere che lei mi dava leccando la mia fica che si contraeva e già schiumava.
…uhhummumum….nnoooo….ummmm…ssisiiii…..ssiisiiii………venguuumummm….
Ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mai provato prima con una donna, e lei ha succhiato tutto il nettare che sgorgava dal mio corpo, poi mi ha baciata in bocca facendomi sentire il sapore della mia fica. Ero stravolta e molto eccitata, ho risposto al suo bacio, poi quando ci siamo staccate, mentre la guardavo negli occhi, le ho sorriso, e con un filo di voce rotta dall’emozione, ho indicato Marco che dormiva ignaro di quello che stava accadendo fra noi.
“Anche lui deve giocare con noi, altrimenti non se ne fa nulla.”
Lei si è alzata e si è diretta verso mio marito. Gli ha abbassato i pantaloni ed ha iniziato a spompinarlo. Lui si è svegliato, ha visto lei, si è alzato e si girato verso di me, io gli fatto un segno di assenso, il suo sorriso complice è stata la risposta che volevo, poi lui ha continuato a farsi spompinare. A questo punto sentendomi libera mi sono girata, ed ho iniziato a baciare Stefano che poi mi ha messo il suo cazzo in bocca. Mi sono ritrovata fra le mani prima, e in bocca poi, un bel cazzo grosso e duro. Era la prima volta che succhiavo un cazzo che non fosse quello di Marco, e la cosa mi stava eccitando tantissimo. Mi sono girata e ho visto Monica che lo succhiava in maniera stupenda.
….uuhummmm…come succhia bene……ssiiiiii…
Marco aveva la testa reclinata all’indietro e si era appoggiato ad un lettino lasciato aperto.
…accidenti Marco..anche la tua è una bravissima bocchianara..di questo passo le inondo la gola…….sssiiiii……..siii….daiiiiiiiiii
Dopo che mi aveva scopato in gola, Stefano mi ha rigirato e messa distesa su di lui abbiamo fatto un bellissimo 69 che mi ha portato ad un primo orgasmo che mi ha fatto tremare tutta. Monica invece si era messa in ginocchio sul lettino, e Marco la scopava da dietro. Vedere mio marito scopare con un’altra donna, mi ha eccitato di più, mi ha fatto sentire fiera del mio maschio che faceva godere una che non ero io. Mi sono impegnata di più nel succhiare Stefano, che alla fine, dopo avermi fatto raggiungere l’ennesimo orgasmo, mi ha rigirato e mi ha penetrato distesa sulla sabbia. Avevo le gambe in alto, sul suo petto, e mi sentivo infilzata in profondità, da un bel membro che mi sbatteva la punta sul collo dell’utero, facendomi provare un misto di piacere /dolore sconvolgente. Ho girato lo sguardo, è ho visto Monica godere, e allora mi sono lasciata andare ad un orgasmo che mi ha fatto gridare. Lei dopo aver goduto, si è sfilata da Marco, e si è avvicinata a me, mi ha accarezzato i seni, mi ha baciato in bocca, e poi ha guardato suo marito che deve aver intuito al volo le sue intenzioni, poi che si è disteso supino, e mi ha fatto impalare su di lui, sotto lo sguardo incuriosito di Marco, che era vicino e mi guardava con occhi curiosi. Infilata su quel palo che mi sembrava arrivare fin dentro lo stomaco, Monica ha prima succhiato il cazzo di Marco, poi ha dilatato le mie natiche lo ha invitato a prendermi da dietro, cosa che lui ha fatto con estremo piacere.
…. Dai ragazzi sfondatela…...fatele sentire i vostri cazzoni tutti in corpo…..ssii bella sentirei che piacere averne due insieme…
Mi sono sentita in paradiso! Mai avevo avuto un simile trattamento. Solo nelle nostre fantasie, si era ipotizzata una simile eventualità, che adesso era diventata una realtà, che mi stava mandando ai pazzi. Ho goduto, e mi hanno sbattuto facendomi perdere il conto, di quante volte ho gridato il mio piacere con Monica, che mi succhiava i capezzoli, e poi ad a un certo punto si è messa a cavallo di suo marito, e abbassandosi davanti a me, mi ha dato da leccare la sua fica, che già grondava piacere. Dopo avermi fatto impazzire di piacere i nostri uomini, si sono scambiati la donna. Sono usciti da me, e si sono messi a scopare in doppia anche Monica. Hanno fatto distendere Marco supino, e lei si è impalata su di lui, ricevendo Stefano dietro, per una bella razione di cazzo come quella che avevano dato a me.
Mi sono messa seduta vicino a loro e mi masturbavo lentamente, mentre ammiravo lei, che stava impazzendo di piacere fra loro, che la sfondavano senza ritegno incitati da Stefano che pregava Marco, di spingerlo sempre più dentro di lei che urlava di piacere.
….dddaiii Marco…. sfondala!!!! spingi tutto il cazzo dentro……che questa troia impazzisce se gli arriva in gola!!!!....
Monica ha preso a godere, e ha incitare il maschi a scoparla più forte.
…ssiiii…..daaiiii..porciii…..bastardiii……sfondatemiiiiiiiii….
L’hanno scopata con la stessa intensità, e ho ammirato il suo modo completo di godere. Dopo che aveva goduto tantissimo, i due maschi, si sono dati uno sguardo, e si sono sfilati da lei, e hanno ripreso a scopare, Marco con Monica, e Stefano con me. Si è messo di lato, e mi ha sfondato la fica, con colpi sempre più forti, e profondi, fin quando sono venuta per ennesima volta, e ho capito che anche lui era al limite. Si è sfilato dal mio ventre, e mi ha presentato il suo cazzo fradicio dei miei umori, davanti alla bocca, e mi ha riversato in gola una colossale sborrata.
Anche Marco era al limite, solo dopo mi sono accorta che la stava inculando, e l’ho visto spingere il suo cazzone sempre più velocemente dentro di lei, alla fine con un grido rauco le ha scaricato un fiume di bollente semenza dentro il culetto slabbrato. Dopo un momento di pausa si è sfilato, ed è stato subito preda di Monica, che lo ha preso in bocca succhiando il poco seme che ancora sgorgava. Siamo rimasti un momento a guardarci compiaciuti del piacere che ci eravamo dati, poi Stefano si è avvicinato a Monica che stava in ginocchio a succhiare Marco. Lei ha perso anche il cazzo di suo marito in mano e li ha riportati in breve tempo ad essere duri. Mi ha inviato ad avvicinarmi, e dopo avermi baciato in bocca, ha allungato una mano, e mi ha accarezzato la mia martoriata micetta. Trovarmi in ginocchio, vicino a lei, che aveva già rinvigorito i cazzi dei due maschi, e mi stava accarezzando fra le cosce, mi ha eccitato di nuovo, e guardando Marco, ho capito che il gioco non era finito. Monica mi ha attirato a se, e mi ha fatto distendere su di lei, poi ha infilato la sua testa fra le mie cosce, e la sua bocca si è incollata fra le labbra della mia fica, leccando e facendomi godere immediatamente. Sono impazzita in un istante, sconvolta da quel gesto, che non mi sarei aspettato, e ho raggiunto in breve un orgasmo che mi ha fatto tremare di piacere, come se fino a quel momento non avessi goduto abbastanza. Subito dopo ho sentito un cazzo, forzare il mio culetto, che ha reagito dilatandosi, e solo quando mi sono girata, ho scoperto che era Stefano, che mi stava inculando con gusto e molta potenza. Lo sentivo scorrere dentro di me, come una furia scatenata. Marco alternava il suo cazzo fra le mie labbra, e la fica di Monica, che ben presto a ripreso a godere e alla fine ha incitato i nostri uomini a sborraci in faccia come due troie.
…ssiii…daiiii sborrateci in faccia….. ssi come due troie… schizzate la vostra sborra sui nostri visi …daii..vi vogliooo…ora!!!!
Avevo appena raggiunto l’ennesimo orgasmo, ad opera dell’azione combinata, della lingua di Monica, che mi leccava la fica, e dal cazzo di suo marito che mi sfondava il culo, che li ho visti immediatamente inginocchiarsi di lato a noi, e smanettarsi il cazzo velocemente per sborrarci in faccia.
Monica si è messa con la guancia attaccata alla mia, e ha aperto la bocca nel preciso istante che loro hanno cominciato a schizzare.
…ssisisiiiii…eccoomiiii..sborroooo!!!!
…sssi…schizzoooo!!!...ssi tieni troia!!!!!..
Ero convinta, che avevano dato tutto nella prima sborrata, invece, ne avevano ancora tanta, e ci hanno coperto il viso di crema bianca, che colava sulle nostre guance.
Dopo questa ennesima ondata di piacere, siamo rimasti distesi sulla sabbia.
Ero sfinita, e non ero in grado di reagire, di ricambiare le sensazioni che stavo provando. Poi Monica ha preso il mio viso fra le sue mani, e ha cominciato a leccare il nettare che colava, e me lo metteva in bocca baciandomi, facendomi sentire il sapore degli umori, che si erano mischiati dentro di me. Dopo un pò di tempo ci siamo rivestiti sommariamente ci siamo diretti nei nostri alloggi. Quando siamo giunti davanti alla porta del nostro bungalow, lei mi ha baciato, e mi ha ringraziato del piacere che le avevo fatto provare. Io ero invece preoccupata, dalla reazione che avrebbe potuto avere Marco, appena fossimo restati soli. In fondo, quando si era svegliato, aveva già trovato il gioco iniziato, e quindi era preoccupata, non sapendo come l’avrebbe presa. Entrati e chiusa la porta mi sono girata e l’ho abbracciato.
“Amore vorrei sapere cosa pensi. Capisco che la cosa ci è un poco sfuggita di mano, per questo vorrei sapere il tuo pensiero, e soprattutto vorrei capire cosa ci riserverà il futuro.”
Marco mi ha dato un dolcissimo bacio.
“Tranquilla è tutto a posto. Mi ha fatto piacere che alla fine ti sei lasciata andare e abbiamo realizzato questo desiderio, che in fondo volevamo da tempo. Però, voglio solo, che fra di noi non ci siano malintesi. Se ti viene voglia di giocare, dimmelo, e lo stesso farò io, l’unica cosa che voglio che fra di noi, non ci siano mai dubbi, o incertezze, la sincerità, deve essere il nostro filo conduttore.”
L’ho abbracciato forte, e molto emozionata, gli ho dato un bacio carico di passione, e da quel giorno, abbiamo avuto momenti indimenticabili insieme. Ho scoperto, che in realtà mi piace, essere presa da più uomini, e se ora sono molto decisa, e determinata godere in ogni situazione, in quel momento era molto imbarazzata, intimidita e preoccupata da come avrebbe potuto reagire mio marito. Un conto è parlarne, e un altro, è svegliarsi, e vedere al propria donna fra le braccia di un altro. Oggi grazie al suo amore, e alla sua grande pazienza, e disponibilità, nei mie confronti mi sento come una troia sbocciata. Ora giochiamo insieme e ho altre fantasie da realizzare, e con il suo aiuto credo che riuscirò a provare nuove ed intense emozioni.
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La finestra
La Finestra“Andiamo al mare questo fine settimana?” Chiese con aria annoiata Mara, dopo aver bevuto un sorso di vino..“Magari tesoro, lo sai che sono a Roma, c’è lo stage con Giovanni, se non vado se la prende..”Mara abbassò gli occhi con l’espressione di chi malvolentieri ricorda la cosa. Le si prospettava un altro fine settimana noioso nella grigia e calda Milano, mezza deserta perché tutti tranne lei erano al mare a prendere il sole. Si sarebbe sicuramente sfogata con la sorella che abitava con il marito e le due figlie nell’appartamento sopra il suo nel condominio signorile affacciato sul sempre trafficato viale Corsica. “Lei non sembra mai annoiata!” pensò Mara. “tra figlie e lavoro ha sempre da fare”. “Forse dovrei trovare anche io un lavoretto, forse dovrei fare un figlio…si, bella questa. Per fare un figlio bisogna scopare e con Alberto si fa una volta alla settimana. Non sia mai.”Mara era una bella ragazza, mora con i capelli lisci fino alle spalle. Due occhi castani profondi e grandi. Bocca carnosa. Un bel corpo con le giuste rotondità con le quali faceva girare i maschietti, soprattutto quando si metteva in canottiera e jeans attillati.Lei ed Alberto si conoscevano dai banchi di scuola. Fidanzati per anni e quindi sposati. La classica storia da Mulino Bianco…noiosa. Il sesso tra di loro era normale. Certo, all’inizio era più travolgente ma si era spento con il tempo, nella routine. Non aveva avuto altri uomini se non durante un attimo di incredibile e pura follia al matrimonio della sua amica Eva. Un episodio della sua vita che ancora faticava a spiegarsi. Forse centrava la quantità di prosecco bevuta quel giorno ma questo Giacomo, praticamente uno sconosciuto, le aveva fatto proprio perdere la testa. Alberto non c’era ma lei era andata lo stesso. Per quanto provasse a dimenticare e rimuovere l’episodio dalla testa e dai propri ricordi, ad intervalli regolari le venivano in mente i suoi occhi, il calore dentro.. si erano guardati per tutta la mattina, prima in chiesa poi alla festa. Compariva improvvisamente ovunque lei fosse. Poi quando tutti ormai erano sazi e mezzi ubriachi lo aveva visto salire le scale e lo aveva seguito con lo sguardo. Una volta sopra aveva aperto la porta di una sala e si era messo a fissarla. Mara aveva sentito le sue stesse gambe muoversi verso la scalinata e salire frettolosamente i gradini. Lo aveva raggiunto e spinto dentro la sala vuota. Lo aveva letteralmente assalito, gli aveva liberato il sesso già eretto e se l’era infilato dentro semplicemente spostando le mutandine già fradicie di desiderio. Lo avevano fatto da vestiti con le bocche incollate e le lingue intrecciate. Senza proferire una sola parola. Sapeva solo che il suo nome era Giacomo perché gliel’aveva detto Eva. Dopo si era sentita malissimo. Era scappata dal matrimonio senza salutare e aveva passato due giorni a rimuginare incazzata e depressa su quanto fosse stata stupida, irriconoscibile…porca. La Mara spudorata e viziosa che aveva sempre relegato nei meandri della sua identità era esplosa e preso il controllo del suo corpo e della sua mente. Non avrebbe dovuto ma per quanto si sforzasse di dimenticare e cancellare quell’episodio ogni tanto ci tornava con i pensieri e malvolentieri ammetteva che quella era stato il miglior orgasmo della sua vita. Sperava solo che ce ne fossero altri così.Respingendo ancora una volta quei ricordi tornò presente al tavolo dove con Alberto stava consumando la solita cena in compagnia del telegiornale regionale. In quel momento la voce della giornalista stava commentando lo “stagionale” aumento dei furti negli appartamenti della città semi deserta.“Non mettere su Instagram che vai a Roma”, disse Mara, “la finestra della camera è ancora rotta e non vorrei che qualcuno decidesse di ripulirci la casa proprio quando non ci sei..”“OK” aveva mormorato lui.“Ma possibile che non si trovi un fabbro per aggiustarla? Hai chiamato oggi??” Chiese spazientita con un tono di voce abbastanza alterato..Alberto distolse gli occhi dalla giornalista e fissandola le rispose altrettanto brusco:“SI! Ho chiamato ANCHE oggi. Era in ferie e viene domani! Possibile che non ci possa pensare tu a queste cose?”Mara abbassò gli occhi ma non smise l’espressione severa..non aveva voglia di litigare anche stasera. Prese il piatto, posate e bicchiere e mise tutto nella lavastoviglie avviandosi verso il salotto dove prima o poi Alberto l’avrebbe raggiunta e insieme avrebbero riempito di Netflix il tempo che li divideva dall’andare a dormire.***L’episodio di Dynasty era scivolato via come tutti gli episodi precedenti, tra le assurde cattiverie di Alexis, la smodata idiozia di Blake (che secondo Mara avrebbe potuto passare alla storia come l’uomo più schiavo della figa) e la mal sfruttata intelligenza di Fellon che invece avrebbe potuto usare quei neuroni fenomenali per finire la fame nel mondo, o trovare una cura per il cancro. Ma soprattutto era scivolato nella solita noia, mentre la sua mente vagava in cerca di un rifugio un po’ più eccitante dove nascondersi per qualche minuto. Alla fine, come al solito si erano preparati per la notte ed infilati sotto le lenzuola. Nudi, perché entrambi dormivano nudi, ma senza alcun intento di far fruttare quella nudità. Faceva anche caldo e l’aria condizionata era accesa. Alberto non aveva fatto in tempo a mettersi i tappi alle orecchie che si era immediatamente addormentato e il suo respiro pesante lo confermava. Mara non capiva come facesse a dormire con quei cosi nelle orecchie, li metteva perché il rumore del traffico gli dava fastidio, secondo lei invece metteva i tappi semplicemente per mandarle un tacito messaggio del tipo “non sono disposto a prolungare la giornata con chiacchiere da cuscino e soprattutto ..sesso. Causa la frustrazione sessuale in cui spesso ricadeva, Mara una volta certa che lui dormisse, si accarezzava. Adorava la soffice sensazione che le regalava la scarsa peluria sul sesso, la morbidezza della sua figa. Faceva scorrere la punta delle dita tra le labbra, lungo l’apertura della vagina, facendo in modo di bagnarla per poi portare un po’ di quell’umore sul clitoride e poterci giocare. Ci girava intorno con i polpastrelli, lo spingeva sui lati, infilava una falange o due nel buchino per catturare altro liquido e ricominciare. Era un rituale che le consentiva di scaricare la tensione accumulata durante il giorno, nonché di sopperire parzialmente alla indesiderata castità di coppia. Infine, le consentiva di scivolare del sonno al termine del puntuale orgasmo. Lui non se ne accorgeva mai. O forse faceva finta di non accorgersene. Alberto non le aveva mai dimostrato molto desiderio sessuale. Si scopava solo il sabato in occasione del pisolino. Meglio che niente, si consolava.Si stava addormentando con la mano ancora umida e le ultime onde di piacere che la stavano abbandonando. Con un senso di tranquillità generale, il suo corpo mezzo scoperto dalle lenzuola scalciate per una vampata di caldo post orgasmo. Si girò sulla schiena, la testa su di un lato e un sospiro per abbandonarsi a Morfeo. Ma sentì un rumore. Le si spalancarono gli occhi e un fremito la riportò cosciente. Qualcosa sul terrazzino, al di la di quella finestra che da mesi non si chiudeva bene e che era a meno di un metro da lei. “Forse è caduto un vaso” pensò, “Forse è il gatto del vicino”. Una volta lo aveva trovato in camera, Bernie, il gatto nero della famiglia che abitava di fianco, amava fare l’equilibrista e saltava da un terrazzino all’altro con la dovuta maestria felina. Il pensiero giustificante il rumore, iniziò a rilassarla nuovamente ma per poco in quanto la finestra si stava aprendo. Si rese conto che l’abitudine di non abbassare le tapparelle perché le piaceva la luce del sole al mattino era stupida e pericolosa. Qualcuno forse stava per entrare in casa.Rigida e con il respiro corto fissava la finestra nella penombra rischiarata solo dalle luci della strada. Era spaventata, ma per qualche motivo non terrorizzata, pensava di veder di li a poco spuntare il musetto di Bernie e si chiedeva quanto ancora avrebbe osato avanzare. Ma non era di Bernie la mano che stava lentamente spingendo l’anta e non erano certo di Bernie quegli occhi sconosciuti che apparentemente sorpresi la stavano fissando. Chiunque fosse questo spider man milanese, che si era arrampicato alle pareti del palazzo per arrivare sul suo terrazzino contava di non trovare nessuno perché i suoi movimenti seppure lenti nell’aprire la finestra si erano arrestati bruscamente quando aveva visto lei. E ora i due si stavano fissando, come due animali selvatici sorpresi dalla presenza altrui e in attesa di vedere quale sarebbe stata la prossima mossa. Erano occhi profondi, scuri. Sembrava non battere le ciglia mentre la guardava. Si era ammorbidito dalla postura felina nella quale si era reso conto della presenza di Mara, da accovacciato si era alzato dritto e girato di fianco come per tornare da dove era venuto. Ma non l’aveva fatto. Era immobile e la fissava ancora negli occhi.Mara era rigida, ma non terrorizzata, era incredula come non capisse cosa stava succedendo. Lui non aveva ancora fatto nulla per farle temere per la propria incolumità ed era convinta che sarebbe bastato un urlo per farlo scappare. Ma non urlava. Si rese conto di essere nuda, e scoperta e che forse, era proprio questa la ragione per cui ancora non era scappato. Mara fu la prima a muoversi e lentamente prese il bordo del lenzuolo facendolo scorrere verso il suo seno per coprirlo. A quel punto fu lui a muoversi e con uguale lentezza le fece un cenno morbido come a supplicarla non farlo, di fermarsi e di non aver paura. Portò quindi la stessa mano al petto, al cuore, e le fece un cenno di scuse. Lei vide i suoi occhi sganciarsi dai propri e scorrere lungo il suo corpo, fino al suo seno. Percepì il calore di quello sguardo neanche fossero le sue mani ad accarezzarla. Lui fece un mezzo inchino, la guardò nuovamente negli occhi e con un sorriso compiaciuto sparì dalla finestra e dal terrazzino.Fu un urlo acutissimo che spaventò anche se stessa. Alberto saltò in piedi con gli occhi increduli e sbarrati. Le mani tese come a fermare qualsiasi cosa stesse succedendo e cacciò un urlo anche lui.“C’era qualcuno!! Un ladro! La finestra!!! È scappato!”Alberto si riprese e fatto il giro del letto uscì sul terrazzino nudo come la mamma lo aveva fatto. Rientrò in camera dopo una decina di secondi: “Che cazzo è successo?” Chiese con una mano sulla testa, i tappi che ancora spuntavano dalle orecchie e il suo discreto pisello penzolante.“Ho sentito un rumore sul terrazzino e qualcuno ha aperto la finestra ma quando ci ha visti è scappato”.“Non ho visto nessuno li fuori. Nemmeno in strada! In compenso ho visto mezzo vicinato affacciato alle finestre che mi guardava il pisello!Hai svegliato mezza Milano con quell’urlo. E un quarto l’hai mandata in ospedale con un infarto.. e sto pensando di andarci anche io… Ma sei sicura? Non te lo sei sognato? Non è che era Bernie?”Mara fece una pausa. “no! Ero sveglia! Ne sono…quasi sicura!”Alberto cacciò fuori un sospiro, crollò sul letto guardando il soffitto e probabilmente giunse alla conclusione che non c’era stato nessuno.. “Tutto ok Mara..ti prometto che domani sistemano la finestra!! Tutto a posto!”La cinse in un abbraccio affettuoso, un po’ compassionevole forse ma poco importava…Mara non ci stava facendo caso… lei stava pensando a quegli occhi.***Non aveva chiuso occhio. Era rimasta tutta la notte a fissare quella dannata finestra. Era rimasta tutta la notte con le orecchie tese, respirando piano. Aspettando quel rumore sul terrazzino. Aspettando quell’ombra alla finestra, quegli occhi che sapevano accarezzare.La sveglia di Alberto arrivò finalmente come un sollievo per Mara. La giornata ricominciava, poteva distrarsi e fare qualcosa, togliersi dal letto e da quella finestra. Velocemente andò in cucina a preparare la colazione, Alberto partiva per Roma.Era un po’ preoccupato, più affettuoso e premuroso del solito. L’aveva vista scossa e i suoi tentativi di rassicurarlo non avevano avuto molto successo.“Vuoi che cancelli lo stage? Preferisci rimanga qui?”“No. Vai tranquillo, oggi sistemano la finestra e probabilmente è stata solo la mia immaginazione. Dovessi aver paura posso sempre salire da mia sorella. Non preoccuparti tesoro. Grazie”.“Ok, torno venerdì, sono solo due giorni ma se mi chiami sarò qui in un paio d’ore con il primo volo ok?”“Certo ma non preoccuparti… ho dormito poco. Tutto qui.”Con un bacio lo congedò alla porta, si volevano tanto bene e se ne sarebbero voluti per sempre, ma la passione era da troppo tempo svanita e sarebbe stato difficile riaccenderla. Mara lo sapeva. E sicuramente lo sapeva anche lui, pensava Mara.Chiuse la porta con sollievo. Doveva pensare. Doveva capire cosa sentiva, cosa bruciava dentro, cosa era quello sconvolgimento, quella improvvisa risolutezza, coraggio e forza che sentiva dentro. Si sedette pesantemente sul divano, si raggomitolò su se stessa con una tazza di the fumante nelle mani e nel silenzio della casa rimase li a pensare per ore. Fu il campanello a riportarla alla realtà. Si era appisolata alla fine, stremata dalla notte e dai pensieri. Il fabbro finalmente che veniva a sistemare quella maledetta finestra. Lo accompagnò alla camera e tornò sul divano. Il rimuginare aveva localizzato in parte il suo malessere. Non era terrorizzata. Quell’uomo avrebbe potuto , avrebbe potuto fare loro molto male, avrebbe potuto rovinare le loro vite. Mara avrebbe invece dovuto essere terrorizzata dalla cosa. Perché non aveva urlato subito. Perché era rimasta così calma…perché aveva ammesso che forse non aveva visto nulla, tranquillizzando così Alberto? Sarebbe stata sola in casa quella notte. La cosa avrebbe dovuto preoccuparla e invece era calma. Non si sentiva debole, non si sentiva vulnerabile. Si sentiva forte e la cosa non aveva alcun senso logico.Terminato il lavoro, il fabbro dimostrò a Mara il ripristinato funzionamento della porta finestra. Mara provò lei stessa ad aprire e poi chiudere, controllando non fosse possibile spingerla ed aprirla nuovamente. Soddisfatta lo pagò e lo accompagnò alla porta.Aveva passato il pomeriggio dalla sorella e le sue figlie. Stare con loro la aveva distratta abbastanza. Emilia aveva sentito l’urlo durante la notte e Marco, il marito era tra gli apparentemente numerosi vicini di casa che ora conoscevano le dimensioni dell’uccello di Alberto. Avevano cenato insieme ma senza discutere dell’accaduto. Anche la sorella era giunta prematuramente alla conclusione che il tutto era da attribuire alla fervida immaginazione di Mara.La videochiamata su Skype era stata relativamente veloce. Non ci aveva messo molto a tranquillizzare ulteriormente Alberto. Gli aveva detto che era esausta, ed era vero. Sarebbe andata subito a nanna. Non aveva assolutamente voglia di uscire con le amiche, gli aveva detto, voleva solo dormire. Si era spogliata nuda come al solito. Dopo essersi guardata allo specchio e concluso di essere anche quella sera, una bella donna, aveva spento le luci e controllato con attenzione che la finestra fosse chiusa correttamente anche se per un attimo, un assurdo istante, aveva esitato e contemplato la demenziale possibilità di lasciarla aperta. Coricatasi, aveva lasciato scorrere la mano lungo la gamba, il suo inguine, un dito sul suo amico clitoride per finire sul capezzolo. Si era inumidita immediatamente ma era troppo stanca per accarezzarsi. Si girò su di un fianco e sprofondò immediatamente in un sonno profondo e ristoratore.***Il mattino arrivò con un carico di risolutezza insperato. Mara si alzò determinata. Era ora di iniziare una nuova fase della sua vita. Qualcosa doveva necessariamente cambiare drasticamente. La sua era noia, era insoddisfazione, era frustrazione. Si vestì con l’intenzione di piacere. Di affascinare. Con una precisa lista di persone amiche in mente usci di casa munita di un solo obiettivo. Oggi avrebbe trovato un lavoro. Non le fu difficile grazie al suo ottimo curriculum scolastico ed universitario, il fatto che non avesse grosse pretese in merito a retribuzione o responsabilità, il network di conoscenze che era riuscita a mantenere negli anni e la sua femminilità. Mara sapeva di piacere. Il tutto le aveva consentito di tornare a casa quel tardo pomeriggio con tre diverse proposte che avrebbe potuto concretizzare la settimana successiva dopo i colloqui che almeno per due di questi sembravano essere proforma. Pimpante, aveva raccontato il tutto ad Alberto su Skype. Le era sembrato piuttosto sorpreso ma compiaciuto. Aveva il suo supporto ed approvazione e la cosa le faceva piacere. Era cambiata, Mara aveva un piano. La sua giornata era stata produttiva e non vedeva l’ora di affrontarne una nuova l’indomani. Aveva cenato tranquilla, senza televisione, lei e i suoi pensieri. Qualche messaggio su whatsapp con le amiche alle quali aveva comunicato la sua ritrovata risolutezza. Tutti erano sembrati entusiasti del cambiamento. Con un sorriso stava chiudendo la giornata. Si prese cura di se con un lungo bagno caldo. Con cura si era asciugata il corpo e curata la pelle con un velo di crema. Aveva massaggiato le sue gambe, il suo petto le sue braccia compiaciuta. Spente le luci del bagno e della camera si era avvicinata al letto, aveva guardato fuori attraverso i vetri della finestra ancora chiusa, tranquilla che nell’oscurità nessuno l’avrebbe vista. Rimase li qualche secondo ad osservare il passaggio delle macchine di sotto, i marciapiedi vuoti, la vita dentro gli appartamenti di fronte e poi senza la minima esitazione aveva sbloccato la serratura della finestra, azionato la maniglia e l’aveva spalancata. Fino al battente. Si era girata, spostate le lenzuola si era coricata continuando a guardare fuori. Ed aveva preso sonno.Erano da poco passate le tre quando aveva sentito di nuovo il rumore. Aveva aperto gli occhi senza muoversi e lo aveva guardato mentre scavalcava la ringhiera del terrazzino. Era agile e morbido nei movimenti. Socchiuse gli occhi facendo finta di dormire, senza muovere un muscolo, osservandolo attraverso le palpebre semichiuse. Non aveva nulla nelle mani e la cosa non la stupiva. Non le avrebbe mai fatto del male ne era sicura. Una volta sul terrazzino, si era chinato ed avvicinato alla finestra lungo lo stipite. Guardava dentro, guardava lei, guardava dietro di lei, lo spazio vuoto dove avrebbe dovuto essere Alberto. Mara immaginava lo stupore, la confusione e la curiosità che sicuramente stava provando vista l’esitazione. Sembrava incerto ed insicuro sul da farsi. Passarono così una manciata di secondi interminabili e finalmente aveva fatto il passo che lo separava dalla camera. Si era avvicinato e la stava guardando. L’aveva guardata da capo a piedi soffermandosi sulle sue curve. Poi era tornato a guardarla in viso. Con l’uomo a meno di un metro di distanza Mara lentamente aprì gli occhi fissandolo inespressiva. Colse l’ulteriore sorpresa di lui e l’istinto di ritornare sui suoi passi per non spaventarla. Mara con gli stessi gesti che lui aveva usato durante il loro primo incontro gli fece cenno di fermarsi. Di non avere paura. Senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi Mara lentamente si girò supina, rilassò le spalle mostrando in tutta la sua gloria il suo seno sodo e i capezzoli turgidi che puntavano il soffitto. Stese le gambe e le divaricò leggermente. Mosse le braccia all’unisono e le adagiò tra la sua testa e la testiera del letto.L’incredulità dell’uomo era palpabile. L’incertezza gli rallentava i movimenti. Dopo altri interminabili istanti si mosse verso di lei. Si sedette sul ciglio del letto, pose una mano sul suo seno e scivolò lentamente sul suo ventre e poi sul suo sesso. Scese ulteriormente lungo l’interno della sua gamba spostandola ulteriormente verso di se per poi tornare con il palmo della mano sul suo monte di Venere. Le sue dita iniziarono a palpeggiarle le grandi labbra che si inumidirono velocemente sotto la piacevole stimolazione. Il suo dito medio trovò varco nella carne e scivolò all’interno causando una fitta di piacere in Mara che allargò ulteriormente le gambe favorendo un accesso più profondo e arcuando la schiena per offrire tutta se stessa al piacere. Lui continuò l’esplorazione con i movimenti giusti, ritmici, lenti mai bruschi e il primo orgasmo di Mara esplose velocemente contraendole i muscoli delle gambe e facendole emettere un gridolino sommesso.Mara strinse le cosce, bloccando la mano dentro di se. Con un deciso movimento iniziò a rotolare dalla parte opposta dell’uomo e con le mani gli prese la testa favorendone lo scivolare sul letto alla sua destra. Lui non se l’aspettava ma non aveva posto la minima resistenza. Se questa femmina voleva guidare le danze poteva anche lasciarglielo fare. Sfilò le dita dalla vagina di Mara e scivolò di fianco a lei pancia all’aria, la testa sul cuscino di Alberto. Le sorrise, genuinamente divertito. Si portò le dita umide di lei al viso, ne annusò l’essenza e compiaciuto ne assaggiò il gusto leccandosi le dita. Mara restituì il sorriso e gli salì sopra. Gli mise il sesso bagnato sopra il suo spingendo e sentì il gonfiore sotto la tuta sportiva che indossava. Scivolò sulle sue ginocchia e con entrambe le mani liberò il suo ventre rivelando la sua asta perfettamente eretta e gonfia. Mara volle prima toccarlo e lo massaggiò con la mano destra, cominciando dalla punta della sua cappella fece scorrere il suo palmo lungo l’asta fino alla base trascinando la pelle in basso scoprendo la totalità della cappella poi verso l’alto lungo tutta la sua lunghezza e di nuovo giù fino alla base. Rimase un istante ad ammirare la goccia di liquido pre-seminale apparsa dall’orifizio, prova inappellabile del piacere che il suo ospite stava provando. Un altro giro con la mano destra e poi entrambe le mani a spalmare quel piacere lungo l’asta che a breve avrebbe avuto dentro di se. Non voleva aspettare oltre. Risalì il corpo di lui strofinando il pube sulla sua gamba e lasciando una scia di piacere. Giunse al bacino e guidando il pene separò le labbra con la punta e l’appoggiò all’apertura per lasciarsi quindi cadere pesantemente sul suo bacino.L’asta la penetrò profondamente, fino in fondo. Un gemito uscì dalla bocca di lei già prossima al secondo orgasmo della serata. “A quanto pare Mara è multiorgasmica” pensò la parte pudica di lei, ormai relegata in un angolo dimenticato della sua anima. Le sue gambe avvolsero le gambe di lui in una stretta che quasi lo immobilizzò. Spinse ancora più giù divorandogli il pene in tutta la sua lunghezza. Iniziò a scivolare avanti e indietro strofinando il clitoride sul suo addome trovando sostegno e appoggio sulle sue braccia muscolose che avvinghiò con le mani. Quattro, cinque, sei colpi forti non diedero scampo alla sua vittima che esplose in un ringhio animalesco emettendo tutto il seme caldo che aveva dentro spruzzandolo con potenza in fondo alla sua vagina. Il fiotto bollente, il pulsare dentro la vagina e la sua espressione orgasmica diede fuoco alle polveri del suo piacere e per qualche istante Mara fu pervasa da spasmi incontrollabili lungo tutto il corpo che non aveva mai immaginato di poter provare. Perse il controllo dei propri muscoli e in uno sciame convulsivo crollò sul corpo dell’uomo spalmandocisi sopra cercando una penetrazione sempre più profonda…come se fosse possibile.Ci vollero alcuni minuti prima di tornare in se. Mara riaprì gli occhi, ritrovando il controllo del respiro. Lasciò la presa dai bicipiti di lui e mollò la morsa delle sue gambe. Scivolò di lato estraendo lentamente il pene dalla guaina. Vibrò ad ogni millimetro. Con un respiro profondo si lasciò andare su un fianco dove prese un attimo di pausa. Lentamente procedette a retrarre le sue mani dal corpo di lui e quando non vi fu più contatto trovò il coraggio di alzare gli occhi ed incontrare i suoi. Li trovò grandi, belli ma ancora attoniti, esterrefatti, certamente increduli di quanto era appena successo. Li fissò per qualche secondo. Poi volse lo sguardo alla finestra sempre spalancata e quindi di nuovo a lui. Lui colse il messaggio. Scivolò indietro verso il bordo del materasso allontanandosi da lei. Scese dal letto, si ricompose i capelli lunghi, la guardò ancora con uno sguardo incerto come per chiederle cosa fare. Mara annuì sicura, forse anche una punta spazientita eliminando in maniera impietosa ogni speranza residua. L’intruso si volse verso la finestra e nel silenzio si riassorbì nell’oscurità del viale. Mara fece un ultimo sforzo e si alzò dal letto. Mosse un passo verso la finestra e la chiuse bloccandola. Con veloci movimenti delle braccia abbassò completamente la persiana e si lasciò cadere sul letto. Abbracciò il letto e le venne da ridere, “c’è un nuovo record tra i tuoi orgasmi Mara!” Disse ad alta voce.Sistemò il cuscino, pose la mano sulla figa accoccolandosi su se stessa,“…e non sarà l’ultimo!”.Il sorriso rimase sulle sue labbra mentre Mara prese sonno serena e appagata.
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6 anni fa
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LEZIONE DI BALLO
Finalmente Irene l’aveva avuta vinta, si era messa in testa che mi doveva insegnare a ballare e ci era riuscita, lei appassionata di ballo mi aveva convinto, per tutto l’inverno mi aveva portato a scuola di ballo, e dopo tante lezioni, a 45 anni di età, la mia goffaggine era sparita, lei diceva che ero diventato bravo, a me bastava soltanto potermi muovere in modo armonioso e farla contenta portandola ogni tanto a ballare. Fino ad adesso avevo ballato solo alla scuola questo primo week end di inizio giugno lei aveva organizzato la nostra uscita, mi aveva tenuto nascosto il luogo dove aveva prenotato, unica condizione che io gli avevo posto era che il vestito per quella serata lo avremmo scelto insieme ma la parola finale toccava a me. La boutique in cui l’avevo portata era una di quelle in cui lei faceva pochi acquisti poiché a suo parere i vestiti erano troppo sex e spinti e non adatti a serate di gala, stavolta però io volevo proprio quello un vestito elegante ma anche molto sex, dopo tante prove alla fine avevamo scelto un vestito color argento in seta una ampia scollatura davanti e schiena totalmente scoperta, logicamente da portare senza reggiseno, completava il lato sex un vistoso spacco che se non si restava attenti lasciava intravedere mutandine, con il vestito era compreso un minuscolo perizoma dello stesso colore e stoffa del vestito. Anche se lo considerava un po' troppo osè, Irene mi aveva accontentato, logicamente come ogni donna non si era accontentata di un solo vestito ed all’uscita della boutique eravamo colmi di pacchetti, per me eravamo andati sul classico, un paio di pantaloni blu che mi calzavano a pennello e la classica camicia bianca. Il giorno dopo appena sveglio vedo Irene già pronta mi invita a prepararmi dicendomi che voleva partire prima di pranzo e che avremmo pranzato per strada, faccio una doccia veloce ed un’altrettanta veloce colazione e partiamo, appena in circonvallazione mi fa subito prendere l’autostrada e mi dice di proseguire verso Venezia, ora avevo chiara la nostra destinazione, quando gli chiedo conferma lei ride negando sia Venezia la destinazione e dicendo che sarebbe stato un posto che lei conosceva bene poiché per anni ci aveva passato le vacanze estive. Arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio, dopo che ci siamo sistemati in camera, sistemato la nostra roba, mi avvicino ad Irene con l’intento di baciarla e portarla a letto per farci l’amore, lei mi blocca subito dicendomi di stare buono di farmi una passeggiata perché lei aveva appuntamento dal parrucchiere, di cattiva voglia acconsento e lei dopo avermi dato un bacio esce per il suo appuntamento, non sapendo come passare il tempo decido di fare una passeggiata sul lungomare in cerca di un buon ristorante per la sera. Passano un paio di ore e di Irene ancora nemmeno l’ombra, inizio ad essere impaziente, decido allora di scendere nella hall ad attenderla, passa quasi un’altra ora, ormai la mia pazienza è al limite, da innervosito divento incazzato anche perché non so nulla del programma della serata e non ho nemmeno prenotato ristorante, sono a smadonnare davanti all’entrata dell’hotel quando la vedo arrivare, più si avvicina più resto sbalordito, quando mi è davanti resto a bocca aperta, è stupenda, ha accorciato i suoi capelli biondi. Sta benissimo. Ma il lavoro perfetto lo ha fatto la truccatrice e stupenda mi avvicino ad abbracciarla e lei mi da un fuggevole bacio sulle labbra e poi prendendomi per mano mi porta di corsa verso la nostra camera, gli chiedo dove vuole andare a mangiare ma lei mi assicura che è tutto a posto e già prenotato, in un attimo è nuda davanti a me, e cerca il vestito da indossare, non resisto a vederla cosi bella gli sono addosso e lei sorridendo mi scaccia pregandomi di aver pazienza, si veste in un attimo aggiungendo qualche gioiello che la rende più affascinante. Come al solito appena arriviamo al ristorante tutti gli sguardi sono diretti al nostro Ferrari, stavolta per poco, appena Irene scende dall’auto i presenti spostano gli sguardi su di lei, gli uomini se la mangiano con gli occhi e mi guardano con molta invidia, facciamo l’ingresso al ristorante e ci portano al tavolo prenotato da Irene, la sala è enorme con in mezzo un grande spazio vuoto, dove presumo si ballerà, il nostro tavolo è in fondo al terrazzo su una piattaforma sul mare, praticamente ci affacciamo sul mare e lo abbiamo anche sotto, è una serata bellissima la nostra zona è illuminata solo dalle candele sul tavolo e dalla luna, devo dire che anche come posto è molto bello, si sente l’odore della salsedine ed il rumore delle onde che si infrangono nei pilastri della struttura, anche io continuo a mangiarmi con gli occhi Irene e lei mi promette che mi farà passare una notte indimenticabile. Quando iniziamo a mangiare una orchestra inizia a suonare ed i primi avventori nella pausa tra una portata e l’altra iniziano a ballare, noi decidiamo di mangiare con calma, prima del dolce Irene mi invita al primo ballo, e un languido e romantico swing, ci dondoliamo abbracciati Irene mi guarda sorridente i suoi occhi sprizzano felicità e mi elogia come ballerino, io sono in estasi a tenerla fra le braccia, e non solo io, basta poco ed ho una notevole erezione, temo che al ritorno al tavolo qualcuno se ne potrebbe accorgere, lo faccio presente a Irene che fa una risata ma ballando, essendo provetta ballerina mi porta in prossimità del nostro tavolo dove possiamo sedere tranquillamente. Passiamo la serata a ballare ed io sono sempre più eccitato, Irene è euforica, ha bevuto qualche bicchier in più e perde in parte i freni inibitori, non cerca più di stare attenta allo spacco del vestito, ne tantomeno al fatto che ogni tanto dalla scollatura fa capolino un capezzolo, io non ho fatto altro che strusciarmi contro di lei per tutta la serata facendogli sentire la mia erezione ed in un momento in cui siamo stati affacciati al balcone sul mare avendo potuto con la mia mano raggiungere la sua figa ho constatato che anche lei era eccitatissima. Ad un certo punto della serata un ballerino di latino americano, si avvicina a Irene e la invita a ballare, lei con mia meraviglia declina l’invito dicendogli che aveva già il ballerino per tutta la serata, approfitto per dargli un bacio e lei mi sussurra che stanotte vuole essere solo mia, sono al settimo cielo dalla gioia ed anche quando un signore sui 50 anni insieme a una ragazza molto bella anche se un po' volgarotta si avvicinano con l’intento di attaccare bottone li liquidiamo gentilmente ma in modo fermo, è chiaro che stasera non ci sarà spazio per trasgressioni e ci godremo la nostra serata. Verso mezzanotte chiedo ad Irene se ha voglia di rientrare, lei sorridendo mi risponde che è consapevole che la voglia è più mia che sua e che dovevo avere pazienza perché avevamo tutta la notte ed il giorno dopo davanti poi ad un certo momento mi prende per mano e mi invita a seguirla, imbocca una scaletta che scende sotto la piattaforma, dove c’è un altro spazio, molto più vicino al mare, con alcune poltrone e due sedie a dondolo, siamo al limite della piattaforma 10 centimetri sotto di noi c’è l’acqua il mare è calmissimo altrimenti credo che le onde sommergerebbero lo spazio, Irene si appoggia alla balaustra poi mi attira a se ed inizia a baciarmi, la sua lingua non mi da pace, bacia con una intensità maggiore del solito, in un momento di pausa lentamente allarga suo vestito e mette a nudo il suo seno è un chiaro invito a baciarlo io inizio ad accarezzarlo, sento i capezzoli inturgidirsi sotto le mia dita Irene sospirando piega il capo all’indietro lasciando scoperto il collo, io inizio a baciare e sfiorare con la lingua il suo collo per poi scendere lentamente fino a raggiungere il suo seno, succhio i suoi capezzoli e con le mani scendo a cercare la sua figa, il minuscolo perizoma è un ostacolo irrisorio, quando sto per inginocchiarmi per poter leccare la sua figa, Irene mi trattiene pregandomi di continuare il quel modo, l’accontento e lei allargando il vestito mette a nudo la sua figa, io continuo a baciare l sua bocca il suo collo il suo seno mentre lei lentamente apre la cerniera dei mie pantaloni ed afferra il mio cazzo, lo accarezza lo stringe e poi se lo struscia sulla figa, la mia cappella sente il suo clitoride sono sempre più eccitato ed invito Irene verso le poltrone, lei mi blocca li e non mi fa muovere continua a strusciarsi il mio cazzo su suo clitoride poi appoggia il suo piede alla ringhiera in questo modo resta con le gambe divaricate e poi aver indirizzato il mio cazzo alla sua figa mi chiede di prenderla in quel modo, anche lei e bagnata fradicia basta una leggera spinta e sotto tutto dentro di lei, mi stringe fortissimo e basta poco e gode con un orgasmo che la scuote tutta continuo a baciarla ed accarezzarla e lei mi chiede di godere anche io vuole sentirsi inondare del mio orgasmo, quando mi lascio andare e i primi schizzi arrivano dentro di lei ha di nuovo un altro orgasmo e si stringe forte a me uso il mio fazzoletto per aiutarla a pulirsi un po' ci sistemiamo e ci sediamo sulla dondolo a riprendere fiato. E’ a questo punto che seduti in un angolo della piattaforma notiamo il signore di prima con la ragazza giovane, lei è intenta a fargli un pompino, sicuramente hanno assistito al nostro amplesso ed adesso vogliono farci capire che sono disponibili anche ad altro, restiamo seduti sulla sdraio Irene abbracciata a me, e li osserviamo, adesso siamo noi a goderci lo spettacolo, l’uomo ci osserva con sguardo invitante ma noi restiamo immobili, poi cambia posizione va piegare la ragazza a pecorina gli alza la minuscola gonna mettendo in mostra un bellissimo culo, la ragazza è senza mutande e lui subito con un colpo secco gli è dentro, si sono posizionati in modo che noi possiamo vedere chiaramente, lui continua a guardare Irene voglioso, come a fargli capire che desidererebbe avere lei, mentre Irene resta impassibile, basta poco ed anche lui gode dentro la ragazza. Dopo che si sono sistemati, con la banalissima scusa di chiedere di accendere sigaretta s avvicinano a noi, la ragazza sposta subito una poltroncina e senza chiedere permesso si siedono davanti a noi quasi a contatto, Irene in un primo momento ha un moto di stizza, li sta quasi invitando ad allontanarsi, poi si calma, dopo le presentazioni si chiacchiera dl più e del meno Arturo e Franca hanno l’educazione ed il buon gusto di non fare nessun accenno agli amplessi consumati pubblicamente poco prima, e con il passare del tempo si rivelano 2 persone colte ed intelligenti anche ad Irene diventano simpatici e la sento più rilassata ed a suo agio, sono regolarmente sposati anche se noi avevamo pensato di no, vista la differenza di età, 20 anni ci confermano loro, Arturo è un piccolo industriale venuto su dal niente e Franca diciamo quadi che se la è cresciuta, ci invitano a pranzo per il giorno dopo a casa loroinvito che accettiamo, poi mentre Arturo che sicuramente ci ha visti arrivare inizia a chiedermi di parlargli del mio Ferrari, mentre noi discutiamo di auto, mi accorgo che Franca furtivamente ha messo una mano sula gambe di Irene che ha un leggero movimento, la guardo e lei mi fa cenno che è tutto a posto e si stringe di più a me, Franca accarezza la coscia nella sua lunghezza, Irene sempre stretta a me si sistema meglio sul dondolo divaricando leggermente le gambe, anche Arturo ha smesso di parlare ed assiste alla scena leggermente più staccato, adesso le carezze di Franca sono più decise con la scusa di dare un bacio bisbiglio all’orecchio di Irene se tutto ok, lei mi fa uno sguardo eloquente dicendo si con la testa, Franca si sposta leggermente in avanti ed affonda la sua bocca sulla figa di Irene ed inizia a leccarla, lei si stringe a me baciandomi ed inarcandoci in modo che Franca posso leccarla a fondo, mentre il suo respiro diventa più affannoso le sue mani armeggiano con mie pantaloni li sbottona raggiungendo il mio cazzo e tirandolo fuori, anche Franca accarezza il mio cazzo e quando Irene ha un primo orgasmo, sposta la sua bocca dalla sua figa al mio cazzo ed inizia a farmi un pompino, Arturo che fino a quel momento era stato in disparte si sposta mettendosi accanto a Franca ed allunga le mani per accarezzare il seno ad Irene, alla prima carezza, anche con mio stupore, Irene gli allontana la mano poi chiede a Franca di spostarsi ed essendo di nuovo il mio cazzo duro mi viene sopra infilandosi il mio cazzo dentro ed attaccandosi al mio collo ed iniziare a baciarmi si muove lentamente in modo dolce, Franca ed Arturo per un po' la accarezzano sulla schiena e sul culo poi anche loro iniziano a far l’amore fra di loro, Irene inizia a tempestarmi di baci tutto il volto e dopo un po' gode di nuovo avendo un orgasmo accompagnato da gridolini, io mi trattengo anche perché la notte sarà lunga e per adesso va bene cosi, pochi minuti dopo anche Arturo e Franca godono, ci sistemiamo sempre non parlando di sesso come se fosse un tabù e ci salutiamo dandoci appuntamento al giorno dopo, mentre rientriamo in hotel chiedo a Irene se ci fosse qualche problema con Arturo e lei mi risponde che non c’era nessun problema e che anzi era un tipo molto intrigante e sicuramente molto delicato e dolce come piaceva a lei, ma poi aggiungeva che quella notte voleva essere solo mia e fare l’amore solo con me, gli do un bacio ed abbracciati saliamo in camera. Appena arriviamo in camera, Irene si avvicina a me mi da un bacio e lentamente inizia a sbottonarmi camicia pregandomi di restare immobile, inizia ad accarezzarmi il torace poi a baciarlo mentre con le mani inizia a slacciarmi pantaloni, quando mi ha spogliato spostando leggermente le spalline fa cadere il suo vestito a terra e poi si sfila il minuscolo perizoma, siede al bordo del letto e mi attira verso di se, il mio cazzo duro è a pochi centimetri dalla sua bocca, lo prende in mano lo accarezza lo sfiora con le labbra, con una mano mi tocca le palle poi lentamente lo fa sparire nella sua bocca, inizia a succhiare come un bimbo succhia il capezzolo, il cazzo mi diventa duro come il marmo, tento di farla sdraiare ma lei mi prega di restare ancora in quella posizione, continua a succhiare ed accarezzare il mio cazzo, ci gioca in tutti i modi, faccio fatica a trattenermi, finalmente lentamente si sdraia, mi inginocchio ai piedi del letto gli faccio mettere le gambe sulle mie spalle ed inizio a leccarla, con la lingua disegno i contorni del suo inguine mentre con una mano le massaggio lentamente il monte di venere, mi avvicino al suo clitoride sfiorandolo e facendogli sentire solo il calore del mio alito, inarca la schiena offrendomi la sua figa ed allora lentamente inizio a leccarla, prendo in bocca il suo clitoride ed inizio a succhiarlo la sento rabbrividire di piacere, poi inizio a dargli lunghe leccate dal clitoride fino al buchetto dietro, le sue mani tengono bloccata la mia testa e quando sento le sue gambe che stringono imprigionandola capisco che sta per godere inizio a succhiare più forte fino a che la mia bocca non è inondata dai suoi umori, succhio fino all’ultima goccia poi mi alzo e lentamente affondo il mio cazzo dentro di lei che attorciglia le sue gambe intorno alla mia schiena tenendomi bloccato dentro di lei. Alterno colpi leggeri e cadenzati alternandole a nuove leccate di figa e culetto, poi quando è bagnata al punto giusto, gli faccio alzare di più le gambe punto il mio cazzo nel suo buchetto dietro e lentamente spingo fino a che sono tutto dentro, continuiamo a baciarmi i nostri respiri diventano sempre più affannosi e quando la sento di nuovo godere mi lascio andare anche io e libero il mio godimento dentro di lei, continuiamo a baciarci per un tempo indefinito e poi ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo finita la colazione e dopo aver fatto passeggiata ci avviamo verso casa di Arturo e Franca, entriamo in una bella e moderna villa con un ampio e bello giardino, all’entrata un grande patio confina con una piscina altrettanto grande con accanto una vasca idromassaggio, Arturo e Franca ci accolgono in modo caloroso, dopo i saluti di rito Irene si avvicina al bordo della piscina seguita anche da noi, Franca gli chiede se ha desiderio di prendere il sole e fare il bagno che in quel caso gli avrebbe prestato un costume, Irene fissandola gli risponde che non ne ha bisogno e che noi siamo patiti del naturismo e senza aggiungere altro sfila il vestito e le mutandine e resta nuda accomodandosi su una sdraio, Arturo resta a bocca aperta, la fissa incantato mangiandosela con gli occhi, lei lo guarda e gli sorride, poi invita anche me a spogliarmi e sdraiarmi accanto a lei, chiedo ad Arturo se ci sono problemi se anche io mi metto nudo e lui deglutendo sempre con gli occhi puntato ad Irene mi invita a fare come se fossi a casa mia, mi spoglio anche io e mi stendo sulla sdraio accanto a Irene, Arturo e Franca si congedano un attimo dirigendosi verso casa e dicendoci che sarebbero arrivati a momenti. Quando restiamo soli fisso Irene con aria interrogativa, lei mi sorride dicendomi che il giorno prima voleva essere solo mia, ma che oggi se capitava occasione avrebbe gradito anche trasgredire, quando gli faccio notare che Arturo era dal giorno prima che se la mangiava con gli occhi lei mi dice che lo trova un bell’uomo, intelligente, colto e molto intrigante, aggiungendo anche che la sera prima aveva notato che era anche ben dotato, sorridiamo consapevoli che oggi a differenza della sera prima ci sarà un seguito con Arturo e Franca. Quando ritornano, anche loro, sono in parte nudi, Arturo ha un costume a pantaloncini, si nota un fisico asciutto e già abbronzato, mentre Franca in topless mette in mostra un bellissimo seno sodo e formoso, il culo lo avevamo ammirato la sera prima ed anche quello era molto bello. Irene li osserva poi si alza e sorridendo di avvicina ad Arturo dicendo che non poteva stare con pantaloncini e senza dargli nemmeno tempo di capire glieli fa scendere sfilandoglieli ed invitandolo a sedere davanti a noi, poi rivolta verso Franca invita anche lei a mettersi nuda, e quando toglie slip mette in mostra una bella figa depilata ma con un ciuffetto di peli all’altezza del monte di venere. Restiamo a chiacchierare del più e del meno, si nota dal loro leggero disagio che non sono abituati a stare nudi, per noi invece è una cosa naturale, Arturo va a prendere aperitivi mentre Franca sistema il tavolo per il pranzo a bordo piscina, Irene intanto ha avvicinato le sdraio ed adesso mi bacia ed inizia a strusciarsi, quando glielo chiedo mi conferma che Arturo è intrigante ed ha voglia di scoparselo, poi facendomi battuta mi dice che nemmeno a me andrà male poiché Franca è una gran bella figa. Quando arrivano gli aperitivi, Irene ha appoggiato la testa sul mio petto , iniziando a darmi bacetti, mentre con una mano sta giocando con il mio cazzo che intanto è diventato duro, Arturo siede e ci osserva un po’ impacciato, Irene continua a massaggiarmi il cazzo fissando Arturo, che memore del rifiuto della sera prima non osa avvicinarsi ne a prendere iniziativa, quando Irene inizia a farmi un pompino lui non riesce più a nascondere la sua erezione e dopo un po’ si tuffa in acqua ma non smette di guardarci, Irene si alza fa passare le gambe a cavallo della sdraio e rivolta verso la piscina lentamente si fa scivolare il cazzo dentro la figa, con una mano si tocca il clitoride e con l’altra si accarezza il seno sempre fissando Arturo che è sempre più impacciato ed eccitato, a questo punto Irene rompendo gli indugi chiama Arturo e lo invita ad avvicinarsi, in un primo tempo resta un po’ interdetto poi lei gli fa chiaramente cenno di avvicinarsi, quando esce dalla piscina, si nota chiaramente che il bagno non è servito a calmarlo, il suo cazzo svetta in piena erezione e bastano due passi per essere davanti a Irene che allunga una mano afferrandoglielo ed iniziando a segarlo, poi lo attira a se e lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo, Arturo chiude gli occhi con una espressione estasiata poi allunga le mani ed inizia ad accarezzargli il seno, Franca ci osserva ma non si avvicina sento la figa di Irene bagnatissima, anche lei è molto eccitata inizia a muoversi più velocemente e raggiunge l’orgasmo, a quel punto anche Arturo eccitato al massimo gode in bocca a Irene che con mia sorpresa – visto che non lo gradisce molto - ingoia tutto nel frattempo anche Franca si è avvicinata abbraccia Irene e gli da un lungo bacio in bocca, sento gli umori di Irene scendere lungo il mio cazzo, ma mi trattengo dal venire e quando Irene si stacca da me è Franca che succhia i suoi umori dal mio cazzo facendomi un pompino, ma anche stavolta mi trattengo dal venire. Ci rilassiamo un po’ e poi pranziamo, stavolta parliamo sia della sera prima che di oggi ed Irene spiega ad Arturo perché aveva rifiutato il suo approccio la sera prima aggiungendo che al contrario oggi era giornata di trasgressione. Finiamo il pranzo con calma e dopo il caffè Irene in modo sorprendente – di solito non prende mai iniziativa – va dietro Arturo ancora seduto a tavola gli mette le mani sul petto ed inizia a baciarlo sul collo, io mi avvicino a Franca mi metto davanti a lei e la invito a succhiarmi il cazzo, dopo un po’ Irene prende Arturo per mano e si avvia verso l’interno della casa, anche io e Franca li seguiamo in camera da letto, Irene si sdraia sul letto ed invita Arturo a leccarla lui è raggiante, dopo sera prima mai avrebbe sperato di scopare Irene, inizia ad accarezzarla dai piedi lentamente sale con le mani lungo il suo corpo facendo seguire la sua lingua lungo le sue cosce fino a che non arriva alla figa, inizia a leccarla delicatamente e dolcemente come piace ad Irene che allarga le gambe offrendosi tutta ai suoi baci per poi invitarlo a prenderla, Arturo delicatamente affonda tutto dentro di lei ed inizia a pomparla aumentando la frequenza dei colpi, lei ha un primo orgasmo ma Arturo non si ferma fino a quando dopo l’ennesimo orgasmo anche lui gode dentro di lei, nel frattempo accanto a loro Franca mi aveva fatto sdraiare supino e mi era venuta sopra godendo anche lei, quando Arturo si stacca da Irene, Franca si alza la afferra dai piedi e la attira il fondo al letto, lei in piedi si piega a 90 gradi ed inizia a leccargli la figa ancora piena del godimento di Arturo ed invita me a prenderla a pecorina, inizio a sbatterla, mentre Irene si gode le sue leccate, poi mi stacco mi abbasso ed inizio a leccargli buchetto, Franca capisce mie intenzioni ed allarga di più le gambe, la bagno con la mia saliva mista ai suoi umori, e dopo avergli infilato il cazzo in figa per bagnarlo, lo sfilo e lo appoggio al suo buchetto, la sento che si contrae e mi prega di fare piano perché è la prima volta, do una spinta decisa e la mia cappella è dentro facendo urlare Franca, resto immobile un attimo e quando vedo che lei lecca con nuova foga Irene spingo con decisione fino a che non sono tutto dentro, Franca smette di leccare Irene anche perché sul suo volto le smorfie di dolore e di godimento si alternano, a questo punto Irene si gira e va sotto ed inizia a succhiare il clitoride a Franca che lentamente trasforma i lamenti di dolore in lamenti di godimento Arturo ne approfitta e si posizione fra le gambe si Irene ed inizia a leccarla per poi dopo un po’ quando torna di nuovo duro affondare il suo cazzo nella figa di Irene, la prima a godere è Franca seguita poi ad uno ad uno da tutti noi in un godimento totale, restiamo a letto a coccolarci, scherzosamente prendo in giro Irene dicendogli che era la prima volta che la vedevo così trasgressiva e piena di iniziativa, risponde allo scherzo dicendomi che visto che gli dicevo sempre che doveva essere più intraprendente e che una volta fatto avevo da ridire sarebbe stata ultima volta. Continuiamo a scherzare e visto il feeling che si è creato con Franca ed Arturo li invitiamo per un week end da noi visto che ci hanno svelato che per loro era stata la prima volta, anche se era da tanto che cercavano occasione, gli proponiamo un week end lungo in modo di avere la possibilità di fargli visitare anche qualche locale scambista e di aiutarli nel loro percorso, ci salutiamo con la promessa di rivederci a breve.
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6 anni fa
irene_alberto,
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Ultima visita: 3 anni fa
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INCONTRO IN PALESTRA 2 PARTE
Dopo l’incontro con Gabry eravamo rimasti d’accordo che sarebbe venuta a cena insieme al suo uomo, Diego, il sabato sera a casa nostra, e finalmente siamo a sabato.Fin dal mattino una strana eccitazione si era impossessata di me, oltre all’eccitazione nell’immaginare la serata ero molto indaffarata a preparare in modo che gli ospiti si trovassero a loro agio. Gabry ci aveva avvisato che per loro, ma soprattutto per Diego era la prima esperienza di scambio, in effetti pur se molto presente nelle loro fantasie non aveva mai avuto esperienze, con Alberto ci eravamo messi d’accordo di far partire tutto in modo soft per poi vedere come si sarebbero comportati loro. Ormai era tutto pronto, avevo deciso che avremmo cenato all’interno per evitare sguardi indiscreti dei vicini, avevo preparato il tavolo in penombra illuminato da candele aromatiche, la cena era pronta per essere servita ed il vino in fresco. Nel pomeriggio avevo fatto un salto da estetista e parrucchiere adesso stavo aspettando Alberto, ero indecisa su cosa indossare, il suo consiglio mi sarebbe stato utile. Al suo arrivo Alberto mi guarda raggiante, non smette di farmi complimenti, continua ad adularmi dicendo che sono bellissima, insieme ci avviamo in camera e gli chiedo consiglio su cosa indossare, optiamo tutte e due per un completo pantaloni di seta nero con scollatura fino a ombelico, Alberto mi consiglia di lasciarlo aperto anche se ad ogni piccolo movimento il mio seno ben visibile, un paio di scarpe in vernice con tacco 10 completano il tutto, mi spoglio per cambiarmi e apro un cassetto per scegliere un perizoma, Alberto dietro di me, mi bacia sul collo e poi con le mani mi sfiora i capezzoli, un brivido mi percorre, da stamane che sono eccitata, sorridendo lo prego di smettere, lui insiste facendomi sentire la sua eccitazione, poi sento che mi passa qualcosa attraverso il collo, resto sorpresa, mi sta allacciando al collo una catenina in oro bianco con una perla come pendaglio, sono felicissima, mi giro verso di lui e lo abbraccio fortissimo dandogli un lungo bacio, mi fa arretrare e mi fa sdraiare sul letto, mi fissa estasiato ed in un attimo nudo anche lui, inizia a baciarmi tutta, appena arriva al mio sesso bastano pochi baci ed ho un primo orgasmo, lui continua a leccarmi per poi lentamente venirmi dentro, accavallo le gambe dietro la sua schiena in modo da sentirlo tutto dentro, continua a baciarmi sempre dicendomi che mi trova bellissima, sono come in estasi, ed ho un nuovo orgasmo, poi lui si sfila da me dicendomi che meglio rimandare a dopo. Andiamo in bagno a darci una pulita, lui fa una doccia veloce mentre io mi rinfresco e mi profumo, ma le sorprese non sono finite lui dalla sua giacca estrae un pacchetto e me lo porge, lo apro con molto curiosità e vengono fuori un paio di minuscoli slip bianchi a forma di farfalla, sono bellissimi, sto per indossarli ed Alberto mi raccomanda di controllare bene, a questo punto mi accorgo di un’altra perla agganciata allo slip, dalla parte interna, al mio sguardo interrogativo si mette a ridere prende lui in mano lo slip e me lo fa indossare delicatamente ed a questo punto capisco la funzione della perla. E’ attaccata in modo che una volta indossati gli slip resta a contatto con il clitoride ed a ogni piccolo movimento trasmette una piacevole sensazione, gli do ancora un bacio dicendogli che facendo cosi mi vizia troppo, lui mi osserva ancora con occhi raggianti e sorride, finiamo di vestirci e scendiamo, ormai manca poco ed i nostri ospiti dovrebbero arrivare. Sento squillare il campanello, vado in agitazione, Alberto mi dice di stare calma ed apre la porta, Gabry saluta sorridente, ha una minigonna rossa elasticizzata ed una camicia abbastanza aperta da far intravedere che non indossa reggiseno, dietro di lei un bellissimo ragazzo sui 30 anni abbronzatissimo con occhiali da vista che gli danno un aspetto di professorino, molto bello ed anche fisicamente molto ben messo, mi piace proprio, arrossisco un po’, Gabry da un veloce bacio sulle labbra ad Alberto e poi uno anche a me, approfitto anche io per dare un bacio sulle labbra a Diego, questo mi fa venire brividi, davvero molto bello, dopo i saluti di rito, io e Gabry facciamo una risata, ci siamo accorti che Alberto e Diego indossano tutte e due camicia bianca e pantaloni di lino blu, qualche battuta scherzosa serve a farci entrare in sintonia. Durante la cena veniamo a sapere che Diego in effetti deve la sua abbronzatura alla sua nazionalità, infatti lui un ingegnere cubano da una decina di anni in Italia, la cena prosegue in allegria, Gabry molto loquace mentre al contrario Diego abbastanza timido e parla di meno, Alberto spesso mi guarda e mi lancia dei sorrisetti, ha capito perfettamente che Diego mi piace molto, ed in effetti non vedo l’ora che succeda qualcosa, fosse per me gli salterei subito addosso. Finita la cena ci spostiamo in sala, vado a preparare il caff ed al mio ritorno trovo Gabry seduta sul divano accanto ad Alberto mentre Diego siede su una poltrona, lo guardo un po’ delusa, avrei voluto averlo vicino, con Alberto ci scambiamo uno sguardo e lui scoppia in una risata di cui solo noi due capiamo il motivo. A questo punto Alberto, sempre un vero tesoro, si alza va allo stereo e mette un disco di ritmi latino americani, poi rivolgendosi a Diego gli dice che io adoro ballare e che sarebbe giusto approfittarne. Guardo con grande gratitudine Alberto, mi avvicino a lui e gli do un bacio come ringraziamento, Diego sempre timido non fa nessun movimento, allora decido di dargli io una scossa, lo prendo per mano e lo invito a ballare con me.Appena iniziamo a ballare scopro gli effetti della perla, ad ogni contatto batte contro mio clitoride sprigionando piacevoli sensazioni, dopo un paio di balli sento anche l’eccitazione di Diego, lo guardo fisso negli occhi, lui arrossisce un po’ quasi a scusarsi, ma io gli faccio capire che gradisco molto stringendolo di più e strusciandomi contro il suo sesso, inizia un ballo un pò più lento ed allora le sue labbra si avvicinano al mio collo, sento il suo respiro sulla mia pelle, poi inizia a baciarmi sul collo facendomi rabbrividire dal piacere, scambio uno sguardo con Alberto e lui, con un cenno prestabilito, mi fa capire che siamo liberi di giocare come vogliamo, non aspetto più, mi avvento sulla bocca di Diego ed inizio a baciarlo, risponde al bacio, la sua lingua si intreccia con la mia, le sue mani iniziano a percorrere tutto il mio corpo, intanto Gabry ha slacciato i pantaloni ad Alberto ed ha iniziato a succhiarlo, lui mi guarda incitandomi a essere più intraprendente, sono eccitatissima mi sento bagnatissima mi stacco da Diego ed inizio a slacciargli la camicia, lui sposta le spalline ed il mio vestito cade a terra, tolgo le scarpe e mi libero del vestito, fa una carezza al mio sesso facendomi sentire di più la perla ed io ho un primo piccolo orgasmo, continuo a slacciare i pantaloni a Diego, anche lui resta in slip, resto quasi allibita, dal pacco che si nota con su slip deve essere molto dotato, non serve più ballare, gli sfilo gli slip e davanti ai miei occhi appare qualcosa di eccezionale, ha un cazzo più grande della media ma anche abbastanza lungo, lentamente lo afferro ed inizio ad accarezzarlo lo sento duro come il marmo lo avvicino alla mia bocca ed inizio a leccarlo mentre con una mano gioco con le sue palle, per essere più comoda lo faccio sedere su una sedia, inginocchiata davanti a lui continuo a succhiare, riempie tutta la mia bocca, poi lentamente mi rialzo e sto davanti a lui che lentamente mi sfila gli slip, sono un lago di umori, bastano poche carezze ed ho di nuovo un orgasmo, gli vado cavalcioni, mi attacco con le mani al suo collo ed iniziamo a baciarci, il suo cazzo struscia contro la mia figa regalandomi sensazioni bellissime, ma non mi basta, ho desiderio e voglia di averlo dentro di me. Alzo leggermente il bacino prendo il suo cazzo e lo indirizzo alla mia figa, anche se sono bagnatissima fa un pò fatica ad entrare, scendo lentamente e centimetro dopo centimetro entra tutto dentro di me, mi sento piena, una sensazione bellissima, inizio a cavalcarlo lo sento sbattere contro di me mentre lui adesso succhia i miei capezzoli, inizio a muovermi sempre più velocemente fino a che con un urlo non vengo con un orgasmo che mi sconquassa dentro, mi fermo solo un attimo e riprendo la mia cavalcata, voglio sentirlo venire dentro di me, inizio a baciarlo succhio la sua lingua e poi sento il caldo dei sui schizzi dentro di me mi stringe forte anche lui fino a che non ci fermiamo esausti. Mi giro verso Alberto e Gabry, sono nudi anche loro, Alberto seduto sul divano Gabry di schiena lentamente continua a farsi penetrare anche lei sembra vicina all’orgasmo, mi avvicino a loro ed inizio a baciare Alberto mi guarda e mi chiede se mi piaciuto al mio cenno affermativo ha una espressione felice mi sposto davanti a Gabry, lei mi attira per darmi un bacio, ed io inizio a toccargli il seno, basta poco ed anche lei gode stringendosi a me, ci fermiamo un attimo a prendere respiro, Diego torna su poltrona, siedo su bracciolo della poltrona ed accarezzo il suo petto, per un attimo vedo negli occhi di Alberto un misto di tristezza e gelosia, corro subito da lui lo abbraccio e lo bacio lui mi stringe forte mi prende in braccio e viene dentro di me, lo sento duro ed eccitato lo invito a godere dentro di me ma lui mi dice che lo farà dopo, restiamo per un po’ abbracciati, poi invitiamo Gabry e Diego a seguirci in camera da letto al piano superiore. Vado in bagno a lavarmi del seme di Diego, al ritorno Gabry a pecorina e mentre Alberto la pompa da dietro lei continua a succhiare Diego vado anche io sul letto e Diego mi invita a inginocchiarmi sulla sua faccia, inizia a leccarmi e l’eccitazione mi invade di nuovo, mi sporgo in modo di poter raggiungere Alberto e baciarlo e mentre lo faccio lui mi sussurra se voglio provare…. faccio una faccia strana e poi gli dico che sono d’accordo di provare. Diego sembra essere in pausa ha bisogno di recuperare, Alberto si stacca da Gabry e la invita a giocare con me, i due uomini ci lasciano soli sul letto aprono la finestra e si fumano una sigaretta, bisbigliano ma non riesco a capire cosa si dicono. Siamo abbracciate, soddisfatte ma non sazie, ci baciamo dolcemente scambiandoci carezze, ci osserviamo con un misto di desiderio e complicità, le nostre bocche continuano a cercarsi mentre le nostre mani esplorano i nostri corpi, dopo un po’ che giochiamo cosi, mi alzo dal letto prendo per mano Alberto dicendogli che voglio fare l’amore con lui, mi segue ed iniziamo ad amarci dolcemente gli chiedo se offeso con me ma lui mi tranquillizza, mi godo la sensazione di averlo dentro di me, assaporo i suoi baci e godo del suo movimento dentro di me, accanto a noi Gabry e Diego ci imitano, anche loro fanno l’amore, Alberto mi chiede se sono pronta, mi sento bagnatissima e desidero averli tutte e due dentro di me, gli dico di si, Alberto fa un cenno a Diego che ritornato eccitato al massimo si sposta da Gabry e di sdraia ai bordi del letto con piedi penzoloni, io gli vado sopra mi faccio penetrare e poi mi sporgo verso di lui, Alberto dietro inizia a leccarmi, Gabry ha capito tutto ed allora anche lei inizia a leccarmi, sento la sua lingua sul mio buco dietro mi bagna, mi dilata, infila un dito ed inizio a godere sento sempre di più il desiderio fino a che sono io a chiedere ad Alberto di venirmi dentro, si avvicina a me, sento il suo cazzo che spinge nel mio culo, avere quello di Diego dentro non facilita la cosa, lo sento entrare lentamente la cappella dentro, poi con un colpo secco dentro di me, urlo dal piacere riempiono ogni parte di me, una sensazione indescrivibile Diego resta immobile dentro me, mentre Alberto da dietro inizia a pomparmi sempre più forte, godo urlando, ma non finita mi sento impazzire dal piacere, Gabry si avvicina a me mi accarezza e mi bacia sul viso incitandomi a godere, gli orgasmi si susseguono uno dopo l’altro fino a quando sento contemporaneamente gi schizzi caldi di tutte e due ed in quel momento ho un orgasmo sconvolgente che mi lascia senza fiato, mi butto sul letto incapace di muovermi mentre Gabry continua a baciarmi e coccolarmi, siamo esausti, mentre loro si rilassano io faccio una doccia e poi ci ricomponiamo. Torniamo in soggiorno, loro recuperano i vestiti, dopo essersi rivestiti ci diamo appuntamento al prossimo sabato, Gabry dice che vuole anche lei provare la “doppia” ci salutiamo con un bacio, ma io stavolta non bacio Diego in bocca. Ci mettiamo a letto io appoggio la mia testa sul petto di Alberto ed accarezzo il suo ventre, mentre siamo cosi Alberto mi chiede come mai nei saluti non avevo dato il bacio in bocca a Diego, gli rispondo che ormai il sesso era finito e non era il caso, mi guarda con occhi lucidi e mia bacia, io aggiungo di non gasarsi troppo che il sabato dopo lo bacerò ancora, sorride e mi accarezza il seno, allungo una mano a toccargli il cazzo e lo sento che si sta svegliando, scendo verso il suo inguine lo prendo in bocca ed inizio a succhiare, lo sento svegliarsi, mi chiede se ho ancora voglia ed alla mia risposta affermativa lentamente viene sopra di me in ginocchio, mi guarda e dice che sono bellissima si avvicina e lentamente lo sento entrare dentro di me, restiamo immobili ed abbracciati stretti, sento il suo cazzo pulsare dentro di me, non servono movimenti, siamo come una cosa sola, la mia figa si contrae intorno al suo cazzo vorrei restare tutta la notte cosi, Alberto continua a baciarmi ed a parlarmi non abbiamo fretta di godere. La notte non finita.
2013
0
6 anni fa
irene_alberto,
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INCONTRO IN PALESTRA
L’acqua della doccia scivola sul mio corpo donandomi un piacevole refrigerio, dopo 2 ore di esercizi in palestra ci voleva proprio. Sono Irene ho 45enne 1.65 per 51 chili e cerco in tutti i modi di tenermi in forma, Alberto il mio uomo dice che ho un corpo stupendo da far invidia a tante 30enni, lui vorrebbe che mettessi 2 o 3 chili in più dicendo che sarei perfetta, io al contrario preferirei avere 2 chili in meno, la cosa che mi piacerebbe molto, invece, sarebbe un seno un pò più abbondante, ho una 3^ scarsa e vista l’età un po’ cascante. Alberto insiste a dire che sono bellissima, ma forse mi guarda con occhi da innamorato, anche se devo ammettere che quelle volte in cui riusciamo a frequentare un centro benessere naturista, molti sguardi “vogliosi” sia di uomini che di donne mi fanno capire che in effetti sono desiderata. Siamo una coppia abbastanza trasgressiva, ci capita di praticare lo scambio senza remore e pur se non prenderei mai iniziativa mi è capitato di “giocare” con una donna, non disdegno le carezze ed i baci di una donna e se la situazione si fa elettrizzante ricambio, anche se onestamente devo ammettere che preferisco un bell’uomo giovane e prestante, in questo assecondata da Alberto che pensa soprattutto al mio piacere. Mentre sono assorta nei miei pensieri e mi godo il refrigerio dell’acqua che scorre sul mio corpo, nelle docce entra una ragazza, avrà sui 30/35 anni mi scappa subito un sorrisino perché a malincuore devo ammettere che Alberto ha ragione, la ragazza in questione in effetti è in sovrappeso, non dico che sia grassa, ma è alta più o meno quanto me ed a prima vista penso che abbia almeno una decina di chili in più, in compenso ha un seno da far invidia avrà una 4^ ma è turgido e sodo, noto che anche lei mi guarda, non è prima volta che una donna mi guarda, Alberto mi dice sempre di fare attenzione a come mi guardano perché secondo lui sono sguardi di desiderio e di velato invito, io sono sempre stata molto scettica su questa sua teoria ma stavolta voglio seguire il suo consiglio. La ragazza continua ad osservarmi mentre si lava, ci scambiamo un sorriso, lei non mi toglie gli occhi di dosso e mi accorgo che indugia a lungo con la mano fra le gambe, cerco d’osservarla di nascosto ma lei sicuramente si è accorta dei miei sguardi, certa che la osservo allarga di più le gambe ed insinua un dito dentro il suo sesso. La consapevolezza che lo ha fatto certa che la osservavo mi mette un po’ a disagio, ma nello stesso tempo sento che inizio ad eccitarmi, mi giro verso di lei che mi fissa con uno sguardo molto eloquente, faccio finta di non capire. Sarei tentata di uscire e correre a casa ma non so perché continuo a restare sotto la doccia, verso ancora del bagnoschiuma sulla spugna ed inizio di nuovo a lavarmi sempre con il suo sguardo addosso, siamo a nemmeno 1 metro distanza, lei fa un passo verso di me, e sempre guardandomi negli occhi mi chiede se voglio che mi aiuti a lavare la schiena, per un attimo resto senza parole, poi senza dire nulla gli passo la spugna. Non mi giro, e lei non si sposta dietro di me, allunga la mano e passa la spugna sul mio seno, chiudo leggermente gli occhi ed al secondo passaggio sento chiaramente la sua mano sul mio seno, ha lasciato cadere la spugna ed adesso accarezza il mio seno, sento dei brividi lungo la schiena, il mio sesso si bagna ma non è l’acqua della doccia, resto immobile ed a occhi leggermente chiusi, l’altra sua mano inizia a percorrere il mio corpo fino a che raggiunge il mio sesso, si accorgerà sicuramente che ormai sono bagnata fradicia, accarezza il mio clitoride e poi lentamente infila il medio dentro, il mio corpo vibra, mi poggia una mano dietro la nuca attirandomi a se, le sue labbra sulle mie sento la sua lingua che si fa strada ricambio il bacio e lentamente la mia mano si poggia sul suo seno, come avevo immaginato è sodo e turgido, lei mi stringe a sè sempre attaccate in un bacio che sembra non voglia mai finire, si stacca e si inginocchia davanti a me, sò cosa vuole fare e lo desidero anche io, allargo le gambe e sento la sua lingua sul mio sesso, prende fra le labbra il mio clitoride ed inizia a succhiarlo, sento che basterà poco per farmi godere. Il rumore della porta dello spogliatoio e delle voci ci fanno ricomporre velocemente, mi rendo conto della pazzia che stavo per fare, sono molto a disagio ed ho il terrore di essere stata scoperta, invece per fortuna ci siamo ricomposte in tempo. Schizzo fuori dalla doccia mi asciugo ed inizio a vestirmi, la ragazza fa lo stesso, il suo armadietto è abbastanza lontano, mi fa cenno di andare da lei ma non accolgo continuo a vestirmi, è lei ad avvicinarsi a me, ogni passo che fa verso di me il mio sesso si bagna sempre di più, mi dice se ho voglia di continuare, sono in totale subbuglio, senza nemmeno sapere cosa sto dicendo la invito a prepararsi ed a seguirmi in macchina fino a casa mia. Nel parcheggio attendo che esca, sembra non mi abbia visto, un leggero colpo di clacson, si gira verso me e fa cenno che è pronta a seguirmi, sono sconvolta agitata ed eccitata da tutta la situazione, senza indugiare chiamo Alberto, lo metto al corrente di tutta situazione, lui è entusiasta, e mi chiede se la sera gli racconterò in modo dettagliato, io invece gli dico di venire subito a casa perché desidero che lui sia con me, abbiamo trasgredito sempre insieme ed anche stavolta voglio che sia cosi.Arriviamo a casa, appena chiusa la porta si avventa su di me e mi da un lungo bacio, ricambio, poi la prendo per mano e la porto verso la camera da letto senza parlare, le parole non servono, ci spogliamo velocemente e ci sdraiamo sul letto, a questo punto la avverto che potrebbe arrivare il mio uomo, lei mi risponde che non ci sono problemi. Siamo sdraiate una accanto all’altra iniziamo a baciarci, le mie mani continuano ad accarezzare il suo seno mentre le sue martellano il mio sesso, mi sposto e la mia bocca adesso succhia i suoi capezzoli mentre lei continua a infilarmi 1 o 2 dita dentro, spinge la mia testa facendomi capire che gradirebbe essere leccata, faccio resistenza, e resto sul suo seno, allora è lei a spostarsi mi fa allargare le gambe e la sua lingua inizia a leccare il mio sesso, cerca di infilarla dentro come un piccolo cazzo, la cosa mi fa impazzire, lecca succhia e non mi da pace, sento le viscere contorcersi e poi con un urlo godo, vengo in continuazione 1 – 2 -3 orgasmi che mi sconquassano tutta, sono un lago di umori che lei continua a leccare, poi si sposta e mi bacia in bocca mi sa sentire il sapore del mio godimento, mi eccito ancora di più la faccio sdraiare delicatamente e vado sopra di lei a 69, inizio anche io a leccarla, ha un buon sapore, il suo clitoride è molto pronunciato lo prendo in bocca ed inizio a succhiarlo lo sento ingrossarsi dentro la mia bocca come un cazzo. Mentre siamo a fare il 69 sento un'altra lingua che lecca il mio buco del culo, capisco subito che è arrivato Alberto, smanio sono super eccitata, Alberto sa quanto io gradisca il sesso anale, ma prenderlo dietro mentre una donna ti succhia il clitoride è una cosa meravigliosa. Sento il cazzo di Alberto che entra dentro la mia figa, è una sensazione meravigliosa, inizio a leccare e succhiare la ragazza sempre con più vigore fino a che la sento godere, succhio tutto non smetto di leccarla lei si contorce ma io insisto, gode ancora ed ogni volta il suo corpo si contorce cose se volesse liberarsi. Intanto Alberto continua a pomparmi a pecorina, la ragazza esce da sotto di me, si mette in posizione sotto di noi ed inizia a leccare il mio sesso e le palle ed il sesso di Alberto, godo di nuovo urlando, Alberto si stacca da me e da il cazzo in bocca alla ragazza che inizia a succhiare con foga, io riprendo a leccarla, è lei che chiede ad Alberto di prenderla, è sdraiata al bordo del letto, alza le gambe in modo che Alberto possa entrare tutto dentro di lei, io mi inginocchio e gli metto il mio sesso sulla faccia, lei alterna leccate a gridolini di piacere, fino a che urlando ancora non ho un altro orgasmo, Alberto mi guarda ed io capisco, prendo la posizione che aveva lui ed inizio a leccare ancora la ragazza, lui inizia di nuovo a leccarmi il culo, poi sento la sua cappella che si fa strada fino a che non lo sento tutto dentro di me, succhio il clitoride della ragazza con più intensità sento che sta per godere di nuovo anche io ci sono vicina, e godo quando i caldi schizzi di Alberto riempiono il mio sfintere godiamo tutte e 3 insieme poi ci lasciamo andare esausti sul letto, la ragazza inizia a succhiare le ultime gocce di godimento di Alberto mentre lui continua a baciarmi ed a ripetermi GRAZIE AMORE GRAZIE AMORE. Rilassati ci presentiamo ed a questo punto la ragazza ci propone altro incontro insieme al suo uomo, accettiamo con gioia e facciamo invito a cena per sabato sera. CONTINUA.
2415
1
6 anni fa
irene_alberto,
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EDO PARTE 2^
Il mattino dopo al ritorno della mia corsetta mattutina, mentre sto per entrare in casa, sento Marisa chiamarmi ed invitarmi a colazione, accetto volentieri e vado da lei, ci accomodiamo in cucina e capisco subito che ha voglia di parlarmi di qualcosa. Mentre beviamo il caffè, con palese disagio, Marisa esordisce dicendo che con Edo, da sempre, si confidano tutto e che lui la sera prima gli ha raccontato tutto. Cerca di rassicurarmi che restera’ per sempre un segreto e non devo preoccuparmi poiché Alberto non lo avrebbe mai venuto a sapere. Faccio una risatina e poi da parte mia gli dico che Alberto è già al corrente di tutto, che siamo una coppia molto aperta e senza andare nei particolari, che a volte ci piace molto trasgredire. Mi guarda meravigliata e la vedo rilassata al punto che inizia a raccontarmi del suo rapporto con Edo, il ragazzo fin da piccolo ha avuto un rapporto quasi morboso, e con l’inizio dell’adolescenza un trasporto anche fisico verso di lei, mi confida che il ragazzo ha più volte tentato di avere un rapporto fisico con lei, senza scendere in particolari, e che il suo desiderio lo aveva portato a non riuscire ad avere rapporti con le sue coetanee, questo lo ha portato in uno stato di depressione fino al punto, negli ultimi tempi, a sperimentare perfino i rapporti omosessuali. Mi dice che mi sarà eternamente grata, poiché grazie a me il ragazzo ha finalmente avuto il suo primo rapporto, la rassicuro dicendo che in fin dei conti per me era stato, un gioco, un capriccio, che non avrebbe creato nessun problema fra me ed Alberto, aggiungendo anche che per me era stata anche prima volta senza Alberto presente e che non ero piu intenzionata ad avere esperienze senza Alberto, ci salutiamo dandoci appuntamento per il pomeriggio avendo desiderio Marisa di continuare a parlare con me. Rientro in casa e mi dirigo in bagno a fare una doccia, essendo sabato, Alberto e ancora a letto faccio la doccia indosso accappatoio e poi scendo in cucina a preparare il caffe, decido di portarglielo in camera, entro in silenzio ed appoggio il caffe sul comodino, Alberto dorme ancora, scosto il lenzuolo lui come sempre è nudo, la situazione dell’ultima giornata mi ha lasciato una strana eccitazione addosso, guardo il cazzo moscio di Alberto e mi eccito ancora di più, mi metto supina fra le sue gambe e lo prendo in bocca, inizio lentamente a succhiarlo, lo sento rinvenire, è una sensazione bellissima sentirlo crescere dentro la mia bocca, ho la certezza che si è svegliato quando sento le sue mani accarezzare e spingere la mia testa, continuo a succhiarlo in silenzio sono sempre piu bagnata, ho voglia di prenderlo dentro, tolgo in fretta l’accappatoio salgo cavalcioni sul letto ed infilo dentro di me il cazzo, inizio a muovermi freneticamente ho voglia di godere subito, bastano pochi minuti ed un orgasmo mi scuote tutta, mi lascio andare sopra di lui che inizia a baciarmi dolcemente, mi accarezza mentre lo sento ancora dentro di me, lo sento vivo, duro, si contrae in modo molto piacevole, ma la cosa che gradisco di più sono i suoi baci e le sue carezze, gli chiedo se vuole godere, ma accarezzandomi mi risponde che visto il tipo di risveglio è certo che durante la giornata ci saranno molte occasioni per farlo, beve il suo caffè poi ci alziamo ed andiamo direttamente in piscina a sdraiarci al sole. Mentre siamo in piscina ragguaglio Alberto sulla mia chiacchierata con Marisa, su tutto quello che lei mi ha detto, lui mi dice che dopo il mio racconto di incontro con Edo, aveva immaginato che sotto poteva esserci qualcosa, poi mi chiede che intenzione ho di fare nei giorni a venire, gli dico che non ne ho idea ma di una cosa sono certa, senza di lui non ci sarà piu nulla con ragazzo, Alberto, cosa che mi sarei aspettato, mi chiede se mi va di continuare il gioco cercando di coinvolgere anche la madre, gli dico che per me va bene anche se sono scettica che Marisa possa farsi coinvolgere, lui mi guarda sorridendo dicendomi che non ho nemmeno idea di quanto Marisa vuole essere coinvolta. A meta pomeriggio vedo Marisa, la chiamo e lei si avvicina, resta un po’ sorpresa nel vedermi nuda ma non dice nulla, mi dice che Edo ha accompagnato il papà in aeroporto, per un viaggio di lavoro e che sarebbe rientrato fra un paio di ore, gli propongo di venire da noi in piscina e che se gli va potremmo cenare insieme, accetta dicendo che andava a mettere il costume e che ci avrebbe raggiunto, la avverto che volendo potrebbe farne a meno e gli chiedo se aveva problemi se io e Alberto avremmo continuato a prendere il sole nudi, resta un attimo titubante ma poi dice che non ce problema e che sarebbe arrivata dopo 5 minuti. Ragguaglio Alberto sull’invito fatto e lui ha un leggero sorriso, fra me e me penso che le sue deduzioni forse si rivelano esatte, dopo un 10 minuti Marisa arriva, ha il costume ma solo slip, visto mio invito si e decisa a venire in topless, ha il seno piu grande del mio, leggermente cascante, probabilmente a causa allattamento ma in compenso ha un bel corpo, Alberto per non metterla a disagio si è messo a pancia in giù anche se lei non sembra affatto scandalizzata. Restiamo a chiacchierare un po’ del piu e del meno e poi decidiamo per la grigliata serale, di sua iniziativa telefona ad Edo dicendogli al ritorno di passare in una pescheria a prendere il pesce per grigliata ed avvisandolo dell’invito, essendo molto vicini riusciamo a sentire la voce Edo che ci sembra molto felice per la serata e avvisa che arriverà il prima possibile, con Alberto ci scambiamo uno sguardo pieno si sottintesi e lui con gli occhi mi fa un cenno rivolto a Marisa, capisco subito le sue intenzioni e mi trovo d’accordo con lui, adesso dobbiamo fare in modo che lei si lasci andare. Mentre Alberto e sdraiato ancora a faccia in giù prendo la crema da sole ed inizio a spalmargliela, chiedo a Marisa di aiutarmi, lei mi guarda perplessa ma poi si avvicina, siamo seduti una da un lato ed un’altra dall’altro mentre gli spalmiamo crema scherziamo fra noi, dopo un po’ chiedo ad Alberto di girarsi, appena lo fa il suo cazzo svetta davanti a noi, è duro e turgido, Marisa arrossisce un pochino ma non dice nulla, inizia a spalmare la crema su petto di Alberto mentre io inizio dalle gambe, lentamente ambedue arriviamo vicino al suo cazzo io lo prendo in mano ed inizio a segarlo delicatamente mentre lo faccio guardo Marisa negli occhi il mio è uno sguardo eloquente ma lei rimane titubante, l’atmosfera è elettrizzante, io prendo la mano di Marisa, che non oppone resistenza, e la porto sul cazzo di Alberto, ora anche lei inizia a segarlo e fissa il cazzo sempre piu turgido, anche io adesso mi sposto dal suo lato mentre Alberto si sposta leggermente per darci possibilità di stare sedute sulla sdraio, mentre lei continua a segarlo io inizio a leccare la cappella, la invito a continuare mentre allungo una mano verso la sua figa, il suo costume è bagnato dai suoi umori, lo scosto ed arrivo alla sua figa, anche lei e depilata ed anche bagnatissima, un lago, mi sollevo e guardo lei, con uno sguardo gli faccio cenno di prenderlo lei in bocca, mi guarda sorpresa ed imbarazzata, con la mano continuo a toccare la sua figa, adesso gli ho infilato un dito dentro e lei inizia a sospirare, tiene gli occhi chiusi e poi all’improvviso si piega e prende in bocca il cazzo, lo ingoia tutto ed inizia a succhiare, adesso anche la mano di Alberto è arrivata alla sua figa, io ne approfitto e lentamente gli tolgo lo slip. Alberto si alza ed invita lei a sdraiarsi, poi mette la testa fra le sue gambe ed inizia a leccarla, lei si dimena come una invasata io accarezzo le sue tette, poi lentamente divarico al massimo le gambe e mi metto sopra la sdraio adesso la mia figa è a pochi centimetri dalla sua bocca, lei ne può sentire l’odore, sono eccitatissima anche io lentamente mi abbasso, ora le sue labbra sono a contatto della mia figa, inizia a leccarla prende il mio clitoride in bocca ed inizia a succhiarla, poi la sua lingua entra dentro di me, spinge la lingua dentro me come un piccolo cazzo ed a questo punto non ce la faccio piu e mi lascio andare, ho un orgasmo stupendo e riempio la sua bocca dei miei umori, allo stesso tempo anche lei gode in bocca ad Alberto, urla e si dimena continuando a godere, lui si alza e fa alzare anche lei, mi invita a distendermi sulla sdraio, mette lei a pecorina e gli va dentro, inizia a pomparla sempre piu forte e la invita a leccare me, Marisa continua a godere ha ripetuti orgasmi, poi Alberto esce da lei cambiamo posizione io e Marisa ci mettiamo a 69, io sopra, lei continua a leccarmi e succhiarmi come una invasata, sento il cazzo di Alberto che si fa strada nella mia figa, ora e tutto dentro e continua a spingere, basta poco ed un altro orgasmo mi travolge appena sento i primi schizzi di Alberto che gode dentro di me, dopo i primi schizzi esce da dentro me e lo da in bocca a Marisa che succhia fino all’ultima goccia ci lasciamo andare esausti ma felici. Dopo esserci rilassati, io mi lavo nella doccetta esterna mentre Marisa ed Alberto fanno un bagno in piscina, ci ricomponiamo e restiamo in attesa di Edo, a quel punto Alberto ci chiede cosa avevamo intenzione di fare una volta che lui fosse arrivato, io non dico nulla poiché non saprei cosa dire, Marisa nominando Edo ha una faccia impaurita, poi esordisce che per lei quella di prima era stato in assoluto l’unica esperienza trasgressiva era molto preoccupata che Edo lo venisse a sapere, ma piu di questo era preoccupata delle sue possibili reazioni. A questo punto Alberto le chiede se era disponibile a lasciare che le cose seguissero suo corso senza programmare nulla e decidere eventualmente durante l’evolversi delle situazioni della serata, lei si nota a questo punto che è molto rilassata e dice che si fida di nostra esperienza, passano una decina di minuti e vediamo arrivare Edo in macchina, Marisa prende subito slip per indossarli ma Alberto gli consiglia di non farlo, anche per vedere la reazione del figlio. Quando lui arriva accanto a noi guarda con meraviglia e con sguardo voglioso la madre nuda per poi dirgli che servivamo noi per fargli perdere il suo lato bacchettone, scoppiamo a ridere ed Alberto invita anche lui a spogliarsi, Edo non smette di guardarci i suoi sguardi passano di continuo da me alla madre, ci vuole poco per vedere sua eccitazione, Alberto mi guarda e mi fa un sorriso, poi invita me ed Alberto ad andare in cucina a pulire il pesce mentre lui prepara la griglia e Marisa apparecchia, iniziano i preparativi per la cena, Edo mentre siamo in cucina continua a ogni occasione a farmi sentire il suo cazzo duro e nel contempo fa domande a mitraglia su come era andato pomeriggio e su cosa pensavo potesse succedere la sera, io gli dico che potrà succedere tutto o nulla e che tutto dipende da lui, e che soprattutto doveva mettere da parte eventuali gelosie, facendogli presente che se lui avesse scopato ancora con me, sarebbe stato piu che normale che Alberto lo avesse fatto con la madre, per un attimo resta perplesso preoccupato ed indeciso, poi quando aggiungo che la situazione poteva evolversi fino a trovarci tutte e 4 a letto insieme, a questo punto capisce tutto ed il suo viso si illumina, gli ho ventilato ipotesi che stasera il suo sogno potrebbe avverarsi. Sono al lavello a sciacquarlo quando lui mi viene dietro inizia a baciarmi sul collo e mi fa sentire l’eccitazione del suo cazzo, lo sposto un momento vado la tavolo della cucina ed aiutandomi con una sedia salgo a sedermi sul bordo, invito Edo a sedersi davanti a me, davanti a suoi occhi adesso ha la mia figa, lo invito a leccare raccomandandogli di non avere fretta, si avventa subito ed io di nuovo gli consiglio a non avere fretta, inizia a leccarmi lentamente seguendo le mie istruzioni, devo dire che se guidato sa essere molto bravo, basta poco e sono tutta bagnata come un lago, mi lascio andare sul tavolo e appoggio le mie gambe sulle sue spalle, ora sono totalmente aperta davanti a lui, sta per staccarsi ma gli ordino di continuare mi piace troppo, dopo un paio di minuti sono io a chiedergli di venirmi dentro, si alza sposta la sedia ed e proprio all’altezza perfetta per poter penetrarmi, lo prego di venire dentro dolcemente ed un pochino per volta, esegue diligentemente come un bravo scolaro facendomi sentire un piacere stupendo, mentre lo ho dentro di me sentiamo la voce di Marisa che ci chiede se quello era altro modo di pulire il pesce, lo sento per un attimo avere un attimo di indecisione, non sa che fare, perché anche Alberto è accanto a noi, sento per un attimo il terrore in Edo, sta quasi per staccarsi da me e ricomporsi, allaccio le gambe dietro la sua schiena e lo tengo prigioniero dentro di me, quando sente la voce di Alberto che lo invita a continuare lo sento rilassarsi, Marisa gli va accanto ed inizia ad accarezzarlo incitandolo anche lei a continuare lo sento rilassarsi ma soprattutto indurirsi in modo straordinario dentro di me, lo incitiamo tutti a pompare ma soprattutto a non aver fretta di godere, Alberto si sposta e zi avvicina a me, anche lui è eccitato, struscia il suo cazzo sulle mie labbra, io apro la bocca e lo accolgo dentro ed inizio a succhiarlo, poi tiro verso di me Edo lascio per un attimo il cazzo e lo bacio in bocca, alterno un paio di volte baci a leccate e dopo un attimo come avevo immaginato anche Edo prende in bocca il cazzo e inizia a succhiare, senza vergogna, le nostre bocche si incrociano sul cazzo, Marisa continua ad accarezzare Edo sulla schiena e sulla testa coccolandolo con parole dolci, poi anche lei inizia a incrociare la sua lingua con le nostre, fino a che ingoia tutto il cazzo, a questo punto Edo inizia a invocare il nome mamma, capiamo tutti che sta per venire ed Alberto toglie il cazzo dalla bocca di Marisa e lo infila nella mia mentre la invita a baciarlo, appena le loro bocche si incontrano sentono i primi schizzi che mi inondano, attiro a me Alberto facendogli capire che anche io desidero essere baciata, ed a questo punto restiamo a baciarci tutte e 4 fino a che Edo esce da dentro me, Marisa si avventa sul cazzo del figlio a succhiarne tutti gli umori per poi tornare a baciarlo. La cena, complice qualche bicchiere di vino in più, procede in allegra euforia in ragazzo e seduto accanto a me e la madre accanto ad Alberto, durante la cena le toccatine e gli ammiccamenti si sprecano, abbiamo tutta la notte a disposizione per questo facciamo tutto con calma, finito di mangiare, con Marisa decidiamo di sparecchiare e mettere tutto in ordine, mentre siamo in cucina Marisa mi chiama invitandomi a guardare fuori, Alberto seduto sta fumandosi una sigaretta, Edo è inginocchiato davanti a lui e gli sta facendo un pompino, Marisa resta a bocca aperta continua ad osservarli, probabilmente per lei è la prima volta che assiste ad uno spettacolo del genere, restiamo per un po ad osservarli, nel frattempo passo una mano fra le gambe di Marisa e mi accorgo che è bagnatissima, la scena l’ha fatta eccitare tantissimo, la prendo per mano e la invito a seguirmi, quando siamo accanto a loro anche io mi siedo accanto ad Alberto, basta uno sguardo e Marisa si inginocchia davanti a me ed inizia a leccarmi, Alberto si sporge verso di me e mi bacia, poi senza farsi sentire mi dice che la situazione ideale perché finalmente lo facciano fra loro. Edo è tutto preso a succhiare il cazzo di Alberto, si nota chiaramente che ha fatto piu pompini che leccato fighe, quando anche la madre inizia a succhiare il cazzo lui non smette, si nota chiaramente che gli piace molto, nemmeno la lingua della madre che cerca di insinuarsi nella sua bocca lo distrae, Alberto mi fa alzare e mi attira a se, poi mi fa mettere cavalcioni sopra di lui, allargo bene le gambe e sento il suo cazzo entrare tutto dentro di me sono a gambe larghe dilatata, la posizione ideale per una doppia penetrazione, Alberto da indicazioni a Edo e Marisa perché mi preparino, tutte e due iniziano a leccarmi dietro e quando sento un dito dentro ho un primo orgasmo, appena sento la cappella di Edo che inizia a spingere per entrare dentro me inizio ad avere orgasmi in continuazione, poi con un colpo secco entra tutto dentro, lancio un urlo di godimento e non connetto più, sono piena dei loro cazzi, un piacere indescrivibile mi fa urlare, Marisa per attenuare i miei urli inizia a baciarmi in bocca, iniziano tutte e due a pomparmi sempre piu forte, mi sembra di impazzire dal piacere, il culmine arriva quando sento gli schizzi prima di Edo nel culo e poi di Alberto in figa, un orgasmo pazzesco mi pervade facendomi vibrare ed urlo come un ossessa lasciandomi andare esausta abbracciata ad Alberto, resto abbracciata a lui per un tempo indefinito mentre lui copre il mio viso di baci, quando mi stacco da lui per andare sotto la doccia le mie gambe vacillano e serve un po per riprendermi, raggiungo Edo sotto la doccia e ci diamo una lavata, nel frattempo vedo Marisa che succhia il cazzo di Alberto pulendolo dei suoi e dei miei umori, ritorniamo a sederci e beviamo qualcosa rilassandoci, mentre siamo seduti Marisa senza farsi sentire mi sussurra all’orecchio che ha deciso è arrivato il momento giusto e vuole farlo con Edo, Alberto ci guarda e basta un mio cenno e capisce tutto. Mi alzo prendo per mano il ragazzo e mi avvio verso l’interno della casa, Alberto fa la stessa cosa con la madre, mentre saliamo la scala per raggiungere la camera da letto il ragazzo allunga una mano fra le mie gambe, io a malincuore gliela scosto, entrati in camera lo faccio sdraiare sul letto, Alberto fa lo stesso con la madre che si gira verso di lui e gli da un bacio in bocca, a quel punto Alberto fa allargare le gambe alla madre si avvicina e lentamente inizia a leccarla, io mi piego ed inizio a succhiare il cazzo del ragazzo che dopo un pochino mi invita a fare un 69, io lo prego di stare fermo e mi concentro sul suo cazzo che ci impiega poco a diventare di nuovo duro, la madre continua a baciarlo mentre inarca sempre di piu la schiena offrendo la figa da leccare, l’unico che sembra non aver capito cosa sta per succedere è il ragazzo, se ne rende conto quando la madre spinge da parte Alberto dicendo che è il momento e che lo vuole, invito il ragazzo a prendere la madre mentre lei lo attira a se continuando a baciarlo, adesso lui gli e sopra la schiena in arcata non crede ancora a quello che sta per succedere, è la madre che dolcemente prende il suo cazzo e lo indirizza alla sua figa poi lo invita a prenderla, lentamente scivola dentro di lei le loro bocche si cercano in modo famelico il ragazzo inizia a dare colpi sempre piu frenetici, basta poco e la madre inizia a urlare sconquassata da un orgasmo pazzesco il ragazzo continua con una foga inaudita, lo invitiamo a fare con calma e godersi il momento il piu possibile la madre continua ad avere una serie ripetuta di orgasmi fino a che anche il ragazzo urla e gode dentro di lei, si accascia sul suo corpo mentre lei singhiozzando continua ad accarezzarlo, Alberto mi prende per mano e mi porta nella stanza dei ospiti. Siamo sdraiati da una decina di minuti, abbracciati e chiacchierando chiedendoci se abbiamo fatto bene che succedesse, arrivando al punto di dire che in fin dei conti era quello che volevano tutte e due, sentiamo ancora dei bisbigli e sospiri Alberto preoccupato di un’altra crisi di pianto si alza e va a sincerarsi, da occhiata e mi fa subito cenno di andare a vedere, sono avvinghiati in un 69, Marisa succhia con frenesia il cazzo e quando è diventato bello duro gli dice che adesso anche a lei lo deve mettere nel culo, con Alberto ci scambiamo un sorriso lo prendo per mano e lo porto al bordo piscina avvicino le sdraio ed appoggio la testa sul suo petto mentre lui fuma una sigaretta. Passa piu di una oretta prima che i due scendano a raggiungerci, arrivano abbracciati, stravolti ma felici, Marisa ci chiede se ci offendiamo se loro vanno a casa loro a passare la notte, avuto rassicurazioni passano ai saluti ringraziandoci di tutto, Marisa mi da un bacio in bocca e fa lo stesso con Alberto, io bacio in bocca in ragazzo che poi si avvicina al Alberto imbarazzato su come salutarlo, Alberto gli da pacca sulle spalle e finisce li, si avviano verso casa abbracciati, saranno felici, almeno fino a domani sera quando rientra Antonio poi chissà. Restiamo abbracciati sulle sdraio è una bella serata ed io mi addormento, ad un certo punto mi sembra di sognare poi mi rendo conto di essere sveglia, Alberto ha infilato il suo cazzo dentro la mia figa ed adesso dolcemente e delicatamente si muove con movimenti leggeri dentro di me, le sue mani sfiorano i miei fianchi mentre la sua bocca sfiora la mia schiena, faccio finta di continuare a dormire è troppo bello sentirlo dentro cosi e un momento magico non aspetto altro che sentire gli schizzi dentro di me… vorrei che questa notte non finisse mal.
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6 anni fa
irene_alberto,
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EDO
I nostri vicini della villetta accanto si era trasferiti per motivi di lavoro da una città vicina circa un annetto fa, Antonio e Marisa, ambedue professionisti non erano quasi mai a casa, la mattina uscivano alle 9 e la sera non arrivavano mai presto, erano tutti presi dal lavoro, ambedue sui 40/45 anni, una decina meno di noi, una bella coppia, che aveva stuzzicato le fantasie mie e di Alberto, il nostro tentativo di fare amicizia si era rivelato vano, non eravamo andati oltre ad un caffè insieme e qualche chiacchierata sui problemi del residence, inizialmente pensavamo che erano senza figli come noi, poi eravamo venuti a conoscenza che avevano un figlio, che studiava all’università e che attualmente era all’estero per il programma Erasmus. I nostri contatti si limitavo solo ai buongiorno e buonasera ed a qualche battuta di circostanza. Era un pomeriggio agli inizi di giugno quando, cosa insolita, vedo arrivare in macchina Marisa e con lei un’altra persona, quando scende la saluto e lei mi fa cenno di avvicinarmi e mi presenta il figlio Edo, come lo chiamano, il vero nome era Edoardo, appena rientrato dagli Stati Uniti, si notava che era molto contenta e nell’euforia mi fa invito insieme ad Alberto affinchè la sera prendessimo insieme un aperitivo, ringrazio e gli confermo la nostra presenza. Al rientro di Alberto lo ragguaglio e lui resta un po’ sorpreso dall’invito, ci prepariamo e pur non sapendo se l’invito si limitava al solo aperitivo Alberto va in cantina a prendere una bottiglia da portare in regalo. Quando ci presentiamo da loro, dal tavolo imbandito nel patio capiamo che sarà un apericena, salutiamo ed il tempo trascorre nei racconti delle esperienze di vita in un'altra nazione da parte di Edo, mi accorgo che Alberto come me è molto incuriosito dal ragazzo, che veniamo a sapere ha 22 anni, e continua ad osservarlo, dopo 1 oretta ringraziamo e salutiamo ricambiando l’invito per una delle prossime sere. Arrivati a casa Alberto mi chiede se sapevo come mai dell’invito e poi mi chiede un giudizio sul ragazzo, io gli rispondo che lo avevo trovato “fin troppo bello”, in effetti era un bel ragazzo con un bel fisico, molto intelligente e colto, ma la cosa che ci aveva colpito e di cui chiedevo conferma ad Alberto, che oltre che essere fisicamente molto curato, guardandolo bene mi era sembrato che facesse uso di trucco soprattutto per quando riguardava ciglia e sopraciglia ed a inizio serata mi era sembrato che avesse un po’ di rossetto sulle labbra, Alberto mi faceva notare che era normale nei ragazzi di oggi e che forse negli Stati Uniti la pratica veniva accentuata aggiungendo anche che non aveva notato nulla che potesse far pensare che fosse gay. Nei giorni a seguire vedo spesso Edo in giardino, mentre sono a prendere il sole in piscina, e soprattutto lo intravedo all’ora di pranzo mangiare nel patio alla maniera statunitense, il suo pranzo è sempre a base di panini veloci, però la cosa che noto è che esce pochissimo e sembra che non abbia amici. Un giorno mentre sono a prendere il sole in piscina ho la sensazione che di nascosto mi osservi, faccio finta di essere appisolata e tengo gli occhi socchiusi, controllando bene ho la certezza che mi sta osservando, incurante della sua presenza tolgo il reggiseno per prendere il sole in topless, mentre continuo a osservarlo noto che si sposta per avere una visuale migliore, la situazione mi intriga, essere osservata da un giovane ragazzo fa sempre piacere, nella posizione in cui è adesso riesco a vederlo chiaramente e dopo un po’ resto meravigliata, Edo ha in mano il cazzo e si sta masturbando, lo vedo chiaramente, sapere che si sta masturbando guardandomi mi fa eccitare molto, faccio finta di spostare la sdraio al fresco e la posiziono in modo che mi possa vedere bene e prima di sdraiarmi di nuovo tolgo anche lo slip del costume, ora sono nuda, alzo un pò le gambe e le apro, adesso ha una visione completa della mia figa, continuo ad osservarlo mentre lui è tutto preso a guardarmi la figa e continua a masturbarsi con più vigore fino a che non mi accorgo che gode, dopo si ricompone e di nascosto torna verso casa. La sera appena arriva Alberto gli racconto subito l’accaduto, lui ridendo dice che ci eravamo sbagliati tutte e due e che a quanto sembra di gay ha poco, la sera a letto Alberto mi fa fantasticare su quello che era successo durante la giornata, lui sa come fare per eccitarmi di più e dopo aver goduto insieme mi chiede se mi era venuta voglia di scoparmi il ragazzo, in un primo momento gli dico di no, poi mi rendo conto che la situazione mi intriga, glielo dico ma aggiungo anche che se dovesse succedere mi piacerebbe molto che ci fosse anche lui, Alberto mi tranquillizza e mi dice di portare avanti la cosa nel modo in cui mi farà più piacere. Il mattino dopo, mentre disbrigo le faccende di casa mi rendo conto che continuo a sbirciare dalla finestra per vedere se Edo c’è, non lo vedo in giro e per un po’ non ci penso, finito di sistemare vado in piscina stavolta completamente nuda, l’unico posto da cui possono vedermi è dalla loro casa e mi accorgo che in effetti è quello che voglio, Edo sicuramente mi stava a spiare da dietro la finestra perché non passano nemmeno 2 minuti e lo intravedo che di nascosto di avvicina alla siepe in una posizione da cui può tranquillamente spiarmi, la cosa mi eccita e non poco, sento che inizio a bagnarmi, come il giorno prima lo vedo che inizia a masturbarsi, vista la distanza e la siepe che ci separa non riesco a vedere bene il suo cazzo, in ogni caso mi diverte il gioco e dopo un po’ anche io sono eccitatissima, mentre lui mi guarda allargo di più le gambe e con una mano raggiungo la mia figa, adesso anche io inizio a masturbarmi, sono un lago, cerco di sbirciare per vedere il suo cazzo ed un suo movimento scomposto per un attimo fa incrociare i nostri sguardi, faccio finta di ricompormi e coprirmi mentre Edo scappa verso casa anche lui a meta della masturbazione, resto eccitata ma non continuo, mi piace molto questo gioco. Indosso il costume mi avvicino alla siepe e chiamo più volte senza avere risposta, supero la siepe e vado a bussare alla porta della cucina, arriva Edo, è rosso in viso e nei suoi occhi leggo un po’ di paura, fisso fra le sue gambe e noto che il timore che possa dirgli qualcosa ha fatto sparire la sua eccitazione. Quando gli chiedo se è solo mi risponde balbettando ed in modo sconclusionato, sicuramente pensa che sono andato a lamentarmi con i suoi genitori perché lui mi spia, appena gli dico che visto che anche lui è solo e che lo vedo sempre mangiare panini ho pensato di invitarlo a pranzo si calma rispondendo che non voleva disturbare, lo rassicuro che non disturba e che faro una spaghettata veloce, gli dico che lo aspetto tra una mezzoretta e che poi se non ha impegni può farmi compagnia in piscina, lo saluto e vado a preparare. Appena pronto lo chiamo ed arriva subito, mentre mangiamo ne approfitto a chiedergli qualcosa in più di lui, scopro che aveva una ragazza negli stati uniti, ma era solo una cosa momentanea, man mano che parliamo sento che è molto più rilassato, finito il pranzo e sparecchiato lo invito in piscina e ci mettiamo su due sdraio che io di proposito avevo messo molto vicine. Con la scusa che voglio stare al sole metto le sdraio testa piedi in modo che possiamo vederci, lo invito a togliere i pantaloncini ma lui con ritrosia dice che non può perché è senza costume, gli dico che non c’è problema e senza attendere una sua risposta tolgo il costume e resto nuda dicendogli che con Alberto siamo abituati a prendere sole nudi e che non mi crea problemi anche perché è da 2 giorni che ne approfitta a guardarmi quando sono nuda. Edo diventa rosso come un peperone ed inizia a balbettare adducendo scuse che non reggono, faccio opera di convincimento e finalmente anche lui si spoglia nudo. Ha un bel cazzo, non eccessivamente grande ma con una leggera curvatura e semi eccitato e si sente un po’ a disagio, faccio finta di distogliere lo sguardo, ma allo stesso tempo allargo di più le gambe, adesso sotto gli occhi ha la mia figa spalancata, deglutisce più volte mentre io faccio finta di socchiudere occhi, non riesce a distogliere gli occhi dalla mia figa ed in un attimo il suo cazzo diventa totalmente duro, il ragazzo mi ha fatto venire voglia, lui non accenna a nessuna iniziativa, sono sempre più bagnata, lentamente scendo con la mia mano ed inizio ad accarezzarmi, sfioro il clitoride per poi infilare dentro prima uno e poi due dita, lui porta la mano sul suo cazzo come per celare la sua eccitazione, apro gli occhi lo guardo e gli dico perché non continua quello che aveva interrotto al mattino. Continuo a guardarlo senza smettere di masturbarmi allora anche lui inizia a menarsi il cazzo io allargo sempre di più le gambe ed inizio a scoparmi sempre più velocemente, il suo viso cambia espressione e il suo respiro diventa quasi un rantolo, di colpo schizzi di sborra mi arrivano fino alla pancia, mentre continuo a masturbarmi, spalmo il suo godimento sul mio seno, lo sento ancora caldo, basta poco ed anche io ho un orgasmo stupendo, lo guardo ed è ancora a disagio, mi chiede scusa per avermi sporcata, mi alzo mi avvicino a lui gli sfioro le labbra con un bacio e gli dico di aspettarmi mentre vado a darmi una pulita. La mia era solo una scusa, appena sono in casa telefono subito ad Alberto, gli racconto tutti i particolari e lo invito a venire subito a casa, insisto molto quando lui mi dice che ha problemi, ma quando gli dico che non proseguirò con il “gioco” lui insiste a dirmi che devo continuare, all’inizio sono restia, ma poi vista la voglia che mi è venuta mi faccio convincere facilmente, con accordo che lo avrei invitato per un’altra sera a casa da noi. Quando ritorno Edo è in acqua che sta facendo il bagno, mi tuffo e lo raggiungo, è imbarazzato, allora gli do un bacio in bocca e lo invito a uscire, una volta fuori si asciuga e sta per sdraiarsi, lo fermo e lo invito a entrare con me in casa, mi segue docilmente fino in camera da letto, mi sdraio e lo invito a venirmi accanto, si sdraia accanto a me ma resta immobile, gli prendo una mano e la porto sul mio seno, all’inizio resta quasi immobile poi su mio invito inizia ad accarezzarmi, il ragazzo sembra abbastanza imbranato la cosa mi meraviglia quando gli porto la mano sulla mia figa ed inizia ad accarezzarmi in modo maldestro, ho un presentimento ed allora gli chiedo se ha mai fatto l’amore, mi risponde chinando la testa per evitare mio sguardo, confermandomi che non l’aveva mai fatto con una donna. Lo rassicuro lo attiro a me ed inizio a coccolarlo, lo invito a toccarmi di nuovo la figa seguendo le istruzioni che gli sussurro, le cose sembrano andare meglio, lo invito a leccarmela e dopo un inizio un pò impacciato, man mano inizia a farmi provare un piacere intenso, mi metto a 69 ed inizio a succhiarlo anche io, il suo cazzo è tornato durissimo, inizia a spingerlo come se volesse scoparmi la bocca, lo invito a restare calmo e a non avere fretta, sento le pulsioni del suo cazzo, mi fermo altrimenti gode subito, mi sdraio e gli chiedo di continuare a leccarmi, ha imparato bene ora sono bagnata fradicia ed ho desiderio di averlo dentro, lo invito a venirmi sopra e prendermi, devo continuare a tenere a bada la sua frenesia, spinge ed è subito tutto dentro, lo sento, pur non essendo molto dotato è una sensazione bellissima, lo invito a muoversi piano e dolcemente e dopo un attimo anche io godo con spasmi del mio corpo, lui aumenta le spinte, lo invito a rilassarsi e a non godere subito, per un po’ segue i miei consigli poi inizia a pomparmi come un forsennato sento i suoi schizzi che mi inondano e godo di nuovo anche io, la sua è una lunga sborrata e mentre viene lo sento chiaramente invocare la madre, resto per un attimo perplessa, poi lo assecondo chiamandolo figlio mio, a questo punto scoppia in una crisi di pianto pazzesca, non riesco a farlo smettere, smetto di parlargli, lo temgo stretto a me ed inizio ad accarezzargli la testa, passa un buon quarto d’ora cosi, poi si rilassa ed iniziamo a parlare. E’ un fiume in piena mi racconta tutti i suoi problemi da bambino ed adolescenziali cerca di tirare fuori mille motivazioni, ha pause di pianto ma alla fine tutto mi è chiaro mi fa molta tenerezza, è come un passerotto impaurito, inizio di nuovo a baciarlo con molto tenerezza, all’inizio resta quasi immobile, poi appena inizio un “gioco di ruolo” e fingo di essere la madre si eccita in modo esagerato, mi viene sopra di nuovo ed inizia a scoparmi con una foga indescrivibile, basta poco e mi fa godere, non smette, continua ed i miei orgasmi si susseguono uno dopo l’altro fino a che, di nuovo invocando la madre non tira fuori il cazzo e si affretta a darmelo in bocca, gode tanto che non riesco a ingoiare tutto, gocce di sperma escono con un rivolo dalla mia bocca, si avventa su me ed inizia a baciarmi e succhiare parte del suo sperma fino a che non ci sdraiamo esausti. Nel tardo pomeriggio torna a casa e dopo un po’ arriva Alberto, mi guarda perplesso e mi chiede come fosse andata e se lo avevo scopato, gli rispondo affermativamente, ma aggiungo anche che oltre ad essere stato molto erotico era stato molto sconvolgente, racconto tutti i particolari ad Alberto, e di comune accordo prendiamo decisione che se capiterà occasione cercheremo di farlo tutte e 3 insieme. Il racconto ha eccitato molto anche Alberto e la sera ne approfittiamo per scopare, scherzando ad un cero punto inizia a chiamarmi “mammina”, mi fa un effetto strano, non mi fa ridere al contrario mi fa eccitare moltissimo ed anche con Alberto ho parecchi orgasmi. Restiamo un po’ a chiacchierare, visto che domani inizia week end ed Alberto è a casa e quindi può dormire fino a tardi come piace a lui, mentre sto per addormentarmi abbracciata ad Alberto lo stringo forte, lo amo, con lui mi sento protetta, ma anche libera, e lui ha una sensibilità estrema verso di me ed è molto felice quando io mi lascio andare al godimento, poi mi addormento..
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1
6 anni fa
irene_alberto,
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Primo massaggio a quattro mani
Era da tempo che proponevo di fare un massaggio alla mia compagna. Dopo tanti dinieghi e rinunce, sembra stavolta accetti, anche perché avevo già concordato un appuntamento con un massaggiatore olistico. È così che, con tanta agitazione accetta di prepararsi, senza nessuna certezza ma forse lei inizia ad immaginarsi qualche possibile epilogo oltre il puro massaggio al punto che accetta anche una accurata depilazione alla sua ancor bella topina nonostante non sia più una ragazza.
Con mia grande attenzione e anche tanta eccitazione la depilo con cura tutta la zona intima. Iniziò con la parte davanti, lasciando solo una striscia di peli sopra alla sua già gonfia Figona, procedo poi con le labbra, l’interno labbra e qua inizia la parte più difficile per me ossia quando vedo che inizia a bagnarsi senza limiti. mi riesce davvero complicato restare vestito, ma volevo tenere tutto per il dopo. A fatica riesco a terminare il mio lavoro compreso la parte posteriore del culetto e con tanta attenzione a rendere liscia tutta la zona come fosse una bimba.
Finito il non semplice compito, ci muoviamo per raggiungere lo studio del massaggiatore, io lo avevo già provato e mi sono fidato a proporlo essendo lui una splendida persona e pure lo studio davvero curato e pulito in maniera impeccabile, ero certo della favorevole impressione che avrebbe avuto la mia lei. Almeno volevo evitare avesse altri imbarazzi oltre a quanto già di alto livello che percepivo e dovuto al fatto di svestirsi davanti ad un terzo.
Naturalmente ho fatto tutto il possibile per rendere la cosa il più naturale possibile, arrivati a destinazione ci accoglie il massaggiatore con Una gentilezze ed una cordialità più che rassicurante e questo predispone la situazione in maniera ottimale.
Fatte le presentazioni e cercando lui di capire da me come avrebbe dovuto comportarsi, se osare e fin dove, Invita poi la mia lei a svestirsi, ad indossare lo slip leggero da massaggio ed a sistemarsi sul lettino intanto che anche lui si prepara. Io non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto, ho creato di trasmettere a lui di partire professionale poi a seconda degli sviluppi, intensificare azioni più spinte o no, dettate dallo stato gradimento di lei.
Finalmente rientra ed inizia la sua opera spalmando l’olio a schiena, alle gambe, e sui glutei, poi parte con l’azione del massaggio vero. Dice di trovarla molto tesa e lavora molto sui punti dove rileva la maggior tensione muscolare poi, con il sensibile miglioramento, allarga le zone di azione. Lui mi guarda inviandomi messaggi come per dire, posso azzardare?, io vorrei urlare vaiiiiii, ma non posso e vado con cautela ma cerco di tramettere un prova ad osare un po di più!
Inizia pertanto ad infilarsi un attimo di più tra le natiche che lei sembra tenere chiuse sicuramente per la sua iniziale premura puritana. La conosco e so benissimo che superata una certa fase, dopo diventa molto più disponibile ad accettare situazioni che al primo impatto non vuol nemmeno sentir nominare, non sarebbe la prima volta che fa impazzire oltre a me qualche altro uomo.
Visto che l’indecisione persiste mi alzo dalla sedia, dove ero sistemato in qualità di guardiano ammiratore, per intervenire nel massaggio cercando di copiare le azioni del più esperto massaggiatore, polpacci, cosce, schiena poi di nuovo polpacci, cosce ed ogni volto un maggior affondo tra le chiappe dove il sottilissimo filo dello slip non riusciva a celare un invitante buchetto. La temperatura sale, lei sempre più tranquilla e ricettiva, mi infilo sempre un di più come ad invitare anche l’altro ad osare. Lui le chiede di girarsi e qua succede il mio ulteriore scossone nei panataloni, i suoi seni compaiono e si presentano a noi in tutto la sua generosità, un quarta super.
Continuamo allo sfregare a 4 mani sul corpo di lei, gambe, cosce, addome, tette poi ritorno addome con sempre di più passagggi in zona ravvicinata alla sua stupenda ed oramai gonfia di piacere, Figona. Persiste ancora lo slippino di plastica che però sempre più risulta inutile ed un di più, le sue gonfie labbra escono, ora da una parte, ora dall’altra, anche perché io sempre cercavo la maniera di tirare lo slippino a dx o sx nell’azione del massaggio.
Oramai ho valutato fosse giunto il momento che lei avrebbe consentito mostrare la sua figa in tutta la sua bellezza ad un altro uomo ed in mia presenza, ho pertanto sfilato con lente manovre lo slippino e sua maestà “la figa” ci è apparsa meravigliosa. Anche il massaggiore ho percepito il suo stato di eccitazione, tentando in tutte le occasioni di sfregare il suo oramai cazzone sulla lei nelle sue operazione di massaggio. Abbiamo poi proseguito nella nostra azione e sempre più incisiva fino ad occuparci in perfetta sintonia, prima sulle tette poi sulla figa tenendo e stimolamndo il smpre più bagnato clitoride tra le nostre dita, ammirando il volto compiaciuto ed in pieno senso di appagamento.
Non abbiamo voluto andare oltre per questa volta ma siamo riusciti a farci promettere dalla mia lei che ci ripagherà entrambi ed assieme di simile massaggio e non vedo l’ora di riceverlo, anche perché mi ha confessato nella successiva fantastica scopata appena rientrati, che vorrà scoprire cosa esiste sotto ai pantaloncini del bravo professionista.
Davvero una bellissima ed indimenticabile esperieza, della quale spero avere presto il proseguo per raccontarlo.
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6 anni fa
ugo61,
59
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Un amico … tra di noi
Federica, è una ragazza con cui ho percorso un bel pezzo del sentiero della mia vita. Quasi dieci anni. Ci siamo conosciuti quando avevamo appena 26 anni io e 24 lei.
Una ragazza molto bella e ben fatta, dall’aspetto dolcissimo e dai modi estremamente tranquilli e cordiali.
Per chi la conosceva solo superficialmente, appariva come la classica ragazza seria, tutta casa e lavoro.
Io che la conoscevo in profondità, anche negli aspetti più intimi e nascosti, ero conscio della sua vera natura selvaggia e molto trasgressiva, a letto nulla era impossibile con lei. La sua idea di sesso libero poteva tranquillamente sconvolgere anche una porno star. Non aveva limiti.
Una sera, io e Federica, eravamo seduti sul letto, a guardare la TV. Parlando del più e del meno, ci ritrovammo a ricordare le nostre amicizie passate e le potenziali amicizie future.
Poi, lei, inaspettatamente, mi fece una domanda: "Quindi, tu ancora mantieni i contatti con Fernando?"
Fernando era un mio grande amico, con cui avevamo condiviso tante esperienze e con cui, da qualche tempo, non ci sentivamo più, anche perché vivevamo in città diverse.
"No, davvero!!! – affermai – è stato tanto tempo fa l’ultima volta che l’ho sentito. Perché mi chiedi di lui? "
"Oh, non ho nessun motivo particolare. Tutto questo parlare circa il passato mi ha fatto pensare a lui. È successo qualcosa tra di voi, avete litigato per qualche motivo?"
"No, non proprio. Dopo la laurea, per via del lavoro è semplicemente andato via, e gradualmente non ci siamo sentiti più.” - ho risposto.
"Quindi, se tornasse in città ti potrebbe interessare ad uscire con lui?" - chiese Federica.
"Sì, certo, perché no" - risposi.
"Bene," - disse lei - "perché hai ricevuto oggi una chiamata da lui. C’è un messaggio registrato nella segreteria telefonica. Sta tornando in città per lavoro, e voleva incontrarti!"
"Oh, ok, perché tutti questi preamboli, perché non me lo hai detto subito?" - ho chiesto.
"Beh, perché stavo pensando a qualcosa, ascoltami e dimmi cosa ne pensi" – disse Federica.
"Ok, vai avanti."
"So, perché ne abbiamo parlato, quanto ti siano piaciute le tue precedenti esperienze, e che non te ne penti, hai persino detto che, probabilmente, ti farebbe piacere fare ancora del sesso in tre. Non ci ho mai pensato molto fino a quando oggi non ha chiamato Fernando, mi ha fatto riflettere, e la cosa mi ha fatto davvero molto eccitare, penso che sarebbe incredibilmente stimolante avere un rapporto a tre con un altro ragazzo. Non posso spiegarlo, ma l'idea di averti assieme ad un altro uomo mi fa bagnare solo a pensarci. Fernando è tornato nella nostra città per una visita temporanea e dato il tuo passato di amicizia, potresti essere disposto a provare a fare qualcosa del genere con lui?" - mi guardò speranzosa.
Potrei dire che era davvero eccitata da questa idea, spesso durante le nostre scopate, immaginava una cosa del genere. All'inizio ero leggermente contrariato. Non volevo che un altro uomo toccasse la mia donna.
Questa ultima richiesta di Federica mi ha fatto riflettere. Infondo, Federica era una donna così straordinaria. Si concedeva e mi lasciava fare tutto il sesso che volevo, anche assieme ad altre donne, come potevo io dirle di no per un altro uomo? Inoltre, dovevo ammettere, l'idea di Fernando tra di noi non mi dispiaceva.
Dopo questa attenta considerazione le ho risposto.
"Ti piace davvero questa idea, vero?" - ho chiesto.
"Si, sono davvero interessata, ma se non vuoi …. capisco" - disse lei.
"No, sei stata così brava in tutto questo periodo con me, te lo meriti, certo che non posso promettere nulla, per quanto ne so, Fernando ha una relazione seria."
"Capisco, ma ci proverai? "- chiese.
"Sì, e ad essere onesti, l'idea di rincontrarlo, dopo le tante situazioni avute insieme durante la nostra lunga amicizia, mi ha molto emozionato" - risposi.
"Ohhhh, lo farai allora?" - chiese mentre faceva scivolare la mano sotto le coperte.
Mi scappò un gemito quando la sua mano morbida trovò il mio cazzo, ormai già rigido. Ha avvolto le sue dita attorno ad esso e lentamente ha cominciato a masturbarmi.
"Mmmm, sei davvero eccitato dall'idea, vero?" – chiese - "Scommetto che ci stai pensando in questo momento. Stai immaginando che questa mano che ti accarezza lentamente, possa passare anche sul cazzo di Fernando? Non ti piacerebbe che prendessi il suo cazzo duro in bocca? E dopo, lui lo infila in profondità nella mia fica …. ancora e ancora?"
Queste chiacchiere indecenti mi stavano facendo impazzire. Dovevo ammettere che mi piaceva davvero l'idea di guardare il mio vecchio amico scopare Federica. Potevo immaginarla inginocchiata che veniva montata in profondità e, potevo sentire i suoi profondi gemiti di piacere. Federica ha visto come mi accendevo e mi ha interrotto. Ha buttato via le coperte e rapidamente mi ha montato. Il mio cazzo scivolò facilmente dentro di lei, era praticamente gocciolante di umori.
"Cavalcami Federica, sììììì, cavalcami forte" - le dissi.
"Sìiiii, Luca, sìììììì, il tuo cazzo è così duro e profondo in me. È così bello" - esclamò.
Federica mi cavalcava con forza e con una velocità crescente. I grandi seni rimbalzavano splendidamente con il movimento. Ero praticamente ipnotizzato. In poco tempo sentivo quel familiare formicolio nei miei coglioni.
Il corpo di Federica iniziò a contorcersi in spasmi quando raggiunse l'orgasmo. Strinse le sue ginocchia strettamente contro il mio corpo mentre vibrava. Anche la sua fica si è stretta sul mio cazzo avvolgendolo completamente.
Mi sono arcuato di più e ho spinto con più forza dentro di lei il mio cazzo, sentivo che stavo per esplodere dentro di lei.
"Oh dio, sì, dammi il tuo sperma, riempimi Luca!" - urlò.
Mentre ansimavamo entrambi, lei aumentò i suoi movimenti facendo esplodere il mio cazzo dal piacere, il mio seme allagò la sua figa.
Le si accovacciò su di me lasciando il mio cazzo, ormai moscio, dentro di lei.
Io, allungando la mano, raggiunsi il comodino e presi il telefono.
"Che cosa stai facendo?" - Chiese.
"Sto chiamando Fernando, vediamo come sta, prendiamo contatto" - risposi con un sorriso.
"Sei meraviglioso!" - rispose lei.
Ho cercato il suo numero e l'ho chiamato. Il suo telefono squillò un paio di volte, poi rispose.
"Ehi, Fernando, sono Luca, la mia ragazza mi ha detto che mi cercavi".
"Ehi amico, sì, sì, sono in città per il fine settimana, speravo che potessimo incontrarci e fare una rimpatriata."
"Certo, ci piacerebbe stare insieme, che ne dici di cenare domani sera?"
"Perfetto, mi trovo in centro, c'è un ristorante carino a un paio di isolati dal mio albergo, come ti suona?"
"Certamente, per noi va bene" - Risposi.
"Ok, ci vediamo li, ti aspetto alle 20 al bar del ristorante."
"A domani, abbi cura di te."
Ho riattaccato il telefono. Federica era assolutamente estasiata. Ormai si era fatto un po' tardi, quindi ci siamo addormentati.
Quella notte ho fatto dei sogni piuttosto vivaci ed eccitanti. Erano pieni di ogni sorta di visioni di donne e uomini in varie scene caricate di erotismo.
Quando arrivo il mattino, mi svegliai con un furioso impeto. Per fortuna avevo una bella donna nel letto accanto a me per aiutarmi con un tale problema. Mi sono accoccolato vicino a lei, premendo contro il suo sedere.
Lei si è svegliata e mi ha fatto le fusa.
"Mmmm. Sembra che qualcuno abbia fatto sogni piacevoli questa notte!!!"
"Li ho fatti, e ora ho un serio bisogno di sollievo!!!!"
"Povero piccolo, bene, sdraiati e lascia che la tua donna si prenda cura di te" - si girò verso di me e mi spinse sulla schiena. Poi allontanò via le coperte fino alle ginocchia, esponendo la mia erezione spessa e dura. Si è arrampicata tra le mie gambe e mi ha iniziato a leccare il cazzo dappertutto.
La sensazione è stata incredibile. Ero così sensibile per via di tutti i sogni della notte prima che sentivo che sarei arrivato quasi subito.
Lei percependo le mie condizioni, strinse forte la base del mio cazzo per impedirmi di venire. Soddisfatto del fatto che non avevo intenzione di sborrare proprio in quel momento lei abbassò la testa e prese il mio cazzo in profondità nella sua bocca. Federica era una maestra dei pompini. Sembrava che ogni parte del mio cazzo ricevesse uguale attenzione, e mi stava facendo impazzire. Dopo pochi minuti, non ne potevo più, e l'ho avvertita.
"Oh Dio. Federica, sto sborrando" - Lei fece scivolare la bocca in modo che la cappella fosse per intero nella sua bocca.
Tutto il mio corpo si irrigidì e, poi, ho fatto esplodere il mio primo colpo in profondità nella sua bocca. Ho continuato ad eiaculare ancora e ancora.
Lei ha tenuto duro il mio cazzo dentro la sua bocca, succhiando tutto il mio seme. Quando finalmente mi sono fermato, ha fatto scivolare il cazzo tra le labbra. Ha aperto la bocca per mostrarmi che stava ancora trattenendo il mio sperma. Poi mi guardò profondamente negli occhi e ingoiò tutto, leccandosi le labbra.
"Wow Federica, è stato incredibile, ne avevo davvero bisogno" - dissi.
"Piacere mio …. Tesoro!!!" - rispose lei con un sorriso.
Dopo di ciò ci siamo preparati per le attività previste per la nostra giornata.
Quando si avvicinava il momento della nostra cena con Fernando, visto che stavamo andando in un bel ristorante, volevamo vestirci adeguatamente.
Io indossai un paio di pantaloni neri, una camicia grigia e scarpe nere.
Federica, bellissima, in un abito rosso scuro, lungo fino alle caviglie ma tanto stretto da abbracciare i suoi fianchi. Le sottili bretelle dell’abito le cingevano le spalle, uno scollo a V molto profondo metteva in risalto le sue tette. L’abito aveva uno spacco alto su una gamba con il quale scopriva oltre il polpaccio buona parte della sua coscia. Indossava un paio di scarpe rosse con tacchi alti. Aveva i capelli sistemati elegantemente. Le sue labbra erano di una tonalità di rosso abbinate al suo vestito. Infine, portava una lunga collana con un ciondolo che pendeva nella sua scollatura.
Il suo intero look era elegante e sexy allo stesso tempo. Era bellissima e lei lo sapeva.
Ero certo che questa mise avrebbe fatto impazzire Fernando.
"Accidenti, penso che avrai la sua attenzione" – le dissi.
"Questa è l'idea" - rispose lei con un ghigno.
Siamo saliti in macchina e ci siamo diretti per incontrare Fernando. Posteggiai vicino il ristorante, c'erano alcuni uomini in piedi fuori e subito tutti gli occhi si posarono su di lei. Le uniche occhiate che ho avuto sono state quelle dell'invidia. Entrammo nel ristorante e andammo al bar dove dovevamo incontrare Fernando.
Ho camminato davanti a Federica sperando di nasconderla da lui fino all'ultimo minuto. L'ho visto seduto al bar sorseggiare quello che sembrava un Campari. Mentre mi avvicinavo, alzò lo sguardo e mi vide. Si alzò immediatamente e venne a salutarmi. Ci siamo stretti l'un l'altro.
"Luca, è bello vederti" - disse.
"Ed io di vedere te, è da troppo tempo che non si sta insieme." - ho risposto.
"Questa è la mia ragazza, Federica …. Federica, questo e Fernando." - con ciò mi sono tolto di mezzo.
Federica tese la mano verso Fernando …. i suoi occhi si spalancarono.
"Wow Luca, non mi avevi detto nulla di Federica …. è una splendida donna …. come sei riuscito a conquistarla? È molto bello conoscerti.”
"Il piacere è tutto mio, Luca mi ha parlato molto di te, e sono contento di avere finalmente avuto l'opportunità di incontrarti" - rispose lei con uno sguardo accattivante.
Ovviamente Fernando era un po' sorpreso dal tono civettuolo della sua voce.
"Allora, andiamo a sederci per la cena" - rispose.
"Mi sembra una buona idea" – disse Federica.
Dopo esserci seduti, Fernando ha iniziato a parlare della sua nuova attività, spiegando perché si trovava in città. Stava lavorando per una buona compagnia, e gli piaceva davvero il periodo che stava vivendo.
Mentre la cena progrediva, Federica diventò più provocante che mai. Faceva di tutto, si inventava qualsiasi scusa per toccare la mano o il braccio di Fernando. Rise delle sue battute un po' più del necessario. Alcune volte ho visto il volto di Fernando avere una espressione un po' scioccata.
A un certo punto, Fernando si scusò perché doveva andare in bagno.
"Be', penso che tu ti sta impegnando per farti notare” – dissi a Federica.
"Questa è l'idea," rispose maliziosamente.
"Non ho potuto fare a meno di notare alcune espressioni di sorpresa da parte di Fernando. Stai giocando con lui?" - ho chiesto.
"Se intendi se sto provocando Fernando, la risposta è sì!!! Ho stuzzicato il suo cazzo e le sue palle con il piede sotto il tavolo" - rispose lei.
"Wow, sei cattiva!!!!"
Proprio in quel momento ritornò Fernando. Ordinammo il dessert. Mentre completavamo la cena, si capiva che Fernando si sentiva, ovviamente, a disagio.
Speravo solo che Federica lo avesse abbastanza eccitato da permettere che il nostro piano giungesse a buon fine.
Quando il cameriere ha portato il conto, ho messo la mia carta giù per pagare io.
Federica si scusò ed andò in bagno. Fernando e io restammo seduti per un attimo in silenzio. Poi ho rotto il ghiaccio.
"Allora amico, sembri un po' preoccupato. C'è qualcosa che non va?" - ho chiesto.
Si agitò per un minuto poi rispose - "Beh, non so come dirtelo, ma la tua ragazza mi sta stuzzicando per tutta la cena."
"Davvero?" - dissi sorpreso - "Che cosa te lo fa pensare?"
"Beh, per tutta la sera è stata seducente, lo ammetto. Ma non è la cosa peggiore, per buona parte della cena mi ha praticamente stuzzicato con il piede sotto il tavolo, ho provato a resisterle, ma lei non lasciava in pace il mio cazzo. " – disse con timore.
Proprio in quel momento Federica tornò al tavolo - "Di cosa state parlando ragazzi" - chiese.
"Beh, Fernando, mi stava solo raccontando di come hai massaggiato, con i piedi, il suo cazzo per tutta la sera" - risposi calmo.
"Cosa posso dire" - rispose lei - "Non potevo fare a meno di farlo, la cosa mi eccitava."
"Be', immagino ci sia solo una cosa da fare ora. Fernando, dovremo andare nella tua stanza in modo che la mia ragazza possa scoparti" - dissi.
L'espressione sul viso di Fernando era impagabile.
"Aspetta ….. Cosa? Vuoi che scopi Federica?" - chiese.
"E’ lei che vuole scopare con te, tra le altre cose, ed io gli ho detto che va bene" – dissi - "perché non saliamo nella tua stanza e ne parliamo ancora, a meno che tu non voglia farlo?" - chiesi.
"Oh, non devi chiedermelo due volte!" - disse eccitato.
Abbiamo lasciato il ristorante e raggiunto l'hotel. Quando siamo saliti nella stanza di Fernando ci siamo seduti tutti a parlare per qualche minuto.
La sua era una bella stanza, spaziosa.
"Quindi, immagino che voi abbiate pianificato tutto questo?" - disse Fernando.
"Indovinato, soprattutto lei" - ho risposto.
"Allora, cosa, mi lascerai fare sesso con Federica? Non ci sono vincoli?" - ha detto.
"Beh, è più di questo, lasciami spiegare" - risposi.
Ho continuato a dire a Fernando di come Federica sapeva tutto delle nostre storie. Rimase scioccato nell'apprendere che non solo sapeva della sua storia con mia sorella, ma anche di tutte le avventure sessuali che avevamo fatto insieme. Gli ho raccontato di come Federica sia stata perfetta nel farmi fare sesso, assieme, con alcune nostre amiche e che quindi non potevo dire di no a lei con un altro uomo. Poi gli dissi tutti i piani che Federica e io avevamo ipotizzato per questa notte.
"Quindi, se ti va di farlo, potremmo divertirci un po' come facevamo in passato con le altre ragazze" - dissi.
"Wow, non ho fatto niente del genere da molto tempo, beh, dall’ultima volta che siamo stati insieme." - rispose.
"Allora, cosa dici?" - ho chiesto.
"Stai scherzando?! Certamente sì, sono dentro!" - esclamò.
"Mmmm, sono contenta di essere qui" - intervenne Federica.
"Prima di essere coinvolto voglio davvero vedervi divertire un po'." – dissi.
"Devo ammettere che sono stato molto eccitato tutto il giorno a pensare a questo" – disse Federica mentre si avvicinava a Fernando.
Quando lo ha raggiunto, si è abbassata sulle ginocchia.
Quasi non riuscivo più a sopportare l'eccitazione.
Ho adorato Federica e abbiamo fatto sempre sesso fantastico.
Ma quella situazione mi eccitava enormemente.
Federica ha slacciato la cintura, poi, di seguito, ha aperto il bottone e la cerniera dei pantaloni. Gli sfilò le scarpe mentre abbassava i pantaloni e i boxer tutto in una volta.
Dopo aver tolto i pantaloni, si voltò per guardarmi. Poi, ha allungato la mano e lentamente ha iniziato ad accarezzare il suo cazzo.
Fernando gemeva di piacere.
Mentre una piccola goccia di pre-sperma brillava sulla punta dell’asta di Fernando, lei si sporse in avanti e inizio a leccarlo. Premette la sua testa della minchia sulle sue labbra e lentamente la fece scivolare dentro.
"Oh dio, quanto sei brava!!!" – disse Fernando.
"Oh Fernando, è così caldo il tuo pene" - disse Federica.
"Succhia bene il cazzo, vero? Dai dacci dentro Federica!!!" – dissi io.
Con quell'incoraggiamento, lei ha iniziato un ritmo di pompata in cui era così brava.
Con il suo membro duro, lungo, bello e bagnato, lo ha fatto scivolare per intero, senza sforzo, fino alla gola.
Ingoiandolo, lo massaggiava con la lingua.
Poi, lo faceva scorrere ed usava la lingua per leccare per tutta la lunghezza della verga e, infine, si soffermava sulla cappella una volta fuori dalla bocca.
"Dio è così bello, cazzo, non fermarti!!!" – disse Fernando.
"Sì, lo voglio far venire, ed ingoiare tutto il tuo sperma!" - disse Federica.
A questo punto Federica era sul letto accanto a noi. Il suo vestito era salito sopra i suoi fianchi. Si era tolta le mutandine e si stava masturbando furiosamente mentre succhiava Fernando.
Dall’accelerazione dei gemiti di Fernando si intuiva che si stava avvicinando a godere.
Vedevo che stava iniziando a spingere sempre di più dentro la bocca di Federica il suo cazzo. Quando il suo corpo si irrigidì, Federica afferrò le sue palle e le accarezzò mentre faceva scivolare fuori dalla bocca tutto il suo pene lasciando dentro solo la cappella.
Con l'altra mano la ha preso energicamente lungo l’asta ed ha iniziato a masturbarlo con movimenti ampi e veloci.
Lui gemette e inarcò la schiena.
Poi ha inondato la bocca di Federica di sperma.
Lei ha tenuto tutto in bocca, facendo attenzione a non perdere una goccia. Quando finalmente finì si alzò e mi mostrò lo sperma.
"Oh Luca, è così caldo!" – disse e, dopo, lo ha ingoiò.
"Accidenti, è stato incredibile!!!" – disse Fernando.
"Sono contenta di averlo fatto, non mi rendevo conto di quanto mi potesse piacere farlo davanti a Luca, fino a poco tempo fa" – rispose Federica.
"Merda, ho bisogno di tornare più spesso, credo!" – Ribattè lui
"Ragazzi, odio interrompere la rimpatriata, ma ho bisogno di farmi scopare. ORA!" - urlò Federica.
Abbiamo guardato Federica, lei aveva rimosso tutti i suoi vestiti tranne i suoi gioielli.
Era in bilico sul letto.
Le sue sensuali tette erano incoronate dalla collana che pendeva proprio al centro.
La situazione era incredibilmente erotica.
"Se ne hai ancora, è tutto tua" – dissi a Fernando.
"Oh, non sono neanche lontanamente finito" - ha esclamato Fernando.
"Mmm, allora vieni qui e metti quel grosso cazzo succoso nella mia figa."
Senza aspettare che l’avesse detto due volte, Fernando si alzò sul letto e in un colpo solo la sua minchia tornò in profondità nella mia ragazza.
Mi ha davvero fatto eccitare vederlo mentre la scopava.
Poi Federica mi ha guardato.
"Che cosa stai facendo Luca? Questo è un trio. Sali qui e mettimi in bocca quel tuo meraviglioso cazzo" - disse.
"Sì, signora!" - ho risposto.
Sono saltato sul letto di fronte a lei.
Ha subito infilato, per tutta la lunghezza, il mio cazzo dentro la sua bocca.
Non posso descrivere quanto sia stato fantastico.
Ho continuato a guardare avanti e indietro tra il mio cazzo che scivolava dentro e fuori dalla sua bocca e il mio migliore amico che la scopava da dietro come se non ci fosse un domani.
La situazione era così eccitante che non mi ci volle molto a raggiungere l’orgasmo.
"Cazzo, Federica, sto per venire." - gridai.
Non ha nemmeno perso un colpo.
Ha continuato a succhiare fino a quando le mie palle hanno cominciato a pompare quello che sembrava un secchio di sperma.
Mentre terminavo ho ritirato il mio cazzo dalla sua bocca e sono crollato sul letto accanto a loro.
Quindi, Fernando ha deciso di cambiare posizione.
Tirò fuori il cazzo e fece girare Federica, facendola adagiare sulla schiena.
Poi allargò le gambe e spinse il suo cazzo dentro di lei.
"Oh dio sìììììì, Fernando, cazzo, cazzo, cazzo!!!!!" - esclamò.
"Accidenti, la tua ragazza è incredibile!!!" - mi disse.
"Non devi dirmelo, so quanto sono fortunato!!!" - risposi.
Fernando stava scopando Federica come lei voleva.
Sono rimasto incantato dal movimento delle sue tette che rimbalzavano a ogni nuova spinta.
Lei accarezzava furiosamente il suo clitoride mentre Fernando la impalava inesorabilmente.
"Oh ... dio ... sto per godere" - disse lei - "Scopami, non fermarti, fammi venire!"
Dopo tutto ciò, tutto il suo corpo iniziò a tremare e tremare mentre un orgasmo mostruoso la squarciava.
Guardai mentre l'intero corpo di Fernando si irrigidiva.
Poi ha grugnito e scaricato il suo carico in profondità nella figa della mia ragazza.
Quando finirono, crollarono sul letto accanto a me.
"Santo cielo, è stato fantastico" - disse Fernando.
"Sì, lo è stato" - concordò Federica.
"È stato incredibilmente caldo guardarvi ragazzi" – dissi - "Mi sento pronto per ricominciare tutto di nuovo."
“Ooooh. Questo è quello che voglio sentire" - ha detto Federica - "C'è ancora dell'altro che voglio provare a fare. Luca voglio farmi scopare da Fernando nel culo."
E voltandosi verso Fernando, fece le fusa.
Fernando guardò verso la mia erezione, di nuovo dura come una pietra.
"Sembra che tu sia pronto per scopare di nuovo. Mi piacerebbe accontentare la tua donna." rispose Fernando alla sollecitazione di Federica.
Lei, allungando una mano nella sua borsa, ha tirato fuori una bottiglia di lubrificante che avevamo portato.
Federica fece sdraiare sulla pancia Fernando, gli mise un cuscino sotto per sollevarlo di più.
Il suo cazzo era completamente in erezione, si è avvicinata, e poi salendoci sopra, dopo aver versato dell’abbondante lubrificante, ha messo il suo buco increspato del culo sul cazzo di Fernando.
Ha, quindi, sollevato le sue ginocchia, e ha spinto la cappella del cazzo contro il suo buco.
La cappella scivolò facilmente nel suo sfintere.
Federica fece penetrare il cazzo di Fernando con molta attenzione, poi, con dei piccoli colpi rapidi, lo fece penetrare quasi per intero, facilitando lo scivolamento nel suo culo.
"Ohhhh Luca. È passato molto tempo dall’ultima volta che lo abbiamo fatto noi due, è bello avere dentro il cazzo di Fernando.” – disse Federica.
"Oh sììììììì. È bello anche per me!!!" - ha esclamato Fernando.
Quando il cazzo è entrato per intero, ed ha cominciato a spingere ritmicamente dentro e fuori dal suo culo, è stato incredibile.
Vedere Federica cavalcare mi ha eccitato così tanto che non ho esitato a ficcare il mio di cazzo nella sua bocca mentre lei continuava a scopare il suo culo con la minchia di Fernando.
Era incredibilmente eccitante guardarla muoversi sul suo lungo, grosso e duro cazzo mentre succhiava il mio.
"Ohhhhhh, dannazione, ragazzi, è fottutamente fantastico. Ohhhhhh, non fermatevi" - disse Fernando.
"Cazzo, sìììììì, Federica, succhia il mio cazzo mentre lui ti scopa il culo, la situazione è così eccitante!!!!!" - dissi.
Federica lancia lamenti di godimento per l'eccitazione e il piacere.
Il nostro ritmo continuava ad aumentare e stava crescendo verso il culmine.
All'improvviso ho sentito le mie palle stringersi e ho grugnito mentre scaricavo un enorme carico di sperma nella bocca di Federica.
La calda e umida bocca di Federica, unito alla visione del cazzo che se la scopava, mi eccitava immensamente.
Fernando, eccitatissimo gemeva e, si capiva in modo evidente, che stava per arrivare all’orgasmo. Poi, con un sussulto, ha svuotato tutto il suo sperma nel culo di Federica.
Proprio mentre finiva di deglutire le ultime mie gocce, Federica iniziò a tremare mentre le sue dita spingevano e massaggiavamo il suo clitoride.
"Wow, se avessi saputo che mi stava aspettando questo, sarei tornato prima!" - disse Fernando.
"Bene, ora lo sai. Sentiti libero di tornare in qualsiasi momento" - ho risposto.
"Sì ... fallo" - disse Federica con uno sguardo diabolico.
Dopo aver preso un po' di tempo per riprenderci, ci siamo appisolati insieme sul letto.
La mattina dopo eravamo ancora esausti ma completamente soddisfatti.
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6 anni fa
Al2016, 62
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La mia storia di cuckold 5
Nel 1995 vi era una vera e propria psicosi per l'AIDS, forse più di oggi, Ne avevamo parlato a lungo con R. che capiva le nostre perplessità. L'incontro successivo lui ci disse che teneva tantissimo al rapporto con noi due come coppia e ci fece vedere il certificato di sieronegatività. Aveva fatto le analisi del sangue e questo ovviamente sottintendeva la possibilità di lasciarci andare ad una conoscenza reciproca più approfondita.
A due settimane dal primo incontro Selene vestiva in minigonna generosa e camicetta, seduta sul divano a casa di R. , il bordo delle autoreggenti non aveva modo di starsene nascosto, con l'effetto di far gonfiare i rispettivi pacchi di noi due maschietti. Gli ultimi giorni prima dell'incontro io e lei avevamo parlato - e scopato - a lungo e lei era ragionevolmente sicura di poter contare sul mio consenso per andare oltre nel nostro rapporto con R.
Era sera, eravamo digiuni e il cinquantenne la portò in camera da letto per applicarle ancora una volta il plug anale ed uscire poi insieme a mangiare qualcosa. Io rimasi sulla soglia della porta un po' inebetito. Lei come da copione appoggiò le mani sul letto offrendo il posteriore ad R. Lui sollevò la minigonna e lentamente le abbassò le mutandine. Il superbo spettacolo della fica bagnata della mia fidanzata gli si parò dinanzi agli occhi. Invece di inserire asetticamente il plug come l'altra volta R. le posò le mani sulle natiche accarezzandole. Le sue mani con dolci movimenti circolari si spostarono verso il centro, fino a lambire le grandi labbra della fica di Selene che ormai grondavano umori. Era la primissima volta che lui la toccava intimamente. Io tirai fuori il cazzo duro e presi a menarmelo dolcemente. Ormai la consapevolezza di essere cuckold mi aveva pervaso i sensi. La mano di R. iniziò ad accarezzare la fica di Selene, indi si concentrò sulla clitoride. Lei iniziò ad agitarsi per il piacere. Si volse a guardarmi per un'ultima conferma, mi vide sbavare davanti a quella scena con il cazzo in mano e capì che poteva procedere. Staccò le mani dal letto, si girò, si sfilò del tutto le mutandine. Selene ed R. si guardarono per un istante poi furono l'uno tra le braccia dell'altra. Entrambi esplorarono avidamente la bocca dell'altro con la lingua, senza limitare copiosi travasi di saliva. Ci volle poco perchè il grosso cazzo del cinquantenne fuoriuscisse dalla cerniera dei pantaloni, ancor meno perchè le mani di lei lo avvolgessero delicatamente in un massaggio segatorio. Lei si sbilanciò all'indietro avvinghiata a lui trascinandoselo sopra e spalancando le cosce. L'uomo armeggiò per slacciarsi i pantaloni ed abbassarli quel tanto che bastava. La penetrazione, senza preservativo, avvenne immediatamente, Selene iniziò a mugolare incessantemente, io mi spostai dalla porta alla poltrona antistante al tetto e ricordo vividamente il culo scarno dell'uomo alzarsi ed abbassarsi ritmicamente tra le cosce aperte della mia fidanzata.
Guardando la scena pensavo che fino a quel momento l'unico uomo che l'aveva posseduta ero io, e che lei non avrebbe mai più potuto sussurrarmi all'orecchio quanto si sentiva felice di aver fatto l'amore soltanto con me. Eppure ero eccitato morbosamente davanti alla mia fidanzata che per la prima volta mi metteva le corna, seppur con il mio consenso. Mi menavo il cazzo allo stesso ritmo della loro chiavata, sforzandomi in ogni momento di non eiaculare, soprattutto per non dover affrontare il post-orgasmo davanti a loro che non avevano ancora finito, del tutto dimentichi della mia presenza.
Selene venne in un lungo orgasmo lamentoso intrecciando le gambe attorno al corpo del cinquantenne. Lui, come me, si trattenne per conservare le cartucce per il proseguo della serata-nottata.
Uscimmo in una bellissima serata romana, camminando tenendoci per mano in tre, con lei ovviamente al centro, per via dei Fori Imperiali. Qualcuno ci guardava con curiosità e malcelata malizia. Seduti al ristorante Selene era luminosa dalla felicità, teneva le mani di entrambi. Una tavolata di donne in uscita senza i compagni iniziò a fulminarci di occhiatacce, con commenti probabilmente assai salaci al nostro indirizzo. Selene se ne accorse subito e, assunto un atteggiamento di sfida, baciò profondamente prima me e subito dopo R., senza lasciarci le mani. Il tavolo delle streghe ammutolì, ma continui e veloci sguardi dardeggiavano su di noi autentiche lingue di fuoco.
Quella sera vivemmo un momento di indescrivibile felicità ed armonia, noi tre sentivamo di essere un cerchio perfetto. Io, con la sensazione inebriante di avere la mia donna condivisa con un altro uomo, più maturo ed esperto di noi, lui uomo solitario con la sensazione di avere trovato una coppia che dimostrava un autentico bisogno psicologico della sua presenza, lei estasiata dalla consapevolezza di avere due uomini completamente pazzi di lei, dediti soltanto al suo benessere ed al suo godimento.
Al ritorno a casa di R. ci mettemmo a guardare un film pornografico piuttosto pesante. Fui io ad esprimere il desiderio che Selene gli prendesse in bocca il membro. Furono felici di accontentarmi. Il cazzo del cinquantenne svettava tra i suoi inguini e la vorace lingua di Selene esplorava l'asta con evidente godimento. Le sue labbra avvolsero il glande dell'uomo che ben presto le sprofondò fino in gola. Mi accucciai dietro di lei, inginocchiata davanti al divano a succhiare, le scostai le mutandine e le esplorai la fica con la lingua, dove solo un paio di ore prima era transitato il cazzo dell'altro uomo.
I due mesi che frequentammo R. costituirono un periodo di grande pienezza sessuale.
Io e R. vedevamo film pornografici commentandoli, mentre lei pompinava l'uno masturbando l'altro, scambiando i cazzi continuamente. Selene imparò a prendere due cazzi in bocca contemporaneamente. R. la inculò a lungo profondamente mentre io mi masturbavo in poltrona, la sottoponemmo a numeroso doppie penetrazioni riempiendole entrambi i buchi e riuscendo perfino ad inserirle entrambi i cazzi nella fica. Io diventai esperto nel leccare la fica della mia fidanzata occupata dal cazzo dell'altro.
Tuttavia, come le rose di Marinella, però, ogni bel fiore appassisce presto, come il nostro sodalizio sessuale. Ci rivedemmo in totale soltanto altre 5 o 6 volte. R. iniziò a lavorare per dividerci, a lei parlava male di me ed a me parlava male di lei. Una sera decidemmo di andarcene in un locale e lui andò su tutte le furie perchè non lo avevamo coinvolto. Quando lui iniziò a contattare lei sostenendo di esserne innamorato e di volerla per sè capimmo di non avere alternative se non di troncare il rapporto.
Si concluse così l'iniziazione alla nostra futura vita sessuale, che vide lei diventare sempre più felicemente troia ed io sempre più felicemente cornuto.
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6 anni fa
romano1967,
47
Ultima visita: 6 anni fa
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Piccole trasgressioni.
Mi chiamo Matteo, ho ventisette anni e convivo con Giulia che ne ha ventisei. Io sono alto uno e settanta, fisico asciutto ma non palestrato, e ho una dotazione fra le gambe che va ben oltre la media, anzi credo che in lunghezza sia decisamente molto oltre. Giulia è una ragazza dal corpo stupendo, alta quasi come me, gambe lunghe e ben affusolate, con un culetto stupendo, viso bello, e sguardo solare, ma il suo punto di vera forza è il seno. Lo adoro. Una quasi quarta, o se vogliamo, una terza al massimo, che sta su sfidando ogni legge di gravità. Lei lo valorizza con reggiseni che lo gonfiano, e lo innalzano ancora di più e a volte il suo decoltè, rende satelliti tutti i maschi che incontra, che si girano ad ammirarla. La nostra storia è nata quattro anni fa, e dopo due ci siamo trasferiti per motivi di lavoro, in un’altra città. Vivendo in un contesto diverso e privo di amici, ma solo per lo più conoscenti, ci ha portato a dare sfogo alle nostre fantasie erotiche. Fin da subito abbiamo capito che, per noi il sesso era qualche cosa di speciale. Da quando ci siamo trasferiti è sempre stato un crescendo di emozioni. All’inizio era un poco restia ad assecondarmi, ma, da quando si è resa conto di quanto le piace essere ammirata, le cose vanno sempre meglio. Uno dei nostri giochi preferiti, è quando la faccio vestire con una mini molto corta, autoreggenti, tacchi altissimi, e una camicetta con il reggiseno extra push-up, che evidenzia ancora di più quella meraviglia di seno che si ritrova, e poi la faccio camminare davanti a me, distanziata di pochi metri, e mi godo lo sguardo allupato, e voglioso dei maschi che sbavano al sua passaggio. La sera poi, nel nostro letto, è sesso a sfinire, eccitati dalle situazioni, che in aggiunta a quelle vissute, immaginiamo avrebbero potuto crearsi. Un sabato pomeriggio, abbiamo deciso di andare a cena fuori. Lei sempre vestita sexy, era seduta accanto a me in auto, quando lungo il viale, abbiamo visto delle prostitute, allora lei mi ha chiesto, se sarei stato capace di andare con una di loro. L’ho guardata, cercando di capire dove voleva arrivare, e lei sollevando ancora un pò la mini, e scoprendo le gambe mi ha detto che avrei potuto immaginare lei che era salita in auto con me come una puttana. Ho trovato un parcheggio deserto, e ho reclinato il suo sedile, lei si è tolta il perizoma, e mi sono messo a scoparla come un pazzo eccitato da quella fantasia. Non c’è voluto molto tempo per farla godere e quando lei ha urlato tutto il suo piacere, lei quando gode urla tantissimo e forte, sono venuto dentro di lei inondandole la vagina con un fiume di sborra. Ci stavamo pulendo con dei fazzolettini quando ho visto due auto entrare nel parcheggio e preso dalla paura, ce ne siamo allontanati velocemente. Giunti al ristorante lei nello scendere dall’auto si è accorta che non aveva rimesso l’intimo. Ho insistito perche non lo indossasse, e alla fine siamo entrati con lei che era decisamente tesa convinta che tutti dentro il locale avrebbero saputo che era nuda sotto. Invece dopo un poco si è rilassata e la serata è stata molto bella e divertente con me che la stuzzicavo e alla fine quando siamo usciti eravamo molto eccitai entrambi che siamo tronati a casa a scopare come matti. Questa intensa emozione ci è durata un bel po’, e lei l’ha voluta ripetere diverse altre volte rendendo questo gioco uno dei nostri preferiti. Passato qualche mese un week end abbiamo deciso di andare in un hotel in montagna dove c’era anche una bella SPA. Quando siamo arrivati il povero concierge si è trovato davanti agli occhi il suo splendido seno e questo l’ha mandato nel pallone. Era confuso eccitato e ha pure sbagliato la chiave della nostra camera. Appena in camera Giulia ha voluto farsi una doccia e io eccitato da quanto successo prima ho iniziato a scoparla dentro la doccia. Lei era molto calda e vogliosa e mi sono messo a fantasticare con lei delle situazioni eccitanti che avrebbero potuto nascere in questa vacanza. Ero molto eccitato che sono venuto sulle sue tette e sul viso. Ci siamo trasferiti sul letto e mentre la scopavo ho notato che la nostra camera aveva un finestrone enorme che dava direttamente sulla piazza del paese. Immediatamente l’ho sollevata e appoggiata nuda conte la vetrata, da fuori chiunque alzando lo sguardo avrebbe potuto vedere noi che stavamo scopando. Ero elettrizzato dal fatto che contro il verto i suoi meravigliosi seni erano schiacciati e dilatati. Lei tutta nuda con le braccia aperte in alto di fronte alla vetrata e io da dietro che ad ogni affondo gli appiccicavo le tette sul vetro. Mi ha sconvolto anche il fatto che lei godeva come una pazza dall’insolita situazione e dal fatto che ci potevano vedere. Dopo aver goduto sfiniti ci siamo distesi sul letto e senza accorgersene ci siamo addormentati per circa due ore. Al risveglio lei ha indossato un costume molto esiguo e siamo andati sul retro dell’hotel dove c’era una piscina di acqua calda e quando lei è entrata dentro tutti i maschi si sono girati ad ammirarla e io ero già eccitato di nuovo. Siamo rimasti a giocare fra noi sotto lo sguardo voglioso di diverse persone fin quando abbiamo deciso che era ora di andare a cena. Giunto in camera l’ho invogliata a vestirsi sexy per la cena al ristorante dell’albergo e lei mi ha accontentato. Ha indossato un top molto sottile che faceva l’effetto vedo non vedo, e senza reggiseno era una favola. Una mini molto corta e sempre le autoreggenti, e tacchi molto alti. A cena un povero cameriere era quasi impazzito ogni volta che si avvicinava al nostro tavolo iniziava sudare freddo e lei si divertiva provocarlo accavallando spesso le gambe. La serata e poi proseguita in un pub dove c’era un gran casino di gente che beveva e rideva di gusto e lei ha sempre monopolizzato gli sguardi di molti maschi che passavano spesso davanti al nostro tavolo dove io mi divertivo a stuzzicarla con una mano fra le sua cosce. Eccitata al massimo mi ha letteralmente trascinato in camera e mi ha scopato come una furia selvaggia e alla fine il suo urlo soffocato da un mio bacio è stato l’indice del suo massimo appagamento. Il mattino seguente al risveglio lei mi stava facendo una delle sue meravigliose pompe e quando mi ha portato al massimo dell’eccitazione ho incominciato a pomparla. Era quasi all’apice del piacere che sentiamo bussare alla porta per la colazione in camera e lei essendo tutta nuda ha indossato qualcosa molto sexy e velato ed è andata ad aprire. Si trova davanti il cameriere della sera precedente e che quando la vede a momenti rovescia tutto il carrello. Lo fa entrare, e poi dopo che lui ha preparato per la colazione lei fa per dargli la mancia, ma lui la rifiuta dopo aver dato un ennesimo sguardo al sua meraviglio seno con un sospiro se ne va. La trascino a letto e la scopo facendole immaginare che mentre io la sfonda dietro lei abbia in bocca il cazzo del cameriere. Gode come una pazza e urla mentre mi inonda il cazzo un orgasmo come non aveva mai fatto. Passiamo la giornata alla SPA fra bagni, giochi eccitanti e molti occhi di maschi che sbavano nel vedere lei che li provoca spudoratamente mentre io sono eccitato da paura. La sera in camera mentre ci vestiamo è tutto un continuo di provocazioni che mi portano ad un livello di eccitazione elevatissimo e lei per giunta si veste da vera troia. Una mini veramente esagerata, autoreggenti che si intravedono, niente intimo ne sotto ne sopra, una camicetta quasi trasparente che mette in evidenza i capezzoli ben eccitati e dei tacchi da diciotto che le inarcano il culo e lo rendono assolutamente desiderabile. Quando entriamo nel ristorante si sente solo il rumore dei tacchi. Tutti i maschi la guardano e sbavano. Le donne presenti la trafiggono con occhiate di pura invidia, io sono al settimo cielo. Arriva il nostro cameriere che non le stacca gli occhi di dosso e lei fa di tutto per una ennesima provocazione. Appena ordinato lei mi invita a seguirla nel bagno, e appena entrati mi spinge conto il muro e mi estrae il cazzo durissimo sono molto eccitato da tutti i giochi fatti nella giornata e lo infila in gola e lo succhia come una pazza. Mi godo la pompa quando vedo con la coda dell’occhio che dietro la porta c’è il nostro amico cameriere che ci sta spiando. Lo faccio presente a lei che mi sorride e mi pompa sempre più forte fin quando non le arrivo in gola. Serra le labbra e lo ingoia tutto, poi ce ne torniamo in sala e quando lui ci serve le portate lei gli fa gli occhi languidi e lui è sempre più impacciato. La serata termina sempre nel pub dove alla fine la devo trascinare fuori altrimenti me la scopano come minimo in sei. La mattina sempre come l’altra volta, mentre scopavamo bussano alla porta e lei sempre vestita trasparente apre e si ritrova davanti il solito cameriere. Lei che dalla sera prima mi aveva confessato che oggi avrei avuto una sorpresa sale sul letto mi toglie il lenzuolo inizia a segarmi. Il cameriere si gira e guarda la scena, rimane immobile, e lei si abbassa e lo mette in bocca sempre guardando il poveretto dritto negli occhi. Io che mi sto eccitando come un porco decido che voglio vedere fin dove lei vuole arrivare, faccio un cenno a lui e lo invito ad avvicinarsi.
“Tiralo fuori e segati.”
Lui mi guarda stupito, poi esegue e sfodera un bel cazzo lungo e duro. Lei, mi guarda stupita e mi succhia come una pazza, poi allunga una mano e lo afferra, mi guarda cercando il mio consenso e quando vede il mi cenno del il capo capisce che può osare. Lo sega e mi succhia poi gira il capo e assaggia anche il suo per un attimo. Il poveretto resta un poco basito e si sega velocemente e alla fine schizza nella sua mano e io le inondo la gola eccitato da tanta porcaggine. Dopo questo lui se ne va e noi dobbiamo fare i bagagli per il ritorno. Il gioco è stato molto provocante ci ha fatto eccitare per un bel po di tempo nei mesi a venire. Abbiamo immaginato tutti i possibili sviluppi di quella situazione e mi sono eccitato molto al pensiero che lei in fondo aveva succhiato anche se per un attimo un altro cazzo. Ogni inizio stagione Maggio o Giugno andiamo al mare in una riserva naturale dove per arrivarci bisogna fare molta strada a piedi per questo ci va poca gente. Noi andiamo per prendere un po di sole per non farci vedere bianchi quando andiamo nelle spiagge affollate. Spesso è frequentata da gay ogni tanto anche qualche coppia nudista. Lo scorso Giugno siamo andati in settimana e c’era poca gente. Lei si è messa in topless, a me piace tanto vederla con le tette al vento alla luce del sole. Per tutto il giorno è stato uno stuzzicarci di continuo, poi, quando erano le 17 e anche l'ultimo uomo dalla spiaggia che era più vicino a noi stava andando via, passando davanti a noi per tornare al parcheggio, io mi sono subito buttato su di lei. Avevo tanta voglia. Eravamo rimasti quasi soli, c’era altra gente ma era lontana e quel uomo stava andando via. Iniziamo a toccarci lei subito mi ha tirato fuori il cazzo e lo sega e poi lo mette in bocca, mentre quel uomo si incamminava ogni tanto si voltava per guardarci, aveva capito che stavamo per scopare e si è messo ha spiarci in maniera non troppo velata. Iniziai a scoparla, lei sdraiata e io sopra di lei. L’ho scopata e fatta godere diverse volte, poi l’ho messa a 90 ma per l'eccitazione della situazione sono venuto. Era sconvolgente scoparla mentre lui ci guardava, ed ero certo anche dietro le dune ci fosse qualcuno. Anche il tizio che se ne andava si era fermato e si stava segando e quando sono venuto l’ho visto che godeva anche lui. Era una situazione sconvolgente sapere che ci stavano spiando ci eccitava tantissimo per la prima volta abbiamo fatti il bagno e nudi, e abbiamo ripreso a scopare in acqua, fin quando non sono venuto nella sua bocca e sulle sue tette. Quando siamo usciti e ci stavamo rivestendo lei mi ha dato un bacio e mi ha assicurato che l’estate che stava arrivando sarebbe stata una di quelle indimenticabili, e io non aspetto altro.
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6 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 10 ore fa -
La mia storia di cuckold 4
Selene iniziò a masturbarsi dolcemente sul tappeto con il pitone di lattice mentre io e R. sedevamo sul divano gareggiando a chi le esibiva il cazzo più duro, per rendere omaggio allo spettacolo che lei ci offriva. R. le andò vicino dicendole che non era così che doveva procedere, e che la sua fica aveva bisogno di altro.
Senza toccarla afferrò l'estremità del lungo fallo che fuorisciva dalla fica della mia fidanzata ed iniziò a pistonarglielo dentro-fuori con una frequenza esagerata. Selene iniziò a strillare per il piacere e dopo un paio di minuti ebbe il primo violento orgasmo. R. rallentò per lasciarla riprendere, ma senza fermarsi, per poi riprendere il ritmo che, minuto dopo minuto diventava sempre più indiavolato. Stille di sudore rigavano la fronte di lei impegnata a sostenere il pompaggio selvaggio di quel bestione di gomma di 5 o 6 centimetri di diametro. Selene ed R. iniziarono a guardarsi negli occhi. Mi squillò dentro un campanello d'allarme. Improvvisamente R. si voltò verso di me e mi disse che Selene voleva essere baciata. Rimasi confuso per un attimo perchè non avevo capito immediatamente chi avrebbe dovuto baciarla. R. mi chiese se io lo permettevo. In quel momento lui sopraffece la mia personalità, perchè pur non volendo che accadesse non mi sentii di negarglielo. Risposi affermativamente. R. incollò la bocca su quella di Selene e lei rispose avidamente al bacio, con il serpentone sempre inserito nella fica e mosso dalla mano di lui. Vidi con un senso di rimescolamento interiore le loro lingue intrecciarsi. Distolsi lo sguardo qualche decina di secondi, quando lo rialzai vidi che la mano di Selene stava scappellando ritmicamente il grosso cazzo del cinquantenne. Andarono avanti credo per una ventina di minuti, quando lei ebbe un secondo orgasmo, lungo ed intenso, mentre succhiava la lingua del cinquantenne che le esplorava oscenamente la bocca.
R. fece alzare Selene e la condusse sul divano accanto a me e ci lasciò soli per qualche minuto. La strinsi a me e iniziammo a baciarci, la sua bocca era intrisa del sapore di sigaro di R., che poco dopo tornò e si sedette vicino a lei. Selene stretta fra noi due baciava alternatamente lui e me, infilando la lingua nelle nostre bocche, mentre le nostre mani esploravano il suo corpo palpandole le cosce, l'addome, le tette, il collo, il viso. Quattro mani avide di lei e del suo corpo, che la facevano sentire in Paradiso.
Per me fu meno paradisiaco il post-incontro. Ebbi una crisi di depressione fortissima e cercai di isolarmi nei due-tre giorni successivi. Il contraccolpo di aver visto la mia lei tra le braccia di un altro mi aveva prosciugato ogni vitalità. Il terzo o quarto giorno ebbi l'impulso a masturbarmi. Mi scorrevano davanti agli occhi le immagini di Selene ed R. che si baciavano, e improvvisamente mi salì dalle viscere alla testa un'eccitazione morbosa. Eiaculai dolorosamente e ricaddi nella depressione. Dopo qualche ora ripresi a masturbarmi e andai avanti così per diversi giorni. Mi masturbavo continuamente non appena mi si riformava un po' di sperma nei coglioni sempre pensando ossessivamente a quei baci, oltre che alla mano di Selene che smanettava il cazzo di lui. Mi masturbavo sul lavoro, andando al gabinetto quattro o cinque volte al giorno e facendo colare il seme nella tazza pensando a quel secondo lungo orgasmo di lei. Dopo ogni sborrata ricadevo nella sofferenza ma ogni volta la sofferenza si attenuava e piano piano fu sostituita da una sorta di esaltazione. Alla fine della settimana l'esaltazione si trasformò in piacere morboso nel rivedere mentalmente quelle immagini. La metamorfosi era compiuta e l'amore passionale che nutrivo per Selene si era trasformato in un'adorazione morbosa ma anche abietta della sua sessualità.
In fondo fu una faccenda piuttosto veloce.
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6 anni fa
romano1967,
47
Ultima visita: 6 anni fa
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La mia storia di cuckold 3
Il sabato successivo tornammo a trovare il nostro pigmalione. Durante la settimana io e lei eravamo stati febbricitanti al pensiero di cosa era successo. All'epoca eravamo fidanzati e lei viveva insieme ai suoi genitori. Abitavamo lontano, su due consolari diametralmente opposte di Roma, quindi normalmente stavamo insieme nel weekend e al massimo ci vedevamo una sera a settimana. Dopo l'incontro invece lei mi supplicava di andarla a trovare ogni sera perchè non riusciva a fare a meno del cazzo. Per non insospettire i suoi ci davamo appuntamento nel suo garage, lei mi aspettava li a luci spente, già seminuda, e la scopavo su un vecchio materasso. La insultavo facendola godere e le chiedevo ossessivamente quanto le fosse piaciuto masturbarsi la fica e il culo davanti al cinquantenne. Le scopate duravano pochi minuti, perchè appena le dicevo che lui ci aspettava il prossimo sabato venivamo insieme. Venerdì pomeriggio andammo a fare shopping in negozi di intimo e le regalai due bellissimi completini sexy, una minigonna molto corta e diverse paia di calze autoreggenti. Nel camerino del negozio entrai con lei e per un paio di minuti le leccai golosamente la fica.
Devo precisare che io ero molto innamorato di Selene. Nei tre anni precedenti la nostra felicità era fortemente sostenuta anche dalla consapevolezza di esserci sverginati a vicenda. Lei, nelle dolci notti d'amore, mi sussurrava sempre all'orecchio quanto si sentisse felice di aver fatto l'amore soltanto con me nella sua vita. Io non ero ancora un cuckold, o almeno non ne avevo ancora coscienza. Selene era la mia donna, era soltanto mia e solo io dovevo toccarla. La sua fica apparteneva a me soltanto. Mi sentivo certamente un allegro porcellone esibizionista, ma quello era il limite oltre il quale non avrei mai pensato di andare.
Arrivò il sospirato sabato sera. R. ci aprì la porta sorridente, Selene era rossa di eccitazione. Erano le 20 circa e lui ci propose di andare a mangiare una pizza insieme. ma ci chiese di seguirlo un attimo in camera da letto prima di uscire. Chiese a Selene di appoggiare le mani sul letto, di sollevarle la minigonna e abbassarle le mutandine. R. prese un plug anale in lattice, lo lubrificò e senza sfiorare nemmeno la mia donna glielo inserì delicatamente nel buco del culo. Lei iniziò a sospirare di piacere, tirò su le mutandine e sistemò la minigonna. Uscimmo nella fresca serata discorrendo allegramente di seduzione e fantasie sessuali. Selene al centro tra noi due era luminosa, addirittura radiosa, e si leggeva sul suo viso l'esaltazione di avere due uomini dedicati soltanto a lei. Quando ci sedemmo al tavolo della pizzeria iniziò qualche smorfia di fastidio. Il plug che teneva inserito nel culo iniziava a farsi sentire.
Anni dopo, quando anche io iniziai ad andare in giro con i plug inseriti nel culo, capii cosa doveva aver provato lei quella sera. Un fastidio sordo e persistente che si mischia ad un piacere indecente. Il culo lentamente si indolenzisce e reclama il rilassamento. E lei potè mangiare solo mezza pizza, dovendo scontare con la sofferenza fisica il piacere di stare con due uomini molto porci, completamente concentrati su di lei e sulla sua esuberante sessualità.
Tornammo a piedi a casa di R. Lei camminava male, non ce la faceva più a sopportare il plug, ma il cinquantenne sadicamente le impose di tenerlo fino a casa.
I cuscini sul tappeto del piacere erano già pronti. Selene obbedì all'ordine di spogliarsi davanti a noi. Tolse camicetta e minigonna, e subito dopo le mutandine. rimanendo con il reggitette sexy a balconcino che le lasciava scoperti i capezzoli, il reggicalze e le calze a rete, con scarpe a tacco alto.
Era uno spettacolo. R. le ordinò di coricarsi sul tappeto in posizione prona, mostrandoci il culo ancora riempito dal plug. Si armò di una spatola di cuoio ed iniziò a sculacciare metodicamente il culo di Selene che gemeva di dolore e piacere. Dopo 10 minuti di spanking lei aveva le chiappe arrossate, e solo allora lui le permise di sfilarsi il plug dall'ano. Selene non riuscì a trattenere forti sospiri lamentosi al momento dell'estrazione del plug. R. le andò vicino impugnando un grosso pitone di lattice, un fallone largo e lungo. Le disse che era il momento di pensare alla sua fica.
Fu quello che successe nella mezzora successiva che diede il via al processo che, nel giro di poco tempo, mi avrebbe fatto prendere coscienza della mia natura cuckold.
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6 anni fa
romano1967,
47
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La mia storia di cuckold 2
All'epoca, all'inizio dell'estate del 1995, io e Selene eravamo due giovani ragazzi senza esperienza, incredibilmente eccitati dalla nostra avventura in cui ci ritrovavamo ad esplorare insieme le rispettive sessualità. Non avevamo reale coscienza dei nostri gusti, delle nostre esigenze profonde nè di dove questa ricerca del piacere ci avrebbe condotti.
D'accordo con Selene ci mettemmo a spulciare gli annunci dei giornaletti pornografici alla ricerca di un singolo disponibile a diventare il nostro guardone. Non ricordo a quanti uomini scrivemmo nè le loro proposte, ma ricordo perfettamente l'inizio dello scambio epistolare con R.
L'annuncio a cui avevamo risposto recitava: "Uomo maturo cerca coppia dove lei sia desiderosa di un secondo marito". Nella mia lettera di risposta avevo specificato che cercavamo un singolo disposto a guardarci purchè disponibile a restare al proprio posto. Lui rispose che la faccenda lo incuriosiva e che suonava per lui come una sfida. Lo chiamammo al telefono e prendemmo un appuntamento.
Ci ricevette in una casa superba nel centro storico di Roma, vicino ai Fori. Sedemmo su un divano e facemmo conoscenza prendendo un tè. Lui si defini immediatamente come un erotomane, desideroso di approfondire la conoscenza se noi avessimo voluto. Selene aveva indossato una minigonna non troppo vistosa, e lui si mantenne sempre a rigorosa distanza nel massimo rispetto. Non successe nulla, dopo un'ora abbondante di conversazione lui ci accommiatò raccomandandoci di chiamarlo qualora avessimo desiderato un secondo incontro. Ero mezzo deluso e temevo che la mia fidanzata non avrebbe accettato.
Non fu così. Il sabato pomeriggio successivo ci ripresentammo a casa sua. Qualche giorno prima R. ci aveva raccomandato di realizzare un video erotico di lei da mostrargli. Fu molto emozionante, con la vecchia videocamera a nastro, riprendere un lento spogliarello di Selene con sfondo musicale il sax di John Coltrane. Nel video, della durata di una decina di minuti, la mia lei si spogliava lentamente, mostrando prima le tette, poi sfilandosi piano piano la minigonna ed infine le mutandine.
Seduti sul divano tutti e tre con lei al centro davanti ad un enorme (per quei tempi) televisore retroilluminato guardammo scorrere le immagini dello spogliarello. Io e Selene tesi come due corde di violino, il nostro ospite perfettamente rilassato e sorridente. Finito il video lui ci chiese se potevamo rivederlo, e domandò alla mia fidanzata se le dispiaceva se lui estraeva il membro dai pantaloni. Lei rispose imbarazzata che poteva, lui con tranquillità estrasse un grosso arnese già semieretto... dopo qualche minuto anche io lo imitai e presi a menarmelo lentamente mentre il video scorreva. R. chiese a Selene se le dispiaceva farsi risalire un po' la minigonna per lasciargli guardare le cosce. Lei eseguì, poi spontaneamente la fece risalire ancora, fino all'inguine, mostrano all'uomo le mutandine semitrasparenti.
Selene era in deliquio, terminato il video R. ci chiese se eravamo d'accordo che lei togliesse pure le mutandine. Mentre lui metteva su una videocassetta dove diversi uomini si davano da fare con una ragazza lei, guardandomi imbarazzata, inizio a sfilarle. R. si risedette vicino a Selene senza nemmeno sfiorarla, io ero pazzo di eccitazione nel vedere la mia fidanzata 25enne con la fica esposta seduta vicino ad un cinquantenne che si menava lentamente il cazzo parlando con lei. Lui le chiese di denudare le tette, lei slacciò la camicetta e abbassò il reggiseni.
Lui si alzò, prese dei cuscini ed invitò Selene a sdraiarsi sul tappeto davanti al televisore e ad aprire le cosce per bene. Lei eseguì sospirando di piacere, la sua fica era talmente bagnata che appariva lucida. R. si avvicinò ad un armadio e torno con due grossi falli in lattice e glieli porse dicendo di baciarli.
La mia ragazza li prese docilmente, ormai succube dell'uomo. Lui le ordinò di inserire il più piccolo nella fica, molto lentamente. Io mi masturbavo senza ritegno a quel superbo spettacolo sforzandomi di non eiaculare. Selene si pistonava lentamente il cazzone di gomma nella passera guardando negli occhi il cinquantenne che si masturbava a sua volta davanti a lei. Ora toccava al culo. Lei si passò il fallone da davanti a dietro e lo immerse nell'ano cedevole senza grosse difficoltà. Fu una lunga sessione di dilatazione anale al termine della quale lei, stremata e gocciolante sudore, riuscì a sedersi su un grosso plug nero fino a farselo scomparire nel culo. A quella vista il nostro ospite improvvisamente sborrò sul tappeto, maledicendosi per il suo scarso controllo, Mi disse di andarle sopra e di chiavarla finchè lei non fosse venuta. Esegui e montai la mia fidanzata furiosamente mentre R. ci guardava con occhi stanchi. Io e lei venimmo insieme in un tripudio di godimento. Quella seconda volta R. non sfiorò mai Selene, rispettoso del nostro accordo.
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6 anni fa
romano1967,
47
Ultima visita: 6 anni fa
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La mia storia di cuckold 1
Sono passati un po di anni da quando la mia storia di cuckold si è conclusa con la separazione dalla donna, mia moglie, con cui ho condiviso circa 24 anni della mia vita.
I fatti che racconto sono rigorosamente veri, percepiti e raccontati dal mio punto di vista, in parte basati anche su quanto lei mi ha raccontato nei momenti in cui non sono stato testimone diretto. La cronologia è molto precisa, perchè fin dai primissimi sviluppi della vicenda ho sempre accuratamente registrato tutto: date, nomi, descrizioni sommarie.
Ho conosciuto Selene (non è il nome vero) nel 1992. Eravamo entrambi giovani ed illibati. Entrambi abbiamo avuto la prima esperienza sessuale completa insieme. Lei alta 1,70, bionda con capelli lunghi mossi, fisico generoso con belle curve, due seni floridi di quarta misura.
Ci siamo fidanzati e per tre anni abbiamo vissuto la nostra storia d'amore come due normalissimi ragazzi innamorati. Il sesso funzionava molto bene, lei era naturalmente portata a divertirsi ed esplorare insieme a me i giochi anche particolari. Con un po' di pazienza abbiamo fatto sesso anale che lei ha presto imparato ad apprezzare moltissimo e che è diventato il nostro prediletto sistema anticoncezionale. L'unico suo limite è sempre stato legato al disgusto per lo sperma ricevuto in bocca. In seguito, come vedremo, ha parzialmente superato questo problema, ma mai completamente.
Nel 1995 la prima crisi di coppia. Una serie di litigate, dovute principalmente alla mia sensazione di mancanza di libertà ed alla gelosia esagerata di lei. Abbiamo superato questo momento trasferendo nel letto il malumore delle litigate, e quindi perdendo parecchio del "rispetto" formale che caratterizzava i nostri amplessi fino a quel momento. Quindi sono iniziate le prime parolacce, che hanno avuto l'effetto di eccitarci fino all'inverosimile. Ho iniziato a darle della puttana e della troia durante le penetrazioni e la sua risposta era esagerata... bastava insultarla per farla arrivare all'orgasmo velocemente. Siamo poi passati ai toys. Il primo lo costruii io in legno ed era terribile, impossibile da usare a causa dell'attrito del materiale. Risolto il problema con mirati acquisti nei sexyshop, lei ha conosciuto la gioia dei vibratori sulla clitoride, in particolare durante le sessioni anali.
Il passo successivo si verificò il giorno in cui, facendo l'amore, le ho prospettato la possibilità di farci guardare da qualcuno durante i rapporti sessuali. Il suo orgasmo devastante ha inaugurato la nostra ossessione di fare l'amore in presenza di un guardone. Prendemmo la decisione di rivolgerci al suo ex-ragazzo, con cui lei era stata diversi anni senza mai riuscire a consumare un rapporto sessuale completo. Un pomeriggio lei gli chiese di uscire, lei e lui da soli, e, con infinito imbarazzo, gli chiese se gli andava di venire in camera da letto con noi per masturbarsi solamente. Fu un fiasco, perchè lui, dopo essersi dimostrato un incapace come amante si dimostrò incapace pure come complice di una coppia, e rifiutò. Io passai l'intera giornata con il cazzo in erezione aspettando l'esito dell'incontro e rimasi molto male quando lei mi riferì.
Rimaneva il problema di trovare una persona. Allora non esisteva Internet e l'unico modo di contattare qualcuno erano le riviste per incontri. Decidemmo di provare nei giardinetti del Pincio, nella nostra Roma, a fare qualche esperienza. Un meraviglioso pomeriggio di maggio lo trascorremmo a spostarci da una panchina appartata all'altra nella speranza di imbatterci nella situazione sperata. Lei indossava una minigonna abbastanza attillata e senza le mutandine. Solo per un paio di minuti capitò un tizio che si mise a guardaci da una trentina di metri, su un vialetto semideserto. Mi sbrigai a denudare le tette di Selene per mostrarle al tizio mentre ci baciavamo. Lei era eccitatissima ma si vergognava e nascondeva il viso dietro al mio baciandomi. Quando ci staccammo, poco dopo, il tipo era scomparso. Tornammo a casa in eccitazione febbrile e andammo in una stradina a fare foto erotiche all'aperto. Su un vialetto deserto lei mi apriva le cosce mostrando l'intimità all'obiettivo della macchina fotografica. Non riusciva a fare a meno di stropicciarsi la clitoride. Eravamo entrambi febbrilmente eccitati dal semplice fatto che uno sconosciuto le aveva potuto guardare le tette. La serata finì con una scopata memorabile.
La settimana dopo escogitammo un sistema per esibirci. Parcheggiammo la macchina in una stradina sterrata solitaria nei pressi di un binario dove passava un trenino regionale. L'idea era di farsi vedere dai passeggeri. Sistemai Selene sul sedile accanto a quello del guidatore, con la portiera aperta. Le avevo scoperto generosamente le tette e la convinsi a spalancare le cosce. Aveva la minigonna e calze nere autoreggenti, senza mutandine. L'obiettivo era quello di mostrare la fica agli sconosciuti passeggeri. Passavano numerosi treni, a circa 30 minuti di intervallo, ma lei veniva presa dal panico, chiudeva lo sportello e diceva che non se la sentiva. Quando vidi l'ennesimo treno che arrivava scesi dalla macchina, le aprii lo sportello, le allargai le cosce e le infilai il cazzo nella passera. Lei urlava dal piacere, quando il treno fu vicino mi tolsi e la lasciai così, aperta agli sguardi altrui. Lei si coprì il viso con le mani ma rimase a cosce spalancate e tette in bella mostra. Il treno passò, e diversi passeggeri affacciati al finestrino poterono gustarsi lo spettacolo. Ci arrivò un fischio di un ragazzo. Quando il treno sparì dietro la curva mi sbrigai a spostare la macchina. Lei stava ad occhi chiusi e ripeteva inebetita dal piacere quanto faceva schifo a comportarsi così. Poi mi prese il cazzo in bocca e succhiò avidamente sditalinandosi. Venimmo insieme in una decina di secondi, e lei si lasciò sburrare in bocca per la primissima volta. Fu una delle pochissime volte che se lo fece fare.
Per diversi sabati il nostro gioco erotico divenne quello di fare shopping in centro. Lei in minigonna, stivali e senza mutandine, passeggiavamo per Via del Corso, e ogni tanto entravamo in un bar, ci dirigevamo alla toilette dove io la sditalinavo qualche minuto trovandola sempre abbondantemente lubrificata.
Eravamo pronti per andare oltre e iniziammo a rispondere agli annunci erotici sui giornaletti porno.
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6 anni fa
romano1967,
47
Ultima visita: 6 anni fa
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Serata di ballo latino
...venni contattato da il lui di coppia ...sapendo che fossi ballerino di latino volle organizzare serata di ballo coinvolgendo la leie così fu .Ci siamo dati appuntamento al locale e dopo po mi avvicinai alla
Lei con la complicità di lui che si era allontanato e lasciai biglietto e mi allontanai. Dopo po si avvicinarono alla. Pista da ballo e invitai la lei ....le mani si stringevano....che scendevano sul suo corpo tonico e ben formato e alla. Fine del ballo le sfiorai la mano allontanandomi. Più tardi si avvicinò lei invitandomi a star con loro e bere qualcosa ....tra sguardi e qualche battuta ...uscimmo fuori verso la loro auto...lei si sedette dietro con me e lui. alla guida....le mani sfioravano il suo corpo ...e quel seno tonico arrivo ad esser baciato su quei bei capezzoli.... mentre la mia mano scendeva in mezzo le gambe .lei era già bagnata mi sfilo i pantaloni e togliendolo fuori rimase a bocca aperta viste le dimensioni e dopo qualche succhiata mi misi sopra di lei e iniziai con foga. ad entrare ed uscire lei gridava lui si fermò e guardandosi si segava ..... dopo esser stata sbattuta perbene lei mi. sposto e lo prese in bocca succhiando forte l’inondai abbondantemente come è il mio solito.... questo fu un. Incontro fantastico che spero ripetere con qualche coppia...
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6 anni fa
admin, 75
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Attimo fugace
strano il destino di noi psicoterapeuti.
ascolti per lavoro le vicende sentimentali e sessuali di tanti, coppie o single, sposati o amanti.
naturalmente, con gli anni di esperienza impari a cogliere inequivocabili segnali, e cosi' attimi
fugaci, fuggenti per i piu', diventano sublimi erotici momenti per chi riesce a catturarli.
Matera, pochi giorni fa, gran folla per le manifestazioni del 2019, in pausa dal lavoro decido di far visita all'ipogeo al centro della citta', antica cisterna visitabile in piccoli gruppi.
davanti a me, sulle ripide scalette in metallo, magnifica vista su due supreme chiappe divise dalla
minuscola stringa di un perizoma viola.
il viola e' arrapante, le chiappe appartengono ad una bella bionda con compagno al seguito, che, constatati i miei sguardi interessati di maturo e distinto signore, immediatamente sospinge la compagna presso una nicchia laterale, discosta...... ma non troppo.
l'invito e' chiaro, la guida, un po' piu' in alto illustra storici eventi mentre io sono gia' con la lingua profondamente immersa in una bagnatissima e profumatissima fica bionda naturale, poi, molto servizievole, e' lo stesso compagno che mi prende il cazzo in mano e lo deposita in una accogliente bocca aperta per un pompino breve quanto intenso, la bionda ingoia fino all'ultima goccia e poi, sorpresona, e' lui a ripulirmi la cappella con una bella leccata tipo cono gelato. somma goduria!!
non ci siamo scambiati ne' cellulare ne' recapiti...gli attimi fuggenti sono indimenticabili finche' restano irripetibili.
Al prossimo. se vi va.
Alfio
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6 anni fa
admin, 75
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Prestami tua moglie
Mi chiamo Luigi, ho cinquantotto anni e sono sposato che Livia che ne ha undici meno di me. Sono alto uno e settanta, in sovrappeso e ho un bel principio di calvizie. Non sono certo un adone, ma ho una certa simpatia, sono dolce e affettuoso, non troppo dotato sessualmente. Accontento quasi sempre mia moglie facendola godere prima con mani e bocca, poi con una penetrazione che la porta ad un ennesimo piacere solo quando sta sopra di me. Livia è una bella donna nel fiore degli anni. Alta uno e ottanta, mora, seno tondo e florido una quarta piena che sfida la legge di gravità, ventre piatto, non ha mai partorito, io sono sterile, culo tondo e sodo che sormonta delle gambe lunghe e ben tornite, bocca ampia e labbra carnose molto sensuali. Quando ci siamo conosciuti lei veniva da una brutta storia con tizio manesco e violento e l’ha fatta innamorare la mia dolcezza e la serenità che le ho trasmesso. A letto è un vero portento. Brava con la bocca, fa delle pompe fantastiche, scopa con molta passione e lo prende in culo con estrema disinvoltura. Ama vestire bene, con eleganza e ama anche essere molto sexy, indossare le autoreggenti e i tacchi vertiginosi, tutte cose che il precedente compagno le imponeva con la forza e che lei adesso fa per me per puro piacere. Lavora come impiegata alle Poste e ha sempre mezza giornata libera. Io invece lavoro presso una ditta di contabilità aziendale. Nel mio settore siamo in tre più il nostro capo che si chiama Carlo, un bel maschio che non è sposato, ma che riscuote molte successo con le donne e che è un porco rinomato che si scopa anche la giovane segretaria che hanno assunto da poco, una troietta appena sposata. Lavoro in questo settore da sei anni e fino ad un mese fa non era mai successo che Livia venisse nel mio ufficio. Una mattina mi sono accorto che la mia auto aveva la revisione scaduta da almeno venti giorni. Ho chiamato un amico meccanico e l’ho pregato di provvedere a metterla in regola. Lui ha acconsentito, ma quando ho lascito il veicolo presso la sua officina mi ha detto che sarebbe stata pronta nel pomeriggio e allora ho pregato Livia di passare a prenderla poi che l’officina è a pochi passi dal suo luogo di lavoro e di riportarla presso il parcheggio del mio ufficio cosa che lei ha fatto. Mentre mi stava consegnando le chiavi, è uscito Carlo dal suo ufficio e quando l’ha vista ha fatto un gesto molto compiaciuto e si è avvicinato a noi. Ho fatto le presentazioni, e ho spiegato il motivo della sua presenza. Livia ha sorriso amabilmente e poi se ne andata mentre Carlo le guardava attentamente il sedere.
“Complimenti Luigi, hai una bella mogliettina.”
Detto questo è tornato al suo lavoro, mentre io mi sono sentito uno strano effetto dentro di me, un misto di gelosia e piacere nel constatare che Livia come sempre riscuote molto successo fra i maschi che ne ammirano lo splendido corpo. Mi sono ritrovato stranamente con una violenta erezione. La sera nel nostro letto ho scopato con impeto e passione mia moglie la quale si è stupita di tanto ardore, e quando mi ha chiesto cosa mi avesse eccitato così tanto, le ho detto che era stato il modo di con cui Carlo le aveva osservato il culo, il suo commento e la chiara voglia di scoparla che era ben visibile sul suo volto. Ho chiesto poi a Livia quale fosse la sua impressione su di lui, e lei, dopo un momento di riflessione, mi ha dato un bacio e con un certo distacco ha commentato che era un bel maschio. Ho riflettuto un poco sul suo commento, e mi sono sentito crescere di nuovo la gelosia e il cazzo. Mi sono eccitato di nuovo pensando a loro due che scopano, e la cosa mi fa impazzire perche non mi era mai successo. Certo altre volte ho visto il desiderio nella faccia di altri maschi che guardavano Livia, ma non mi ero mai eccitato, mentre il pensiero di lei scopata da quel porco che si dice sia anche molto dotato mi sconvolge. Passano alcuni giorni e un lunedì mattina Carlo mi convoca nel suo ufficio.
“Caro Luigi, avrei una cortesia da chiederti, ma non vorrei che tu mi fraintendessi, poi che si tratta di una cosa molto delicata vorrei spiegarti con calma la mia esigenza. Nel prossimo fine settimana devo andare al sud al matrimonio di mia nipote, e poi che mia sorella quando ero ragazzo una volta mi ha visto insieme ad un amico che mi succhiava il cazzo, lei crede che io sia gay. Aggiungi il fatto che ho quaranta tre anni e non sono sposato e il quadro è completo, allora mi chiedevo se tu mi puoi prestare tua moglie per fare presenza a questo matrimonio. Ho visto che è una bella donna, che ha una certa classe e che sono sicuro mi farà fare bella figura. Avevo anche pensato ad una escort, ma mia sorella l’avrebbe capito subito e mi sarei sputtanato da solo. Ovvio sarebbe solo scena, niente più. Sono disposto a pagare tutte le spese che questo evento le comporterebbe, e ti assicuro che la cosa resterebbe solo fra di noi.”
Lo guardo stupito mentre cerco di realizzare quello che mi sta chiedendo. Sento crescere una potente erezione che non sono capace di mascherare e che viene notata anche da lui che finge indifferenza.
“Devo chiedere a mia moglie se è disposta, vieni questa sera casa nostra a cena e ne parliamo.”
Lui fa un bel sorriso e poi allarga le braccia.
“Ma quale cena a casa tua! Livia dovrebbe passare tutto il pomeriggio ad impazzire a preparare, andiamo al ristorante che offro io e non si discute.”
Torno nel mio ufficio eccitato e sconvolto da una simile eventualità. Chiamo Livia che quando le racconto la cosa per un attimo mi chiede se sto scherzando, poi quando le assicuro che è tutto vero resta un momento in silenzio, poi mi dice che ne parleremo a cena. Per tutta il resto della giornata sono distratto da questi pensieri e alla fine mi sono segato in bagno al solo pensiero di loro due insieme. Si, mi eccita tantissimo il fatto che lui la terrà fra le braccia. Mi rendo conto che l’idea di essere cornuto mi sconvolge! Mi eccita e spero che Livia non crei ostacoli alla realizzazione di questo progetto. Quando rientro a casa la trovo che ha gia fatto la doccia e si sta preparando per uscire con noi. Mi faccio una doccia veloce e mentre mi vesto vedo lei che indossa delle autoreggenti nere velatissime, una mini di pelle nera e camicetta bianca quasi trasparente che fa notare l’intimo nero indossa sotto, completa il tutto con stivaletti tacco dodici e rossetto che fa risaltare la sue splendide labbra. Osservo che lei ha una certa aria compiaciuta nel guardarsi allo specchio. Al ristorante è tutto un continuo di complimenti da parte di Carlo che la mette al centro di tutte le sue attenzioni. Lei sembra gradire e lui le spiega nel dettaglio quale sarà il suo ruolo mentre io osservo in silenzio e sono dentro di me compiaciuto del fatto che mia moglie decida di accettare. Quando ci salutiamo lui le chiede in numero di telefono per poterla contattare in settimana per fare gli acquisti necessari per il viaggio e la cerimonia. Livia è molto entusiasta all’idea che potrà fare shoppig a volontà e a letto mi sembra molto calda, mentre io sono troppo eccitato e vengo quasi subito lasciandola con una notevole voglia di cazzo. Il mercoledì successivo escono insieme nel pomeriggio, e lui le compera tante cose carine e intriganti compreso due completi intimi molto belli. La sera mi chiama dicendo che lui l’ha invitata a cena e rientrerà tardi. Resto sveglio a pensare loro insieme e mi faccio due seghe tremende e vengo tantissimo. Quando torna fingo di dormire, poi quando lei si addormenta vado in bagno e cerco fra la biancheria sporca i suoi slip e li trovo sporchi, intrisi di seme maschile e per la prima volta mi rendo conto che lei mi ha fatto cornuto e da bravo cornuto mi tornano in mente le altre volte in cui lei è uscita a cena con le colleghe, e al rientro non ho mai guardato la biancheria, ma sono sicuro che non deve essere la prima volta che mi cornifica. Il giorno successivo di prima mattina, Carlo mi convoca nel suo ufficio e parliamo di lavoro, poi mi comunica quali saranno le mie mansioni nei prossimi giorni.
“Poi che dobbiamo fare tanta strada con Livia abbiamo deciso che partiremo questo pomeriggio, e saremo di ritorno lunedì in serata quindi vorrei che ti occupassi tu di tutto il lavoro, mi fido di te. Per quanto riguarda Livia dovresti astenerti da qualsiasi contatto, non vorrei che rovinassi la mia copertura, tanto se vi saranno problemi ti chiamerà lei, spero che non avrai obbiezioni e mi raccomando fai molta attenzione con quei ordini che partono il sabato.”
Detto questo mi ha congedato e io sono rimasto per qualche minuto seduto alla mia scrivania cercando di riprendermi dalla forte emozione provata nel sentire che per minimo quattro notti loro sarebbero stati insieme, al solo pensiero quasi venivo senza toccarmi. Chiamo mia moglie e la sento molto euforica. Mi racconta che la sera precedente con Carlo ha passato momenti indimenticabili, e che al rientro mi racconterà tutto quello che faranno insieme. Mi sento cornuto come nessun altro al mondo. Non riesco a calmarmi e devo andare in bagno per segarmi e sborro copiosamente al solo pensiero di loro insieme. Dentro di me mi domando come ho fatto a non provare una simile emozione nel sentirmi cornuto e alla fino mi rendo conto che lei probabilmente mi ha sempre cornificato, ma che io non accorgendomi di questo non ho mai pensato a quanto poteva eccitarmi, mentre adesso che mi rendo conto che Carlo la scoperà a morte la cosa mi eccita e mi sconvolge tantissimo. Rientro e trovo casa vuota. Per tutti i giorni della loro vacanza li penso sempre a scopare e mi sego come un pazzo immaginando come lei gode fra le sue braccia. Torna il lunedì sera e io li vedo che si salutano e si baciano in bocca davanti a casa nostra incuranti di chi li poteva vedere. Quando entra in casa è euforica, allegra e mi da una carezza e un bacio sulla guancia. A letto le chiedo di raccontarmi la vacanza.
“Appena siamo partiti mi ha subito messo una mano fra le cosce, ero già un lago. Ti devo confessare che da tempo impazzisco per i maschi autoritari. Certo quando ti ho conosciuto venivo da una storia con un maschio violento e la tua dolcezza mi ha fatto innamorare, ma col tempo sentirmi dominata da un maschio possente e virile e molto autoritario mi ha sconvolto e adesso non ne posso fare senza. Mi piace essere dominata e scopata con irruenza cosa che Carlo sa fare benissimo. Non siamo andati a nessun matrimonio, era solo la scusa per potermi scopare liberamente per alcuni giorni. Ci siamo diretti verso un resort dove lui aveva già prenotato una bella suite e li mi ha montato come una vacca facendomi godere come tu non sei mai riuscito a fare. Capisco che per te deve essere difficile da accettare, è per questo che non ti ho mai fatto capire che scopavo anche prima di conoscere Carlo, ma ho visto che ti sei eccitato al pensiero di avere le corna e allora mi sono lasciata andare con lui che ha un cazzo fuori dal comune, una vera trave che mi ha sfondato in ogni buco e da adesso non voglio fare altro che assecondarlo e di essere la sua troia e se tu farai il bravo ti faccio leccare la sua sborra che cola dai miei buchi e a sentire quanto ti sei eccitato direi che la cosa ti piace tantissimo.”
Effettivamente per tutto il tempo che lei mi ha raccontato come sono andate le cosa ero in uno stato di pura eccitazione che non avevo mai provato. Ho accettato il fatto di avere una moglie vacca e troia che mi ha cornificato in tutti questi anni e che non me ne ero mai reso conto. Il giorno seguente in ufficio Carlo mi ha dato le ultime direttive su come devo comportarmi con mia moglie.
“Capirai che uno come te non sarà mia in grado di soddisfare una femmina calda e porca come Livia. Ti rendi conto che ti faccio un vero piacere se la scopo io e tu sei d’accordo e non ci poni limiti. Dal canto tuo invece di limiti ne devi avere e li devi rispettare. Inutile che ti dica che da oggi non la puoi più scopare. Non voglie che lei debba subire il fastidio del tuo cazzetto, e poi che piacere le daresti in confronto ai oltre venti centimetri che le pianto dentro io. Invece se sarai molto rispettoso e discreto non escludo che ti possa far assistere alla monta di Livia quando vengo a casa tua.”
Ho accettato tutto senza battere ciglio. Ero così contento ed eccitato che mi sarei segato davanti a lui. Da allora abitualmente lui viene a casa per scopare Livia e spesso quando li vedo entrare in casa abbracciati come due innamorati ho una violenta erezione che non sfugge a loro che ridono divertiti.
“Carlo guarda il cornuto si è eccitato di nuovo. Chissà quante seghe si è fatto pensando a come tu mi scopi divinamente.”
Lui mi guarda con scherno e ride divertito.
“Va bene cornutello, questa sera abbiamo deciso che vogliamo essere ripresi e fotografati mentre scopiamo e quindi da oggi ti nomino nostro fotografo ufficiale, se fai un bel lavoro poi ti do un premio.”
Mi sento dentro un piacere immenso nell’essere umiliato da un maschio cosi autoritario. Li guardo con ammirazione, e assecondo ogni loro desiderio. Mi sconvolge vederlo mentre monta Livia che gode come non mai e questo mi rende molto felice. Dopo averli accontentati come fotografo ho ottenuto il premio di leccare sia Livia riempita da lui che il suo meraviglio cazzo che l’ha fatta godere. Adesso che finalmente sono cornuto e contento la mia vita ha assunto una nuova dimensione che mi soddisfa molto.
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6 anni fa
admin, 75
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La prima volta
Questo è un racconto di vita vissuta reale in tutto.Siamo una coppia lei Angela io Antonio che da diversi anni frequenta questo ambiente scambista incontriamo coppie e singoli oltre che avventure capitate casualmente o tramite siti appositi andiamo anche in club prive. Una sera Angela mi chiede di contattare qualcuno x il sabato successivo che aveva voglia di divertirsi un po, cosi mi metto alla ricerca su un sito e scelgo un singolo che dalle foto e annuncio ritenevo idoneo,la chiamo vede il profilo legge guarda le foto e mi chiede di contattarlo e parlarci,mando un messaggio e mi risponde subito, si chiama Marco ha 38 anni single depilato e bisex ma non ospita ne parliamo di come possiamo fare x incontrarsi e assieme decidiamo, senza dire niente a lei, di incontrarci direttamente in un club prive lui mi dice anche che ama mettersi intimo femminile in queste occasioni ci accordiamo anche come riconoscerci e dove ci troveremo nel locale.Ad Angela dico che purtroppo non se ne fa niente che non ospita e che comunque andiamo sabato in prive. Il sabato ci prepariamo di tutto punto dico a lei come vestirsi e andiamo al locale come sempre affollato con tanta gente saluti e abbracci poi alle 23.00,come concordato con Marco andiamo nella saletta buia e ci sediamo sulle poltroni dopo circa 10 minuti sulla soglia della stanza appare un ragazzo vestito di nero capelli rasati e con un segnale visibile sulla maglietta riconosco subito che è Marco si avvicina a noi e sii abbassa tra le cosce scoperte di Angela e inizia a baciarle accarezzarle a leccarle sempre più su, lei inizia ad eccitarsi e per agevolarlo scende sulla poltrona sino ad offrigli la fica da leccare e baciare a lei piace tanto farsi leccare la fica,Marco si impegna molto piace anche a lui io eccitatissimo metto il cazzo fuori dai pantaloni e lei subito lo prende in mano si fa leccare ala fica e ha il mio cazzo in mano ad un tratto sento un’ altra mano che afferra il mio cazzo durissimo e assieme le due mani mi accarezzano e segano poi sento una bocca che me lo succhia e lo lecca ma non è Angela è Marco che succhia avidamente poi tira fuori il suo e lo da in bocca ad Angela che con piacere lo spompina per bene le piace la situazione e mi dice.:
ANDIAMO IN CAMERA SU CHE CON QUESTO CI DIVERTIAMO
cosi dico a Marco di seguirci in camera ci aggiustiamo un po e saliamo, arrivati in camera ci presentiamo e subito ci spogliamo Marco tolti i pantaloni esce con calze autoreggenti nere e un perizoma rosso fuoco era divino si gira su se stesso x farsi ammirare Angela rimane colpita e lo abbraccia lo bacia accarezza quel culo bellissimo lo spinge sul letto gli sposta il perizoma ingoia il suo cazzo durissimo delirando - BELLO CAZZONE COME MI HAI LECCATO BENE MI HAI FATTO IMPAZZIRE SON VENUTA 2 VOLTE SEI BRAVISSIMO UMMMMM - e giù leccate e ingoiate al cazzo mi avvicino anch’io a lei x baciale il volto e guidarla con la testa sul cazzo ma lei improvvisamente mi afferra la testa e mi spinge con la bocca sol cazzo- DAI SUCCHIAMOLO ASSIEME CHE CI DIVERTIAMO - cosi iniziamo a slinquare e succhiare lei le palle io l asta ci alterniamo e anche assieme, imprigionando il cazzo tra le nostre labbra avide.lei poi fa mettere il preservativo e sale su quel cazzo e chiava divinamente. A quella vista eccitatissimo mi fiondo tra le loro cosce e lecco culo fica palle porzione di cazzo che esce dalla fica,è stato un susseguirsi di emozioni molto forti poi si sono voltati lei sotto lui sopra e vedere il culo di lui cosi bello me venuta voglia di giocarci lo baciato leccato e col cazzo strofinavo le chiappe sode sbattendo sopra facendoci sentire la durezza del mio cazzo,una vera goduria.
poi un po stanchi ci siamo distesi sul lettone tutti e tre coccolandoci e accarezzandoci sempre eccitati quando lei dice a lui -TI PIACEREBBE METTERLO NEL CULO AL MIO AMORE -Marco -SI CERTO HA UN BEL CULO -io-ANGELA NON LO MAI FATTO CHE DICI HO GIOCATO PERCHE A TE PIACE VEDERE 2 MASCHI CHE GIOCANO TRA LORO MA QUESTO NO - lei - DAI CHE FA c è SEMPRE UNA PRIMA VOLTA E POI MI PIACEREBBE VEDERE COME PRENDI IL CAZZO NEL CULO DAI ACCONTENTAMI - venendomi vicino baciandomi e accarezzandomi mi gira e inizia a leccarmi il culo Marco si avvicina anche lui e mi accarezza e tiene in allenamento il suo cazzo mette un preservativo lei mi mette a pecora sul letto e guida il cazzo di Marco al mio buchino vergine e inizia a spingere una due tre volte e mi sento aprire si fermano poi ricominciano a spingere sino a quando lo sento dentro un po di dolore ma poi lo sento tutto lei guarda la scena e si masturba forte gridando e godendo molto anch’io inizio a godere non pensavo che fosse cosi bello anche se quando inculavo lei la vedovo che godeva ma sentirlo in prima persona è tutt’altra cosa è bellissimo alla fine prima di venire lo ha estratto e ha chiavato lei che ancora godeva è stato un incontro bellissimo. Usciti dal locale lei mi ha detto che vorrebbe rincontrarlo magari a casa nostra con più tranquillità ma da allora non ci siamo più visti con Marco,Angela ci spera sempre chissà che lui non legga e magari si fa vivo.
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6 anni fa
coppiaberte,
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La nuova estetista
Mi chiamo Monica, ho trenta cinque anni e sono sposata con Antonio che tutti chiamano Tony. Sono alta uno e settanta, capelli e occhi scuri, seno una quarta abbondante, e nell’insieme il mio è un fisico nella media ne grasso ne magro, direi con le curve al posto giusto. Tony, è un bel ragazzo, alto poco più di me fisico robusto ma non grasso, occhi scuri mani grandi, ha fra le gambe un bel sesso di tutto riguardo. Stiamo insieme da sette anni, cinque da sposati e due da fidanzati. Quando l’ho conosciuto io venivo da tre storie finite e qualche scopata senza importanza. La prima era stata con un bel ragazzo molto dotato che mi ha sverginato. Mi piaceva molto, ma era anche tanto ansioso e quando mi scopava durava pochissimo, con lui ho rischiato di restare incinta almeno tre volte. La sua insicurezza derivava da una madre troppo ossessiva. L’ho lasciato per non dovermi scontrare sempre con lei. Il secondo era carino e simpatico, mi scopava bene e durava anche molto, aveva la fissa per il mio culo e dopo un mese che stavamo insieme mi ha sverginato dietro. Ha fatto un buon lavoro, tanto che la prima volta non ho sentito dolore, ma solo piacere. Era bravo, ma terribilmente geloso. Era sempre un continuo chiedere del ragazzo che mi aveva sverginato, se era più bravo, se lo aveva più grosso e cosi via. Alla fine l’ho mollato per non sentire più le sue paranoie. Il terzo era perfetto. Mi scopava bene con calma, non era geloso e lavorava qui da noi provenendo da un’altra città. Il sabato tornava al suo paese perche aveva un madre malata che non poteva restare più di una settimana senza vederlo. Ho chiesto di andare con lui per conoscerla ma lui niente inventava sempre scuse. Così un sabato l’ho seguito e ho scoperto che la madre malata era invece una moglie ed un figlio. Delusa mi son dedicata al mio lavoro di estetista. Sono passati due anni durante i quali ho avuto solo sporadiche scopate senza nessun coinvolgimento sentimentale, non ne volevo, desideravo solo sesso. Ero dipendente di uno studio di estetista, con altre tre ragazze, un giorno si è verificato un guasto che ha richiesto la presenza di un elettricista e in quella occasione ho conosciuto Tony. La sera mi ha aspettato all’uscita e abbiamo incominciato parlare di noi e delle nostre passate esperienze. Lui aveva avuto due storie molto serie. Una con una bella ragazza che lo amava alla follia, lo scopava divinamente ma era tanto ricca che i suoi genitori non volevano che la figlia sposasse un semplice elettricista. Così, è stato costretto a lasciarla. La seconda era dolce e carina, una ragazza simpatica e disponibile, ma a letto era una frana incredibile. Ferma e passiva si lasciava scopare solo alla missionaria, immobile e passiva. Scopare una bambola di gomma avrebbe dato più emozioni. Dopo che siamo messi insieme lui mi ha spinto ad aprire un studio da estetista tutto mio, e devo dire che ha avuto ragione. All’inizio era solo un piccolo locale dove avevo poche cose e ricevevo solo clienti con pochi appuntamenti, ma poi, visto il buon andamento del lavoro, mi ha invogliata a trasferirmi presso una nuova zona industriale, dove ci sono molti centri commerciali, e diversi uffici amministrativi. La sua lungimiranza ha di fatto aumentato il mio lavoro e la qualità dei miei clienti. Né ho di tutte le specie maschili e femminili. Di quelli maschili il più incredibile è Augusto, un bel cinquantenne che spende una fortuna per curare la sua immagine. Ma la cosa che lo distingue è che vuole essere depilato interamente due volte al mese usando il rasoio. Lo devo rasare per tutto il corpo. Ha un bel corpo, tonico e ben curato, ma la cosa che mi fa bollire il sangue è la sua dotazione, ha un cazzo che è un vero monumento ai cazzi! lungo oltre i venti, e grosso, davvero molto grosso con le vene che quando si gonfiano lo fanno sembrare ancora più grosso. All’inizio mi scocciava un poco doverlo rasare tenendo in mano quel palo che si gonfiava fino ad esser perfettamente eretto. Lui cercava di rimanere sempre indifferente, mi pagava bene per questo servizio e io non ho mai osato andare oltre. Col temo però mi sono sempre più appassionata alla sua erezione. Lui ha notato che il mio abbigliamento da lavoro era solo composto da un bel camice bianco e sotto solo un perizoma e un reggiseno con calze autoreggenti dello stesso colore. Ho visto che indugiava spesso nella mia abbondante scollatura in particolare quando gli facevo la pulizia del viso. Un giorno non ho resistito, quando gli ho fatto la depilazione del suo meraviglio cazzone l’ho impugnato e ho cominciato a segarlo lentamente con la scusa di verificare se vi erano altri peli. Lui ha allungato una mano e l’ha messa fra le mie cosce che si sono divaricate per riceverlo meglio. Ero un lago. Mi ha incominciato a masturbare lentamente piantandomi due dita dentro e io mi sono allungata su di lui e ho cercato di prendere in bocca quell’arnese stupendo. Ho appena imboccato la cappella e poco più. Ero in estasi. Mi godevo quel palo e lui mi sconvolgeva la fregna con le sue dita che mi scavavano fin dentro l’anima. Ho goduto, ma solo un gemito strozzato è uscito dalla mia bocca piena di lui.
…sssiiuummmhhmmumummm…s.sii…..mmmmmmmmmmmmmmmm.......
Ho tremato e lui mi ha sorretto perche le gambe mi stavano cedendo. Si è seduto sul lettino e io ho continuato a succhiarlo. Mi ha messo una mano dietro il capo e mi ha imposto il ritmo della pompa. Me lo infilava sempre più in gola. Mi sono girata un attimo e ho azionato il comando del lettino facendolo abbassare. Quando ha capito le mie intenzioni mi ha tolto il cazzo dalla bocca e mi ha messo in ginocchio sul letto e si è posizionato dietro di me. Ho sentito la sua cappella scorre lungo il taglio delle mia fica fradicia di umori e poi lentamente mi ha penetrato con calma afferrandomi per i fianchi. L’ho sentito scivolare dentro. Era enorme mi dilatava e mi è quasi sembrato che mi sverginasse di nuovo. Quando la cappella ha battuto il fondo ho goduto all’istante.
…ssii…vengooo!!..ssi venggooooo!!! …sssiiiii….VENGGOOOOOOooooooo......
Ho incominciato a tremare scossa da un brivido incontrollato che ha percorso tutto il mio corpo. Ho allungato una mano dietro e mi sono resa conto che non ero riuscita ad averlo tutto dentro, ne mancava ancora un poco, lui intanto ha cominciato a pomparmi con più determinazione infilando sempre più in profondità il suo meraviglioso arnese. Quando il suo corpo ha aderito al mio ero gia al terzo orgasmo. Mi ha scopato con molta determinazione, mi pompava divinamente e con tanto piacere.
…mmmmmm.huum…sii che meraviglia!!!!..ssi ti sfondoooo!!! era tempo che lo volevo fare…ssisiii…. sei molto stretta, ma io ti apro a dovere…..ssi…. godi vacca che ti sfondo tutta!!!!!.......
Mi ha scopato per un tempo indefinito durante il quale ho goduto senza ritegno, poi lui ha cambiato posizione sul lettino. Si è disteso supino e mi ha messo su di lui. Impalata su quella trave mi è sembrato di sentirlo in gola. Ho danzato su di lui che mi sfondava come mai prima d’ora. Ho goduto e urlato il mio piacere mentre lui torturava i miei seni.
…ssii…goddoooo!!..venggoooo!!daiiii…mi sfonddiiiiiii……venGGGOOOoooo!!!!!!....
Era sconvolgente la sua resistenza. Mi ha letteralmente spanato la fica e ancora non era vicino a godere. Sfinita mi sono adagiata su di lui. Lui mi ha rigirato e dopo avermi messo a pecora mi ha inculato. L’ho sentito entrare nel culo con decisione. Mi ha dilatato l’ano con quel cazzo che mi sembrava ancora più grosso. Ho goduto ancora e l’ho incredibilmente incitato a sfondarmi di più il culo.
….ssiii…daiiiii…mi fai..morireee…spaccami il culoooooo….sssssii................. sei ..............meravigliosoooooo…….ancoraaaaaaaaaa............
Dopo avermi scopato a lungo, improvvisamente si è sfilato e posto di lato mi ha piantato la cappella in bocca. Un attimo dopo un fiume in piena di sborra cremosa e densa mi ha gonfiato le guance. Ero sommersa e ho fatto la sola cosa possibile ingoiare.
….sssiiii…bevviiii…daiii che ti inondo la golaaa…bevii…. troia!!!!!...tutta in golaa……
Era una quantità incredibile che sgorgava senza fine dalle sue palle enormi. Ho bevuto e ingoiato tutto senza perdere una sola goccia. Poi lui soddisfatto si è rivestito. Ha aperto il portafoglio e oltre ai soldi che mi doveva per il trattamento ha aggiunto altri cento euro.
“Sei stata fantastica te li sei meritati tutti.”
Fortunatamente era l’ultimo cliente. Mi sono rivestita me ne sono tornata a casa che era vuota, Tony era a calcetto con i suoi amici e quando è tornato era stanco e non ha voluto scopare. Oltre ad Augusto c’è anche un altro cliente un po strano. Un signore sulla quarantina che quando viene da me gli piace mentre gli faccio la pulizia del viso toccarmi il seno con una mano e con l’altra si sega velocemente e quando è quasi all’apice del piacere mette un dito dentro la mia fica bagnata e fradicia e poi viene e alla fine si lecca il dito che ha messo dentro di me. Fra le clienti invece quella che più si comporta in modo anomalo è la signora Flavia. Alta bella ha cinquanta anni, ma un fisico di una trentenne. Cura moltissimo il suo aspetto in ogni dettaglio. Ha un seno così tonico che sembra rifatto invece è tutto naturale. A lei piace molto quando le faccio la depilazione essere accarezzata in mezzo alle gambe. Lentamente si eccita e poi alla fine mi mette la mano sotto il grembiule e infila le dita dentro la mia fica che è gia pronta a riceverla. Gode e mi fa godere e quando il nostro piace è al culmine ci scambiamo un bacio appassionato che soffoca i gemiti che escono dalle nostre labbra.
…sssuiiuumhuummmm…ssuhuummmmm….
Mi rendo conto che è un fare un po da puttana, ma mi lasciano laute mance e poi mi eccito sempre così tanto che spesso quando entro in casa e trovo Tony lo scopo immediatamente. A lui questo gioco lo eccita molto. Spesso a letto gli piace fantasticare di me con i miei clienti, e anche se lui non lo sa, spesso gli racconto di Augusto e del suo cazzo che mi slabbra la fregna questo lo eccita molto, come l’idea di me con un’altra donna. Per lui sono solo fantasie, e non sa che per me sono fatti realmente avvenuti, ma è contento così e io non mi lamento del fatto che si eccita e poi mi scopa a morte. Tutto questo aumento di lavoro extra mi hanno costretto a cercare una valida assistente. Ho mandato ad una agenzia interinale la richiesta di alcuni nominativi per fare delle selezioni. Ne ho ricevuto le proposte di sei candidate. Per motivi di tempo ho specificato che i colloqui sarebbero avvenuti a casa mia. Le prime quattro non hanno nemmeno voluto accettare di venire a casa mia per paura che era una truffa, la quinta era una persona sudicia e trasandata che non mi ha fatto per niente piacere conoscere, poi ho chiamato la sesta il sabato mattina specificando che il mio ultimo appuntamento della giornata era alle diciannove e che fra tutto non sarei stata a casa prima delle venti. La sua risposta è stata semplice e chiara.
“Ho la giornata libera, abito poco distante da lei e mi va bene anche alle venti a casa sua se non è un problema vengo accompagnata da mio marito.”
Non ho avuto nessuna difficoltà ad accettare che vi fosse anche suo marito e quindi mi sono messa al lavoro. Alle quindici mi chiama la cliente delle diciannove e mi prega di spostare l’appuntamento alla prossima settimana perche ha un impegno imprevisto. Allora consulto la mia agenda e vedo che il mio ultimo appuntamento della giornata sarà alle diciotto e venti, quindi richiamo la mia candidata e le comunico che se vuole ci possiamo vedere alle diciannove e trenta. Lei accetta con entusiasmo. Finisco di lavorare e vado a casa che sono le diciannove. Una rapida doccia e a quel punto mi vesto per uscire come facciamo tutti sabati quando io e Tony, andiamo a mangiare una pizza, tanto il colloquio dovrebbe durare pochi minuti. Per l’occasione indosso un abito elasticizzato nero che lascia scoperte le mie spalle, sotto un velatissimo reggiseno e un perizoma al quanto striminzito, calze autoreggenti velate nere e scarpe tacco dodici. Curo le unghie applicando uno smalto rosso fuoco dello stesso colore del rossetto che ho sulle labbra. Alle diciannove e trenta precise suonano alla porta, apre Tony e io sono al suo fianco. Davanti a noi ci si presenta una giovane coppia. Lei Silvia, alta come me, bionda con capelli alle spalle, sguardo molto da sbarazzina e ben truccata, con mani curatissime. Indossa una mini che le arriva a metà coscia, sopra una giacca abbottonata con un solo bottone dietro cui si cela un velato reggiseno. Calze velate sicuramente autoreggenti e scarpe nere con tacco minimo quindici. Lui Luca, un bel esemplare di maschio, non palestrato ma dal fisico curato, alto come Tony, indossa una giacca con sotto un maglioncino dolce vita, pantaloni scuri. Ha l’aria simpatica e divertente che ti conquista subito. Dopo un momento in cui i miei occhi restano incollati a quelli di Silvia, è Tony che rompe il silenzio e ci invita ad accomodarci tutti in salotto. Mentre noi donne ci mettiamo comode lui e Luca vanno in cucina per preparare un aperitivo con degli stuzzichini. Silvia si siede davanti a me e accavalla lentamente le gambe e mette in evidenza delle cosce veramente belle. I nostri sguardi continuano ad esplorare il corpo dell’altra. Per un lungo istante nessuna delle due parla ma ci guardiamo con occhi vogliosi. Non capisco cosa mi sia preso, ma trovarmi davanti una bella ragazza così, dopo una settimana che non scopo per via del ciclo mi sta eccitando oltre misura. Lei sembra nella mia stessa condizione, e alla fine mi decido a dialogare con lei. La mia voce fatica un poco ad uscire dalla bocca, ma le spiego le mie condizioni mentre lei mi segue e non perde una parola di quella che dico. A grandi linee mi racconta che ha lavorato in uno studio da estetista per quattro anni, ne ha ventisei, ma da qualche tempo la padrona ha un comportamento strano, da quando ha ammesso un nuovo socio le cose sono cambiate e lei non vuole poi lavorare in un ambiente in cui non si sente a suo agio. Accetta le mie condizioni, e a quel punto arrivano i nostri uomini con dei calici di prosecco e degli stuzzichini. I due ragazzi sembrano a loro agio, ridono divertiti mentre io e lei siamo ancora fissarci cercando di capire fino a che punto il desiderio reciproco potrebbe spingersi. Tony fa una proposta che lascia tutti stupiti.
“Noi questa sera eravamo intenzionati ad andare a mangiare una pizza, che ne dite di ordinarla e mangiala qui con voi? il frigo è pieno di birre fresche.”
Loro si danno uno sguardo d’intesa e poi annuiscono favorevolmente, lei si gira verso di me e i suoi occhi sembrano cercare il mio consenso. Abitiamo all’ultimo piano di una palazzina ed abbiamo un bel terrazzo da cui si gode una bella vista sulla città, la prendo per mano e mi dirigo fuori dove intendo apparecchiare mentre i ragazzi ordinano le pizze, Tony chiede a Silvia come la vuole. Lei mi guarda e poi sorride divertita.
“La voglio al salame piccante!”
Usciamo fuori e ci mettiamo appoggiate alla balaustra mentre i ragazzi iniziano a preparare la tavola. Lei mi tiene vicino, i nostri occhi sembrano mai sazi di esplorare il nostro corpo. Arrivano i nostri uomini ci abbracciano da dietro e ci baciano sul collo.
“Un magnifico spettacolo la città da qui vero?”
Tutti annuiscono e restiamo un momento in silenzio gustando ognuno il momento che stiamo vivendo. Passiamo diversi minuti a parlare del lavoro che lei dovrà svolgere con me, i ragazzi ridono e si sentono complici, mentre io e lei ci sentiamo sempre più in sintonia. Sento il desiderio delle sue labbra ma voglio aspettare per gustare ancora di più questo momento. Il suono del campanello ci riporta alla realtà, i ragazzi portano sul tavolo le pizze incominciamo, a mangiare fra uno scherzo e un doppio senso. La guardo e vedo un filamento di mozzarella che dalla bocca scende giù dal mento. Lo afferro e lo porto alla mia bocca, ci guardiamo e seguendo il filo ci ritroviamo unite in un bacio saffico che lascia i nostri mariti stupiti ed entusiasti. Dopo di che noi due sembriamo sazie di pizza e vogliose di altro. Di colpo non ho più fame mi alzo da tavola e lei fa la stessa cosa. La prendo per mano e lei mi segue in camera mia. In un attimo siamo nude e distese sul letto avvinghiate in un 69 da urlo! Mi lecca in maniera stupenda, adoro essere leccata, e in breve raggiungo il mio primo orgasmo che grido mentre vedo Tony che si sta spogliando.
…sssiisii….venggoooooo…non ti fermareeeee….
Siamo distese di lato e all’improvviso sento delle mani che mi aprono le natiche e subito dopo una lingua si insinua lungo il solco. Riesco a vedere che si tratta di Luca, godo e lecco assecondando la lingua di Silvia che mi sta portando in paradiso. Poi lei si stacca da me si gira e si trova il cazzo di mio marito davanti alla bocca che lo accoglie senza esitare. Li guardo per un attimo e poi mi giro anch’io, e finalmente lo vedo quello di Luca. Bello e lungo, abbastanza grosso, lo infilo in gola e lui geme mentre Silvia sta arrivando ad un orgasmo che le procura la lingua di Tony che la lecca in maniera furiosa.
..s.siii belloooooo..vengguhummm…. huuhmmmmmmmmmmmmm........
Succhio Luca che mi lecca molto bene, sono prossima al piacere, quando Tony e Silvia si mettono a scopare distesi di lato a noi. Li osservo per un momento e vedo lo sguardo compiaciuto di mio marito che mi manda un bacio, nemmeno nelle sue più sfrenate fantasie si era immaginato un momento così erotico. Silvia lo cavalca e lui gli massaggia i seni procurandole altro piacere. Mi lascio girare e Luca si distende supino e mi attira su di se, ma io mi metto girata e gli volto le spalle. Impalata su di lui posso vedere il volto di Silvia e baciare la sua bocca. Ci scopano molto intensamente, poi Luca mi attira distesa facendomi girare e mi scopa di nuovo, guarda Tony e lo invita a prendermi in doppia. Godo immediatamente quando lo vedo che si mette dietro di me e lo sento che mi spinge in culo il suo cazzo fradicio degli umori di Silvia che sta distesa di lato e mi accarezza i seni mentre loro mi sfondano.
…ssii daii ragazzi…fatela godere….sfondatela tutta….ssisi che bello!!! poi lo voglio ancch’io..
Li incita e loro mi sconvolgono anche l’anima. Godo e vengo a ripetizione. Non ero mai stata presa in doppia e pure Tony è scatenato, mi sfonda il culo come un toro impazzito.
…ssiii tiii spacco il culoooooo……..ssiiiiiiiii....godiiiiiiiiiiiiii...........
Io urlo e godo in continuazione.
..vvenggoooo…..vengooooo……oraaaa…….sssiiiiii....adessoooooo.........
Mi lasciano godere e poi si sfilano da me, e rivolgono le loro attenzioni a Silvia che li accoglie dentro di se e si lascia scopare fin quando dopo che ha goduto tanto anche lei li incita a sborrare nelle nostre bocche.
..venggo…daiii..anche voiii..in bocca…daii in bocca…. voglio bereeeeee..tutta…la vostra sborraaa….ssi daiiiii........la voglioooooooooooooo..........
I due maschi la portano ad un ennesimo orgasmo, poi si presentano ognuno davanti alla bocca della propria compagna e ci inondano la gola con le loro copiose sborrate.
…ssisi sborrooooo….bevviiii…oraaaa…..
ddaiiiii…amoreeee sborrooooo……..ssiiii…
A bocca aperta mi lascio riempire dalla copiosa schizzata di Tony. Lo mungo e lo spremo fino all’ultima goccia, ma non la ingoio. Mi giro e trovo Silvia che mi guarda e poi incolla la sua bocca piena alla mia e ci scambiamo la sborra dei nostri mariti. Un piacere unico. Limoniamo per un poco, poi quando ci stacchiamo vediamo i nostri compagni che seduti sul letto ci guardano ancora vogliosi. Un attimo dopo mi ritrovo il cazzo di mio marito in bocca e lo succhio per farlo tornare velocemente in tiro. Basta poco per risorgere, l’eccitazione del momento lo ha eccitato gia di suo. Ci scopano ancora per diverso tempo, ci scambiano a loro piacimento, noi due godiamo moltissimo. Alla fine distese sul letto io lei stiamo abbracciate mentre i ragazzi sono andati a prendere del prosecco per festeggiare.
“Grazie, mi hai regalato un’emozione che desideravo provare da molto tempo. Spero che sarà l’inizio di una bella amicizia, e una collaborazione lavorativa che ci regalerà molte soddisfazioni.”
La bacio mentre penso che finalmente ho trovato una nuova amica, e spero una brava dipendente, ma prima che gli affidi Augusto dovrà passare un po di tempo.
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6 anni fa
admin, 75
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lupo di mare
Chi avrebbe mai potuto immaginare che quel vecchio pescatore, da astuto lupo di mare quale si dimostrò di essere, sarebbe riuscito la dove molti altri avevano dovuto arrendersi.Così, approfittando del fatto che eravamo rimasti noi due soli, a bordo dell’imbarcazione ormeggiata nella baia antistante la località in cui gli altri naviganti, compreso il mio compagno, si erano recati con il tender a riva per fare alcuni acquisti, egli non perse tempo nell’intraprendere una azione persuasiva volta a fare di me la sua ambita preda.Già in altre occasioni non aveva celato interesse nei mie confronti, sicuramente in ciò motivato anche dal fatto che sovente mi ero esposta ai raggi del sole in maniera che ben poco poteva lasciare all’immaginazione, e per nulla inibita dalla presenza di lui, non potendo certo immaginare che quella mia nudità potesse turbarlo più di tanto, già avvezzo, come ritenevo che fosse, a situazioni analoghe.Tuttavia, confessandomi esplicitamente che alla sola vista del mio corpo aveva difficoltà a trattenere le proprie pulsioni più lubriche, ed aggiungendo, senza alcun ritegno, di essere giunto a masturbarsi nella propria cabina immaginandosi di me, cogliendomi alla sprovvista si liberò dei pantaloni, incurante del tutto della propria senile nudità esposta con arrogante spudoratezza.Quell’azione così repentina sortì l’inusuale effetto di ipnotizzare le mie difese impedendomi di reagire con prontezza di fronte ad un simile atteggiamento.Quella mia titubanza venne interpretata come un segnale di assenso che gli permise allora di proseguire nell’azione intrapresa intimandomi di lasciar scivolare il pareo, che parzialmente ancora fungeva da esile riparo alla mia nuda epidermide, in modo che potesse accarezzare quel corpo che così tanto lo aveva fatto impazzire.Senza neppure comprendere meglio cosa mi sospinse ad assecondarne la presuntuosa richiesta, e non certo il timore di qualche gesto inconsulto se mai avessi deciso di contraddirlo, ma forse più per una sconsiderata volontà di trasgressiva follia, generata dalla calura estrema che aveva offuscato le mie normali facoltà intellettive, il baluardo a protezione della mia intimità volò via nello sferzante fruscio della brezza marina.Elargendo l’ambita esposizione ne avvertii la ruvidità delle mani callose che percorrendomi subito le forme epidermiche del corpo, e facendomi trasalire di inusuale quanto inaudita passione, mi resero ancora più duttile a quelle carezze che andavano facendosi sempre più efficacemente molto intime.Con altrettanta repentinità mi prese, trapassandomi senza alcun ulteriore ritegno con veemente energia, sfogando in me tutta la voglia accumulata e repressa durante quelle estenuanti giornate di navigazione, riempiendomi le viscere del suo orgasmo senile accompagnato dalla frenesia di una cosi facile quanto inimmaginabile conquista.Soltanto con il trascorre di ulteriori giornate passate nell’ozio più assoluto, ed in un momento in cui il mio compagno ed io ci ritrovammo a bordo assieme a colui che era stato il mio segreto amante, trovai il coraggio per confessare dell’accaduto, già ben consapevole delle morbose quanto perverse passioni che da sempre animavano le fantasie del mio stesso compagno.Incitata allora da lui stesso a ripetere quanto già era avvenuto, ed immortalata in quella ulteriore profanazione ad opera dell’anziano marinaio, mi abbandonai totalmente all’amplesso ormai coinvolta sempre di più in quel turbinoso confronto fattosi insospettabilmente molto appagante a dispetto di quanto avrebbero potuto mai sospettare tutti gli altri nostri ignari compagni di viaggio.
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6 anni fa
gloria1951,
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