{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Ricevere un atto giudiziario non è sempre un male...
Premessa: il racconto non vuole avere nessuna pretesa della migliore letteratura erotica; ma una semplice connotazione umoristica, un pelino erotica.
Diffamazione aggravata e minacce. Un ridicolo capo di accusa in concorso con altre persone a lui sconosciute. Il mandato di perquisizione che la postale gli aveva messo in mano alle 5 di un mattino novembrino gli attribuiva, a lui ed altri utenti di un forum, la partecipazione attiva ad una discussione avente soggetto il sindaco e la sua particolare attività "affaristica"; e che scrivere il cazzo che ti pare non è sempre accettabile. In culo l'articolo 21 della costituzione.
La solerte postale si è portata via un paio di cose: qualche libro che poteva far pensare (giusto un po') a roba propagandistica, t-shirt dello stesso bizzarro tenore e lo strumento che determina la prova del reato: il PC.
E pensare che si serviva del PC esclusivamente per gli innumerevoli portali che la pornografia ha da offrire, ma per smorzare la monotonia delle pippe decide di iscriversi ad un forum con tendenze destroide e dare sfogo, seppur non fisica, ad una complessa depravazione: a chi scrive post più cretini.
Perché è quello che credeva di fare. Lui a quelle cose ci pensava mica; e il fatto che lo abbiano associato ad altri tizi di cui non conosce nemmeno i volti era avvilente. La prima cosa che gli venne in mente era l'acquisto di un altro PC. Gli appunti di laurea potevano attendere, le pippe no.
Passavano i mesi e tra notifiche di una proroga e un'altra per le perizie agli strumenti informatici, chissà poi cosa cazzo c'era da individuare; quasi come lì si trattasse alla stregua di pedofili incalliti. Lui, comunque, era in una botte di ferro; a parte i soliti passaggi sui siti pipparoli, c'era qualche film scaricato, di qualità pessima, e da poco usciti nei cinema e la musica di band fracassone e molto incazzate. Sta a vedere che gli appioppano qualche altro tipo di reato? Avrebbe pensato nel momento. L'unico reato che avrebbero potuto constatare è per genocidio di spermatozoi se, questo, fosse relegato al codice penale. Forse lo faranno in futuro, chissà?!
L'incarico di pubblico ufficiale era per lei un motivo di vanto; il più delle sue amiche era finito a fare le sciacquette che sono sempre state. Lei era il cigno nero. Poco trucco, poche movenze da zoccola esibizionista, poco sesso. Questo suo lavoro era appagante almeno quanto il piacere fisico che non si concedeva; il senso di onnipotenza quando si consegna un atto giudiziario riguardanti un sollecito di pagamento, una diffida, e la sua preferita, una sentenza di divorzio.
Brillante e diligente nei suoi casti vestiti, avevano provato a sviarla per altre vie del piacere, ma niente. Imperturbabile lavoratrice legata agli adempimenti del dovere civico e penale.
Chi le stava intorno non era poi tanto immune dalla visione che gli si parava davanti agli occhi. L'abbigliamento era quello che era, ma si poteva comunque delineare le curve armoniose che assemblavano il corpo. Seno, una terza, gambe non lunghe ma toniche...e il culo, quest'ultimo difficile non notarlo seppure messo dentro a dei pantaloni fin troppo larghi. Grosso, ma al punto giusto. Nella categoria "onion booty" avrebbe trovato largo spazio.
L'indomani doveva notificare la richiesta di rinvio a giudizio ad un povero fesso che abitava in un contesto extraurbano; l'aperta campagna. Questo la rammaricava, avrebbe voluto portare la "sfogliatella" al solito stronzo, opportunista, in giacca e cravatta da fare piangere lacrime amare. Fa niente. "Uno stronzo vale un altro" Si diede il giusto stimolo.
Ancora orfano del PC, da giorni provava a smanettarsi alla vecchia maniera: usando l'immaginazione. Niente. Il porno bastardo l'aveva uccisa, cazzo. Era come provare a cagare col tappo al culo. Orrendo.
Preso dallo sconforto fu catturato dalla polvere che quattro ruote avevano innalzato in aria. Una macchia a lui sconosciuta di vista e di marca si stava avvicinando. Da essa scese una donna che gli viene incontro e si presenta come un ufficiale giudiziario ed era lì per notificare una richiesta di rinvio a giudizio firmata da un giudice di udienza preliminare. Per lui era latino, ma afferrò che doveva trattarsi della storia del forum con cagate annesse.
Fatta accomodare, la tizia comunica che deve mettere qualche scippo ai fogli e di girarli al suo avvocato di fiducia. Già di fiducia. Non ne aveva ancora uno, gli avevano affibbiato lo sbarbatello d'ufficio. Saranno altri soldi che prenderanno il largo. Addio PC.
Notando l'inquietudine dell'uomo, pensava che non poteva permettersi nemmeno l'ultimo del foro. E poi la guardava insistentemente da diversi minuti. Fu un attimo. Come nella più banale sequenza iniziale di un film porno, le accarezzò la schiena partendo dai capelli arrivando al culo. Il gesto inaspettato le ricorda che era provvista di una libido e che gridava: " sono viva, fammi uscire adesso".
Fece capolino dai jeans un nodoso fallo dalla erezione appariscente. Ancora titubante, gli si avvicina e ne intuisce l'odore eccitato. Con la lingua, timidamente, inizia a saettare la fungosa violacea cappella. Un susseguirsi di dentro e fuori dalla bocca salivosa e da versi strozzati fa sì che l'eccitazione trovi un punto di incontro.
La prende di peso e la stende sul tavolo, le sfila quei pantaloni fin troppo ampi e le mutande poco da puttana. Fa niente. C'è una figa la sotto. Umida, pelosa, eccitata e attende di essere mangiata. La lingua pennella la vulva con movimento circoscritto. Le sensazioni sono reciprocamente indescrivibili. Ha intenzione di leccarmela fino a perdere la sensibilità alla lingua, pensa lei. E giù secrezioni. Infoiato né ha ancora per un po', quando decide che è abbeverato abbastanza e che la bocca lasci il posto al suo vigoroso "amico".
La penetrazione è fulminea. Aveva dimenticato per troppo tempo lo stato di coscienza che avrebbe provocato un pene dentro di lei. Quell'iniziale dolore accompagnato subito dopo dall'inebriante piacere sensoriale. I colpi ritmati vanno a passo con lo spostarsi del leggero tavolo; un colpo, tre centimetri.
È il momento di girarla. Quattro zampe sul tavolo. Presa da dietro, l'iniziale dolore sembra accentuarsi. Fa niente. È un attimo. Il godimento lo debella all'istante.
Alla vista di quelle gargantuesche chiappe viene preso dal delirio. Ora i colpi sono tali quanto i battiti che ha nel petto. Lo schiocco della pelle contro pelle sovrasta i respiri affannosi e pesanti. Le strizza le tette, le si avvicina con la lingua alla bocca e mulina con la sua. Ancora un attimo e sarà la detonazione. L'apoteosi in crescendo ha la sua prevedibilità infatti; l'arresto fulmineo viene determinato da un intenso orgasmo in tre rapide sequenze che vanno a beccare il coccige e parte della fessura della chiappe. Esausta avverte il caldo fluido che scivola su di essa.
In piena fase di defaticamento si accascia sulla schiena di lei, gli sembra di avvertire il sincrono delle loro pulsazioni. Si sfila via, "l'amico" è in fase calante e appagato, viene riposto. Lei sembra scossa, deglutisce più volte. Si ricompone e fa come per assumere l'atteggiamento da lavoro. Ripone i fogli nella cartella e lascia le copie al tizio. Chiede un bicchiere d'acqua, con mano tremante lo beve. Augura buona giornata e ricorda i suggerimenti inerenti al procedimento penale. Fila via.
Ha appena vissuto una scena del più banale film porno. Si chiese in quale altro modo potesse riviverla. Un atto giudiziario non è poi così male.
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa -
Un massaggio a 4 mani è...
Un massaggio a 4 mani, ispirato al massaggio tantra, è tradimento?Ecco, questa era la domanda che Carlo, il marito, mi fece al telefono. La mia risposta non si fece aspettare: Dipende. Per esempio, se il marito è consapevole o presente può essere un'esperienza appagante anche per lui. Anzi talvolta si arriva ad un'intensa eccitazione del marito a vedere la moglie nelle mani di un altro uomo o, come in questo caso, di un uomo e una donna.Ah, si. Ho letto di cose simili in un sito che parlava di come un marito può vivere da cuckold il proprio matrimonio..., beh, e come funzionerebbe?E' semplice, io e F. arriviamo con lettino e oli da massaggio e ci si mette dove avete uno spazio tranquillo in casa...il resto, i dettagli del rituale si possono definire anche al momento. Quello che chiedo è solo chiarezza e rispetto reciproci. Nessuno è tenuto a fare cose che non vuole, e i limiti devono essere definiti prima del massaggio. Anzi, chiediamo al marito di far firmare prima alla moglie una liberatoria di consenso al massaggio a 4 mani.Ah, come sei formale!Vero, ma non vorrei mai che il gioco fosse solo nella testa del marito...e la moglie e noi ci trovassimo in una situazione a dir poco imbarazzante.Ah,haha vero...Credo che si possa fare, ma potrei invitarti in hotel invece che a casa nostra per il massaggio? E puoi dirmi di più di come si svolge?Casa od hotel per noi è uguale, non chiediamo soldi ma neanche li vogliamo spendere, e riguardo a come funziona....che dire? Ogni esperienza è diversa ma ti racconto qualcosa del massaggio di settimana scorsa, anche se in quel caso ero da solo e la cosa era una sorpresa regalo per la moglie, così riesci ad avere un'idea di come può essere...Con il marito ci si era accordati il giorno prima con whatsapp per andare in casa prima di cena, appena lei tornava dal lavoro di cassiera. La moglie sapeva del massaggio ma non sapeva che era quella la serata dedicata e trovò il marito ad accoglierla a casa sulla porta...per dirle che avevano ricevuto un invito e di andare subito a far la doccia ...che lui, nel frattempo, le preparava i vestiti da indossare e che non doveva truccarsi ma solo controllare di essere totalmente depilata. Appena sotto la doccia, Carlo mi conferma di salire in casa e preparare il setting per il massaggio.Quando la moglie finisce la doccia, il marito le fa mettere un paio di tacchi, la benda e la porta nuda per mano nel salotto dove avevo allestito per il massaggio e si sentivano profumi e musica di sottofondo. Una volta entrati, le dice:Ecco ora ti lascio nelle mani del massaggiatore...Ed io prendendole la mano,piacere, io sono Paoloe guidandola verso il lettinoprego..accomodatiL'ambiente era profumato, la musica piacevole e la temperatura perfetta così con un sospiro la moglie di Carlo si siede sul lettino e togliendosi le scarpe, si lascia andare sdraiandosi sulla schiena, totalmente nuda..esposta allo sguardo e nelle mani di un estraneo.Sia lei che il marito in quel momento desiderano solo scoprire come lei potrà godere di questa esperienza totalmente nuova.A quel punto anche io mi spoglio e comincio ad avvicinarmi per sentire l'odore della sua pelle e permetterle di sentire il mio.Lei mi chiedeCome mi dovevo mettere? Va ben cosi?chiede un po' timidamente.Stai pure così, rilassati e lascia che sia io a muovere il tuo corpo. Ti puoi affidare a me ora?e nel dirlo, vado nella parte del lettino opposta alla testa e delicatamente le prendo i piedi e muovo le sue gambe come per aprirle un pò e sentire se è pronta a lasciarsi andare completamente.Lei lascia che io cominci a governare il suo corpo, come se avesse capito che solo cosi potrà avere il massimo del piacere da questa esperienza.Ecco ora ilcontrattoè fatto, la liberatoria era solo un proforma..il senso vero dell'incontro sta in questo lasciarsi andare e nel mio prendere la responsabilità di governare quel corpo attraverso un'esperienza di piacere fisico e mentale.Il massaggio inizia, le mani sanno come fare e i sospiri non tardano ad arrivare sotto gli occhi del marito...Che ne dite, il marito si sentirà tradito?
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5 anni fa
cptantrami,
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Ultima visita: 5 anni fa
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A mio marito piace il cetriolo 5
Sono le sei del mattino, guido verso casa mia.
Valerio mi ha distrutta, mi ha fatto di tutto.
Come un indemoniato mi è saltato addosso e mi ha posseduta brutalmente, regalandomi una serie di orgasmi paradisiaci. Poi tante ore confuse nella mia mente. Mi ha fatto bere due volte il suo seme, la terza sul divano ho dovuto ripulirla con la lingua.
Ora torno a casa da Emanuele, ho il cellulare spento, mi avrà certamente chiamato, non si torna alle 6 del mattino da una pizzata con le amiche.
Ora bisogna affrontare la situazione, inutile menare il can per l'aia.
"- Amore cosa ti è successo??" più trafelato o più contrariato sulla soglia di casa? Non dormiva.
Non esito.
"Stavo a casa di Valerio, nascosta. Ho visto mentre lo spompinavi. Valerio era un mio ex e ti ho teso una trappola per sapere come stavano lei cose. Poi ho scopato con lui fino a mezzora fa. Non ti avevo mai tradito prima di stanotte. Ti amo tantissimo."
Non guardo la sua reazione. Con gli occhi bassi vado in bagno, mi chiudo dentro e mi butto sotto una mezzora di doccia bollente.
Emanuele è a letto, con gli occhi chiusi. Mi avvicino ed inizio a baciarlo con dolcezza. Lui ricambia, facciamo l'amore teneramente e ci addormentiamo.
Domenica all'ora di pranzo, andiamo a mangiare fuori. Adesso bisogna parlare.
Lui mi racconta delle sue pulsioni omosessuali, che ha represso per tanti anni. Diverse esperienze giovanili con uomini, poi il matrimonio e la consacrazione all'eterosessualità. Poi, un anno fa, un'occasione con un uomo maturo con cui ha avuto una relazione di 6 mesi, che lo aveva ridotto a fargli da puttanella.
Tre o quattro volte a settimana passava da lui per fargli un pompino o per farsi inculare. Mi dice che con me la sua parte maschile funziona, con altre donne non ci prova nemmeno. Questo non gli impedisce di amarmi tantissimo.
Tocca a me. Lui sapeva che avevo avuto 3 o 4 ragazzi prima di lui. Gli confesso che invece si trattava di un numero dieci volte superiore. Sono sempre stata una gran troia finchè ho conosciuto lui. Ho fregato l'uomo a tante amiche per il gusto di scoparmelo. Ho scopato con tre uomini contemporaneamente. Hna volta ho scopato con uno la mattina, con un altro il pomeriggio e con un altro ancora la sera. Stanotte mi sono fatta scopare da Valerio e ho goduto come una pazza. Anche a me tutto ciò non mi impedisce di amarti tantissimo.
Che senso di leggerezza stare abbracciati sul dondolo del ristorante con la sigaretta tra le dita e il bicchiere di ammazzacaffè nell'altra.
Ci siamo confessati per la prima volta le nostre debolezze, dopo tanti anni di matrimonio. Mi sento profondamente felice e vedo che per Emanuele è lo stesso.
Torniamo a casa e facciamo l'amore. Vedo che lui ha mille pensieri. Decido di parlare io per prima mentre lui mi monta standomi sopra.
"Che meraviglia il cazzo di Valerio, amore, voglio godermelo insieme a te".
Lui si ferma per non venire immediatamente.
Prendo il cellulare...
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5 anni fa
cplat38,
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Ultima visita: 4 anni fa
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E il cornuto stà a guardare
Mi chiamo Stefano, ho 55 anni e sono sposato con Lidia che ne ha 49. Lidia è una bella donna, alta e formosa, ha una quarta di seno e un bel culo che lei evidenzia con indumenti che ne risaltano la rotondità. Lavora come impiegata e in tutti questi anni ho sempre pensato che lei mi mettesse le corna. Il mio aspetto non induce a molte fantasie, non sono molto alto e in sovrappeso, quasi calvo e per di più non ho una grande dotazione, anzi direi piccolo. Ed è per questo che col passare degli anni mi sono sempre reso conto che lei si divertisse con altri cazzi, ma non ero mai riuscito ad avere la conferma fin quando circa quattro mesi fa, ho scoperto nel suo cellulare alcuni messaggi di un suo amico che non conosco, ma che lei invece sembra conoscere molto bene ed essere in confidenza molto stretta se lui in un messaggio le chiede cosa indossa come intimo. Dopo una simile scoperta ho capito che bisognava correre ai ripari se non volevo essere deriso da tutta la città. Mentre cercavo una soluzione ero, si, corroso dalla gelosia, ma contemporaneamente ero eccitato come un maiale nell’immaginare lei fra le braccia di un altro maschio. Ero così eccitato che dopo tanti anni mi sono fatto una sega godendo come un porco e mentre sborravo ho chiuso gli occhi e ho immaginato lei che mi osservava mentre schizzavo e mi faceva le corna nel preciso istante in cui lui le sborrava in faccia. Dopo questa scoperta ho deciso di affrontare l’argomento con mia moglie che dopo un momento di imbarazzo ha ammesso che aveva una certa confidenza con questo suo amico di nome Carlo, e che spesso lui le faceva dei complimenti e che l’aveva più volte invitata a prendere un caffè, ma che lei aveva sempre rifiutato. Mentre la sentivo parlare il cazzo mi si era drizzato al massimo. Ero eccitato e lei se ne accorta.
“Ma amore, che ti succede? ti ecciti se ti dico che un altro uomo mi corteggia? che mi vorrebbe chiaramente portare a letto?”
L’ho guardata con occhi lucidi e molto emozionato le ho confessato i miei dubbi e le mie paure ma anche i miei più intimi desideri.
“Ho solo paura che tu possa lasciarmi per un maschio più bello e più importante di me. Si, mi eccita sapere che un altro maschio ti desidera, e pur di non perderti sono disposto ad accettare che tu scopi con altri maschi, ma voglio solo essere presente.”
Lei mi ha guardato stupita e mi ha abbracciato forte e coperto di baci.
“Amore, ti amo! Sei la persona più dolce del mondo e non ti cambierei per nessun motivo e nessun maschio può darmi quello che mi dai tu! Ti confesso che mi piacerebbe scopare con altri maschi, e se tu vuoi essere presente io non avrei problemi, ma sei sicuro di tutto questo? Capisci che se imbocchiamo questa via non se ne verrà più fuori. Io mi sento molto attratta da questo gioco che tu mi prospetti, ma anche un poco intimidita, se poi mi dovesse piacere e non se ne potessi più fare a meno tu potresti sentirti ferito, trascurato o peggio escluso. Quindi pensiamoci bene, non voglio rovinare il nostro matrimonio, ma sono così attratta da tutto questo che mi eccita tantissimo.“
L’ho guardata ed ero già consapevole che non mi sarei mai tirato indietro se lei avesse accettato le mie condizioni e quindi ho fatto un cenno d’assenso con il capo e siamo andati a letto dove me la sono scopata con furore e passione. Dopo averla fatta gode un poco, ed essere venuto due volte per la forte eccitazione abbiamo ripreso a parlare.
“Come ti ho detto voglio sapere sempre tutto quello che tu fai con i tuoi eventuali amanti e se vuoi scopare con loro lo voglio sapere. Dimmi anche se in passato ci sono state altre occasioni in cui qualche maschio ti ha fatto delle proposte piccanti. Lo voglio sapere, devo essere al corrente di tutto quello che hai fatto, che fai, e che farai.”
Lei mi ha dato un bacio e poi con un certo imbarazzo iniziale ha cominciato il suo racconto.
“Da quando siamo sposati ho cercato di esserti fedele, ma non sempre ci sono riuscita. Come ti ho detto prima di te ho avuto due fidanzati, ma non è tutta la verità. A sedici anni ero già brava succhiare il cazzo. Me lo aveva insegnato il proprietario del negozio dove mia madre mi mandava a fare la spesa e lui da bravo porco mi portava sempre nel magazzino e mi faceva succhiare il cazzo e in cambio mi faceva uno sconto nella spesa e io mi trovavo dei soldi in più in tasca. Era una cosa che mi piaceva tantissimo sentirlo crescere in gola e poi schizzare anche l’anima e io ingoiavo tutto e lo pulivo alla perfezione. Non mi scopava perche ero minorenne e aveva paura di mettersi nei casini. Dopo che ci siamo trasferiti non l’ho più visto io avevo quasi diciotto anni e ho avuto il mio primo fidanzato. Era un bravo giovane, molto timido che lavorava in una autofficina. Spesso lo passavo a trovare e il proprietario le prime volte ci guardava poi dopo alcune volte lo mandava sempre a prendere dei pezzi di ricambio e mentre lo aspettavamo lui mi corteggiava e io ero lusingata dai suoi complimenti e ben presto mi ha infilato il cazzo in gola e sapessi quanto era grosso. Era enorme. A fatica lo riuscivo a mettere in bocca e quando veniva mi teneva il capo fermo e mi faceva ingoiare tutta la sborra che usciva dalle sue palle enormi. Era un piacere unico bere tanta sborra e lui mi ha detto che ero sprecata per un giovane come il mio fidanzato e che mi avrebbe fatto godere tantissimo se mi fossi data a lui. Per essere più convincente un giorno fece assistere al mio fidanzato mentre gli succhiavo il cazzo. Ero molto eccitata dal fatto che lui mi guardava con occhi così dolci e il capo gli spiegò che lui non avrebbe mai potuto soddisfare una bella troietta come me.
“Vedi come lo succhia? Questa è una troia nata per il cazzo e sicuramente tu non puoi certo con quel cazzetto soddisfare una zoccola così.”
Lui annuiva convinto e io ero molto felice di renderlo partecipe del mio e suo piacere. Dopo un mese circa il capo scoprì che ero ancora vergine. Chiamò il mio fidanzato e lo convinse che solo lui sarebbe stato in grado di sverginarmi in maniera perfetta, e lui acconsentì a patto di poter assistere alla scopata. Fu incredibile. Io che ero con il cazzo in gola e il mio fidanzato che mi leccava la fica per prepararmi alla monta. Devo ammettere che tutta la faccenda mi eccitava tantissimo, era surreale ma incredibilmente vero. Mi stavano per sverginare e lui stava guardare segandosi il cazzo che in confronto a di quello del suo capo era assolutamente piccolo. Mi ha leccato la fica che era già un lago e intanto io succhiavo un palo di carne durissima che lì a poco mi avrebbe spaccato tutta e aperto in maniera totale. Poi mi hanno fatto distendere sul divano che c’era nell’ufficio e mentre il mio ragazzo mi teneva la mano guardandomi negli occhi con tanta ammirazione lui si è posizionato fra le mie gambe, ha spennellato la grossa cappella lungo il taglio della fica che era fradicia e desiderosa di sentirlo tutto dentro. Si, lo volevo e non aspettavo altro, anche se con un poco di timore e paura del dolore che avrei potuto sentire.
“Rilassati e fai un bel respiro. Vedrai che dopo un attimo sentirai tanto piacere.”
Ho guardato quell’uomo che stava per sverginarmi e quando ho aperto la bocca per respirare lui di colpo è entrato dentro di me. Per un attimo mi è sembrato che una lama mi squartasse il ventre. Ho spalancato la bocca ma non sono riuscita a dire nulla ero sconvolta. Lui mi ha sorriso e ha guardato il mio ragazzo che aveva le lacrime agli occhi.
“Tranquilli, va tutto bene. Dai che il peggio è passato adesso sentirai solo piacere.”
Ha incominciato a pomparmi e subito ho sentito quel palo che mi scorreva dentro e la sensazione di essere aperta mi ha fatto godere all’istante. Ben presto lo assecondavo spingendo il mio corpo incontro al suo cazzo che ora entrava tutto dentro fino in fondo e ogni volta che sentivo la punta battere contro l’utero era una scarica elettrica che mi sconvolgeva la mente. Ho avuto il mio primo orgasmo e ho urlato tutto il mio piacere.
…SSI…SSIII..VENGOOOO!!!oraaaaaa!!!.....
Ero scossa da scariche elettriche che facevano tremare il mio corpo che reagiva in maniera convulsa alle spinte che lui mi dava. Il mio ragazzo aveva ripreso a segarsi e quando ho goduto ha sborrato anche lui schizzando il suo seme per terra.
“..bene bravo!! vedi come faccio godere questa troietta!!! ti piace mentre le sfondo la fica… segati…bravo…..”
Lui mi guardava estasiato mentre io ero in preda ad un delirio sconvolgente che mi faceva dire cose che mai avrei pensato.
…SSIII daiiii….spaccamiiiiiiii!!! godoo!! dai più forteeeee!!! vengoooooo!!! oraaaaaa!!!
Mi ha pomato per un altro poco poi ha aumentato il ritmo e mi ha inondato la fica con getti di sborra bollenti.
…ssisi eccomiii troiettta ti sborro dentro!!!!!la prima volta la devi sentire dentroo..ora…ssiis SBORROOOOOOO!!!!!!!.......
Ho sentito la mia vagina inondata da un getto di calore che mi ha fato godere di nuovo.
…sssiiii….ti sentoooooooo!!! ora venggoooooo!!!!
Lui dopo aver goduto ha estratto il cazzo ancora barzotto e pieno dei miei umori e la sua sborra.
“Leccami il cazzo zoccoletta! lecca la tua prima borrata dentro. Senti il sapore anche del tuo piacere e del sangue di quando eri vergine!”
Ho preso quel cazzo in gola e l’ho leccato e succhiato fino all’ultima goccia. Dopo quel giorno mi scopava tre o quattro volte alla settimana. A volte anche quando non c’era il io ragazzo che a dire il vero mi ha scopato solo una volta e con lui non ho goduto molto, anzi per nulla. Ero così aperta che il suo cazzetto nemmeno lo sentivo e poi lui appena messo dentro veniva subito. Una volta mentre ero nel suo ufficio piegata sulla scrivania a prenderlo dentro da dietro è entrato un cliente e lui lo ha invitato a mettermi il cazzo in gola.
“Bene, giusto te volevo. Questa puttanella mi fa godere tanto e voglio che le prescrivi delle precauzioni altrimenti rischio di ingravidarla subito e poi finisce il divertimento. Intanto falle sentire il tuo cazzo in gola che ti assicuro lo succhia meravigliosamente.”
Il tizio che era un ginecologo dopo avermi inondato la gola mi ha dato appuntamento per il giorno dopo nel suo studio. Quando mi sono presentata da lui era solo, mi ha fatto spogliare e mi ha chiavato sborrandomi dentro anche lui. Mi ha prescritto la pillola, e la seconda volta che sono andata per avere la ricetta lui mi ha fatto spogliare di nuovo e quando si è reso conto che il mio culo era vergine ha spalmato del gel lubrificante e mi ha sfondato anche il culo. All’inizio ho sentito come un fastidio, ma poi ho incominciato a godere anche di culo e quando ha sborrato mi è sembrato di svenire dal piacere che sentivo. Per circa due anni mi hanno scopato anche insieme e mi facevano godere tantissimo. Poi i miei genitori si sono trasferiti e all’inizio mi mancava molto il sesso come lo facevo con loro e ho avuto qualche avventura occasionale. Quando sono stata assunta nello studio di ragioneria i tre titolari hanno capito subito che il cazzo mi piaceva, e ben presto mi scopavano anche tutti e tre insieme. Poi una delle mogli se ne accorta e allora ha stampato un mezzo casino e loro sono stati costretti a licenziarmi. Ho trovato un nuovo lavoro, e mi ero ripromessa di rigare dritto per non perdere di nuovo il lavoro e a quel tempo ho incontrato te e allora ho deciso che era ora di fare la brava moglie. Da quando siamo sposati ti ho messo le corna solo due volte. La prima volta con il tecnico della lavatrice circa due anni fa e la seconda quando eravamo al mare in vacanza e tu sei dovuto tornare una sera a casa e io sono uscita, avevo voglia di cazzo e ho trovato tre militari che mi hanno inondato ogni buco. Credo che ti lo ricordi perche quando sei tornato mi hai detto che avevo l’aria stanca e ero distratta. Questo e tutto.”
Mentre lei mi raccontava la sua vita da troia io ero così eccitato che alla fine del discorso lei si è abbassata e lo ha preso in bocca nel preciso istante in cui io sborravo. Ha bevuto tutto e ci simo addormentati. Il giorno dopo a colazione siamo tornati sul discorso e io le ho chiesto di indagare e prendere precise informazioni sul questo Carlo, il tizio che la corteggia. Due giorni dopo mi ha detto che lui è scapolo, viva da solo e sembra un tipo molto affidabile e porco, così abbiamo deciso di invitarlo a cena da noi. Quando è arrivato per un attimo è rimasto stupito della mia presenza, credeva che lei lo avesse invitato perche io non c’ero, ma poco dopo ha capito quello che noi volevamo da lui, e allora le cose sono cambiate. Subito è scattata fra di noi una certa complicità che ha messo lei al centro delle nostre attenzioni e alla fine siamo andati nel nostro letto dove io ho assistito alla monta di mia moglie che ha preso il grosso cazzo di Carlo in ogni buco. Quando l’ha inculata lui mi ha chiesto di aiutarlo. Dopo che io le avevo leccato bene e lubrificato il buchetto anale lui che era in ginocchio dietro di lei mia ordinato di posizionare il suo cazzo sul buco del culo di mia moglie. Sentire quel grosso palo fra le mani mi ha dato un certo brivido e quando lui lo ha spinto dentro sfondandola tutto ho avuto un orgasmo senza toccarmi. Lui ha sorriso e ha incominciato a scoparla con forza mentre lei si è voltata e mi ha fatto le corna sorridendomi.
“Guarda caro come mi sfonda il culo! mi sventra con quella bestia di cazzo che mi spinge dentro.”
…ssii eccommii..mi fa goderreeee..venggoooo!! caro venggooooo!!! mi sfondaaaa!!!!!
Lui l’ha chiavata a lungo e poi quando ha sborrato lo ha estratto fradicio di umori anali, sborra e lo ha presentato alla sua bocca. Vedere lei che lo puliva mi ha fatto eccitare di nuovo e mi sono segato mentre lui rideva compiaciuto.
“Bravo cornuto, segati che a farla godere ci penso io e tu mi ringrazierai.”
Quando mi ha chiamato cornuto ho sentito un brivido lungo la schiena. Mi sono reso conto che per amore di mia moglie non averi più dovuto interferire con lei quando decide di scoparsi un altro maschio. Mi sono reso conto che stava godendo, che io non sarei mai riuscito a farla impazzire di piacere come stava facendo lui e per tanto mi sono seduto sulla sedia e sono rimasto a guardare lei che veniva scossa dai possenti colpi di lui che nonostante fosse già venuto era rimasto bello duro e che la scopava con molto impegno portandola a vette di piacere che io in tutti questi anni non ero mai stato in grado di farle provare. Dopo che avevano scopato per quasi tutta la notte lui se ne andato e io ho abbracciato mia moglie che mi ha coperto di baci.
“Grazie amore. Sei la persona più buona e dolce del mondo. Ti amo, e voglio che tu sappia che io sono molto felice del fatto che mi hai permesso di godere come una troia e sono sicura che in futuro continuerai a farmi provare queste sensazioni uniche.”
L’ho abbracciata e le ho detto che ero molto felice del fatto che aveva goduto tanto e che se lo voleva poteva far tornare Carlo ogni volta che voleva. Da allora lui è diventato il suo amante fisso. Spesso la porta fuori e la fa montare anche ad altri maschi e a volte io vado a riprenderla e lui me la rimanda ben piena del seme di tutti quelli che hanno goduto dentro di lei. Ultimamente ho espresso il desiderio di leccarla dopo che era tornata o che lui aveva finito di scoparla. Carlo ha sorriso e mi ha permesso di farlo. Sentire nella mia bocca il sapore del seme di un altro maschio mi ha eccitato notevolmente e lui mi ha detto che in futuro provvederà affinche io non debba mai lamentarmi della carenza di sborra da leccare dalla fica di mia moglie. Da allora aspetto spesso mia moglie a casa e lei dopo un primo momento di imbarazzo adesso quando arriva apre le cosce e mi invita a leccarla.
“Dai cornuto dai fai il tuo dovere che così godi anche tu.”
Si, è vero ci godo pure io nel sentire i diversi sapori di sperma che inondano la fica di mia moglie e adesso non mi importa di guardare con chi gode, ma di sentire il piacere che le hanno riversato dentro e questo mi eccita così tanto che spesso vengo senza toccarmi. Ho capito quale sia il mio ruolo di maschio sottomesso e felice di sapere che la donna che ama ha goduto e si preoccupa che pure io ne tragga piacere. Se questo non è amore……
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4
5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa -
La marchesa di campagna
Di risposte al mio annuncio poche, o meglio, non in linea con i miei desideri...
Fino a quando un giorno ho trovato un messaggio di una coppia del centro Italia: dalle foto Lei molto femminile e bella, Lui anziano, ma con la particolarità di avere un pisellino a fungo, eccitante...
Mi scrivono freddamente che vorrebbero altre informazioni, e se è tutto vero quel che vedono e leggono.
"Certamente che è vero!" rispondo un pò meravigliata.
Approfondiamo la conoscenza telefonicamente, poi la Signora mi invita ad andarli a trovare.
Circa tre settimane e riesco ad organizzarmi, parto per l'incontro e finisco di prepararmi in un'area di sosta vicina al luogo dell'appuntamento.
Viene a prendermi il loro domestico, un uomo di colore, di bell'aspetto ed educato.
Mi invita a salire in macchina, e partiamo verso casa loro.
Aver lasciato la mia macchina ed essere in totale balìa di sconosciuti, mi preoccupava, ma mi eccitava anche...
Avevo indossato un vestitino a fiorellini aperto avanti, cinta in vita, i miei amati tacchi e calze classiche senza pizzo, sorrette da una guepiere con reggicalze; tutto rigorosamente in nero, tranne smalto mani e piedi rosso scuro, e rossetto intonato alle mie labbra. Labbra vogliose, incuriosite dal bel nero di fianco a me..., tanto che comincio a giocare un pò alla signora mostrando gambe e balza delle calze...
Sanè (questo il suo nome) osserva compiaciuto e sorride, ma procede velocemente verso casa... purtroppo... chissà quando mi riaccompagnerà se mi permetterà di mangiare e bere... un suo bel gelato...
Arriviamo alla tenuta, in campagna, tre fabbricati di diverse dimensioni ed un terreno con viti ed alberi da frutta, ma era già buio, e mi portò in salone dicendomi di aspettare lì.
Dalla sommità della scalinata appare Lei, la Marchesa, che scende e mi saluta sorridendo.
Non c'è che dire, una bella Signora, di classe, camicetta bianca e gonna su al ginocchio grigio scuro gessato.
Ci sediamo e dopo un pò di chiacchiere, mi ripete ciò che scrisse nel messaggio: "Desideri realmente ciò che scrivi sul tuo profilo?"
Con un pò di imbarazzo faccio cenno di sì con il capo, e da quel momento la Marchesa cambia tono: "Seguimi!!"
Comincia il gioco...
Continua...
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5 anni fa
admin, 75
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la nostra prima volta
Premessa: è il primo racconto che scrivo. Siate magnanimi.il racconto è un fatto realmente accaduto e risale a novembre 2016Ci presentiamo;io sono Diego ho 35 anni sono siciliano , Moro e con un fisico asciutto.icono un ragazzo attraente. Maria è la classica bellezza Siciliana; mora,occhi marroni,capelli ricci ed un corpicino da far invidia a molte.Con Un seno piccolo e sodo ed un culetto a mandorlino.Siamo sposati da 3 anni e la nostra vita sessuale è da sempre stata molto attiva con un feeling pazzesco. Da qualche tempo abbiamo iniziato a fantasticare su situazioni trasgressive. Maria si eccita tanto nell'immaginare di trovarci in mezzo ad altre coppie ed in particolar modo perde le staffe quando gli prospetto situazioni con più uomini. Un week end di novembre siamo dovuti partire per lavoro,destinazione Milano. Una volta li ho incominciato a smanettare con il cell. nell'intento di trovare un club o qualcosa di trasgressivo per prospettarlo a lei. Così una volta intercettato il posto,lo feci vedere a Maria che rifiutò di andarci,forse perché presa dalla paura di poterci ficcare nei guai. Dopo un po di pressioni e con i giusti paletti, Maria si convinse ad andare, forse spinta dalla curiosità o dall'eccitazione. Così ci andammo a preparare per questa nuova esperienza. Arrivati al club,entrammo e subito alla reception capirono che eravamo una giovane coppia inesperta. Cosi iniziammo a girovagare vicino al bar, per cercare di ambientarci ma il posto che ci faceva stare meglio era la sala fumatori. Li tante coppie e singoli ci osservavano con aria da predatori e noi ci sentimmo prede. Maria era molto agitata e così proposi di bere qualcosa di più forte in maniera da poter abbandonare le paure ed i freni inibitori. Dopo il secondo gin/tonic eravamo più rilassati, così con coraggio ci siamo incamminati verso quei meandri del club più segreti, quelle stanze buie dove i corpi si aggrovigliano,dove l'odore degli umori sessuali e le grida di piacere fanno venire i brividi. Ci avvicinammo davanti ad una stanza dove una coppia si scambiava effusioni con la partecipazione di un singolo. Era buio ma si intravedeva quanto bastava per capire che,erano ragazzi giovani e belli. Subito si accorsero di noi e ci fecero segno di unirci a loro. Maria pur essendo un po libera da freni inibitori, rifiutò all'istante e mi fece cenno di allontanarci. Camminando ancora verso altre stanze, vedevamo altre orgie ed altre situazioni molto spinte. In una stanza si stava consumando un gang con una donna e circa 10 uomini attorno che,alternandosi possedevano la donna in tutti i modi possibili ed inimmaginabili. La mia testa però era bloccata in quella stanza con i ragazzi. Cosi chiesi a Maria di ritornare di la a vedere i ragazzi a che punto erano. Lei capì le mie intenzioni e con una freddezza degna di un lottatore di boxe, mi fa ''amò io non ho paura che mi facciano qualcosa ma ho paura se mi lascio andare del tutto e dopo ci rimani male''. A quelle parole nella mia testa si è scatenato un groviglio di emozioni. Da un lato ho sentito una forte gelosia ma dall'altra un eccitazione mai avuta. Il mio cazzo voleva esplodere dai pantaloni. Così con cenno d'intesa ci dirigemmo verso quella stanza. Arrivati li davanti l'invito fu riproposto e stavolta accettato. Si spalancarono per noi le porte dell'inferno. Io presi subito la situazione in mano e avvicinandomi ai ragazzi spiegai che per noi era la prima volta e che volevamo solamente fare soft. Mentre io mi spogliavo i ragazzi iniziarono a spogliare delicatamente Maria, la lei di coppia iniziò a limonarla mentre i ragazzi si attaccarono ai suoi capezzoli e con le mani non lasciarono scoperto un solo centimetro del suo corpo. Io mi sentii per un attimo a disagio e non sapevo cosa fare ma, l'attesa durò poco perché lei si avvicinò a me e con dolcezza iniziò a baciarmi il collo per poi scendere fino ad arrivare al mio cazzo. Era da tanti anni che non sentivo un altra bocca succhiarmi e la sensazione fu straordinaria. Girandomi verso mia moglie uno spettacolo inatteso mi stava aspettando! maria aveva il cazzo in bocca del singolo mentre il lui di coppia era intento a leccarle la Fica. La sentivo ansimare e si dimenava come un anguilla. Quella visone mi fece raggiungere un'eccitazione tale da non capirci più nulla. Così quei paletti prefissati prima di entrare,quegli accordi presi con i ragazzi e tutte le seghe mentali ,svanirono nel nulla. Maria si lasciò andare a tutte le attenzioni che i nostri compagni di gioco le dedicarono. Iniziò a cavalcarli a turno, iniziò a scopare come una forsennata sempre con la bocca impegnata.Con il mio cazzo in bocca o a turno quello dei ragazzi, e per non farsi mancare nulla, anche con la fica di lei. Dopo più di un ora di sesso sfrenato,i nostri corpi esausti si adagiarono su quel materasso fradicio di umori e sudore. Una volta usciti dal club e saliti in macchina,un silenzio agghiacciante ci avvolse entrambi. Provavamo vergogna per quello che poco prima eravamo riusciti a fare. Per tutta la strada di ritorno non ci siamo detti una parola per paura di ferirci a vicenda. Arrivati in hotel dopo aver fatto la doccia, una serie di sguardi anticiparono una risata imbarazzante ma allo stesso tempo liberatoria. La serata si concluse con un altra ora di sesso, ripensando a tutto quello che avevamo fatto al club.Â
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5 anni fa
Diegoemaria83,
36/35
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Anna clara ed il vestito rubato
Ho sempre pensato che Anna Clara, oggi mia convivente, non fosse un tipo particolarmente emotivo. Per questo rimasi sorpreso, quel giorno, da quel lieve ma improvviso sbalzo di umore.
Eravamo in una filiale Auchan con moltissimi negozi vari, e mi aveva chiesto di accompagnarla in una boutique con sartoria, dove doveva fare degli aggiustamenti al vestito che portava e che aveva comprato qualche settimana prima.
Io ero rimasto ad aspettarla nel salottino mentre lei andava nel camerino a cambiarsi. Era allegra come al solito, ma quando tornò invece era molto nervosa ed irritata. Mi chiedevo perché, ma lei mi disse che il titolare (era anche il sarto) che le avrebbe apportato la modifica che desiderava ma che doveva prendere le misure.
Gli disse che sarebbe tornata subito; andò così in uno stanzino, si tolse l’abito e rimanendo in mutandine e reggiseno si fece prendere le misure.
E' buffo, ma mentre la guardavo andar via, pensai al suo corpicino. Pensai che non corrispondesse con la sua personalità. Lei era la classica ragazza "tutta casa", carina, educata, simpatica. Non portava gonne troppo corte, ne trucco pesante. Non era vergine quando ci mettemmo insieme, e andavamo a letto regolarmente, quindi non voglio dire che era una bacchettona. Ma non era il tipo da atteggiamenti sessualmente provocanti, non so se mi sono spiegato.
Sotto i suoi abiti tranquilli e comuni, però, Anna Clara aveva un corpo da modella. Un seno terza ma molto sodo, dei grossi capezzoli rosa e solo una piccola stonatura: una bocca da pompinara, con labbra pronunciate. Fianchi non molto pronunciati ed una vita abbastanza regolare. E un culo proporzionato con un bel solco profondo scolpito tra le due natiche che ti facevano sognare.
Mi chiedevo a cosa fosse stato dovuto quel cambiamento di umore. Forse il sarto aveva fatto storie per quanto riguardava il vestito oppure avesse osato un po’ … Mah pensai tra me !
Così, pensando vagamente di poterle dare un supporto morale nel caso di una discussione con il sarto, mi incamminai verso il retro del negozio. Dietro una porta vidi una serie di piccoli stanzini per provare i vestiti, chiusi dalle classiche mezze porte bianche. Anna Clara doveva essere venuta qui. Entrai, un po' nervosamente, quasi in punta di piedi, con la paura che da un momento all'altro mi trovassi di fronte qualche signora mezza svestita che cominciasse a urlare.
Non sentivo la voce di Anna Clara. Il corridoio continuava a sinistra, poi girava a destra. Magari più avanti c'era il laboratorio del sarto. L'avrei trovata lì ? Girai l'angolo e trovai effettivamente il laboratorio del sarto.
C'erano diversi tavoli con pezzi e frammenti di stoffa, spilli e forbici da tutte le parti. Un disordine pazzesco. Secondo me era un settore dove tenevano magazzino !
Non sembrava ci fosse nessuno. Cominciai a guardarmi meglio intorno quando all'improvviso sentii un suono come un respiro affannato, e poi un basso mormorio, di qualcuno che parlava sottovoce. Una voce maschile, profonda, che chiedeva insistentemente qualcosa.
Allora udii perfettamente chiara la voce di Anna Clara. Diceva "D'accordo, ma facciamo in fretta" in un tono perfettamente normale, senza sussurrare. La voce veniva dalla mia destra, dietro un enorme tavolo su cui c'era una tale quantità di rotoli di stoffe accatastati che non si riusciva a vedere dietro ed un tendone posto a fianco dell’enorme bancone. Provai a sporgermi leggermente dietro dai bordi della tenda e rimasi di sasso. Per un momento non riuscii nemmeno a capire quello che stavo vedendo.
C'era un uomo, sui cinquantacinque - sassnta, capelli brizzolati e una camicia azzurra. Deve essere il sarto, pensai. Non portava pantaloni ma si vedeva che doveva avere un cazzo asinino. Era in piedi, con le gambe leggermente divaricate. Graziosamente inginocchiata davanti a lui, ormai in mutandine e reggiseno, c'era Anna Clara. I suoi capelli corvini ondeggiavano insieme alla testa mentre lei andava avanti e dietro con la bocca aperta sul quel palo enorme dell'uomo.
All'improvviso Anna Clara si alzò. Mentre si girava verso di me io mi accucciai in fretta dietro il tavolo, con il cuore in gola. Si portò la mano alla bocca e asciugò una traccia di saliva dal mento. Aveva un po' di rossetto quel giorno, ma ora non l’aveva più.
Si girò dalla parte opposta, infilò le mani sotto lo slippino e lo fece scivolare giù fino alle caviglie. Quindi se lo tolse, appoggiandolo ordinatamente su un grosso bancone di legno. Si girò di nuovo, mise in bella mostra i fianchi scoprendo completamente il suo bellissimo buchetto, e si chinò sul bancone. Quindi portò indietro le sue manine sottili e delicatamente divaricò le chiappe. Si vedevano benissimo i contorni anche della fighetta sbarbata ma rosea e molto bella.
Il vecchio, nel frattempo, stava muovendo la mano su e giù sul suo nodoso cazzo, spalmandoci sopra qualche sostanza oleosa. Notai appena si tolse le mutande che aveva un uccello spaventosamente grosso e mentre se lo strofinava diventava sempre più duro. Si mise alle spalle di Anna Clara e le appoggiò una mano sulla schiena. Potevo vedere tutto perfettamente. Guidò il palo verso il culetto di Anna Clara e piazzò la cappella tra le chiappe di lei, spingendo direttamente sullo sfintere. Quindi lentamente, ma senza alcuna esitazione, il vecchio spinse tutto il suo cazzo duro dentro il buco del culo della mia ragazza. Aveva le lacrime agli occhi, ma non fece nulla per urlare, la vidi solo stringersi e mordersi le labbra era anche dannatamente forte e determinata.
Il maiale grugnì quando la penetrò ed emise un grosso sospiro quando fu tutto dentro, con la sua pancia pelosa appoggiata alle chiappe candide di lei. Cominciò a spingere dentro e fuori, avanti e dietro nel sedere di Anna Clara. Mise le mani sui fianchi di lei per meglio tenersi in equilibrio e cominciò ad accelerare, fottendola sempre più velocemente e massacrandole quel culetto fantastico.
Il cazzo di lui diventava sempre più duro al crescere dell'eccitazione, e non potevo fare a meno di immaginare che il culo di Anna Clara si faceva sempre più profondo. Anna Clara cominciò a mugolare piano, a tempo con i movimenti di lui per attenuare i colpi del vecchio porco. Dalla sua bocca usciva solo un ritmico sospiro.
All'improvviso la presa dell'uomo sui fianchi di lei si fece più violenta e cominciò a fotterla furiosamente. Diede colpi più forti e lunghi e un paio di volte riuscii perfino a intravedere la cappella che usciva completamente fuori dall'ano prima di immergersi nuovamente. Cominciò a muggire e a grugnire rumorosamente, evidentemente stava per venire.
Io cominciai ad agitarmi in preda a non so quale emozione, mentre immaginavo gli schizzi di sperma denso che si spargevano nel culo di Anna Clara e pensavo a quello che lei avrebbe provato a sentire quel cazzo pulsare e gonfiarsi nel suo stretto culo. Una morsa di gelosia mi prese ….. volevo andare da quel bastardo e massacrarlo di botte ma l’eccitazione maledetta mi teneva ben fermo nel mio nascondiglio.
Poi lui gridò "Aaaah!" e smise di pompare, sposto le mani dai fianchi alle cosce di lei e la tirò violentemente a se cercando di infilare il cazzo più a fondo possibile nel culo della mia ragazza.
Poi, qualche secondo dopo, ansimando si staccò da lei. Mentre indietreggiava gli vidi il cazzo che scivolava moscio dal culo di Anna Clara. Un flotto ancora di sborra misto a residui di merda dondolò dalla punta del cazzo andandosi a versare sulla chiappa di Anna Clara.
Era difficile sapere cosa fare in quel momento. La mia mente era confusa. I pensieri si rincorrevano. I ricordi andavano al casto bacio che Anna Clara mi diede al nostro primo appuntamento, alla timidezza con cui aveva reagito la prima volta che mi aveva fatto un pompino. Tutto questo in stridente contrasto con la crudezza di quello che avevo appena visto, Anna Clara che si apriva il culo con le sue mani per permettere ad un perfetto estraneo di fotterla come una puttana da strada e con la massima comodità.
Mi portai indietro e fui subito nel corridoio. Sentii voci e rumori e capii che restando lì sarei certo stato sorpreso. Avevo bisogno di tempo per pensare, così me ne tornai indietro, rapidamente ed in maniera silenziosa attraverso il corridoio dei camerini di prova. Quando tornai in sala d’attesa, provai una sensazione di irrealtà. Da dentro vedevo donne che camminavano avanti indietro con le borse della spesa e tutto mi parse un sogno. L'atmosfera asettica del centro commerciale contrastava in maniera stridente con quello che era appena successo: la mia donna era stata inculata alla grande da un cazzuto vecchio bastardo.
Cosa avrei detto ad Anna Clara? Erano passati circa 60 minuti da quando mi aveva lasciato e sicuramente sarebbe tornata presto; del resto il bastardo l’aveva già inculata e sborrata dentro. In effetti arrivò proprio in quel momento. Sembrava perfettamente normale, mentre camminava verso di me sorridendo gentilmente come al solito ma solo molto contrariata. Il vestito che portava era in ordine e il rossetto era stato rimesso a posto. Ma mi accorsi che i capelli erano leggermente scarmigliati. E, ovviamente, pensai a quello sperma misto di merda che avevo visto cadere su una chiappa. Sapeva che era lì o si era pulita prima di rimettersi lo slippino ?
Lasciammo il negozio. Mi disse che il sarto le avrebbe ritoccato il vestito e che sarebbe tornata a prenderlo entro tre giorni.
Ci dirigemmo verso il corridoio centrale del centro commerciale, dove c'era il negozio di dischi che era la nostra meta originaria. Passammo davanti ad un gruppetto di ragazzi, intenti a scherzare con i loro telefonini, ed uno di essi fissò Anna Clara con grande ammirazione. Mi sentii orgoglioso come sempre al pensiero di avere una così bella ragazza al mio fianco. Potevo vederla dal riflesso sul vetro: aveva un aspetto meraviglioso. Capelli corvini, bel sorriso, gambe ben fatte e un bel seno. Ma all'improvviso pensai: questa donna che cammina accanto a me, con la mano nella mano, in questo preciso istante ha il culo pieno della sborra di un altro.
Quest'idea mi faceva sbarellare, dovevo sedermi. Chiesi a Anna Clara se le andava di mangiare qualcosa, lei disse di si, ed entrammo in un fast food. La cameriera ci portò i menu e mentre io guardavo il mio Anna Clara disse che andava un attimo al bagno a "rinfrescarsi un pochino !"
Qualche anno prima avevo avuto una ragazza con cui ho provato il sesso anale due o tre volte, e avevo scoperto che quando una ragazza viene inculata gli fa un po' l'effetto di un clistere; spesso subito dopo sente lo stimolo di andare al bagno per cagare, e in questo modo si libera dallo sperma nel retto.
In un primo momento non ripensai a questo fatto mentre me ne stavo li a studiarmi le fotografie dei sandwich di pollo e degli hamburger. Poi mi venne in mente tutto in una volta e così capii perfettamente cosa era andata a fare Anna Clara al cesso.
Il fatto era successo quando eravamo fidanzati, circa tre anni prima.
Una sera, dopo la visita di una coppia amica con la quale si era scherzato tutta la sera, seppi che questo nostro amico era stato assunto in una rinomata boutique. Per giunta quella sera Anna Clara portava quel vestito maledetto.
Subito mi affiorò in mente la storia di Anna Clara di tre anni addietro. Adesso la complicità tra me e Anna Clara era davvero tanta; a letto le nostre fantasie esplodevano. Così dopo quelle ore passate con la nostra coppia di amici con la quale volevamo sondare le loro disponibilità per un eventuale scambio, tra discorsi mirati, barzellette spinte e la visione di un filmino stuzzicante mi assalì quel ricordo.
Van via i nostri amici ed andiamo a letto. Mentre osservando il culetto di Anna Clara che si svestiva di quell’abito le chiesi: “Ti piacerebbe essere chiavata nel culo da un altro uomo ? Tu con me non l’hai mai fatto ma volevo sapere se ti piacerebbe essere inculata da uno sconosciuto magari con un grosso cazzo !”
“….. Cosaaaaa? Sei stupido - mi rispose – sai che non mi piace toccare quel tasto ! Comunque si potrebbe fare qualcosa se il tipo fosse di mio gradimento …. Mah sai,ho fatto una vita di merda per quasi tre anni quando andavo a lavorare fuori città. Prendevo il pullman tutti i giorni andata e ritorno e sul quel pullman ci passavo giornalmente almeno due ore. Non vi era un vecchio porco che non conoscesse a fondo le mie natiche; tutti che facevano a gara per potersi appoggiare al mio culo bene e farmi sentire i loro cazzi. E’ vero, allora mi piaceva e mi faceva godere sentire tutte quelle nerchie che mi pulsavano sul culo e facevo sempre di tutto per agevolare tutti coloro che avevano difficoltà a poggiarmelo bene. Come sai, spesso qualche porco mi ha anche sborrato sulla gonna, addirittura mi ricordo di un vecchio che mi è venuto sulla mano …. Phuaaa ! Lasciamo perdere !”
Non appena si stende mi guarda e mi dice “Ma ti piacerebbe davvero farmi fottere nel culo da uno sconosciuto magari con un cazzo doppio del tuo ? – Ma dai adesso dormi … ciao buonanotte !”
“Scusami, Anna Clara ma sono un po’ in tiro stasera; Michela quando tu eri in cucina e Flavio armeggiava con il cd, mi ha toccato ripetutamente il cazzo …. Non so ma mi sembrava decisa a farsi fottere … non so !”
“Ok, dai anch’io sono un po’ su di giri ma per quel vino che han portato loro !”
Appena a letto comincia a toccarmi ed ha voglia di menarmelo e vedo che allarga le gambe per farsi chiavare (sicuramente quel cazzo del vecchio non le abbandonava la mente;) malgrado quello che aveva vissuto nel pomeriggio !
Iniziamo come al solito ad aprirci alle nostre fantasie (ma lei è ancora irritata ma ne approfitto per sapere) e subito le chiedo di quella storia di tre anni prima in boutique quando doveva farsi aggiustare una gonna di pelle. Per un attimo rimane totalmente immobile ma subito dopo mi dice che fu un accaduto davvero eccezionale.
“Dai raccontami – le dissi – non me ne hai mai voluto parlare ed è una delle poche cose che non so di te. Mi fece uscire dalla sua figa e mi disse di mettermi al suo fianco, si accese una sigaretta ed iniziò a raccontarmi. “
Un giorno, io e te non eravamo ancora ufficialmente insieme; io entrai in quella boutique perché avevo visto che era sempre poco frequentata. La gonna di pelle, oggetto della mia entrata in quel negozio, dovevo farla allungare un paio di centimetri, così chiesi per la riparazione.
L’abito che indossavo stasera era in quel negozio. Più volte ero passata e volevo averlo a tutti i costi; il prezzo allora non era per le mie possibilità così prima di uscire, dopo aver discusso della gonna e quindi avevo fornito tutti i miei dati, in un momento sfilai quell’abito dalla silhouette e non vedendo nessuno lo presi al volo e cercai di uscire. Purtroppo quando lo sfilai l’antifurto del negozio chiuse la porta ed il proprietario mi beccò. Mi portò sul retro, aveva tutti i miei dati, e mi disse che sarebbe andato in polizia a denunciare il fatto. Lo pregai di non farlo ero disposta a tutto per evitare lo scandalo. Ci pensò su e mi disse che se fossi andata un po’ di volte, non mi avrebbe denunciata. Ero davvero abbastanza inesperta per capire cosa poteva succedermi. Pensavo magari mi farà fare lavori di pulizia o lavori al computer o forse vorrà uscire a cena con me …. Bohhhh” Non era più qualcosa di preoccupante per me, pensai: “ma sì … me la caverò !”
Il giorno dopo ricevo la sua telefonata e mi dice che ha una soluzione per risolvere la cosa ed evitare la denuncia.
Contenta mi presento prima della chiusura e lo vedo trafficare agli scaffali. Saluto e mi dice di seguirlo nell’atelier. Quel posto era un casino … tagli di stoffa e rotoli ovunque.
Mi fece accomodare, si accese una sigaretta e mi disse in maniera molto pacata:
“Io lavoro quasi quindici ore al giorno in questo buco, sono separato da oltre quattro anni e non vedo una donna da almeno tre. Non voglio che tu pensi che vorrei approfittarne ma almeno mi piacerebbe passare qualche ora spensierata con te. Se me lo prometti, io ti prometto che non ti denuncerò.”
“Un po’ stupita gli chiesi cosa intendesse e per tutta risposta aprì la patta e tirò fuori qualcosa di sbalorditivo: era un cazzo enorme … almeno venticinque centimetri e grosso il doppio del tuo.” Mi chiese se me la sentivo di menarglielo perché da mesi che non aveva orgasmi. Lo guardai ripetutamente ma mi spaventava solo a tenerlo in mano… non riuscivo; così mi disse di provare a prenderlo in bocca. Fu il posto dove ho potuto tenerlo ma in pochi minuti ingoiavo un fiume di sborra. Volevo sputare tutta quella roba ma lui mi tenne delicatamente la testa incollata al suo cazzo e bevvi tutto ! Il sapore, forse perché era la prima volta, mi sembrò un nettare. Non ne persi una goccia. Appena lo tirò fuori dalla mia bocca mi chiese se gradivo un bicchierino di marsala. Gli risposi che non bevevo ma lui insistette dicendomi di berlo così avrei meglio digerito lo sperma. Ancora con il cazzo in tiro sembrava un guerriero greco. Quel sapore e la forte eccitazione per quel cazzo enorme mi abbagliarono. Dopo qualche sorso ero senza controllo. Mi fece alzare mi prese ai fianchi e mi sedette sul bancone; mi sfilò con delicatezza le mutandine e vide che erano bagnate marce. Le annusò a lungo e poi leccò tutto il mio umore. Non sazio si chinò alla mia figa e cominciò a succhiare tutto quello che c’era dentro.
Ero frastornata, non capivo nulla sentivo solo che cercava di intrufolarsi nella mia figa perché continuava a sputare sul suo cazzo e sulle dita che regolarmente mi passava sulle grandi labbra. Gli chiesi tra un momento di lucidità e l’altro di non farlo perché ero ancora vergine, ma queste mie parole lo scatenarono. Un attimo ed avevo quel palo dentro… mi sentii svenire fu un dolore pazzesco ma al suo ritmo nel fottermi il dolore si attenuò e cominciai ad avere orgasmi a raffica. Dopo il terzo od il quarto orgasmo lui aumentò il ritmo e mentre sentivo ancora che stavo per godere, lo vidi tirarsi indietro.
La mia pancia le cosce, per terra era un lago di sborra. Anche se per un momento l’ho odiato, quel cazzo mi aveva portato nell’Eden. Non gli feci capire che ero soddisfatta di quella chiavata e che mi aveva tolto l’incombenza di essere sverginata di chissà chi, così mostrai un muso durissimo e mi feci vedere molto risentita.
Prima di congedarmi però mi fece firmare un foglietto dove per annullare la denuncia, più avanti, voleva rompermi il culo. Ebbi un ripensamento ma dopo quello che era stato feci finta, a malincuore, di accettare. Per l’incontro stabilimmo un mese dopo. Era il 15 di aprile quando noi ci siamo conosciuti; io avevo perso la mia verginità il 3 di aprile quindi stavo con te da due settimane ma dovevo pagare il mio debito e così presi il vestito e ne approfittai per farmelo riaggiustare. Quando ci siamo recati insieme in boutique sono andata ….. verso l’atelier …” “Basta Anna Clara … per favore non voglio che tu riviva quei momenti immaginando quello che hai passato !”
“Con il cazzo in tiro per l’intero racconto di Anna Clara …. La feci girare di spalle e me la inculai con molta foga ed una portentosa eccitazione.”
La nostra vita prosegue felicemente ed oggi abbiamo due bimbi meravigliosi: il bambino assomiglia molto al vecchio porco ma la bimba è tutta la sua mamma !
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5 anni fa
Signorile65,
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Ultima visita: 5 anni fa
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La signora troia
Ciao a tutti,
non sono solito scrivere storie, post, blog e quant'altro (infatti questa è la mia prima esperienza in tal genere) ma sono convinto che quando ci vuole ci vuole...e questo è uno dei quei rari casi.
Vorrei condividere con voi (e con il "voi" intendo singoli segaioli, coppie esibizioniste, singole vogliose e chi più ne ha più ne metta) una bella esperienza che sto vivendo, non solo per il piacere della condivisione ma anche per - chissà - eccitarvi.
Bene, dopo questa doverosa introduzione veniamo al dunque.
Ho la fortuna di scopare ed inculare regolarmente una bella signora della mia regione, non dirò - per ovvi motivi - nome e provenienza ma vi basti sapere che ha dai 50 ai 55 anni.
Fin qui niente di eccezionale direte voi... ma ora entrerò nei dettagli, spiegando la troiaggine della signora in questione.
Dunque, come dicevo è una signora sposata da molti anni (è presente anche il marito, una brava persona ma abbastanza inetto ed alla mercé di lei o di me...simpatico però dai). Ha due figli grandi, maschi (chissà se sanno che la loro mammina è una così gran pompinara!).
Quando arrivo lì a casa loro mi apre la porta lei, oppure lui (se lei si sta ancora preparando) e si parla in maniera molto educata del tempo, piuttosto che di lavoro e cose così...diciamo una decina di minuti, dopodichè lei dice "beh, andiamo?" e qui si trasforma in troia!
Dovete sapere che a vederla così non colpisce più di tanto: è una bella signora sì, ma non particolarmente alta, un (bel) po' grassottella, e con due grosse tette. Non una fotomodella, ma - almeno per me - rispecchia appieno il tipo di mignotta casalinga.
Arrivati in camera da letto lei si spoglia completamente e così facciamo anche noi: io ed il marito (lui un po' impacciato a dire il vero). Il bello di questo momento è che lei da sempre la precedenza a me, ovvero se il marito inizia a toccarla o a succhiarle il seno ed io invece la voglio vicino a me lei abbandona immediatamente il marito (il quale, da buon cornuto direi) non osa fiatare, e si mette a mia disposizione.
A me eccita molto la donna "amatoriale", con un po' di pancia, il bel culone grande e le tettone da succhiare, se poi sono mamme meglio ancora... perciò solitamente la faccio sedere sul letto ed io, in piedi davanti a lei, le presento il cazzo già bello duro davanti al viso.
La signora inizia subito a spompinarmi con grande passione, assaporando e succhiando avidamente la cappella e tutta l'asta, con una mano sulle palle e con l'altra sulle mie chiappe, quasi a volersi assicurare che non le scappi il cazzo dalla bocca.
Una pompinara favolosa davvero, e non mostra mai nemmeno un minimo segno di cedimento...andrebbe avanti per ore; un piacere immenso, ve l'assicuro! Anche perché se alzo lo sguardo ho proprio davanti a me una grande fotografia di lei e del marito il giorno del loro matrimonio! Un particolare che - personalmente - mi eccita molto.
Spesso devo fermarla, perché altrimenti lei continua ed il rischio di sborrarle in bocca è concreto più che mai!
Mentre si svolge questo solenne pompino il marito armeggia meglio che può con le tette della moglie o toccandole il culone, ma niente di che...
Poi, a volte, le do una leccata di figa o più frequentemente, la faccio stendere sul letto ed inizio a metterle un paio di dita in figa... dopo poco si ritrova con la mia mano intera che le entra ed esce dalla figa in fiamme!
Un vero e proprio fisting in piena regola, con tanto di marito cornuto che guarda eccitato e si sega.
Bene, dopo questo direi che la troia è pronta per la monta. E qui arriva il bello: alla signora piace essere montata alla pecorina, però la faccio girare e mentre sta in ginocchio sul letto le ficco dentro il cazzo duro che subito va a sbattere contro la parete finale della figa! Non ho un cazzo particolarmente grande (diciamo una misura media) ma arrivo a riempirle tutta la figa, proprio fino in fondo. Già al primo colpo si sente la MILF ansimare con un “mmmmmmm, aaaaaaaaa”...musica per le mie orecchie!
Di solito mentre la sbatto lei cerca il cazzo del marito da succhiare, il quale volentieri le porge il cazzo. La monta continua così finché non decido di cambiare qualcosa, mi sfilo dalla figa bollente e la giro, me la metto seduta davanti a me: tolgo il preservativo e mi faccio pompare di nuovo, cosa che lei fa assai volentieri!Stavolta non la fermo e la faccio andare avanti finché non le riempio la bocca di sperma! Adoro sborrare in bocca alle mamme!
Un po' ne ingoia ed un po' lo trattiene in bocca, prima di andarlo a sputare in bagno (eh sì, su questo dovrebbe migliorare...la sana sborra va sempre bevuta!). Rimane in bagno sì e no un minuto e poi torna in camera, con la stessa carica da vera troia che aveva prima. E mentre sono lì disteso sul letto, rilassato in seguito alla sborrata lei cosa fa? Inizia subito a farmi un pompino, non mi lascia tregua! Devo dire che è semplicemente stupendo quando una vera troia ti succhia il cazzo da moscio, ancora gocciolante di sperma. E questa mamma cinquantenne fa proprio così...lei con passione si fionda sul mio cazzo e lo pompa, lo sega senza sosta...nonostante abbia appena sborrato. Ovviamente in poco tempo mi torna duro, pompa troppo bene!
Che ne dite?
Continuo il racconto...?
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5 anni fa
Lo1Sborratore,
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Ultima visita: 4 anni fa
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esperienza omo, spiaggia gay tenerife
Come ogni giorno, al mattino mi sono recato nella parte gay della spiaggia di La Tejita a Tenerife, nella zona cespugliosa ove vi è la possibilità di prendere il sole all’interno di uno dei piccoli bunker in muretti di pietra che sono disseminati a margine della spiaggia. Messomi nudo dopo un po’ nel bunker poco distante al mio, si è installato un bel uomo di mezza età (55-60), longilineo, completamente depilato e con il capo totalmente rasato. Ha steso la sua asciugamano e poi in piedi ha cominciato a irrorarsi il corpo con un diffusore di acqua accarezzandosi la pelle con la mano. Mi aveva notato e vedendo che avevo il mio sguardo su di lui, si è posto di profilo facendomi vedere che piano piano il suo membro si ingrossava…..a quella vista mi sono messo pure io ad accarezzarmi lentamente tra le gambe..continuavamo a osservarci e ad accarezzarci…lui in piedi..io seduto…ad un certo punto con un gesto del capo e della mano mi ha invitato a prendere posto accanto a lui; ho preso la mia asciugamano, l’ho affiancata alla sua e mi sono seduto..davanti a me questo maschio sublime..rasato ovunque e sempre più eccitato…era tedesco…..si è seduto accanto a me accarezzandomi il viso..ho cominciato ad accarezzare il suo.. a baciarlo sul capo completamente calvo….poi le nostre labbra..dolcemente si sono avvicinate..le nostre lingue hanno miscelato la nostra saliva di uomini mentre ci abbracciavamo sempre più teneramente accarezzandoci ovunque….distesi, con la bocca sono sceso sui suoi capezzoli…le sue mani tra i miei capelli…era tutto di uno spontaneo e gradevole immenso..essere al sole nudi…con un uomo accanto da baciare e accarezzare, in una zona frequentata solo da omosessuali nudi…mi pareva di sentirmi in paradiso…mi eccitavo a essere omosessuale..ad avere accanto un omosessuale con il quale condividere i propri desideri….distesi fianco a fianco di lato ce lo siamo baciato reciprocamente, accarezzandoci i testicoli, entrambi consci del prezioso, tiepido e cremoso succo di maschio che vi era all’interno. Poi ho chiesto se poteva anche girarsi sul ventre…e ho cominciato ad accarezzargli la schiena ..baciargliela..a mordergli piano i lobi delle orecchie….poi sono sceso….con le mani ho aperto quelle natiche sode e miei occhi si sono posati sul suo ano completamente liscio....non ho resisto…ho cominciato a baciarglielo..a leccarglielo…finalmente potevo dare sfogo ad uno dei miei sogni repressi..leccare un maschio nella sua parte più intima, avere con lui il massimo dell’intimità…capire quanto è bella la parola culo riferita ad un uomo…mi ha chiesto di accarezzarlo anche dentro con le dita..piano piano..ho messo un ditino…l’ho tolto e facendomi guardare da lui me lo sono messo in bocca…poi piano piano..due dita…poi in bocca di nuovo e poi ci siamo baciati….si era instaurato un feeling eccezionale..lui mi sentiva e io lo sentivo….aveva un cazzo di lunghezza normale..ma di notevole diametro…come ho sempre gradito…mi piace sentire il palato completamente a contatto con la pelle del pene, quando un uomo mi sta venendo in bocca, sento ancora di più pulsare il suo membro se il diametro è notevole e dietro, per me, è più lo spessore che conta che non la lunghezza, sin da quando, adolescente, amavo sodomizzarmi con zucchine enormi stringendogli il più possibile in mio ano attorno una riuscito a farle penetrare. Ci siamo poi amati in un meraviglioso 69 con io sopra, le sue dita e la lingua lungo il mio culetto...a un certo punto sono scivolato verso i suoi piedi baciandogli e leccandogli le dita...non vi era nulla in lui che non desiderassi...La mancanza di conoscenza ci ha poi fatto venire masturbandoci...entrambi non aveva profilattici..ripromettendoci però che la prossima volta si sarebbe agitato dentro il mio corpo con il suo grosso calibro….dopo siamo rimasti abbracciati al sole..dandoci ancora dei bacini e accarezzandoci, parlando di noi..di cosa facevamo, da dove venivamo, ecc..ecc...Ad un certo punto si è alzato dicendomi che doveva andare a fare pipi..nei cespugli...non ho resistito ad un altro mio desiderio: gli ho detto che mi sarebbe piaciuto farmela fare addosso, sul viso e in bocca ...da lui. Mi ha risposto ben volentieri! E tra i cespugli inginocchiato di fronte a quell’uomo mi sono fatto irrorare del suo secondo succo di maschio su tutto il corpo...e in bocca; con mio stupore mi ha chiesto di baciarlo...poi ci siamo tuffati in acqua nella vicina spiaggia. E’ stata un’altra meravigliosa sensazione...la pipì di un uomo..di un maschio..per me...mmmmm..esperienza deliziosa che allo stesso tempo mi ha fatto sentire gay e cagna di quel maschio divino...La storia è poi continuata per tutto il periodo di vacanza e finalmente siamo arrivati a rapporti completi. A lui piaceva farlo anche indossando tacchi a spillo, calze nere e giarrettiere…...mmmmm…..era una meraviglia e di un sexy sublime in quella tenuta...calvo completamente...depilato...con la sua muscolatura di maschio in tacchi alti... ma narrare tutto potrebbe diventare lungo e noioso. Spero che sin qui la mia storia sia piaciuta. Dal quel giorno ringrazio sempre più il cielo di essere anche attratto dagli uomini...anzi..le donne mi dicono sempre meno e non vedo l’ora di tornare dal mio Horst...questo è il suo nome..ci sentiamo via whatsapp ogni giorno..ed entrambi abbiamo il desiderio di stare assieme il più possibile...
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5 anni fa
000PeterP,
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A mio marito piace il cetriolo 4
Arriva venerdi.
Valerio ha chiesto ad Emanuele di rivederlo, possibilmente il sabato sera. Escono a farsi una birra e poi lo porta a casa sua.
Il mio compito è facilitare l'uscita a mio marito.
E poi assistere a ciò che accadrà in casa di Valerio.
Me ne starò nella stanza degli ospiti, senza che Emanuele lo sappia.
Così conoscerò, al di là di ogni ragionevole dubbio, il lato oscuro di mio marito.
Così divento completamente partecipe di questo gioco oscenamente perverso.
Venerdì tardo pomeriggio, rientriamo in casa, bacio Emanuele.
"Amore, domani sera sarei invitata ad una pizzata di sole donne... ti dispiace?"
Lo scruto, non pare di scorgere reazioni significative.
"Va bene, amore, non c'è problema". Mi viene vicino, mi bacia teneramente.
Io ricambio, sento le sue forti mani stringermi e non riesco ad immaginarmelo mentre sbocchina Valerio in macchina.
Domani sera vedrò con i miei occhi. Domani sera saprò.
Valerio mi ha dato una delle due chiavi del suo portoncino blindato.
Sono le 22 di sabato sera. Entro nel suo appartamento buio.
Ovviamente non c'ero mai stata, 14 anni fa viveva da un'altra parte.
Emanuele è uscito verso le 21 per andare a giocare a bowling con alcuni amici.
Guardo l'ambiente. Una bella casa raffinata, Valerio è sempre stato un amante del lusso.
Entro nella camera da letto, mi siedo sul letto, penso a tante cose.
Vado nella stanza accanto, quella degli ospiti. Più piccola, con due letti singoli.
Accosto la porta, mi sdraio su un letto, sfoglio il cellulare per passare il tempo.
Alle 23.25 arrivano.
Prima l'ascensore, poi la serratura che scatta. Poi le due voci maschili.
Li sento ridere. Rimango muta, mi metto a sedere sul letto. Ho il cuore a mille.
Respiro profondamente, piano piano mi rilasso. I minuti al buio scorrono lenti.
Tintinnio di bicchieri, La televisione del salotto che si accende.
Pochi minuti e sento gemere, ma non sono loro. Capisco che hanno messo un film porno.
Apro la porta lentissimamente e mi affaccio sul corridoio.
Dalla porta del salotto fuoriesce la luminosità del televisore. Mi sono tolta le scarpe e mi avvicino silenziosamente.
Mi affaccio dal corridoio buio con estrema prudenza.
Vedo un'immagine che mi rimarrà scolpita nella memoria finchè campo.
Valerio è seduto sul divano, ha i pantaloni calati a mezza gamba.
Emanuele, inginocchiato sul pavimento, gli sta succhiando il cazzo. Lo fa palesando un piacere indescrivibile. Passa la lingua sull'asta di Valerio leccandola come il più gustoso dei gelati. Lo prende in bocca infilandolo fino in gola. Valerio gli spinge la testa sul cazzo e lo insulta, dandogli della troia. Poi finalmente si volta verso la porta. Emanuele ha il viso sprofondato tra i peli di Valerio, non può assolutamente vedermi. Mi sporgo e mi faccio vedere. Lui alza una mano e mi fa cenno di avermi vista nella penombra.
Mi ritiro verso lo stipite, guardo ipnotizzata la fellatio che mio marito sta prodigando al mio ex.
Sul televisore scorrono le immagini di un film che vede una donna impegnata in una gang-bang con uomini di colore.
Lo sciacquio del pompino, accoppiato alle immagini della morona che si fa sbattere da cinque o sei maschioni, comincia a farmi effetto. La fica mi si bagna.
Lentamente la mia mano scivola verso le mutandine. Mentre Valerio chiede a mio marito di succhiargli le palle la mia mano arriva sulla clitoride.
Sono bagnatissima. Mi masturbo dolcemente e sento scosse elettriche che mi percorrono le gambe ed il bacino.
Ora Valerio si distende meglio sul divano e ordina ad Emanuele di leccargli il buco del culo.
Mio marito sprofonda il viso tra le natiche di Valerio. Non può vedermi. Mi affaccio sulla porta.
Tiro su la gonna e abbasso le mutandine.
Voglio che Valerio veda che mi sto masturbando.
Lui si sta gustando la lingua di mio marito che gli vellica l'ano, mi guarda.
Allargo le gambe, poi sollevo una coscia per mostrargli le dita che pizzicano la clitoride.
Lui mi guarda, io lo guardo, la fica mi si inonda di piacere, mi lecco le labbra per provocarlo.
Emanuele è riemerso dall'infrachiappe di Valerio e ha ripreso a succhiarlo davanti.
Valerio allunga una mano, prende il cellulare e fa qualcosa che non vedo.
Dopo una trentina di secondi il cellulare gli squilla.
Lui risponde mentre la sua cappella è ancora affondata nella bocca del mio consorte.
Mi fa cenno di andarmene.
Capisco che Valerio ha trovato una scusa per liquidare Emanuele.
Li sento parlottare per diversi minuti, poi la voce di Valerio.
"Dai, ci vediamo presto, scusami veramente tanto ancora....".
Lo sta accompagnando alla porta.
Mi sembra di impazzire.
Mi stendo sul letto, senza gonna nè mutandine. Sbottono la camicetta e denudo le tette.
Apro bene le cosce, voglio che Valerio mi trovi così.
La porta si chiude.
Lo aspetto.
Lo voglio prendere in tutti i buchi.
Voglio essere la troia di Valerio.
La sua cagna in calore.
La sua schiava.
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5 anni fa
cplat38,
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Ultima visita: 4 anni fa
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A mio marito piace il cetriolo 3
Valerio è stato il mio uomo per un anno e mezzo, dai miei 22 anni fino ai 24. Belloccio e mascalzone, eternamente bugiardo, inaffidabile. Ma pieno di energia e voglia di vivere. Mi scopava da Dio. Un libertino impenitente, mi aveva anche proposto di fare cose con lui ed un suo amico, ma a suo tempo non accettai. Ero pazza di lui ma eternamente insoddisfatta dalla sua infedeltà che non si curava di nascondere. All'ennesimo corno con una mia amica non gliel'ho fatta più e ho deciso che per la mia salute mentale era imperativo mollarlo.
Adesso, dopo 14 anni, può tornarmi utile. Ho il suo numero, lui ogni morte di papa mi chiama e invariabilmente ci prova . Ho sempre rifiutato per amore di Emanuele, ma mi fa sbellicare dal ridere e gli voglio veramente bene.
Lo chiamo, gli chiedo un incontro, so di potermi fidare di lui.
Ci vediamo un pomeriggio in un caffè. Gli spiego la situazione. Dopo mezzora ci stiamo sganasciando dalle risate alle battute che lui tira fuori sulla faccenda.
E' lui stesso ad anticiparmi e proporsi per contattare Emanuele in veste di gay attivo.
Era proprio quello che volevo da lui, trasecolo letteralmente.
"Così ci rendiamo proprio conto della situazione" mi fa.
Mi riaccompagna alla macchina.
"Vedrai che ci sarà da divertirsi", mi fa con il suo atteggiamento beffardo e sornione.
Mi fa sciogliere e se ne accorge.
Mi acchiappa con forza e mi infila mezzo metro di lingua in bocca.
Ne avevo una voglia pazza, ci facciamo una limonata selvaggia di un paio di minuti. Poi si stacca e se ne va con un cenno di saluto.
Torno a casa, e non mi sento in colpa nemmeno un pochetto.
Anzi, dalle condizioni di grondante umidità della mia fica direi che ho una voglia irrefrenabile di farmi scopare da Valerio.
Emanuele non c'è. Mi metto a letto e mi sditalino pensando a Valerio. Vengo cinque volte di seguito ricordandomi di come, tanti anni fa, sapeva usare meravigliosamente il cazzo.
Il giorno dopo mi chiama.
"E' fatta, domattina all'ora di pranzo mi vedo con tuo marito. Ci prendiamo un caffè."
"Oddio, ma è proprio vero? Ma cosa farai, come affronterai la situazione?" ribatto.
Valerio non è gay.... Emanuele nemmeno però dovrebbe esserlo. Non ci capisco più un tubo in questo cazzo di mondo.
Lui ribatte con voce quasi fredda:
"Se per riaverti devo passare per tuo marito non ho problemi."
Non so che cavolo rispondere. So solo che appena chiusa la telefonata devi farmi altri due ditalini.
Il giorno dopo.
"Che fai oggi, amore?" gli chiedo scompigliandogli affettuosamente i capelli.
"Giornata impegnativa, ho da fare un po' di giri fuori azienda"
"Peccato, speravo di raggiungerti in pausa pranzo per mangiare insieme". Sono un po' stronza, lo ammetto.
"Proprio non posso, mi spiace"-
Arriva l'ora di pranzo. Non riesco a concentrarmi su nulla.
Penso a Valerio che incontra Emanuele. Mi si ritorcono tutte le budella, non so nemmeno io perchè.
Che situazione paradossale.
Sera.
Sto a casa, Emanuele gioca alla Play.
Mi apparto quando Valerio per Whatsapp mi chiede se può chiamare.
Esco in terrazzo.
"Tuo marito è frocio perso, Eleonora".
"Come sarebbe a dire?".
"Mi ha fatto un pompino in macchina".
Valerio è sempre diretto, non gira attorno alle cose. Sento le gambe cedermi un pochetto. Devo sedermi.
"Gli ho sburrato in bocca. Gli ho detto di togliersi, nulla da fare, ha bevuto tutto".
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5 anni fa
cplat38,
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Ultima visita: 4 anni fa
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A mio marito piace il cetriolo 2
Mi ritrovo in una situazione inesplicabile.
So di essere importante per mio marito come lui lo è per me, anche se io non sono il tipo da amore sentimentale folle.
Queste sue tendenze omosessuali mi sconcertano, devo riuscire a capirne di più prima di fare o pensare a checchessia.
Decido di creare un altro profilo fasullo sul sito gay. In un paio d'orette di esplorazione mi rendo conto di come deve presentarsi un gay attivo. Mi propongo come uomo 48enne attivo, ben dotato, dominante ed autoritario. Rubo foto da un sito gay americano e le inserisco, senza trascurare il particolare del grosso cazzo in erezione. Inizio a messaggiarlo:
"Ciao mi chiamo Giorgio, ho visto il tuo profilo, mi interessi". Laconico come quasi tutti i maschi.
La situazione diventa comica.
La sera a casa lo vedo sul divano del salotto a trafficare sul cellulare.
Arriva la sua risposta:
"Ciao, io sono Eddy (!!!) anche tu mi interessi, di dove sei?"
Dalla camera da letto , rispondo subito.
"Sono di Frosinone (noi abitiamo a Latina)... hai davvero un bel culo, sai"
Emanuele "Eddy" risponde dopo pochi minuti.
"Io di Latina, vicini."
Cerco di farlo parlare un po':
"Raccontami di te, Eddy"
"Sono una frocia passiva, faccio tutto".
"Vivi solo, puoi ospitare?"
"No, vivo con mia madre, non posso ospitare, tu puoi?". Che bravo raccontaballe...
"Certo che posso, io cerco una puttanella da usare, ti andrebbe?" Anche io so raccontare balle.
"Siii"
"Vedo che hai 38 anni [ne ha 41 in realtà NDR]. Hai già avuto esperienze? Quante?"
"Si parecchie, sono bella aperta, tranquillo. Ti va di scambiare foto viso e cell?".
Non so come andare avanti, lo liquido con una scusa promettendogli di farmi sentire più tardi.
Insomma pare tutto vero, è proprio deciso ad incontrare, non si tratta di una semplice fantasia omosessuale.
E' buffo. Razionalmente sono sconvolta ma emotivamente non mi sento contrariata, anzi, sono quasi divertita. Avessi scoperto che Emanuele se la fa con un'altra donna mi sarei letteralmente inferocita. So di dovermi preoccupare di avere un marito gay e di non essermene accorta per 12 anni.
Che diavolo faccio? Prendo cappello e lo lascio? Mi pare assurdo.
Lo affronto a viso aperto? Non so come fare, non me la sento.
Faccio finta di niente? Improponibile.
Passano un paio di giorni. La seconda sera Emanuele prende a baciarmi a letto. Sono quattro giorni che non facciamo l'amore. E' irruento, eccitato. Mi sale sopra e mi apre le cosce a forza. Lo fa spesso. Gli apro le cosce, sento la sua erezione spingere. Scosta le mutandine, la sua cappella si fa strada tra le mie grandi labbra. Non ho avuto tempo di lubrificarmi. Meglio. Il cazzo mi entra dentro a fatica, procurandomi quel poco di dolore che mi fa sentire oggetto di violenza. Così mi piace.
Dai, amore mio, spingi, fammi sentire troia. Mi cavalca con foga.
Come fa ad essere gay, Emanuele è un bravo maschio a letto. Non dico che in passato io non ne abbia avuto di migliori, ma lui è in gamba. Come fa ad essere allo stesso tempo una "frocetta passiva"? Sento la sborra di mio marito riempirmi la figa. Vengo anche io lamentandomi di piacere.
Ho deciso. Esplorerò la situazione ricorrendo ad un complice.
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5 anni fa
cplat38,
25/26
Ultima visita: 4 anni fa
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A mio marito piace il cetriolo 1
Mi chiamo Eleonora, ho 39 anni, mora, piuttosto piacente. Eterosessuale al 100%.
Fino a 30 anni ne ho fatte quante Carlo in Francia. Poi ho conosciuto Emanuele ad una festa di Capodanno e ho capito che era il momento di farla finita con i comportamenti troppo allegri e di mettere la testa a posto. Lui mi piaceva, mi dava sicurezza, tranquillità, amore e pure soldi, che schifo non fanno. Sono diventata una moglie fedele e lui non mi fa mancare nulla. Ha pure un cazzo rispettabile e lo adopera in maniera dignitosa. Io sono multiorgasmica e il mio Emanuele sa discretamente bene come usarlo per mandarmi in estasi.
Sono pertanto quella che si dice una moglie felice. I figli non sono arrivati ma non è una cosa indispensabile, nè per me nè per lui.
Tutto questo fino ad un paio di anni fa. Intendiamoci, in seguito non è accaduto nulla di brutto o irreparabile tra me ed Emanuele, stiamo ancora insieme e felici, ma i nostri equilibri si sono decisamente trasformati.
Dicevo di due anni fa: tutto è iniziato quando, un bel giorno, sono tornata a casa prima dal lavoro.
Entro e lui non c'è.
Rassicuratevi, non l'ho trovato immerso fino alle palle in Lady Smorzacandela (chi indovina la citazione?).
Niente affatto.
Anzi lui non era nemmeno in casa.
Era uscito a comprarsi le sigarette, il tapino.
Non sapendo che io stavo per tornare anticipatamente.
Entro nel suo studio e cosa trovo? Sulla postazione del PC vedo un fallo di gomma tutto sporco di merda.
Piccola parentesi: Emanuele sa come farmi godere e si è procurato un set di cazzi di gomma con cui mi fa divertire. Dopo che è venuto un paio di volte e io non ne ho avuto ancora abbastanza mi metto a gambe aperte e lui si dà da fare con i cazzi di gomma (preferibilmente uno me lo piazza davanti e uno di dietro) finchè, dopo essermi bevuta altri cinque o sei orgasmi, mi ritengo soddisfatta.
Domanda: cosa ci fa il mio cazzo di gomma preferito (il più grosso) tutto sporco di merda accanto al suo computer?
Non ci vuole un genio per capirlo ed io non sono il tipo da tenermi qualcosa dentro.
Non ci vedo nulla di male che un uomo desideri stimolarsi analmente, sono piuttosto stupita del fatto che lui non mi abbia mai chiesto di farglielo. Mi ripropongo di prenderlo affettuosamente in giro e di raccomandargli di lavarlo bene dopo l'uso, dovendolo poi usare anche io.
Invece, appena torna a casa, si rende conto del mio rientro anticipato e mi pare discretamente in preda al panico. Lo abbraccio, lo bacio, ma lui è rigido. Allora capisco che ha paura di qualcosa e non mi sembra il caso di metterlo in imbarazzo. Quindi faccio finta di niente, gli dico che sono appena entrata in casa. Lui si rilassa e, come prevedevo, va subito nello studio a nascondere la prova dei suoi misfatti anali.
Ma la curiosità è femmina, devo capire. Dopo qualche giorno approfitto di una sua distrazione per sbirciare nel suo cellulare. Guardo Messenger e Whatsapp, non trovo nulla di sospetto... poi la mia attenzione cade su un'icona che non avevo mai visto su un cellulare. Mi segno il nome, poi controllo su Internet.
Non ci metto molto a capire di che si tratta. E' una app collegata ad un sito di incontri gay.
Trasecolo letteralmente.
Il mio Emanuele che cerca incontri gay?????
Ma è maschio, virile, scopa bene.
Capisco che desideri trastullarsi il buchetto col cazzone di gomma, ma bastava chiedermelo, glielo facevo io volentieri (magari dopo che lui avesse provveduto autonomamente a farsi un buon clistere).
Ma cercare incontri in un sito di culattoni!!!!
Non mi torna, proprio non mi torna.
Vado sul sito e mi iscrivo con un profilo falso.
Ci sono migliaia di iscritti, ma con la ricerca per località è facile circoscrivere la rosa dei profili papabili ad un paio di centinaia.
Cerca cerca, finisce che lo trovo.
Non credo a quello che leggo.
"Troietta passiva cerca maschi attivi per incontri di sesso", e qualche altra amenità!!!
Una decina di foto del culo di mio marito corredano il profilo!
Alcune scattate nella nostra camera da letto, riconosco l'imbottita.
Un paio sulla poltrona del salotto in pose da troia.
Dopo 9 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento!!
Cazzo!!!!
E adesso?
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5 anni fa
cplat38,
25/26
Ultima visita: 4 anni fa
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Incontro con uno sconosciuto
Chiara all’età di 44 anni conduceva una vita piuttosto tranquilla e ritirata, si divideva tra casa e lavoro ed era contenta così, suo marito andava spesso all’estero e allora lei coglieva l’occasione per scrivere e rivivere esperienze passate. Le piaceva ricongiungersi con l’io di un tempo, a volte tornava ad essere bambina, altre volte era un’adolescente ribelle, oppure ancora una giovane donna. Sul suo presente non c’era molto da raccontare la vita a partire dai trent’anni si era mantenuta costante, sembrava quasi che non fosse più accaduto niente di significativo a partire da quella data,o meglio sembrava quasi che gli anni non fossero neanche passati. L’unico evento degno di nota era che a 36 anni si era sposata dopo un fidanzamento durato 13 anni.
A interrompere questo fluire uguale del tempo era stata una sua amica Betty, che un giorno l’invitò a sperimentare chirp me, un’applicazione di face book che metteva in contatto le persone per creare nuove amicizie. All’inizio Chiara si sentì in colpa a ricevere messaggi da estranei, attutì questa sensazione dicendosi che non c’era nulla di male a ingannare il tempo in questo modo, visto che lei stava così spesso sola.
Il motore di chirp me per sbaglio l’aveva inserita su Bologna. E questa circostanza la tranquillizzava perché le persone che conosceva erano distanti e non potevano costituire un reale pericolo. In più di lei non compariva nemmeno la foto. Riceveva messaggi da giovani ragazzi che potevano avere l’età dei suoi nipoti e che erano alla ricerca di donne adulte, che avessero esperienza e fossero per questo più facili da abbordare. Capitavano anche degli uomini grandi che senza mezzi termini passavano subito al sodo in modo volgare.
Un’altra sua amica Valentina, vedendo che lei si era lasciata intrigare da questa applicazione, le regalò un abbonamento per il suo compleanno.
Nel frattempo il motore di chirp me l’aveva inserita su Roma e Chiara si sentì meno sicura.
Un giorno ricevette un messaggio da un uomo attraente dell’età di 48 anni. Chiara fu colpita dall’immagine del suo profilo che ritraeva il mare ed era molto simile alla stessa immagine che aveva scelto lei. Questa coincidenza le piaceva. Subito rispose al messaggio, Luca le disse che amava leggere e anche questo aspetto attirò la sua attenzione, quest’uomo sembrava diverso dagli altri che l’avevano contattata.
Rispose subito, ma le sue risposte per un errore dell’applicazione non venivano inviate. Chiara allora scrisse al servizio clienti di chirpme affinché risolvessero il problema e un giorno provò a scrivere di nuovo a Luca, questa volta il messaggio venne inviato e Luca le rispose mandandogli il suo e- mail. Così Chiara, sapendo che a lui piaceva leggere, decise di inviargli i suoi racconti.
Lui li lesse con piacere e la ringraziò per averglieli spediti. Luca pure aveva accettato d’iscriversi al social per ingannare il tempo. Andava in palestra, faceva sport attivamente, tanto che i suoi anni non se li sentiva. Era sposato con una donna che amava intensamente, ma più in generale amava le donne. Ne aveva avute di donne Luca, ma in ognuna riusciva a trovare una parte nuova da esplorare, da conoscere e la nuova conoscenza aveva tanti punti che Luca aveva deciso di analizzare meglio, era attratto dalle sue parole, dalla sua mente. Chiara fu colpita dal suo interesse e in chat si diedero un appuntamento per domenica. Decisero d’incontrarsi senza malizia, senza doppi fini per dare un volto alle parole, per rendere reale una interessante conoscenza virtuale.
Chiara dopo avergli dato appuntamento si sentì subito in colpa e nei giorni che la dividevano dall’incontro fu molto irrequieta, sentiva dentro di sé montare l’ansia, e aveva paura che in preda al panico non avrebbe proferito parola durante il loro incontro. La domenica mattina il marito partì e Chiara, rimasta da sola, avvertiva dentro di sé dei moti contrastanti. A Paolo aveva promesso di chiamarlo prima di vedersi, ma lei procrastinava l’azione per paura. Alla fine si decise e compose il numero esitando ancora un momento prima di digitare il tasto chiama. Lui rispose subito aveva anche una bella voce, che la rassicurò un po’. Paolo le propose di anticipare l’appuntamento alla mattina e questo la sollevò, perché se si fossero visti nel pomeriggio, l’ansia sarebbe aumentata con le ore.
Nella fretta di uscire lasciò il cellulare a casa e così finì che si aspettarono a due passi di distanza l’uno dall’altra sotto la pioggia senza incontrarsi. Al ritorno a casa Chiara trovò le sue chiamate e un messaggio la colpì piacevolmente “mi sto preoccupando”.
Chiara pensò che quest’uomo doveva essere una persona molto sensibile e questa volta lo chiamò senza esitazione. Si diedero appuntamento per la sera.
Quando lo vide le piacque subito. Andarono a mangiare qualcosa insieme ma nessuno dei due aveva molta fame. Lui parlava molto e Chiara lo ascoltava con interesse. Le raccontava delle sue situazioni sentimentali passate e di quella attuale e Chiara parlò della sua. Finito di mangiare andarono a fare una passeggiata lungo ponte Milvio . Camminarono continuando a parlare, poi si fermarono sul ponte. La brezza serale accarezzava i loro visi e le luci tenui della serata accompagnavano i loro sguardi. Luca le prese la testa, l’avvicinò a sé, la strinse e la baciò con tenerezza prima, con passione poi. Chiara si stupì di se stessa si stava abbandonando al suo bacio e lo desiderava anche lei. Le piaceva sentire la sua lingua avvolgerla con impeto, le piaceva sentire la sua lingua nel suo orecchio. Era una sensazione nuova per lei .Come due ragazzini sul ponte le loro lingue s’intrecciavano, mentre le loro mani scrutavano i loro corpi. Luca capiva che per lei era inusuale tutto questo, era come una prima volta, ma capiva anche che lei ne era eccitata, anche se combattuta. Luca osò, le accarezzò il seno, sentì il suo corpo contrarsi contro il suo, cercare di rimanere più attaccato. Poi si diressero alla macchina di Chiara oramai l’eccitazione aveva preso entrambi. In auto ricominciarono a baciarsi ancora con più veemenza mentre le lingue esploravano ogni parte dei loro visi. Le mani cominciarono a muoversi. Luca le baciò il seno, lo strinse, succhiò i suoi capezzoli che nell’eccitazione sentiva indurirsi sulla sua lingua. Le mani continuarono ad esplorare Luca sbottonò il pantalone di lei e le infilò una mano tra le mutandine. Immediatamente fu pervaso da un senso di eccitazione immensa, la sentì bagnata era consapevole che a lei piaceva e lui ne era soddisfatto, continuava a toccarla a sfiorare il clitoride e a stringere i seni, come due ragazzini in auto a 20 anni. Lui le disse che gli piaceva che lei fosse eccitata, che anche lui lo era, che gli piaceva il suo seno. E il fatto che lui le dicesse tutto questo mentre la toccava, la eccitava ulteriormente. Chiara fu anche colpita dal fatto che lui fosse un attento osservatore: aveva capito che a lei piacevano le sue labbra, perché lei inconsapevolmente aveva preso a mordergli il labbro, mentre lo baciava. Chiara incominciò a toccare Luca e sentendo la sua eccitazione strinse sempre più forte e fu sorpresa che lui non la forzasse ma si dedicasse al suo piacere invece. Chiara istintivamente si chiese come potesse essere fare l’amore con lui. E la sera a casa e il giorno dopo sentendosi contrarre sotto dal piacere si toccò pensando a lui.
Chiara gli scrisse che aveva apprezzato le sue attenzioni e voleva dedicargliene anche lei. Luca la invitò a uscire di nuovo. Si rividero a distanza di due giorni , stesso luogo, la voglia di rivedersi era tanta per entrambi. Luca la fece salire in macchina a fare un giro per Roma poi le propose di andare a casa sua. Chiara non ci pensò due volte accettò subito e fu contenta che lui fosse un tipo che non si accontentava di farlo in macchina. Bevvero un bicchiere di vino sul divano, poi lei gli sbottonò i pantaloni e cominciò a leccargli il membro, mentre sentiva la sua eccitazione crescere fra le sue labbra. Lui la spogliò lentamente e quando lei rimase nuda in piedi davanti a lui, Luca la adagiò sul letto sollevandole le gambe sulle sue spalle e cominciò a toccarle le cosce, il clitoride e la sentì bagnarsi sotto il tocco delle sue dita e prese a leccarla.
Improvvisamente lei si ritrovò sopra di lui e Paolo la penetrò. E a lei piaceva che lui le parlasse mentre facevano all’amore. Lui le chiedeva cosa le piacesse e lei non sapeva cosa rispondere, perché non aveva avuto tante esperienze . Lei era un tipo creativo che aveva bisogno di costruzioni mentali, per questo le piacevano tanto le parole. Più tardi lui le fece cambiare posizione e lei si meravigliò di trovarsi a sorreggersi sulle braccia e le ginocchia, completamente nuda dando le spalle a questo sconosciuto a cui si stava abbandonando totalmente. Sentiva il seno agitarsi e le natiche sbattere sotto i suoi colpi, finché lui esplose in lei. Mai si sarebbe immaginata di darsi completamente al secondo incontro.
Si rividero a distanza di una settimana animati dallo stesso desiderio, lui le confessò alcune sue predilezioni e lei per quell’occasione indossò un vestito e delle calze, lui sapeva metterla a suo agio e mentre fecero all’amore lei provò un piacere intenso, mai provato prima di cui ebbe paura. Questo era l’effetto che lui aveva su di lei.
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5 anni fa
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Io & mia mamma come madre & figlia.
Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa -
Donna
Come sempre di corsa! Una prepara tutto e all’ultimo momento dall’ufficio ti chiedono di sistemare il mondo… Uffa! per fortuna la valigia è pronta e la metropolitana è vicina. Ho fatto bene a prenotare il treno delle 18.30… Arriverò all’ultimo ma non rischio di perderlo almeno… e se non mi fossi presa questa brutta storta sarebbe anche meglio… E in treno mi rilasso… e poi lo vedrò… non pensavo davvero che questa storia mi prendesse così tanto… e invece mi accorgo quanto abbia bisogno di viverla… Mi dico che non sto portando via nulla alla mia vita, caso mai aggiungo… aggiungo sogni, fantasia, gioco. Sì, mio marito lo sa… anche lui fa parte del gioco… Sì lo so che ogni tanto si sente un po’ messo da parte con questa storia… ma mica posso raccontargli tutto tutto … qualche segreto lo devo anche tenere per me, no? E questo vale anche con lui, con il mio “nuovo ragazzo”…Mi sento così leggera: non ho mai avuto due uomini (anche tre se conto R.) che mi fanno il filo e che mi desiderano così tanto da non riuscire a fare a meno di me per più di una settimana… Davvero non so come potrò gestire tutto, ma ora non mi pongo il problema e colgo l’attimo! E’ così maledettamente piacevole. Mi diverto a sentire i miei due maschi che si mettono in competizione per me e non resistono a chiedermi chi ce lo ha più grosso e chi mi fa godere di più… Sono così stupidamente maschi… Io godo con loro come non ho mai goduto prima: sono contenta perché finalmente ho imparato a volermi bene… Anzi mi sa che prima o poi mi lascerò andare a qualcuna delle loro voglie più spinte, di cui ogni tanto trovano il coraggio di parlarmi… così per provare; magari poi scopro che mi piace… In fondo non avrei mai creduto che mi piacesse anche giocare in tre, eppure… che mi piacesse toccare il cazzo duro di uno sconosciuto che sballa per me… eppure …. che mi trovassi a succhiare l’uccello in tiro che mi viene offerto senza vergogna e avere anche voglia di essere scopata e non vergognarmi di dirlo…! E metti che mi piaccia pure farmi toccare da un’altra donna? va beh vedremo…Sono una donna, una donna libera, che si vuole bene e che ha imparato a volere bene… Stasera mi dovrò ricordare di non esagerare a tavola, perché voglio davvero godermelo il mio uomo nuovo (beh sì, non nuovo di zecca, magari stagionato, ma per me davvero nuovo e che sento tutto pieno di me…). E sapere che non devo nascondermi, che mio marito capisce, e anzi poi quando gli racconto qualche dettaglio lo vedo eccitarsi (e lo sento quanto gli piaccio così, da come mi scopa con voglia e forte…)… e beh, tutto ciò mi fa essere davvero contenta. Mi farò baciare, leccare, toccherò e mi faro toccare, lo prenderò in bocca e dietro, e poi gli chiederò di farmi venire e poi dormirò abbracciata e domattina ci sveglieremo presto per avere ancora tempo per noi… E poi … chi sa? Di certo indietro non torno più.
3609
1
5 anni fa
albimanu,
48/48
Ultima visita: 1 anno fa
-
Anna un riva al mare
Qualche tempo fa tornavo dagli Stati Uniti per lavoro e arrivando ad un orario assurdo su Milano decido di fermarmi anche la Domenica e ripatire nel pomeriggio dopo pranzo. Ero solo e decido di fare un giro alla Corte Lombarda, vagavo senza metà fra i negozi quando vedo una donna spettacolare vestita con mini in jeans che non arrivava nemmeno a mezza coscaia, stivali e una camicetta azzurra aderente che metteva in risalto le sue curve. Aveva un corpo favoloso, un culo da far girare la testa e un gran bel paio di tettone e poi aveva un visino da bambola con il nasino alla francese e gli occhi nocciola che mi faceva impazzire. Era con il marito, quindi di approcciarla non se parlava, però li ho seguiti per qualche minuto con discrezione giusto per continuare a guardarla, tanto che sentendoli parlare credo di aver capito anche i loro nomi Anna e Simone.
L'immagine di questa donna mi è rimasta così impressa che ho voluto scrivere un racconto di fantasia, sperando magari che lei lo legga e si riconosca. Se mi contattasse via email [email protected] o via skype andrea.sperelli1979, sarebbe un sogno!
ANNA IN RIVA AL MARE
Anna e Simone erano una coppia del Nord Italia che avevo conosciuto per caso, lei era una femmina spettacolare sulla quarantina e lui un vero cuck segaiolo. Ci scambiamo qualche email, fino a quando decidiamo di incontrarci in occasione di un loro viaggio a Napoli a fine estate.
Decidiamo di darci appuntamento in un bar a Bacoli, loro mi avrebbero osservato per un po' e se lei aveesse voluto parlarmi, lui si sarebbe allontanato, era quello il segnale.
Mi ero messo una camicia bianca a maniche corte e un pantaloncino di jeans (era settembre, ma faceva ancora un gran caldo) arrivo alle 22.10 ed quasi subito li vedo, non che fosse difficile notarli, lei aveva un vestito bianco di maglina da cui si vedeva chiaramente che non portava il reggiseno, il vestito era sottile ed aderente e si distinguevano chiaramente i capezzoli e il contorno dei seni, due belle tette, grosse e sode. Istantanemente mi venne duro, anche perché immaginavo il resto, loro erano seduti su un divano, ma io sapevo che aveva un culo spettacolare e chissà com'era eccitante con quel vestito!
Io mi fermo al banco e ordino una birra, i nostri sguardi si incrociano, i suoi splendidi occhi da cerbiatta mi rapiscono, mentre immagino il profumo dei sui lunghi capelli castani. Sorseggio la birra fino a metà e finalmente lui si alza, ecco il segnale!
Io mi avvicino e le chiedo:"Ciao, posso farti compagnia? Una donna come te non dovrebbe restare sola neppure per un attimo".
Lei mi guarda un po' divertita e dice:"Perché cosa potrebbe succedermi?"
Io: "A te niente, ma tra due secondi si sarebbe avvicinato qualcun altro e io avrei perso l'occasione di conoscere una donna bellissima"
Lei:"Siamo carichi di complimenti stasera, ok siediti"
Finalmente mi siedo alla sua destra e le sfioro il ginocchio con la punta delle dita e noto che ha uno smato rosso alle dita davvero sexy. Lei mi guarda negli occhi, io ricambio lo sguardo e poi lo abbasso fino alle tette e mi sembra che i capezzoli vogliano bucare il vestito.
Io:" Per caso hai con te un defribillatore"
Lei mi guarda un po' interdetta: "Cosa?"
Io mi avvicino all'orecchio e le sussurro: "Con queste poppe e senza reggiseno sai quanti infarti puoi procurare, non vedi che i capezzoli sono così duri che quasi spuntano fuori" E così dicendo le sfioro il capezzolo destro con la mano, provocandole un brivido e mi allontano dal suo orecchio.
Lei:"Guardare non è mica obbligatorio", risponde sorridendo
Io:"No, ma con una donna come te, per un uomo è praticamente impossibile non guardare". Poi mi avvicino di nuovo all'orecchio e sussurro:" Con il culo fantastico che hai poi, se ti alzi, ne stendi almeno una decina".
Lei mi guarda e:"Vediamo allora", si alza e comincia ad andare verso la spiaggia menando il suo splendido fondoschiena, considerato che aveva solo un perizoma bianco, era quasi come se fosse nuda ed ineffetti parecchi maschi si girarono a guardarla ed io dovetti reprimere l'impulso di sbottonarmi i pantaloni.
Mi alzo e la seguo, fino al bagnasciuga dove si ferma dandomi le spalle. Una volta raggiunta la prendo delicatamente per i fianchi e lei sporge il suo culo verso di me per sentire il mio cazzo, che ovviamente era durissimo. Io salgo piano con le mani fino alle tette che accarezzo delicatamente da sopra il vestito, stuzzicando i capezzoli durissimi.
Io:"Sei fantastica, il tuo corpo mi fa impazzire" le sussurro mentre comincio a baciarla sul collo.
Lei si abbandona al mio abbraccio, spingendo il culo sempre più verso il mio cazzo:"Ho voglia di scopare!"
Io:"Vieni andiamo dietro al pattino, ci farà da riparo rispetto al Bar", così la prendo per mano e la porto dietro il pattino di salvataggio.
Finalmente le nostre lingue si incrociano in un lunghissimo bacio, durante il quale io esploro tutto il suo corpo, prima palpandole il culo da sopra il vestito e poi infilandole la mano destra in mezzo alle cosce, era caldissima! Intanto il marito ci raggiunge, e quasi subito tira fuori il cazzo e comincia a masturbarsi.
Io intanto scendo sul collo e poi le abbasso le spalline del vestito, scoprendole le sue splendide tettone, comincio a leccare il capezzolo sinistro con la punta della lingua per poi succhiarlo avidamente, era grosso e scuro, una vera goduria. Passo poi al seno destro su cui ripeto la stessa operazione, mentre palpo la tetta sinistra e dai suoi gemiti sento che la Troia se la sta godendo.
Passo da un capezzolo a l'altro per un po', poi le mie mani salgono su dai fianchi fino alla poppe e sopra le spalle per spingerla giù.
Lei capisce subito, si inginocchia sulla sabbia, mi sbottona il pantolcino, abbassa il boxer e finalmente libera il mio cazzo.
Comincia a leccarlo piano cominciando dalla cappella e poi lo mette tutto in bocca succhiandolo avidamente e io:"Sì brava Anna, quanto sei Maiala, come lo succhi bene" e poi rivolto a Simone "Guarda Cornuto, guarda la tua Puttana come lo prende in bocca, è una vera Zoccola vogliosa di cazzo"
Le metto la mano destra dietro alla nuca per regolare il movimento e mi godo quel fantastico pompino per un po', poi: "Alzati e mettiti a pecora, Troia, che voglio scoparti per bene"
Lei si alza, si gira e si mette a 90 gradi appoggiandosi sul Pattino a gambe divaricate. Lo spettacolo del suo splendido culo è indescrivibile, il vestito aderiva perfettamente lasciando poco all'immaginazione. Io glielo alzo lentamente, scoprendo prima le gambe e poi le natiche invitanti, aveva un perizoma bianco che consisteva di due fili che reggevano un bel fiore merlettato, più che un indumento intimo era una decorazione per il suo spledido culo. Lo palpo con avidità e comincio a farle sentire il mio cazzo duro nell'incavo fra le chiappe.
Poi le sfilo il perizoma e contemporaneamente mi inginocchio dietro di lei, comincio a baciarle il culo e dai sui gemiti capisco che le piace. Le allargo le chiappe e mi faccio strada con la lingua fino alla bella fica depilata, lei capisce le mie intezioni e si inarca ancora di più agevolandomi. Me la gusto piano, prima il clitoride, poi le labbra e infine affondo la lingua più in profonidità possibile, godendomi i suoi mugolii di piacere per un tempo indefinito.
Ad un certo punto il mio cazzo reclama la sua fica, non ce la faccio più, mi alzo mi slaccio la camicia e mi libero definitivamente di boxer e pantaloncini, lei rimane in attesa a pecora girandosi verso di me.
Nudo con il cazzo durissimo che non aspetta altro che scopargli la moglie mi rivolgo a Simone: "Segati per bene mentre mi scopo tua moglie, vedrai adesso come gode questa Troia". Lui mi guarda in estasi e se lo mena sempre più forte.
Mi avvicicino al culo della moglie, ci appoggio le mani accarezzandolo avidamente e appoggio piano la cappella sull'entrata della sua fica, lei si porge ancora di più per accogliere il mio cazzo, si capisce che ha voglia:"Lo vuoi eh!" e lei "Sì scopami a pecorina, come piace me"
Voglio stuzzicarla ancora un po', le struscio il cazzo sul culo e sulle grandi labbra, poi all'improvviso con un sol colpo glielo metto tutto dentro strappandole un piccolo sussulto:"Accontentata". In piedi dietro di lei posso pomparla agevomente, comincio prima piano e poi sempre più forte, furiosamente godendomi i suoi gemiti di piacere"Ah. Ah sì chiavami da dietro, più forte, più forte, sono una Puttana, una Zoccola" e io "Oh sì, stasera sei la mia Troia, e tu Cornuto guarda come mi fotto tua moglie, guarda" e intanto lui continuava a segarsi.
Questa scopata voglio proprio godermela penso, alterno impetuose cavalcate tenendola per le chiappe a momenti di pausa in cui mi fermo, le faccio sentire il cazzo tutto dentro mentre mi allungo e palpo le sue belle tettone.
Continuiamo così per un po' fino a quando non sento di stare per venire, allora mi fermo eretto dietro di lei con il cazzo tutto dentro la fica, guardo il marito e gli dico "La tua Anna è proprio una Gran Porca, non ho mai goduto così, vuoi che le venga dentro eh, la devo riempire per bene dì la veritaà".
Lui è eccitatissimo ed annuisce senza ribattere. Lei si gira, mi guarda e si morde le labbra, "Troia, vuoi essere inondata di sborra dì la verità", ad entrambi si illuminano gli occhi.
Anna: "No dai, non in fica..... inculami".
Simone "Sì Troia, fattti sfondare il culo, sì".
Io: "Brava, brava la mia Zoccola, vuoi prenderlo tutto in culo e il tuo Andrea ti accontenta", così dicendo le sfilo il cazzo dalla fica (ben lubrificato dai suoi umori), le allargo le chiappe e glielo metto in culo tutto insieme, lei grida (speriamo che non ci sentano dal Bar), però si girà e con gli occhi mi incita a continuare, io dapprima incontro un poì di resistenza, ma quasi subito lei si rilassa e il cazzo entra per bene.
Io sono in estasi:"Sì Puttana, Puttana ti piace prenderlo dietro eh! Ti piace farti sfondare il culo..."
Lei: "Oh sì sfondami, sfondami tutta, sono la tua Troia" e rivolta al marito " Guarda, guarda Segaiolo come si sfonda per bene un culo"
E' un quadro surreale, ma siamo tutti e tre eccitatissimi, il primo a venire è il marito che sborra sulla sabbia e si accascia esausto. Rimaniamo solo Io, lei e il suo splendido culo, anch'io non ce la facevo più, dovevo venire e volevo riempirle il culo di sborra.
"Troia, quanto sei Troia, il tuo culo mi fa godere da pazzi, sì, sì" e così dicendo le esplodo nell'intestino e lei "Pompami ancora un po' dai". Io ero esausto, ma non si può dire di no ad una così, allora mi lancio in un ultima forsennata cavalcata prima che il cazzo si ammosci, cercardo di farla venire.
Lei "Sì, così montami come una cavalla, sì ancora un po', vengo, vengo............." e finalmente anche lei si accascia soddisfatta.
Siamo tutti e tre stremati, esausti ed appagati e dato che siamo anche sporchi, ci allontaniamo ancora dal Bar e decidiamo di farci un bagno a mare nudi cercando di non farci vedere. Io mi lavo velocemente e faccio per salutarli, lei si avvicinia (era stupenda tutta nuda), mi da un lungo bacio in bocca e mi lascia andare. Qualcosa mi dice che non ne ha ancora abbastanza, credo che anche il marito dovrà scoparsela...........
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa -
do ut des in 3
Ho avuto un'esperienza fantastica pochi giorni fa... Una coppia di una città molto lontana dalla mia, che mai mi sarei sognato di contattare, mi scrive per sapere se fossi disponibile ad incontrarli mentre trascorrevano qualche giorno di vacanza dalle mie parti.Mi sono andato a documentare sulla coppia e sembrava proprio ben messa, lui sulla quarantina, forse qualcosa in più ma messo molto bene e lei mia coetanea dalla pelle angelica ed un fisico da sballo.Dato che le premesse c'erano tutte, mi dico disponibile ad incontrarli con molto piacere... lui mi chiede se avessi anche esperienza con uomini e gli spiego il mio semplice punto di vista:Io amo le donne, senza alcun dubbio ne' ripensamenti, ma quando una coppia mi onora di accettarmi nel loro ménage, mi sento onorato a tal punto da essere pronto ad esaudire ogni loro desiderio! Quindi si, sono pronto anche a giocare con lui, come richiesto...Mi danno appuntamento nel loro hotel la mattina presto, con tutte le indicazioni per raggiungerli in camera dove mi avrebbero fatto trovare la porta accostata.Entro in silenzio, mi spoglio nell'anticamera e mi avvicino il letto dove stanno già amoreggiando tra loro...mi metto in ginocchio dietro di lui e con tutta la delicatezza di questo mondo, inizio a baciare i piedi di lei quando mi capitano a tiro... Lei è un po'stupita, perché forse non se l'aspettava... forse il marito le aveva fatto una sorpresa... ma sono sicuro che sia stata ben gradita, perché poco dopo mi spalanca le gambe e mi fa capire che avrebbe gradito un buongiorno come piace a me: con la lingua!Nel salire sul letto per leccarla però, ho gattonato un po'e, rimasto a pecorina per leccarla, ho sentito che lui stava approfittando della situazione... infatti si era poco prima staccato da lei ed aveva girato dietro di me toccandomi un po'ed imperversando con un dito sul mio buchino...Credo che non mi abbia lubrificato molto, oltre ad un poco di saliva sputata sul mio culo, così ad ogni incursione più profonda del suo dito nel mio ano, la lei mi trovava con la bocca schiacciata sul suo basso ventre ed osservava i miei occhi fuori dalle orbite mentre cercavo la compostezza necessaria per leccarla bene.La signora, quando ha goduto sufficientemente della mia lingua e della situazione, mi ha fatto indossare uno dei due preservativi pronti sul comodino e si è messa in modo che potessi penetrarla alla missionaria.In quella situazione però mi trovavo ancora con il mio lato B, ben esposto alle fantasie del lui di coppia, che ha continuato a giocare con il mio ano a suo piacimento...Questa volta però, ad ogni incursione profonda delle sue dita, che io sentivo entrare fino nelle mie viscere, la signora mi ha guardato con fare interrogativo, perché le spiegassi il motivo delle mie espressioni allucinate.Quando le ho detto "tuo marito mi sta infilando un dito nel culo mentre io ti sto scopando!", ha fatto un ghigno perverso, sublime e malefico allo stesso tempo e mi ha detto "e tu glielo lasci fare? Bravo!".Quando però poco dopo, mentre continuavo a scoparla con forza come lei mi chiedeva, ho visto che dal comodino era scomparso anche il restante profilattico, ho capito che la mia ora stava arrivando e in men che non si dica ho sentito il suo mega uccellone farsi strada tra i miei glutei."Mi sta inculandoooooooooo", è stata l'unica cosa che sono riuscito a dire.... e lei mi ha risposto: "hai visto che uccello enorme che ha mio marito?"...eh si era parecchio grosso... ma una volta assestata la situazione, devo dire che essere scopato mentre io scopavo lei è stata un'esperienza del tutto interessante!Ma la più grande soddisfazione è stata sentire come abbiamo iniziato tutti ad ansimare e siamo venuti tutti e 3 nello stesso momento!
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5 anni fa
dott.Max,
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Ultima visita: 1 anno fa
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Battesimo di una coppia
Una coppia mi ha chiesto di raccontare come ho svezzato una giovane coppia a questo mondo trasgressivo. Su un forum si era iscritta una coppia giovane, lei 25 anni e lui 30, sposati da poco. Abbiamo iniziato a parlare, inviarci messaggi. Avevano scoperto questo mondo attraverso una coppia conosciuta in vacanza, dove la lei della coppia si era concessa varie scappatelle e ne erano rimasti affascinati e volevano capire come poteva essere.ci mandavamo messaggi indifferentemente con lei e lui. le prima domande richieste erano sempre su come fosse possibile gestire un tipo di rapporto a tre, cosa spingesse un marito a vedere la moglie Presa. Poi ognuno mi faceva richieste sempre più specifiche, lui mi diceva che lo intrigava vedere la moglie presa bene e fatta godere perché si rendeva conto che lei era sempre calda vogliosa, e seppur giovane non riusciva a domarla, a farla godere bene e poi sentiva dentro il perverso piacere di vederla usata forte senza alcun ritegno, cosa che come marito non riusciva a fare.Lei era attratta dal desiderio di provare un cazzo diverso, di un uomo maturo; mi diceva che prima del marito aveva avuto altri, coetanei, ed i rapporti erano sempre stati sul classico, mentre voleva provare cosa significa il Sesso in maniera diversa più esplicita. Piano piano le nostre chat erano sempre più forti, ed oltre alle parole iniziavamo a mandarci foto, e lei si mostrava sempre più decisa a conoscermi cercando di sottomettere lui, cosa le riusciva molto bene. Le chiedevo di chiamarmi la mattina per sapere cosa avesse dovuto indossare, mi piaceva mandarla al lavoro vestita semplicemente ma con qualcosa che la facesse sentire sempre più troia..jeans a vita bassa e peri fuori in bella vista, magliette e camicette indossate senza reggiseno o lo toglieva durante il giorno, gonna e niente peri oppure lo doveva togliere e metterlo al polso come bracciale, insomma doveva essere un gioco molto stuzzicante. Di tutto ciò mandava giornalmente foto a me ed al marito al lavoro, che era sempre più sorpreso di come stesse cambiando il comportamento. Iniziammo a sentirci anche al telefono, lei una voce schietta diretta ma che si trasformava in sensuale non appena il discorso era “sesso“, ma ancora seppur mentalmente pronta a decisa a vedermi, si sentiva il dubbio del tradimento, e dovevano superarlo. Gli dissi di andare in un sexyshop a compare un dildo per cominciare a giocare in tre. Erano un po' titubanti ma lo fecero e la sera mi mandarono le foto. Volevano giocare subito, ma gli scrissi che lei avrebbe dovuto masturbarsi col dildo di fronte al marito, pensando a me che fossi io, e lui si sarebbe dovuto segare senza scoparla ma riempendola solo di sborra. la risposta del marito fu un po' stizzita, voleva anche scoparla. Gli dissi che quello è ciò che avrebbe provato allorquando fosse stata con me aggiungendo che mentre si segava doveva dirle che l'amava e faceva questo per lei. L'indomani al telefono parlavo con lui che mi diceva come fosse rimasto piacevolmente sconvolto nel vederla gridare il mio nome mentre godeva e di come avesse sborrato tanto. Poco dopo lei al telefono mi raccontava di come lo avesse più volte apostrofato cornuto ed ogni volta godeva sempre più e di come mi avesse pensato forte godendo col dildo. Quel giorno spingevo forte a vederci, era giunto il momento giusto. Mi disse che doveva andare dal medico per un controllo, e che si, ci saremmo visti presto, e mi chiese cosa doveva indossare dal medico. Gli dissi di mettersi un vestito senza nulla sotto, doveva essere libera. Pochi giorni dopo, finalmente fissammo per vederci e lui mi disse che volevano farmi una sorpresa. Il giorno fissato li aspettavo a casa, lei mi mandava ogni tanto un msg, per stuzzicarmi finché non suonarono al campanello. Erano arrivati, lui entrò per primo, rimasi perplesso non è galante, ma entrando lei disse.. ecco la tua donna, la tua troia! me la presentò così, c'era un motivo. Indossava un soprabito che non lasciava intravedere nulla, le diedi un bacio sulle guance che poi subito dopo fu in bocca, mi staccai da lei e lui da dietro iniziava a sbottonare il soprabito, dicendo che stava scartando la sorpresa. Immaginavo che la sorpresa fosse lei, non capivo...piano piano lascio cadere il soprabito....la vedevo ora dal vivo, e.... rimasi stupito, indossava un vestito rosso, fino a metà coscia, con bretelline, metteva in risalto il suo stupendo fisico, ma soprattutto...era, si era incinta! doveva stare al 4/5 mese con un pancino leggermente pronunciato che.. rimasi stupito, non me lo avevano detto ecco il motivo della visita dal medico.
Lei dicendo: ora tocca a me fece cadere le bretelline e si presentò nella sua bellezza un reggiseno a balconcino ed il peri al centro della fica, con le labbra che uscivano, ti piace mi diceva, ero rimasto stupito...la stringevo a me e mentre lei mi sbottonava la camicia chiedevo al cornuto di servire degli stuzzichini con il vino che avevo preparato. Sentivo le sue mani che accarezzavano, fino a togliere la camicia e sbottonare i pantaloni, con la mano stringeva il cazzo dallo slip, dicendo che era ora di sentirlo veramente, mi tirava via i pantaloni mentre mi sedevo, ed iniziava a baciare i piedi le gambe salendo sempre più su.
Arrivato tolse lo slip facendo svettare il cazzo, baciandolo. Chiese al marito del vino e dicendo che dovevamo brindare al nuovo cazzo, al nuovo rapporto che da lì in poi ci sarebbe stato tra loro e tra noi tre. Facevo cadere del vino dal bicchiere sul cazzo, chiedevo a lei di leccare di versare anche dal suo bicchiere e lo chiedevo al cornuto, dovevamo con un gesto battezzare il nuovo rapporto. Spompinava stupendamente mentre le tenevo forte la testa, spingendo il cazzo sempre più dentro la bocca. Il cornuto, nel frattempo, si spogliava venendo vicino. La feci alzare chiedendo al cornuto di toglierle il peri ed il reggiseno. Era davanti a me gambe larghe, e iniziai a massaggiare la fica, glabra, la schiaffeggiavo, baciavo e leccavo, la sentivo fremere sotto i colpi di lingua. Il cornuto non stava più nella pelle si toccava il cazzo, normale, freneticamente allora mi staccai da lei, presi una corda e legai le mani del cornuto dietro la schiena con l'aiuto della moglie. Ci sistemammo sul letto, la feci sdraiare ed il cornuto ci guardava, ci baciavano forte decisi, poi alzando le sue gambe sulle mie spalle ed iniziavo a dare botte di cazzo sulla fica a farlo scivolare lungo lo spacco dal clito fino a giù ed ogni volta lei spingeva sempre più verso il cazzo, muovendo il suo pancino gonfio, finché.. via tutto dentro era una lago...ahhhhh usciva dalla sua bocca, un gemito di piacere cercato, sospirato che copriva il mio siiiiii tuttooooooo... Vedevo nel suo viso le espressioni di piacere, di sorpresa nel sentirsi d'un tratto piena di un cazzo nuovo!Il cornuto rimase di stucco, venne dietro a me per vedere come entrava, come la stantuffavo.. si sentiva il bel suono: ciaf, ciaf, del cazzo che sbatte con tutte le palle la fica bagnata, mentre spingevo le gambe sempre più verso il suo corpo e la montavo, e lei gemeva di piacere chiamando il marito: cornuto ora lo sei, si, ora lo sei.....quando mi accorsi che stava per avere il primo di una lunga serie di orgasmi dissi al cornuto di baciare la moglie, volevo che provassero insieme la sensazione di godimento, mentre si baciavano spingevo più forte dicendo che tra loro di deve essere l'amore, e quel bacio lo suggellava, con me la passione, il sesso, il godimento, suggellato dal cazzo che la stava aprendo e facendo godere Il suo gemito godoooo venne mentre il corpo fremeva tramava di piacere. A distanza di poco ne venne un altro, a quel punto la feci mettere a pecora, prendendola da dietro e tirando indietro al testa dai capelli, venne ancora e poi sentiva che stavo per godere anche io, che provai a tirarmi indietro ma lei si spense verso di me dicendo la voglio dentro tutta, si sdraiò mentre le davo gli ultimi decisi colpi eruttando tutta la sborra dentro la fica. Il cornuto rimase sorpreso, del gesto, poi dopo appoggiato a lei sentito la fica pulsare sul cazzo che pian piano si rilassava uscii ed allargai la fica con la mani, facendo uscire un po di sborra che presi tra le dita, il cornuto guardava estasiato mentre facevo leccare le dita, col segno delle corna, alla troia..si ora poteva fregiarsi del titolo.. Vedevo il cornuto che avrebbe voluto godere, allora dissi alla troia di prendere con le dita la sborra dalla fica e di passarla sul cazzo del cornuto e fargli una sega con due dita.. venne in pochi istanti! era così avvenuto il loro battesimo di coppia libera, suggellammo così la nostra amicizia, e il loro passaggio a coppia aperta!La serata non è finita qui, ed anche nei giorni mesi successivi ci vedemmo...
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5 anni fa
madejra,
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Ultima visita: 5 anni fa
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Valentinandia (privè) racconto 1
PROLOGO
Non era un giorno qualsiasi ma il giorno del compleanno della mia compagna Valentina ,fascinosa e intrigante donna con cui condivido emozioni psichiche ma anche sessuali. Il nostro rapporto di coppia ci coinvolge cerebralmente e alla ricerca di nuove emozioni frequentiamo saltuariamente swinger club. Lei è una donna molto attenta ed empatica ed aveva acconsentito a trascorrere la serata al club, con un atteggiamento apparentemente distante tanto da precisare che quella serata avrebbe dovuta essere dedicata a noi.
Nella sala mentre Valentina balla in pista si avvicina a me un ragazzo che dice di chiamarsi Marco molto attento ed educato. Nonostante le regole e lo spirito che dovrebbe governare tali luoghi è facile imbattersi nel “cretino” che palesemente disprezza l’uomo per aggredire ed usare la donna a prescindere da chi si trova davanti. A me piace vedere la mia donna corteggiata da altri uomini e anche vederla posseduta perché penso che cambiare nella sessualità ė una prerogativa dell'essere umano.In biologia è noto che se il maschio tende comunque a finalizzare rapidamente il rapporto sessuale, per la femmina la ricerca del maschio è una scelta biologica, nell'intento di diversificare la specie, quindi più oculata.Siamo entrambi attratti dalle dinamiche di questo gioco e spesso ,anche solo cerebralmente,includiamo un single. Sappiamo che i privè non sono una panacea per risolvere i problemi della coppia ma, noi non li frequentiamo per questo motivo, perché non ne abbiamo. Ne facciamo un uso saltuario ma sappiamo che per noi sono uno spazio non solo per esprimere liberamente la propria sessualità ma anche per gestire meglio le proprie emozioni , le gelosie ,l’antagonismo , il possesso ,il dominare e il lasciarsi dominare .Ci sentiamo più liberi insomma fuori dalla vita normale perchè non dobbiamo rendere conto a nessuno ma solo a noi stessi
Ritornando alla nostra serata con Marco commentiamo la serata lamentandoci della qualità delle persone: io riferendomi sopratutto ai single mentre lui alle donne. Sostiene che l’unica bella era la mia compagna che lui mangia letteralmente con gli occhi da quando l’ha vista. Dialoghiamo un po’ e mi dice di essere stato un atleta di discreto successo e che ora curava la preparazione di giovani atleti. A me è simpatico e ha un fisico statuario da vero sportivo sicuramente non palestrato. Non riesco a capire perché li preferisco giovani e belli ma la spiegazione è forse semplicemente nel fatto, che amando Valentina, vorrei il meglio per lei e in quei posti ritengo che le qualità estetiche non eccellono e quelle interiori sono anche peggio e, al confronto di Valentina, nessuno mi sembra alla sua altezza. Mi dice che è sempre impegnato con il lavoro e ha poco tempo libero per avere a disposizione delle donne e quindi di tanto in tanto viene al privè
Valentina è sempre interessata a quello che faccio e vedermi parlare con il ragazzo la incuriosisce Mi rivolgo a lei dicendo > MI guarda ma non sembra affatto interessata .Dopo un breve scambio di idee decidiamo di andare di sopra e quando chiede se può seguirci, rispondo che non dà alcun fastidio ma gli dico,per non deluderlo, che lei non intende giocare e ci rechiamo nella gloryhole . Ci sediamo sui divanetti e Marco , che non ci ha mollato, è accanto a lei, che dal suo viso sorridente e dalle gambe che accavalla frequentemente ora sembra essere ben disposta.
Valentina è mutevole e non è mai prevedibile: non la colpisce una bellezza canonica ma la percezione di un odore o semplicemente il garbo di una risposta. Valentina si alza e passa in perlustrazione il piccolo cunicolo che si apre con i buchi su due stanze attigue dove ancora non c’è nessuno ma, appena entra,i single si avvicinano a flotte.Noi seduti la osserviamo,
Marco con molta delicatezza ne elogia le doti fisiche:>Quando il primo ragazzo la sfiora Valentina si accende ma quando i ragazzi aumentano si accendono tutte le sue luci , come in un flipper e dispensa sorrisi che possono alimentare false speranze. Forse ricorda il patto di astenersi dall’essere coinvolti oggi, e quindi si avvicina come a chiedere protezione. So che è una sorta di messaggio di sottomissione e va premiato assecondando la sua eccitazione .Valentina accompagnata da me, e questa volta anche da Marco,poco dopo gira con circospezione eccitatissima nella gloryhole dalla parte dei single forse immaginando i possibili scenari che potranno svilupparsi. Non tarda molto che una mano si insinua sotto la gonna e qualcun altra staziona sul suo ambitissimo sedere. Valentina li lascia fare e, eccitatissima, sembra gradire molto quella moltitudini di mani che lambiscono le sue carni ma dall’espressione del viso poco dopo sembrano rovistare anche nella sua intimità. Si avvicina e mi rende partecipe della sua eccitazione, riferendomi stupita dei tanti complimenti e attenzioni che riceveva da molti ragazzi giovani e anche gradevoli. Mi riferisce che non era stata indifferente nemmeno alle mani di Marco che le aveva tanto vellutate da farla bagnare. Propongo di entrare nella stanza e di giocare dai fori eventualmente solo con Marco, che già conosce o almeno ne conosce quello che c’ è da conoscere. Lei acconsente soprattutto perché nella limitazione vede una scappatoia rispetto a quanto si era ripromessa per mantenersi coerente di non avere contatti intimi nel privè. A me sembra assaporare già l’eccitazione,palesata dalla radiosità del suo volto e confortata dalla mia consueta complicità nella sua partecipazione al piacere.
VALENTINA: Quando entriamo esamino le varie offerte dei peni penzolanti dai buchi. Erano sicuramente quelli che mi avevano palpeggiato fuori e che avevo gradito tanto da farmi accendere. Marco non mi aveva colpito quando me lo aveva presentato Matteo ma,di sicuro aveva un fisico statuario asciutto e ben tornito,era simpatico ed era un bravo ragazzo e , dato non trascurabile, mi sembrava di aver sentito una dotazione non indifferente. Infatti negli anfratti del gloryhole, con una punta di ironia,avevo ricambiato la sua tastata sulla mia patatina, sondando il contenuto della sua patta . Marco,nonostante il mio ardire, era stato l'unico a comportarsi con riservatezza suscitando maggiormente la mia curiosità. Ormai cerco solo Marco sperando che il pene più bello sia il suo. Sporge il più sontuoso, mi avvicino e gli chiedo subito sperando nella rispostarisponde>. Guardo gli ovali del gloryhole, impaziente anche se mi dovrò limitare a giocare ,di vedere meglio la forma e le dimensioni di quel membro. Non mi ero fatta vedere entusiasta dal ragazzo, ero riuscita ad apparire addirittura neutrale. Dal buco vedo apparire una cappella larga a fungo come piace a me e già in parziale erezione avvolta solo in parte nel suo prepuzio fa la sua "sporca" figura.
L'eccitazione immediatamente mi fa aumentare la salivazione,quando lo osservo meglio mi accorgo che non è solo lungo ma è anche discretamente largo .Lo apro piano, quasi sbucciandolo come una banana quando si è attratti dall'odore dell’estere che indica la sua giusta maturazione, anche se ha maturazione ero io ad esserci arrivata e immediatamente sento una prima reazione.
E’ turgido ed è veramente largo e questo finisce di convincermi che è quello giusto. Me la sento gonfia perché sono eccitata e sono li per questo , ma quando sono in questo stato lo vorrei immediatamente lì ma è anche vero che ricordo della promessa fatta a Matteo di provare la sensazione di avere dietro un fallo sostanzioso e non mi posso inventare che ciò non era vero. Matteo trova sempre prima di me quello più idoneo e questo mi infastidisce ma costituisce un motivo o molto probabilmente più una scusa, per punirlo. Apro le labbra e mi viene istintivo farlo scivolare tutto in bocca e immediatamente vengo ricompensato con una gocciola di liquido . Mi rivolgo a Matteo dicendo “ ha un buon sapore ed è anche profumato il ragazzo”. Intendo così preparare il mio compagno, comunicandogli il mio stato di eccitazione e ora mi prodigo cercando di non mitigare questa mia condizione infatti lo abbocco poi lo tiro fuori ,poi ancora dentro. Prende vigore ad ogni imboccata, con devozione lo accolgo in fondo alla gola, poi è lui che inizia a muoversi avanti e indietro. Mi accorgo di quanto è bello e allora cerco di far sembrare la mia bocca sempre più simile ad una vagina. Non voglio essere considerata la bambola di porcellana con cui mi ha descritto a Matteo e allora mulinello la lingua istintivamente forse anche per l’istinto naturale a farmi scaricare precocemente il suo piacere. Matteo conosce perfettamente il valore che attribuisco al mio piacere nel cunnilingus e questo sa quanto è determinante in una rapporto sessuale fugace quanto è quello di un privè, tanto che spesso è stato oggetto di piccole gelosie da parte sua. Forse lo capisce anche Marco perché sento sbattere sul legno del divisorio e mi spinge a dismisura dentro con una certa arroganza. Poco dopo lo toglie un attimo, appunta il pene alla bocca e me l' ha riempie di liquido come se dovesse depositare una cosa preziosa. E' per me lo è prezioso, lo assaporo spargendolo nelle papille che sembrano più gustative del D) .Sapevo che Matteo aveva visto distintamente il fiotto di fluido uscire dai lati della bocca, e anche che io, imperterrita,continuavo a sugare. Successivamente cercherò di negare a Matteo che l’avevo ingoiato per evitargli un inutile dispiacere. Infatti quando me lo chiederà, gli faccio notare che una parte del lenzuolo era abbondantemente bagnato perché lo avevo sputato ma questo era solo parzialmente vero. A me non dispiace questo suo comportamento “deciso” E’ bellissimo sentire che vengo usata e che sono a sua disposizione ma spero che Matteo non se ne accorga perché non vorrei condizionare quello che è il naturale svolgersi.Ne avevamo discusso con Matteo in precedenza che sento la necessità di avere qualche emozione in esclusiva senza condividerla necessariamente con lui almeno nell'attimo in cui la vivo, assicurandolo che comunque poi, non avrei mai nascosto neanche il più piccolo particolare. Il sapore è davvero gustoso e ha un buon odore e oggi mi sarei fatta volentieri sporcare ma sopratutto riempire e forse potrei provarlo con quelle misure anche dietro.Non posso prenderlo così separato da un divisorio ma mi aveva già riempito la bocca completamente e tra un po’ sento che svuoterà di nuovo i suoi genitali pieni.
La mia eccitazione e principalmente nel fatto che quando ho un rapporto sessuale con un uomo devo sentire il suo corpo e anche la sensazione di appartenergli. Non solo voglio che mi penetri nei pertugi naturali ma che ogni millimetro della sua pelle sia a contatto con la mia. Mi ero invece limitata a strusciarlo un po’ nella patatina e poi per eccitarlo mi ero messa da tergo per fargli capire la mia disponibilità ma non ero riuscito più di tanto nell’intento perché nonostante fosse anche eccessivamente lungo il buco del glory hole costituiva un ostacolo importante ad una corretto contatto. Mi rivolgo a Matteo chiedendo se vuole farlo entrare sicuro che lo desidera quanto me ma forzo il giuoco precisando che lo faccio per lui. E’ una piccola bugia ma mi piace eccitarlo facendo la puttanella e mi sembra già di sentire quel torello già dentro di me mentre Matteo sarà li vicino a me eccitatissimo a vedere sbattere la sua troietta. Lui mi risponde che non devo farlo per lui ma solo se sono eccitata ma sento che è decisamente eccitato. Non capisco perché la sta tirando per le lunghe e gli dico che mi sembra contradditorio il suo comportamento :. Mi da fastidio che la responsabilità della decisione sia la mia sola ..e poi devo mettermi in condizione che non mi ponga limiti. Lo minaccio che finirà tutto lì e come previsto mi dice “ Per me va bene .Fai quello che vuoi”.Penso dentro di me”Vuoi colpevolizzarmi che mi prendo il mio piacere e non vuoi riconoscere che tu ti prenda il tuo,quando guardi? Mi balena la bella idea di incazzarmi e anzi è solo una finta e ordino:e tu Matteo>
Vedo Matteo che, infuriato, mi obbedisce uscendo e ottengo il duplice scopo quello di poter godermi Marco da sola e quello di punire Matteo ed entrambi le cose mi eccitano da matta.
Sono terribilmente eccitata di fare sesso fuori dal suo controllo perché posso provare emozioni e atti,magari estremi di cui non voglio rendergli conto in quel momento . E’ importante che, salva la nostra complicità, non debba dare spiegazioni tempestive per qualsiasi cosa.Nelle regole del gioco non sono previsti controlli perché le mie decisioni devono essere totalmente autonome.. e poi una donna deve sempre conservare una parte di mistero nella coppia. Ammetto che quando Matteo era fuori ed è stato per almeno 15 minuti mi sono fatta fare la bocca e non solo ma siamo d’accordo, ed è lui a chiedermelo, che non racconterò tutto. .Matteo quando è entrato era visibilmente irritato ed io provavo un senso di gioia sia per la marachella di averlo cacciato pensando al mio piacere, sia al fatto di essermi goduta con soddisfazione quell’amplesso senza controlli
Quando Matteo, con tono ironico, chiede a Marco quanto secondo lui sono troia accetto ben volentieri la sua sincerità quando conferma rivolgendosi a me con un sorrisetto bonario mentre comunque mi da un bacio di conforto.Aggiunge poi>. Io lo riguardo stando al gioco e ne approfitto per alzare la posta e mormoro con tono di sfida .
Marco . Ricordo che avevo le mani che cingevano i suoi fianchi e i muscoli possenti disegnavano i movimenti delle mie mani mentre mi facevo stampellare davanti poi, autorizzato dal mio comportamento,mi gira con una certa decisione , mi posiziona a suo piacimento con il sedere in alto a gambe divaricate e mi chiede addirittura se può usare la saliva per lubrificarlo. Subito pronta con il giusto atteggiamento da vera provocatrice dico
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5 anni fa
innocentesirena,
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Ultima visita: 6 mesi fa
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Noi due
Da molti mesi ci dicevamo che sarebbe stato bello andarcene in montagna, senza il solito fardello di figli scontenti e parenti da invitare a pranzo e cena…Finalmente ci siamo riusciti. Siamo partiti da Milano subito dopo il lavoro, lasciando quel che occorre ai ragazzi per gestirsi la sera e la giornata di domani; non abbiamo detto nulla a nessuno se non che avevamo un impegno importante (penseranno tutti al lavoro, senza capire che l’importante invece siamo noi…!) Arriviamo su che è già buio. l’aria è fredda fredda, c’è un cielo limpido e pieno di stelle. Ti guardo scendere dalla macchina che già rabbrividisci e affretti il passo verso la porta di casa… prendo la borsa e corro per raggiungerti sulla soglia; apriamo e un piacevole calore ci accoglie: la caldaia ha funzionato a dovere e la casa è calda come piace a te… Ci baciamo subito e ti aiuto a toglierti il piumino e i guanti…. approfitto per baciarti ancora e infilare le mani sotto il tuo maglioncino… ho voglia di toccarti; ho voglia di toccarti da quando siamo partiti… ho voglia di toccarti da quando, mentre guidavo in autostrada, mi hai appoggiato la mano tra le gambe e mi hai accarezzato…. “ti amo” ti ho detto, e anche io ho spostato la mano dal volante per appoggiarla tra le tue gambe, ho alzato un po’ la tua gonna e le ho accarezzate risalendo verso il centro… poi un tuffo al cuore e quanti una sbandata!… hai tenuto le gambe aperte e ho scoperto che non avevi indossato gli slip…. sei una grande! E’ così che ho guidato eccitato per tutta la strada rimanente andando avanti con l’immaginazione alle nostre ore successive…. Mi allontani: hai fame e vai in cucina per preparare qualcosa per cena; io intanto accendo il caminetto, cerco il nostro tappeto e lo stendo davanti, oscuro le finestre e accendo qualche candela… anche l’atmosfera conta… (a proposito, cerco un po’ di musica giusta e la metto in onda…)…. Hai preparato crostini caldi e pomodorini… ce li scambiamo, un boccone con l’altro; beviamo un goccio di birra dallo stesso bicchiere e ridendo ci divoriamo le fragole intinte nello zucchero… Ti prendo per mano e ti porto davanti al camino… ti metti con la schiena alla fiamma; mi allontano da te qualche passo e ti guardo: come sei bella!“Spogliati per me…” ti chiedo.Non dici nulla, apri la gonna e la lasci scivolare a terra. Io non smetto di guardarti mentre mi tolgo la camicia, e tutto il resto insieme ai pantaloni… rimango nudo davanti a te…. Sei bella da guardare con le calze parigine alle gambe, e le cosce nude sopra le quali si intravede il tuo sesso liscio e pronto ad aprirsi…. Mi accarezzo lentamente l’uccello che diventa subito duro, mentre ti osservo sfilarti il maglioncino e lasciare cadere il reggiseno… Lo splendore dei seni che svettano ancora alti sul tuo corpo è quasi abbagliante… continuo a toccarmi e vedo che anche tu non resisti a spingere una mano tra le gambe ad accarezzare la figa che pulsa da dentro piena di voglia ….Mi tendi una mano: “Abbracciami…” mi chiedi. Avanzo verso di te e ti stringo forte, passando le mani sulla tua schiena, mentre sento i seni morbidi premere sul mio petto e il cazzo che si appoggia al tuo pube… lo prendi in mano e scivoli lentamente in ginocchio davanti a me; lo tieni stretto con una mano, mentre con l’altra continui a toccarti di sotto; lo scappelli tutto, apri la bocca e lo prendi tra le labbra; cominci a succhiarlo con forza, mentre la mano ora mi stringe le palle… poi lo molli, ti abbassi ancora e mi prendi una palla in bocca sempre succhiando… è una sensazione forte; un dolore leggero unito ad un piacere intenso; ti accorgi quanto mi piace da come senti il cazzo indurirsi ancora… non resisti e lo riprendi in bocca spingendolo più in fondo che puoi… Poi: “ora tocca a me”, mi dici allontanandomi un poco e sdraiandoti a terra con le gambe divaricate… Non mi faccio pregare: mi sdraio bocconi davanti a te e affondo il viso tra le tue cosce…. passo la lingua da sotto in su, più volte e più volte, ogni volta partendo da un po' più sotto… ti sento inarcare leggermente la schiena per darmi da leccare anche il buchino… hai scoperto quanto sia piacevole e ora non hai più né vergogna né paura…. sento il mio cazzo premere da sotto mentre è schiacciato sotto la mia pancia ma è troppo bello leccarti… sentire le tue labbra schiudersi e aprirsi, mandare la lingua dentro a cercare i punti più sensibili della tua vagina per poi risalire fino al clitoride… leccarlo in tondo e scendere di nuovo… Sei golosa e vuoi venire subito, mi tieni la testa mentre la mia lingua si muove dentro di te e con un dito risalgo nel tuo buchino stuzzicandolo… Decido di farti impazzire, e mentre continuo a titillarti il buchetto del culo, pian piano infilo due dite nella fica, cercando al suo ingresso il morbido cuscinetto del punto G; tu ti apri ancora di più, sento i tuoi sospiri farsi più intensi mentre la lingua gioca con il tuo clitoride teso e duro… Muovi le tue mani sul tuo corpo, accarezzandolo (sai che mi eccita), giochi con i seni e poi scendi ad aprirti ancor di più le grandi labbra… sei tutta tesa nel piacere e cerco di ascoltare i tuoi fremiti per assecondare il tuo godere con i movimenti delle mie dita e della lingua… Sento la fica che dentro si gonfia, sento il buchino pulsare, sento i tuoi respiri affannarsi finché lasci che l’orgasmo ti pervada; è una sensazione fortissima, senti da dentro quasi il bisogno di fare pipì, ma sono solo le tue ghiandole che producono il più dolce dei nettari …. voglio berti fino all’ultima goccia mentre il piacere ti scuote tutto il corpo e lasci che la voce emetta vocali piene di godimento. E’ un orgasmo lunghissimo, ti sento tutta inarcata finché non ti abbandoni sfinita…. Scivolo via con le mani, mi sdraio al tuo fianco e mentre tieni gli occhi ancora chiusi ti accarezzo i seni, le spalle, la schiena, i fianchi e le cosce… Passa poco e ti giri: “lo voglio! ora!” mi dici, e ti metti carponi offrendomi il culo magnifico…. non posso che baciarmelo tutto ancora mentre il cazzo si indurisce tra le mie mani…. poi anche io in ginocchio dietro di te lo infilo tutto nella fica che si apre e lo accoglie…. spingo a fondo, ti piace e ti sento ancora ansimare di piacere… spingo, sento il cazzo farsi ancora più duro e mi piace….mentre ti scopo mi appago beato della forma del tuo corpo, con le curve dolci e armoniose come quelle di una viola che suona solo per me… Con la mente ti rivedo mentre succhi anche altri uccelli, facendoti scopare da me e viceversa (questa è un’immagine che non smette mai di eccitarmi)…. Ma oggi sei solo mia… finché: “nel culo, lo voglio nel culo” mi ansimi quasi ordinando…Ho paura di farti male, ma sei così decisa che sfilo l’uccello dalla fica e lo appoggio al buchino che subito si apre voglioso… spingo appena e lo sento stretto dentro di te; tu sussulti ma il piacere ti invade. Ti sento spingere verso di me, mentre io mi muovo dentro di te, piano ma senza fermarmi…. “sborrami in culo”, mi chiedi ancora…. Sentirti così è ancora più eccitante, sento la sborra prepararsi ad uscire, mi muovo ora più forte, la sento risalire e finalmente esplodere tutta dentro di te…. Ed è lì che tu senti l’orgasmo ripartire dentro e anche tu godi con me, senza capire quasi cosa sta succedendo…. Ci ritroviamo così, fianco a fianco, accaldati e appagati…. ci guardiamo e ci baciamo a lungo senza dire nulla… Sappiamo tutti e due che tra qualche ora avremo ancora voglia, ma ora ci aspetta un letto caldo e sarà bello tornare a giocare domattina ancora più innamorati….
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5 anni fa
albimanu,
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Ultima visita: 1 anno fa
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CLUB 12.000
Finalmente ci siamo imbarcati, per fare il check in avevo atteso fino all’ultimo momento, il volo per sharm el sheik in questo periodo dell’anno ed a metà settimana come da previsione non è totalmente pieno così ho potuto, al momento del check In, scegliere i posti dell’ultima fila, che risultava tutta vuota, adesso che i passeggeri stanno prendendo posto sembra che anche altre 2/3 file davanti a noi siano quasi vuote, stavolta come avevamo previsto sarà l’occasione ideale per entrare nel club dei 12.000 metri, purtroppo uno degli ultimi passeggeri si siede nella nostra stessa fila dal lato opposto, sarebbe stato perfetto non fosse successo, con Irene ci scambiamo uno sguardo un po’ deluso ma dentro di noi sappiamo che non rinunceremo. Era ormai da tempo che avevamo questa fantasia trasgressiva, adesso con un minimo di accortezza ed attenzione riusciremo a far l’amore in volo a 12.000 metri di quota, avevamo scartato a priori di farlo nel bagno, sarebbe stato troppo squallido, anche se più sicuro. Quando l’aereo rulla sulla pista ed inizia la fase di decollo l’adrenalina è al massimo, attiro Irene verso di me e ci scambiamo un lungo bacio e ne approfitto ad accarezzargli il seno, il passeggero nella fila accanto ci osserva con un sorrisetto, è un signore anzianotto più vicino ai 70 che hai 60 distinto ed abbronzato, elegante anche se veste in modo casual, speriamo soltanto che sia discreto. Quando l’aereo è in quota Irene slaccia la cintura e con un po’ di fatica riesce a sfilare le mutandine, il signore accanto osserva di nascosto ma sicuramente ha visto tutto, ha un sorrisetto sul viso ma fa finta di guardare fuori dal finestrino, Irene indossa una gonna ampia ma non molto corta, che alza un po’ lasciando le gambe scoperte, quando infilo la mano sotto ed arrivo alla sua figa la trovo già bagnatissima, è molto eccitata, anche se avrebbe preferito che non ci fosse il signore vicino, anche lei allunga la mano a toccarmi il cazzo e basta pochissimo che mi diventi duro. Il momento propizio arriva quando le hostess partendo dalla postazione di coda passano con le bevande, a questo punto non possiamo più indugiare, incuranti del signore, slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo cercando di tenerlo coperto con un maglione, Irene dopo aver alzato la gonna si alza e dopo un paio di tentativi, visto l’esiguo spazio, siede sopra di me appoggiando i gomiti sui sedili davanti, lentamente si abbassa ed il mio cazzo scivola dentro di lei, quando mi giro verso il signore accanto lui sta guardando fuori dal finestrino, sicuramente si è accorto di tutto ma, anche con sollievo di Irene, non ci osserva, mentre lei con la posizione che ha assunto ha tutta la visuale dell’aereo. Inizia a muoversi lentamente sopra di me, io sono quasi bloccato e non ho nessuna possibilità di muovermi, approfitto soltanto per infilare una mano sotto la sua maglietta ed iniziare ad accarezzargli il seno, mentre con l’altra riesco ad arrivare alla sua figa ed accarezzargli il clitoride, la situazione è altamente eccitante ed adrenalinica, consapevoli che non avremo tanto tempo a disposizione ci lasciamo andare senza trattenerci, basta poco e sento le contrazioni della figa di Irene, preludio al suo orgasmo, che subito arriva bagnandomi tutto il cazzo con i suoi umori, mi lascio andare anche io e schizzo tutto il mio godimento dentro di lei, siamo riusciti a portare a termine il nostro intento. Come era stato problematico infilarsi il mio cazzo in figa, lo è altrettanto potersene liberare, quando finalmente riesce, mentre si sposta alcune gocce del mio sperma che fuoriescono dalla sua figa sporcano i miei pantaloni, mentre lei tampona e riesce a pulirsi con dei fazzoletti che preventivamente aveva tenuto a portata di mano, quando mi alzo per andare in bagno a pulire i pantaloni, il signore accanto continua a guardare fuori dal finestrino ma mi accorgo che come se fosse uno specchio la nostra immagine veniva riflessa e praticamente ha assistito a tutto, dopo di me anche Irene si reca in bagno a darsi una pulita e quando finalmente siamo di nuovo sistemati stemperiamo la tensione con una risata e scambiandoci alcuni baci, siamo euforici, è stata una scopata veloce ma fatta in queste condizioni è unica e ci resta ancora l’eccitazione addosso. Il signore adesso ci osserva elargendoci sorrisi ed abbiamo la sensazione che vorrebbe parlarci, ed infatti alla prima occasione si rivolge a noi con una scusa banale, iniziamo a parlare sulla nostra destinazione e veniamo a sapere che lui ci va spesso perché ha una casa a sharm dove passa quasi tutto l’inverno, approfitto per invitarlo a sedere nel posto libero nella nostra fila e non si fa affatto pregare e subito siede accanto ad Irene che è nel posto centrale. Dopo esserci presentati ringrazio Paolo, questo è il suo nome, per la sua discrezione anche se gli faccio presente che ho notato che il finestrino rifletteva e che quindi ha assistito a tutto, Irene arrossisce un pò, ma Paolo in modo educato non affronta il discorso e la tensione scompare, al contrario dopo un po’ che chiacchieriamo, tempo in cui Paolo non è stato certo parsimonioso in complimenti verso Irene, si rivela un ottimo affabulatore ed adulatore, uomo di grande cultura e charme conoscitore delle donne, sa toccare i tasti giusti per ingraziarsi le simpatie di Irene che adesso ride con gusto alle sue battute e non resta indifferente ai suoi complimenti. Quando nel corso dei nostri discorsi affrontiamo quello del sesso, Paolo rivolgendosi ad Irene, ed a questo punto ammettendo di aver assistito al nostro amplesso, la ringrazia dicendogli che ormai era da anni che non riusciva più a sentire certe pulsioni che lei, solo ad osservarla, gli aveva scatenato. Irene arrossisce impacciata ma lui la rasserena ricolmandola di complimenti, conosco Irene ed ho capito che ha feeling verso Paolo, anche perché oltre alle doti di grande adulatore ed affabulatore possiede anche un grade carisma, la situazione che si è creata mi eccita, mentre loro parlano io inizio a baciare Irene sul collo, al primo bacio rabbrividisce, poi lentamente ignorando i loro discorsi inizio ad armeggiare fino a che infilo la mano sotto la gonna fino ad arrivare alla figa che trovo bagnatissima, a questo punto Irene ammutolisce ma mi lascia fare e quando chiudendo gli occhi reclina il capo all’indietro godendo delle mie carezze anche Paolo zittisce e ci osserva. Lei inarca il più possibile la schiena per facilitarmi nelle carezze, io guardo Paolo che mi osserva e quando i nostri sguardi si incrociano gli faccio chiaramente capire che può osare, per un attimo e titubante poi prende coraggio ed appoggia una mano sulla coscia di Irene che al contatto per un attimo volge il viso verso di lui e gli fa un sorriso poi chiude di nuovo gli occhi ed appoggia il capo sulla mia spalla, Paolo fino a quel momento si era limitato solo a tenere la mano ferma sulla coscia di Irene, quando sfilo la mano da sotto la gonna di Irene con uno sguardo invito Paolo ad osare di più. Lentamente con molta delicatezza e in modo dolce anche lui infila la mano sotto la gonna di Irene, ho la certezza che ha raggiunto la sua figa quando lei si stringe a me e mi bacia con grande passione, continuiamo a baciarci mentre io accarezzo il suo volto, le carezze di lui sono lunghe e dalle vibrazioni del corpo di Irene capto che è molto dolce e delicato come piace a lei, per lungo tempo gode delle sue carezze fino a che stringe le gambe imprigionando la sua mano e baciandomi in modo frenetico capisco che ha raggiunto l’orgasmo, lui sfila la mano per lasciarla ricomporre e per un po’ restiamo tutti in silenzio. Siamo ormai in fase di atterraggio e pertanto non ritorniamo sul discorso, quando una volta usciti dall’aeroporto ci salutiamo, Paolo mi consegna un biglietto da visita con l’indirizzo della sua casa a sharm e con un numero di telefono dicendoci che sarebbe stato felicissimo se avessimo accettato l’invito a cena per quella sera, restiamo d’accordo che lo avvertiremo se decidiamo di accettare. Appena in albergo, arrivati nella nostra camera, inizio a baciare Irene spingendola verso il letto dove la faccio sdraiare, non gli do nemmeno il tempo di spogliarsi alzo la sua gonna, è ancora senza slip, ed inizio a leccare la sua figa, anche lei è molto eccitata bastano poche leccate e sento il sapore diverso della sua figa sintomo che prelude all’imminente orgasmo, quando si contrae ed inizia a godere, essendo con i pantaloni alle ginocchia, l’attiro sul bordo del letto è la penetro subito senza attendere, ho voglia di godere anche io e quando sento il suo orgasmo che mi bagna mi lascio andare godendo dentro la sua figa, restiamo per un po’ abbracciati poi decidiamo di fare una doccia. Mentre disfiamo la valigia mi rivolgo a Irene e gli chiedo:- Allora amore cosa decidiamo per stasera? Accettiamo l’invito di Paolo? Come ti sembra?- Ho trovato che è una persona molto dolce educata e con un notevole carisma, per stasera decidi tu per me va bene tutto- Beh amore vorrei che decidessimo insieme. Tu ricordi le sue prime frasi sull’aereo? Praticamente ti ha detto che era da anni che praticamente era impotente.- Non è necessario il sesso a volte, si sta bene anche per la simpatia delle persone, e poi se ho voglia ho il tuo cazzo no? anche se devo confessarti che è stato bravissimo ad accarezzarmi, è stato di una delicatezza straordinaria e di una dolcezza infinita e mi ha fatto godere bene, comunque vedi tu se ti fa piacere possiamo accettare l’invito.- Va bene allora adesso lo chiamo per avvisarlo che accettiamo e per metterci d’accordo sull’orario.Passiamo il resto del pomeriggio in giro per il bazar a fare shopping ed Irene resta incantata da un abito etnico, un giubbotto tutto lavorato e tempestato di pietre ed una gonna formata da tantissimi veli di seta trasparenti di vari colori, completano il tutto delle scarpe basse anche loro in stoffa e ricoperte di perline e pietre di diversi colori, e quando la sera ci prepariamo per andare a casa di Paolo vuole indossare proprio quel vestito. Il taxi in pochi minuti ci porta a destinazione, quando suoniamo viene Paolo ad aprirci, la sua è una bella villa, non eccessivamente grande, con un giardino meraviglioso, pieno di piante e fiori esotici, lungo il viale una serie di torce illumina il giardino al limite del patio inizia la piscina anche lei illuminata, è un posto incantevole ed a Irene piace tanto. Nel patio c’è un tavolo apparecchiato, con al centro delle candele, e con ai lati dei recipienti dove brucia dell’incenso rendono tutto molto romantico, Paolo ha buon gusto in tutto, lo notiamo anche dall’arredamento della casa che ci fa visitare, quando ritorniamo nel patio il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio, è ricolmo di piatti con cibo esotico un misto di carni pesce e frutta una goduria solo a vederlo, Paolo ringrazia e congeda la signora che aveva apparecchiato dicendogli che non c’era più bisogno di lei e che poteva anche andare, iniziamo la cena in un clima molto romantico, il sottofondo di musica etnica è rilassante ma non copre le nostre voci. Durante tutta la cena Paolo non lesina affatto i complimenti nei confronti di Irene che dal canto suo reputa eccessivi, io scrutando bene come lui se la mangia con gli occhi capisco invece che sono sinceri, d’altronde Irene è molto bella e sensuale anche se è sempre insoddisfatta e non si vede bella come la vedo io, beviamo anche 2 bottiglie di un vino locale che trovo delizioso perché molto dolce, a fine cena Irene è abbastanza euforica e molto contenta, ci spostiamo sui divani al limitare della piscina e quando Paolo entra in casa a preparare il caffè, Irene approfittando che in silenzio la musica si sente maggiormente inizia a danzare davanti a me imitando la danza del ventre che avrà visto in qualche filmato, è molto brava ed il modo come mi guarda e come balla rende l’atmosfera molto erotica. Non smette di ballare nemmeno quando arriva Paolo che si siede accanto a me, la sua danza diventa molto sex quando ad ogni giravolta stacca uno ad uno i veli che compongono il vestito, è eccitantissima, la osserviamo pieni di desiderio lei ci fissa in modo provocante man mano che ad uno ad uno i veli cadono ai suoi piedi, quando ancora ce ne sono 4 o 5 da togliere, si libera del giubotto mettendo in mostra il suo turgido seno con i capezzoli induriti, io ho il cazzo cosi duro che mi fa quasi male, noto che anche Paolo spesso si tocca. Quando l’ultimo velo cade ai suoi piedi con un movimento molto lento e sensuale sfila anche il minuscolo perizoma e la cintura dove erano attaccati, Paolo deglutisce guardandola estasiato, io le porgo la mano invitandola ad avvicinarsi a me, lei invece sorridendo e sempre danzando si avvicina ma si ferma davanti a Paolo ed inizia un leggero movimento del bacino molto eccitante, e quando lui allunga la mano per accarezzarla lei si ferma per godere delle mani sul suo corpo. Paolo estasiato dalla visione di Irene nuda inizia ad accarezzarla, le sue mani sfiorano tutto il corpo partendo dal seno i fianchi le cosce fino ad arrivare alla figa che inizia a massaggiare delicatamente, mentre con una mano aperta massaggia il suo monte di venere con l’altra accarezza il clitoride per poi mettergli un dito dentro e dolcemente masturbarla, nel frattempo anche io mi sono messo nudo, li osservo e mi tocco, poi Paolo si inginocchia davanti a lei invitandola ad allargare le gambe ed inizia a leccargli la figa, i sospiri di Irene si fanno più intensi fino a che gode in bocca al Paolo che non si ferma e continua a succhiare tutti i suoi umori. Paolo ci invita a seguirlo e ci porta in camera da letto dove Irene mi fa subito sdraiare e dopo essermi venuta sopra infila lentamente nella sua figa tutto il mio cazzo, poi invita anche Paolo a spogliarsi, mentre lei è sopra di me e continua a cavalcarmi la bocca e la lingua di Paolo percorrono tutto il suo corpo, si contorce quando uno dietro l’altro vari orgasmi la fanno godere, poi allunga le mani e si impossessa del cazzo mezzo moscio di Paolo inizia ad accarezzarlo poi si sdraia sempre tenendomi dentro di se ed inizia a fargli un pompino, Paolo strabuzza gli occhi a bocca spalancata, io adesso sono dietro Irene sempre con il mio cazzo piantato in figa mentre lei continua a succhiare il cazzo di Paolo e quando finalmente lo fa raggiungere una giusta consistenza gli va sopra e lo prende tutto dentro. Lui non si capacita di aver raggiunto l’erezione, continua a fargli complimenti e la prega di non smettere, quando io gli vado dietro e dopo avergli leccato bene il culetto punto il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Irene inizia a godere di nuovo gli spasmi della sua figa ci danno sensazioni bellissime ed a questo punto Paolo con un urlo gode venendo dentro lei, seguito subito dopo anche da me, ci accasciamo spossati e quando Irene va a fare una doccia Paolo mi confida che non avrebbe mai sperato, dopo quasi 10 anni, di riuscire di nuovo ad avere un orgasmo. Dopo esserci rivestiti, quando stiamo per andare Paolo ci prega di attendere un attimo e torna poco dopo con in mano un monile molto prezioso ed avvicinandosi a Irene glielo fa indossare al collo e poi gli dice:- Io per il resto dei miei giorni porterò nel cuore e nella mente il ricordo di una donna bellissima, dolce e sensuale che ha saputo risvegliare i miei sensi assopiti, ormai da molti anni, facendomi provare l’orgasmo più bello della mia vita. Tu indossa questo gioiello, riconoscente dono di un amico, conosciuto per caso, a cui hai fatto dono del piacere più intenso mai avuto. A te Alberto porgo un ringraziamento infinito e riconoscente per aver condiviso con me la tua bellissima compagna, vi auguro tanta felicità e per qualsiasi cosa io ci sarò sempre.
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5 anni fa
irene_alberto,
67/67
Ultima visita: 3 anni fa
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Luisa e Paolo: l'inizio
Questa sera ho intenzione di farmi scopare. Da un maschio.Mentre faccio la doccia rifletto sulla strategia migliore: potrei telefonare a diversi soggetti che, so per certo, si precipiterebbero qui da me senza esitazioni.Escludendo i maiali e gli sposati – perché stasera non mi va una sveltina con uno che poi deve correre a casa – faccio mente locale e ripenso a chi si è comportato bene.È necessario, ma pericoloso indugiare in questi ricordi mentre sono nuda e mi tocco per lavarmi, perché non posso impedire all’eccitazione di salire e rendere turgidi i miei capezzoli, tumido e sensibile il clitoride. Già altre volte è andata a finire che con due dita nella fica mi sono masturbata come una furia… facendo poi tardi.Basta. Decido, voglio dare un’opportunità a Paolo, magari scopa bene, chissà.Lui è un progettista software in una delle aziende nella quale vado regolarmente. È passabile, fisicamente, anche se ha l’aria di essere un classico nerd. Abbiamo mangiato assieme, qualche volta, mi ha parlato solo del suo lavoro.Però ha un bel cazzo. Di ritorno da un meeting aziendale, una sera, un po’ esasperata dalle sue avance, ma sotto sotto anche lusingata, gli ho fatto una sega. Una specie di premio di consolazione.Così gli ho detto di fermarsi da qualche parte e di tirare giù lo schienale del sedile. Gli dev’essere venuto quasi un colpo, perché ha frenato e si è infilato in un viottolo per fermarsi poco più avanti. Dio santo, ho pensato, speriamo che la mia irruenza non l’abbia fatto sborrare nelle mutande!Ha fatto quel che gli avevo detto, inoltre si è abbassato i pantaloni a tempo di record.Forse sperava gli facessi un pompino, ma anche se mi piace molto farli, preferisco arrivarci per gradi. Glielo prendo in mano. Sorpresa! Non me lo aspettavo così grosso. Duro come marmo, caldo e morbido. L’ho scappellato con delicatezza, poi ho passato il polpastrello del pollice sulla punta. Appena umida. Molto bene. Mentre lo faccio lo sento contrarsi ed emettere un singulto soffocato.Procedo. Per un po’ ci gioco, stringo il cazzo poi allento la presa e passo delicatamente le unghie sul tronco. Poi ricomincio.Attenta Luisa, ti si sta bagnando la figa! Mi impongo di attenermi al piano, non voglio dargliela… vinta subito!Sento il ritmo del suo ansimare, mi sincronizzo nella sega e ci aggiungo anche una lieve torsione. Su e giù. Su e giù.“Luisa, tesoro, me lo prendi in bocca?” balbetta. Sono già diversi minuti che lo sto masturbando, quel cazzo, se possibile, è diventato ancor più duro ma non accenna a sborrare.“Per chi mi hai presa? Per una succhiacazzi qualsiasi?” gli rispondo fingendo di essere scandalizzata, ma sorridendo.La luce è poca, forse non ha visto la mia espressione, perché si rialza di scatto, profondendosi in scuse. Ahi, il ragazzo è timido, chissà quanto coraggio gli ci è voluto. Che tenero.Gli sfioro le labbra con le mie e lo riabbasso delicatamente. Il cazzo gli si è lievemente afflosciato, così lo rimetto in marcia sfiorando con la punta dell’unghia il suo capezzolo sinistro, scendendo poi sull’addome con le unghia di tutta la mano fino all’inguine. Ha un bel corpo atletico, non l’avrei mai detto col mestiere che fa. Gli piace. Bene. Per fortuna non gli piace come a Linda, l’ultima volta che le ho disegnato il corpo così si è infoiata di brutto e mi ha spinto il viso su quella sua passera di fuoco e mi ha tenuto prigioniera la testa con le mani mentre me la strusciava sulla bocca.Porca puttana, se continuo a lasciarmi andare così ai ricordi finisce che glielo prendo in bocca davvero! Mi dedico di nuovo al palo di carne che ho qui di fianco, finisco il giro delle unghie sulla cappella e sono gratificata nel sentirlo tornare vigoroso e duro come prima.Ancora un po’ di sega su e giù. Bisogna che lo faccia sborrare, così passo al livello successivo: mi sfilo il maglioncino a girocollo, slaccio il reggiseno, mi metto in ginocchio sul sedile e gli faccio vedere che belle tette sode ho. Strabuzza gli occhi, evidentemente c’è abbastanza luce per vederle.Io ho ricominciato la sega, lui ansima come un mantice. Ha il collo piegato per guardarmi il seno, in una posizione sicuramente scomoda, ma evidentemente non gli importa.Va bene Luisa, mi dico, aggiungiamo il jolly così lo facciamo venire, la buona azione è compiuta e tu non corri il rischio di cedere e di dargli la figa qui.Mi infilo l’indice in bocca e lo insalivo per bene. A lui stanno uscendo gli occhi dalle orbite. Scendo con l’indice e arrivo al suo ano. Attendo una contrazione e al successivo rilassarsi gli infilo il dito nel culo. Emette un lungo muggito a bocca spalancata, inarca la schiena e sborra.Gli stringo il cazzo, continuo a menarlo mentre spingo il dito a fondo. Lo sego ancora. Sento uno schizzo arrivare sulle tette e anche su un orecchio. Urca, sta sborrando come una fontana! Non so dove stia andando a finire tutta quella roba, spero non sui vestiti. Però non smetto, non sarebbe gentile mollare durante l’orgasmo.Terminano le contrazioni, lo sento rilassarsi. Sfilo delicatamente il dito, lascio quel bel cazzo e mi rimetto seduta. Mi è piaciuto, tutto sommato. E sono certa che è piaciuto anche a lui.“È stato fantastico… veramente… non ho mai goduto così tanto con una… una…”. Il ragazzo sembra imbarazzato.“Con una sega?” dico io. Annuisce. Che tenero, mi allungo per dargli un’altro lieve bacetto. Così facendo sfioro con la mia pancia la sua, mi ritrovo impiastricciata di sperma anche lì. Vabbè.Il resto è storia: un intero pacchetto di fazzoletti di carta per ripulirsi, ci si riveste, si rialzano i sedili, si riparte salutando i guardoni, che non vediamo ma che sicuramente ci sono, gli dico. Sto proprio giocando con lui, ma non per imbarazzarlo, anzi, per metterlo a suo agio. Vabbè.Mi porta fin davanti a casa mia. Spegne la macchina. No, tesoro, la serata è finita, non metterti delle strane idee in testa.Vorrebbe dire qualcosa, ma non gli riesce, allora ne approfitto, gli do un bacio sulla guancia e gli dico “magari un’altra volta, d’accordo?”. Fa sì con la testa. Io scendo, lo saluto con la mano e entro di corsa nel portone. In camera c’è il vibratore che mi aspetta, stasera userò anche il succhia-clitordide.A proposito, di sperma ne era finito anche sul maglioncino e sui capelli. Vabbè. “Magari un’altra volta, d’accordo”, gli avevo detto. Sì, chiamerò Paolo. Stasera è la volta in cui gli permetterò di penetrarmi la figa e di farmi godere con quel bel cazzo che mi ricordo.Ho finito la doccia. Mi avvolgo nell’accappatoio, prendo il cellulare e gli scrivo su Whatsapp.“Paolo, ti andrebbe di salire da me stasera? Ho una promessa da mantenere”. Spunta grigia. Spunta blu. Doppia spunta blu.Non faccio in tempo a posare il telefono che arriva la risposta. Ovviamente, è “Arrivo!”Bene, bene, bene, il ragazzo ha intùito. Vediamo di non deluderlo.Nuda, davanti alla toeletta, un trucco lieve ma adatto a sottolineare occhi e labbra. Pochissimo fard, non va bene quando sai che suderai. Allungo le ciglia. Perfetto. Un’occhiata alle unghie di mani e piedi, le ho fatte fare due giorni fa e sono ancora perfette, lo smalto rosso non ha perso lucentezza.Lo Chanel è quasi terminato ma ce n’è ancora abbastanza: due gocce sul collo, alla base delle orecchie, due sui capezzoli, due attorno alle grandi labbra della figa.Il ragazzo si merita una lingerie di classe. Autoreggenti, perizoma, reggiseno coordinato. Mi infilo il tubino nero di Givenchy, l’acquisto folle di un weekend parigino. Aggiungo un filo di perle.Décolleté nere, tacco 8. Che sul mio piede del 34 fanno come un 12. Sono proprio un gran bel pezzo di figa, bisogna essere onesti. Se potessi mi scoperei.Faccio appena in tempo a dare un calcio alle pantofole e chiudere la porta della cabina-armadio che suona il citofono. È lui, dev’essere andato a velocità da ritiro patente.“Settimo piano, poi l’ultima rampa fino all’attico. Prendi l’ascensore, mi raccomando!” lo ammonisco. Non voglio che arrivi spompato.Bussa alla porta. Gli apro. Si va in scena.Noto subito alcuni particolari: non ha gli occhiali, sorride e sembra già a suo agio. Ci scambiamo i convenevoli, il non-detto è facile da immaginare:“Ciao Paolo, grazie di essere venuto con così poco preavviso.” (“Hai capito benissimo, voglio essere chiavata come se non ci fosse un domani.”)“Ciao Luisa, è sempre un piacere rivederti!” (“Sei alta un metro e un barattolo ma sei una gran topa, non vedo l’ora di aprirti le gambe e infilartelo nella figa.”)Il bacetto sfiorato sulle labbra mi permette di sentire che odora di buono. Perfetto, non c’è bisogno che gli faccia fare la doccia prima.Lo faccio accomodare sul divano, io mi siedo in ginocchio sulle mie gambe vicino a lui. Vicino, ma non troppo.“Sai, volevo farti vedere una cosa.” Tira fuori il cellulare, apre la galleria delle immagini, cerca un po’. Poi si gira verso di me e me lo porge. “Guarda.” mi dice.Sfoglio la galleria. Sono tutte foto mie, cioè fatte a me.Mentre sto parlando durante una presentazione. Chinata (si fa per dire, con un metro e quaranta d’altezza, al massimo posso chinarmi sul tavolino da tè) su una scrivania mentre consulto chissà cosa, mentre rido appoggiata con la spalla alla macchinetta del caffè e le gambe incrociate.Tutte foto prese a mia insaputa, in tutte sono bellissima, il culo bello e armonico, le tette alte, le gambe dritte senza un pelo visibile. In una, grazie al gioco delle luci che sta dietro di me, sembro nuda. Cioè sono vestita, ma sembro nuda. Cazzo, mi sto eccitando con me stessa!Arrivo a un primo piano del viso, nel quale ho lo sguardo imbronciato ma gli occhi sembrano brillare. Una monella.“Chissà quanto hai dovuto penare coi filtri…” gli dico, poi passo alla successiva e ho quasi uno chock: è la stessa foto di prima, stampata in grande formato. C’è il suo cazzo in bella vista che ancora gocciola, ampie chiazze biancastre sul mio viso. Striature sulla bocca mi fanno capire che l’ha strusciato lì in particolare.Ci vuole un gran coraggio, glielo devo riconoscere. Potrei anche incazzarmi e cacciarlo fuori, per quel che ne sa. Ma in qualche modo deve aver percepito che non lo avrei fatto.Lo guardo. Mi guarda. Mi guarda e avvicina una mano al mio viso, mi accarezza la guancia con tocco leggero, sento un lieve accenno di pelle d’oca.Quello che fino a poco fa credevo fosse un nerd timidone avvicina le sue labbra alle mie, che si schiudono. La sua lingua entra nella mia bocca, la mia nella sua. Le nostre bocche sono fameliche, le sue mani sulle mie spalle, scendono sulla schiena e sui fianchi. Le fa scivolare sul culo, fino all’attaccatura delle gambe, mi solleva così.Mi rendo conto che anche io avevo le mani sul suo culo, perché la manovra che fa me le stacca da lì. Allora mi appendo al suo collo, mentre i nostri corpi sono adesi, poche molecole di stoffa ci separano. Incrocio le gambe dietro la sua schiena.Sento il bozzo tra le sue gambe, grosso, potrei sedermici sopra. Il tubino nero è salito all’inguine, le balze delle autoreggenti sono in bella vista.L’ex-timido stacca la sua bocca, l’avvicina al mio orecchio e mi chiede con voce roca dov’è la camera da letto. Poi mi mordicchia il lobo. Con voce altrettanto roca gli dico “su”, accennando con la testa la rampa di scale interne che collegano il soppalco.Rimango avvinghiata come un koala, mentre lui mi porta sino alle scale, che poi inizia a salire lentamente e senza sforzo apparente… d’altra parte peso solo 40 chili, vorrei vederlo alle prese con Linda…Trova il letto facilmente, al centro del soppalco. Mi stacca lievemente da sé, io capisco le sue intenzioni e allento la presa. Così riesce a gettarmi sul letto, dove atterro di schiena, lunga distesa.Con questa manovra ho perso una décolleté. Lui la raccoglie, poi prende il mio piedino nudo, si infila in bocca l’alluce e succhia. Si sta rivelando un sacco fantasioso, non me lo aspettavo, quindi me la godo ancor di più.“Sei bravo.” gli dico. L’eccitazione ha reso la mia voce bassa e pastosa. Lui annuisce, poi stacca la sua bocca e mi infila la scarpa. “Tienila, mi piacciono le donne nude con i tacchi alti.”Lo so bene, piacciono anche a me. Ma non sono ancora nuda.Così mi rialzo, lascio scivolare le gambe giù da letto, mi metto in piedi davanti a lui, che si è lievemente allontanato per lasciarmi lo spazio.Sono di fronte a lui, che si toglie la giacca e la butta dietro di sé. Cazzo, porta le bretelle. Io vado pazza per gli uomini che usano le bretelle. Gli slaccio il bottone alla cinta, abbasso la zip e sposto le strisce elastiche dalle spalle e gliele faccio cadere sui fianchi. I pantaloni gli cadono a terra.Si libera di scarpe, calze nere al polpaccio (sia ringraziato Dio, non portava i calzini corti) e pantaloni. Calcia via tutto in un attimo.Io ho abbassato la zip del tubino, allontano le spalline, mi stringo nelle spalle e lo lascio cadere. È un effetto molto coreografico, so che piace.Si riattacca al mio corpo, mi infila di nuovo la lingua in bocca. Non so chi dei due sta mugolando, forse sono io, forse siamo entrambi. Le sue mani sulle mie chiappe sono sempre più decise. Il ragazzo comincia a non poterne più. E nemmeno io. Gli sfilo la cravatta, slaccio il primo bottone del colletto poi non ce la faccio più, afferro i lembi della camicia e gliela apro facendo saltare i bottoni. Sento anche che si strappa, ma chissenefrega. Tirandola giù gli sfilo a forza le maniche, coi polsini ancora abbottonati.Lui armeggia qualche istante col gancio del reggiseno, poi gli compare un ghigno sulla faccia, afferra le fettucce e fa saltare il gancio. Io ho un singulto, ho trovato pane per i miei denti.Tiro i suoi boxer, ma sono troppo robusti, così mi rassegno a calaglieli di colpo. Il suo grosso cazzo, finalmente libero, scatta come una molla e svetta spavaldo. Calcia via pure i boxer, ora lui è nudo, di fronte a me, con l’uccello dritto.Sto per calarmi il perizoma, ma mi precede. Mi getta nuovamente sul letto, mi spinge più al centro, mi guarda beffardo mentre afferra il perizoma e lo strappa.Sono nuda. Cioè la mia figa è nuda. Le mie poppe sono nude. Ho soltanto le autoreggenti, le scarpe e il filo di perle. Se strappasse via anche questo non mi importerebbe, adesso, ma per fortuna non lo fa.Linda mi direbbe che sono in calore. La figa tumida, i capezzoli duri come chiodi. Credo di avere anche il buco del culo che palpita.Mi afferra le caviglie e mi allarga le gambe. Poi sale su di me, ma non mi penetra, struscia il cazzo sulla figa, lentamente, mentre inizia a succhiarmi i capezzoli, uno e poi l’altro. È costretto a rimanere un po’ inarcato, ma non tanto. Per fortuna nemmeno lui è un gigante.Mi fa impazzire, non posso e non voglio trattenere i sospiri e i gemiti quando mi lecca i capezzoli e si infila in bocca più tetta che può. Succhia e lecca.La voglia di essere chiavata da quel cazzo d’acciaio mi monta sempre più prepotente. Glielo dico, gli dico “Bastardo, infilamelo dentro!”Il falso timido fa lo gnorri, preme il suo pitone sulla mia fessura madida, poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi fa “Non lo so… che cosa dovrei infilare? E dov’è che dovrei infilarlo?”Premo il pube sul suo e mi struscio. Ma non basta. Gioca, mi ripete la domanda fino a che non rispondo, quasi urlando “Nella figa! Mettimelo dentro e scopami, maiale!”“Tesoro, se te lo infilo così ti faccio male, non sei ancora bagnata abbastanza…”Che stronzo, ho la fica che cola e lui dice che non è bagnata. Non solo è bagnata, ma la sento dilatarsi, come se volesse risucchiare il cazzo dentro di sé.Paolo si lascia scivolare indietro, sino a trovarsi col viso all’altezza della principessa delle fighe in carenza di cazzo. Con la lingua a spatola me la spennella una, due, tre volte. Poi letteralmente se la mette in bocca, sento che succhia a tutta forza. Poi lascia andare, altre due pennellate di lingua e, senza preavviso, sento che mi infila due o tre dita dentro.È come una scossa quella che sento e vedo anche dei lampi bianchi, velocissimi. Non so cosa grido, ma è qualcosa che riguarda lui, i maiali e quella puttana di sua madre.Ho l’interno delle cosce sbrodolato, sento inzupparsi persino le balze delle autoreggenti.Le sue dita abbandonano la mia caverna, lo sento risalire e coricarsi di fianco a me. Infila le sue gambe sotto la mia divaricata. Allungo la mano e afferro il suo cazzo. È durissimo.Sento il suo alito caldo nell’orecchio, la sua voce che mi chiede in un sussurro “Vuoi farmi una sega? Sei capace?”Te la do io. Mi rigiro e in un attimo sono sopra di lui. Ci penso io a infilarmi il cazzo nella figa, mi lascio cadere e in un lampo sono piena di lui.Lo guardo, sta ridacchiando. Non mi sta prendendo in giro, gioca.Mentre passo le unghie della mano sinistra sul fianco, con quella dell’indice della mano destra scrivo sul suo ventre la parola “stronzo”. Ma sorridendo, anche io sto giocando.Mi fermo, impalata sul suo cazzo meraviglioso, glielo mungo con le contrazioni pelviche. Ho fatto sborrare più di uno con questo trucchetto.“Sei fantastica, tesoro, ma quanti cazzi hai preso per imparare così bene?” Sento una nota di ammirazione nella sua voce. Comincio anche a roteare il bacino. Per fortuna ho una fica profonda, me la riempie tutta senza toccare l’utero, che mi farebbe male.“Mai abbastanza, amore. Ma nessuno come il tuo” gli rispondo con voce roca.È quasi vero, ma non è il caso di sottilizzare in un momento come questo, dove è meglio godersi l’erezione piena di qualcuno che puoi gratificare anche con una quasi verità. Ma a pensarci bene, forse è proprio il cazzo più grosso e più utile che mi abbia mai visitato la figa.“È un vero piacere chiavare una puttanella come te”. L’insulto non fa altro che aumentare, se possibile, la mia eccitazione.“Grazie, ti sei guadagnato un voucher per un pompino”. Glielo succhierò, sicuro, al cento per cento. Mi inginocchierò davanti a lui e lo prosciugherò di tutta la sborra che ha. Dovranno venire a riprenderselo in barella. Sarà la madre di tutti i pompini, dopo il mio non ce ne saranno altri degni di essere ricordati, perché io sono la Dea, la più grande troia ciucciacazzi dell’Universo. E sono brava perché mi piace, perché io non faccio pompini, la mia è la comunione pagana col cazzo e godo veramente nel far godere, amo la sborra e con questa mi elevo.Non me ne rendevo conto, ma queste cose gliele dicevo, non le pensavo e basta.Letteralmente mi solleva dal suo cazzo, mi depone sul letto bocconi. Mi prende per i fianchi e mi alza il culo. Un attimo, sento il siluro entrarmi nella figa. Stavolta mi martella a colpi di cazzo, pronunciando frasi sconnesse.“Puttana… ti amo… ah… che figa che sei… ti farcisco di sborra… lo senti il mio cazzo?”Lo sento, eccome. Sto per godere. Sento la marea montante, stavolta sembra partire dalle gambe e risalire. “Sto godendo. Sto godendo! STO GODENDO!!”, urlo con tutta la mia voce.E nell’attimo stesso del picco, del climax, lo sento uscire con un suono di risucchio. Ma io sto godendo. Nessuno può fermare questo orgasmo.Nemmeno il fatto che, con balzo felino, ha spostato di pochi centimetri la mira e me lo infila dritto nel buco del culo.Non lo avrei creduto possibile, l’orgasmo si amplifica. Sento scosse in tutte le articolazioni, cadrei come una bambola di pezza se non mi tenesse su per i fianchi.La lama mi penetra nel cervello. Vedo rosso, poi nero. Poi globi di luce davanti agli occhi e l’orgasmo raggiunge l’apice più profondo, quello che non conoscevo, quello a cui mi ha portato con quella mossa bastarda, inculandomi senza chiedermi il permesso.Me lo chiede adesso. Lo sento, come se la sua voce provenisse da lontano, dirmi “mi piacerebbe incularti, vorrei tanto scoparti nel buco del culo…”Eh no, un’altra scossa, ma è la marea del godimento che mi lambisce per ritirarsi pian piano.Mi lascia, cado a braccia e gambe aperte sul letto, come previsto. Cadendo, il cazzo si sfila dal mio culo, sento il suono come di un tappo che salta.È bravo, mi rannicchia e mi abbraccia in modo protettivo. Io sto ancora assaporando le ultime eco dell’orgasmo, lui mi accarezza e mi bacia teneramente. Mi sussurra cose che non capisco, ne sento solo la musica.A poco a poco il mio respiro si fa regolare, senza rendermene conto mi addormento tra le sue braccia.…Mi sveglio di soprassalto. Sono sola, sotto le lenzuola. Ancora nuda e sudata.Lui non c’è.Come uno zombie mi alzo, quasi inciampo nelle mie scarpine, che sono ai piedi del letto. Scendo la scala del soppalco tenendomi forte sul corrimano perché ho le gambe molli.Guardo in giro, in bagno, nello studio. Non c’è.Sul tavolino del divano c’è il mio smartphone. Vari messaggi, tra cui il suo:“Dormivi così bene che era un peccato svegliarti.Ripasso alle 8 con i cornetti.E per il pompino”.
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5 anni fa
LuisellaC, 26
Ultima visita: 5 anni fa -
Un giorno strano
Esco di casa e mi trovo sotto un temporale incredibile. Piove che Dio la manda! Sono già nero per conto mio e ci mancava anche questo. Il traffico poi è un casino pazzesco, gente che non cammina, altri che invece vanno veloci come razzi e la strada che è un vero fiume di mezzi e di acqua. Mi chiamo Mario, ho cinquantatre anni e sono sposato con Paola che ne ha due meno di me. Il nostro è un rapporto in crisi, da tempo siamo solo due persone che si sopportano e convivono sotto lo stesso tetto. Ma non sempre è stato così. La nostra unione dura da più di trenta due anni, di cui trenta da sposati. Abbiamo due figli ormai grandi e indipendenti, e forse è proprio questo che ci ha fatto perdere l’interesse l’uno per l’altro. In effetti da quando due anni orsono nostra figlia se ne andata per vivere la sua vita il nostro rapporto si è raffreddato, anzi è sparito proprio. Lei che vive e lavora con i suoi orari e le sue amicizie, anzi la sua sola amicizia Angela l’unica con cui esce uno o due volte al mese, e io con il mio lavoro che spesso mi costringe ad orari impossibili e un gruppo di amici con i quali al massimo vado allo stadio o faccio una partita a biliardo. Il resto è solo noia, indifferenza giornate a vivere sotto lo stesso tetto scambiando al massimo dieci parole. No, così non può andare. Mi sento stanco, annoiato e confuso, mi mancano i nostri amplessi, le nostre scopate fatte nei luoghi e nei momenti più impensati. Paola dal punto di vista sessuale è sempre stata una femmina calda e molto vogliosa, mi ha sempre fatto impazzire e io l’ho ricambiata con scopate sempre molto appaganti. Ma adesso sembra tutto finito. Forse è anche colpa mia, da quando ho passato i cinquanta mi sembra che la mia vita sia cambiata, mi sento diverso e anche se uno non vuole ammettere, ti rendi conto che non sei più come prima, specie nel sesso. Si, nel sesso, avverti il cambiamento più netto e deciso. Una volta vedevi una bella figa e subito ti sentivi arrivare il cazzo fin sotto il naso, adesso la guardi e decidi che è una bella donna, pensi che ti piacerebbe scoparla e allora incomincia pensare come te la faresti e solo a quel punto incomincia la tua erezione. Me lo dicevano, ma non ci volevo credere, invece è proprio così e questo mi spaventa un poco, e si è di sicuro riflesso nel nostro rapporto. Poi c’è questa cazzo di pioggia che viene giù sempre più forte. Arrivo al lavoro che sono quasi in ritardo. Sono ingegnere informatico e mi occupo di assistenza informatica presso aziende a cui abbiamo installato sistemi informatici e softwer che poi aggiorniamo e facciamo normale manutenzione grazie ad un programma che ci permette l’accesso da remoto. Questo è il mio lavoro, correggere gli errori degli altri e a volta è anche tanto noioso. Mi immergo nel lavoro, mi passano cinque ore che nemmeno me ne accorgo. Il collega mi dice di andare a mangiare e mi rendo conto che ho lavorato sempre senza mai alzare per un attimo la testa dallo schermo. Vedo due messaggi sul cellulare, uno è di mia moglie che mi dice che questa sera esce con la sua amica, e l’altro è del gruppo di amici che mi comunicano che si troveranno alla sala di biliardi per una serata di gioco. Vado a mettere un pasto nello stomaco, ma sono così scazzato che non faccio nemmeno troppo caso a cosa mangio, poi ritorno al mio lavoro e mi becco una bella seccatura. Una stupida impiegata di uno studio di avvocati a cui abbiamo installato un nuovo programma ha fatto un bel casino, si è sbagliata con le password e ha incasinato tutto il sistema, e per rimediare ha peggiorato ancora di più le cose togliendo le difese e adesso c’è chi se ne approfitta introducendosi negli archivi per sottrarre informazioni. Mi metto a salvare il sistema e mi rendo conto che tutto il loro archivio è sotto attacco e informo il titolare dello studio invitandolo a contattare la Polizia postale per una denuncia e nel frattempo cerco di limitare i danni con dei sistemi di difesa e allora scatta un gioco di attacchi e difese, astuzie e raggiri che mi coinvolgono tantissimo. Il tizio dall’altro capo del gioco è bravo, ma io ho dalla mia anni di esperienza, e poi conosco il sistema meglio di lui per averlo progettato e installato. Dopo circa due ore arriva la cavalleria sotto forma della Polizia postale alla quale lentamente fornisco i dati e i modi per intercettare e neutralizzare l’intruso e lentamente mi disconnetto. Quando finisco il mio lavoro vedo che si sono fatte le ventuno. Ecco il mio lavoro è anche questo, quando sei in ballo non puoi abbandonare il gioco e devi andare fino in fondo. Sono stanco, mentalmente scarico e non ho voglia di andare a giocare a biliardo, decido di andarmene a casa, ma durante il tragitto mi rendo conto che dovrò cucinarmi la cena e non ne ho voglia. Intanto continua a piovere e allora decido di andare a mangiare una cosa in un posto tranquillo, ma non voglio inzupparmi di acqua e opto per un posto nella Citta mercato dove c’è un parcheggio sotterraneo e mi avvio verso questa destinazione. Sono così stanco che sbaglio l’entrata e devo rifare il giro completo della struttura ed entrare dall’ingresso più lontano. Pazienza, tanto non ho fretta. Quando sono in fila per entrare mi trovo davanti un grosso SUV nero e altre macchine. Mi accodo e quando sono appena dentro il parcheggio vedo che la vettura davanti al SUV è quella di mia moglie. Cazzo un classico! Un classico una sega! Quando sei tu che ne sei coinvolto ti senti uno scemo. Osservo un poco distante tutta la scena e vedo che lei parcheggia e poi sale velocemente nel Suv e quando solleva le gambe dalla gonna corta si vedono le autoreggenti. Cazzo! si è messa in tiro la stronza! Resto un momento confuso incapace di reagire e poi dopo decido di seguirli. Loro vanno verso la tangenziale e io dietro che li seguo pensando a mille cose. Mi tornano in mente, come a tutti i cornuti, tanti piccoli dettagli che prima non ci avevo fatto caso, il taglio nuovo dei capelli, il vestire sempre fine ed elegante, ma se al momento lo avevo notato lo avevo anche imputato al fatto che le donne dopo una certa età, cercano sempre di sentirsi belle, e invece io cretino non ho pensato che lo faceva per un altro maschio. Sento uno strano dolore nel petto, sembra come se mi si spezzasse il cuore. Escono alla sesta uscita e poi si dirigono verso un piccolo motel dove si fermano davanti ad un bungalow dove entrano velocemente. Poi che piove tanto, lui non lo vedo perche è coperto dall’ombrello. Resto immobile a guardare la porta chiusa e poi me ne vado. Poco dopo mi devo fermare per vomitare. Cazzo che giornata di merda! Sono incazzato e furioso. Mi sento geloso e nello stesso tempo mi rendo conto che la situazione è il frutto anche della mia indifferenza e quindi è come se me la fossi cercata, e questo mi fa incazzare ancora di più. Giro senza una meta, sento la mente incapace di riflettere, e mi trovo lungo il viale dove ci sono delle puttane che cercano, sotto la pioggia battente, qualche cliente. Mi fermo e ne carico una. Non discuto il prezzo, la faccio salire e basta. Ci appartiamo poco lontano e lei dopo aver preso i soldi si solleva la gonna e si prepara per la scopata, ma io sono nella confusione più totale, la guardo e mi domando che cazzo sto facendo in quella situazione. Poi lei si avvicina, mi tocca il cazzo e io penso a quella stronza di mia moglie che si sta facendo scopare in un lurido motel come questa puttana, allora sono preso da una rabbia furiosa e da una eccitazione fortissima. Mi scopo con rabbia la puttana, che mi chiede di essere più delicato, ma non l’ascolto, sono incazzato nero e lei purtroppo ne fa le spese. Vengo ma non godo, anzi appena sborrato mi sento ancora più depresso e furioso che la riporto nel viale e me ne vado a casa. Rientro e dopo una doccia veloce me ne vado a letto, ma non trovo pace e non ho sonno. Ripenso alla mia vita con Paola e a tutte le volte che abbiamo fatto sesso, ai nostri giochi erotici, la sua paura nello spogliarsi la prima volta in una spiaggia nudista, ai suoi pompini fatti nei luoghi più impensati, alle nostre serate trasgressive dove lei o io ci inventavamo di tutto e poi mi domando come cazzo ho fatto a buttare al vento una vita così bella. La sento tornare, fingo di dormire quando entra in camera accendo di colpo la luce e la sorprendo con la mia presenza. Resta stupita del fatto che io sia già a casa, e fugge letteralmente in bagno. Ne esce dopo diverso tempo con in dosso la camicia da notte e dopo un breve saluto si mette a letto e si gira dall’ altro lato e spegne la luce. Restiamo un poco in silenzio, ma io voglio delle risposte.
“Da quanto tempo ti fai scopare da un altro?”
La sento trasalire, poi fa un lungo sospiro e mi risponde con un tono di voce calmo ma deciso.
“Non lo sai? Mi chiedi una cosa che tu sai benissimo, da quando tu hai smesso di interessarti a me.”
Mi giro verso di lei sono incazzato, ma la sua risposta mi ha trovato indifeso. Non mi aspettavo una simile risposta e passo la contrattacco.
“Mi sembra che anche tu ti sei dimenticata di me. Hai sempre la tua amica del cuore fra i piedi e quindi direi che almeno sono due anni che ti fai sbattere da un altro maschio. Complimenti sei stata brava!”
La mia risposta la ferisce, scatta seduta sul letto, e accende la luce.
“Brutto stronzo! mi fai la predica a me per Angela? Guarda che hai cominciato tu con i tuoi amici del calcio e le tue partite a biliardo a lasciarmi la sera da sola, e quindi non dare a me la colpa se mi faccio scopare da uno che almeno a me ci tiene, quando tu sei diventato così distante freddo nei miei confronti. Da un anno quasi non facciamo sesso e ti sembra giusto questo? Te la sei voluta tu! se fossi stato più presente io non avrei cercato nulla fuori dal nostro rapporto!”
Mi sollevo la guardo negli occhi. Bella da morire. Si, è una vera donna quella che mi trovo davanti. Bella e furiosa allo stesso tempo, leggo una strana luce nel suo sguardo e faccio l’ultima cosa che mai mi sarebbe venuta in mente. Mi sposto e l’afferro la bacio in bocca con lei che cerca di divincolarsi.
“Lasciami sei un bastardo! non voglio!”
La ignoro, le sollevo la camicia da notte e lei che cerca sempre di fermarmi ma con sempre meno convinzione. Nuda è ancora più bella. Le sue labbra senza rossetto sono in invito a cui non resisto e la bacio con passione. Dopo un attimo di indifferenza risponde al bacio e mi succhia avidamente la lingua. Mi stacco dalla bocca e scendo a baciarla lungo il collo, i seni. Quando arrivo alla fica la vedo gonfia, tumefatta e un poco dilatata, mi eccito al pensiero che sto per baciare la sua fica dove un altro uomo ha goduto, l’ha penetrata e questo mi eccita e sconvolge. La lecco avidamente la sento bagnata. Il suo sapore mi sembra diverso, forse sto leccando anche la sborra dell’altro, ma sono eccitato e di conseguenza mi sollevo e la penetro con un solo colpo fino in fondo. Sento che è aperta, ma non mi importa. Lo spingo di colpo fino in fondo e lei assaggia di nuovo i miei quasi venti centimetri che sbattono forza sul fondo facendola godere. La sua bocca aperta è quello che volevo vedere. Mi guarda senza dire nulla e poi solleva le gambe e le attorciglia dietro i miei glutei mentre io la pompo come un pazzo inizia a godere e a incitarmi. Sento la mia donna che partecipa alla scopata e mi viene incontro spingendo in alto il bacino per andare incontro all’affondo del mio cazzo che adesso la sfonda con furore.
…..ssiiii..porcooo..bastadoooooo!!!! scopamiiiii….ssii sei tornatooo finalmente…..daiii sfondamiiiii…..vengo!!! vengoooo!!VENGOOOOO……..
La sbatto come se non ci fosse un domani. Sono scatenato e lei sta godendo nel modo come piace a me e come abbiamo sempre goduto. La sento prossima al massimo del piacere. Ad un orgasmo che li batte tutti, il più bello, intenso, e devastante. Il suo orgasmo quello che mi ha sempre fatto capire quanto fosse bello scopare con lei e pure io sono vicino al piacere, voglio godere insieme a lei.
….ssiiii…ddaiiiiiiii…eccomii..VENGOOOOOOO!!!!...
Urla scossa dal piacere che la fa tremare tutta e mentre io mi scarico dentro di lei che lo sente, e ci gode anche di più.
….sisiii eccommiiii..SBORROOOOO!!!!..oraaaa….
Nello stesso momento che vengo lei mi pianta le unghie con forza nella schiena e mi urla un nuovo grido di piacere.
……….sssiii…ti sentoooooooo!!!!!...ssiiiiiii……
Sfiniti restiamo immobili abbracciati. Solo allora ad un tratto lei scoppia in un pianto dirotto. La stringo a me cercando di consolarla ma lei si stacca e mi batte i pugni sul petto con rabbia.
“Bastadaro!!!Bastardo!!!..Dove sei stato in tutto questo tempo?..Sei un bastardo!!! Io ti amo e sei un bastardo!!! Ho dovuto andare con un altro per farti capire che mi mancavi…ti dovrei lasciare invece ti amo e mi sei mancato tantissimo… Ci sono stata solo questa sera. Mi ha scopato in maniera troppo diversa da te, non sono riuscita nemmeno a godere, ero bloccata e impaurita e lui mi ha solo preso senza nessun piacere e mi sono sentita una stupida e una puttana per colpa tua, ero furiosa. Ti amo e solo adesso mi sono resa conto che solo con te trovo il piacere che voglio. Deciditi se vuoi che non vada più con altri cerca di essere di nuovo il mio uomo. Io ti amo e voglio solo te!”
Restiamo abbracciati e lei si calma poi senza che ce ne accorgiamo ci addormentiamo abbracciati. All’alba mi sveglio e mi sento confuso, è sabato e nessuno di noi due lavora ma lei non è nel letto. Mi sembra di aver sognato, ma sono nudo e ad un tratto la vedo entrare avvolta in una vestaglia da camera molto trasparente con in mano un vassoio con la nostra colazione. Sono stupito e la guardo incredulo. Mi sorride e si siede sul letto, vorrebbe mangiare ma io ho fame di lei e la stringo a me.
“Attento che rovesci tutto!”
La costringo ad appoggiare il vassoio e poi le monto sopra, sono già in tiro e la penetro così all’improvviso e lei mi sorride e mi bacia con passione.
“Questo è l’uomo che amo e che voglio.”
Mentre parla dalla finestra entra un raggio di sole e illumina un nuovo momento che cambia tutto fra noi. Adesso ho capito che per averla devo essere più presente, metterla come mia prima priorità e ci voleva un giorno strano per capirlo
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2
5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa -
l'amico d'infanzia (seconda parte)
Dopo quel primario incontro con il mio amico d’infanzia anche il ritrovarmi a condividere nuovamente situazioni decisamente molto più scabrose di quelle che la sola fantasia non avrebbe mai fatto supporre, divenne l’ineludibile conseguenza di ciò che in fondo tutti noi andavamo complicemente desierando.
Per il mio compagno fu inevitabile dover accettare che si andassero sviluppando forme di trasgressione estrema dove il mio coinvolgimento sarebbe divenuto assoluto, permettendo che si potessero realizzare convegni di ogni genere in cui avrebbero preso parte attiva coloro che si sarebbero trasformati in protagonisti molto più tangibili.
Posseduta con eloquente soddisfazione, in modo tale che non potessero insorgere altri dubbi sul fatto che la mia natura più recondita venisse rivelata in maniera così inconfutabile, divenni una vero strumento di piacere tra le braccia dei due amici ed inusuali amanti, gratificandoli come mai neppure io stessa avrei potuto immaginare, riuscendo a superare la soglia di ogni possibile limite.
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5 anni fa
gloria1951,
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Esigente
“Sono esigente” hai detto, quando un tipo ha provato ad avvicinarsi e toccarti e tu gli hai detto che non era il caso. E anche poi all’altro che, dopo averti lungamente lumato, ti ha salutato dicendoti che eri una gran bella figa… “non mi vanno bene mica tutti…” mi hai detto, mentre ti giravi offrendomi la vista meravigliosa della tua schiena e del lato b… ti ho presa da dietro e l’eccitazione è cresciuta. E mentre ti scopavo l’ho visto entrare: giovane, biondo, con il fisico scolpito… ti guardava…ti ho sussurrato di guardare alla tua sinistra; lo hai visto e hai sussurrato sì… E’ bastato un mio cenno e lui subito si è tolto l’asciugamano e si posto nudo seduto a gambe aperte davanti al tuo viso…. ciao, gli hai detto, e lo hai accarezzato… poi gli hai preso l’uccello in boccaNon ho resistito più; avrei voluto continuare a scoparti, ma vederti giocare è stato troppo bello e ti ho sborrato dentro… tu hai continuato a giocare con lui e il suo uccello; hai fatto una pausa e hai preso anche il mio in mano, poi hi ripreso a giocare con lui; “che bocca!… “ ti ha detto e poi ti ha supplicato di farlo venire… glielo hai menato fino alla sborrata che ti è colata sulla mano…Gli hai sorriso e gli hai chiesto il nome… “Devis” ti ha detto e abbiamo scoperto che non era venuto al club da solo, ma la sua compagna se ne stava a giocare in un’altra stanza…. Era svizzero, di Bellinzona, carino e gentile e aveva 33 anni… Ci ha salutati e tu mi hai detto che era davvero carino, meglio di Rudy, e che era tutto depilato… ti ho chiesto se volevi che mi facessi dare il numero di telefono e mi hai sorriso… Siamo scesi e mentre bevevi la tisana lo abbiamo rivisto… Ti ha salutato con un gran sorriso; così gli ho chiesto se gli avrebbe fatto piacere scambiarci i recapiti per magari rivederci ancora; mi ha detto sì con entusiasmo e mentre cercava il telefono nell’armadietto mi ha detto che ero molto fortunato a stare con una donna cosi bella e giovane…. Ho risposto che era vero! Tornati di là lui continuava a guardarti, anche se la su ragazza lo aveva raggiunto… Se gli avessi fatto un nuovo cenno sono sicuro che sarebbe tornato su con te… ma era tardi e dovevamo rientrare… Anche ora, mentre scrivo, il cazzo mi diventa duro al pensarti con lui…
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5 anni fa
albimanu,
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l'amico d'infanzia (prima parte)
Che un mio amico d’infanzia fosse davvero anche molto porco era cosa risaputa sin dai tempi della prima adolescenza in cui, a dispetto di quella che sin da allora era la sua forma fisica, aveva fatto di lui il ragazzo assieme al quale erano iniziate le prime esplorazioni intime.Quelle esperienze allora condivise, dopo un incontro casuale avvenuto in età già matura, avevano riportato inevitabilmente alla memoria ciò che era stato e di cui era impossibile negare i fatti, facendo rivivere sensazioni evidentemente mai del tutto dimenticate nonostante il tempo trascorso non avesse per nulla modificato in meglio quella sua opulenta fisicità.Tuttavia, privelegiando altri fattori che andavano ben oltre quel suo aspetto, come l’essere stato da sempre molto creativo e capace di realizzare ritratti di ogni genere, si era così specializzato nell’arte pittorica e fotografica e da ciò il chiedermi di posare per lui divenne un motivo in più per stimolare quelle segrete passioni già presenti in me e solo da essere coltivate .Il mio stesso compagno godeva sempre nell’esibirmi al suo fianco, ben consapevole di quanto potessi risultare desiderabile anche agli altri, ed innescandone le morbose fantasie che condividevamo nell’intimo.Sapere che mi sarei esposta anche in maniera integrale di fronte a colui che mi aveva iniziata alle primordiali pratiche sessuali, lo eccitava oltre l’immaginazione, obbbligandolo ad ammettere che l’idea di sapermi in quelle situazioni, sebbene potessero da un lato ingelosirlo non poco, tuttavia lo rendevano capace di fargli accettare la particolarità che da ciò avrebbe potuto generarsi.Dalla rinnovata frequentazione divenne allora quasi inevitabile manifestare nel contempo anche inusuali passioni recciproche, generando frangenti emotivi molto intriganti, ed accrescendo ancor più reali desideri di trasgressione.Il coinvolgimento divenne assoluto quando la stessa complicità del mio compagno ne incentivò le cerebrali fantasie, amplificando ciò che intimamente lo faceva da sempre eccitare, immaginandomi posseduta da qualsasi altro individuo, dicendosi certo che quell’amico sarebbe stato perfetto ad interpretrare un simile ruolo anche nella realtà.Ecco che allora non fu per nulla difficile lasciare che si potessero compiere tutte quelle che sino ad allora erano state solo fantasiose elucubrazioni mentali, rendendo tangibile e privo di formali pregiudizi tutto ciò che altrimenti chiunque avrebbe potuto ritenere un fatto alquanto improbabile……
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5 anni fa
gloria1951,
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LUCY
Arrivati in paradiso! Irene mi ha voluto fare un regalo stupendo, siamo da poche ore al LUX South Ari Atoll, alle Maldive, la laguna che circonda il nostro bungalow, a palafitta sul mare, è di una bellezza che toglie il respiro, i bungalow si protendono sulla laguna e sono raggiungibili con una passerella, sono distanti fra loro una decina di metri così da garantire il massimo della privacy, a terra ci sono tutti i servizi compresi negozi ristoranti e luoghi di svago, il posto è davvero un incanto e sono certo che sarà una vacanza da sogno, il bungalow è arredato con tutti gli accessori utili, nel patio ci sono 2 sdraio ai bordi di una vasca idromassaggio a livello del pavimento, 2 metri sotto la laguna è raggiungibile con una scaletta. Siamo a metà pomeriggio quando finiamo di sistemare le valigie e ne approfittiamo subito per fare un bagno nella laguna sotto il nostro bungalow, mentre siamo in acqua Irene mi fa cenno di guardare verso il bungalow accanto al nostro, nel patio in piedi che sorseggia una bevanda c’è una coppia nuda, quando ci giriamo ci fanno cenno di saluto alzando i bicchieri in segno di brindisi, quando usciamo dall’acqua, si avvicinano a noi e ci presentiamo. Gustav ed Aline sono olandesi, lui il classico vichingo alto biondo con occhi azzurri con un bel fisico, lei bassina mora leggermente in carne e con 2 bellissimi occhi verdi, alla nostra domanda ci informano che sull’isola in generale non è ammesso il nudismo, ma nei bungalow distanti dalla riva se i vicini non si lamentano viene ammesso, gli diciamo che per noi non c’è problema e che anzi ne avremmo approfittato anche noi, ci salutiamo cordialmente con un arrivederci ai giorni a seguire. In attesa di andare a cena approfittiamo anche noi per farci un aperitivo, io mentre fumo una sigaretta bevo seduto sulla sdraio, Irene si immerge nella vasca idromassaggio, dopo una decina di minuti è di nuovo lei che mi fa cenno di guardare verso i vicini, tutte e due sono nella vasca idromassaggio, Gustav seduto sul bordo con i piedi in acqua, mentre Alina che è immersa si è avvicinata ed ha iniziato a fare un pompino a Gustav che da lontano fissa Irene, dopo un po’ anche Gustav scende in vasca ed inizia a scopare a pecorina Aline restando dentro l’acqua. Irene esce dalla vasca e si stende accanto a me, la scena l’ha fatta eccitare, continuiamo ad osservarli iniziando anche noi a farci qualche carezza, ora anche Aline fissa me sorridendomi mentre Gustav continua a scoparla, restiamo sdraiati a toccarci e guardarli fino a che non godono, io ho continuato ad accarezzare Irene che adesso è molto bagnata, nel frattempo anche noi ci siamo tolti i costumi, e quando Irene mi sente eccitato al punto giusto mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi mentre io accarezzo il suo seno, facciamo l’amore incuranti dei vicini e pur sapendo che di sicuro ci stanno osservando evitiamo di guardarli a nostra volta, anche noi godiamo insieme e poi restiamo abbracciati per lungo tempo, forse i nostri vicini aspettavano qualche cenno di invito da parte nostra ma noi abbiamo preferito per adesso restare da soli. La sera andiamo a cena in uno dei ristoranti del resort e dopo cena dopo aver fatto una passeggiata per dare una guardata intorno, quando stiamo per sederci in un bar a bere qualcosa, ci sentiamo chiamare, ad un tavolo vicino Gustav ed Aline ci invitano a sedere con loro, scambiamo una occhiata fra noi e decidiamo di accettare. Passiamo un paio di ore a chiacchierare ed a bere, soprattutto Gustav, io mi limito molto negli alcolici, durante la serata più di una volta si avvicinano a Gustav ed Aline altre coppie a salutarli ed alle quali veniamo presentati, da buoni olandesi privi di tabù ci dicono che sono una coppia aperta a cui piace trasgredire, io non so per quale motivo ma un presentimento, mi fa evitare di dirgli che lo siamo anche noi e gli lascio credere che non abbiamo avuto esperienze del genere, Irene mi sorride ironicamente ma avalla la mia scelta, sul tardi ci avviamo insieme ai bungalow e quando ci invitano a bere qualcosa da loro decliniamo cortesemente l’invito rimandandolo al giorno dopo e ci avviamo al nostro bungalow, una volta a letto Irene mi dice che non si sarebbe aspettata il mio declinare l’invito al prosieguo della serata, ed io ne approfitto per spiegargli che ho una strana sensazione e che pur essendo loro, fisicamente, una bella coppia il mio sesto senso mi consiglia di andarci cauto, poi aggiungo che avendo parecchi giorni di vacanza, attendere un po’ era meglio. Il mattino dopo per fare colazione dobbiamo per forza recarci al “centro” e lo stesso sarà per il pranzo, non avevamo valutato tutto ciò pertanto quando siamo al “centro” chiedendo veniamo a sapere che potremmo avere una persona di servizio anche 24/24, volendo fare una vacanza in totale relax ci accordiamo per averne una disposizione dal mattino successivo, la quale si occuperà di portarci colazione e pranzo e di pulire il nostro bungalow, quando l’addetto ci chiede se volevamo la persona in servizio 24/24 io gli chiedo dove si sarebbe sistemata e con mia sorpresa come risposta ricevo solo un sorriso, optiamo per averla a tempo pieno e poi con Irene pensiamo che forse si sarebbe sistemata nel divano in salotto, ma non era un problema poiché eventualmente avremmo ridotto l’orario, ne approfittiamo, non avendo intenzione di ritornare, di prendere del cibo per il pranzo. Approfittiamo del fatto che al molo c’è in partenza una barca per imbarcarci a fare il tour degli isolotti circostanti, visitiamo dei luoghi di una bellezza indescrivibile con spiagge di sabbia finissima incontaminate decidiamo che nei giorni a venire affitteremo una barca per visitarli con calma da soli, rientriamo per pranzo e dopo aver mangiato ci sdraiamo a prendere il sole e rilassarci. A metà pomeriggio rivediamo Gustav ed Aline che ci fanno cenno di invito da loro, decidiamo di accettare e li raggiungiamo, molto gentilmente ci cedono le loro sdraio e ci offrono da bere, mentre io gli racconto del tour del mattino, Irene si alza e si immerge nell’idromassaggio mentre noi continuiamo a chiacchierare, dal modo come ci guardano è chiaro che avrebbero voglia di concludere con noi, decido di mettere da parte il mio scetticismo quando guardando Irene lei con un cenno mi fa capire che per lei è ok, non dico nulla ma inizio a rispondere in modo eloquente agli sguardi di Aline, Irene dal canto suo sembra disinteressarsi di tutto e godersi l’idromassaggio. Quando Gustav entra in casa a prendere altre bevande Aline si alza e raggiunge Irene nell’idromassaggio, Gustav, che ne frattempo era ritornato, ed io restiamo seduti ad osservarle, mentre lui continua a bere birra io al contrario mi rilasso fumando, Aline lentamente si è avvicinata ad Irene, che sta sdraiata, ad occhi chiusi e con la testa reclinata, a godersi l’idromassaggio, si nota chiaramente che una mano di Aline sta accarezzando la sua coscia, poi lentamente sale piano ed inizia a toccargli il seno, Irene sembra gradire inarcando il suo corpo ed offrendolo alle carezze ed ai baci di Aline che dopo aver baciato e succhiato i capezzoli inizia a dargli baci sul collo, conosco molto bene Irene per capire che è molto eccitata, e pur gradendo lei gli uomini non disdegna le carezze ed i baci di una donna, quando infine Aline bacia le sue labbra mentre con le mani continua a toccare il seno, anche lei allunga le mani per ricambiare le carezze sul seno, anche noi uomini siamo eccitati ma restiamo ad osservarle, Gustav rompe gli indugi e li raggiunge nella vasca inizia subito con le attenzioni verso Irene inizia a toccarla e raggiunge subito la sua figa, dalla reazione di Irene ho sensazione che l’abbia subito penetrata con le dita, poi prende la sua mano e la invita a toccargli il cazzo, Irene ha un piccolo scarto guardando verso l’altro bungalow Aline intelligentemente capisce la prende per mano e la invita a uscire dalla vasca, e dopo essersi asciugati ci avviamo tutte e 4 nella loro camera da letto. Aline fa sdraiare Irene sul letto poi affonda il viso fra le sue gambe ed inizia a leccarla, mi avvicino ad Irene ed inizio a baciarla in bocca approfittando di chiedergli se tutto ok e se vuole continuare, lei mi risponde di si ed io continuo a baciarla accarezzandogli il seno, Gustav, in modo molto discutibile, incurante che io alterno baci sulle labbra di Irene, in un momento di pausa avvicina il suo cazzo alle labbra di Irene, lei lo accoglie in bocca ed io mi sposto leggermente irritato, Gustav inizia a incitarla a succhiare, Aline a questo punto si stacca da Irene e volge le sue attenzioni verso di me, inizia a farmi un pompino, io la invito sul letto in un 69, la sento già bagnatissima e dopo qualche leccata non perde tempo e mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi con foga sempre maggiore e dopo pochi minuti gode per poi accasciarsi di fianco a me, incurante del fatto che io non ho ancora goduto, mi posiziono accanto a lei e la invito al alzare una gamba in modo da poterla penetrare e rimango dentro di lei continuando a dare piccole spinte nella speranza che si ecciti ancora per continuare, lei per un po’ resta immobile ed insieme osserviamo i nostri partner. Gustav è sempre in ginocchio sul letto e tiene con una mano per i capelli Irene mentre gli fa il pompino, conoscendola sono certo che non gradisce affatto il modo, lui ogni tanto si lascia andare a turpiloquio, cosa non affatto gradita da Irene, ad un certo punto sembra quasi che stia per godere allora in modo brusco la mette a pecorina ed affonda dentro di lei, ci scambiamo uno sguardo con Irene e la vedo molto contrariata, conoscendola bene era prevedibile, Gustav inizia a pomparla in modo frenetico egoisticamente pensando solo al suo godimento, la goccia che fa traboccare il vaso arriva quando lui inizia a schiaffeggiarla sulle natiche continuando con il suo turpiloquio con frasi abbastanza pesanti, Irene si stacca velocemente da lui ed esce dalla stanza quasi di corsa, da parte sua Gustav essendo al limite inizia a masturbarsi, incurante della reazione di Irene, ed in pochi secondi gode. Nel frattempo anche io mi sono staccato da Aline, mi guardano in modo interrogativo ed allora gli spiego il motivo della reazione di Irene, gli faccio presente che noi amiamo fare sesso in modo dolce con particolare attenzione che tutti possano arrivare all’orgasmo, aggiungo anche che Irene odia essere apostrofata con frasi da turpiloquio ed odia soprattutto gli schiaffi sulle natiche, mi guardano perplessi poi Gustav esordisce dicendo che la prossima volta eviterà di usare certi modi, gli rispondo che conoscendo bene Irene non credo proprio che ci sarà una seconda volta, li ringrazio dell’ospitalità li saluto e anche io li lascio per raggiungere Irene. Quando arrivo al nostro bungalow la trovo sulla sdraio all’esterno, il suo viso è molto corrucciato, e si nota chiaramente che è molto incazzata, mi sdraio anche io ed inizio a fumarmi una sigaretta dandogli il tempo di smaltire l’incazzatura, dopo una decina di minuti in cui stiamo in silenzio, mi avvicino a lei ed inizio a coccolarla, la stringo a me in un abbraccio e poi inizio a baciarla lentamente, inizio anche ad accarezzarla ma quando la mia mano arriva alla sua figa la trovo completamente asciutta, non insisto e mi limito a tenerla stretta a me continuando a baciarla, restiamo per lungo tempo così in silenzio fino a che lei mi chiede soltanto se io avevo goduto, gli rispondo negativamente dicendo che quando lei era andata via anche io mi ero staccato da Aline, lei aggiunge soltanto che avevo avuto il giusto presentimento, poi mi invita a non parlarne più ed andiamo a prepararci per la cena. Durante la cena ridiamo e scherziamo, Irene approfitta e beve un bicchiere di vino in più, diventa euforica, poi mi invita a ballare nella zona disco, lei è bravissima con i balli caraibici, io un po’ meno, si struscia a me in modo molto provocante ed è molto sex, non passa inosservata e molti uomini se la mangiano con gli occhi, poi ad una certo punto mi prende per mano e mi porta in spiaggia, togliamo le scarpe ed incuranti dei vestiti eleganti, ci sdraiamo sulla sabbia, le onde a volte arrivano a bagnarci i piedi, inizia a baciarmi e mi chiede di prenderla lì, incurante di chi ci osserva, in un lampo tolgo i pantaloni mentre lei alza soltanto il vestito essendo sotto completamente nuda, mi invita a penetrarla subito perché vuole sentirmi dentro di lei, poi mi prega di restare immobile, sento le contrazioni della sua figa, sembra quasi risucchiarmi, siamo immobili eppure i nostri sessi provano sensazioni stupende, gode subito e mi invita a non smettere, inizio a muoversi lentamente e dolcemente dentro di lei, mi stringe forte mi bacia ed accavalla le gambe dietro la mia schiena e quando inizio a dare colpi con cadenza più veloce mi prega di godere insieme a lei, e quando i miei schizzi la riempiono anche lei ha un altro orgasmo molto più intenso che fa vibrare tutto il suo corpo.A causa della situazione dei nostri vestiti decidiamo di ritornare al bungalow percorrendo la spiaggia, durante il tragitto iniziamo a scherzare come 2 ragazzini finendo addirittura in acqua completamente vestiti, Irene torna di ottimo umore e dimentichiamo l’esperienza non positiva avuta con i nostri vicini, continuiamo a scherzare fino a quando non ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo veniamo svegliati sentendo bussare alla porta, mi alzo ad aprire un po’ contrariato pensando siano i nostri vicini, quando apro la porta sull’uscio c’è una ragazza mulatta con un vassoio con la colazione in mano, la faccio entrare e subito corro a coprirmi essendo nudo, chiamo Irene che arriva mentre la ragazza apparecchia per la colazione. Lucy come dice di chiamarsi è una mulatta molto giovane, poi dirà 20 anni, capelli corti e ricchi un viso molto bello, ha un piccolo gonnellino ed un reggiseno, ha un corpo stupendo ma la cosa che mi colpisce di più è il suo culo, piccolo e rotondo di una bellezza sconvolgente, Irene mi osserva mentre la guardo poi mi fa un sorrisetto complice avendo notato con quanto desiderio la guardo, mentre noi facciamo colazione Lucy senza aspettare inizia a sistemare e pulire la nostra camera mentre noi una volta finita la colazione ci spostiamo all’esterno a prendere il sole, chiacchieriamo scherzando e facendo battute, Irene mi stuzzica dicendo che ero stato io a richiedere una cameriera donna e giovane, io sorrido e gli dico che se la cosa la fa ingelosire provvederò a farci mandare anche un cameriere maschio carino e giovane, passiamo la mattinata a crogiolarci al sole ed a fare il bagno nella laguna, Lucy è stata quasi sempre in casa a sistemare tranne quando, a metà mattina, ci ha passato il telefono per farci ordinare il pranzo, adesso dopo aver riempito il vassoio con i resti della colazione si avvia verso il centro a ritirare il pranzo, mentre cammina la guardo di spalle e non posso fare a meno si ammirare il suo stupendo culo, anche Irene ammette che è davvero una favola aggiungendo che se fosse disponibile lei non mi precluderebbe la possibilità di godermelo, scherziamo ancora con battutine poi io in modo serio gli chiedo se fosse d’accordo se provassimo a vedere se eventualmente Lucy fosse disponibile a qualcosa in più con noi, Irene mi dice che logicamente si può tentare ma mi ricorda, come sempre, che lei non è particolarmente attratta dalle donne e che preferisce il cazzo alla figa. Quando Lucy torna con il pranzo apparecchia poi ci chiama per pranzare, notiamo che è apparecchiato solo per due, mentre per lei aveva apparecchiato nel piccolo cucinino, la invitiamo a sedere a tavola non noi dicendogli che anche per i giorni a venire lei mangerà insieme a noi e non da sola, durante il pranzo parliamo del più e del meno e quando Irene viene a sapere che Lucy è bravissima nei balli caraibici si fa promettere che dopo il pranzo gli darà lezioni. Dopo mangiato ci sdraiamo fuori al sole mentre Lucy sistema, l’abbondante mangiata il ed il sole mi stanno facendo abbioccare e lo stesso vale per Irene, quando stiamo quasi per chiudere gli occhi dall’interno sentiamo arrivare le note di una canzone sensuale, sulla porta Lucy invita Irene per la lezione di ballo, li seguo anche io, quando Lucy inizia a muoversi con movimenti molto sensuali non posso fare a meno di avere l’inizio di una erezione che diventa prepotente quando inizia un movimento del culo spettacolare, vedere il suo corpo ed il culo che sobbalza in modo così erotico davanti ai miei occhi mi fa avere una tremenda erezione, anche Irene imitandola nei movimenti la osserva con un po’ di invidia visto che non riesce a imitare perfettamente i movimenti. Lucy balla in modo molto sensuale, girando intorno ad Irene come a corteggiarla, a volte si ferma per fargli vedere bene i movimenti da eseguire, io non posso che osservarli estasiato, l’atmosfera pian piano diventa molto erotica, quando finisce il primo brano ed inizia il secondo, Irene, conoscendo il ballo, abbraccia Lucy ed inizia a ballare con lei, è uno spettacolo osservarle soprattutto quando il ballo prevede che i loro corpi si struscino, ma a questo punto vedo Irene che spalanca la bocca come in un moto di meraviglia, poi scoppia in una risata cosi forte da farla piegare su se stessa e quindi staccarsi da Lucy, poi si avvicina a me e dopo avermi dato un bacio in bocca mi chiede, con mio stupore, se ero d’accordo che iniziasse lei a provare la disponibilità di Lucy, gli rispondo che non doveva nemmeno chiedermelo e che era quello che sognavo. Quando ricominciano a ballare Irene si fa più intraprendente, si struscia sempre con maggior insistenza poi, visto che lei è a seno nudo ed indossa solo un leggero pareo trasparente intorno alla vita, chiede a Lucy se gli può togliere il reggiseno, saltano fuori due tette stupende, piccole e sode, e mentre ballano spesso i loro capezzoli vengono a contatto inturgidendosi, sono molto meravigliato del comportamento di Irene che dopo aver bisbigliato qualcosa all’orecchio di Lucy si fa sempre più intraprendente, ogni volta che i nostri sguardi si incrociano mi sorride con uno sguardo divertito, quando poi inizia a baciarla sul collo i loro corpi aderisco come ventose, e quando alla fine le loro labbra si incontrano si lasciano andare ad un lungo bacio appassionato, adesso anche Lucy mi guarda con un sorrisetto, quando finisce la musica, Irene la prende per mano e la porta in camera da letto dicendomi di seguirle, la fa sdraiare sul letto invitandomi a sdraiarmi accanto poi inizia di nuovo a baciarla in bocca, anche io sono eccitatissimo e Irene mi invita a togliere i pantaloncini poi mi bacia e sorridendo ironicamente in modo enigmatico mi chiede se desideravo che proseguisse, sorridendo, gli rispondo solo che se si ferma adesso la uccido. Lucy è sdraiata sul letto, Irene sopra di lei continua a baciarla, poi scende sul collo per poi arrivare al seno, succhia i suoi capezzoli, e poi scende sempre in giù iniziando a togliergli il gonnellino, sono meravigliato dal comportamento di Irene, anche se in passato è successo che scambiasse qualche leccata in un 69, non era mai stata per prima a farlo nè tantomeno di sua iniziativa come adesso, sono meravigliato ma tremendamente eccitato, e quando finalmente toglie il gonnellino a Lucy tutto mi è chiaro, un cazzo di notevoli dimensioni viene allo scoperto, Irene guarda il mio viso meravigliato e scoppia in una grossa risata dicendomi che adesso per prima voleva continuare lei, lo prende in mano e lo accarezza dolcemente, lo osserva ed ammira, inizia a menarlo dolcemente, si piega e con la lingua lecca la cappella, non ha fretta, lentamente con la lingua lo percorre in tutta la sua lunghezza per poi ingoiarlo tutto ed iniziare a succhiarlo, li guardo estasiato, Lucy si è rivelato essere un trans, la cosa non mi preoccupa più di tanto, resta il fatto che ha un culo da favola, e sono certo che prestissimo lo potrò penetrare. Lucy resta immobile quasi come una bambola, ma poi quando mi stendo più vicino a lei allunga la mano ad afferrare il mio cazzo, è molto delicata ed inizia in modo molto dolce a farmi una sega, Irene è estasiata continua a succhiargli il cazzo e quando la mia mano raggiunge la sua figa la trova un lago di umori, basta solo accarezzargli il clitoride ed ha un orgasmo, mugugna godendo ma non smette di succhiare il cazzo di Lucy, continuiamo per un po’ in questo modo, poi Irene ha voglia di essere penetrata, va sopra Lucy e si impala al suo cazzo scendendo lentamente fino a prenderlo tutto per poi piegarsi e dargli un lungo bacio, sono eccitatissimo anche io, gli vado dietro ed inizio a leccare il suo buchetto del culo, Irene gradisce molto e non vede l’ora che anche io la penetri in contemporanea, quando la mia cappella sfiora il suo culetto mi prega di fare presto che sta per godere, quando spingo e scivolo tutto dentro di lei, un orgasmo la sconquassa, urla e si dimena continuando a godere e pregandomi di non fermarmi i suoi continui orgasmi fanno godere anche Lucy che contrare il suo corpo lanciando un urlo, a questo punto mi stacco da Irene e do il mio cazzo in bocca a Lucy, che inizia a succhiarlo mentre anche Irene lecca la parte che resta fuori, basta poco ed anche io godo in bocca a Lucy che ingoia tutto continuando a succhiare e facendomi provare sensazioni indescrivibili, Irene mi abbraccia fortissimo dandomi un lunghissimo bacio e dicendomi che vorrebbe che la vacanza non finisse mai, poi ci sdraiamo spossati mentre Lucy efficiente come sempre si affretta a preparare dei cocktail che ci porta da bere, restiamo abbracciati continuando a baciarci Irene continua a strusciarsi chiaro segno che ha voglia di continuare, Lucy dopo averci portato da bere è rimasta in piedi a guardarci, la osservo attentamente e se non fosse per il cazzo, veramente notevole anche da moscio, non ha nulla di maschile e quando si gira di spalle facendo vedere il suo fantastico culo dimentico anche che davanti ha il cazzo. Irene è di nuovo bagnatissima, appena la sfioro con una carezza gode di nuovo, la situazione che si è creata l’ha eccitata in modo pazzesco, ed anche io inizio ad eccitarmi, con leggere contrazioni il mio cazzo inizia ad avere leggeri movimenti e mentre lo faccio fisso Lucy che a sua volta guardando Irene cerca un cenno di intesa per poi appena avuto fiondarsi subito sul mio cazzo. Inizia ad accarezzarlo lentamente facendomi una sega con molta dolcezza, poi si stende quasi sopra di me e sempre tenendo il cazzo fra le sue mani inizia a baciarmi il collo il petto, per un attimo ho sensazione che voglia baciarmi in bocca, ed io mi giro subito verso Irene che è sdraiata al mio fianco ed inizio a baciare lei, Lucy percorre con la lingua tutto il mio corpo, il mio cazzo è cosi duro che quasi fa male, quando lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo sto quasi per godere, mi concentro per prolungare, Irene intanto continua a baciarmi come prima faceva Lucy, anche la sua lingua percorre tutto il mio corpo, poi mi sussurra che vuole guardarmi mentre inculo Lucy che dal canto suo mi fa provare sensazioni stupende leccando il mio cazzo, quando sta per venirmi sopra ed impalarsi, Irene gli fa cambiare posizione, la invita si a venirmi sopra ma dandomi le spalle, e quando Lucy finalmente appoggia il mio cazzo sul suo buchetto e lentamente se lo fa scivolare tutto dentro vado in estasi, Irene si è spostata davanti a Lucy che in quella posizione gli mette a disposizione il suo cazzo, inizia a succhiarlo mentre con una mano inizia ad accarezzare le mie palle, vorrei che il tempo si fermasse per poter godere all’infinito di quelle sensazioni, ma l’estasi totale mi assale quando Lucy inizia a muovere il suo culo come quando balla, sensazioni indescrivibili martellano la mia mente e non riesco più a trattenermi e godo scaricando tutto dentro al culo di Lucy che a sua volta quando sente i miei schizzi gode a sua volta, e con mia meraviglia, visto che non lo gradisce molto, Irene ingoia tutto senza staccarsi dal cazzo di Lucy, anche lei è eccitatissima ed allora la facciamo sdraiare ed iniziamo a leccarla su tutto il corpo fino a che mentre gli lecco la figa gode anche lei inondando la mia bocca dei suoi umori, succhio e bevo tutto assecondando con le mie leccate le contrazioni del suo corpo, poi ci lasciamo andare spossati. Restiamo a letto a rilassarci per un paio di ore, Lucy ci racconta della sua vita e della sua famiglia, e veniamo a sapere che fin da piccola ha sempre avuto fattezze femminili e con il tempo ha poi accettato la sua situazione, eravamo convinti che era una prassi per lei fare sesso con uomini o coppie di turisti che arrivavano al resort e restiamo piacevolmente impressionati quando ci confida che invece era la prima volta, veniamo a sapere che i suoi rapporti fino ad allora erano stati solo di natura “incestuosa” venendo abusata da zio e cugini ed anche dal padre, ci racconta il tutto in modo molto naturale senza piangere ne facendo trasparire emozioni, è molto serena, noi al contrario siamo molto toccati e proviamo molta tenerezza nei suoi confronti ed i nostri sguardi glielo trasmettono, ci guarda in modo molto riconoscente e prima che me ne rendo conto, all’improvviso, mi da un bacio in bocca per poi darne un altro a Irene, poi si alza ed esce dalla stanza, io ed Irene ci guardiamo senza dire nulla ma dentro di noi qualcosa si è smosso, decidiamo di portare a cena con noi anche lei e decidiamo di prepararci, facciamo la doccia insieme tutte e 3 continuando a baciarci e toccarci e quando Irene gli fa indossare uno dei suoi vestiti e delle sue scarpe e dopo averla truccata uno spettacolo stupendo si presenta ai miei occhi al punto che mi passa la voglia di cenare e vorrei portarla di nuovo a letto. Quando ci avviamo al ristorante siamo euforici al massimo, sono in mezzo a loro che mi tengono abbracciato, al nostro ingresso sguardi di invidia mi trafiggono, sono accompagnato da 2 donne stupende e gli uomini le guardano spogliandole con gli occhi, notiamo ad un tavolo Gustav ed Aline con altre 2 coppie, ci fanno un cenno di saluto a cui rispondiamo in modo abbastanza freddo e ci accomodiamo al nostro tavolo, durante la cena continuiamo a ridere e scherzare ed alla fine dopo 2 bottiglie di champagne siamo tutte e 3 leggermente euforici, quando inizia la musica Lucy mi costringe a ballare con lei, io sono pessimo ballerino ma lei si stringe a me in modo molto sensuale ed erotico facendomi invidiare dai presenti, mentre siamo a ballare noto Gustav che si avvicina ad Irene, il suo volto cambia aspetto da felice e radioso diventa freddo e distaccato, scambiano qualche parola e poi noto che mestamente Gustav si allontana. Quando ritorniamo al tavolo Irene mi mette al corrente che Gustav prima l’aveva invitata a ballare e dopo il suo rifiuto aveva fatto invito per raggiungerli al loro tavolo ricevendo un altro rifiuto, sorrido pensando al godimento di Irene per la sua piccola vendetta, l’episodio viene subito dimenticato e poco dopo sempre accompagnati da sguardi di invidia ci avviamo al nostro bungalow, durante il tragitto è un continuo toccarci e baciarci per finire a metterci a cantare, a dire il vero in modo molto stonato, siamo impazienti si arrivare al bungalow, ma la notte è lunga ed avremo tutto il tempo per divertirci. Vado per primo a farmi una doccia rinfrescante e quando finisco resto meravigliato dello spettacolo che mi si presenta davanti, Irene con vestito alzato fino alla schiena è piegata a pecorina sul bordo del letto, Lucy anche lei ancora vestita con il vestito alzato da dietro la sta scopando, il mio sguardo incrocia quello di Irene in modo enigmatico, allora lei si stacca ed invita Lucy ad andare a fare la doccia, appena restiamo solo si avvicina e mi prega di prenderla, io gli rispondo che abbiamo tutto tempo a disposizione e che non c’è fretta, ma lei vedendo il mio viso un pò corrucciato, mi chiede scusa affermando che pensava che il nostro accordo di fare sesso sempre insieme visto che eravamo stessa casa era derogato, ci chiariamo e lei inizia a baciarmi per poi quando arriva Lucy avviarsi a fare la doccia bisbigliandomi all’orecchio che se mentre aspettavamo iniziavo a “giocare” con Lucy lei non sarebbe stata gelosa perché sarebbe arrivata dopo pochi minuti. Lucy inizia subito a farmi un pompino ed io, forse inconsciamente per far ingelosire Irene, la faccio mettere subito a pecorina ed inizio a scoparla, quando Irene arriva mi viene accanto ed inizia a baciarmi ed accarezzarmi per poi sussurrarmi che mi vuole dentro di lei, mi stacco da Lucy, faccio sdraiare Irene sul bordo del letto ed inizio a leccargli la figa mentre Lucy si occupa del mio cazzo ingoiandolo tutto, dopo pochi minuti Irene mi prega di penetrarla, gli faccio alzare le gambe fin sopra le mie spalle ed in questa posizione con un colpo secco sono tutto dentro di lei, invito Lucy a dargli il cazzo in bocca e in questa posizione basta poco ed inizia a godere, adesso è eccitata al massimo, ed è mia intenzione farla godere tantissimo quindi mi metto sdraiato sul letto e la faccio venire sopra, l’attiro a me ed invito Lucy a penetrarla da dietro, lei prima la lecca un po’ poi con delicatezza piano piano spinge fino a che il suo grosso cazzo non è tutto dentro di lei. Irene adora la “doppia” inizia a urlare e continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, sento i suoi umori scendere lungo il mio cazzo gode una infinità di volte fino a che si lascia andare sul mio petto, ci fermiamo un attimo anche se siamo con i cazzi ancora duri, appena riprende respiro invito Lucy ad andargli sopra e penetrarla e mentre sono in questa posizione io gli vado dietro allargo le sue chiappe e spingo il mio cazzo dentro il suo culo, adesso anche Lucy, anche se in situazione diversa, sta facendo la sua “doppia” mi godo il suo culo che accoglie il mio cazzo fino a che iniziando da Irene in sequenza godiamo tutte e tre uno dietro l’altro, ci rilassiamo e quando io decido di uscire a fumare una sigaretta, baciando Irene gli sussurro che se ha voglia può continuare, mi guarda sorpresa ma mi risponde che non ce la fa più e vuole riposare, al mio rientro Lucy e sdraiata sul divano e quando raggiungo Irene chiedendo perché non era rimasta lei mi risponde che per quel giorno era stato abbastanza infrangere una delle nostre regole, ci addormentiamo abbracciati.Il mattino dopo vengo svegliato da una strana sensazione, ed infatti quando apro gli occhi vedo Irene che sta succhiando il mio cazzo, ottimo modo per svegliarmi, ma noto anche Lucy dietro di lei che sta prendendola a pecorina, la incita a scoparla più forte ed in poco tempo gode urlando, poi tutte e due a 2 bocche iniziano a occuparsi del mio cazzo, come il giorno prima le loro lingue non mi danno tregua, mi godo le sensazioni bellissime che mi danno, ma visto che siamo solo a inizio mattina e prevedendo che sarà altra giornata intensa evito di godere per preservare le forze e mi stacco da loro per andare a fare colazione. Irene mi segue e facciamo colazione sul patio, Lucy inizia a occuparsi della casa, cambia lenzuola, rifà i letti per poi come il giorno prima avviarsi al “centro” a ritirare il pranzo, quando passa davanti a Bungalow dei nostri vicini la osservano molto vogliosi ma lei risponde in modo molto freddo al loro saluto. Dopo il pranzo Irene mi invita a sdraiarci sul patio, ci crogioliamo al sole per un bel po’, poi quando lei si avvicina a me inizia a strusciarsi e a baciarmi facendomi capire chiaramente che ha voglia di far l’amore io gli chiedo di chiamare Lucy a questo punto lei con mia meraviglia mi risponde di no, dicendomi che aveva voglia solo di me, facciamo l’amore in modo molto dolce mentre siamo osservati dai nostri vicini ed a tratti da Lucy che continua con le faccende domestiche, Irene è molto tenera e dolce, continua a stringersi forte a me ed a dirmi che mi ama, e dopo aver goduto insieme iniziamo a chiacchierare di come Lucy potrebbe cambiare il nostro rapporto di coppia. Irene mi confessa di essere molto attratta da Lucy, e che a suo dire Lucy è molto attratta da me e si chiede se questo potrebbe influire sul nostro rapporto futuro e quando io gli faccio notare che tra una decina di giorni la nostra vacanza sarebbe finita lei guardandomi sorridendo mi dice che lei pensava che era mio desiderio proporre a Lucy di venire a vivere con noi, la guardo pensieroso e le chiedo se fosse certa che il desiderio fosse solo mio o anche suo, ammette che la cosa non le dispiacerebbe e concordiamo di proporlo a Lucy, ma con accordo che inizialmente sarebbe stato solo per qualche mese. Quando Irene, chiamata Lucy, gli fa la proposta, lei resta a bocca aperta la osserviamo e lentamente i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed il suo viso è illuminato dalla felicità, Irene anche ha un attimo ci commozione e quando mi guarda io gli faccio un cenno affermativo, lei prende per mano Lucy e la porta in casa io resto in veranda. I vicini al solito sono a scopare nella vasca idromassaggio, Aline mi fa cenno di raggiungerli, con un sorriso declino l’invito sapendo a cosa mirano, passano pochi minuti e sento Irene che gode urlando il mio nome, al primo momento non ci faccio caso poi sento distintamente chiamarmi, li raggiungo in camera Lucy è sdraiata sul letto a pancia in giù si capisce chiaramente che sta piangendo, Irene è al centro della stanza, si avvicina a me e mi bacia poi mi prega di raggiungere Lucy e di essere carino e dolce con lei, e mentre io mi sdraio sul letto lei siede sulla poltrona in fondo al letto. Mi inginocchio cavalcioni su Lucy ed inizio ad accarezzare la sua schiena scendendo lentamente lungo il suo corpo fino ad arrivare alle sue chiappe, sono stupende ha un culo da favola, poi la faccio girare e mettere sul bordo del letto gli faccio alzare le gambe e la penetro in modo tale da sembrare che scopo una figa, inizio a succhiare i suo capezzoli e sulla mia pancia sento il suo cazzo pulsare sempre di più Irene ci osserva eccitata, le chiedo di avvicinarsi ma rifiuta dicendomi che vuole solo osservarci, la prego allora di masturbarsi dicendogli che mi avrebbe molto eccitato, lei appoggia una gamba sul bracciolo della poltrona e la sua figa è in bella mostra poi lentamente inizia a toccarsi, io la osservo continuando a scopare Lucy e con le mani palpare il suo seno quando inizio a schizzare il mio godimento nel culo di Lucy anche lei gode inondandomi la pancia e Irene ci segue a ruota per poi alzarsi e venire ad abbracciarci io inizio a baciarla prego Lucy di succhiarmi il cazzo perché sento il desiderio fortissimo di far l’amor con Irene, cosa che succede subito dopo. La vacanza continua
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5 anni fa
irene_alberto,
67/67
Ultima visita: 3 anni fa
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Il desidero rimasto...
Una mattina , avevo un appuntamento con una coppia alla spa naturista , ci accordiamo per le 12 ma io arrivo con largo anticipo  quindi ne approfitto per rilassarmi un po’ nella vasca idromassaggio , dopo pochi minuti vedo entrare nella vasca vicino alla mia una donna curvy con grandi seni , ho pensato “ sarà entrata in anticipo , il suo compagno arriverà a momenti “... passano 5, 10 , 15 minuti e lei rimaneva sola ... a questo punto mi convinco  che era realmente sola e la cosa ha cominciato ad intrigarmi , da lì a poco abbiamo cominciato con un gioco di sguardi e provocazioni sempre più intenso ....più la guardavo più lei mi provocava , si toccava i seni ...non abbiamo mai parlato solo gesti e provocazioni ... ad un certo punto prende sempre più confidenza e comincia a sgrillettarsi guardandomi con uno sguardo di sfida : avevo il cazzo di marmo ! Mi alzo per farle vedere quanto mi avesse eccitato , e guardandomi strabuzza gli occhi e si lecca le labbra compiaciuta ... proprio nel momento clou , arriva la coppia e mi fa cenno di salire nel prive ... esco dalla vasca e li seguo , guardo la tizia nella vasca con lo sguardo deluso dal fatto che me ne stessi andando .... nel prive ho scopato la lei della coppia con grande foga ( la tizia della vasca mi aveva caricato parecchio ) e tra la gente che guardava la nostra performance vedo proprio lei che mi stava osservando con sguardo eccitato ! Finisco di scopare la lei di coppia e vado in bagno per lavarmi , scendo subito nella spa , cerco la donna della vasca ma era sparita, se ne era andata ... ancora oggi dopo due mesi ripenso a quella situazione  e mi eccito ancora da morire , mi rimane il desidero di lei addosso...credo me lo ricorderò per tutta la vita !Giorno per giorno mi rendo conto di quanto oggi , a 50 anni , il fattore testa influisca in maniera determinante nella mia eccitazione ..
1772
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5 anni fa
mrstyle,
56
Ultima visita: 1 mese fa
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Lola scopata in area di servizio
Lola scopata in Area di Servizio
Dopo l'incontro in Aeroporto sono rimasto in contatto con Marco e Lola via Facebook, parlavamo di quello che era successo, delle nostre fantasie e via dicendo
Fu così che Marco mi disse che avrebbe tanto voluto scoparsi la sua bella moglie francese in un Area di Servizio, magari di fronte a qualche camionista. Io avevo una gran voglia di rivedere Lola e l'idea di vederla scopata in quel modo mi eccitava non poco, perciò suggerii a Marco di contattare un bull camionista e di provare a realizzare la sua fantasia.
La ricerca non fu facile, di bull camionisti ce ne sono molti, ma io e Marco volevamo qualcuno di cui poterci fidare, alla fine però trovammo Alberto, un camionista romano. Sembrava un tipo a posto, anche se un po' volgare, moro con un tatuaggio sul braccio destro e un cazzo enorme (sicuramente più di 20 cm).
Con Alberto ci accordammo che almeno all'inizio saremmo stati (io e lui) solo spettatori e poi avremmo visto come evolveva la situazione. Lui dopo aver visto le foto di Lola, accettò con entusiamo.
Ci organizzammo per un giovedì sera, Marco avrebbe detto a Lola che c'ero solo io, la presenza di Alberto sarebbe stata una sorpresa.
La sera del incontro io dovevo essere in un Hotel vicino Roma, li avrei aspettati lì e poi avremmo raggiunto insieme l'area di servizio designata. Ne avevamo scelta una sulla A24 poco fuori Roma, perchè non molto trafficata, Alberto ci avrebbe raggiunto direttamente là.
Verso le 22.30 Marco e Lola arrivano in Hotel, ci accomodiamo al bar e prendiamo qualcosa da bere.
Lola era da infarto, aveva una gonna di pelle nera che arrivava al ginocchio, un camicetta bianca semitrasparente e sotto un bel reggiseno azzurro con un motivo floreale rosa, anch'esso trasparente. Il risultato era che standole vicino non solo si vedeva il reggiseno, già di per se molto sexy, ma si intravedevano anche i grossi capezzoli. Completava l'effetto un rossetto rosa, non particolarmente appariscente,ma davvero molto sexy.
A:"Lola stasera sei ancora più bella del solito"
L:"Voi italiani siete sempre così galanti"
M:"D'altronde hai sposato me no"
A:"Qui la galanteria non c'entra nulla, tua moglie è uno schianto, anche uno stoccafisso se ne accorgerebbe" e ridiamo tutti e tre
Data la mise, nonostante gli stupendi occhi verdi della francese, per tutto il tempo che siamo stati seduti ai divanetti del bar, non ho potuto fare a meno di guardarle le tette. Lei non se ne curava più di tanto o almeno non mostrava di curarsene, d'altronde sebbene fosse un po' timida io l'avevo già vista nuda.
Finito di sorseggiare il drink, decidiamo di avviarci, ma Lola mi chiede:"Dov'è il bagno?"
A:"E' sotto ma è un po' complicato, ti accompagno io"
Marco mi guarda pensoso, intuendo, a ragione, che avessi un secondo fine, ma lascia correre.
Lola si avvia verso la scale che portano al piano di sotto e io ammiro il suo splendido culo avvolto da quella sensuale gonna che ne sottolineava le forme, la raggiungo e le offro il braccio per scendere le scale. Le scarpe con il tacco si sa sono sexy, ma scomodissime!
Arrivati indenni al piano di sotto, io sapevo già che dovevamo andare in fondo al corridoio, ma speravo di trovare qualche sala conferenze (ovviamente vuote a quell'ora) semiaperta ed era effettivamente così. Una volta all'altezza della porta incriminata prendo Lola per mano, la tiro dentro e chiudo la porta dietro di noi
E' tutto buio, ma fortunamente trovo l'interruttore.
L:"Questo non mi sembra il bagno?" fa maliziosa
A:"Hai ragione, ma visto che stasera sono stato reclutato come spettatore, mi chiedevo se potevo avere un piccolo assaggio di spettacolo"
L:"Marco mi ha raccontato la sua idea di andare in un area di servizio e scoparmi lì. Mi ha detto anche che avremmo avuto pubblico e non ero molto entusuasta, lo sai che sono un po' timida. Poi quando mi ha detto che il pubblico eri tu, mi sono un po' rilassata, visto che ci conosciamo già"
Tra me e me penso che io e Marco siamo stati un po' cattivi, Lola non si aspettta l'arrivo di Alberto, ma so anche che quando è eccitata perde tutti i freni.
A:"Con questa camicetta mi stai facendo impazzire, si vede il reggiseno e anche i capezzoli" le dico sfiorandole il seno con la mano destra
L:"Ah e così sei tutto eccitato" mi dice mettendomi una mano sul pacco gonfio
Io non resito più, tiro giù la lampo, sbottono il jeans e me lo abbasso insieme ai boxer, liberando il mio cazzo durissimo che stava soffrendo la rinchiuso
A:"Quanto sei bella, lo vedi quanto mi fai eccitare, sto scoppiando"
L:"Poverino..." e avvicina il suo bel viso al mio
Io non mi lascio sfuggire l'occasione e la bacio, le nostre lingue si intrecciano, come quella volta in aeroporto. La sua mano destra scivola verso il mio cazzo e comincia una lenta sega. Io intanto le infilo la mia di mano destra sotto la gonna e comincio a risalire. La seta delle calze è fantastica al tatto, ma la pelle della sua coscia lo è ancora di più.
Quando arrivo dove mi aspettavo di sentire le mutandine, sento la fessura della sua fica già bagnata, non aveva gli slip! che donna, mi faceva impazzire sempre di più!
Comincio a passare la mia mano in mezzo alla sua fessura, cerco il clitoride con il tatto, ci gioco un po', ma poi la tentazione di penetrarla con il dito è troppo forte e le inseirsco il dito medio dentro senza incontrare nesuna resistenza, è già perfettamente lubrificata!
Lei si stacca dal bacio, mi guarda mentre cominco a muovere il dito dentro di lei, si morde un labbro, smette di segarmi e stringe la mia asta in mano.
Io la guardo a mia volta e di colpo aumento il ritmo della penetrazione con il dito, le nostre lingue si intrecciano di nuovo e lei segue con la sua mano il ritmo della mia.
Sapevo che sarei venuto, ero troppo eccitato, per lei, per la situazione e poi Lola era bravissima con le mani ed infatti dopo un paio di minuti sento che sto per sborrare.
Se avessi lasciato libero il mio cazzo le avrei imbrattato tutto il vestito, per questo, quando sento lo sperma salire su, muovo di scatto la mano sinistra, sposto la sua e tappo il glande con il prepuzio.
Il mio cazzo espelle un mare di sperma che rigonfia la strozzatura che ho creato con la mano come un palloncino.
Smetto di masturbare Lola e rimaniamo uno di fronte all'altra in questa strana scena in cui io mi tengo il cazzo per non far uscire lo sperma e lei mi guarda indecisa sul da farsi.
A dire la verità neanche io sapevo che fare, se avessi tolto la mano avrei sporcato la moquette ed in ogni caso sarebbe stata un�impresa raggiungere il bagno in quelle condizioni.
Per fortuna Lola sembra leggermi nella mente, si inginocchia, si porta il mio cazzo alla bocca e lascia che la sborra le defluisca in gola. Il mio cazzo è ancora duro e lei lo lecca per bene.
A:"Lola come sei brava con la bocca, una vera Salope", lei alza lo sguardo fra il malizioso e il divertito, lo lecca qualche altra volta e poi si rialza
L:"Che ne dici come anticipo?"
A:"Dico che sei magnifica e che mi hai salvato" rispondo mentra mi rimetto il cazzo nei pantaloni.
L:"Sai che hai un buon sapore?"
Io mi metto il dito medio in bocca e poi le rispondo:"Anche tu"
Una volta che ci siamo risistemati, lei va verso il bagno (che era effettivamente due porte più giù) e io risalgo.
"Non ci hai messo un po' troppo per accompagnarla in bagno?" mi chiede Marco un po' interdetto
A:"non mi ricordavo dove era, giù è un labirinto"
M:"Va bè, va bè, però guarda che sei sporco di rossetto"
Io lo guardo e scoppiamo a ridere, mi pulisco con un fazzolettino e replico:"Tua moglie è irresitibile e poi visto che devo fare lo spettatore, un piccolo assaggino ci stava no?"
M:"Lola è incredibile, è così timida alle volte, ma quando si lascia andare..."
A:"Chissà come reagirà ad Alberto, a proposito sarà già lì che ci aspetta" rispondo guardando l'orologio
2 minuti dopo vediamo Lola risalire la scala, sempre bellissima e perfetta.
M:"Andiamo allora?"
L:"Certo"
A:"Andiamo, io vi seguo con la macchina"
Marco faceva strada con la sua auto e in una ventina di minuti arriviamo all'Area di Servizio prescelta. Già in lontananza vedo un camion, perfetto Alberto è già qua, penso.
Parcheggiamo in modo che il camion ci faccia scudo verso l'area ristoro e che le macchine coprano invece gli altri due lati.
Lola e Marco scendono dall'auto e lei subito nota:"Chissà dov'è questo camionista" riferendosi al mezzo vicino a noi
A:"Starà dormedo dentro, quello domani mattina deve partire presto", lei non era molto convinta, ma lascia correre.
M:"Io devo andare un attimo in bagno, entriamo così vediamo un po' anche qual'è la situazione"
A:"Sì perfetto anch'io devo andare in bagno"
Ci avviamo verso l'area ristoro tutti e tre, il piano prevedeva che Alberto sarebbe dovuto entrare dietro di noi appena Lola fosse rimasta sola, doveva approcciarla, ma in modo molto soft (in ogni caso io e Marco lo avremmo tenuto d'occhio), l'idea era che lei lo vedesse prima, in modo che la sua presenza non fosse totalmente inaspettata e invasiva.
Una volta che io Marco siamo entrati in bagno, Lola rimane sola e comincia a girare un po' fra gli scaffali senza una metà.
Come previsto Alberto entra e si dirige verso di lei
Al:"Che ce fa na bella Signora tutta sola a quest'ora?"
Lola rispone un po' intimorita:"Sto aspettandoo mio marito, non sono sola"
Al:"Io me preoccupavo pe lei, con la gente che gira a quest'ora, na bella signora tutta in ghingheri..."
L:"Grazie, ma mio marito è solo andato in bagno"
Comunque Er sor marito è parecchio fortunato, co tutto questo ben di Dio ribatte Alberto scrutandola da capo a piedi e mostrando tutto il suo interesse per il corpo della bella francese
Lola lo guarda interdetta, ma ora non più intimorita, i complimenti anche se non proprio fini di Alberto avevano già stemperato un po' l'atmosfera.
Dopo questo scambio Alberto si allontana, compra un pacchetto di sigarette edesce.
Appena lui è fuori io e Marco usciamo in sequenza.
Credo che il camionista sia sveglio annuncia Lola, che però già embra meno preoccupata di prima.
A:"Vedrai che si fuma una sigaretta e va a dormire, prendiamo un caffé e aspettiamo che la luce della cabina del camion si spenga"
M:"Mi sembra una buona idea"
L:"Va bene, facciamo così"
Ci avviciniamo al banco e ordiniamo i caffè, io non posso fare a meno di notare che il banconista, un biondino poco sui 20 anni, non riesce a staccare lo sguardo dalla poppe di Lola. Quella camicetta trasparente e soprattutto il suo contenuto sono una calamita.
Portiamo i caffè ai tavolini (sarebbero per il ristorante, ma a quest"ora tutto è concesso) e scambiamo quattro chiacchiere.
A:"Marco hai visto che il ragazzo non riusciva ad alzare lo sguardo dalle tette di Lola?"
M:"Se è per questo non è l'unico"
A:"Ok, beccato, ma è davvero un'impresa guardare da qualche altra parte"
L:"Siete proprio tutti uguali"
A:"Lola abbi pazienza, ma hai un seno spettacolare, stasera poi con questa camicetta e il reggiseno che si vede in trasparenza sei davvero irresistibile"
L:" Lo prendo come un complimento"
M:"Comunque a quel povero ragazzo rischi di bloccargli la crescita"
A:"E' vero poverino, due tettone così non le ha mai viste secondo me"
M:"Una piccola soddisfazione, potresti anche dargliela Tesoro"
Che hai in mente risponde Lola tra il divertito e l'interessato
M:"Solo una provocazione innocente, perché non ti sbottoni un po' la camicetta e non vai a prendere una bottiglietta d"
'acqua"
L:"Ma sei matto?"
M:"Dai solo un paio di bottoni, quelli che servono per far vedere un po' il reggiseno, ci siamo solo noi qui"
E' un'idea fantastica rispondo io, già con il cazzo duro al pensiero
Lola ci pensa un po', poi risponde:"E' va bene giusto per giocare un po' e sbottona la camicetta fino a che non fu chiramente visibile il bordo del reggiseno azzurro.
Fatto ciò si alza e va verso il bancone, appena è abbastanza vicina il ragazzo sgrana gli occhi e diventa tutto rosso. Io e Marco sorridiamo, un po' malefici.
Lola chiede una bottiglietta d'acqua, lui ci mette qualche secondo di troppo per rispondere, era decisamenet ipnotizzato dalla sua scollatura.
Quando finalmente reagisce, quasi balbetta e non riesce a staccare gli occhi dalle tette di Lola neanche per un attimo.
Io e Marco dobbiamo controllarci per non scoppiare a ridere, ma la situazione era anche eccitante.
Nel mentre le luci del camion si spengono (anche questo era concordato) e noi ci avviamo al bancone per prelevare Lola.
Il povero ragazzo non osa guardarci in faccia, si gira di spalle e comincia a sistemare qualcosa dietro di lui.
Marco cinge Lola con un braccio e le dice:"Possiamo andare"
L:"Ok"
Ci avviamo verso l'uscita, ma non appena fuori scoppiamo a ridere tutti e tre. Quel piccolo scherzo aveva contribuito anche ad allentare la tensione, ora tutto sarebbe andato più liscio.
Arrivati alle macchine Marco e Lola si posizionano vicino al cofano. La luce dell'area ristoro era un po' coperta dal camion e noi eravamo quasi in penombra e abbastanza ben riparati
A:"Allora cosa prevede lo spettacolo?"
M:"Tu che cosa vorresti?"
A:"Io vorrei solo che Lola si togliesse la camicetta e il reggiseno, è da quando siete arrivati in Hotel che ho voglia di vedere le sue belle tettone. Per il resto lascio alla tua improvvisazione"
M:"Lola, ti va?"
Avreste dovuto invitare anche quel povero ragazzo dice sorridendo e continuando quanto iniziato dentro sbottona tutta la camicetta e la sfila.
Vederla lì con la gonna di pelle che le fasciava i fianchi e il reggiseno azzurro che le incorniciava splendidamente le poppe era uno spettacolo irresistibile, non ebbi altra scelta che sbottonarmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo. Anche se ero già venuto dovevo segarmi davanti a tutto quel ben di Dio!
Lola non si ferma e si slaccia anche il reggiseno, giocandoci un po' prima di sfilarlo totalmente e regalarci la vista delle sue magnifiche tettone.
A questo punto sentiamo una voce:" Che posso guardà pure io?" era Alberto, entrato in scena al momento più opportuno.
Lola ha un sussulto e si copre i seni con le mani guardando prima Marco e poi me, per cercare conforto.
Entrambi le sorridiamo rilassati e lei a quel punto mangia la foglia:"Siete due Povci, l'avete invitato voi"
M:"Dai Tesoro, non ti eccita avere un po' più di pubblico?
Lola gli restituisce uno sguardo di sfida, sembrava quasi volesse dire:"Ah sì?" e così facendo scopre di nuovo il seno
Al:"Ammazza che zinne sta Porcona!!!"
Lola:"Ti piacciono?"
Al:"Se me piacciono, me fanno proprio arrapà"
Marco a questo punto si avvicina e comincia a baciarla con passione. Le sue mani la stringono, la bramano, è eccitatissimo da questa situazione. Fa sedere Lola sul cofano e la sua bocca scende prima sul collo e poi sui suoi grandi capezzoli, che lecca con ingordigia.
M:"Mettiti a 90"
Lola si gira e si appoggia sul cofano, la gonna nera aderisce perfettamente al suo sedere e alle sue cosce.
Marco comincia ad alzarle la gonna e piano la scopre offredonci la vista del suo spendido culo, quasi fosse un trofeo da mostrare
Al:"Ao ma questa è bona tutta, c'ha un culo ch'è na meraviglia!"
Alberto aveva abilmente, anche se un po' rozzamente, sintetizzato quella visione magnifica. Il culo tondo e accogliente di Lola, impreziosito dal regiccalze era indescrivibile.
Guardando le nostre reazioni estasiate Marco si eccita ancora di più. Comincia baciarle il culo e ad accarezzarlo con tutte e due le mani. Lola ondeggia maliziosamente e si gode il momento.
L:"Dai Amore scopami, non ce la fascio più"
A quelle parole Marco non ci vede più, si abbassa pantaloni e boxer, tira fuori il cazzo bello in tiro e punta deciso il suo buchino
"Non ce la fai più eh Troia, ora ti sfondo il culo, fai vedere come ti piace essere inculata" così dicendo la penetra di colpo facendola sobbalzare, ma quando Marco comincia a pomparla quasi subito comincia ad ansimare.
L:"Sì, Tesoro, Je suis une Salope, sfondami il culo, plus fort, plus fort"
Marco è infoiato, la cavalca furiosamente tenendola per i fianchi:"Guardate che Troia che è mia moglie, vorreste essere al mio posto? Vi piacerebbe incularla anche voi eh?"
M:"Facevi tutta la timida, ma ti eccita farti scopare qui difronte a loro, dì la verità"
L:"Oui, mi eccita, mi sento ancora più Puttana, baise-moi, baise-moi"
M:"Oh sì che ti scopo, ti scopo il culo per bene. Quanto mi fai godere, mi fai impazzire, mi fai impazzire" dice quasi urlando e rimpiendole il culo della sua calda sborra.
Marco ha il fiatone e mentre il suo respiro si calma rimane dentro Lola che muove il suo culo per raccogliere un altro po' di piacere dalla sua asta ancora dura.
Quando il respiro si calma, si stacca da Lola, guarda noi e dice:"Questa Troia ha ancora voglia, vi va di soddisfarla?"
A:"Cosa lo chiedi a fare, non aspettavo altro"
"Stai a scherza, ora glio faccio vede' io un bel cazzone a sta Porcona" risponde Alberto toccandosi i pantaloni visibimente rigonfi
Io prendo in macchina il mio plug anale rosso e mi avvicino a Lola che lo guarda incuriosiata senza proferire parola. Apro la portiera della macchina, la porto gentilmente verso di me e lei si lascia guidare. Mi siedo sul sedile lato passeggero con il cazzo bello duro, Lola è in piedi di spalle di fronte a me e io comincio ad armeggiare con il plug inserendolo nel suo buchino. Era già più che aperta così il plug entra in un attimo e lei continua a lasciarsi guidare.
Con le mani accompagno il suo bel culo e faccio sì che si sieda su di me impalandosi sul mio cazzo con la fica. E� caldisssima e bagnata, il mio cazzo non incontra nessuna resistenza e lei comincia subito a muoversi su di me. Ad ogni movimento veniva sollecitato anche il plug:�Uhm mi piace questo coso nel culo� mi dice mentre continua il suo su e giù.
Anche Alberto si avvicina e libera il suo cazzone da pantaloni e boxer, piantandolo praticamente in faccia a Lola.
L:"Come è grosso!"
"Te piace eh, succhia allora" le risponde mettendoglielo in bocca
Lola cerca di succhiarlo tutto, ma è davvero difficile date le dimensioni, comunque ben preso trova il giusto ritmo fra i due cazzi.
M:"Che Salope, hai tutti i buchi occupati, ti piace eh?"
Lola annuisce, anche perché rispondere con quel coso in bocca era decisamente impossibile.
Io intanto le palpo il culo e le poppe da dientro godendomi la sua splendida fica:"Quanto sei bona Lola, sei fantastica"
Al:"Sta Zoccola o succhia proprio bene"
La situazione è davvero coinvolgente ed eccitante, anche se sono già venuto stavo per esplodere di nuovo:"Sì sei proprio una Zoccola, ti riempio la fica per bene, sì, sì così" e le vengo dentro.
Lei si ferma su di me per qualche attimo, poi decide di girarsi, si appoggia sulle mie cosce e si mette a 90 verso Alberto, è davvero insaziabile!
Alberto non si fa certo scappare l'occasione, le toglie il plug e mi dice:"André basta co sti giocattoli, sta qua vuole un cazzo vero nel culo"
Così dicendo appoggia la sua enorme cappella al suo buchino e comincia a metterlo dentro
L:"Piano, piano è così grosso"
Al:"Ma che piano che hai un buco che sembra l'Arco der Trionfo"
Alberto continua ad avanzare senza pietà, Lola stringe le mie cosce e spalancala bocca in un grido muto mentre quel cazzone enorme si fa strada nel suo culo.
La scena è così eccitante che il mio cazzo non accenna ad ammosciarsi, Lola è appoggiata con le sue tettone su di me e io ho ancora voglia della sua bocca, perciò le metto una mano dietro la testa e la porto verso il mio cazzo facendomi spompinare.
Alberto la penetra sempre più a fondo e lei emette un mugolio strozzato dal mio cazzo. Una volta che quell'enorme asta è penetrata deltutto, Alberto comincia a moversi dentro di lei. La tiene per le chiappe e comicia a pomparla lentamente. Lola stringe sempre più forte le mie cosce e ho quasi paura che mi morda il cazzo, poi però incontro il suo sguardo e capisco che è piacere quello che sta provando, non dolore.
Alberto aumenta sempre di più il ritmo, la sta montando come una vera puledra. Lola alza la bocca dal mio cazzo ed inizia ad ansimare:"Ah, Ah, come è grosso, tapes mon cul, sfondami, sfondami il culo"
Alberto non se lo fa ripetere e aumenta ancora di più il ritrmo:"André ma come parla questa? Certo che è propprio na gran Puttana"
L:"Oui, je suis une vrae garce"
Al:"Ma che sta dì sta Zoccola, me fa arrapà quando parla così"
Per tutta risposta Lola grida:"Plus fort, plus fort!"
Al:"Più forte, mo te sfonno per bene" e serrando bene le mani sulle chiappe lo tira tutto fuori e poi mena un colpo micidiale nel suo culo.
Lola sobbaza, si lecca il labbro:"Encore" e arriva un altro colpo
L:"Encore, Encore" e aumenta il ritmo
Marco guarda la scena quasi incredulo
L:"Encore, Encore, Encore", sempre più veloce
M:"Ma quanto sei Troia, non capisci più niente eh?" e rivolto ad Alberto:"E tu, ti piace sfondare questa Porcona"
L:"Encore, Encore, Encore, Encore", lei è sempre più infoiata, lui sembra un martello pneumatico.
Al:"Il culo de tu moglie me sta fa godè da matti"
L:Encore, Encore, Encore, Encore, Encore, Encore, Encore.... i colpi si susseguono sempre più veloci e profondi, finchél lei si lascia andare fra le mie cosce appagata.
Alberto però la tiene ancora ben stretta e non è ancora venuto:"Cor, Cor, cor de che, mo te finisco de sfonna" e continua a pomparla senza ritegno mentre lei si lascia usare ormai stremata
Al:"Mo sì, mo sì che sto a venì, te riempio tutto il culo" e finalmente Alberto viene inondandole il culo di sborra.
Alberto la lascia andare e lei rimane in ginocchio vicino a me per riprendersi un attimo. Lui si aggiusta il cazzo nei panatloni e si avvia verso il camion, ha ormai perso ogni interesse per noi. Prima di salire e andarsene però di si avvicina a Marco, ancora ipnotizzato dalla scena che ha visto realizzarsi e gli dice:�Ao, se tu moglie c�ha voglia di farsi sfondare il culo n�arta volta, sai sempre dove trovarmi�
Io faccio posto a Lola sul sedile, soddisfatta, ma visibilmente provata. Chiude gli occhi per qualche minuto, ma poi si risquote reliazzando di essere ancora praticamente nuda, si riaggiusta la gonna e va a recuperare il reggiseno.
"Wow, quando Lola si lancia non la fermi più" dico rivolto a Marco
M:"E' vero ma stavolta ha superato se stessa"
A:"Chissà se è disposta ad un ultimo gioco prima di chiudere la serata"
M:"Non credo abbia altre energie"
A:"Quello che ho in mente io non è molto impegnativo"
"Di che parlate" chiede Lola che finalmente ha ritrovato il reggiseno che era caduto a terra
A:"Ti andrebbe un ultimo gioco?"
L:"Sarebbe?"
A:"Non metterti il reggiseno, mettiti solo la camicetta e vai a comprare qualcosa al Bar"
L:"Tu sei proprio matto2
A Marco però si illuminanom gli occhi.
M:"E dai Tesoro, sarebbe divertente, hai fatto parecchio di peggio stasera"
L:" E va bene vi accontento" e sorride maliziosa
Senza reggiseno le sue enormi poppe a pera si vedevano perfettamente da sotto la camicetta, i capezzoli enormi erano ancora duri e premevano sul tessuto sottile, insomma Lola era da infarto.
Così preparata si avvia verso l'area ristoro con passo sexy, anche se un po' claudicante (l'effetto Alberto si faceva sentire!)
Io e Marco la seguiamo da lontano, aspettiamo che ordini quello che vuole e poi entriamo. Il ragazzo era viola in faccia, ad un certo punto temevo si sentisse davvero male. Quando ci vede arrivare scappa semplicemente su retro.
Lola viene verso di noi e ci avviamo di nuovo all'uscita.
L:"Non ha detto una parola, annuiva solamente"
A:"Ci credo, se non gli viene un infarto prima, sai come si ammazza di seghe"
M:"Ma che cosa hai preso alla fine?"
L:"Un bicchiere di latte"
Io e Marco la guardiamo increduli e tutti e tre scoppiamo a ridere.
MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO
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5 anni fa
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Un incontro in aeroporto
Un Incontro in Aeroporto
Stavo tornando in Italia dalla Francia, volavo AirFrance, per fortuna era un mercoledì e il volo della sera per Roma era pieno solo a metà, procedo con l'imbarco e trovo la mia fila vuota, come mia abitudine poggio le mie cose sui sedili interni e mi metto lato corridoio.
Dopo un minuto o due vedo arrivare una bella donna sui 40, occhi verdi, capelli castano scuro. Aveva un miniabito grigio in maglia, con un foulard nero intorno al collo. Il vestito metteva in risalto il suo seno prosperoso, una quinta probabilmente, anche perché aveva una sorta di apertura da cui si vedeva il bel decoltè.
Con mia immensa gioia si ferma sulla mia fila anche se dall'altra parte del corridoio e inizia ad armeggiare con il bagaglio, in questo modo ho la possibilità di ammirare anche il suo spledido culo, rotondo e accogliente, anche questo esaltato da questo abitino sobrio, ma molto sexy.
Come prevedibile ha qualche difficoltà, così sto quasi per alzarmi quando arriva il marito, il quale con ogni probabilità si era accorto che fissavo il culo della moglie, ma mi sorrise, a pensarci ora, quasi compiaciuto.
Sistemato il bagaglio a mano, lui si mette lato finestrino e lei nel posto al centro, quello laterale rimane vuoto permettendomi di guardare anche le belle gambe della Signora, avvolte in sensuali calze nere.
Inutile dire che la Signora aveva un certo fascino su di me e non potevo fare a meno di girarmi per guardarla, il marito se ne accorse in un paio di occasioni, ma continuava a sorridermi decisamente compiaciuto, evidentemnete gli faceva piacere se qualche altro uomo ammirava la moglie, di certo poteva essere più che fiero di avere a fianco una donna così atttraente.
Dopo un po' lei si appisola sulla spalla del marito e il vestito, che aveva una sorta di piccolo spacco laterale, sale un po' su, lasciando intravedere il bordo in pizzo delle calze e le mollettine del reggicalze. Non solo aveva un corpo da urlo, ma anche dell'intimo sexy, la mia fantasia volava e il mio sguardo non poteva che ritornare senza sosta su quel dettaglio, tanto che mi aspettavo che il marito la svegliasse per farla sistemare ed invece niente, sembrava quasi volesse farmi godere quello spettacolo.
Quando l'hostess comincia il giro degli snack lei si risquote, mi sorprende a guardarle le gambe e subito si risistema diventando quasi paonazza, io le sorrido, quasi beato.
Una volta che il carrellino ha passato la nostra fila lei si alza per andare verso il bagno sul retro dell'aereo ed io quasi automaticamente la seguo, più che altro per godermi lo spettacolo del suo bel culo.
Lei si gira e mi sorride continuando l'avanzata verso le ultime file completamente deserte.
I bagni sono occupati e io mi appoggio all'ultima fila, lei in attesa mi da le spalle, tra la vista del reggicalze e il suo culo ormai il mio cazzo era durissimo e rigonfiava il tessuto morbido dei miei pantaloni classici.
Mi stavo godendo appunto questo spetttacolo quando un'improvvisa turbolenza mi spinge seduto sul sedile, anche lei barcolla e inavvertitamente mi fiinisce in braccio.
Al contatto con il suo culo il mio cazzo ha un sussulto e quasi involontriamente va a premere su di lei che si gira verso di me ancora più imbarazzata di prima:"Mi scusi" dall'accento era chiaramente francese.
A:"Mi scusi lei, ma la vista delle sue calze ha prodotto qualche effetto prima", lei è viola, imbarazzatissima, ma forse anche un po' intrigata. Comunque la porta del bagno che si apre la salva e lei entra senza rispondermi. "Forse ho un po' esagerato" penso, in ogni caso una volta che si libera anche l'altro bagno ne usufruiisco e torno al mio posto.
Lei sta parlando sotto voce con il marito ed entrambi mi guardano, io onestamente temo una scenata, invece lui continua a sorridermi anche se lei è sempre imbarazzatissima.
Io ricambio il sorriso e decido di non tentare più la sorte, continuando il viaggio senza ammirarla ancora.
Arrivati a Fiumicino scendiamo ordinatamente dall'aereo ed io li seguo da lontano con gli occhi, alla riconsegna bagagli mi metto non lontano da loro, come al solito c'era da aspettare un po' e vedo che lei ne approfitta per andare in bagno ed io mi siedo ad aspettare pazientemente che il nastro parta.
Il marito appena lei entra in bagno mi raggiunge, si siede vicino a me e senza preamboli mi chiede:"Ti eccita mia moglie eh?"
Io sono un po' interdetto, ma rispondo prontamente:"Vorrei vedere, con il corpo che ha"
Lui: "Mi ha detto quello che è successo vicino al bagno, lei è un po' timida, ma si è tutta eccitata, ti piacerebbe vederle il culo?"
A:"Certo, ma cos'hai in mente?"
Lui:"Tu seguici alla macchina con discrezione, qualcosa ci inventeremo" e così dicendo si alza e si allontana
Lei ritorna dal bagno e dopo una decina di minuti il nastro finalmente parte, i bagagli non erano molti e arrivano praticamente tutti insieme.
Io recupero il mio e seguo loro due con lo sguardo, appena si avviano verso l'uscita li seguo stando non troppo vicino.
Arriviamo fino al parcheggio E e raggiungiamo l'ultimo livello, non c'erano molte macchine in quel momento, loro si avviano, lei è ancora inconsapevole che li sto seguendo.
Arrivati alla loro macchina, lui la cinge da dietro e comincia a baciarle il collo mentre le palpa le belle tettone da sopra il vestito, le fa appoggiare le mani sul cofano, la fa metteer a 90 e intanto mi fa segno di avvicinarmi.
Appena arrivo vicino a lui mi fa segno di non parlare con il dito.
Lei:"Sei proprio un Povco, ti sei eccitato dopo quello che ti ho raccontato e ora vuoi scoparmi come a Lione"
Lui:"Salope, sei propio una gran Troia, hai voglia di cazzo?"
Lei:"Oui, lo voglio tutto"
Lui le alza il vestito, scoprendo il reggicalze e le mutandine in pizzo che incorniciano un culo fantastico, tondo, accogliente, morbido, ma sodo. Me lo mostra come un trofeo ed io non resisto e mi tocco il cazzo nei pantaloni che sta già scoppiando.
Lui abbassa le mutandine a mezza coscia fino a quando l'elastico del reggicalze lo permette e me lo offre, come fosse un dolce prelibato.
Io mi avvicino, le paplo le natiche con tutte e due le mani, poi comincio a baciarle avvicinandomi sempre più al solco dove comincio a cercare la sua fica con la lingua. Lei si inarca per permettermi di raggiungerla ed io la trovo, rasata, gonfia, succosa.
Inizio a leccarla con voglia e lei :"Oh, sì leccamela, leccamela, ancova", inizia a dimenare il culo e poi si gira, vede il marito, realizza che non è lui che la sta leccando e una frazione di secondo dopo mi riconosce. Ha un sussulto e si mette in piedi.
Lei:"Siete due Povci e tu sei peggio di Lui" fa rivolto principalmente al marito
Lui:"E dai che sei tutta eccitata, avevi voglia di farti scopare da lui, dì la verità"
Lei non risponde, ma mi guarda incerta, io mi avvicino la guardo nei suoi bellissimi occhi verdi e le dico:"Sei bellissima, mi hai fatto impazzire dal primomo momento che ti ho vista" e così facendo la bacio, incontro la sua lingua morbida che dopo una piccola resistenza si lascia andare e così la stringo approfittandone per palparle il culo.
Poteva succedere qualsiasi cosa, ma il rumore di una macchina in arrivo ci blocca tutti e tre, lei si risistema alla svelta e ci guarda, come a dire "E ora?"
Rompo gli indugi e propongo audacemente:" Sono in un B&B qui a Roma, penché non andiamo lì e continuiamo questo discorso"
Il marito mi guarda malizioso e risponde:"Ok, tanto lo so che ne hai voglia" rivolto alla moglie.
Io vado a recuperare la mia auto e ci vediamo fuori al parcheggio, loro mi seguono, il B&B era ad un quarto d'ora dall'aeroporto.
Avevo con me sia le chiavi del palazzo, sia quelle del miniappartamento perché sapevo che di ritorno dalla Francia sarebbe stato troppo tardi per chiamare la proprietaria.
Parcheggiamo li vicino e loro mi seguono, senza parlare, lei con lo sguardo un po' basso (ora che l'eccitazione era un po' lontana, si rifaceva strada la timidezza).
Saliamo i due piani di scale ed entriamo nel miniappartamento. Io li guido subito nella camera da letto, era piccola ma confortevole, con un bello specchio ai lati del letto.
A:"Allora dove eravamo rimasti?"
Lui era ancora sul pezzo, ma lei era tesa, troppo tesa.
Allora io rivolto a lui:"La tua Signora è troppo tesa, ci hanno rotto il momento magico, ma ho un'idea per ricrearlo, puoi prdendere il foulard che ha al collo?"
Lui mi guarda dubbioso ma se lo fa dare.
A:"Ok, ora perchè non la bendi, così lei avrà l'illusione che ci sia solo tu, io almeno all'inizio non parlerò"
Lei era un po' sopresa, ma non oppose resistenza, a lui l'idea piacque subito.
Una volta bendata, la porta vicino allo specchio e dice:"Guarda che spettacolo la mia mogliettina"
Io mi avvicino dietro di lei e comincio a sfilarle il vestito, aveva un completino in pizzo nero coordinato con calze e reggicalze che metteva perfettamente in risalto le sue forme prosperose. Io di norma sono un fan della italiane, ma devo dire che questa francese era una vera dea, un concentrato di curve mozzafiato.
Lui le accarezza il seno e i fianchi con entrambe le mani, lei gira spalle allo specchio e il marito le slaccia piano il reggiseno liberando due tette fantastiche, grosse, sode, con due grandi capezzoli rosa.
Io intanto mi spoglio e prendo dalla valigia il gel lubrificante (non parto mai senza, non si sa mai).
Completamente nudo e con il cazzo durissimo mi avvicino a lei, prendo un po' di gel e comincio a palparle le tette. Lei si gode il massaggio, poi passo a leccarle quegli enormi capezzoli gustandomi il suo seno e il sapore dolce del gel.
Lei si morde un labbro, comincia a rilassarsi piano piano. Tericamente non sa che sono io che la sto toccando, ma può immmaginarlo. Il marito si scosta un po' e comincia a godersi la scena.
Io scendo piano con la bocca: pancia, ombelico, inguine, le slaccio il reggicalze e le sfilo prima la calza sinistra e poi la destra inginocchiandomi davanti a lei.
Ora ha solo le mutandine, che le sfilo molto lentamente accompagnando il movimento con la mia bocca che va a cercare la sua bella fica.
E' nuda e bellissima, con il suo corpo voluttuoso. Io sono sempre in ginoccio, le lambisco le gradi labbra con la lingua e poi mi insinuo sempre più dentro fino a quando lei non si allarga la fica con le mani e allora ci tuffo la lingua dentro e comincio a leccarla con foga mente con entrambe le mani le palpo il culo.
Lei:"Oui, leccamela, leccamela, Je suis una vraie garce" ed in quel momento lo era davvero una Gran Puttana
Avevo troppa voglia di scoparla e sentendola incitarmi mi alzo, la bacio, le nostre lingue si intrecciano in una danza senza fine, la sollevo sotto i glutei e la appoggio alla console di fronte allo specchio, lei allarga le gambe e io la penetro senza troppi indugi.
Era bagnatissima e calda come un forno, io comincio a pomparla prima piano poi sempre più forte, più forte, era una sensazione stupenda.
Lei:"Baise-moi, baise moi, oui, oui..." forse nella sua mente ancora fingeva di non sapere chi la stava scopando, ma in fondo sapeva che ero io e non suo marito anche se non avevo detto una parola, una donna riconosce il corpo del proprio compagno.
Le sue poppe saltavano ad ogni coplo ed io le leccavo con avididità i grandi capezzoli, ero eccitato all'inverosimile e stavo per venire, allora rallento un po' fino a fermarmi ed esco dal suo corpo.
Lei però ormai è infoiata, si inginocchia e comincia a succhiarmelo, fu il copo di grazia dopo pochi attimi le esplodo in bocca, lei non si ritrae, ingoia tutto e continua quello spelndido pompino.
Decido allroa di togliere il foulard:"Questo non ti serve più, sei proprio una gran Troia" lei alza gli ochi verso di me per un attimo e poi continua a succhiare.
A:"Sei uno spettacolo, che pompino magnifico, continua, continua....", lei allora se lo mette in mezzo alle tette e comincia una spagnola da urlo
Lei:"Sono Bvava?"
A:"Sei Fantastica, una vera Salope, hai delle Tettone Magnifiche"
Intanto il marito si è tolto boxer e pantaloni e si sta godendo lo spettacolo seduto sul bordo del letto. Ha il cazzo bello in tiro e decide di reclamare la sua parte, così dice con fare malizioso:"Tesoro, mi stai proprio trascurando"
Lei allora si alza, lo raggiunge e comincia a fargli un bel pompino messa però a 90�, offrendomi così il suo fantastico culo.
Io non aspettavo altro dal momento in cui l'ho vista, prendo il gel idratante, mi posiziono dietro a lei e comincio a massaggiarle il culo. Prima le chiappe, poi il solco e infine comincio ad esplorarle il buchino con l'indice.
Lei era ben aperta e cedette quasi subito alla pressione del mio dito. Presi un bel po' di gel, lo spalmai sul buchino e feci lo stesso con il mio cazzo che nonostante la sborrata era rimasto bello duro grazie al suo pompino, ma soprattutto grazie a quel culo paradisiaco che stavo esplorando,
Comincio a strusciare la mia asta nell'incavo del culo mentre con le mani le palpo le natiche e le allargo. Poi punto l'ano e con un sol colpo glielo metto tutto dentro, lei sussulta ed emette un piccolo lamento, temo di essere stato troppo brusco.
A:"Fa male?"
Lei:"No mi piace, non vedevo l'ora, scopami il culo, tapes mon cul" a queste parole non ci vedo più, comincio a pomparla come un forsennato. Le mi palle sbattevano contro le sue chiappe e i suoi gemiti si sentivano strozzati dato che continuava a succhiare il cazzo del marito.
Era un delirio, il primo a venire fu il marito che le riempì la bocca di sborra:"Oh sì succhialo, succhialo così, Salope, salope......"
Una volta che la sua bocca fu libera, i gemiti strozzati si traformarono in urli di piacere:"Oui, oui, plus fort""
Io ce la mettevo tutta:"Ti piace eh? Voglio sfondarti il culo, Troia, voglio aprirti in due" e aumentai ancora il ritmo
Lei:"Oui, così, baise-moi, sfondami, sfondami" e finalmente venne accasciandosi sul letto vicino al marito.
Io però non ero ancora venuto:"Che fai, mi lasci così?"
Lei:"Mi sei venuto già in bocca,no?"
A:"Sì ma il tuo culo mi ha fatto eccitare, ho bisogno venire di nuovo"
Lei:"E cosa avresti in mente?"
A:"Di approfittare delle tue Tettone"
Con uno sguardo malizioso si rimette a sedere sul bordo del letto:"Ca va" , le sue poppe erano ancora ben lubrificate e il mio cazzo ci scivolò in mezzo in modo fantastico.
Lei cominciò una spagnola memorabile:"Ti piace?" ed io:"Sei una Dea, continua ti prego"
Vedere il mio cazzo affondare in quelle tettone magnifiche era una goduria, lei aveva cominciato lentamente, ma stava aumentando il ritmo sempre di più, sempre di più finché:"Oh, sì, mi fai venire, brava sì....". Nonstante la prima sborrata abbondante in bocca, le riempii per bene anche le tette e finalmente fui appagato, oltre che esausto.
Usammo a turno il bagno per pulirci e sistemarci, lei uscì per ultima e quando uscì vestita come l'avevo vista solo poche ore prima non potei trattenermi dal dire:"Quanto ben di Dio nascoscosto"
Lei sorridedendo."Cosa dovrei fare andare in giro nuda?"
A." No però questo patrimonio dell'Umanità dovresti condividerlo in qualche modo"
Lui:"Bè qualche foto per gli amici potevamo anche farla"
Lei:"Sei proprio un Povco" ma non mi sembrava così scandalizzata.................
MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO
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5 anni fa
admin, 75
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Oltre ogni limite
Oltre ogni limite
Stai disteso sul letto al buio. Cerchi di dormire, ma non ci riesci, e come potresti, hai fatto un tale casino che sarebbe da darti il premio, “testa di cazzo d’oro”. Ripensi a tutta la faccenda e ne rigiri i fatti, ma in ogni caso tutto quello che ti è accaduto è puramente merito tuo. Adesso hai trentanove anni, lavori come autista di bus, e sei un bel ragazzo. Alto, fisico asciutto, bella presenza, biondo con occhi azzurri e hai un’aria simpatica accattivante che fa subito presa con le donne. Sei sposato da sedici anni e hai un figlio di quindici. Tua moglie è una bella donna, un po minuta, dal fisico esile e sembra non avere trentasette anni ma ne dimostra al massimo venticinque. È una bella donna che però non ama essere al centro della scena, cosa che invece a te fa un piacere unico. Lei è timida, riservata e di una ingenuità che a volte ti disarma, qualunque scusa tu gli racconti lei ti crede! Ti ama, è innamorata di te che all’apparenza sei un bravo ragazzo, un ottimo padre e un bravo marito, tutto casa e lavoro. Con lei il sesso è assolutamente normale, tu la ecciti, lei si bagna e poi la penetri con calma, uno o due orgasmi e poi vieni, tutto nella norma. Pochissime volte le hai messo il cazzo in bocca, a lei, la cosa sembra infastidirla, e le hai fatto il culo, ma non sempre lei lo gradisce, un rapporto tranquillo senza scossoni. A te andava benissimo visto che la trasgressione la trovavi con tutte le troie che ti scopavi, anzi eri felice che tua moglie non fosse una troia, come le altre. Nella realtà sei un vero bastardo che la cornifica da sempre. Si, a te portare a letto e scopare altre donne ti ha fatto sempre sentire un vero maschio. Ne hai scopate tante, con la complicità di un tuo collega più vecchio che ti ha lasciato un piccolo monolocale con bagno in un angolo molto discreto della città vecchia. Nella tua rete ci sono finite in tantissime. Bionde, more, giovani o meno giovani, anzi all’inizio le così dette milf erano le tue prede preferite. Si le volevi signore sui quaranta/quarantacinque, erano perfette! In genere quel tipo di donna era in una fase della vita in cui il marito è impegnato nel fare carriera nel lavoro, il figli hanno circa quindici o sedici anni e allora vogliono la libertà e lei la milf si sente trascurata e tu con un poco di attenzioni, e qualche complimento suscitavi la loro attenzione, un bel caffè due chiacchiere e poi giù nel letto a scopare. La prima volta ci mettevi anche l’anima. Dovevi dimostrare che al mondo solo tu sai far l’amore, come diceva Califano, e questo era un vero asso che non sbagliava mai. Te le scopavi per bene alcune volte e poi sotto un’altra. Ti sei goduto anche le straniere. Quattro o cinque tedesche, altrettante inglesine, qualche francese. Alcune dell’est, ma troppo facili da scopare, una messicana, ma la più dura da scopare era stata la giapponese. Non c’era verso di metterglielo dentro, ma alla fine anche lei si era presa il tuo cazzo e se anche non era riuscita a spingerlo dentro che circa la metà alla fine aveva goduto tantissimo che poi non voleva più smettere. E le nazionali? Tutte rigorosamente maggiorenni! Su questo sei sempre stato coerente, mai sotto i diciotto, e qualche volta era stata dura rifiutare, ma tu su questo non hai mai trasgredito. E la sessantenne? Accidenti che scopata era stata. Ti scopavi la baby sitter, una rumena dal culo perfetto! E lei lo aveva raccontato alla sua padrona, e alla fine ti era toccata anche lei, ma non era stato un sacrificio, aveva si sessantanni, ma se li portava veramente bene, come lo succhiava! Una vera professionista del bocchino! Alle tue attenzioni non erano sfuggite nemmeno due mogli di tuoi colleghi, e pure una collega impiegata era finita sotto di te, ma forse quella che aveva fatto divertire molto era quella che aveva il marito gelosissimo. Te la scopavi con lei appoggiata alla finestra mentre parlava con lui, e quando lui rientrava tu salivi le scale al piano di sopra per non incontrarlo e poi te ne andavi alla chetichella. Si era stata veramente molto divertente, come la giovane sposina che avevi aiutato a rifare il letto matrimoniale e poi lo aveva collaudato insieme a te mentre al telefono parlava con il marito. Si, ti sei veramente divertito, e tua moglie non ha mai sospettato nulla. Poi senza accorgertene hai fatto la cazzata delle cazzate. È comparsa lei, la fidanzate del nipote di tua moglie, un diciannovenne tutto Fantacalcio e Playstation. Lei un fiore di bambolina bellissima e molto trascurata. La prima volta ti è piaciuta, ma non le hai dato molta importanza, me lei invece ti aveva già messo fra i suoi pensieri. Circa tre settimane dopo, una domenica al mare l’avevi vista in costume annoiarsi a morte mentre il bamboccione giocava a beach volley. Il suo corpo ti era rimasto negli occhi, quel culetto a mandolino, le cosce snelle e ben tornite, le labbra un po piccole, e i seni una seconda con due capezzoli che volevano bucare la stoffa del costume. L’avevi fatta divertire con battute e scherzi, nulla di male, ma per lei era stato un giorno da ricordare: una persona l’aveva notata e fatta ridere, tanto per lei, e poco per te. La sera ti eri eccitato così tanto che avevi scopato tua moglie, una cosa anomala visto che non lo facevi mai più di due volte a settimana. Ma la ragazzina era diversa. Vedevi che spesso il suo sguardo indugiava su di te, e tu non facevi altro che favorire questo gioco, anzi la volta successiva le avevi detto che un bel fisico come il suo andava valorizzato con un abbigliamento veramente sexy, una mini e scarpe alte. La volta dopo si era presentata con una mini raso fica da urlo, e scarpe tacco dodici, lì, avevi capito che era ora di affondare il colpo, tanto più che il tontolone nemmeno l’aveva notato il cambiamento. Ti aveva anche detto che tre volte a settimana andava il pomeriggio in palestra con il bus, poi che lui non l’accompagnava mai. Avevi resistito due giorni, poi il terzo eri lì alla fermata e lei fasciata da una splendida e attillatissima tutina Danzas, era salita in auto con te. Le hai chiesto se doveva obbligatoriamente andare in palestra o se le sarebbe piaciuto fare un’altra ginnastica e lei aveva risposto con occhi lucidi dall’emozione che qualunque tipo di ginnastica alternativa le andava benissimo. Mezzora dopo era nuda sul letto dentro la tana del lupo. Te l’eri lavorata a dovere. Avevi giocato il tuo primo asso. Le avevi leccato la fichetta depilatissima facendola venire due volte. Era sconvolta!! Si era impossessata del tuo cazzo restando stupita dalle dimensioni, sicuramente non un super dotato ma molto più grande di quello del fidanzato. Lo aveva succhiato, leccato e infilato con molta disinvoltura tutto in gola, evidente che a lei il cazzo da leccare piaceva tantissimo. Si era dedicata a leccare tutta l’asta, insalivandola per bene, e aveva anche dato una bella succhiata alle palle scivolando con la punta della lingua fino al tuo fiorellino anale e la cosa ti era piaciuta tantissimo anche a te.
…scopamiiii!!!!..daiii.non resisttooooo….
L’avevi messa sotto e con molta lentezza le eri entrato dentro facendo scorrere tutta la cappella lentamente lungo le pareti che si aprivano fino a sbattere con un colpo secco sul fondo facendola sborrare subito.
….uhummmm…ssiiiii…vengooo!!! cazzo mi fai venire subito!!!!...seei unicoooooo…..
La sentivi tremare poi avevi incominciato un pompaggio da vero maestro. Era strettissima, ma la sentivi aprirsi ad ogni affondo fin quando se l’era preso tutto dentro, e aveva perso il numero delle volte che ti aveva gridato vengo!! Sfinita e col fiato corto l’avevi rigirata e messa su di te. Impalata sulla tua mazza aveva incominciato a saltellare su e giù godendo a non finire, si muoveva anche ruotando il busto come la più consumata delle danzatrici del ventre. Sfinita si era accasciata sul tuo petto.
..sei fanatstico!! Mi ha sfinito e ancora non sei venuto!! Sei unico!!....
A quelle parole avevi giocato il secondo asso che ti portava mille punti.
“Veramente io mi sono appena scaldato. Se sei stanca smettiamo, io posso anche non venire.”
Si era tirata su e ti aveva fissato con occhi increduli.
“ scherzi?..adesso tu vieni, mettimi come vuoi, ma vieni, ti voglio sentire schizzare dentro di me, sono protetta.”
Era quello che volevi sentire. L’hai girata di lato e scopata a non finire, mentre con le dita della mano le lubrificavi il culetto che essendo molto rilassata per tutto il piacere provato non opponeva nessuna resistenza. Quando l’hai girata e le hai appoggiato la cappella su quella meraviglia della natura lei si è girata, e ti ha pregato di fare piano.
..fai..piano..sono vergine……
Tu senza muoverti le hai detto che se non voleva non era obbligata, ma sapevi benissimo che non si sarebbe opposta se non altro per tutto il piacere che le avevi fatto provare. Hai spinto un poco e lei si è un attimo irrigidita, ti sei fermato, ma ti ha incitato a spingere fono in fondo.
..daiii…spingiloooo..daiii siii..cazzooo mi sfondiiii.
Due colpi secchi ed eri tutto dentro di lei. Sei rimasto immobile, e quando lei dopo un paio di respiri si è rilassata hai preso a muoverti. All’inizio facevi piano, ma ben presto ti sei reso conto che oramai si era abituata al tuo cazzo l’hai sfondata a dovere spaccandole il culo e facendola venire altre due volte.
..ssiiiii…..venggoooo!!!!!..cazzo che bello!!!! Daii vieniiiii…ti volgio sentire dentrooooo…..
Hai cercato di reggere ancora un poco, ma eri al limite anche tu e le hai inondato il culo di sborra. Lei sentendo il tuo orgasmo è venuta di nuovo.
…ssiiii….sborroooo!!! ssi ti inondooo il culloooo!!!
…ssiiiii..ti senttoooo!!!! Sei bollenteee!!! Vengo!!
Era stato un momento unico per lei, quasi routine per te, ma eri soddisfatto, sfondare quella meraviglia di culo era stato un vero capolavoro. L’avevi scopata per circa tre mesi, poi era diventata una cosa un po troppo ripetitiva, e allora avevi coinvolto nel gioco anche il tuo vecchio collega. Lei all’inizio era stata un poco restia al gioco a tre, ma poi lo aveva accettato perchè oramai era innamorata di te e avrebbe fatto qualunque cosa pur di accontentarti. Per un po l’hai affidata a lui, che se l’era scopata anche con altre persone, ma lei era te che voleva e quando si è resa conto che ormai era già finita ti aveva fatto una mezza scenata dentro casa tua davanti a tua moglie che ne era rimasta scioccata. Per la prima volta lei aveva aperto gli occhi e forse non credeva più a tutte la tue bugie. Ti eri reso conto della cazzata, ci avevi messo su una pezza, ma per un poco avevi dovuto rigare dritto, eri senza saperlo sotto inchiesta da parte di tua moglie che come tutti i cornuti ci ripensano sempre dopo alle cose dette prima. Pur di sviare i sospetti avevi accettato di andare in vacanza con la sua socia. Ambra era una sua amica fin dalle elementari. Sposata con Pietro un tipo molto serio e di poche parole, riservato e dal fisico imponente. Alto oltre l’uno e novanta per almeno centotrenta chili di peso tutto muscoli e nemmeno un filo di grasso, con delle mani grandi e dure che sembravano delle pinze, faceva il muratore, che col tempo aveva messo su una bella impresa edile. Ambra era una bella donna. Non le avevi mai dato tanta confidenza per il semplice motivo che stando giornalmente con Anna tua moglie era difficile trovare il modo di scoparla, e poi fino a questo momento non ti era sembrata una preda appetibile, ma ora con più di un mese di astinenza trasgressiva ti sembrava veramente un bel bocconcino. Avevi notato mentre leggevi il giornale che lei indugiava con lo sguardo su di te. Anna gli aveva di sicuro raccontato del casino con la ragazzina, e lei con la sua faccia da troia ora si accarezzava il seno con finta noncuranza. Eravate soli sotto l’ombrellone, Anna e Pietro al porto per comperare del pesce e lei che in un certo modo ti stava stuzzicando con una buona probabilità di successo visto che il tuo cazzo si stava già gonfiando sotto il costume, le avevi dato una bella occhiata e avevi visto i capezzoli crescere sotto il costume. Ma il ritorno dei consorti aveva rimandato tutto. Non potevi sapere che anche lei era sotto inchiesta da parte del marito che da qualche tempo sospettava che la troiona lo, cornificava. Andare al porto con Anna era stata la scusa per lasciarla sola sperando che facesse qualche cazzata. Non aveva detto niente a tua moglie perche sospettava una complicità fra donne. Anche Anna era stata zitta, non voleva sbandierare i suoi sospetti sul marito.
“Ecco il pesce, ora vai a cucinarlo”.
Le parole di Pietro fecero girare Ambra che fece cenno di no col dito per lei il pesce si poteva solo prendere già cucinato o al ristorante. Avevi colto al volo l’occasione e ti eri offerto volontario per aiutarla, pensando dentro di te che forse ci poteva scappare l’occasione di stuzzicare la vaccona. Anna e Pietro si erano dati una occhiata che in un primo momento non aveva fatto capire nulla ad entrambi, ma poi i sospetti erano emersi e silenziosamente vi avevano seguito, immaginando ognuno di beccare il consorte in fallo. Appena in casa lei si era diretta in bagno, mentre tu accendevi il barbecue per arrostire il pesce lei se ne era venuta indossando un leggerissimo pareo che nulla lasciava all’immaginazione. Due occhiate in giro e in un secondo eravate incollati al muro della cucina con lei che si era inginocchiata davanti a te ti aveva sfoderato il cazzo infilandoselo tutto in gola.
…. Huhuummmm..si questo si che è giustooo!!!..
Non avevi capito quello che diceva, ti gustavi la pompa incurante del fatto che dietro di voi c’erano due spettatori che in silenzio osservavano la scena. Te lo aveva succhiato e leccato da vera bocchinara, mentre con la mano libera si era masturbata e poi sollevandosi e appoggiando i gomiti al tavolo si era offerta a te.
… Dai mettilo dentro….. dai scopami che non resisto!!!
Non te lo aveva dovuto dire due volte. Avevi appoggiato la cappella spennellandola fra li labbra della fica gocciolante e poi con un secco affondo eri entrato tutto dentro di lei. Si era tenuta al tavolo mentre con un gemito ti aveva incitato a sfondarla tutta.
…ssiiii…daii sbattimi il cazzo dentroooooo…. Ssiiii
Avevi incominciato a sbatterla con impeto e furore. Lei godeva subito e in maniera molto rumorosa, tanto che le avevi tappato la bocca per paura che sentissero tutti. Dopo un po ti era venuta voglia di farle il culo, e senza dire nulla lo hai sfilato e appoggiato la suo culo.
..ssiii..ma piano..quello stronzo di mio marito ce l’ha troppo grosso e mi fa sempre male…daii…
Una spinta decisa ed eri tutto dentro. La vacca aveva un culo così aperto che sembrava che lo avevi di nuovo messo davanti. Pochi colpi e lei ha goduto, poi anche tu eri al limite e allora lei ti ha chiesto di sborrarle in bocca.
..ssii daii schizzami in gola…dai ..ssi lo voglioooo..
Ancora un poco e poi ti eri scaricato fra le sue labbra che ti avevano imprigionato la punta e non se ne erano persa nemmeno un goccia. Fuori intanto Anna si era girata e dopo aver visto la scena di voi due che stavate scopando se ne stava andando, quando si è trovata davanti Pietro. Lui l’aveva afferrata fra le braccia e mentre lei scoppiava in un pianto dirotto lui aveva capito che non era la complice di sua moglie.
“Tranquilla, calmati, e vedrai che gli e la faremo pagare a tutti e due, ma tu mi devi promettere che farai tutto quello che ti dirò io. Giuramelo!”
Lei dopo un momento di sconforto si era sentita a suo agio fra quelle braccia forti che la stringevano tutta facendola sentire protetta. Aveva alzato gli occhi ancora bagnati e incontrato il suo sguardo si era sentita illanguidire tutta. Era bellissimo sentirsi protetta da quel maschio possente, e aveva giurato che avrebbe eseguito alla lettera tutte le sue istruzioni. Passarono i tre giorni rimasti di ferie come se nulla fosse accaduto, e poi una volta a casa Pietro le chiese di fargli sapere quando lui inventando una scusa si assentava da casa. In questo modo aveva scoperto dove i due amanti si incontravano. Adesso aveva bisogno delle chiavi di quel posto e chiese ad Anna di cercarle. Non fu facile trovarle, lui le teneva dentro il cruscotto della macchina, ma con un pizzico di fortuna, un pomeriggio che lui era al lavoro ne aveva fatta una copia che poi consegnò a Pietro. Andarono insieme a vedere il posto. Appena dentro lui che le era alle spalle la strinse a se, la voleva e lei voleva lui, quasi un senso di compensazione. Fecero sesso in maniera furiosa. Era come se ognuno dovesse scaricare la tensione che si era accumulata in tutto questo tempo. Poi dopo ripetuti orgasmi avevano parlato e lui si era confidato con lei raccontando anni di sospetti e tradimenti, mentre lei per la prima volta si era sentita diversa, amata e desiderata e questo era grazie a lui che alla fine le aveva chiesto se voleva divorziare per formare una famiglia con lui. Dopo un attimo di riflessione aveva accettato e per non avere problemi avrebbero aspettato che i rispettivi compagni fossero dentro il luogo dove ora loro si erano finalmente trovati. Ma non tutto era andato come previsto. Mentre uscivano dal monolocale erano stati visti da te e che per puro caso andavi a prendere le lenzuola per portarle in lavanderia e eri rimasto stupito da quello che avevi visto. Tua moglie con Pietro non te lo saresti mai pensato e poi entrando avevi notato che per quanto avessero rifatto il letto c’erano chiare tracce del fatto che i due dovevano aver scopato. Era stato un duro colpo. Non credevi che tua moglie fosse troia e invece anche lei come le altre aveva trovato il tipo giusto che se l’era scopata. Avevi annullato l’incontro con Ambra dicendo che avevi dovuto lavorare, ma adesso steso nel letto stavi cercando una via d’uscita da una situazione in cui non ti eri mai trovato. Un bel casino. La guardi che dorme accanto a te. Hai a immaginato lei che si scopava Pietro. Per la prima volta ti sei sentito come tutte le donne che ti sei portato a letto il giorno dopo che non le scopavi più, messo da parte e questo ti dava molto fastidio. Per alcuni giorni ci hai riflettuto e hai notato che lei con finta superficialità ha sempre cercato di sapere quando saresti stato assente e alla fine le hai porto il fianco, dicendo che l’indomani eri lontano tutto il giorno, mentre nella realtà avevi preso un giorno di ferie. Sei uscito di casa e ti sei appostato nei paraggi e dopo un poco lei è uscita e tu l’hai seguite e hai visto che si è incontrata con lui e sono andati ad appostarsi davanti al tuo scannatoio in attesa che tu ci entravi con la troia di Ambra, ma hai giocato d’astuzia e presa Ambra le hai mostrato il pericolo. Lei stupita è andata su tutte le furie e hai dovuto faticare per non farla andare a litigare con tua moglie. Alla fine te ne sei andato e sei tonato a casa e quando Anna è tornata il suo sguardo era quello di che ormai non ha più nulla da dire. Il divorzio e la tua nuova situazione ti hanno per un momento fatto piacere, invece ora sei disteso sul letto e ti domandi se ne valeva veramente la pena.
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5 anni fa
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Due coppie particolari
Sento il bip del cellulare che mi avverte che un sms è arrivato, lo leggo e sorrido.
“Amore sono in auto, e sto arrivando.”
Appoggio la testa al sedile, guardo fuori le luci delle macchine che passano e ripenso a come tutta questa storia è cominciata. Avevo appena 23 anni quando ho conosciuto Chiara, quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Tre anni di fidanzamento e poi il matrimonio. Chiara è una bella donna, madre esemplare, e perfetta donna di casa, ma a letto un vero disastro. Proviene da una delle famiglie più all’antica che io abbia mai conosciuto. Il padre un vero despota che ha sempre comandato tutti a bacchetta, e lei è cresciuta con dei concetti suoi che se all’inizio uno ci passa sopra, poi dopo le nozze diventa un vero disastro. Era vergine, e come tale è voluta restare fino alle nozze. Tre anni di fidanzamento sono passati con qualche bacio e lievi palpate da sopra i vestiti del seno, altro? zero!! Dopo le nozze speravo in un cambiamento che di fatto non c’è stato. La prima notte di nozze, lei era così tesa che quasi non si voleva spogliare, e allora ho lasciato perdere aspettando che si rilassasse un poco. Ci ho messo tre giorni per poterla sverginare, e con che difficoltà!!un vero disastro. Vestita della sua camicia da notte si è adagiata sul letto supina, ha chiuso gli occhi ed è rimasta immobile. Ho provato di infilare la mia testa fra le sue cosce. Mi ha bloccato dicendo che se la leccavo non mi avrebbe mai più baciato. Impensabile poi farselo prendere in bocca.
“Lo fanno le puttane, e io non sono una puttana!!”
Ho considerato tutto, la cultura dei suoi genitori, il suo essere spaventata. Ho immaginato qualche trauma o esperienza negativa scioccante. Ho dialogato con lei, cercando di capire per quale motivo odiava così il sesso. L’unica cosa che alla fine ho capito, che il suo concetto di sesso era questo:
Serve solo per procreare, quindi tu fai quello che vuoi fin quando io non resto incinta. Tutto qui! Ho pensato di convincerla con discorsi, incazzature, litigate, musi e altro, ma lei niente. Fuori è una donna allegra, bella e simpatica, ma fra le lenzuola una vera disgrazia. Dopo due anni è rimasta incinta, e allora la sua disponibilità a farsi scopare è diminuita col crescere della pancia e il massimo è stato quando durante un controllo è emerso che aveva anche un problema all’utero e che dopo il parto ovviamente cesareo, sarebbe stato asportato. Partorita nostra figlia Lucia, e asportato l’utero per lei è stato un momento di grande svolta. Mi aspettavo un cambiamento ma si è rivelato il peggiore che potessi immaginare.
“Adesso che non posso procreare il sesso fine a se stesso non lo voglio più fare. Io mi limito a far crescere nostra figlia, ma tu stammi alla larga. Se vuoi puoi avere tutte le donne che vuoi, io non ti dirò niente, a patto che sei discreto e che non le porti in casa.”
Ci ho messo un mese a rendermi conto che non scherzava. L’ho minacciata di divorziare, ma è stato anche peggio.
“Di che ti lamenti? puoi fare quello che vuoi, io non ti limito in niente, ma non divorzio, per me il matrimonio è uno e basta. Puoi andare con le altre, ma con me niente. “
Alla fine mi sono arreso. Ho una moglie frigida!
A ventisei anni sentirsi dire così dalla donna che ami ti spezza in due. Per un po ho cominciato ad andare a puttane. Era l’unico modo per sfogarmi, ma poi non mi divertiva più, troppo ripetitivo e meccanico, e molto dispendioso. Ci va aggiunto che poi io lavoravo in banca come cassiere. Una mattina un rapinatore mi ha puntato una pistola alla tempia intimandomi di consegnare i soldi. Sono rimasto stordito e scioccato al punto tale che il vecchio direttore mi ha raccomandato per essere trasferito al nuovo centro contabile della banca. Il nuovo incarico non era male. L’ufficio, da poco creato all’epoca era composto da un capo e io. Oggi lo comando io e ho sei persone che lavorano con me. Il lavoro era semplice e tranquillo, l’unica cosa che dovevamo fare erano i corsi di aggiornamento periodici. È stato un pomeriggio che mentre andavo ad un corso quando in una strada poco trafficata ho incontrato una donna che con la vettura in panne mi fa cenno di fermarmi. La guardo per un attimo, bellissima! Alta, con dei jeans attillati che ne modellavano un culo da infarto e due tette strette e alte che cercano di vincere la resistenza del bottone che tiene chiusa la camicetta.
“Mi aiuti la prego, si è fermata e non va.”
Vedo del vapore uscire dal cofano, lo apro e trovo un tubo del radiatore rotto, con l’acqua che esce. Le offro di accompagnarla lungo la via dove so esserci un meccanico.
“Devo andare ad un corso, e non posso aiutarla diversamente.”
“Beato lei che ci va, io pure doveri andare ad un corso, ma fra la macchina rotta il meccanico con tutto il tempo che perderò credo di averlo perduto.”
La guardo, è decisamente bella. Le chiedo dove si tiene il corso e lei mi dice l’indirizzo della sede centrale della banca dove lavoro io. Scoppio in una risata, lei mi guarda stupita e le spiego che dopo la sosta dal meccanico andremo insieme al corso. In due parole scopro che lei lavora in una sede periferica, e immette i dati nel computer quello che poi io elaboro.
“Mi chiamo Giorgio.”
“Piacere Cristina.”
Lasciamo le chiavi al meccanico, che ci dice che per oggi non è possibile la riparazione ha troppo lavoro da finire, ma ci assicura che andrà a prendere al vettura e domani sera sarà pronta. Arriviamo al corso cinque minuti prima che inizia. Ci sediamo vicini, e le tre ore passano veloci, e in sua compagnia decisamente belle. È simpatica, allegra e con una carica di ironia veramente unica. Mi offro di accompagnarla a casa e quando la lascio mi dispiace un poco. Ci scambiamo il numeri di cellulare e l’indomani mattina appena sono in ufficio le mando un sms di buongiorno. Lei mi risponde e lentamente durante la giornata è un continuo scambiare di messaggi. Alcuni sono di lavoro, mi chiede dei consigli, altri puramente personali, nei quali ci chiediamo notizie personali. Durante la pausa pranzo la chiamo e le comunico che il meccanico mi ha detto che la vettura è pronta.
“Spero che quando andrai con tuo marito a riprendere l'auto non ci siano dei problemi."
"Se aspetto lui allora faccio prima ad andare a piedi. Per lui esiste solo la sua impresa edile e il calcio, meglio la sua squadra del cuore, tutto il resto è relativo e passa in secondo piano, se poi riguarda me anche in terzo piano o giù di lì."
Mi offro di accompagnarla, e all'uscita dal lavoro sono lì e lei arriva bella come non mai. Appena dentro la vettura la guardo e mi sembra bellissima. Lei nota lo sguardo e dopo un sorriso si mette a parlare chiedendo di me, le racconto in breve la mia vita e lei mi fa un sorriso ironico.
"Sei così gentile premuroso che mi lasci stupita, non ci sono abituata a tutte queste attenzioni. Come faccio a sdebitarmi?"
"Vieni a cena con me."
Lei ci pensa un momento.
"Va bene ma deve essere mercoledì lui non c'è, va alla partita e va via nel pomeriggio per tornare il giorno dopo. Mi devi portare in un posto fuori mano, dove non ci conoscono."
Accetto e lei mi lancia un bacio con le mani. Da quel momento mi sembra che i giorni non passano più. Ci continuiamo a scambiare interminabili messaggi, arrivando a desiderare che mercoledì arrivi presto. La sera fatidica l'aspetto nel parcheggio di questo centro commerciale, quando arriva ho un colpo al cuore. Bella, elegante, indossa un leggerissimo abito nero elasticizzato che le copre appena meta busto superiore, e arriva a mala pena a metà coscia. Quando sale le si vedono le autoreggenti e le scarpe con un tacco da capogiro. L'osservo estasiato, lei sorride e mi chiede se sono soddisfatto di quello che vedo.
"Accidenti! sei bellissima! se do retta al mio istinto ti salto addosso subito, mi farai impazzire tutta la serata ad ammirarti."
Lei mi guarda con un sorriso carico di aspettative.
"Spero che non ti limiterai solo a guardare. Mi aspetto un dopo cena da ricordare per tanto tempo."
Ci allontaniamo velocemente. Ho prenotato in un posto lontano, ne ho sentito parlare casualmente. Una volta mentre ero in bagno un collega lo indicava ad un altro, dicendo che il quel particolare agriturismo, dopo cena, si poteva affittare una camera, senza documenti, bastava farla aggiungere al conto della cena. La cena è tutto un continuo scambio di occhiate. Per non impazzire le chiedo di lei e suo marito.
" Pietro è un marito come tanti, innamorato solo di se stesso. Ero la sua segretaria, fra di noi ci sono venti anni di differenza, e poco dopo che lavoravo per lui mi chiese di sposarlo.
“Ti faccio fare la vita da regina.”
Mi aveva promesso, e su questo potrei dire che ha mantenuto la sua promessa, ma sapessi quanto costa vivere in questa reggia dorata. Per lui io sono solo una bella figa da esibire quando va alle cene con i politici con cui è ammanicato per ottenere i lavori più importanti per la sua ditta edile. Se fosse necessario mi farebbe scopare da tutti loro pur di avere un buon appalto. Nel sesso poi è un vero egoista. Mi scopa quando vuole, incurante di dove sono, cosa faccio, e se ne ho voglia o no. Mi infila dentro il suo cazzo abbastanza grosso e poi mi pompa con foga, fin quando viene. Che io abbia goduto o meno, non glie ne frega nulla. Ero vergine quando l'ho sposato. Lui, la prima notte di nozze mi ha scopato senza nemmeno togliermi il vestito. Lì, sul letto a gambe aperte senza nessuna preparazione o delicatezza. Tre colpi ed era tutto dentro di me. Mi ha fatto un male da morire. Ma lui non se ne preoccupato. Dopo mi ha lasciato lì ed è andato a bere con gli amici che aveva invitato nel bar dell'hotel. Ho immaginato che prima o poi mi avrebbe sfondato il culo, quindi mi sono sempre tenuta a portata di mano un tubetto di lubrificante e ti assicuro che ho fatto appena in tempo e metterne un poco che lui era entrato tutto dentro facendomi male lo stesso. Ultimamente dopo aver scopato con lui, quando andavo a pulirmi in bagno mi mettevo due dita dentro e mi masturbavo, ma questo non faceva che accrescere la mia frustrazione. Per motivi puramente di convenienza mi ha fatta assumere nella banca. Così che possa gestisce le operazioni della ditta di mio marito e ne controllare tutto quello che gli può interessare in campo economico e fiscale."
Mentre finisce la frase e sorseggia del vino, vede che la coppia vicino a noi ha ricevuto il conto, e lei nota che l’uomo oltre alla ricevuta prende una chiave, mi guarda in cerca di una spiegazione che le do immediatamente.
“In questo posta oltre al cibo puoi chiedere una camera insieme al conto.”
Lei mi sorride e con fare allusivo mi guarda.
“Chiediamo il conto? Ho ancora molta fame, ma di te.”
Cinque minuto dopo siamo in camera. Ci spogliamo rapidamente e io resto basito dalla sua bellezza. La faccio adagiare sul letto e la bacio con passione. Scendo lungo il suo corpo, le succhio i seni, mordo delicatamente i capezzoli e lei geme di piacere. Da tempo non mi capitava di godere del piacere di eccitare una donna, e allora voglio farlo bene. Lei dopo aver assaporato un po del mio gioco si rigira e senza esitazione infila tutto il mio cazzo in bocca. Lo succhia, lecca, se lo gode facendolo strusciare sia sul viso che sul petto e poi di nuovo in bocca. Lo adora!
..sssiiii …mi piaccee daiii leccamiii…oraaa vengoooo…
Un primo orgasmo, la fa trema tutta e io le lascio assaporare il piacere che sta provando memore del fatto che con il marito non ha quasi mai goduto. Sono eccitato, mi sto godendo una femmina e non la devo pagare, lo fa per il piacere e non per soldi. Mi trascina su di se.
..daiii…tiii prego scopamii..non ne posso piùùùù … ti vogliooo…
Inarco il bacino, appunto la cappella fra le fradice labbra della sua farfalla e spingo dentro. Entro lentamente, le lascio assaporare il piacere della penetrazione e lei inizia a godere sempre più. Quando sento la punta battere il fondo lei gode.
……ooooohhh…ssisiiiiii…..oorrraaaa!!!!...VeeNNNGGOOOOooo..
Trema scossa dal piacere, mi abbraccia forte stringendomi a se, piange. La guardo, mi bacia.
“Mi fai impazzire. Non ho mai goduto così tanto, ti prego continua.”
La scopo per un tempo indefinito. Perdiamo il conto di quante volte lei è venuta, e quando è stato il mio momento mi ha stretto le gambe dietro la schiena facendomi venire dentro di lei.
L’ho inondata!
Era da tempo che non godevo a pelle dentro una donna. Siamo rimasti abbracciati per un tempo lunghissimo. Così è cominciata la nostra storia. Siamo andati avanti per diversi mesi. Ogni volta che lui andava alle partite, io e lei andavamo a scopare in qualche albergo, facendola passare per mia moglie. Dopo un anno, eravamo di nuovo in quel agriturismo dove l’avevamo fatto la prima volta e festeggiavamo il suo compleanno, avvento sei giorni prima, quando si siede vicino a noi una coppia. Io li riconosco subito, lei è la direttrice del personale della nostra banca, lui il tecnico della ditta che ha in appalto la manutenzione di tutti i nostri computer. Appena tre giorni fa è venuto nel mio ufficio a installare un sistema nuovo. Lo conosco bene, si chiama Mario, mentre lei è Flavia, una donna molto bella, che a volte ci fa lei stessa il corso di aggiornamento, e quasi tutti i maschi della banca almeno mentalmente l’hanno ingravidata. Faccio un semplice gesto del capo e Cristina annuisce, pure lei l’ha riconosciuta, mentre non sapeva di lui. Per un attimo si fa prendere dal panico, ma io la tranquillizzo, se noi siamo una coppia clandestina, lei non è con suo marito poi che io so chi è lei. La coppia si rende conto di noi, ma ci ignora come noi ignoriamo loro. Al momento del conto vedo che anche loro hanno una chiave, e salendo sopra resto un attimo a spiare dalla porta per vederli entrare nell’appartamento di fianco a noi. Da quel momento le due donne incominciano a lodare i rispettivi amanti. Se la mia urla di piacere l’altra dall’altra parte del muro risponde con altrettante grida in un gioco che ci coinvolge entrambi. Passano alcuni giorni e un pomeriggio Cristina e Flavia si incontrano nella Città Marcato. Per un attimo si guardano senza dire nulla poi una risata scioglie quell’attimo di tensione.
“Allora si mangia bene nell’agriturismo?” – chiede Flavia.
“Certo e poi si digerisce meglio” – risponde Cristina.
Si siedono ad un bar e dietro due caffè incominciano i loro racconti. Prima un pò sul vago, poi lentamente, come se fossero amiche da sempre scendono sul personale e intimo. Cristina spiega in breve come sia nata la nostra storia e di come ci amiamo e soprattutto ci piace godere.
“Si, l’ho sentito che ti ha fatto impazzire.”
“Nemmeno il tuo ha scherzato, urlavi come un animale scannato!”
Ridono, poi Cristina chiede a lei della loro storia.
“Mi sono sposata che avevo appena 26 anni. Lui era il mio professore di Giurisprudenza all’Università. Giulio, ha venti anni più di me. Ero la sua assistente dopo la laurea, e ne ero innamorata pazza. L’ho sposato contro tutto e tutti. I miei genitori non volevano, ma io non ho ascoltato nessuno. I primi dieci anni ci sono volati via senza che quasi ce ne accorgessimo. Lui è un marito meraviglioso, dolcissimo, premuroso e attento a ogni mia esigenza. A letto non è un super, ma mi ha sempre portato al piacere con le sue carezze e la sua bocca. Mi fa morire quando mi lecca. Poi lui ha avuto un grave problema alla prostata, e le sue erezioni sono diminuite fin quasi a scomparire. Inoltre dopo dieci anni io volevo un figlio, ma lui mi ha detto di essere completamente sterile. Ci sono rimasta malissimo, e per un po i nostri rapporti si sono raffreddati. Poi lentamente ho capito che non era giusto che lui pagasse per un fatto naturale che lo penalizzava e allora abbiamo ripreso a godere insieme. Il nostro rapporto però era cambiato. Le sue erezioni erano quasi nulle, ma lui compensava benissimo con mani e lingua. Poi casualmente una sera a casa di amici si finì sul discorso del tradimento. Io ribadivo che non era possibile amare un uomo e poi tradirlo. Era inconcepibile per una donna godere con un altro che non fosse il proprio uomo. Lo dissi con tale convinzione che lui ne rimase colpito. Per tutta la serata mi osservò pensando a come sarei stata con un altro maschio e questo gli procurò una discreta erezione. A casa poi nel nostro letto mi fece sua come non capitava da anni. Era eccitato all’idea di me con un altro. Rimasi stupita, ma non feci domande. Per un po non disse nulla ma poi lentamente questa sua fantasia emerse e fu sempre più presente nei nostri momenti di sesso. Lui era impazzito al solo pensiero di sapermi fra le braccia di un altro. Io ero sconvolta, ma lo assecondavo per farlo godere e sentire bene, mentre dentro di me ero impaurita da come avrebbe potuto rovinare tutto un simile pensiero. Con la sua preparazione e attenzione ho vinto il concorso per diventare legale della banca. Ben presto sono diventata responsabile della sezione informatica e quando la banca ha iniziato ad digitalizzare tutte le operazioni io mi sono ritrovata a gestire la modernizzazione del sistema. È così che ho conosciuto Mario. La sua azienda si è aggiudicata tutta la sezione informatica e la relativa manutenzione di mezzi e programmi. Come hai visto è un bell’uomo, discreto e molto riservato. È vedovo, la moglie è morta nel dare alla luce sua figlia. Per lui è stato un colpo durissimo, si è buttato a capofitto nel lavoro. Per i primi tempi non c’era che un normale rapporto lavorativo, poi lentamente è subentrata una certa confidenza, e da un caffè ad un breve pranzo di lavoro ne è nata una vera amicizia. La sua corte discreta mi ha lusingato fin da subito. Era piacevole ricevere le sue attenzioni, e poi una volta in ascensore mi sono involontariamente appoggiata lui e ho sentito premere fra le mie natiche un vero palo di carne durissima che mia ha fatto letteralmente bagnare le mutandine. Ne ero rimasta così sconvolta che anche la sera mia marito se ne accorto e poi che fra di noi non ci sono segreti gli ho detto il motivo del mio turbamento. Eravamo a letto. E lui ha avuto una erezione non fortissima, ma sufficiente per farmi godere Mi ha scopato con calma e passione fino a godere dentro di me con una sborrata appena percettibile. Sono rimasta sconvolta da un simile evento. Non era possibile che avesse una erezione nelle sue condizioni. Ero rimasta veramente impaurita per la sua salute ero convinta che avesse assunto dei medicinali pericolosi, invece lui mi ha giurato che era solo dovuto ad un pensiero che lo aveva eccitato. Io con un altro! Da quel momento mi ha spinto a frequentare Mario assiduamente. Impazziva al solo sapere che eravamo insieme. Mi ha chiesto di essere sua. Io mi sono opposta, ma lui è stato irremovibile. Lo voleva con tutto se stesso, ma ad una sola condizione che la cosa fosse avvenuta a casa nostra, per non dare alito a nessun sospetto. L’occasione l’ha creata lui dicendomi che si sarebbe assentato per due giorni per un convegno. Io ero turbata al solo pensiero, ma dentro di me lo volevo pure io anche se il fatto che lui lo sapeva mi sconvolgeva. Ho invitato Mario a cena da me, e mi sono preparata a dovere. Abito nero elasticizzato appena sopra il ginocchio e calze auto reggenti con pizzo, string micro e un reggiseno a balconcino che esaltava il mio seno. Lui si è presentato in giacca e cravatta. Abbiamo incominciato a cenare poi a metà della serata mi ha stretto fra le sue braccia e io non ho capito più nulla. Mi ha baciato con impeto e passione. La sua lingua è entrata prepotentemente dentro la mia bocca e ha cercato la mia intrecciando una danza di piacere unico. Poi ho portato una mano in basso e ho sentito il suo cazzo durissimo premere contro la stoffa dei pantaloni. Era duro e molto consistente, niente a vedere del cazzo di mio marito appena barzotto. Un bel cazzo veramente duro. Dopo aver limonato un poco in salotto ci siamo trasferiti in camera nostra e lui mi ha spogliato lentamente. Quando ho lasciato cadere il mio reggiseno lui era già nudo e ho ammirato la colonna di carne durissima che avevo appena sentito e che già mi stava facendo bagnare fra le gambe. Mi ha disteso sul letto e si è infilato fra le mie cosce aperte. La sua lingua è scesa verso il basso per leccarmi, ma io l’ho trattenuto stringendo il suo viso fra le mie mani.
…no…nooo ti..tiii pregooooo…prendimmiiiii..è da tanto che voglio sentire un cazzo che mi sfondaaaaaa….sssi lo vogliooooooo……
Dopo un attimo di esitazione è risalito lungo il mio corpo e quando ho sentito la punta scivolare lungo il taglio della fica ho aperto le gambe per riceverlo meglio dentro di me. Ha dato una breve spinta ed è scivolato tutto fino in fondo. Mi sentivo aprire, scivolava lungo le pareti della mia vagina che si dilatavano come mai prima d’ora nel sentire quel palo entrare deciso e duro fin quando non ha sbattuto la punta in fonda procurandomi il primo orgasmo. Ho goduto in maniera sconvolgente e bellissima.
…….ss.siiii…. vvVVEENNGGOOOOooooooo!!! … VENGOOOO!!!....
Tremavo dal piacere che mi stordiva. Non ero abituata a sentirmi dilatare e aprire e sfondare così da un maschio possente e duro. Da quel momento non ho mai smesso di godere. Per tutta la notte mi ha scopato con impeto e passione sfondando e inondando tutti i mie buchi. Si, lo ammetto, con lui mi sono lasciata andare ad ogni piacere incluso quello anale che non avevo mai fatto nemmeno con mio marito, per non parlare del piacere di sentirlo arrivare nella mia bocca. Una vera delizia! Quello che non sapevo che mio marito aveva fatto installare, per motivi di sicurezza un sistema a circuito chiuso che ha ripreso tutto e non ti dico quanto piacere ne ha ricavato quando è tornato e mi ha mostrato le riprese di tutto quello che avevamo fatto noi due. Per un momento ci sono rimasta male, poi ho capito e da allora non mi faccio più scrupoli se non quello di essere discreta quando usciamo a cena fuori. La sera che ci avete visti festeggiavamo un anno insieme, e mio marito ci ha costretto ad uscire cena e relativa scopata. Naturalmente la mio rientro gli ho raccontato tutto lui ne ha goduto a suo modo. Dopo tre mesi che avevo intrapreso la relazione con Mario, una sera che era a cena casa mia, mio marito è entrato mentre noi stavamo scopando. Per un attimo il silenzio ha regnato assoluto. Lui ci ha esortato a continuare, che non ci avrebbe dato nessun fastidio, voleva solo vedermi godere. Mario mi ha guardato e vista la mia tranquillità a ripreso a farmi godere. Da quella sera lui viene e va da casa nostra suo piacere. Con mio marito sono anche amici, e lui lo ringrazia sempre del piacere che mi regala.”
Dopo quella chiacchierata Flavia e Cristina sono diventate amiche e lei l’ha fatta trasferire nella sede centrale dove lavoro sia il che Flavia. Per noi le cose sono decisamente cambiate. Ci possiamo vedere sempre, e anche loro spesso prendono un caffè con noi senza destare sospetti. Dopo circa un mese abbiamo organizzato una cena tutti e quattro assieme e ne è venuta fuori una serata sconvolgente. Ci siamo divertiti tantissimo, risate e giochi fra di noi a non finire. Complice qualche bicchiere di troppo le due donne si sono ritrovate abbracciate a baciarsi. Nessun di noi è stato capace di spiegarsi come è successo, ma è successo. Il giorno dopo nell’ufficio di Flavia la cosa si è ripetuta con un immenso piacere delle due donne che da qualche tempo lesbicano fra loro con la ferma volontà di coinvolgere anche noi nei loro divertenti piaceri. Questa sera siamo invitati a casa di Flavia a cena con Mario e Giulio, il marito di Flavia, per questo la sto aspettando in questo piazzale. Eccola, arriva, vedo la sua vettura entrare nel parcheggio e lei sale con me. BELLISSIMA!! ci dirigiamo a casa di Flavia dove ad attenderci troviamo anche gli altri e per tutta la sera ci divertiamo tantissimo e le donne ci fanno impazzire e alla fine io mi scopo anche Flavia mentre Mario scopa Cristina e poi le prendiamo in doppia sotto lo sguardo estasiato di Giulio che avrà scattato mille foto soprattutto di sua moglie mentre gode. Dopo questa serata abbiamo passato tantissimi momenti insieme, fin quando ha deciso di separarsi dal marito il quale non voleva all’inizio concedere i divorzio, ma con la minaccia di raccontare tutte le porcate che lui ha fatto in tema di appalti e soldi versati in nero ha acconsentito di lasciarla libera. Pure il mi sono separato da mia moglie. Non ha voluto il divorzio, ma ha accettato la separazione e adesso viviamo insieme e lei aspetta una figlio da me. Le nostre vite sono diventate molto più belle e ci divertiamo a giocare sempre con i nostri amici che ci regalano sempre momenti indimenticabili di sesso e piacere.
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5 anni fa
admin, 75
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Sex toy per la padrona
Apro la porta e lei mi si presenta davanti con un vestito nero e una scollatura dove mi cade subito l’occhio.
“Dove cazzo guardi, maiale! Ora fammi entrare, e guai a te se apri bocca senza permesso!”
Mi sposto per farla entrare, lei procede in soggiorno e si siede sul divano, tenendo la borsa a fianco a sè.
“Ora vieni qui e inginocchiati a terra, servo!”
Ubbidisco e mi metto davanti a lei che si posiziona con le gambe leggermente divaricate e mi guarda combattuto mentre cerco di evitare di guardarle in mezzo, non senza scivolare con qualche rapida occhiata. Non porta gli slip ed è tutta rasata. Comincia a venirmi duro, cerco di dissimulare, ma inutilmente.
“Guarda che porco, adesso ti sistemo io, togliti subito i vestiti!”
Rapido, senza alzarmi, mi tolgo scarpe, calzini, pantaloni e camicia, rimanendo in mutande davanti a lei.
“Tutto.”
Un po’ reticente, tolgo anche i boxer, e rimango nudo e con un’erezione davanti a lei che si compiace della mia sottomissione.
“Bene, ora è il momento di insegnarti il tuo ruolo e il tuo posto. Mettiti questo, si addice di più alla sgualdrina che sei!”
Tira fuori dalla borsa un vestito fucsia e me lo lancia in faccia. Lo prendo e lo indosso, sentendomi un po’ umiliato.
“Guarda la mia troietta, adesso sì che ci capiamo. Ti piace il vestitino troietta?”
“Sì padrona”
“Bene, ora appoggiati lì e non fiatare.”
Mi prende per il collo da dietro e mi fa stendere il busto sulla chaise longue, con le ginocchia a terra, e il sedere esposto. Sento che armeggia con la borsa, tirando fuori delle cose, poi ascolto l’inconfondibile rumore di guanti in gomma mentre li indossa, seguiti da un barattolo che si apre.
“Adesso ti preparo io per il tuo ruolo da troietta”
Sento immediatamente la sua mano guantata che spalma del gel attorno al mio buco, per poi infilarci dentro una, due, e poi tre dita, armeggiando e a tratti ridendo e prendendomi in giro.
“Guarda la troietta come si apre, adesso ti sistemo”
E infila il quarto dito, iniziando a entrare e uscire con le nocche lentamente ma inesorabilmente, per qualche minuto, continuando a darmi della troietta sfigata. Ad un certo punto inizia a ruotare la mano con le dita dentro di me, e trattengo a stento un gemito.
“Sei proprio una puttana, guarda che robe, sei aperta come una galleria! E scommetto che ti piace. Allora, che mi dici? Rispondi!”
“Sì padrona, mi piace”
E comincia a ruotare e a spingere avanti e indietro con le quattro dita e le nocche, sempre più velocemente, fino a quando non mi scappa un gemito.
“Chi ti ha autorizzato ad emettere suoni? Brutta sfigata, fai silenzio! Adesso ti punisco io!”
Si alza, mi schiaccia la testa sul cuscino intimandomi:
“Adesso stai a faccia in giù, guai a te se guardi”
E se ne va in camera mia dove le avevo detto che tengo i giocattoli. Torna e si rimette dietro di me, e immediatamente sento entrare di colpo il plug nero, cavo all’interno e piuttosto grosso. Non oso emettere un suono, anche se a fatica, e la sento che mi ride dietro:
“Ahahah, che razza di sfigata troietta che sei! Adesso vedi come ti sistemo!”
Prende la mia camicia e me la annoda sulla testa, bendandomi e coprendo tutta la faccia tranne la bocca. Poi cammina e la sento cercare tra i cassetti della cucina. Cos’avrà in mente? Torna e mi intima:
“Ora alzati e fai silenzio, guai se sento una parola!”
Mi alzo in piedi, con il membro duro e il buco aperto, e sento il rumore inconfondibile del cellophane che si srotola. Inizia ad arrotolarlo attorno ai polpacci, stringendo il necessario per impedire i movimenti, e salendo piano piano, giro dopo giro. Arrivata al pene, si ferma e dice:
“Ma che fai? Ti si sta rammollendo? Cos’è, stai diventando una femminuccia sul serio? Brutta troia sfigata!”
A quel punto sento la sua mano che lo prende e inizia a masturbarlo, poi sento la sua lingua, le labbra, l’interno della bocca… Che estasi! Ma appena mi torna eretto, smette subito, mi tira uno schiaffo sulle natiche ancora nude e mi intima
“Adesso stai fermo, troietta di merda!”
Riprende con il cellophane, gira attorno al pene, coprendo le palle e lasciando fuori solo l’asta dura, stringendo bene perché non si muova niente, e continua sul busto chiudendomi anche le braccia, lasciando scoperte spalle e testa. Ora mi trovo davanti a lei, in piedi, bendato e senza potermi muovere, con il buco aperto dal plug costretto in posizione dalla stretta fasciatura, e il pene esposto per i suoi capricci.
“Ora mi diverto un po’, stenditi lì, troietta! Ah ah ah! Sembri un verme mummificato! Il mio verme troietta! Ah ah ah!”
E piano, mi accompagna facendomi stendere a pancia in giù sulla chaise longue.
Sento che armeggia ancora per circa un minuto, per poi sedersi a cavalcioni sulle mie cosce. Con le mani, strappa il cellophane attorno al buco e senza dire una parola estrae lentamente il plug. Poi riprende a giocare con la mano guantata, infilando gradualmente le quattro dita e stantuffando fino all’attaccatura del pollice.
“Guarda la troietta come se la gode in silenzio!”
Ad un certo punto estrae un po’ la mano, e sento che infila il pollice. Piano, inizia ad entrare con le quattro nocche, e infine, dopo poco tempo che entra ed esce, riesce a far passare la nocca del pollice, entrando praticamente con tutta la mano nel mio buco.
“Ah ah ah! Ti sto aprendo il culo come si fa con un cazzo di tacchino ripieno, ma che razza di vacca sei?”
La sento poi chiudere il pugno dentro di me, iniziando a ruotare la mano e infine a stantuffare, aumentando poco a poco la velocità. Dopo parecchi minuti che si diverte ad aprirmi, il mio buco è praticamente slabrato, la sento entrare e uscire col pugno dal polso alle nocche mentre al contempo ruota la mano. Ad un certo punto, senza dire niente, estrae in modo lento ma deciso il pugno chiuso, quasi strappandomi un gemito che non oso pensare a cos’avrebbe portato.
“Aaah, guarda che bel culo aperto che ha adesso il mio verme troietta! È il momento di scoparti come si deve!”
Sento appoggiare all’apertura uno dei miei dildo, dal peso si direbbe quello grosso arancione. Poco alla volta lo sento entrare, centimetro dopo centimetro, fino a quando non sento le sue anche premere contro le mie natiche.
“bene, adesso ti fotto come la troietta che sei!”
E inizia a fottermi con quel dildo enorme indossato come strap-on, dapprima lentamente, poi con spinte sempre più decise, sento il suo peso sulle mie natiche ad ogni spinta, sento che appoggia le sue mani sulla mia schiena e continua dando colpi decisi, profondi e veloci.
“senti come entra comodo, ti ho aperto per bene eh? Troietta, adesso continuo a scoparti finché non mi stanco!”
E continua a schernirmi e a ridere mentre mi scopa da dietro, e io non posso vedere niente né muovermi in alcun modo, sono sotto il suo completo controllo e mi sta usando come una bambola da scopare. Va avanti così per un parecchi minuti, forse una mezz’ora, a quel punto sento il buco slabrato aprirsi e dilatarsi ad ogni suo colpo senza la minima resistenza.
Poi si ferma, lentamente estrae il dildo e si alza, poi sento rientrare il plug che mi aveva tolto prima.
“Non pensare che ti lasci il buco vuoto, meriti di rimanere aperta come la troia che sei!”
Infine riprende la pellicola e la arrotola molto stretta ricoprendo nuovamente tutto e impedendo al plug di uscire anche se lo avessi spinto io.
Poi mi gira a pancia in sù, sento cadere lo strapon a terra, seguito dalla sua mano che prende il mio pene.
“Sei proprio diventato una troietta, ti si è rammollito di nuovo. Sei fortunato che mi sei piaciuto oggi, perciò meriti di offrirmi il tuo cazzo da troietta sfigata per il mio piacere. vedi di non venire in trenta secondi altrimenti te lo stacco a morsi.”
A quel punto lo sento mentre lo prende in bocca e inizia a stimolare succhiando e giocando con la lingua, inutile dire che dopo poco tempo mi ritrovo con un’erezione pulsante. Cavoli, quanto vorrei vederla all’opera, ma non oso aprire bocca, perché ormai sono in suo potere, mi sta usando come il suo giocattolo personale.
La sento che si mette a cavalcioni sopra di me, tenendolo in mano e piano piano guidandolo dentro di sè, mio dio che sensazione estatica!
Appoggia le mani sul torace incellofanato, e inizia a dondolarsi secondo il suo ritmo e le sue esigenze, io non posso nemmeno muovere un muscolo in quelle condizioni, le sto praticamente facendo da bambola per il sesso personale. Continua così per un buon quarto d’ora, ansimando sempre di più finché non sento l’inconfondibile calore dei suoi liquidi di orgasmo che si infiltrano sotto il cellophane. Rallenta un po’, si ferma e rimane seduta per qualche secondo, prima di alzarsi.
“Bene, sei stata brava, non sei nemmeno venuta. Così mi piace, troietta. Adesso te lo tieni così, e se vuoi venire ti arrangi da sola quando me ne vado. Ora alzati che ti libero”
Se ne va in bagno, ci resta qualche minuto e poi torna, si riveste con calma e mi fa alzare, srotola tutto il cellophane, e gentilmente mi asciuga con dello scottex.
“Questo per ringraziarti perché sei stata brava”
Senza togliere il plug mi infila i boxer, i pantaloni e la camicia, io collaboro in silenzio.
“Accompagnami alla porta, puoi salutarmi quando me ne vado”
Andiamo verso la porta, le apro, si avvicina e mi regala un bacio a stampo sulle labbra:
“Ciao stella, grazie di essere stata la mia troietta per oggi. Mi raccomando sfogati adesso. Alla prossima”
“Ciao padrona, alla prossima”
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5 anni fa
experiman,
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Un incontro casuale.
Mi chiamo Francesca, ho 26 anni, sono alta uno e 85, mora capelli lunghi fin oltre le spalle, quarta di seno, cosce lunghe e affusolate, sormontate da uno splendido culetto a mandolino. Da tre anni sono sposata con Alessandro, che di anni ne ha uno più di me. Fra noi due c’è una splendida intesa sessuale. A letto, amiamo molto fare il sesso con calma, tanta fantasia e senza nessuna limitazione, sia nei giochi, sia in tutto quello che può aumentare il nostro piacere. Alessandro, è un bell’uomo, alto come me, spalle larghe fisico asciutto e ben curato, e soprattutto ha una dotazione di tutto rispetto specie in circonferenza. Fare sesso con lui, mi dà un’emozione fortissima. Sa essere un amante forte e passionale, ma che ricerca sempre non tanto il suo piacere, ma il mio. Ama molto indugiare nei preliminari, specie con baci, carezze, e leccate intime che mi portano sempre a raggiungere come minimo due orgasmi, prima di essere posseduta. Anche se all’inizio, ero un po’ titubante, con il tempo, e la sua maestria è riuscito a farmi apprezzare anche il rapporto anale, dove oggi trovo molto piacere specie quando lui mi sfonda con molta passione. Amiamo entrambi essere esibizionisti, specie lui che nei miei riguardi, ha una vera passione nel farmi girare vestita in maniera sexy, senza quasi mai indossare l’intimo. È molto eccitante, andare in giro vestita molto sexy, con gonne corte, tacchi alti, e all’occorrenza anche autoreggenti, che amo molto mostrare specie se hanno il pizzo alto merlato. Alessandro gode molto, e si eccita nel vedere gli sguardi di desiderio dei maschi che incrocio quando sono vestita così, e ritiene che per la mia bellezza questo sia il giusto tributo. Nei nostri giochi di letto non manca mai la fantasia, spesso, mentalmente immaginiamo di coinvolgere altre persone. Abbiamo fantasticato spesso di inserire una terza persona nel nostro rapporto, anche se questo, fino alla scorsa estate non era mai successo. L’estate scorsa è avvenuto però un fatto che ha cambiato di colpo le nostre abitudini. Eravamo in vacanza in Corsica, vicino alla città di Bonifacio, ed il secondo giorno che eravamo lì, siamo usciti la sera per festeggiare il nostro anniversario di nozze. In quell’occasione, indossavo una minigonna nera, talmente corta che lui l’ha definita “una maxi cinta”. Sopra avevo top di colore azzurro chiaro talmente trasparente che lasciava poco all’immaginazione. Completavano l’opera un paio di sandali dal tacco 12 che mi facevano inarcare il culo rendendolo ancora più invitante. Lui invece indossava un paio di pantaloni di lino bianco sotto i quali non aveva nemmeno lui l’intimo e questo rendeva il gioco estremamente eccitante specie quando la sua erezione andava a premere contro la stoffa dei pantaloni che la rendevano molto evidente. Una T-shirt nera, talmente attillata che evidenziava il suo splendido torace completava il suo abbigliamento. Per tutta la serata è stato un gioco continuo ad eccitarci a vicenda, spesso ero io a fare in maniera che la stoffa davanti dei suoi pantaloni risultasse molto tesa. Anche lui non era da meno nei miei confronti, continuando ad infilare, ad ogni occasione, le mani sotto la mia gonna per palpare volte il culo, e a volte la mia micia già abbondantemente fradicia di umori. Dopo una cena molto intima e sensuale, caratterizzata più dal nostro gioco reciproco, che dall’abbondanza del cibo, siamo usciti a spasso per il paese, fin quando in una piccola piazzetta abbiamo trovato un bar gelateria che oltre ad avere tavoli liberi aveva un ragazzo che suonava un pianoforte e cantava musica live. Il posto era talmente intimo romantico che ci siamo fermati per consumare un gelato, e poi abbiamo ballato molto stretti, così vicini, che ad un certo punto mi sono sentita quasi penetrata da lui tanto era schiacciata la sua erezione contro il mio ventre. Poco dopo la mezzanotte ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo convenuto dandoci un bacio, che era giunta l’ora di far ritorno nell’appartamento affittato per le vacanze distante circa 10 km dal paese situato in prossimità di una delle più belle baie della Corsica. Appena salita in auto, io mi sono appoggiato a lui, mentre lui guidava e io con la mia mano destra accarezzavo lentamente i suoi pettorali scendendo sempre più in basso fino a raggiungere il consistente pacco che si stava gonfiando per l’ennesima volta delle mie mani.
“Amore abbi pazienza, se continui così finirà che facciamo un incidente, oppure io vengo nei calzoni, e sicuramente non è questo che tu vuoi rischiando di farci male e di finire qui questa serata che fino a questo momento ci sta regalando emozioni tremende. ”
Ignorando le sue parole, ho aperto la patta dei pantaloni, ed infilando dentro le mani ne ho estratto quello splendido scettro che si ritrova fra le gambe. Poi senza dire nulla mi sono abbassata e ho serrato le labbra intorno a quella bollente cappella. Mentre la mia lingua lentamente ruotava stuzzicando il fremono e la punta, lui ha emesso un lungo gemito.
…uuuuuummmmmmmmmmmuuuummmmm…..
Stavo per affondare quello splendido membro dentro la mia gola quando lui di colpo ha fermato l’auto. Dopo qualche istante mi sono staccata da lui e sollevando la testa ho guardato davanti a noi, illuminata dai fari a circa 10 m una figura femminile agitava le braccia cercando di attirare la nostra attenzione. Ci siamo fermati e siamo scesi entrambi.
“Scusatemi, mi chiamo Jessica, ho bucato la gomma anteriore dell’auto, e non so come si cambia, e rimanere qui al buio con il cellulare che non prende mi sta realmente terrorizzando, vi prego, o mi aiutate a cambiare la gomma, oppure mi date un passaggio fino a paese più vicino.”
Alessandro si è voltato per un attimo verso di me, che ho rivolto a lui uno sguardo di assenso mentre mi avvicinavo alla ragazza che stava realmente tremando di paura. Ho cercato di tranquillizzarla mentre parlavo con lei mi rendevo sempre più conto che c’era qualcosa che non andava. Forse era quello strano accento portoghese, che lei ha subito specificato brasiliano, ma nei gesti nei modi sembrava un po’ strana. Abbigliamento poi era costituito da un tubino elasticizzato nero che a malapena conteneva le sue forme generose, specie nel seno sicuramente una quinta, e le cosce poi splendide, ben modellate finivano con dei piedi che mi sembravano leggermente grandi, racchiusi in un paio di sandali dalla zeppa di legno esageratamente alti, probabilmente un 18 con plateau da 10. Alessandro si è messo subito all’opera per sostituire la gomma, e lei si è avvicinata per guardare specificando che voleva assolutamente imparare come si faceva, e quando lui ha svitato i bulloni, lei si è piegata sulle ginocchia davanti a lui, che sicuramente girandosi ha potuto ammirare lo splendido spettacolo offerto dalle sue cosce scoperte che dovevano terminare mostrando l’intimo se mai vi fosse stato. Stranamente non ha sentito nessun picco di gelosia, pur rendendomi conto che la stava mostrando al mio uomo, ma dentro di me ho sentito una strana sensazione che mi illanguidiva tutta riportandomi allo stato di eccitazione che avevo vissuto per tutto il resto della serata. Con gesti rapidi e veloci Alessandro ha sostituito la ruota, e lei non la finiva più di ringraziarci fin quando per sdebitarsi ha chiesto e ottenuto che la sera dopo, saremmo andati casa sua perché intendeva offrirci una cena. Dopo esserci scambiati i recapiti telefonici, ci siamo di nuovo incamminati verso casa, e poco prima di raggiungere la nostra destinazione abbiamo visto il piccolo residence dove abitava lei. Appena giunti a casa ci siamo spogliati velocemente e Alessandro mi ha disteso sul letto iniziando leccarmi fra le cosce con estrema bravura portandomi di nuovo ad un altissimo livello di eccitazione.
“Scommetto che ti sarebbe piaciuto avere anche Jessica viene letto con noi.”
Lui si ferma un attimo, solleva il capo delle mie cosce e fa un mezzo sorriso ironico.
“Credo che sicuramente sarebbe piaciuto più a te, che a me. ”
Lo guardò per un attimo cercando di capire, ma la sua lingua riprende a frugare fra le pieghe della mia passera che si sta bagnando copiosamente ormai eccitata da molte ore, e prima che io possa dire o replicare, lui si distende su di me e mi penetra con un colpo solo fino in fondo. Sento le pareti abbondantemente lubrificate aprirsi al passaggio del suo membro che scivola velocemente fino in fondo colpendo con la punta del collo dell’utero provocandomi un misto di dolore/piacere che mi tremare tutta facendomi avere un orgasmo rapido e incontrollato.
…….. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii……… Oddio vengoooooooo!!!!......
Tremo scossa da fitte di piacere che attraversano tutto il mio corpo, provocando, ondate di godimento che mi fanno tremare mentre lui inizia un lento e intenso pompaggio, facendomi godere almeno altre due volte, prima di girarmi e dopo aver appoggiato la sua cappella sulla mia rondella anale, affonda dentro di me con un colpo secco e deciso. Godo, lo sento che mi sfonda il culo, ma questo mi piace da morire, e lui lo sa, mentre mi pompa con decisione riprende il discorso interrotto prima.
“Ti piace? Godi nel sentirlo dentro che ti sfonda il culo, ma credo che domani sera avrai una gradita sorpresa.”
Sconvolta dall’orgasmo non riesco a seguire il suo ragionamento, mentre lui aumenta con un ritmo che mi porta dell’ennesimo orgasmo per poi svuotarsi dentro di me.
….uummuuu…..Vengoooo….ssi….daiiiiiiiiii…vengoooooo….
Si eccomi..... Sto sborrando!!!!... sborrooooo!!!!!!
Sfiniti appagati ci addormentiamo, e quando ci svegliamo il sole è di nuovo alto nel cielo, senza aggiungere una parola di quello che riguarda sia ieri sera, che quello che riguarderà questa sera, ce ne andiamo tranquillamente al mare e per tutta la giornata è un susseguirsi di baci carezze bagni e sole, fin quando un SMS di Jessica ci riporta la mente all’impegno della serata. Torniamo casa, e dopo una doccia veloce ci prepariamo a raggiungere la nostra amica. Alessandro decide di indossare un paio di pantaloni di cotone nero, è una camicia dello stesso colore mentre io scelgo un vestito di lino oscuro con tre bottoni davanti lo tengono parzialmente chiuso senza indossare nessun tipo di intimo, ma solo due sandali dal tacco basso legati alla caviglia con un con un laccio di cuoio nero. Puntuale ci presentiamo alle 20 a casa di Jessica. Ci accoglie con un abbraccio e un bacio. Bella e sensuale indossa un top giallo e una mini nera, molto MINI, e le inconfondibili scarpe con il tacco vertiginoso. Ci mettiamo subito a tavola. Le pietanze sono ottime, annaffiate da un vinello frizzante e fresco che scivola giù che è una bellezza. Ben presto ne abbiamo fatte fuori due bottiglie, e l’atmosfera si è surriscaldata mentre i ragionamenti sono andati sull’aspetto fisico. Lei asserisce che il mio seno è più bello del suo. Io ribatto che il suo è almeno una o due volte volte più grande del mio, e alla fine è Alessandro che ci invita a mostrarlo che farà da arbitro. Mi denudo e lo mostro, lei fa la stessa cosa e nel vedere quel capolavoro mi sento illanguidire il ventre allungo una mano e la poso sul seno destro. Meraviglioso. Sodo, duro e con il capezzolo che si sta indurendo velocemente. In breve mi ritrovo con la sua bocca sul mio seno. Mi succhia e lecca meravigliosamente, mi lascio andare alla nuova esperienza. Lei ci prende per mano e ci porta in camera sua. Mi spoglio e pure Alessandro lo fa ma con più calma. Quando mi giro ho una sorpresa che non mia spettavo. Se sopra lei ha due seni meravigliosi, sotto ha un uccello mai visto! È un trans. Per un attimo resto basita, mi giro verso il mio uomo che mi sorride, lei ci guarda aspettando l’evolversi della cosa. Lui mi fa cenno di assenso, e io mi tuffo fra le sue cosce a leccare e succhiare quel palo di carne meravigliosa. Geme e contraccambia il piacere. La sua lingua è un serpente che si insinua fra le pieghe della mia fica bollente e lecca e succhia tutto il piacere che mi sta facendo uscire. Godo e tremo.
……….ssssssssssiiiii…..umhhmmm….vengoooooo!!!!
Il primo orgasmo mi sconvolge. Lei imperterrita continua a leccarmi, mentre sento il cazzo di mio marito aprirmi il sedere. Lo spinge dentro con decisione, e ben presto godo anche da questo buco.
Sssiiiii….daiiiii..sfodami il culooooo!!..
Mi pompa deciso, ma e Jessica che lo ferma. Si distende supina e mi fa salire su di essa e mi impalo su quel cuneo di carne durissima e bollente. Mio marito torna a infilarmi il suo in culo e ben presto sono stretta fra due cazzi che mi sfondano tutti i buchi. Godo come una pazza e urlo con tutto il fiato che mi rimane. Tremo e sborro a ripetizione.
…… ssiiiii…cazzoooo!!!! Venggoooo!!! Ssiiiii…sfondatemiiii..sssiiiiii….oraaaaaaaaaaaaa!!!!....
Mi pompano come indemoniati, perdo ben presto il conto di tutte le volte che ho gridato vengo. Poi si scambiano i posti. Lui davanti e lei dietro. Quando mi sfonda il culo lo sento come se fosse la prima volta.
…aaahhhiiii…pianooooo..mi sfondiiii…..uhhummm….ssiiiii..daiiiiiii..mi piaceee…daiiiii…
Alessandro mi penetra davanti con qualche difficoltà, ma alla fine ho ancora tutti e due i cazzi dentro che mi sventrano che è una meraviglia. Dopo che mi hanno fatto godere tantissimo, se ne escono e non sono ancora venuti. Li guardo sfinita mentre ora è Jessica che si mette a pecora e invita lui a sfondarle il culo. Alessandro mi sorride compiaciuto e poi si infila dentro quella meraviglia. Lo spinge dentro fino in fondo, e lei gode anche più di me.
…ssiiiii..bel…torooo..spaccami….il….culoooo…siii…bellissimmoooo…..
La pompa con decisione. Vedo il cazzo di Jessica che è rimasto duro, non resisto all’idea di mettermi sotto di lei e succhiarlo. Lei assapora il piacere del cazzo in culo e della mia bocca che lo spompina con impeto e passione. Geme e gode alla fine sborra urlando.
…sssiiii…cosììììì…eccomiii….ssbbOOORRRoooooooo!!!
Mi riversa in bocca un fiume di semenza che non riesco a contenere, mentre anche Alessandro è al limite e gli inonda il culo.
…eccommiii…sborrroo..pure ioooo…oraaaaa!!!!
Rimane immobile, fin quando lui non gli ha riversato in culo tutto il suo piacere, poi si sfila, e si distende e cerca la mia bocca. Mi bacia e lecca il suo stesso piacere che non sono riuscita ad ingoiare. Restiamo un momento distesi e in silenzio, poi le ci bacia e abbraccia entrambi, complimentandosi con me per essere riuscita con estrema disinvoltura a prendere in corpo la sua notevole mazza.
“Ma come fai a gestire una simile dotazione?”
Lei mi guarda con l’aria un pò affranta, e mi dice che ha intenzione di asportarla. La guardo sconvolta.
“Cosa???..ma stai scherzando!!! È meravigliosa!!non fare una simile pazzia, mi hai fatto godere come una fontana e tu la vorresti togliere?? Sei pazza!!!”
Lei sorride e mi dice che non sono la prima persona che le fa una simile obbiezione, ma è dura nasconderla sotto i vestiti da donna.
“Fregatene!!. Ce l’hai e allora falla vedere a meglio assaggiare, vedrai che non darà fastidio a nessuno!!
Mi bacia divertita, poi noi ce ne andiamo. Abbiamo passato il resto della sua vacanza in sua compagnia e poi in seguito abbiamo organizzato delle serate insieme ad altre coppie che, specie le signore, hanno apprezzato la sua dotazione. Per me è stata una meravigliosa esperienza che mi ha introdotto in un mondo tutto da esplorare e con mio marito al fianco sono sicura che avrò tante altre meravigliose sorprese.
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa -
Andiamo al cinema ? (una serata extraordinaria)
Siamo una coppia matura,entrambi abbiamo passato i 50 ma la voglia di fare sesso non ci manca. Mia moglie nonostante l'età è ancora appetibile,non molto alta,un seno generoso,non sodo come anni fa ma decisamente invitante e un culo che non passa inosservato.
Quando facciamo l'amore ci piace giocare di fantasia ed io in particolare le prospetto situazioni che la fanno eccitare ancora di più.
Una sera dopo aver scopato le ho proposto di mettere in pratica una di queste fantasie. Sarebbe stato intrigante uscire ed abbordare uno sconosciuto,magari qualcuno di suo gradimento notato in un locale.
Lei ha subito escluso questa eventualità motivandola col fatto che un conto è fantasticare su certe cose un altro è trasformarle in realtà ma io sapevo che sotto sotto l'idea la incuriosiva e le procurava qualche prurito.
Quella sera non ho insistito più di tanto ma la sera successiva mi sono avvicinato a lei e ho iniziato a baciarla dolcemente e ad accarezzarla e quando ha raggiunto quello stato in cui inizia ad accendersi il desiderio sono tornato alla carica. Le illustravo la scena mentre la baciavo sul collo e facevo scivolare la mano lungo le sue cosce carnose. Man mano che procedevo con la descrizione sentivo la sua eccitazione salire e dopo parecchi no sempre meno convinti ha ceduto ammettendo che sarebbe piaciuto anche a lei vivere quel genere di esperienza.
Ora eravamo d'accordo entrambi e non restava altro che studiare come muoverci.
Dopo aver valutato diverse possibilità tra locali da ballo e altri luoghi di ritrovo abbiamo optato per il cinema. Tra le varie sale ne abbiamo scelta una che aveva in programmazione film di carattere erotico.
Abbiamo scartato i cinema porno perché frequentati generalmente da solitari segaioli e guardoni.
Noi volevamo una storia ben fatta con uno svolgimento graduale e non partire subito in quarta come sarebbe facilmente potuto accadere in un luogo del genere,
Consultiamo internet e dopo una breve ricerca troviamo il locale adatto. E' una sala che ha in programma una rassegna dedicata a Tinto Brass.
Decidiamo di andarci l'indomani per l'ultima proiezione della serata.
Il giorno seguente l'ho passato con crescente eccitazione impaziente che arrivasse sera.
Finalmente rientro a casa,bacio mia moglie,pranziamo in silenzio,siamo allo stesso tempo tesi ed eccitati.
Finito di cenare ci sediamo sul divano per rilassarci un po (c'è tempo,lo spettacolo inizia alle 23).
Abbiamo il tempo di scambiarci affettuosità che ci aiutano a sciogliere la tensione e ha rinnovare il desiderio di trasgressione,
Decidiamo di fare la doccia insieme e facciamo l'amore sotto l'acqua scrosciante.
Usciamo dalla doccia carichi e pronti per vivere la nostra avventura.
Mia moglie indossa un abitino leggero con una generosa scollatura anche se nulla di troppo azzardato. E' stretto sotto i seni in modo da permetterle di non indossare il reggiseno e scende poi morbido fino a metà coscia, Non è niente di estremo ma riesce a far risaltare i suoi punti migliori. Come intimo un paio di mutandine di pizzo color lavanda semitrasparenti ed infine un paio di scarpe col tacco a spillo.
Arriviamo al cinema leggermente in anticipo. Entriamo che in sala le luci sono ancora accese,ci guardiamo attorno. Ci sono un paio di coppie e una dozzina di singoli. E' l'ultimo spettacolo di una serata infrasettimanale e ci aspettavamo un ambiente che garantisse una sufficiente intimità.
Tra gli uomini presenti mia moglie me ne indica uno seduto un po defilato tra le ultime file.
Avrà tra i 45 e i 50 anni,capelli scuri brizzolati sui lati,sembra abbastanza alto di statura.
La prendo per mano e ci muoviamo in quella direzione. Una volta là lui tira indietro le gambe per farci passare,io ringrazio e mi vado a sedere due posti più in avanti.mia moglie saluta rivolgendogli un sorriso e si accomoda in mezzo tra di noi.
Prima di sedersi si china fingendo di massaggiarsi una caviglia indolenzita. Il risultato è che la gonna inevitabilmente si alza sul dietro scoprendole le cosce col culo a mezzo metro dal viso del tizio che non può trattenersi dal far cadere gli occhi su quel ben di dio.
Quando incontra il mio sguardo gli rivolgo un sorriso compiaciuto e lui si volta imbarazzato dall'altra parte.L'esca è gettata,non è rimasto di certo indifferente a ciò che ha visto.
Mia moglie si accomoda e come per giustificarsi "adoro le scarpe col tacco ma che tortura" e gli rivolge un sorriso che gli da il coraggio per risponderle "ma le indossa splendidamente,mi creda". Lei lo ringrazia con fare civettuolo.
Si spengono le luci,inizia il film.
Gli sguardi sono rivolti verso lo schermo ma io non seguo la proiezione,piuttosto controllo con la coda dell'occhio quel che accade di fianco a me. Noto che hanno entrambi il braccio appoggiato sull'unico bracciolo,sono a contatto e le loro mani si sfiorano. Ogni tanto lui gira lo sguardo verso di me per vedere se li sto osservando ma io do l'impressione di essere interessato al film.
Decide così di osare e fa cadere la mano sul ginocchio di lei e non trovando opposizione inizia ad accarezzarlo con movimenti leggeri.
Mi volto di colpo cogliendolo in flagrante. Ritira la mano aspettando confuso una mia reazione.
Distolgo lo sguardo e riprendo a guardare la pellicola. L'ho decisamente spiazzato,non sa come comportarsi.
Gli arriva in soccorso la mia troietta che con un sorriso malizioso gli fa capire che c'è la mia approvazione.
Lui non perde tempo e riprende da dove era stato interrotto. La sua mano scorre lungo la coscia,si infila sotto la gonna,lei accoglie i sui gesti aprendo leggermente le gambe. Arrivato alle mutandine inizia a strusciare le dita lungo il suo sesso che sente caldo ed umido sotto il sottilissimo tessuto.
Mi sto eccitando mentre vedo lei che va ad appoggiare la mano sul pacco che sono certo sta già gonfiando i pantaloni. Si baciano,lei con gesti sapienti dopo aver liberato il membro dalla sua prigione lo impugna saldamente ed inizia a segarlo con movimenti lenti ma decisi. Lui dopo aver esplorato il sesso di lei con le dita sotto le mutandine ,il pollice a stuzzicarle il clitoride sposta le sue attenzioni ai seni. Senza smettere di baciarla infila la mano nella scollatura e ne estrae una mammella che palpa con la mano aperta,poi staccata la bocca dalle sue labbra la poggia sui capezzoli divenuti turgidi e li succhia con passione,li mordicchia facendole scappare un gemito.
Ora la mia troia si china a prendergli il cazzo in bocca mentre lui le palpa il culo cercando con le dita di profanare i sui pertugi.
Dopo alcuni minuti durante i quali posso udirlo l'ansimare come risposta al lavoretto che lei gli sta
facendo la zoccola si rimette a sedere,riaggiusta il seno facendolo rientrare nella scollatura,si sfila le mutandine e le mette nella borsa,poi rivolta a me "amore devo andare in bagno a fare pipì ma mi dispiacerebbe farti perdere il film che so ti appassiona,ti spiace se chiedo al signore se mi fa la cortesia di accompagnarmi ?" "se è così gentile da prendere il mio posto..." e lei "non le è di disturbo ? e lui di rimando "nessun disturbo,anzi sarà un piacere accompagnarla"
Si alzano ed insieme si allontanano.
D'ora in poi vi riporto la storia come me l'ha raccontata lei.
Arrivati al bagno lei entra in uno dei box e senza chiudere la porta dopo essersi alzata la gonna si china sulla turca e libera una pisciata che teneva da tempo. Lui in piedi a pochi metri da lei la osserva,lei gli sorride. Quando ha finito e sta per asciugarsi lui la ferma e estratto un fazzoletto le fa "le spiace ?" e lei "no,affatto,prego si accomodi" lui si china e le passa il fazzoletto tra le cosce ed una volta conclusa l'operazione ripassa la mano nuda su quell'invitante fessura per sincerarsi di aver fatto un buon lavoro.
La prende poi per mano e l'aiuta ad alzarsi. Gli ormoni sono ormai a mille,la afferra deciso per i fianchi e la attira a se,lei gli si avvinghia ed i due si baciano,le lingue si cercano e si avvolgono serpeggiando nelle loro bocche.
Gli toglie la camicia e gli bacia il petto mentre le mani sono già arrivate alla cintura che slaccia,sbottona i pantaloni che gli cadono alle caviglie. Liberatolo anche dei boxer può ammirare la sua asta che aveva scoperto di dimensioni interessanti ma che ora alla luce dei neon vede anche bello nella forma,lungo e
dritto con una cappella a fungo gonfia e gocciolante liquido precum,decisamente un goloso boccone.
Lo prende di nuovo in mano,stringe i testicoli accuratamente depilati e una volta in ginocchio li prende in bocca per intero e tira succhiando facendolo sussultare,poi risale con la lingua lungo l'asta leccandola come fosse un gelato per arrivare infine alla cappella che cinge con le labbra e stuzzica con la punta della lingua,infine lo inghiotte decisa per intero rischiando di ingozzarsi.
Prende così a succhiarlo abilmente dalla cappella alle palle in un su e giù che lo manda in estasi.
Non vuole venire subito così la fa alzare e la spinge deciso contro una parete,le abbassa il vestito liberando i seni e con la mano le tasta il sesso che scopre aperto a madido di umori.
Infila due dita ad esplorare l'interno di quel caldo rifugio per poi portarne uno alla bocca e succhiarlo e fissandola intensamente negli occhi le offre l'altro che lei succhia golosa e porca.
Ora le alza il vestito,la afferra per i fianchi e la solleva puntandola contro la parete e senza esitazione la penetra facendo sparire il suo cazzo in quella figa rovente. Scopano selvaggiamente,i seni di lei sussultano ai colpi violenti di lui,gli ansimi e i gemiti aumentano di intensità fino a che lei viene raggiunta da un orgasmo così intenso da lasciarla per un istante senza fiato con la figa rovente e fradicia.
Lui lascia che si riprenda e le fa rimettere i piedi a terra. Senza perdere altro tempo la gira e la fa chinare con le mani appoggiate al lavandino,le allarga le gambe e una volta accucciatosi dietro di lei affonda la bocca nella sua figa e beve. Raccoglie il suo miele e fa scorrere la lingua fino all'ano che inizia a leccare. Con le mani le apre le natiche per poter infilare la lingua nella rosellina che poi massaggia col pollice.
Si rimette in piedi,le da un paio di sculacciate e le fa "ora ti scopo il culo troia" e lei "si porco infilami il tuo cazzone fino alle palle e riempimi le viscere.
Lui struscia la cappella sulla figa per inzupparla dei suoi umori e la punta poi all'ingresso di quel buchetto voglioso e spinge deciso aprendosi il varco con prepotenza. Lei a quell'improvvisa intrusione inarca la schiena e si lascia sfuggire un grido di dolore. "ti fa male puttana ?" "mi vuoi sfondare il culo ?" "è ciò che meriti ed anche quello che vuoi,vero cagna ? '" "mmmmm dai cosa aspetti,fottimi stronzo".
Lui non si fa pregare ed inizia a pompare potente. Le sue palle sbattono contro le natiche di lei mentre i seni rivolti al pavimento ballonzolano ai suoi violenti colpi.
Si amano senza risparmiarsi. Lui grugnisce,lei si morde le labbra e geme come una cagna in calore.
Con una mano le da ogni tanto una sculacciata e con l'altra la tiene per una spalla. In questo modio può spingere più a fondo e lei ha la sensazione di sentirlo fino alla bocca dello stomaco.
Dopo dieci sfiancanti minuti di assoluta goduria giunge il momento dell'estasi......"ooooooo sto per venire,siiiiiiiiii non fermarti,godooooooo" e libera l'ennesimo orgasmo che la fa ridere e piangere da quanto è intenso. Lui la segue a ruota e le regala una magnifica sborrata che le riempie e le riscalda le viscere. Quando estrae il cazzo ormai sazio dal suo culo sfondato dall'apertura sfacciatamente aperta cola il suo seme lungo le cosce. Lei lo raccoglie con le dita che poi si porta alla bocca e lecca da vera porca.
Per concludere lui le porge il cazzo dalla cappella vlolacea e gocciolante e le impone di pulirgliela con la lingua. Lei ubbidisce e glielo lecca diligentemente restituendoglielo pulito e lucido della sua saliva.
Il film è quasi finito quando li vedo ricomparire.
Si sono ricomposti ma non possono nascondere un espressione stravolta.
Lei si siede accanto a me e mi bacia,sento il sapore dei loro orgasmi nella sua bocca che trovo inebrianti. "amore è stato fantastico,a casa ti racconto tutto nei minimi particolari e scoperemo come mai fatto prima,te lo garantisco" "ti prendo in parola cara la mia adorabile puttana"-
Il film non è ancora finito ma decidiamo di andarcene.
Lei saluta il tipo dandogli un bacio sulle labbra ed io passandogli davanti gli faccio un occhiolino complice al quale risponde sussurrandomi "se fortunato,hai una moglie che è una fantastica troia".
Ci dirigiamo verso casa,io impaziente di ascoltare la cronaca delle sue porcate e lei di raccontarmele.
Aveva ragione......quella notte abbiamo scopato come mai fatto prima.
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5 anni fa
admin, 75
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Stop
Ad un certo punto, mentre le sto versando l’acqua, mi guarda con un sorrisetto beffardo e dice un secco “Stop!”. Io capisco subito a cosa si riferisce, era un gioco che facevamo nella vecchia compagnia da adolescenti, in cui alla parola suddetta, l’interessato doveva immobilizzarsi completamente nella posizione in cui si fosse trovato, a qualsiasi costo. Serviva a creare situazioni imbarazzanti e a ridere facendo a gara a chi fermava chi nella peggior situazione. Il gioco finiva con la parola “Play”, il più delle volte tra le risa a profusione di tutti, vittima compresa. E così mi ritrovo ad esclamare “e che cazzo!” mentre l’acqua continua a sgorgare dalla bottiglia, riempiendo il bicchiere fino all’orlo. Viviana dice “Play!” appena dopo che un po’ d’acqua straborda dall’orlo e bagna il tavolo, scivolando sul pavimento; io sollevo rapido la bottiglia, la mando a fanculo mentre ridiamo entrambi, e vado a prendere dei panni assorbenti per asciugare il disastro.
“Vedo che non ti sei dimenticato come si gioca, mi fa piacere” mi dice mentre asciugo il tavolo
“Si beh, dimmi piuttosto che ce l’hai ancora legata al dito per quella volta che ti abbiamo stoppata sul ciglio della strada mentre tornavamo dalla festa di paese” le rispondo io.
“Dai, è stata una carognata, siete andati a nascondervi e subito dopo è passata una pattuglia a farmi un sacco di domande sul perché fossi sul ciglio della strada in una zona industriale a quell’ora di notte, è stato imbarazzante”
“Ma no dai, alla fine se la ridevano pure loro, è stato divertente” ribatto io mentre mi chino per asciugare il pavimento
“Stop!”
“Mi spiace Vi, ma non sono in equilibrio precario né sto facendo qualcosa di disastroso, stavolta hai toppato”
“Eh no caro, stavolta hai toppato tu. Sei esattamente dove voglio che tu sia” mi risponde lei sorridendo.
“beh, non c’è granché di imbarazzante, pubblico non ne hai e tutt’al più ti puoi fare due risate perché ti sto facendo da sguattero in casa”
“Ah sì? Dici? Eppure qui hai scritto, testuali parole, che ti piace essere dominato, che il tuo buchetto è ben allenato, che aspetti una padrona, che vuoi essere scopato a lungo, che vuoi essere umiliato e ridotto ad oggetto, che…”
A quel punto, bianco in faccia, mi rendo conto che mentre stavo in bagno lei ha sbirciato nel telefono, e sul browser era aperto il mio annuncio. Che stupido, dovevo ricordare che lei conosce le mie password. E ancora più stupido perché che non le cambio mai… Faccio per alzarmi e lei mi ferma subito con il piede sulla schiena: “Eh no caro, sei in stop e non ti muovi. Sai, è un pezzo che cerco qualcuno con cui divertirmi, e tu sembri proprio la persona adatta, così posso vendicarmi di quella volta; sono giorni che pregusto questo momento, ora sei il mio schiavo, e non far finta che non ti piaccia, altrimenti spiffero agli altri del tuo profilo erotico. Ora stai fermo e zitto, finché non dico play.”
A questo punto non ho più nulla per controbattere, mi ha effettivamente in suo potere e non posso fare niente, ma ha ragione, in fondo la situazione non mi dispiace. Viviana è una donna sveglia e fantasiosa, anche se non propriamente bellissima, ma ormai che importa? Sono curioso di vedere dove arriva, in fondo non credo sia così navigata, magari me la cavo con quattro risate alla fine di tutto.
Senza troppe cerimonie, mi butta supino e toglie tutti i vestiti, mentre io decido di assecondarla e di non fare storie stando in silenzio. A quel punto mi dà uno schiaffetto sulle natiche e mi dice “ora ti farò muovere, ma dovrai stare in silenzio. Salirai su quello sgabello in ginocchio senza protestare. Annuisci se hai capito”. Io annuisco, lei attende qualche secondo e pronuncia “Play!”.
Mi alzo in piedi, con lei che mi guarda ridendo, mentre vado verso lo sgabello girevole con le ruote e mi ci inginocchio sopra. Le ruote sono su una base piuttosto larga, perciò l’equilibrio è meno precario di quello che pensavo. A quel punto sento “Stop!” e torno immobile.
Mi passa davanti e va verso un mobiletto, apre l’anta e tira fuori un plug abbastanza lungo, grande quanto una piccola bottiglietta d’acqua e grosso altrettanto nel punto più largo, un barattolo enorme di lubrificante e una sac à poche dal beccuccio piuttosto importante. “Ora ti preparo per i giochi che ho in mente schiavetto mio, rilassati e apri il tuo bel -buchetto allenato-, è così che lo chiami? Vediamo se è la verità.”
Si mette sul tavolo e versa una copiosa quantità di gel dentro la sac a poche, tappando col pollice il beccuccio. La procedura è lenta, vista la consistenza del gel, e mentre osservo in silenzio lei alza lo sguardo e mi dice “Questo ti finisce tutto dentro, così renderà tutto più interessante. Non pensare che finirà tanto presto.”
Finisce di riempire e si alza, si mette dietro di me e infila lentamente il grande beccuccio nel buco. Arriva in profondità e poi si muove lentamente entrando e uscendo, mentre io trattengo un gemito di piacere. “E bravo il mio schiavetto diligente, subisci in silenzio, mi piace, vediamo se reggi anche questo in silenzio”, e improvvisamente schiaccia la sac à poche spruzzando una gran quantità di gel dentro di me, e continua per un bel po’, finché non mi sento pieno fino in profondità, mi sembra di essere gonfiato come un palloncino. Senza dire niente, estrae lentamente il beccuccio e subito fa entrare i primi centimetri di plug per impedire che esca anche solo una goccia di gel. Lentamente poi inizia a spingere, facendo entrare poco a poco il plug in tutta la sua lunghezza. Sento che mano a mano il buco si allarga, lei che sorride compiaciuta mentre trattengo gemiti di piacere, finché non raggiunge il punto più largo, spinge un altro po’ e poi lascia andare, in modo che l’elasticità del buco si chiuda attorno al collo risucchiando il plug per la lunghezza che rimane. Il collo è abbastanza lungo, e sento il plug che continua ad entrare per un po’ prima di appoggiare la base sulla mia pelle. La sensazione è favolosa, e il pene comincia ad indurirsi velocemente; lei si allontana un po’ e osserva la scena: “bene, vedo che ti stai ambientando eh? Ma tu guarda che razza di porco schifoso che mi sono ritrovata per tutto questo tempo senza saperlo! Adesso ti sistemo per bene!”
Cammina con calma verso la cucina, e da un cassetto tira fuori un rotolo gigante di pellicola trasparente per alimenti. “Ora è il momento di impacchettare il mio schiavo, così te ne starai buono buono per quando arriverà la sorpresa”. Inizia ad arrotolare la pellicola attorno alla mia coscia sinistra, per poi passare dietro la schiena e arrotolare anche l’altra coscia, infine ritornando dietro la schiena. Compie questo giro diverse volte, finché la pellicola no forma uno spesso strato che mi tiene le cosce legate al busto, con le ginocchia vicine al petto. Continua poi a girare anche davanti, coprendo pancia, glutei e pene, stringendo bene e facendo molti giri, comprendendo infine anche le braccia che rimangono legate ai lati del busto. Così mi ritrovo inginocchiato in avanti, coperto di pellicola che mi lascia totalmente inerme, lasciando fuori solo i polpacci, la testa e le spalle. Mi sento un pacco, il plug dentro pulsa e fa indurire il pene schiacciato dalla pellicola e io riesco a stento a trattenere i gemiti, ma mi impegno e non emetto un suono. Non riesco quasi a muovermi, ma anche volendo non mi conviene, perché rischio di cadere così impacchettato. A quel punto mi fa alzare il didietro, portandomi quasi a testa in giù, e inizia ad arrotolare i polpacci fissandoli allo sgabello. Poi prende un paio di cuscini quadrati e spessi dal divano e li fissa tra i polpacci e le cosce, in modo da impedirmi di abbassare il didietro. Completa il tutto con altri giri di pellicola attorno a tutto il corpo e lo sgabello, badando bene a lasciare fuori spalle e testa, lasciandomi impacchettato come un salame e col culo all’aria, quasi del tutto incapace di muovermi. Come ultimo tocco, abbassa lo sgabello facendo arrivare la mia faccia fino a pochi centimetri dal pavimento, e le mie natiche a portata per i suoi programmi. Si allontana un po’, mi guarda e scoppia a ridere: “Ma guarda che ridicolo che sei, ti sei fatto impacchettare in questo modo senza fare un solo suono, com’è il giocattolino che hai entro? Ti sta aprendo per bene? A questo punto il gel dovrebbe essersi fatto strada fino in profondità, è ora di divertirsi schiavetto! Entra pure Luca!”
La mia faccia sbianca a quelle parole, mentre giro la testa vedo entrare Luca, uno della compagnia, e a quanto pare anche fidanzato di Viviana.
"tesoro sei favolosa, la tua fantasia supera le mie aspettative, guarda come hai impacchettato il nostro schiavetto, culo all'aria e immobile" e iniziano a ridere e a schernirmi spingendo lo sgabello in giro mentre io mi crogiolo nella vergogna, ma in fondo devo ammettere che la situazione non mi dispiace del tutto, si vede che erano d’accordo su questa cosa fin dall’inizio, e probabilmente sapevano che in fondo sarebbe piaciuto anche a me, perciò decisi di continuare a stare al gioco senza emettere un fiato.
“Dai tesoro, prepara lo schiavetto che adesso ci divertiamo”
“Certo amore mio, vedrai, è tutto aperto e morbido come piace a te, e il nostro schiavetto è così bravo che sarebbe un peccato non usarlo a dovere”
Quindi Viviana si avvicina e con le mani strappa la pellicola attorno al mio buco, iniziando a giocare con il plug, spingendo e schiaffeggiandone la base. Intanto Luca dietro di me inizia a spogliarsi, poi si mette a fianco a me e si abbassa, mostrando un pene enorme ed eretto, mentre se lo masturba con la mano: “lo vedi questo, brutto pervertito sfigato? Questo ti sfonderà finché non ne avrò abbastanza, e non credere che finirà tanto presto!” e si alza ridendo, andando di nuovo dietro di me. “Sei pronto amore? Quando vuoi fammi un cenno che ti lascio spazio”. Passano pochi secondi, e senza preavviso sento il plug estratto di colpo, seguito da una penetrazione decisa e quasi istantanea del grosso cazzo di Luca, che inizia a scorrere dando colpi decisi e profondi, lo sento spingere selvaggiamente dentro di me mentre a tratti mugugna e sghignazza: “Tesoro, scusa se te lo dico ma questo culo è quasi meglio del tuo, sembra un budino, ma quanto lubrificante ci hai messo dentro? Ah ahah, guarda il nostro schiavetto sfigato come lo prende bene, non fa una piega! Sai una cosa? Mi sa che adesso voglio vedere anche te mentre lo fotti, vai a prepararti che io intanto me lo godo ancora un po’!” E così Viviana esce dalla stanza mentre Luca continua a spingere il suo cazzone dentro di me, sembra un enorme martello che mi rimesta tutto il gel che ho dentro, mentre dilata e apre il buco senza sosta, sono in estasi ma non emetto ancora un fiato, per paura di rovinare tutto. Dopo pochi minuti, rientra Viviana in completo intimo, ma con uno strapon grosso come una lattina e poco più lungo. Si avvicina in silenzio, e mi sussurra all’orecchio “adesso vediamo se il tuo -buchetto allenato- è veramente aperto come dici”. Intanto Luca ride di gusto, e poi mi prende sui fianchi e inizia a tirare colpi ancora più decisi, ma più lenti e profondi, mentre inizia a mugugnare fino a quando non si ferma, spinge e tira il mio culo a sè venendomi dentro e riempiendo le mie interiora di sperma caldo in quantità. In fine si stacca, e dice “Tesoro, devo farti i miei complimenti. Credo di non avere mai scopato un culo così piacevole, avrai di che invidiare il nostro schiavetto in futuro!”
“Amore mio, te l’avevo detto che ti saresti divertito, ma ora è arrivato il momento del nostro schiavetto, vediamo che sa fare col suo culo: sta a vedere”.
Con una mano mi cinge il fianco mentre sento la punta del grosso dildo spingere contro il mio ano, ancora pulsante dopo il quarto d’ora abbondante passato a soddisfare il cazzo enorme di Luca. Sento che entra piano piano, allargando sempre di più e poi ritorna, va avanti così per qualche spinta fino a quando la sento dire “però, è già pronto il mio schiavetto, ma guarda un po’, ci hai messo così poco a dilatarti che sono tentata di spingerlo tutto dentro di colpo, che ne dici?” Io faccio per risponderle, ma appena inspiro per farlo, lei mi coglie di sorpresa e con una spinta infila tutto il dildo fino a sbattere violentemente con le anche sulle mie natiche, e a quel punto mi lascio scappare un gemito. “Ah ah ah! Finalmente! Il nostro sfigatello sta cominciando a rendersi conto dov’è finito, hai sentito tesoro?” “Vai così angelo mio, sfonda lo sfigato!”
E inizia il giro: la sento arretrare lentamente, fino quasi a far uscire la punta, per poi dare un’altra spinta decisa fino in fondo, avanti così senza sosta; io sono stordito, immerso in un misto di dolore e piacere, non riesco a dire né fare niente, la mia mente è totalmente invasa dalle sensazioni che vengono da quell’unica apertura lì dietro, mentre si dilata e si distorce sotto i colpi impietosi di Viviana. Il resto del corpo è come inesistente, sotto la coltre di pellicola, sento a malapena gli schiaffi che tira alle natiche e si aggiungono all’umiliante piacere sottomesso che sto provando. Dopo un tempo imprecisato, non sono certo in grado di calcolarlo, Viviana si ferma con tutto il dildo dentro di me, appoggiata alle mie natiche spingendo con forza, stacca il freno dalle ruote e spinge lo sgabello col ventre, tenendomi bene sui fianchi con le mani. “Guarda amore, la mia carriola!” “Ah ah ah” e iniziarono a ridere entrambi mentre venivo spinto in giro. “Adesso guarda: lancio dello sfigato!” e di colpo spinge con le mani, estraendo violentemente il grosso dildo e facendomi scorrere in avanti sul salotto, col buco aperto a dismisura, pulsante e gonfio a tal punto che sento l’aria entrare mentre avanzo per la casa. Dopo aver riso per un po’, vedo Luca che si alza col suo cazzone di nuovo duro ed eretto, mentre viene verso di me, prende lo sgabello e lo blocca di nuovo, e di colpo ricomincia a fottermi senza pietà né preavviso: “cazzo che figata amore, è come lanciare un salame in galleria, ah ah ah! Dai, vai a preparare il resto che quando finisco qui ci rilassiamo un poco”. E mentre Viviana esce dalla stanza, io vengo scopato senza sosta: “non pensare che duri poco stavolta, sfigato di merda, ti ho già sborrato dentro e adesso me la godo finché non mi stanco!” E così avanti, a schernirmi mentre mi fotte con violenza quando, dopo pochi minuti, rientra Viviana e si unisce a lui nel prendermi in giro. Vanno avanti così per una buona mezz’ora, il mio culo è praticamente slabrato quando ad un certo punto si stacca di colpo senza venire. "Tesoro, ho un'idea, tienilo aperto mentre vado a cercare qualcosa" e mentre lascia la stanza, Viviana mi guarda perfida, noto adesso che indossa un guanto di gomma trasparente: "eh già porco sfigato, adesso è ora di sentire come sei messo lì dentro, voglio sentirlo con le mie mani, letteralmente! Ah ah ah!" E inizia subito a infilarci le dita. Inutile dire che a quel punto le bastano ormai pochi secondi perché io inizi già a sentire le nocche che entrano spingendo e allargando, e sento già il buco richiudersi attorno al suo polso mentre piano piano stringe la mano a pugno e inizia a ruotarla dentro di me, dandomi sensazioni indescrivibili. Poi dopo pochi minuti inizia a tirare, estraendo lentamente il pugno chiuso. sento il buco dilatarsi un sacco, la sensazione invade la mia mente finché non esce del tutto, lasciando una voragine aperta e pulsante. A quel punto entra Luca, con il dildo di prima infilato in un tubo di plastica poco più grosso: “Amore, hai fatto un lavoro coi fiocchi, adesso sta a vedere”. Si mette dietro di me, e infila lentamente la prima parte del dildo; poi piano piano spinge in avanti il cilindro, facendolo entrare nel buco centimetro dopo centimetro: “questo terrà il culo dello sfigato aperto e dilatato per i nostri giochi amore mio, ti piace?” “Ma che bella idea tesoro, guarda, lo shiavetto sfigato continua a tacere, che pezzo di idiota, un porco sfigato senza dignità! Adesso lo sistemiamo!”.
Sento ancora il cilindro entrare, sempre di più, fino ad appoggiare in fondo, dove il dildo spinge senza riuscire ad entrare di più. A quel punto Luca estrae lentamente il dildo, e tenendo il cilindro fermo con la mano, allarga bene le natiche in modo che il bordo entri ancora un po’ sotto lo sfintere anale. Ed ecco fatto, ho un cilindro nel culo dentro al quale ci può passare anche una mano, è infilato giusto oltre lo sfintere, così che non scivoli fuori, e arriva in fondo per quasi venti centimetri ad appoggiare sulle pareti interne, lasciando intravedere la caverna che viene dopo. Credo sia di metallo, perché ne sento il peso importante, e inoltre la posizione a culo all’aria mi rende difficile liberarmene semplicemente spingendo. Ma in fondo non lo vorrei fare, sono ancora curioso, anche se un po’ preoccupato, di vedere cosa si inventeranno ora i miei nuovi aguzzini.
“Tesoro, adesso dimmi, cosa ti sembra?”
“Uhm… non lo so, a me sembra quasi un mobiletto, ci metterei dei fiori”
“Ah Ah Ah! Brava! Hai ragione, ma non vorrai mettere dei fiori così a secco?”
“Certo che no, non vorrei che si seccassero, dai che lo riempiamo allora”
“Il nostro schiavetto sfigato è appena stato declassato a vaso da fiori”
“Ah ah ah ah”
E mentre ridono, Viviana si toglie gli slip e sale sopra un tavolino, mentre Luca spinge lo sgabello sotto di lei. A quel punto Viviana si siede sopra le mie natiche, e dopo qualche secondo inizia ad urinare dentro il buco:
“aaahhh, che liberazione! Era un po’ che la tenevo, e tu amore? Ne hai?”
“Certo tesoro, aspetto con educazione che tu finisca, il nostro cesso sfigato ha bisogno di sentirsi utile prima di fare il vaso da fiori”
E così, dopo una lunga urinata, Viviana si alza e lascia spazio a Luca, che dopo pochi secondi inizia a riempire anche lui il buco. Sento il liquido caldo scendere, e mi concentro sulla sensazione di piacere mista al leggero dolore che la dilatazione estrema iniziava a darmi, sotto le loro risa di scherno. Quindi Rientra Viviana, che era uscita subito, con una coperta e un mazzo di spatiflora bianchi:
“Adesso prepariamo il nostro tavolino fiorito, amore mio”. Vai a prendere il resto sù”
“Arrivo amore”
E Luca rientra dopo pochi secondi, con un ripiano a cerchio bucato in centro. Mi appoggia il ripiano sulle natiche, e inizia a girarlo… e scopro che si sta avvitando all’interno del cilindro! Sono scioccato, mi stanno davvero trasformando in un tavolino...
Viviana infine stende la tovaglia sopra il tavolino, in modo da far coincidere il foro con quello del ripiano. Alla fine, ne risulta che io vengo totalmente coperto da una coltre bordeaux, diventando a tutti gli effetti un tavolino da salotto. Il mio culo pieno di urina è esposto, e Viviana inizia a metterci sopra le spatiflora una alla volta, canticchiando come una decoratrice di interni. A quel punto sento che prendono le sedie, mentre Viviana dice:
“Vuoi un gelato amore mio?”
“Certo tesoro, così proviamo il tavolino nuovo”
E così Luca si siede, e aspetta Viviana mentre lo sento giocare con i fiori infilati nel mio buco. A quel punto dice:
“Tesoro, scusa ma credo che i fiori abbiano preso abbastanza, è ora di scaricare”
“Va bene amore, fai pure, arrivo subito”
Quindi tira fuori un dildo piuttosto sottile e lungo, toglie i fiori dal buco e inizia a penetrare sul fondo del cilindro, stimolando l’apertura della caverna e facendo scorrere l’urina in profondità dentro di me. A quel punto sento manovrare e capisco che sta asciugando tutto con uno straccio.
“Amore, ci butto dentro un po’ di acqua e menta, così profuma”
“Certo amore”
E sento scorrere un liquido freddissimo dentro il buco fino in profondità.
Passano pochi minuti, e rientra Viviana dall’altra stanza, si siede e appoggia i piedi sotto la mia faccia. Sono profumati, probabilmente li ha appena lavati, e senza dire una parola me li strofina sulle labbra e sulla pelle, poi indietreggia un po’ e infila l’alluce nella mia bocca, io inizio a succhiare e a leccare, e lei spinge infilando più dita possibile nella bocca.
“Aah, che bravo il nostro schiavetto-tavolino, si sta impegnando tanto”
“Mi fa piacere tesoro”
E mentre do piacere alla padrona, trasformato in un tavolino, con il buco esposto ai loro capricci e slabrato dal cilindro, la coppia conversa e si gusta il gelato.
Â
Continua...
3309
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5 anni fa
experiman,
32
Ultima visita: 1 anno fa
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Il capo ....
È quasi ora ora di andare , un'altra giornata di lavoro sta per finire ... comincio a sistemare le mie cose , la borsa , la giacca mi preparo a rientrare a casa . Ma ecco che il mio interno squilla ... e mi sorprende .Non suona quasi mai quel maledetto telefono .... proprio ora ! al telefono una voce familiare .. è Marta , la responsabile della segreteria del grande capo ... vieni su .. mi dice ... il direttore ha chiesto di te .. con urgenza ! Salgo le scale che mi portano al 6 piano .. uno sopra il mio è mi chiedo perché? Che vuole il direttore in orario strano . Mi sale l'ansia ... ansia ed eccitazione ... non ne conosco la ragione ma gradino dopo gradino avverto un calore all'inguine che cresce poco a poco ... un calore umido fra le cosce che ben conosco . Arrivo .. mi annunciano ... la porta si apre dall'interno con sistema automatico che il capo controlla personalmente dal suo ufficio ... entro .... mi accoglie sorridente .. si alza mi saluta .. mi domanda come va cara ? Rispondo .. tutto bene e mentre lo faccio so di guardarlo perplessa ... interrogativa .... ma lui molto rilassato mi invita a sedermi sul suo divano in pelle che arredo il grande ufficio dirigenziale . Siediti qui accanto a me ... fammi un po' di compagnia ... mi accomodo facendo attenzione a stare composta vicino al bracciolo ... lui mi si siede accanto non troppo distante e leggermente di traverso in modo da potermi guardare dritta in viso ... ha uno strano sorriso .... ammiccante ... lo sguardo acceso .... e come al solito indossa un abito Blue con cravatta molto elegante .... mi offre qualcosa da bere .. vuole che assaggi il suo whisky che tiene nell' armadio ..... ne versa un poco mentre lui se ne riempie un bicchiere con dose generosa .... la conversazione è leggera ... come ti trovi col lavoro .... i colleghi ... e mentre si chiacchiera.... si avvicina ... poco a poco ... alcool scende bene .. ne chiedo un altro po .. e lui non si fa pregare e se ne versa altro anche lui .... sento la mente che si annebbia... alleggerisce.... rido e sorrido senza una ragione particolare ... lui se ne accorge ... e ne approfitta per avvicinarsi ancora ... ora l ho quasi addosso..... sento il suo alito sul collo .... poi si alza ... si avvicina alla scrivania e lo vedo premere il pulsante di chiusura automatica della porta ..... adesso siamo isolati ... impossibile avere visite.... e me lo ritrovo nuovamente accanto . Il braccio disteso sulle mie spalle ... mi guarda ... voglioso ... eccitato .. mi chiede permesso di levare la cravatta ... poi si avvicina ancora ... sempre con lo sguardo nei miei occhi ... sento la mano appoggiarsi sulla coscia... è calda .. preme senza far male ... il calore cresce ... sento il mio sesso umido bagnarsi ancora di più .. il perizoma aderente alle labbra della figa già gonfie e turgide ... la sento pulsare ..... lo vedo ... sotto la stoffa leggera dei pantaloni ... il cazzo che si irrigidisce.... la mano che era appoggiata alle cosce scivola lentamente al loro interno e si appoggia alla figa .. che prende a sfregare sopra il perizoma ... non faccio nulla per impedirlo .. ho bevuto e sono confusa .. confusa ma eccitata... eccitata come una Troia .... lo lascio fare ... e lo lascio fare anche quando sento la sua lingua sfiorarmi L orecchio ... il collo ... e poi la bocca .. entra e prende a limonarmi mentre le dita sfiorano la figa ancora protetta dal perizoma ... sono certa che avverte la mia eccitazione ... la mano si insinua nel perizoma ..ed eccola arrivare sul clitoride già gonfio .... godo .... e anche io appoggio la mano sul suo cazzo ... e duro .. rigido ... abbasso la cerniera ... gli slip ... ed eccolo nella mia mano .. grande quanto basta .. non lungo ma molto grosso ... lo tocco .. lo meno per tutta la sua lunghezza ... che cazzo arrapante ... una cappella enorme .... odore del sesso ormai ci avvolge .... mi chiede di prendergli il cazzo in bocca ..vuole sentire la mia lingua ..dice .. e insieme assaporare la mia figa .. mi fa mettere a 69 .. la sua lingua nella mia figa e la sua verga nella mia bocca ... godo come una Troia mentre lo spompino .. godo così tanto da venire una prima volta quasi subito ... inondando la sua bocca dei miei umori ... gli piace ... mi chiede di girarmi ... appoggiandomi con le mani allo schienale ... ora ho la figa e il culo esposti al suo sguardo .... lui dietro ... in piedi ... cazzo eretto come un bastone ..... mi dice ... sei una Troia ... adesso ti faccio assaggiare il mio cazzo ... e me lo pianta nella figa .. pompa .. affonda ... forte veloce .. lo sento godere come un porco ... continua ad impallarmi mentre il culo mi si apre piano piano ... lo vede e lo vuole sfondare ... mi piace questo culo già pronto .... ormai in estasi gli chiedo di incularmi ... adesso ... subito ... di piantare quel cazzo teso nel mio culo .... entra subito e mi scopa così .. mi sodomizza trattenendomi per i capellli per poter affondare più forte i colpi .. geme come un maiale ... ma non è ancora il momento ... voglio godere ancora ... e voglio farlo mentre lo cavalco da vera Troia ... a cavalcioni mi impalo sul suo cazzo ... e lo monto così ... muovendomi sul suo sesso che sento dentro fino alle viscere.. grosso mi riempie tutta ... mi muovo veloce finché non vengo e squirto come una vacca .. inondandolo della mia sborra .... non mi fermo e continuo a cavalcarlo per una serie di orgasmi ininterrotti ... e lui gode ... gode come un porco sento il cazzo che sta per esplodere ... lo stacco dalla mia figa e voglio bere tutta quella sborra trattenuta ... mi schizza tutto il viso la bocca .. ho gocce di sborra che colano dalle mie labbra ... raccolgo tutto e sempre con la lingua gli Lecco e lucido la cappella ... ho ancora il suo cazzo in bocca ... quando una telefonata lo riporta al suo lavoro ... lo avvisano che sono arrivati i clienti .... mi guarda ... mi rivesto e mi congedo .. mi saluta .. a presto bella troietta .....
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5 anni fa
semplici69,
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Un cambiamento inarrestabile. ultima parte
Al mattino mi sveglio presto, faccio una rapida doccia, e vado in cucina. Preparo la colazione e poco dopo li vedo arrivare insieme. Sua madre mi saluta e ringrazia sia per l’ospitalità, che per la lauta colazione. Mi osserva in silenzio, mi sento i suoi occhi per tutto il giorno addosso. La cerimonia si svolge come previsto. Alla messa delle dieci c’è tutto il piccolo paese che si stringe attorno a quei giovani che hanno imparato a conoscere. Naturalmente per i genitori di Maria nulla va bene. La chiesa e poco adorna, le persone non sono di elevato rango sociale, anche se decisamente chi mi sembra fuori luogo sono loro. Il padre indossa un vestito scuro gessato assolutamente fuori luogo, sembra un gangster di Al Capone, mentre sua madre indossa un abito nero scuro perfetto per un funerale, ma ha la faccia tosta per criticare la madre di Luca che indossa un bell’abito fatto di varie stoffe sovrapposte che lasciano un bel gioco vedo/non vedo, molto intrigante ma nell’insieme molto bello ed elegante. Per la madre di Maria è da puttana! Il pranzo poi è criticato tutto per la sua semplicità e la genuinità delle portate, non in linea con i loro gusti che avrebbero preferito cucinato da uno chef stellato. Hanno così tanta fretta di andarsene che non fanno altro che spingere gli sposi al taglio della torta, poi quasi senza salutare nessuno se ne vanno di corsa. Noi invece ci divertiamo molto, e durante il resto del pranzo balliamo anche fra noi e io in particolare con la sposa che si stringe un po troppo a me. Lentamente gli invitati se ne vanno e una coppia di loro amici si offre di accompagnarli all’aeroporto dove un volo diretto li porterà in luna di miele alle Maldive. Quando ci salutiamo, Luca mi chiede se gentilmente posso riaccompagnare sua madre da casa. Era venuta con i genitori di Maria, ma loro per la fretta di andarsene non le hanno chiesto nulla. Da come la guardavano inorriditi il suo abito considerandolo sconveniente c’era da aspettarselo che l’avrebbero lasciata a piedi. Quando me lo chiede lei è vicino a lui.
“Sarà un vero piacere accompagnare una bella signora come lei. Un onore che spero lei gradisca.”
Lei guarda il figlio, poi me e sorride divertita.
“Accetto solo ad una condizione: io sono Giulia e tu sei Mario, punto e basta, se continui a darmi del lei mi fai sentire veramente vecchia.”
Ridiamo di gusto e alla fine ce ne andiamo anche noi. Lei sale in auto con me, e per il breve tragitto dal ristorante a casa mia dove lei recupera il suo trolly parliamo solo del matrimonio, della bella cerimonia e il riuscito pranzo e dei modi scostanti dei genitori di Maria. Quando riprendiamo il viaggio la radio ci segnala un grave incidente che blocca l’autostrada. Subito ci mettiamo in contato con i ragazzi che ci assicurano che loro viaggiano in senso opposto e non hanno nessuna difficoltà. Per non restare imbottigliati concordo con Giulia di fare la strada costiera. Ci porterà via più tempo ma saremo al suo paese in ogni caso.
“Quando era vivo mio marito venivamo spesso in vacanza da queste parti e la costiera era la strada che preferiva per le alte scogliere a la possibilità di tanto in tanto di poterci fermare e fare una passeggiata.”
Quando arrivo alla prima scogliera mi chiede di fare due passi. Scende e si incammina con me al fianco.
“Sono felice che mio figlio abbia trovato un amico come te. Mi è sembrato che si sente più sicuro e tranquillo. Si vede che fra voi c’è affiatamento e anche con la sposa mi sembra che ci sia un bel legame molto intimo. Per tutto il giorno entrambi hanno sempre cercato il tuo consenso. Passi per Luca, ma lei sembrava pendere dalle tue labbra, o meglio credo che sulle sue labbra avrebbe preferito ci fosse una certa parte di te che sicuramente preferisce.”
La guardo stupito ma non tanto. Mi sono reso conto che ci ha osservato per tutti i due giorni che è stata con noi, inutile negare l’evidenza anche se mi ha colto di sorpresa e cerco una linea di difesa.
“Quando sono arrivati ero l’unico inquilino del palazzo, era normale che si diventasse amici, e oggi si sono sentiti osservati e avranno cercato un volto amico a cui fare riferimento.”
Lei mi stringe il braccio mentre camminiamo lungo la passeggiata e il sole tramonta.
“Non mi fraintendere, non sono adirata se ti scopi mio figlio e mia nuora. Sono convinta che se a loro piace a me sta benissimo.”
L’ho ascoltata in silenzio, poi una folata di vento più fresco la fa rabbrividire e gli metto la mia giacca sulle spalle. Mi ringrazia e torniamo dentro la vettura e riprendiamo il viaggio.
“Sono stata contenta che se ne sono andati i ragazzi specie Maria. Con dei genitori come i suoi scommetto che una volta arrivata qui deve aver fatto un gran sospiro di sollievo. Suo padre è assessore all’urbanistica del comune, è un porco che si scopa la segretaria del sindaco solo per avere le informazioni che gli interessano mentre sua madre direttrice della scuola elementare del paese, che fa tanto la pudica si sfa sbattere dal prete ogni sabato pomeriggio quando va a confessarsi. Gli rode il fatto che io in paese non concedo nessuna confidenza. A tutti piace spettegolare su tutti e tutto, e se non hanno motivi per sparlare se li inventano, ma con me hanno poco da dire, io conosco tutti i loro segreti specie quelli economici, e per questo che con me ci stanno attenti. Quando avevo voglia di cazzo mi prendevo una settimana di ferie e me ne andavo a farmi sbattere molto lontano.”
La guardo e mi rendo conto che ho al fianco una donna che mi affascina sempre più, poi mi sorprende con un domanda diretta.
“Mia nuora e brava letto?”
La guardo e gli sorrido, poi annuisco.
“Ti piace più scopare solo con lei o con mio figlio? o te li fai insieme? Mi ha tanto parlato di un amico di nome Bruno, ma non l’ho visto al matrimonio.”
La guardo veramente stupito.
“Maria è diventata molto brava, e con Luca si trova bene anche a letto sia da soli che con me e Bruno. Lui è rimasto vittima di un incidente che lo ha costretto a letto per questo non era la matrimonio.”
“Se ho ben capito ve la scopate in tre, e lei ci gode e pure mio figlio si fa scopare da voi due. Però siete due maiali veramente molto interessanti. Me lo devo ricordare di venirvi a trovare più spesso! raccontami come ve la godete.”
Gli spiego a grandi linee quello che facciamo insieme giunti al suo paese è già molto tardi. “Resta a dormire con me questa notte. Te ne vai domani.”
Mi lascio convincere appenda dentro casa lei mi incolla le sue labbra alle mie. Un bacio passionale, intenso e carico di piacere. Limoniamo un poco poi ci trasferiamo direttamente in camera sua. Con un semplice gesto si spoglia e noto con piacere che sotto il vestito è stata per tutto il giorno nuda. Mi spoglio e lei si distende sul letto e ci mettiamo a fare un 69 infuocato. Mi lecca e succhia il cazzo mentre geme sotto i colpi della mia lingua.
..hummmm….. ssii ummmmmm da tantooo…lo volevo…un maschioooooooo..huummmmmm…
Gode e poi d’improvviso si gira e si mette su di me impalandosi sul cazzo. Si muove con calma, assapora il palo che la trafigge, e se lo gusta piano, con movimenti lenti e ben studiati. Sento che contrae i suoi muscoli vaginali quasi a fare un pompino con la fica gode improvvisamente e trema tutta. Il suo viso è stravolto, una maschera di piacere. Si distende su di me che l’afferro e la metto sotto. Lei alza le gambe e le mette sui miei glutei, la pompo con passione, lei gode, urla e si sbatte sotto di me. Le lascio il tempo di assaporare il piacere, poi la giro e la penetro da dietro, lei gode e poi si solleva e mi apre le natiche.
…ssii…daiii..inculamiiii…. pianta il tuo randello dentrooooo…sfondammiiii….ssiiii..ora….
Sfilo il cazzo da davanti e lo pianto con un solo affondo dentro il suo buchetto che dopo un attimo di resistenza cede di colpo e mi accoglie tutto dentro di se.
….hahahhhhiii…piannoo..è da tantto..che non mi scopano il culoooo….ssisi daaiiii…spinggiiiiii….
Le limo il culo tenendola per i fianchi fin quando dopo l’ennesimo orgasmo sono all’apice pure io. Lei se ne rende conto e mi supplica di sborrare.
…daiii…sborrra!!!...daii riempimi il culooo…ma un po anche in boccaaa…..sssii goddooo……..
Le affondo in cazzo tutto dentro e poi le schizzo tre sborrate dentro, mi sfilo di colpo e lei è velocissima ad infilarlo in bocca e si prende gli ultimi schizzi direttamente in gola.
…eccomiiiii….sborrrooooo!!!!..oraaaaa…
Mi succhia anche l’anima. Lecca e pulisce anche le palle e mi lucida il cazzo che adesso inizia a smollarsi un po. Si distende sul mio petto, mi accarezza e poi lentamente mi racconta la sua vita.
“Dalla morte di suo padre, Luca è diventato tutta la mia vita. Lo amo più di me stessa. Oggi l’ho visto sereno, mentre ieri sera era teso e nervoso, ma poi vi ho sentito scopare, e mi sono masturbata con voi. Capisco che tu ti stupisca nel sentire queste parole, ma credimi sono in grado di capire benissimo quando fra due persone c’è intimità. Quando ho conosciuto suo padre, avevo ventanni ero una giovane impiegata della banca dove lavoro ancora adesso. Lui aveva quindici anni più di me ed era un maresciallo dei Carabinieri che comandava la piccola stazione che c’è al paese. Erano lui e due suoi graduati più tre carabinieri che stavano insieme da almeno dieci anni. Fra loro c’era intesa, complicità, amicizia e quando la sera finito di lavorare si ritrovavano insieme c’era anche molta intimità. Mi ha sposato dopo solo due mesi di fidanzamento, e sono andata ad abitare in caserma. All’inizio non avevo capito la loro complicità, ma una sera festeggiando il compleanno di uno di loro ho bevuto troppo e alla fine mi sono ritrovata con sei cazzi splendidi davanti alla faccia. Mi hanno eccitato, succhiato e goduto in tutti i modi. Ho avuto per la prima volta due cazzi che mi scopavano il culo e la fica mentre ne succhiavo un terzo e gli altri mi eccitavano toccandomi dappertutto. Per quattro anni sono stata la donna di tutti e sei. Di giorno ero la moglie integerrima del comandante, e loro i suoi rispettosi sottoposti, ma di sera diventavo la loro puttana e mi scopavano fino a sfinirmi. Ero in paradiso! Quando mio marito ha desiderato avere un figlio io gli ho detto che avrei scopato solo con lui.”
“Perchè? fra di noi non abbiamo mai avuto problemi e ci sentiamo molto uniti, siamo come fratelli, che differenza fa chi ti ingravida, sei e sarei sempre la nostra donna.”
“Mi hanno scopato insieme per un mese intero spesso entrando in due davanti e schizzando insieme le loro sborrate dentro di me. Ovvio sono rimasta incinta e dovevi vedere con quanti riguardi mi hanno trattato per tutta la gravidanza. Quando è nato Luca è diventato il figlio di tutti e sei. Lo accudivano insieme, e mi hanno sempre ringraziato per aver permesso a tutti di ingravidarmi. Hanno ripreso a scoparmi insieme fin quando dopo il terzo compleanno di Luca mio marito non è stato ucciso da una leucemia fulminate che in una settimana l’ha portato nella tomba. Da quel momento è cambiato tutto. Mi sono trasferita in un appartamento, è arrivato un nuovo comandante, una donna acida e pignola, che li opprimeva in continuazione, e uno dopo l’altro si sono trasferiti tutti. Li ho incontrati di tanto in tanto ma ormai era finito tutto e allora ho riversato su mio figlio tutta la mia attenzione finendo per perderlo. Quando si è trasferito qui ho sofferto, ma ero consapevole che era meglio così. Vedendo te come ti rapporti con lui, ho ritrovato la complicità che c’era fra loro sei, e ho capito che andava bene così.”
Le racconto quel poco che c’è da sapere della mia vita, di come mi piace vivere, e poi ci addormentiamo. Da quella sera sono passati due anni. Lei si è trasferita in una filiale della banca in un paese poco distante dal nostro. Maria è diventata una meravigliosa troia e spesso si fa sbattere da me e Bruno, ma quando ha voluto restare incinta ha ricevuto dentro solo il mio seme e adesso sono il padre di un bel maschio con la contentezza di Luca. Giulia che abita con me si diverte a farsi scopare sia da me che da Bruno, anche insieme, adesso siamo sul terrazzo di casa mia per l’ennesima grigliata, Maria è di nuovo incinta, ma questa volta ho voluto che si prendesse anche il seme di Luca dentro anche se credo di essere sempre io che l’ho ingravidata. Con Giulia abbiamo un bel rapporto, lei mi ama e io non mi lamento. Mi cinge da dietro e mi bacia sul collo.
“Amore vieni la cena è pronta.”
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5 anni fa
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 4°parte
Le due settimane che seguono ci vedono impegnati relativamente. Mi scopo Maria inculandola due volte mentre Bruno che era impaziente di godersi Luca se lo fotte molto di più. A metà della seconda settimana Maria ha di nuovo il ciclo che gli termina venerdì e per sabato Bruno ci invita a cena a casa sua per una grigliata. In realtà ha una voglia matta di scoparsi anche Maria dopo che ha letteralmente sfondato Luca. Ci ritroviamo a casa sua per una grigliata e per tutta la cena non ha fatto altro che divertirsi ad eccitare i due giovani che alla fine si lasciano spogliare e finiamo direttamente in camera da letto. Subito Maria si prende cura del mio cazzo che non assaggia da tre giorni e trovandolo già bello duro se lo pianta dentro in fica e sale su di me incominciando a godere. Bruno vede la scena e subito la vorrebbe inculare, ma io ho un’altra idea.
“Dai Luca, incula Maria.”
Lui resta un momento stupito dalla mia richiesta, e subito si posiziona dietro di lei, è emozionato, non se lo aspettava di certo. La penetra lentamente quasi avesse paura di farle male, ma alla fine è tutto dentro di lei e si gode finalmente quel culo tanto ambito.
….ssiisi…che bellloooo!!Mariaaaa…ti stò inculandoooooo…..ssiiii…finalmente!!!!!!......
Bruno mi guarda con un attimo di curiosità ma il mio gesto col capo gli fa capire subito cosa ho in mente. Appena si rende conto che Luca è ben piantato dentro le chiappe di Maria si posiziona dietro di lui e lo penetra con un colpo secco e deciso.
…aa.. che meraviglia…….. sfondarti il culo mentre inculi la tua donna….. ssi dai che poi ci passo io…
Resto fermo mentre loro due si muovono facendo godere anche lei che mi bacia con passione. Basta poco a Luca per godere. Per lui è troppa l’eccitazione di quel momento tanto atteso e sborra dentro di lei.
….ssiiiii……amoreeee.. ti sborro..in culooooooo…ssii finalmenteee………. sborroooo!!
Gode assestando colpi fortissimi mentre viene inculato con vigore da Bruno. Lasciamo che si goda per un momento il piacere provato, poi si sfila e lascia il posto Bruno che si mette dietro di lei per sostituire Luca che si distendi di lato ammirando la sua donna stretta fra di noi.
..ssi bravo..le hai lubrificato il culo per bene così…la sfondo meglio….. ssi senti come entro…..
La penetra con un solo affondo. Vedo il viso di Maria fare una breve smorfia di dolore, evidentemente è entrato troppo duramente. Lo sento scorrere attraverso la sottile membrana che ci separa e questo dona piacere anche a me. Lascio che lei si abitui alla doppia e poi incominciamo a scoparla con un sincronismo perfetto, dentro io fuori lui e lei incomincia a godere veramente.
….ssisii….amoreree… mi sfondanooooo…godoooo…sssisi è bellssisimoooo..
Luca la guarda estasiato. Lei allunga una mano e lo attira a se baciandolo in bocca e poi si piega sul suoi, cazzo e lo succhia mentre noi la pompiamo veramente di brutto. Gode e ci fa godere al punto tale che Bruno viene in quel culo che ha desiderato da diverso tempo.
..s.siiiii..huuhummm che meraviglia…sborro…..ssi ti inondo il culooo…sborrroooo…..ssiisiiii…..
Mi fermo e lascio che lui si goda il piacere di schizzarle dentro la sua sborra mentre lei che si è staccata da Luca adesso mi bacia con passione. Appena lui si sfila, Maria mi abbraccia forte, e si gira di lato e con la sua guancia attaccata alla mia mi sussurra una frase dolcissima.
“Adesso tocca a te farmi sentire il tuo piacere dentro nella mia fica che lo reclama da più di un mese. Dai vienimi dentro. Dai, me lo hai promesso.”
La guardo fisso negli occhi, le sorrido e la pompo con decisione, voglio che goda di nuovo, ma non in questa posizione, la voglio sotto di me e la metto distesa a gambe aperte e sovrastandola la scopo con impeto lei gode di nuovo.
…ssisi….daiiii…vegoooo!!!!..vengoooooooooo!!!!.
La sento tremare, e sono pronto ad inondarle la vagina col mio piacere. Vengo.
….sssiii…Mariaaa…ti sborro dentroooo!!!!..oraaaa!!!!!.....sssiiiiiiiiii……..
Lei tende il suo corpo. Solleva le sue gambe e le cinta le sulle mie cosce per impedirmi di uscire da lei e urla il piacere di sentirmi schizzare dentro di lei.
…s.siii…ti senttoo!!!! sei caldissimoooo…. ODDIOOOO goddooo!!èè..belllssisimoo…. amore mi stà sborrando dentroooooo….s.ssiiiiii…..
Gira lo sguardo verso Luca che la guarda con occhi luci dall’emozione. Si baciano e poi lei mi strige a se e mi mormora all’orecchio una dolcissima frase.
“Grazie. Grazie, è stato meraviglioso! sono tua! tutta tua, e di chi vorrai, ma solo tu mi potrai portare ad un simile piacere. Con tutti posso godere, ma con te impazzisco. Grazie padrone.”
Dopo un momento di assoluto silenzio è Bruno che ha di nuovo una bella erezione che prende il mio posto. La mette su di lui e la penetra con il cazzo che adesso scivola bene dentro di lei. Mi posiziono dietro e la penetriamo ancora in doppia. Gode e viene a ripetizione, poi insieme le inondiamo i buchi con lei che ci urla il suo ennesimo orgasmo.
…s.siiii… ve sentoooo!! vegooooo!! vengoooo!!!
Luca ci guarda estasiato. Vederla godere lo rende felice. Ci sfiliamo da dentro lei e Bruno fa distendere Luca supino, poi mette Maria con i buchi sfondati e pieni del nostro piacere sulla sua faccia e lo incita a leccare la nostra sborra.
…daiii…..giovane cornuto…lecca la nostra semenza…dai che lei deve essere ripulita da te..questo è il tuo compito!! cerca di essere un perfetto cornuto…..
Lui lecca e la pulisce a dovere poi sfiniti ci rivestiamo e ce ne torniamo a casa. Dopo quella sera passiamo altre serate di puro piacere. A volte lei va da Bruno da sola, o altre dorme con me mentre Luca resta fra le braccia di Bruno che lo considera il suo giovane amante. Arriva la stagione stiva e il loro lavoro si fa più intenso a discapito del tempo che possono dedicare al piacere. Poi l’estate come arriva se ne va. L’autunno ci riporta il piacere del sesso. A volte io e lei ce ne andiamo in giro a far porcate e poi la rimando a lui ben farcita e lui la lecca e ripulisce con estremo piacere. Arrivano delle festività natalizie si prendo dei giorni di vacanza da trascorrere assieme ai propri genitori. Al ritorno sono abbastanza depressi. Fra le mia braccia è Maria che mi spiega il motivo. I loro genitori vogliono che si sposino al loro paese. Naturalmente i ragazzi erano contrari ad un matrimonio nel paese dal quale erano scappati un anno prima.
“Un covo di vipere che davanti ti fanno lo sguardo dolce e poi sparlano di te con tutti. Pettegole e ruffiani e cornuti, in quel paese non c’è altro. Se poi non gli dai motivo di sparlare se lo inventano che poi è anche peggio.”
La rassicuro che se si sposeranno lo faranno qui, in mezzo ai loro amici e colleghi e se ai loro genitori la cosa non sta bene pazienza se la faranno piacere. Lei mi dice che i più difficili da convincere saranno proprio i suoi genitori. La madre di Luca è molto apprensiva e protettiva, ma questo da quando è rimasta vedova. In ogni caso lei capisce le loro esigenze. Lavora come vice direttore della banca locale, e non ci tiene molto a mostrare la sua posizione sociale. Chi non vuol capire sono i suoi genitori. Suo padre è un assessore all’urbanistica del paese, e la madre è direttrice della scuola elementare, ci tengono a mostrare al paese il loro status di gente importante e ricca. Dopo diverse conversazioni telefoniche molto infuocate alla fine la spuntano i ragazzi. Si sposeranno in paese la seconda domenica di Maggio. Da subito iniziamo i preparativi. Il parroco, don Pietro è felicissimo di celebrare il matrimonio, essendo arrivato da poco in paese questo è il primo che celebra e mette tutta la sua disponibilità al servizio dei giovani sposi, poi troviamo il ristorante. Essendo solo un a cinquantina di invitati scegliamo il nostro preferito quello vicino al faro. Aggiustiamo tutti i dettagli e per il vestito Maria pretende che io l’accompagni, mentre Bruno si occupa di quello di Luca. Li paghiamo noi e questo è il nostro regalo di nozze. Presi da mille preparativi il sesso lo facciamo un po quando capita, e alla fine resta solo l’addio al celibato. Per l’occasione avevo pensato di portare Maria fare una scorpacciata di cazzi in un privè, ma poi invece opto per una notte alla SPA, mentre Bruno si è accordato che altri tre maschi e fanno passare a Luca una notte di sesso totale dove lui è il festeggiato. La serata alla SPA passa lentamente quando scende la sera ci troviamo nelle vicinanze di una coppia che con una scusa un po banale attacca discorso con noi e nascosta dall’acqua la mano di Maria e quella della signora giocano a stuzzicarsi a vicenda. Il gioco culmina quando le vediamo baciarsi. Decidiamo di salire tutti e quattro in camera nostra e passiamo una serata bellissima dove Maria per la prima volta assaggia il piacere di essere leccata da una donna e di godere nel fare la stessa cosa. Dopo che si sono eccitate a vicenda le possediamo ripetutamente fin quando non scarichiamo nella loro bocca la nostra semenza che loro poi si scambiano baciandosi appassionatamente. Tre giorni prima delle nozze avviene un fatto che ci rattrista un poco. Bruno viene investito da una signora anziana mentre va in bici al lavoro e questo gli procura una frattura del bacino, non sarà presente al matrimonio. Il sabato prima faccio la conoscenza di Giuseppe il padre di Maria e sua madre Rebecca. Devo convenire con quanto detto da Maria, sono le persone più boriose e altezzose che abbia mai conosciuto. Non gli sta bene nulla! la chiesa è troppo spoglia, il ristorante è poco più di una osteria, gli invitati non sono di rango, e per finire il vestito di Maria, bellissimo a loro dire la fa sembrare una donnaccia. Per ragioni logistiche loro abiteranno nella casa dei ragazzi mentre Luca e sua madre Giulia dormiranno a casa mia. Giulia la madre di Luca è una persona educata, silenziosa e molto attenta ai dettagli anche se fin da subito mi ha ringraziato per la mia disponibilità. La sera andiamo a dormire presto, l’indomani sarà il gran giorno. Luca dorme con me in camera mia, abbiamo lasciato l’altro letto a sua madre. Lui è teso, nervoso e allora cerco di farlo rilassare.
“Rilassati, dai, cerca di dormire che domani sarà una giornata lunga.”
Si gira verso di me e lo vedo indeciso.
“Da quanto non fai sesso?”
Lui mi spiega che dall’addio al celibato non ha più avuto un orgasmo. Lo metto disteso supino e gli metto una mano sul mio cazzo e la mia sul suo.
“Dai lentamente cerca di venire così ti rilassi un poco.”
Lui mi sega piano, poi si spinge con la bocca sulla mia cappella e la infila tutta in gola. Gemo in silenzio, nell’altra stanza c’è sua madre e potrebbe sentirci, ma lui mi succhia divinamente. Poi si stacca e si gira di lato e mi offre il culo.
…daii prendimii..dai che ti voglio….
Appoggio la cappella sul suo foro e lo spingo lentamente dentro. Si apre all’istante, è sfondato da paura!
“Ma quanto cazzo ti hanno dato sei giorni fa?”
….Tanto!!!....mi hanno scopato fino allo sfinimento!!..e Bruno era il più scatenato di tutti….dai scopami…che ne ho voglia……..
Lo pompo lentamente per non fare casino. Gode in silenzio e dopo una lunga cavalcata lo sento che si sega velocemente e mi prega di venire dentro di lui.
…ddaiiii…s.siiii…è bellissimooo…daai che sto per venireee…daaiii sborrami in culooooo…..ora!!!!..
Gode e trema mentre schizza il suo piacere nella mano mentre io gli inondo il culo.
…ssii eccommiiiii…..sborrroooo!!!!!....
…..huummmm…ss.iiiiiiii..ORAAA TI SENTOOO!!!...
Un gemito forte non trattenuto esce dalla sua bocca che cerco di chiudere con la mano. Restiamo un poco in silenzio, poi lui se ne va al bagno. Quando torna è più rilassato e ci addormentiamo quasi subito.
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 2 giorni fa