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Una moglie innamorata. Quinto capitolo
Io eseguo: voglio ancora il suo cazzo dentro; me lo infila tutto, sono un lago, inizia a sbattermi, sento le sue palle che sbattono sulla figa; mio marito ci guarda, è troppo eccitato; Mario mi sta scopando divinamente, mi tiene per la coda dei capelli; ha il cazzo durissimo, è un uomo deciso e, pian piano, noto che sta emergendo il suo caratterino da dominante; mi dà degli schiaffetti sulle chiappe, mi piace, sii; ad un certo punto mi dice: "Troia dove vuoi la sborra?" Io non rispondo, perché assurdamente presa dal godere; lui esce da me, si toglie il preservativo, mi prende ancora per i capelli e me lo mette in bocca; lo succhio, ma sento una quantità pazzesca di sborra che mi riempie la bocca; era proprio pieno il porco...Nonostante abbia sborrato, ha ancora il cazzo durissimo; mio marito si avvicina, mi allarga le cosce e me lo sbatte nella figa; ora tocca a lui godere, sembra un toro inferocito. Mi sbatte fortissimo e sborra dentro la mia figa. Rimane dentro e mi bacia in bocca con molta passione; mi dice: "Ti amo, sei stupenda"!Intanto Mario va in bagno e mio marito mi chiede:"Ti è piaciuto Mario? Ci sa fare, eh? Ti ho visto e sentito godere tanto". Ed io: "Sì, è stata un'esperienza davvero più che eccitante".Frattanto Mario ritorna e, stavolta, sono io a correre in bagno per darmi una rinfrescata. Al mio rientro, li trovo seduti sul divano; hanno lasciato lo spazio libero per me al centro ed hanno riempito tre calici di bollicine.Mario dice: "Eccola, la nostra porcellina, vieni qui: sentivamo già la tua mancanza".Per come sono seduti, vedo il cazzo di Mario già duro, mentre quello di mio marito non lo è ancora; mi danno il bicchiere e beviamo.Mario mi tira a sé; è di nuovo infoiato; mi bacia sul collo, guardo mio marito quasi a dire: "Questo mi vuole ancora... che faccio?" Mio marito mi mette le mani sulla coscia, mi tocca. Mario, eccitato come un toro, mi dice:"Senti come questo mio cazzo è già duro per te? Voglio scoparti ancora, troietta; è vero che ti piace il mio cazzo? Su, dillo a tuo marito"!"Sì, mi piace tanto il tuo cazzo; sì, è vero, amore, ha un bel cazzo ed io sono una brava troietta a godermelo".Intanto lo sto segando, è proprio duro; sono sul divano, mi giro con il culo verso mio marito ed inizio a ciucciare il cazzo a Mario, che sta diventando sempre più dominante: ora mi impone ordini.Mi tiene la testa bloccata sul cazzo, fino a farmi insorgere conati di vomito; mio marito mi sta leccando la figa e, risalendo con la lingua, mi lecca il buco del culo; ad un certo punto Mario mi intima: "Dai, siediti sul mio cazzo e cavalcalo!"Mio marito mi passa un preservativo, che infilo subito su quel cazzone così rigido.Gli salgo sopra, me lo punto in figa e mi ci impalo; è grosso, mi sta allargando tutta la figa e lui: "Sì, brava troia, cavalca il mio cazzo, dai, brava, così"Mi palpava le natiche, mi allargava le chiappe, mi eccitava tutta con quelle mani cosi rudi; mio marito, di fianco a noi, mi carezzava le tette; credevo che Mario fosse soddisfatto per come gli stavo dando la figa, ma, ad un certo punto, mi dice:"Lo sai che tuo marito mi ha riferito che ti piace anche il cazzo nel culo? Che ne godi alla grande?"Ero fuori di me, stavo godendo troppo, quel suo modo di parlarmi, mi eccitava alla follia; intanto mio marito era in piedi, sul divano, che mi dava il suo cazzo in bocca; mi sentivo per davvero una troia.Mario ormai era il regista indiscusso di come dovevo farmi chiavare e noi seguivamo i suoi ordini; mio marito non aveva più il controllo della situazione; era passato un po' in secondo piano. Mario ormai freme vuole mettermelo nel culo.Mi fa alzare e mettere a pecora sul tappeto; con un dito raccoglie umori dalla figa e li cosparge sul buco del culo, infilandoci un dito dentro. Mio marito si sta posizionando davanti alla mia bocca; d'un tratto Mario mi sputa sul buco del culo ed inizia a puntare il cazzo: "ohohoo, è grosso, mi fa male"!"Zitta, troia, farò piano; modestamente sono un esperto a rompere culi di troie come te; stai tranquilla, ciuccia il cazzo a tuo marito, è a lui che devi pensare ora!"Sentivo il cazzo di Mario farsi strada pian piano nel mio culo, avvertendolo davvero grosso, mentre mio marito non faceva altro che incitarmi:"Brava, troia, fatti rompere il culo da Mario! È quasi tutto dentro ormai, vedrai come ti farà godere";"Sì, glielo sto allargando per bene il culo a tua moglie; vieni a vedere, è tutto dentro ormai; perché non ti sistemi sotto di lei e glielo metti in figa? Cosi le facciamo provare la doppia".Mio marito subito esegue. Mario inizia a scoparmi piano, mi sembra di impazzire; inizia a piacermi come si sta muovendo: mi eccita tanto. Ora mio marito è pronto a mettermelo nella fica: "Sì, cazzo, sto impazzendo; non mi son mai sentita così piena!" Riesco a dire ancora: "Sì, così...." e Mario accelera, inizia a pomparmi forte, lo fa quasi uscire tutto e rientra, schiaffeggiandomi le chiappe; ormai è partito, mi dà della troia ed aggiunge che, quando andremo ad una sua festa, mi farà chiavare da tutti i suoi amici; dice: "Sì, che troia è questa tua moglie".Intanto mi sta pompando nel culo sempre più forte; ora sento solo piacere, vorrei non smettesse più; mio marito ormai non resiste e mi sborra dentro, urlando che sono una zoccola e Mario, invece, continua: ha capito che ormai la strada è fatta e questo mi fa godere di brutto....Mio marito si ritira e va in bagno, mentre Mario mi incula sempre più forte; non dà segni di cedimento; io godo, ho perso il controllo, sono in completa balia di quel cazzo che mi fa impazzire.Lo sento grugnire, non ce la fa più, sta sborrando il porco, mi si accascia sulla schiena e me la bacia dicendo:"Sei fantastica, che donna!" Mio marito è seduto sulla poltroncina che ci guarda, felice!Mario va in bagno ed io resto lì, sul divano; mio marito si avvicina e mi guarda il buco del culo, che è rimasto ben aperto e mi dice:"Cazzo, Mario te l'ha proprio rotto questo bel culo". Io sono ancora eccitata e gli dico: "Sì, mi ha inculato di brutto ed era quello che volevo; dimmi. non lo volevi anche tu? Mario è proprio un bel toro, ci sa fare, avevi ragione, amore, a dire di provarci; poi mi racconterai cosa vi siete detti durante la settimana, quando vi siete sentiti tutti i giorni; prima hai sentito che diceva di quelle sue feste private, dei suoi amici?" Intanto Mario ritorna e chiudiamo il discorso.A mia volta vado in bagno, sono quasi le tre del mattino; voglio fare una doccia, sono veramente stanca e li lascio lì a parlare, annunciando: "Ciao e buona notte, maialini". Me ne vado in camera.A letto non riesco a non pensare, anche solo per un attimo, a come sono stata posseduta da Mario; continuo a toccarmi il culetto e noto che è così aperto che mi entrano tranquillamente due dita; mio marito è ancora di là con Mario, mentre io mi sento estremamente felice, anche se molto stanca.Mario si sarebbe fermato a dormire nell'altra camera e, al mattino presto, mio marito lo avrebbe accompagnato alla sua auto... Non nascondo che mi sarei aspettata che mi raggiungesse mio marito, per scambiarci delle coccole, del resto ero nel letto nuda, pensavo sarebbe arrivato subito, ma, niente, quindi mi son abbandonata tra le braccia di Morfeo.Dalla luce che filtrava dalla finestra, mi son accorta che era spuntata l'alba; ero ancora troppo stanca; mi sentivo stordita, ero girata di fianco nel letto, quando mi sento premere il corpo da dietro. Credendo fosse mio marito, ricambiavo quelle spinte; puntavo il culo sulle sue gambe, mi contorcevo; lui mi baciava la schiena ed era una sensazione piacevolissima; gli dicevo: "Mi piace così, amore, continua" Con le mani mi toccava il culo, fino ad arrivare alla fica; mi infila un dito dentro ed io ero già bagnata, quindi gli dico: "Così, ancora, mi piace..."Mi contorcevo come una gatta in calore, avevo gli occhi chiusi, volevo godermi mio marito; fino a che sento che strofina la cappella tra figa e culo: vuole mettermelo dentro, allora allungo la mano per guidarlo e sento dire:"Ora ti do il buongiorno, troia...." Mi son staccata di soprassalto e:"Cazzo, tu che ci fai qui nel mio letto? Credevo fosse mio marito!""Invece tuo marito ha mandato me per darti il buongiorno; non sei contenta? Fino a poco fa eri eccitata; stai tranquilla, tuo marito ci spia dalla porta". La cosa mi ha subito mandato in tilt e gli rispondo:"Siete entrambi due porci da manuale"; intanto lui mi prende, mi tira a sé, mi bacia il collo e non mi fa capir più nulla.Gli dico: "Mettiti il preservativo, dai..., lo voglio dentro il tuo cazzone". Avevo perso la ragione, ormai parlavo come una delle più esperte "zoccole" e lui: "Sì, ti accontento subito, troietta; ti piace il mio cazzo vero, maiala? Fa vedere a tuo marito come ti faccio godere"!Mi mette a pecora, girata verso la porta; volevo vedere mio marito che stava lì a guardare; Mario intanto si posiziona, punta il cazzo. La mia figa è un lago; lo sento entrare tutto: ' mi piace proprio sto cazzone '."mhmm, sì, bravo, così, tutto, fammelo sentire tutto"."Sì, brava troia, è così che voglio sentirti godere; dì a tuo marito che il mio cazzo ti fa impazzire, che non ne puoi più far a meno; dai".Mario era proprio fuori di sé e mi scopava come un toro; aveva capito che ormai ero sua...E vedere mio marito che ci guardava da dietro la porta, con il cazzo duro in mano a toccarselo, mi ha fatto venire in modo osceno, non avevo mai goduto ed urlato così tanto; Mario mi dice: "Troia, ti piace che tuo marito ti guarda mentre ti sbatto?" Ero veramente al limite, mi stava scopando da mezz'ora ed io non facevo altro che dirgli ancora, ancora, scopami più forte; lui, ormai al limite, esce dalla mia figa e me lo mette subito in bocca, per darmi tutta la sua sborra appena prodotta. E' stato il buongiorno più eccitante che avessi mai provato nella mia vita.Mi metto la vestaglia e vado di là da mio marito ad abbracciarlo; con la bocca ancora sporca di sborra, lo bacio in bocca e gli dico: "Ti amo, amor mio: è stato tutto fantastico.."Intanto Mario era in bagno; allora dico a mio marito: "Ora faccio il caffè; dopo di che lo accompagni alla sua macchina; ho voglia di far l'amore con te e dirti che son solo tua..."..Dopo questa nostra prima avventura con Mario, noi, come coppia, siamo diventati come fuoco e benzina: scopiamo di brutto, rivivendo l'incontro con Mario. Ma io voglio capire qualcosa in più, perché, durante la serata con Mario, ho visto mio marito prendere sempre ordini da Mario; cosi provo a fargli un po' di domande, mentre siamo rilassati sul divano, dopo aver cenato.Mio marito dice che, durante la settimana, prima dell'incontro, hanno avuto diverse conversazioni telefoniche e, siccome Mario ha capito che siamo una coppia che si è appena affacciata in questo mondo, ha voluto puntualizzare il suo ruolo all'interno della coppia. E' da tanti anni che Mario gioca con coppie; mi dice che, all'interno nella coppia, si ritiene il Bull di turno e vuole che i rispettivi mariti stiano al suo gioco, assecondando ogni sua azione tesa a concupire le loro mogli. Ha voluto precisare che ci sono diversi mariti, di indole Cuckold, che non scopano più le mogli e, perciò le accompagnano dai loro Bull, restando solo a guardare; a volte succede anche che lui li umilia, perché quelli si fanno le seghe, mentre lui chiava alla grande le loro mogli.Io rimango parecchio basita da queste rivelazioni, ma, nello stesso tempo, provo molta eccitazione su quanto mi sta raccontando, e, intanto prosegue:"A Mario piaci davvero tanto; lo si vede da quanta passione ci mette nel baciarti, da come ti scopa e poi, ammettilo, ci sa fare veramente con le donne"."Sì, anche a me è piaciuto tanto come mi ha preso: a te farebbe piacere se lo rivedessimo?""Beh, sì, credo che, con lui, avremmo molto da scoprire sul libertinaggio...."E' un pomeriggio, sono al lavoro, quando mi arriva una chiamata da mio marito; mi dice:"Poco fa ho visto Ale e mi ha chiesto se giovedì sera andiamo a cena al locale nuovo del suo amico; lo aveva già chiesto anche a te"."Ah sì, certo, ok; ma tu? Intendi ancora mettere in atto la farsa di cui mi avevi parlato, porco?""Sì, certo, mi intriga un sacco questo gioco". Allora aggiungo: "Ok, ti farò spiare ed avrai modo di gustarti scene porno degne di una esperta attrice, porco; puoi dirgli che va bene per giovedì sera..."Chiusa la telefonata con mio marito, ero smisuratamente eccitata; ero ancora seduta alla scrivania e non riuscivo a non pensare alla nuova avventura che mi sarei goduta con Ale; mi tiro su la gonna e mi tocco la figa; sono bagnata, mi sto sgrillettando, ho proprio voglia di cazzo.Mentre lo faccio, mi salta in mente di inviare un messaggio vocale ad Ale, solo un saluto... tanto sapevo che, appena visto il mio vocale, mi avrebbe chiamato e io avrei continuato a toccarmi, mentre sentivo la sua voce provocante al telefono; sono eccitatissima.In effetti, come immaginato, non passano due minuti ed Ale, il porco, mi sta già chiamando; io ho la mano sul clitoride e mi devo fermare; son troppo eccitata, quando lui mi dice che, se non disturba, tra circa un'oretta, sarebbe passato in ufficio per un caffe; gli rispondo che per me va bene, lo aspetto; cavoli, sarà qui a momenti?Son troppo eccitata, vado in bagno, mi sgrilletto come una pazza e raggiungo un orgasmo potentissimo; mi abbandono per un attimo sul water, per riprendermi e, intanto considero come sto modificando il mio carattere. Mi do una sistemata al trucco, ripasso il rossetto rosso e torno di là, a lavoro, in attesa che arrivi Ale...Sono molto intrigata dalla complicità venutasi a creare con mio marito; oggi mi va di osare; avevo la gonna quasi al ginocchio e decido di tirarla un po' più su, poi, oso ancora; elimino il reggiseno: avevo una camicia azzurra non trasparente, però avrei lasciato slacciato un bottone in più, così da potermi far ammirare nel profondo della scollatura, nei movimenti che avrei fatto nel servire il caffè.Eccolo, è arrivato, sono molto eccitata, vado ad aprire la porta, lo saluto offrendo la guancia da baciare; lo faccio accomodare e, intanto, faccio la civettuola, mentre mi do da fare attorno alla macchinetta del caffè ..Glielo porto e, intanto, mi parla della cena di giovedì sera ...; mi siedo di fronte a lui, il tavolo è in vetro ed io accavallo le gambe: attraverso il ripiano, avrà modo di osservare le mie cosce, oscenamente scoperte, per quanto è salita su la gonna...Volevo provocarlo, mi sentivo porca; pensavo a mio marito, cui, poi, avrei raccontato tutto....Lui continuava a parlare della serata che avremmo trascorso insieme a cena, con successivo momento di divertimento con il ballo; io gli ho risposto:"Meno male che mio marito non è geloso e mi permette di ballare con altri uomini; a me piace troppo ballare e non me ne sarei privata, non avrei potuto farne a meno"."Tuo marito non sa quanto è fortunato ad avere una moglie come te: sei bellissima e poi hai una classe di assoluto rilievo; sempre impeccabile: magari ti avessi incontrata prima di lui!"Ed io: "Ma dai... non trovi che, in questo momento, stai proprio esagerando con i complimenti?"...Mi alzo per salutarlo e, al sentire la sua mano sul braccio, provo un profondo brivido ; lui aggiunge: "Allora vi aspetto per giovedì sera".La sera, a casa, racconto a mio marito tutte le moine da me fatte per stuzzicare Ale, a partire dal saluto e del fatto che è venuto a trovarmi con la scusa del caffe; mio marito si mostra divertito da quello che gli racconto ed esordisce:"Brava, la mia mogliettina troia! Pensa a giovedì, quando, finalmente, quel maiale ti scoperà e sarà il secondo cazzo, troia, che violerà i tuoi buchi. Spero solo sia ben dotato, cosi ti farà divertire alla grande; per quanto mi riguarda, vi spierò".Sono talmente eccitata che gli slaccio i pantaloni e glielo prendo in bocca; lo succhio, immaginando la scena mentre mi lascio prendere da Ale; mio marito non fa altro che incitarmi a far di più:"Brava, zoccola, sì, continua così e vedrai quanti nuovi cazzi avrai modo di trastullare, d'ora in avanti; ti voglio così: PUTTANA!"Continuo a succhiarlo con un'avidità unica; mentre gli lecco le palle, gli rispondo che sono una troia, proprio come vuole lui. Vado avanti finché non mi sborra in bocca; ormai so di poter osare sempre di più; così gli annuncio:"Vedrai, giovedì sera, ti farò assistere ad un vero film porno ed anche Ale potrà constatare quanto sono troia. Spero solo che sei certo, caro maritino, sulla discrezione di Ale, perché temo che quello, di sicuro, se avrà occasione, si vanterà di averti scopato la moglie: pensaci !!!""Tu sta tranquilla: non preoccuparti di possibili conseguenze; devi solo pensare a godertelo alla grande, senza alcun ritegno; per quanto mi riguarda, sarei infinitamente fiero se dovesse girare qualche pettegolezzo, ma non lo credo così stupido".....Finisco di sistemare la cucina e andiamo a letto; ci ho messo davvero tanto a prender sonno: non riuscivo a non pensare a giovedì sera, in compagnia di Ale.I giorni passano in fretta, siamo a giovedì mattina, decido di andare dalla parrucchiera a fami bella per la sera; sono molto eccitata su come si prospetta l'avventura.Chiamo mio marito e gli dico che faccio un giro in centro, in cerca di un abitino: ne vorrei uno nuovo, piuttosto provocante per la serata e lui mi dice: "Sì, brava, prendi qualcosa di corto, così da metter bene in mostra le tue magnifiche cosce; ormai sei entrata nel ruolo della troia senza scrupoli". Ho avuto fortuna: ho trovato un abitino veramente molto sexy: schiena nuda, un po' corto, molto elegante. Son tornata a casa e vado subito a far la doccia; tra poco arriverà anche mio marito ....Esco dalla doccia e trovo mio marito in accappatoio: si è servito del secondo servizio; mi prospetta un po' la scenetta su cui aveva a lungo elucubrato:"Direi di prepararti tutta figa, provocante al maimo; io chiamerò Ale e gli dirò che son dovuto andare a Milano da un cliente importante, che ha insistito affinché mi fermi da lui a tutti costi, in quanto vuole parlarmi di nuovi progetti e, quindi, ora sono in difficoltà con mia moglie, nel doverla informare che stasera non potrò esser con lei. Io non tornerò prima di domani, in mattinata, così gli proporrò: perché non vai a casa a prenderla ed andate da soli a cena ed a ballare? Dai, non puoi dirmi di no, ormai ci conosciamo; sai quanto mia moglie ci tiene ad un invito di questo tipo; quindi, ora la chiamo, le spiego tutto e l'avverto che tu passerai da casa a prenderla per trascorrere una bella serata insieme. Che ne pensi, troia; sei contenta per come ti ho ho organizzato il programma? Sei contenta di poter uscire da sola con lui?" La mia riposta è ovvia, quanto sincera: "Sei diabolico, oltreché maiale!"Lui riprende: "Un'unica cosa ti chiedo: cerca di star composta nel locale, poi, quando ti accompagnerà a casa ed una volta entrati, lui di sicuro ci proverà; allora tu, almeno all'inizio, non gli cederai, così, dopo aver fatto sesso, gli potrai sempre snocciolare la scusante che non eri molto lucida, a causa di qualche bicchiere in più e, per questo, ha avuto ragione della tua sacralità di moglie...; dai, ora lo chiamo: tu, intanto, finisci di prepararti...."Mi preparo accuratamente e, quando arrivo in salotto, mio marito resta sbalordito per quanto appaio provocante; mi dice:"Stasera non penso proprio che Ale resisterà ad aspettare di arrivare a casa; secondo me, a fine serata, alla prima occasione, ti salterà addosso; lo farai impazzire, uscirà di testa prima di quanto si possa pensare".Mi dà una pacca sul culo, ed aggiunge:"Tra mezz'ora sarà qui a prenderti; tutto ok, come da programma! Io vi aspetterò qui, così potrò guardare e sentire come ti assalirà, quel porco".Io sono già bagnata come una cagna; sono eccitata al massimo; questa situazione mi sta sconvolgendo più di quanto si potesse pensare: è eccitante vedere che mio marito mi manda a cena da sola con un altro uomo; sono in bagno, davanti allo specchio a ricontrollare il trucco, in attesa che Ale giunga a prendermi; sono in uno stato di agitazione misto ad eccitazione per questa situazione; mi guardo, mi sento infinitamente porca e più ci penso, più mi bagno....Mio marito mi sollecita: "Dai: il tuo amico è arrivato, scendi". Vado di là, indosso una giacca lunga sopra il ginocchio, prendo la borsa e do un bacio a mio marito, che mi dice:"Tieni d'occhio il telefono; cerca di tenermi aggiornato su come si evolve la serata". Scendo giu....Ale è davanti al portone, ci salutiamo e lo informo che mio marito, come già sa, ha avuto un contrattempo, ma ha talmente insistito affinché mi divertissi, per cui...: "eccomi qui".Saliamo in auto e mi dice: "Sei sempre piu bella", sebbene non abbia ancora visto il vestito sotto la giacca, che mi fa pensare di aver forse esagerato; intanto parliamo del più e del meno; siamo quasi arrivati al locale. Una volta lì giunti, un cameriere ci fa strada al nostro tavolo. C'è molta gente, Ale si comporta da perfetto gentiluomo, mi aiuta a togliere la giacca, mi sposta ed offre la sedia; nel vedere il mio outfit, rimane folgorato; si profonde in una serie di complimenti; mi sentivo particolarmente fragile da sola, senza mio marito, ma, allo stesso tempo, ero eccitata come non mai per questa situazione creata ad arte, proprio da mio marito.....Subito mi viene versato da bere: è prosecco ed io ne sono ghiotta; facciamo il primo cin cin e poi il dialogo si sposta sul locale, di come il suo amico ha saputo restaurarlo, aggiungendo:"Ti va di andare a salutarlo? So che è in cerca di uno studio di consulenza che possa seguirlo nell'amministrazione di questo locale"."Chissà che non potrebbe diventare un tuo buon cliente?" Io: "Ok, dai, andiamo a salutarlo".Ci alziamo non so come; mi prende la mano e camminiamo verso la cassa; vi è un ufficio e dentro c'è il suo amico; arrivati mi presenta a Cristian e gli dice: "Purtroppo suo marito ha avuto un imprevisto di lavoro; ora è fuori e perciò mi ha affidato la sua signora per stasera". Cristian, ridendo, esordisce: "Tu, Ale, hai tutte le fortune del mondo: avere al fianco, stasera, una bella donna come lei, sarai invidiato da tutti gli uomini presenti".Io sono sempre più eccitata, sono stata anche fatta oggetto di baciamano, poi mi guarda con occhi da toro infoiato.Comunque, al momento, lo salutiamo e torniamo al tavolo; noto che il mio bicchiere è sempre pieno ed io bevo, bevo...Ale mi informa: "Dopo gli parlo del tuo lavoro: sicuramente diventerai il suo consulente". Io lo ringrazio, e lui, ridendo, aggiunge: "Di sicuro non farà a meno di provarci con te: ti avverto, perché ho notato come ti ha sbranato con gli occhi, ma, tranquilla, non lo riferirò a tuo marito".
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baxi18, 55
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Una moglie innamorata. Quarto capitolo
Mi son seduta sul suo cazzo e, a differenza delle altre volte che faticavo un po' a farlo entrare, stavolta ero talmente eccitata che ho avvertito un piacere pazzesco nel sentire quel cazzo durissimo che, man mano, entrava dentro di me; e lui, appena ha avvertito che era tutto dentro, ha iniziato a spingermelo quanto più possibile.Sfregavo la fica sul suo inguine, mhmm, come godevo, e lui era come impazzito, fino a sborrarmi dentro il culo; ma il suo cazzo, stavolta, non si ammorbidiva, continuava a starmi dentro ed io lo avvertivo ancora duro.Poi mi ha detto: "Tesoro, che bello! Proprio una bella seratina: quanto sei bollente, stasera! Cosa te ne pare?" ed io: "Sì, davvero, non credevo potesse crearsi una situazione come questa che abbiamo vissuto stasera; sì, mi è proprio piaciuta".Siamo ancora su quel lettone a coccolarci, quando mi chiede che ne penso di Mario. "Sì, niente da dire: è un bell'uomo e, tra le gambe, ha un'ottima dotazione"; mi stavo eccitando a parlar di lui, come pure mio marito; sentivo il suo cazzo di nuovo duro, quando mi chiede:"Perché non vuoi conoscerlo un po' più da vicino? Ciò che intendo è provarci; andiamo di là, magari viene al tavolo; se ti imbarazza, io mi posso allontanare un po', con il pretesto della toilette; immagino, al mio ritorno, di trovarti a limonare con lui"Intanto mi puntava il cazzo, era dietro di me, mentre eravamo sdraiati sul lettone; ed io ho risposto:"Non lo so, forse mi piacerebbe, ma... boh?" e lui, insistendo:"Dai, godi, tesoro, non pensare a nulla". Intanto, senza rendermene conto, me lo aveva messo nella fica e mi scopava molto lentamente, parlando di Mario. Stavo perdendo la ragione, ero eccitatissima e gli dico:"Guarda che l'hai voluto tu...; se lo troviamo di là, ci provo, sì, ma, ti prego, continua a scoparmi così...vengo!”Ennesimo orgasmo e sborra anche lui; ci baciamo e poi ci ricomponiamo. Prima di uscire dalla stanza, bacio in bocca mio marito e gli chiedo: "Sei sicuro?" e lui: "Non desidero altro!"Nell'aprire la porta, vediamo che l'andito era pieno di uomini; nell'uscire, azzardano dei complimenti per quello che hanno visto; mi eccita tutto questo e, arrivati nella zona bar, dico a mio marito:"Andiamo al bancone, non vedo Mario, sediamoci sui sgabelli a bere qualcosa".Seduti, ordiniamo una coppetta e poi mi guardo in giro; lo cercavo, ma non mi riusciva di vederlo; dico a mio marito: "Magari si è offeso ad averlo escluso prima". Al che lui mi risponde: "Non credo: penso abbia capito che ancora non siamo pronti al gioco; del resto, non stiamo scoprendo ora, pian piano, questo mondo? - ed aggiunge - Son sicuro che a lui questo fatto lo intrighi ancor più e non lo farà demordere, perché, guardati intorno, vedi quante donne si concedono con tanta disinvoltura? Tipo quella che era a letto accerchiata da tutti quegli uomini e li succhiava, senza alcun ritegno? Lui, fidati, vorrà te, che, per lui, sei un frutto acerbo, ancora da assaporare".Intanto, ciò detto, Mario ancora non si vede; quasi sconsolata, decido di andare alla toilette; mio marito: "Ti accompagno?" "No, resta qui: potresti vederlo in giro; poi, anche se per andare solo alla toilette, voglio provare a muovermi da sola; in ogni caso, ci sono uomini della sicurezza in giro, per cui mi sento tranquilla".Scendo dallo sgabello e mi avvio, entro nel bagno, faccio la pipì e mi do una sistemata; poiché quel bagno era munito di bidet, mi rinfresco un attimo ed esco; mi sistemo un po' il trucco davanti allo specchio; tutt'intorno era un via vai di donne seminude; le guardavo, colpita dalla loro scioltezza, di come si atteggiavano pur nella loro audacia.Ripongo tutto in borsetta ed esco fuori dal bagno; Mario, non me lo aspettavo, mi chiede: "Come va?" Io: "Bene""Dai, vieni a bere qualcosa al tavolo". Dico "ok" e lo seguo. Mio marito è al bancone, mi vede che sto seguendo Mario al tavolo di prima.Ci sediamo, mi versa un bicchiere e mi ripete: "Sei bellissima!" Mio marito, da dove si trovava, poteva tenermi d'occhio. Mi prende la mano e si avvicina sempre più; ero agitatissima, ma, allo stesso tempo, ero tanto intrigata da questo gioco; sentir la sua mano sulla gamba, mi ha dato come una scossa; ora lo stavo lasciando fare, mentre mi parla, siamo vicini con il viso...Le sue mani son sempre più audaci, le sue parole mi fanno elettrizzare; mi dice:"Scusa, ma vai in giro sempre senza mutandine?" Ed io: "No, solo a volte".Avevo una voce da porca in calore: "Le ho tolte prima, quando ero a cena al ristorante; poi, mio marito ha voluto regalarle al cameriere". "Ah sì, come mancia? E bravo il maritino; un gran bel gesto per il cameriere; permettergli di annusare gli umori della tua bella figa; sei eccitata? Sai cosa ti farei adesso? Ti allargherei le cosce e te la leccherei, dolce porcellina; oppure vorresti esser chiamata "troia"? Cosa ti piace di più? Dimmi: cosa ritieni di essere?"Sono davvero in estasi e intanto lui insiste: "Dai, su, dimmi" Ed io, con voce tremante, gli rispondo: "Sono una troia, sì"; e lui: "Esatto; ti ho vista prima, di là; stasera ho seguito solo te, qua dentro; non ho fatto nulla con nessun altra donna; mi son dedicato solo a starti dietro, sporcacciona; ho visto come lecchi bene il cazzo - mi prende la mano e mi dice - senti come sono eccitato per te? E poi, quando te lo sei infilato nel culo; che grandissima troia sei! Vuoi leccare il mio cazzo? Dai, assaggiarlo, andiamo di là, soli, dai, io e te, almeno un po'; son sicuro che tuo marito non avrà nulla in contrario; ho capito che gli piace vederti divertire con un altro maschio; e tu? Tu non muori dalla voglia di farti leccarti quelle tette?"Le sue parole erano benzina sul fuoco per me; non capivo più nulla, ero eccitata e decisa a fare questo gran salto. Mi giro, lancio uno sguardo a mio marito, ancora là seduto; lui dice:"Tranquilla, gli fa piacere questo gioco". Non so come abbia fatto, ma, in un attimo, mi ha messo la mano dietro al collo, mi ha tirato a sé e mi ha baciato; all'inizio ho cercato di sottrarmi, ma poi ho ceduto; ci siamo baciati; le nostre lingue si attorcigliavano in un gioco particolarmente libidinoso; ho chiuso gli occhi e mi son abbandonata a lui; le sue mani mi toccavano ovunque, mentre pensavo a mio marito che mi stava guardando.....Lui cercava di farmi alzare per andar di là ed io non ci ho più capito nulla: mi son alzata e l'ho seguito tenuta per mano da lui. Arrivati davanti ad una stanza, mi son ritratta; dentro di me mi son detta: ' no, che cazzo sto facendo, da sola, no '. Lui mi ha spinto contro la parete e mi ha limonato; premeva il suo cazzo durissimo contro di me e mi strattonava per farmi entrare; ed io... no! Mi toccava le tette, mi aveva abbassato il top e mi baciava e leccava i capezzoli, lì, in quel corridoio; intorno a noi si stava creando un nugolo di uomini che ci guardavano....Ad un certo punto, ho fermato tutto e gli ho detto:"Torniamo di là, da mio marito".All'inizio era troppo preso, faceva finta di non capire, ma poi si è reso conto ed a risposto con tono deluso:"Ok, se non sei pronta a questo passo, torniamo di là"Ci rechiamo al bancone dove era seduto mio marito; l'ho abbracciato e lui mi ha detto:"Tranquilla, va tutto bene!" Ed io gli ho risposto: "Vorrei tornare a casa, andiamo!"Abbiamo salutato Mario e ci siamo diretti verso l'uscita. Nei giorni a seguire, rifletto su come e quanto mi son spinta con Mario nel locale. Pian piano mi sto lasciando andare, la prima esperienza al locale non è stata per niente male; questo ha acceso ancor più il nostro rapporto di coppia. Ormai ci abbandoniamo alle più oscene divagazioni io e mio marito, quando la sera lui chiede di più; poi mi racconta di quando ero in entrata in bagno; ha incontrato Mario ed è stato lui a mandarlo da me e farmelo trovare davanti alla toilette. In effetti non poteva esser diversamente, poi mi confida che ha il suo numero di telefono.Lui mi chiede: "Dimmi, amore, come uomo ti è piaciuto?" ed io: "Sì, è sicuramente un bell'uomo; è stata una bella esperienza al locale" ed aggiungo: "Perché me lo chiedi: che intenzioni avresti? Ormai ti conosco bene, porco mio!" e lui mi suggerisce di trascorrere una serata insieme: "Non puoi immaginare cosa provo a vederti amoreggiare con quell'uomo"; intanto eravamo sul divano, mi toccava la fica, ed il suo cazzo era di ferro; ed io: "E' questo l'effetto che ti fa a sapermi tra le braccia di quel Mario?""Sì, non puoi capire quanto mi abbia eccitato vedere come vi baciavate, come ti toccava quell'uomo"!"E cosa avresti pensato, sentiamo?" "Potrei invitarlo da noi alla seconda casa al lago, una cenetta e poi divertirci alla grande" "Ah sì, vorresti che mi facessi scopare da quell'uomo? Ne sei sicuro?" Mentre si parlava, avevamo ormai perso la ragione; eravamo eccitati a 1000 ed io mi inginocchio e glielo prendo in bocca; inizio un pompino con leccata di coglioni da infarto, mentre, in realtà immaginavo di farla a Mario...Mio marito mi blocca la testa e quasi mi soffoca; era fuori controllo; andiamo avanti così per un po' e gli chiedevo: "Ora scopami!" ma lui niente, voleva la mia bocca fino a sborrarvi dentro; era troppo infoiato al pensiero che potessi far sesso con Mario. Impazziva a quel pensiero. Eravamo ancora sul divano e lui mi dice:"Organizzo per sabato sera, domani mattina lo chiamo e gli do una dritta sulla natura dell'invito; io sono eccitata, mi titillavo il clitoride; questa situazione mi eccitava al massimo; rivedere Mario e, a maggior ragione, rivederlo nella tranquillità della nostra casa, mi faceva avvertire che non avrei avuto difficoltà a concedermi a lui.Durante la mattina, mio marito mi avvisa di aver fatto una bella chiacchierata con Mario; che questi gli aveva dato conferma per sabato sera ed io avverto improvviso un brivido percorrere tutto il mio corpo; mio marito conclude: "Ne riparliamo stasera, a casa".Sono elettrizzata e già da oggi, mercoledì; vado a pranzo, per poi prepararmi per andare allo studio, a lavoro; mi sento eccitata, avevo voglia di cazzo, mi sono trastullata un po' sul lettone con un toy, ma poi son dovuta andare, altrimenti avrei fatto tardi.Arrivata in ufficio, mi metto subito al lavoro davanti al pc; sono ormai immersa nel lavoro, quando mi perviene un messaggio di Alessandro.Mi chiede se può passare, che c'è una certa urgenza per dei documenti. Gli rispondo che può passare, mentre glieli preparo; dopo cica mezz'ora, arriva; ci salutiamo con un bacio sulla guancia; gli offro un caffe, avverto il suo sguardo su di me, mi divora, mentre mi sposto per il locale; la cosa mi eccita, scambiamo due chiacchiere e poi mi dice:"Sai, voglio chiederti una cosa?" Ed io: "Dimmi""Un mio amico ha aperto un locale da ballo; mi chiedevo se, per caso, ti andava di venirci una di queste sere con me".Al che gli rispondo: "Lo sai, vero, che sono sposata?""Sì, certo: il mio era un invito a cena e poi ballare in questo locale; prova a parlarne con tuo marito; non ti sto chiedendo di venir da sola con me, ci mancherebbe!""Ok, ne parlo con mio marito e poi ti farò sapere". Lo saluto, va via; quest'uomo mi ha intrigato dalla prima volta che l'ho visto; mi dico: ' quasi quasi la passerei per davvero una seratina con lui da sola, a cena, ballo e poi...? Chi lo sa? 'Mi rimetto al lavoro, sarà bene non pensarci.Finisco di lavorare ed avverto un certo pizzicore tra le cosce; tra il discorso di mio marito, che mi parla di Mario, e la vista di Ale; decido di far una sorpresa a mio marito, andando in azienda da lui. Arrivo, parcheggio ed entro; lui è impegnato con dei suoi collaboratori fidati; mi dice che farà presto; decido di aspettarlo nel suo ufficio, ho troppa voglia ed inizio a spogliarmi; mi voglio far trovare con indosso perizoma, autoreggenti e tacchi, a cosce aperte, seduta sulla scrivania; tremavo per l'eccitazione e mi chiedevo: se fosse arrivato con qualcuno? Ero talmente eccitata che ero disposta a rischiare.Ero li che mi toccavo la figa mentre aspettavo e, dopo poco sento i suoi passi salir la scala; nell'aprir la porta è rimasto a bocca aperta; ha dato un giro di chiave alla porta ed ha detto: "Eccola, la mia adorata troia".Mi ha messo la lingua in bocca e con la mano ha tastato la mia figa: "Cazzo, stai sbrodolando, porca!" Aveva il cazzo durissimo, avrei voluto succhiarlo, ma lui era talmente infoiato che mi ha messo a pecora, con la faccia sulla scrivania, e mi è entrato dentro, come un ossesso.Cercavo di trattenermi nell'emettere suoni osceni, e lui mi incitava: "Troia, godi pure, tanto non ti sentirà nessuno; ormai non c'è più nessuno negli uffici".Mentre mi stava scopando, gli dico: "Oggi è venuto a trovami in ufficio Ale; pensa, che maiale! Non ha perso tempo e ci ha invitati a cena, una di queste sere, e poi a ballare in un locale nuovo". "Quello vuole scoparti, troia, ed è quanto vuoi anche tu, vero? Vuole metterti il cazzo nel culo, quello è un donnaiolo e va in cerca di mogli zoccole come te".Ormai allo stremo, viene con una sborrata pazzesca...Ci ricomponiamo, mi vesto e torniamo a casa. Arrivati a casa, faccio una doccia e preparo la cena. Dopo cena siamo sul divano, quando mio marito salta fuori con:"Ma perché non stuzzichi Alessandro? Magari ci vai a cena una sera della settimana prossima".Ed io: "Da sola?" "Sì, gli dici che io son fuori per qualche giorno per lavoro!""Ma sei pazzo?" "Sì, sono pazzo, non vedo l'ora di saperti con lui che ci prova, che ti tocca, e, a fine serata, quando ti accompagnerà a casa, lo farai salire con la scusa di bere qualcosa. Io me ne starei nascosto qui e potrò spiarvi"."Ma tu sei diabolico: non eravamo d'accordo che con lui non era il caso, stante la vostra collaborazione nel lavoro?" "Sì, ma lui non dovrà sapere che noi siamo d'accordo; lui dovrà pensare che sei una come una delle tante mogli che cede alle sue avances; una cosa clandestina tra voi due; questa è un’idea. Ora, però, pensiamo a sabato: con Mario, come va?" Ed io: "Guarda che ora son decisa, sai? Stavolta ti cornifico, puoi esserne certo".Intanto il fatto di poter stuzzicare Ale con la complicità di mio marito, mi eccita parecchio; sarà molto eccitante per me provocarlo, farlo andare fuori di testa. È mattina, sto per uscire a far delle commissioni e già mi sento un po' su di giri. Mentre son seduta al tavolino in un bar a fare colazione, mando un messaggio ad Ale, è solo un saluto. Avevo capito che era un donnaiolo ed ora ero decisa a chiavarmelo, magari ad averlo come amante. Non tarda ad arrivare il messaggio di risposta; gli anticipo che, per la cena, ci saremmo aggiornati la settimana prossima e lo lascio così, in sospeso.Mi sento eccitata per queste vicende che stiamo vivendo; mio marito è decisamente cambiato: chi lo avrebbe mai detto che fosse disponibile a situazioni di questo genere; impazzisce a sapere che sarei capace di accompagnarmi ad altri maschi.La sera, a casa, mio marito mi dice: "Per sabato sera ho ordinato del sushi, ce lo portano direttamente loro, cosi possiamo goderci la serata tranquilli. Son passato oggi alla casa al lago ed ho acceso il riscaldamento, cosi, in questi due giorni che mancano all'incontro, la troveremo ben calda; ho anche messo due bottiglie di champagne in frigo".Ed io gli rispondo: "Bravo, amore!" dandogli un bacio con molta passione. Lui, però, aggiunge: "Domani, comprati qualcosa di infinitamente sexy per intimo; ti voglio da infarto, troia; vai pure dall'estetista e fatti le unghie rosse, anche quelle dei piedi".mhmm, che porco!"Ma come, anche quelle dei piedi...???" "Sorpresa....tu fallo e vedrai..."Siamo al sabato mattina; sono agitatissima, vado dall'estetista per esser perfetta, impeccabile; mi faccio togliere la peluria anche in mezzo alle chiappe; la mia estetista mi conosce da tempo, e la cosa la induce ad esternare una battutina:"Qui c'è aria di qualche conquista, mia cara!!!!" Io cerco di negare, ma lei mi fa l'occhiolino: ci siam capite senza aggiungere altro. Tra me e me, dico: "E' davvero difficile nascondere qualcosa".Intanto rientro a casa, è pomeriggio; mio marito è ancora al lavoro; apro l'armadio e do una scorsa ai vestiti per scegliere quale sarebbe più adatto per stasera; dopo diverse prove, ho trovato quello che mi piace di più.Mi sto preparando in camera, voglio che neanche mio marito veda cosa ho indossato sotto il vestitino; lo scoprirà insieme a Mario; lui è già pronto sul divano che mi aspetta; mi passo il rossetto, un po' del mio "chanel" e via, mi dichiaro pronta. Siamo parecchio tesi; in auto mi dice: "Per una maggiore discrezione, porterò prima te a casa e poi vado al casello a prendere Mario; così, se dovessimo impattare con qualche nostro vicino, non vedrebbe auto sconosciute; nel frattempo avrai tempo per preparare la tavola, anche perché dovrebbero arrivare quelli del sushi".Sono in casa da sola, metto una musica di sottofondo, abbasso un po' le luci ed accendo delle candele profumate; mi dico: "Sìììì, atmosfera perfetta". Vado in bagno a specchiarmi, sono molto eccitata per ciò che mi passa per la testa; intanto sento arrivare la macchina; cavoli: sono già qui? Ho il cuore a 1000, stanno salendo le scale e parlano come due vecchi amici; mio marito apre la porta, gli vado incontro, do un bacio a mio marito e intanto Mario dice: "Accidenti, quanto sei bella, mia cara!" Gli vado incontro per salutarlo e faccio per dargli la guancia; lui, invece, mi afferra e mi mette la lingua in bocca; al che io:"Aahhh, non perdi tempo tu, birbante?". E lui: "Ti ho sognata per tutta la settimana".Mio marito ci tiene a precisare: "Amore, hai stregato il nostro amico". Intanto ci sediamo sul divano; mio marito va a prendere bottiglia e bicchieri; lui continua ad esternare complimenti e mio marito gli dice: "Dai, Mario, non farle montare di testa con tutti questi complimenti". Facciamo il primo brindisi; intanto suonano il campanello e gli dico:"Amore, fa tu, saranno quelli del sushi"; sento Mario che brama, mi bacia ancora, ma anche io lo voglio stavolta; stiamo flirtando mentre mio marito è giù, poi sale e ci trova a limonare come due fidanzatini e dice: "Guarda, guarda, la mia mogliettina come se lo limona".Intanto dico a Mario: "Dai, do una mano a preparare la tavola; per il resto c'è tutta la sera!"Tavola pronta e mio marito chiama Mario: "Su, prendi posto" ci sediamo a tavola, sono in mezzo a loro due;iniziamo a mangiare qualcosa e subito sento la mano di Mario che mi tocca la gamba e tasta la balza delle autoreggenti; mio marito intanto dialoga e gli chiede di raccontarci qualcosa riguardo a degli amici che organizzano festicciole; ne avevano già parlato qualche giorno prima al telefono; si erano sentiti per tutta la settimana e Mario gli raccontava di tutte le sue conoscenze in ambito libertino.Intanto il porco mi tocca la fica, ha spostato il perizoma e mi sta toccando tutta; mio marito mi riempie il bicchiere e mi tira a sé, per baciarmi; ha capito che Mario mi sta già stuzzicando; mio marito mi prende la mano e mi fa sentire quanto è eccitato; ero in balia di quei due porci.Dall'altra parte, Mario mi sta baciando il collo e le sue mani cercano di aprire la cerniera del vestitino; sono tutta un brivido.Ora anche mio marito ha le mani sulla mia figa; insieme a Mario, mi sta sgrillettando: "Cazzo... godo".Sono in estasi, mio marito mi abbassa la spallina del vestito, mi limona come un pazzo e mi dice che ha il cazzo duro, che gli sta scoppiando, ormai limonavo a destra e a sinistra, appena mi mollava uno, mi prendeva l'altro. Ormai avevo perso la ragione; cercavo di aprire la cerniera dei pantaloni di Mario, volevo toccare il suo cazzo; mi ero accorta che ce l'aveva un po' più grosso di quello di mio marito; sento la sua cappellona... mhmm...Mario mi dice: "Toccalo, brava, tra poco te lo faccio leccare per bene, maialina che non sei altro; mio marito lo ha tirato fuori pure lui ed io li masturbavo insieme, seduti lì a tavola; ad un certo punto Mario mi fa alzare, vuole togliermi il vestito....Ed ecco sono lì in mezzo a loro; sono un corpo in mezzo a due maschi porci.Ho i loro cazzi in mano, li sto segando, ma Mario prende in mano la situazione e dice: "Dai, bella, inginocchiati: è ora che lo prendi in bocca; adesso basta far la santarellina, sei una troia; fa vedere a tuo marito quanto ti piace ciucciarmi il cazzo, dai".Intanto mi fa abbassare: Oddio ho i loro cazzi quasi davanti alla bocca, li ho tra le mani; mio marito mi incita: "Dai, fammi vedere come glielo succhi" Io ero ancora intimidita, e Mario, con decisione, me lo pone tra le labbra: "Dai che lo vuoi".apro la bocca e lo accolgo; che sensazione adrenalinica, mi riempie la bocca, lo faccio entrare tutto, glielo sto leccando e Mario dice a mio marito:"Hai visto la tua mogliettina troia, come è partita? Guardala come lo succhia bene, è bravissima; cazzo che bocca, sembra nata per succhiare cazzi!" Intanto mio marito me lo appoggia sulla guancia: desidera che glielo succhi anche a lui.
Mario non mi dà tregua: mi sta scopando la bocca in maniera molto decisa. Dice a mio marito:"Andiamo sul divano, così gliela lecco a 'sta troia, mentre lo succhia a te; guardala come se lo gusta per bene con la bocca...."Ci avviciniamo al divano, mi fa sedere, mi sdraia e mi sfila il perizoma; inizia prima a toccarmela, mentre mi ritrovo il cazzo di mio marito davanti alle labbra; è infoiato a 1000; me lo mette tutto in bocca.Intanto Mario mi sta sgrillettando; mentre mi titilla il clitoride (dio mio) sto impazzendo; questo è proprio un maiale e mi ha già fatto venire; non capisco più nulla: mio marito che non mi dà tregua alla bocca, me la sta scopando, ed il porco di Mario mi sta anche tastando il buco del culo; vedo che sta indossando il preservativo; ecco che me lo sta mettendo in figa: sììì, è grosso, sììì, godo; ce l'ho tutto dentro; sono qui, sul divano, a cosce spalancate, con il cazzo di Mario tutto dentro; mi stacco dal cazzo di mio marito e lo esorto a far piano; mio marito, come una furia, me lo rimette in bocca, perché è troppo eccitato a vedermi chiavata in quel modo; gli è andato il sangue al cervello; Mario mi sta scopando lentamente ed avverto che mi sta aprendo... mi piace, sì; ha capito che sto godendo ed inizia ad accelerare il ritmo; è bellissimo, godo.Dice a mio marito: "Che figa che ha tua moglie! Sentila come le piace il mio cazzo; la senti come sta godendo?" Accelera ancora, ormai ero sua, non capivo più nulla; diceva un sacco di porcate.Intanto mio marito quasi mi sborra in bocca; si è trattenuto, ma è troppo eccitato; mi guarda da assatanato nel vedermi come mi sta scopando; poi Mario esce e mi dice: "Mettiti a pecora, troia!"(continua)
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6 ore fa
baxi18, 55
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Una moglie innamorata. Terzo capitolo
Arriva mio marito, mi trova seduta sul letto e gli chiedo:"Ma cos'è sta roba? Sarai mica impazzito?" In accappatoio, mi si avvicina, mi dà un bacio sulla bocca; è eccitato, il porco, a vedermi in mezzo ai suoi acquisti; mi dice: "Sì, sono un porco pazzo di te". Mi spinge con la schiena giù, mi apre l'accappatoio, sotto sono nuda, ha il cazzo durissimo e me lo mette in figa: "Senti, troia, quanto mi arrapi?"Mi scopava lentamente e mi diceva: "Voglio che stasera indossi queste cose; ti voglio conciata da troia, per andare al locale; voglio che tutti i maschi lì presenti, impazziscano per te...."Quelle parole mi hanno provocato un orgasmo devastante; lui continua ad eccitarmi: "Vedi, vedi come godi, puttana? Ti piace che altri uomini ti giudichino puttana? Ti eccita, eh? Guarda cosa ti permetto, io, tuo marito: voglio esibirti e far vedere a tutti che moglie troia che ho"!Concludiamo la scopata e ci accasciamo sul letto; sto ancora vibrando sotto l'effetto dell'orgasmo appena raggiunto. Inizia a colarmi sborra dalla fica e gli dico: "Ma quanta me ne hai scaricata, maialino?".Mi passa un fazzoletto ed io gli suggerisco: "Puliscimela tu"; lui tampona nel pulirmi e dice:"Dai, sbrigati a vestirti, si sta facendo tardi" Ed io: "Ma vuoi davvero che indossi quella roba?""Sì, tranne i tacchi; quelli magari li metterai prima di entrare al locale; per ora va bene il tuo tacco""Ok, ma dove mi porti a mangiare così conciata?""Tu vestiti, preparati; ho un'idea molto eccitante, su un ristorantino piuttosto riservato".Boh! Non sono molto convinta, ma inizio a prepararmi: perizoma, autoreggenti e sopra un top in pizzo, molto trasparente: mi si vedono le tette. Cavoli, infilo la gonnellina, è cortissima, mi copre appena il culo: come posso uscire, così? Sono davanti allo specchio, sembro una di quelle puttane che si mettono ai distributori la sera, in una zona qui vicino; vabbè, al limite non tolgo il cappotto, sia a cena che al locale.Vado di là e mio marito resta imbambolato nel vedermi: "Eccomi, guarda come sto: ti rendi conto che sei matto?"Mi risponde: "Sei perfetta, andiamo". In una busta avevo messo i tacchi vertiginosi, ma solo a pensarci, mi convinco che non riuscirò mai a camminare con quei cosi. Usciamo e, saliti in auto, sbottono il capotto; volevo farlo stare a cazzo duro; vedo che, dopo poco, imbocca verso l'autostrada; noi siamo di Brescia e così gli chiedo:"Ma dove andiamo?" "Nella zona di Verona: è lì che c'è il locale e questo sarà anche da garanzia per un minimo di privacy".Comincio a fantasticare ed inizio a eccitarmi; ma tu guarda mio marito: ha proprio pensato a tutto, il porco.....Arrivati in zona Verona, esce dall'autostrada e, in circa 10 minuti, arriviamo in un grande piazzale; ci sono dei camion, è buio, in fondo si vede l'insegna del locale, una trattoria; allora dico:"Ma che razza di posto è questo?" "Tranquilla, vedrai: dentro è un bel posto, con varie salette, con tavoli riservati". Sono sempre più agitata; mi tiene proprio sulle molle, mio marito: è una continua scoperta.Parcheggia e scendiamo; mi prende sottobraccio ed arriviamo all'entrata; sono molto agitata; entriamo e vedo dentro; è tutt'altra cosa rispetto a fuori; non l'avrei mai detto. Ci accoglie un signore e mio marito gli dice della reservation a suo nome; quello ci fa strada e lo seguiamo in un corridoio. Mentre camminiamo, vediamo una saletta con diversi tavoli; cerco di capire se quegli uomini fossero dei camionisti; arriviamo in una saletta con luci soffuse e solo 4 tavoli, dove vi era già una coppia; noi prendiamo posto al nostro tavolo; mio marito si toglie la giacca ed il cameriere aspetta che gli dia pure il mio soprabito, ma mi rifiuto; avevo troppa vergogna in quel momento, e così dico che avevo un po' freddo, dovevo ambientarmi un po' .....Ci versa subito del prosecco ed io dico: "Ah, hai proprio deciso di stendermi, stasera?" e mio marito: "Dai, amore, rilassati e goditi la serata; tanto qui non ci conosce nessuno" "Ma ti rendi conto che son vestita da puttana?" "Ora sei seduta, chi vuoi che ti veda, qui?" Prendo coraggio, slaccio il cappotto e lo lascio poggiare dietro, sulla spalliera della mia sedia, in modo che, se mi serve, lo prendo al volo: mi sento nuda; intanto torna il cameriere con il menu.Lui non immagina, non riesce a vedere la trasparenza del mio top a causa delle luci soffuse.Ci spiega un po' i loro piatti, trattandosi di un locale rinomato per la selvaggina; io, intanto, sorseggio il mio prosecco; sono eccitata e sento, in mezzo alle gambe, il piedino di mio marito, che si fa strada verso la mia fica, mentre il cameriere è li che parla? Il cameriere va via ed io gli dico: "Smettila, perché mi sto eccitando; a proposito, come saranno i bagni, qui...?"E lui: "Perché non vai a vedere, zoccola? Hai già la fica bagnata" ed io: "Sìì" gli lancio uno sguardo da porca....e lui:"Vai a vedere, dai, e vediamo se hai il coraggio di andare senza cappotto".Ed io: "No, è troppo: sono nuda; darei troppo scandalo" "Ok, ma lascialo slacciato almeno; dai, va a vedere i bagni, che dopo me lo succhi un po', nel bagno, troia".Mi metto il capotto, mi alzo e, mentre cammino, incrocio il cameriere di prima; gli chiedo dove fosse la toilette; me la indica con un sorriso a 32 denti, ed io, mi dico: ' Ma tu guarda questo, che tipo '. Arrivo, mi chiudo dentro, faccio la pipì e mentre son lì, mi rendo conto che il bagno non è niente male per una sveltina; si può fare, sono molto eccitata...Mi sfilo il perizoma e lo metto nella tasca; esco e mi avvio verso il tavolo; il mio ticchettio di tacchi, fa girare diversi uomini. Arrivo al tavolo, mi siedo e dico: "Bello il bagno: si può fare una pazzia, dopo...""Bene, troia...". Intanto arrivano i piatti ordinati; mi son già scolata tre bicchieri di prosecco; stasera mio marito ha proprio deciso di farmi sballare...Intanto il mio capotto è arrotolato sullo schienale della sedia, sto abbassando le difese, forse ha ragione mio marito: stasera dobbiamo pensare solo a noi, stuzzicarci ed osare, goderci la serata, la coppia vicina di tavolo se ne sta andando. Mio marito mi dice:"Ora siamo soli, dai, lasciati andare; fai un po' la civettuola con il cameriere, provocalo, fammi vedere quanto sei brava.Ed io: "Sta attento!" e gli lancio in faccia il mio perizoma tolto poco prima in bagno. Lui lo afferra e lo annusa, poi mi dice:"Così, brava, troia". Con il piede mi sta toccando la fica; intanto ritorna il cameriere a controllare se abbiamo bisogno di qualcosa. Faccio una mossa inaspettata: faccio cadere la forchetta e indietreggio con la sedia, affinché possa vedere come ero abbigliata.Mi sentivo strana, questa situazione mi piaceva, mi eccitava farmi vedere così conciata da quello sconosciuto. Mio marito è infoiato, mi propone di far un giro in bagno, prima di andar via. Mi alzo, mi appoggio il capotto sulla schiena e vado verso il bagno. Dopo qualche minuto, sarebbe arrivato mio marito; il locale si è un po' svuotato; entro nei bagni e cerco quello dove vi è il fasciatoio per i bimbi, perché è un po' più grande; tolgo il capotto e lo appendo agli appositi sostegni; aspetto l'arrivo di mio marito. Nel frattempo, mentre sono dietro la porta, arrivano due donne, con mio notevole disappunto.Ciascuna si chiude nella propria toilette ed io spero che arrivi subito mio marito; ora, finalmente, arriva ed entra subito. Chiudo la porta e lui mi salta addosso; mi bacia in bocca, mi tocca ovunque ed io mi ritraggo, dicendogli:"Tira fuori il cazzo, porco, che sono qui per succhiartelo, muoviti..." Intanto mi toccavo la fica, mi son inginocchiata e l'ho preso tutto in bocca; mi sentivo una pornostar per come lo ciucciavo, lo ingoiavo, mentre guardavo negli occhi mio marito, che era in estasi per il pompino che gli stavo propinando.Poi mi dice: "Ora basta"; mi ha fatto appoggiare una gamba sul water e mi ha penetrata; è stato bellissimo, sentirlo tutto dentro, in quel contesto. Si sentivano le voci delle donne, fuori dal bagno, e quindi, mio marito si era dovuto adeguare e non far troppo rumore, perché aveva una foga addosso che avremmo corso il rischio di farci sentire fino in sala. Intanto mi sussurrava porcate all'orecchio, dicendo che sono una troia, sempre bagnata, che ho bisogno di un amante. Ormai mi è chiaro: mio marito vuole le "corna", vuole una moglie zoccola, che si faccia chiavare da altri uomini. Oddio, questo è impazzito. Finalmente non sentiamo più voci e così si scatena, mi scopa fino a riempirmela.Esce da me, si pulisce e mi dice: "Vado al tavolo" mentre mi chiedo: ' Ma questo è proprio matto? Vuole che lo faccia "cornuto"? 'Arrivati al tavolo, prendiamo il caffè e mio marito mi strizza l'occhio: lascia il mio perizoma al cameriere, vicino al tovagliolo ed io: "Sei un porco" andiamo verso la cassa a pagare, sono un po' agitata, perché ora si fa sul serio, si va a questo benedetto locale!!!!Saliti in auto, mi dice: "In dieci minuti, saremo al locale; sono le 23:00 passate, penso sia l'ora giusta" al che gli rispondo: "Ok, proviamo".Non nascondo che sono agitatissima; lungo tutto il tragitto, non ci siamo detti una parola; mi guardavo in giro, mi sentivo eccitata ed ero pure senza slip; arrivati, troviamo il locale in una zona che sembrava di quelle industriali, ma con una grande insegna luminosa. "Eccolo il locale" dice mio marito. Una fila di auto lunghissima, ci ha costretto a parcheggiare piuttosto lontano.... Nello scendere dall'auto, gli dico: "Ma come ci arrivo fino all'entrata, con questi trampoli dai tacchi alti?" erano quelli che aveva comprato mio marito. Intanto lui ha subito trovato la soluzione:"Tu indossali, io ti porto dinanzi all'entrata e poi mi allontano per parcheggiare"; al che io: "No, dai, devo rimanere da sola?" "Ma si tratterà solo per qualche minuto; farò prestissimo; ti prego, mettili, fammi felice!" Non volevo rovinare il momento e, quindi, acconsento... Mi accompagna davanti all'entrata e lì ho avuto qualche incertezza a scendere dall'auto; avevo timore, ma mio marito mi dice:"Dai, faccio subito, poi hai il capotto, nessuno può vedere come sei vestita". Mi tremavano le gambe, apro la portiera e scendo; lui va a parcheggiare, intanto mi passano davanti sia coppie che ragazzi; mi sentivo molto osservata, fortuna che arriva subito mio marito.Mi prende sottobraccio e dice: "Dai, mia bella troia; andiamo a vedere un po' com'è la situazione".Porta rossa, suoniamo: il cuore mi andava a 1000.Entrati, vi troviamo la receptionist, una ragazza giovane e bella ci accoglie; dobbiamo registrarci; io avevo timore a lasciare i nostri dati, ma mio marito mi rasserena, dicendo che non c'è niente di male, che è tutto normale; mi lascio convincere e, fatta la registrazione, ci viene spiegato un po' come funziona il tutto. Ci indica un tendone da oltrepassare e lì c'è il locale con bar e pista da ballo; poi le varie zone destinate ai giochi; lei spiegava, ma io non ho capito nulla, per la tanta agitazione.Oltrepassiamo la tenda e, cavoli! Che bello! Un bel bancone bar, tavolini, divanetti e…. tantissima gente. Io avevo ancora indosso il capotto e, a pensarci, ora mi sentivo ridicola. Le donne che vedevo lì in giro erano quasi nude, con i seni di fuori e autoreggenti in mostra. Mi sentivo davvero imbarazzata; mio marito mi invita a sedere su un divanetto e, cosi, diamo una guardata panoramica. Ci guardavano tutti...Una volta seduti, mio marito mi chiede: "Allora, che te ne pare?" Sembrava una discoteca, se non fosse per quelle signore pressocché nude, ma tranquille; di sicuro erano frequentatrici abituali di quei locali; mio marito:"Dai, troia; togli quel capotto: fa vedere che pure tu sei alla loro altezza, che sei Femmina".Quelle parole mi hanno come dato una scossa, perché era come se lì tutto fosse concesso. Mi tolgo il capotto restando seduta e lo appoggio di fianco a me; avevo le cosce scoperte, si vedevano le autoreggenti; ma, per fortuna, le luci soffuse, non evidenziavano molto il mio abbigliamento. Intanto un cameriere ci porta due coppette, informandoci: "Ve le offre quel signore"; era seduto su uno sgabello ed era chiaro che ci aveva seguiti, notando che eravamo parecchio disorientati, impacciati, e vuole provarcisi ....Ringraziamo con un gesto di brindisi e dico a mio marito:"Qui non perdono tempo, eh: ci provano subito". Lui, con tutta naturalezza, dice: "Embè, questo è un locale dove si viene per divertirsi" ed io gli dico: "Sei il solito porco"...Mi dice: "Dai, facciamo un giro e vediamo cos'altro c'è" "Sì, ma a patto che mi dai la mano e non me la molli mai"........."Sì, tranquilla" ci alziamo e iniziamo il tour. Entriamo in un corridoio buio e, già da lì, ci giungono alle orecchie gemiti di donne che godono. Allora io: "Ma cavoli: qui scopano davanti a tutti? Ma tu guarda...?" Ero sbalordita per quello che vedevo; alcune erano dentro stanze con le porticine chiuse, altre no: porta aperta e lei su un lettone con attorno diversi maschi, oltre gli spettatori dinanzi alla porta. Ci siamo fermati pure noi a curiosare; ero molto eccitata, mi sentivo toccare il culo; all'inizio credevo fosse mio marito, ma, quando ha iniziato ad infilare un dito nella figa, gli ho detto: "smettila", ma lui dice: "Cosa c'è?" Lì ho realizzato che era uno di fianco a noi, che mi stava masturbando la fica; mi son ritratta e riferito a mio marito che ero stata toccata da un uomo". Lui, sempre tranquillo, mi dice: "Ti è piaciuto?" ed io: "Ma sei proprio un porco?!"....Però, nel mio intimo, ' altroché se mi era piaciuto '. "Dai, tocca, controlla tu, porco" e lui: "Troia, sei tutta bagnata".Iniziamo a gironzolare nel buio e ci accorgiamo di esser seguiti da diversi uomini, che quasi ci stavano addosso; sembrava un corteo: ci fermavamo noi e lo facevano pure loro; che stana sensazione, esser seguiti cosi.... Dopo un nuovo corridoio buio, arriviamo in uno dove c'erano donne inginocchiate, con al fianco, una parete piena di buchi, dai quali spuntavano cazzi e quelle li succhiavano. A vederle era molto eccitante: accoglievano in bocca cazzi di sconosciuti? proseguo nella visita del posto e sono sempre più estasiata; pian piano torniamo nella zona bar; avrei voluto ballare, mi sentivo eccitata, volevo esibirmi un po'. Prendiamo posto su un divanetto, proprio a bordo pista, e mio marito dice: "Io mi siedo, tu lasciati andare, balla, divertiti". Inizio a muovermi un pochino, restando vicino a mio marito; lui mi fa segno di entrare in pista: "Vai, divertiti". Sentivo le mie tette sballottare, dal momento che erano libere nel top, per niente trattenute da reggiseno; mi si avvicina un uomo, balliamo molto vicini, tra noi s'instaura come una lotta di sguardi; mi sentivo troia e, quindi, provocavo. Mio marito era lì a guardare i miei atteggiamenti nel ballare, anche se, più che ballare, la mia era una continua provocazione per quell'uomo, che, ormai, mi stava appiccicato addosso. Mio marito, al vedere questa situazione, si è eccitato come un toro; è venuto verso di me, mentre ero in mezzo a due uomini; mi mette la lingua in bocca, eravamo eccitati al massimo.Mi dice: "Andiamo da qualche parte, voglio scoparti!"Mi prende per mano ed io lo seguo, ma, dietro di noi, c'era quell'uomo con cui ballavo; ci stava seguendo nel corridoio buio; abbiamo trovato una stanza libera con al centro un puff munito di un fallo attaccato alla seduta. Mio marito ha chiuso la porta, dopo aver sentito che diceva al tizio: "tu, no". Chiusa la porta, mi sbatte contro la parete, mi strappa il top e prende a leccarmi le tette; io tasto il suo cazzo, trovandolo durissimo; mi dice: "Sei una troia, ho notato che il locale ti piace, ti piace far la zoccola e provocare altri uomini? Allora, inginocchiati e succhiami il cazzo". Nel mettermi in ginocchio, noto dei fori sulla parete, era buio, non si vedeva granché, ma da uno di quei buchi, vedo svettare un cazzo. Lo indico a mio marito e lui mi dice: "Sarà il cazzo di quello che hai provocato, puttana; per ora pensa a succhiare il mio".Mentre mi scopava la bocca, non potevo far a meno di tener d'occhio quel cazzo che spuntava dal buco; ero troppo eccitata, mi sentivo troia, in quella situazione. Mio marito mi tira su e mi ordina:"Mettiti a pecora con la gamba sul quel puff, voglio scoparti, troia"Non lo avessi mai fatto; adesso mi trovo proprio difronte a quel cazzo, è grosso; ma è anche molto eccitante farmi scopare così, mi dava dei colpi fortissimi, mentre io, ogni tanto, mi giravo per guardarlo in faccia.Ma era buio e, presa da un raptus, allungo la mano e tocco quel cazzo; devo dire che era una sensazione adrenalinica ai massimi livelli: lì, con mio marito che mi scopava, mentre io stavo segando un altro uomo.Mio marito segue la scena e mi dice:"Brava, troia, lo sapevo che eri una troia; ti piacerebbe provarlo in bocca? Dai, che aspetti?"Mi strattona con il suo cazzo ficcato dentro per farmi avvicinare di più alla parete, ma io, più che segarlo, non me la sento di andare oltre, temevo una eventuale reprimenda di mio marito: anche se lo sapevo d'accordo, ma non mi sentivo di farlo. Lui ormai era all'apice, non resiste più, lo sento: "Sborro, puttana" Mi son sentita scaricare dentro il fuoco; intanto proseguivo a segare l'altro cazzo; era il primo cazzo che toccavo da quando avevo conosciuto mio marito, quindi, per me, quella situazione era più che forte. Inoltre, se si considera che erano circa 3/4 mesi che ci eravamo svegliati dal letargo sessuale e ritrovati dopo anni di indifferenza, ora, finalmente, ci siamo scoperti ed aperti a giochi senz'altro trasgressivi.Dopo aver goduto, lui esce da me e cerca qualcosa per pulirsi; io, nel frattempo, ho mollato quel cazzo e lui mi dice:"Perché non ci hai giocato ancora un po'? Perché non lo hai preso in bocca?"Boh? Non me la son sentita di andare oltre". Per me questo deviare dal nostro rapporto, già significava tanto e non è per niente facile".In effetti, sentivo dentro di me il desiderio di esplorare questo mondo libertino che, se non altro, è servito a farmi ritrovare con mio marito. Ora, infatti, fra noi s'era creata un'intesa che, in tutti questi anni, non c'era mai stata. Mio marito si sta rivestendo e pure io cerco di darmi una sistemata; ritorniamo nella zona bar e ci sediamo su un divanetto; vediamo subito avvicinarsi l'uomo che prima ci aveva offerto da bere e poi seguito; chiede se può sedersi e mio marito gli risponde di sì...Si presenta, facendomi il baciamano; si trattiene dal liberarmela e dice:"Grazie, è stato fantastico sentire il calore della sua mano prima; mi ha dato forti sensazioni".Ecco era lui l'uomo misterioso del buco; io arrossisco e lui dice:"Ho notato che siete nuovi dell'ambiente; io ci vengo spesso, praticamente sono di casa".La mia considerazione su di lui è che è un bell'uomo sui 50, per cui si crea un certo feeling: iniziamo a parlare del locale, lui mi fa molte domande, cercando di capire fin dove siam pronti ad arrivare.Intanto che mi guarda, avverto che sarebbe capace di sbranarmi se solo potesse; comincio un po' a partecipare al discorso; sono appoggiata al petto di mio marito e lui, marpione, mi fa molti complimenti. Devo dire che la cosa mi lusinga non poco e mi comporta un certo languore; fa portare una bottiglia, vuole apparire brillante; mio marito se ne esce: "Vado un attimo alla toilette: torno subito", mentre io proseguo il dialogo con Mario che, ad un certo punto, mi spiazza un po', chiedendomi se può sedersi accanto a me, sul divanetto; ha notato il mio lieve disagio ed aggiunge: "Tranquilla, non voglio per niente metterti in imbarazzo; ti starò affianco finché non ritorna tuo marito: qui c'è una musica dal volume troppo alto".Al che gli rispondo "ok", cercando di non apparire una che se la tira; si siede, ora siamo vicini, mi prende la mano e ricomincia con i complimenti. In effetti ero quasi nuda: il top trasparente, la gonnellina ormai non esisteva più perché risalita su, mettendo in bella vista le autoreggenti oltre che ero senza slip; ovvio che lui era come sui carboni ardenti...Intanto arriva mio marito, cui lui dice:"Mi devi scusare: non ho resistito a star lontano da questa tua bella donna". Mio marito risponde:"Hai fatto bene, bisogna star sempre vicino alle belle donne" si siede e mi dà un bacio in bocca. Ora mi ritrovo in mezzo a due uomini, marito compreso. Il porco è molto eccitato per la situazione che si sta creando, mi tiene appoggiata a sé e, intanto, beviamo; poi, con fare da maiale, chiede a Mario: "Cosa ti piace di mia moglie?"Al che lui risponde: "Come non constatare che è una bella Femmina? Credimi, qua dentro ce ne sono tante, ma tua moglie ha quel qualcosa in più che la rende infinitamente desiderabile". Ridendo, mio marito, con una mano, solleva quel poco che ancora mi copriva, vuole mostrargli che sono senza slip, perché è nella sua natura esibirmi; vuole che quest'uomo sbavi per me. Avverto un forte senso di vergogna e metto una mano sulla mia intimità, per coprirmi; al che lui dice:"Dai, lasciati andare..." e mi lecca orecchio e collo. Accidenti ho i brividi, mi perdo, non mi rendo più conto di nulla; intanto la mano di Mario mi tocca la gamba e, pian piano, mi tocca l'interno coscia; praticamente sta approfittando della situazione, perché sono in brodo di giuggiole per quello che mi sta facendo mio marito. Ad un certo punto, mio marito si ferma, guarda Mario che mi sta toccando ed è quasi arrivato alla fica.Sono eccitatissima nel sentire quelle mani, mentre siamo lì sul divanetto, con tutta quella gente intorno, situazione davvero eccitante. Mio marito non smette di provocarmi:"Prima ti sei divertita a toccargli il cazzo, ora tocca a te farti toccare: dai, troia". Quelle parole, dette in presenza dell'altro, hanno avuto su di me l'effetto di un orgasmo.Mi son abbandonata, ho lasciato che quella mano andasse dove voleva; era una sensazione troppo eccitante: lui che mi toccava la fica ormai fradicia e mio marito che continuava a leccarmi e baciarmi il collo, mentre con le mani, mi toccava le tette; voleva scoprirmele, ma l'ho fermato; stavamo davvero andando troppo oltre. Così, lì, su quel divanetto, era troppo sconcio quello che stavamo facendo; mi son ritratta ed ho fermato tutto. Mario mi ha detto: "Hai la figa bagnatissima, sei eccitata, bella signora". Al che mio marito gli risponde:"Hai visto quanto a mia moglie piaccia far la porcellina?".E lui: "Si vede e si sente" diceva mentre annusava quelle sue dita con cui mi aveva penetrato. Poi aggiunge:"Perché non andiamo a metterci un po' più tranquilli, di là, e proseguiamo a dar piacere a tua moglie?"Io, ' boh ', non mi sentivo pronta a questo passo, anche se, dentro di me, lo volevo con tutte le mie forze.Ho detto a mio marito: "No, andiamo noi due soli, anche scopare, se vuoi; ma lui lasciamolo fuori".Mio marito ha provato ad insistere, ma io ho detto no... Allora ci siamo alzati e siamo andati di là; abbiamo trovato una stanzetta con un letto, ci siamo chiusi dentro, ma vi erano delle fessure ed erano visibili sagome di uomini che guardavano. Questa situazione a me ha eccitato molto, al punto che ho spinto mio marito sul lettone e gli son salita sopra; mi son tolta il top, strofinando le tette in faccia a mio marito e dicendo che era un porco. Ero ormai fuori di testa: mi sentivo una troia con tutti quegli spettatori e desideravo far veder loro, quanto ero capace di esser troia. Indietreggio, gli tiro fuori il cazzo dai pantaloni; ero tutta un fuoco; inizio a leccargli le palle e poi risalgo fino ad ingoiarlo tutto; avevo gli occhi chiusi e mi stavo godendo il momento; stavolta volevo condurre io il gioco; mi impalo sul cazzo durissimo di mio marito ed inizio una folle cavalcata; lui mi tocca le chiappe, me le allarga, ho avuto un orgasmo potente; ero troppo eccitata e gli ho detto: "Ora me lo infilo nel culo, il tuo cazzo, così tutti potranno vedere quanto sia troia, come piace a te...."(continua)
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Una moglie innamorata. Secondo capitolo
Lui apprezza molto questa mia carineria di portargli il caffe a letto, ma poi non resisto e gli chiedo:"Ma, ieri sera, cosa ti è preso? Non si era mai verificata una situazione di te cosi voglioso; mi hai veramente stupito e, ti confesso che, esser presa così... mhmm, mi è piaciuto molto".Ero seduta sul letto mentre parlavo, lui mi si avvicina, mi slaccia la vestaglia e mi tocca le tette:"Vedi, amore mio, ieri sera sprizzavi sensualità da tutti i pori; i miei amici hanno convenuto tutti che sei ancora un gran pezzo di Topa".Mentre mi parla, mi sta baciando il collo, io mi sto bagnando e così, di getto, gli dico:"Allora mi vuoi sempre sexy, come una porcellina?" e lui, ormai eccitato, mi risponde:"Sì, ti voglio Zoccola" e, intanto, si posiziona davanti, in piedi, e mi mette il cazzo in bocca.Non mi aveva mai definito "Zoccola", ma, adesso, questo suo nuovo modo di porsi mi manda ai matti ; lo lecco e lui me lo infila il più possibile in bocca, mi regge la testa ed io, a questo trattamento, sono sempre più eccitata. Mi lascio usare come vuole lui; quando si è sentito sazio della mia bocca, mi ha fatto mettere a pecora e me l'ha messo tutto dentro con un colpo secco. Avevo i gomiti poggiati sul letto, ma lui me li ha tirati a sé, come per immobilizzarmi, mentre diceva:"Guarda che zoccola che sei: ti piace come ti sto fottendo? Dimmelo, stai godendo?""Sìììì, finalmente, è la seconda volta che godo, dopo tanto tempo. Ora sì che sei un vero maschio" e lui accelerava, fino a sborrare nella mia figa.Questo suo cambiamento, mi piaceva davvero molto: da quel momento in poi, quasi tutte le sere erano fuochi d'artificio. Giunge il periodo delle feste natalizie e, come ogni anno, vi è la cena aziendale; erano tanti anni che non ci andavo, ma, quest'anno, mio marito mi chiese di accompagnarlo e ne fui davvero felice. Nell'ultimo periodo, c'era molto più dialogo tra noi; ci sentivamo di più anche durante il giorno, al telefono Nel giorno della cena, mi recai dal parrucchiere e poi dall'estetista; insomma mi concessi una nuova immagine di me e, a sera, mi preparai indossando una guepière piuttosto audace, immaginando un possibile dopo serata; gonna in pelle sopra al ginocchio, una bella camicia zebrata e tacco 12 per decolleté in vernice di colore nero; il tutto arricchito da accessori, quali collane, orecchini, ed ero pronta.Al che, mio marito, vedendomi, afferma:"Stasera ci vorrà un bodyguard per tener a bada quanti si ecciteranno nel vedere quanto sei fica!"Ed io: "Ah, sì, sarei "fica"? Sì, è vero, sono soddisfatta e mi piaccio, grazie!"Partiamo e, strada facendo, gli chiedo chi ci sarà, e lui:"Tutti i dipendenti e lo studio dei consulenti: ormai li invito ogni anno."A posteriori, prendo atto che questa serata sarà proprio quella che cambierà la mia vita.Arriviamo al ristorante e mi trovo tra tanta gente bella e simpatica; si inizia con i vari brindisi, poi, a tavola, tra una portata e l'altra, si ride e scherza, come tra goliardi: siamo un gruppetto di donne alternate agli uomini. La moglie del nostro consulente, mi chiede:"Cara, come trascorri le giornate, ora che hai i figli grandi? Cavolo, sei giovane ed anche laureata; perché non ci dai una mano nel nostro studio? Potresti venire 3/4 ore al giorno, lo decidi tu, in base a come organizzarti mattina e pomeriggio; dai, siamo veramente in difficoltà ultimamente, non si trova in giro gente valida. Rimettiti in gioco, ti farà bene esser impegnata in qualcosa."Le rispondo che ci penserò! Intanto ci godiamoci la serata, sperando che dopo ci sia da ballare. Mi alzo per andare alla toilette, mi sento un pochino accaldata, stiamo bevendo troppo, stasera. Mentre cammino, avverto d'esser guardata dagli uomini ai vari tavoli; la cosa mi piace; mi sento bella, arrivo in bagno e mi siedo sul water; faccio la pipì e, mentre mi asciugo, me la tocco; non ci posso credere: mi sto eccitando al toccarmi nel bagno del ristorante? Ma cosa mi prende? Questa cosa mi piace e vorrei che venisse mio marito e mi trovasse così; mentre ripenso a quanto successo solo non molto tempo fa, mi ritrovo a farmi un ditalino: sono bagnatissima. Decido di togliere il perizoma e comincio ad elaborare un pretesto per farlo sapere a mio marito; purtroppo era circondato da tante persone...Ecco, ora ci starebbe bene una sveltina, qui! Decido di fare una foto al mio perizoma, mentre ce l'ho tra le mani e gliela invio; mi ricompongo e torno al tavolo. Tengo d'occhio il telefono, ma lui non visualizza; ho perso ogni speranza e continuo a parlare con le donne presenti al tavolo. Intanto bevo, poi, arrivati ai dolci, ci alziamo e si va in una sala, dove c'è un po' di musica, ma, che noia, non balla nessuno. Sono vicina a mio marito, ma egli pensa solo a parlare; ad un certo punto, mi accosto di più a lui e mi dice:"Tesoro, ti presento Alessandro; è il Direttore di una nuova azienda che ho acquisito da poco", mi premuro di stringergli la mano:"Piacere" dico "ma...: non ci siamo già visti tempo fa? Abbiamo ballato alla cena di circa un paio di mesi fa?" E lui risponde:"Ma certo, sì!" e a mio marito sfugge di dire:"Ma tu guarda le coincidenze!"Scambiamo qualche parola, mentre lui non mi toglie gli occhi di dosso; li lascio a parlare tra loro, ma, ad un certo punto, mio marito viene chiamato da altre persone e rimango da sola a discorrere con lui.E' proprio un bell'uomo, avrà circa cinquant'anni, mi piace parlare con lui, siamo li in piedi, quando mi invita a sedere ad un tavolino per bere qualcosa, mentre resto in religioso silenzio, in attesa del ritorno di mio marito. Siamo seduti e, intanto, Ale ha ordinato due coppette di champagne, mentre, dentro di me, mi rimprovero per quanto sto bevendo. Riprendiamo a parlare di ballo, unico nostro argomento…A questo proposito, lui dice: "Peccato che qui non si balli; avevo in mente, dopo, di far un giro in un noto locale della zona, per ballare un po'" ed io gli rispondo: "Anche a me, sarebbe piaciuto, ma a mio marito no!!! Non credo sarebbe d'accordo ad andar per locali".Al che lui: "Tranquilla, provo io a chiederglielo, appena si avvicina".E' proprio furbetto costui, oltre ad esser molto simpatico; star li seduta al tavolo e conversare con quest'uomo mi eccita e, per giunta, sono anche priva di slip; avevo in mente un gioco con mio marito, ma quello è attorniato da tanta gente e non si è ancora accorto di nulla.Mi alzo per salutare delle persone che cominciano ad andar via, vedo mio marito e gli dico:"Guarda che ritorno al tavolo, ti aspetto, vieni; non lasciarmi lì da sola, con quello".Ma, al contrario, dentro di me, ero eccitata da questa cosa; ritorno e mi siedo, chiedendomi se arriverà mio marito; si parla del più e del meno, di cosa è in programma per le feste natalizie; ho la camicia un po' aperta e lui, spesso, vi allunga lo sguardo; faccio finta di nulla, intanto arriva mio marito; è un po' su di giri anche lui, per aver fatto troppi brindisi; si siede accanto a me e mi dà un bacio:"Eccomi, son qui; grazie per aver tenuto compagnia ad Alessandro".Al che lui: "Tua moglie è stupenda, oltre che molto brava nel ballo; pensavo di far un giro in un locale qui in zona; non credo vogliate tornare già a casa? Sono appena le 23:30, che ne dici?"Io mi giro e gli dico: "Sì, dai, andiamo" tenendo un'espressione implorante, cui non si può dire di no.Allora lui dice: "Ok, ma balli con Alessandro? Lo sai che io non ballo".Ma io: "Dai, andiamo, ci prendiamo un tavolo e poi si vedrà".Dentro di me, ero super felice; ci alziamo, prendiamo le giacche e iniziamo ad uscire; saliamo in auto, Ale prende la sua e noi lo seguiamo; mio marito dice:"Sai, tesoro, è proprio una bella persona questo Alessandro, molto responsabile e seria, credo che saprà farsi valere in azienda". Ed io, di rimando: "Sì, amore, dai, basta parlare di lavoro; godiamoci la serata, sono euforica."Gli prendo la mano e me la tiro sulla coscia: "Prima ti avevo mandato un messaggio su whatsapp, ma, preso dagli altri, non l'hai letto"."Infatti, non ho ancora avuto modo di guardare il telefono: ce l'ho dietro, nel cappotto". Allora rispondo:"Fa niente, appena ci fermiamo al locale, lo guardi".Giunti al locale, parcheggiamo; c'è da camminare un po' e, con questi tacchi, è una sofferenza; non avevo certo previsto questa cosa. Ho i piedini che mi fanno male, quindi mi metto a braccetto di mio marito, almeno mi regge un po'. Finalmente entriamo e devo dire che è molto affollato; alla fine, troviamo un tavolo e ci mettiamo seduti; vedo che mio marito ha il telefono in mano e ciò mi provoca un certo rossore sulle guance; di certo non era il momento giusto, gli lancio un sorrisino e mi avvicino; gli dico:"Ti è piaciuta la mia foto? Avevo in mente una cosa, ma andava bene prima, ora niente".Sono tremendamente eccitata e dico: "Dai, andiamo in pista!"Volevo ballare con Alessandro, come l'altra volta, ma, stavolta, è diverso; non è più uno sconosciuto, bensì una persona che è a contatto con mio marito, perché vi lavora assieme......Siamo li in piedi, a bordo pista; intanto guardo verso mio marito ed avverto che è eccitato, dopo quello che ha visto. Allora gli chiedo:"Posso ballare con Ale o ti dispiace?"Mi dà un bacio in bocca e mi dice: "Sì, andate pure". Vado alla toilette, poi, di ritorno, dico ad Ale: "Mi fai ballare?" e lui: "Prego, bella signora, non aspettavo altro; stasera hai un fascino tutto particolare".Ed io: "Dai, non esagerare, guardati in giro: vedi quante belle donne ci sono?" Ridiamo, poi aggiunge: "Di là, c'è la sala del "latino", come te la cavi?" "Non sono particolarmente brava, però andiamo; il cavaliere sei tu".C'è una folla incredibile e lui mi dà la mano per non perdermi; cavolo, un brivido mi percorre l'intera spina vertebrale. Iniziamo a ballare, il suo contatto è sempre più stretto, le sue mani sui fianchi; mhmm, sono molto accaldata; balliamo, balliamo, mentre osservo mio marito che ci guarda; questa situazione mi eccita e, dentro di me, mi chiedo:"Sarà un po' geloso di me oppure non gliene frega nulla?" Dopo un po', lo raggiungiamo, lo abbraccio e gli dico:"Alessandro è bravissimo: hai visto come mi conduce bene mentre balliamo?"Cercavo di capire cosa provava a vedermi tra le braccia di un altro uomo; lui mi dice:"Sei bellissima, son contento che ti diverti". Siamo rimasti ancora un po' al tavolo a chiacchierare e poi, salutato Alessandro, abbiamo lasciato il locale.Era tardi, una volta in auto, prendo dalla borsa il mio perizoma e glielo lancio sul volante; son seduta con la gonna tirata su, sono eccitata e gli dico:"Ho voglia di scopare; cerchiamo un posto come facevamo da fidanzati, quando lo facevamo in macchina".Allungo la mano e gli tocco il cazzo, ce l'ha durissimo; mette in moto e, intanto, cerco di aprirgli la cerniera dei pantaloni; ero talmente eccitata che avevo voglia di succhiarlo all'istante, sussurrandogli parole sconce; gli dicevo che mi sentivo "Zoccola"! "Sì, sono una zoccola". Troviamo un posto in una zona poco illuminata, spegne il motore ed io mi sistemo con il culo verso il finestrino, gli prendo il cazzo in bocca e lui mi tocca la figa: la trova bollente e bagnata, mi son ritrovata senza camicia e reggiseno, con le tette al vento; che situazione: noi due, in quel parcheggio, in auto a far porcate.Ormai ero partita, lo succhiavo come una porcella, mentre mi toccava il clitoride; ad un certo punto dice:"Andiamo dietro, che mi scopo sta figa!"Aveva il cazzo durissimo e, scavalcati i sedili, si siede; io mi ci impalo sopra, sentendolo bello duro, mi penetra tutta, wow, lo cavalco, lui mi regge le chiappe, me le palpa, me le allarga. A quella situazione, non reggo più e mi scappa di dire: "Vengo..." ma lui mi gira, finisco con il viso contro il finestrino e mi prende a pecora; sembriamo due ragazzini; è molto eccitato, mi dà dei colpi e mi dice:"Peccato che è inverno, altrimenti ti avrei scopata fuori dalla macchina, zoccola; ti sfondo la figa! Cosa t'è venuto in mente, stasera, al ristorante? Sei quindi stata tutta la sera senza mutande? Vergognati, sei proprio una zoccola!"Ed io, all'apice dell'orgasmo, gli rispondo:"Ero andata in bagno a far la pipì e mi son eccitata; mi son fatto un ditalino, pensando a te che sei un porco; avrei voluto che mi raggiungessi in bagno e mi scopassi in piedi, lì, nel bagno".Intanto mi toccava il buco del culo, mentre mi scopava; lo avevamo fatto poche volte, in passato, perché era una pratica che mi faceva provar dolore; lui insisteva con il dito ed io gli ho chiesto:"Che idea ti sta venendo? Lo sai che lì provo dolore!" Intanto sentivo il cazzo nella figa che mi faceva impazzire; e lui:"Se davvero desideri esser una zoccola, devi prenderlo anche nel culo, altrimenti non hai titolo a ritenerti tale; ed io:"Ah, sì, e tu? Come sai di queste porcate? Dimmelo! Per caso è la tua amante ad insegnarti 'ste cose? dimmelo, cazzo! Vuoi una moglie puttana, che ti dia tutto? Sono disposta a tutto, per te, porco!"Ha accelerato ed è venuto dentro di me, urlandomi: "Sì, puttana!"Una volta finito, ci rivestiamo alla bene e meglio e, senza dire una parola, torniamo a casa.Devo ammettere che stavamo perdendo la ragione...Tornati a casa, andiamo a letto che era notte fonda...! Devo dire che le nostre serate erano diventate molto calde e, di conseguenza, mi facevo trovare a casa a preparar la cena con tacchi alti e vestiti piuttosto provocanti; visto che eravamo in casa da soli, ogni sera osavo di più, indossando minigonne cortissime; scopavamo tanto ed il linguaggio era diventato sempre più scurrile. Nel frattempo, stavo andando per qualche ora al pomeriggio a dare una mano in studio, ai nostri amici consulenti e, proprio qui, un pomeriggio mi si presenta Alessandro. Ammetto che mi ha fatto molto piacere vederlo; abbiamo bevuto un caffe e scambiato qualche chiacchiera; a me questo uomo intriga ogni volta di più quando lo vedo; mhmm... me lo farei con la furia di un animale; in questa occasione, lui mi chiede il mio numero con la scusa di qualche informazione sulle sue pratiche, visto che ero io a seguirlo.La sera, a casa, informo mio marito che oggi era passato in studio Alessandro. "Mi ha detto di salutarti" e lui, subito, mi risponde: "Dovremmo invitarlo qui a cena, qualche sera, che dici?" "Sì, va bene, ma avvisami per tempo, cosi preparo qualcosa di speciale".Intanto mio marito è dietro di me e mi parla, baciandomi il collo; sono davanti ai fornelli e sento il suo cazzo che preme sul mio culo; mi chiede:"Che cenetta vorresti preparare ad Alessandro? Ah, dimmi, puttanella: ti farai trovare come ora, così sexy, anche quando verrà lui?" Sono eccitata e, di rimando, gli rispondo:"A te cosa piacerebbe? Ti piacerebbe che mi presentassi a lui così sexy non solo per te?"Adesso mi sta toccando la fica e dice: "Sì, se solo al pensiero ti sei bagnata così, vuol dire che ne avresti piacere; è così? Lo vuoi? Sì, zoccola, vuoi che ti veda provocante? Ti piace, quell'uomo? Dimmi: te lo faresti?" e intanto mi mette un dito in bocca, intriso dei miei umori di fica......Io non ne posso più, mi inginocchio, gli tiro giù la zip dei pantaloni e tiro fuori il suo cazzo durissimo. Lo succhio, lo succhio come una porca, leccando pure i coglioni e guardandolo negli occhi, e lui:"Sì, puttana, così, brava, succhialo!"Mio marito, invece, insiste: "Sì, dovrai metterti sexy; mi eccita che quello sbavi per te. So che gli piaci, non è raro che mi faccia complimenti su di te, dice che sono un marito fortunato ad avere una bella moglie come te".La situazione qui va oltre ogni mia aspettativa: mio marito si eccita, vuole che io faccia la spudorata; è proprio cambiato, non avrei mai pensato ad una situazione di questo tipo tra noi; però, non volevo esser io a prender iniziative; cosi arriviamo al tanto atteso venerdì, sono circa le 18:00, sto uscendo dalla doccia, sono in accappatoio e mio marito è in camera; si sta cambiando. Gli chiedo:"Dai, scegli tu cosa vuoi che indossi, scegli tu il vestito, mentre vado in cucina a dar un'occhiata al forno.Ritornata in camera, trovo sul letto un abitino nero elasticizzato, che, in pratica, una volta indossato, mi si sarebbe incollato addosso come una seconda pelle, mettendo in assolta evidenza le mie forme. Mi dice:"Indossa questo, amore, mi piace".Prendo a prepararmi, mi trucco, intimo sexy con reggicalze, vestitino scelto da lui, ed accessori tipo collana di perle, tacchi; arrivo in cucina, mio marito è sul divano, quando esordisce:"Sei stupenda", intanto mi metto un grembiule, onde evitare che potesse schizzarmi qualcosa addosso, ma anche perché non mi va di apparire troppo sfacciata. Cercavo, in qualche modo, di nascondere le mie fattezze: ero molto agitata.Sono cica le 20:00, quando sentiamo suonare alla porta; sono agitatissima, mio marito va ad aprire ed io sono intenta alla cucina. Sento entrare Alessandro, che ha portato delle bottiglie ed un'orchidea; gli vado incontro per salutarlo, ci scambiamo due baci sulla guancia e non posso far a meno di inebriarmi del suo profumo. Mi fa i complimenti dicendo che mi trova bellissima; io gli rispondo: "Grazie, sei troppo buono".Intanto mio marito ha aperto una bottiglia di prosecco e parte il primo brindisi.Li faccio accomodare ed inizio a servire; mi sento gli occhi di Ale addosso, non mi perde di vista un attimo; io sciorino tutta la mia malizia, faccio un po' la civettuola, mi eccita la situazione che si sta creando; mi tolgo il grembiule, cosi gli posso mostrare il mio generoso décolleté; non porto reggiseno, quindi devo star attenta: i capezzoli sono visibili, questo benedetto vestito non nasconde nulla.Voglio provocarli tutti e due: mio marito scommetto che avrà già il cazzo duro; prendono a frullarmi per la testa le porcate che mi ha detto l'altra sera su Alessandro. Il mio bicchiere, non si sa perché, è sempre pieno. Ale mi chiede se può andare alla toilette ed io lo accompagno fino al corridoio, per poi far ritorno al tavolo, dove mio marito mi fa l'occhiolino. Mi chiede:"Sei eccitata?" ed io gli rispondo: "Sì" La testa mi si sta riempiendo di strane voglie. Allora mi viene di dirgli:"Sta attento, amore, che stasera potrei metterti le corna se tutto procede ancora così".E lui, di rimando: "Zoccola! Apri un po' quella scollatura".Intanto torna Ale.Decido di alzarmi e metter su un po' di musica latina; volevo ballare, mi sentivo un po' troppo su di giri; questa situazione mi ha eccitato non poco.Nel sentir la musica, Ale dice a mio marito:"Mi consenti di far ballare un po' la tua signora?" e lui:"Vai, vai pure, io me ne sto qui a guardare. Il ballo non mi piace, non fa per me".sentire il suo contatto, mi fa eccitare; sentivo le sue mani sui fianchi e questo mi fa veramente impazzire; in più, veder mio marito che ci guarda, è una condizione di profondo erotismo. Mentre mio marito si assenta un attimo, Ale mi dice:"Quanto sei gnocca, stasera!!!!" Eravamo un po' su di giri ed io gli rispondo:"Smettila, sono sempre la solita, a meno che non sarà l'effetto del vino" e ridiamo, ma il fatto è che quest'uomo mi piace per davvero; ormai fatico a nasconderlo anche a me stessa, ma, comunque, la serata non poteva aver dei risvolti diversi. Quello che avevamo fantasticato con mio marito, richiede tempo, il momento giusto, non era il caso di concedermi cosi.Concludiamo la serata tra frizzi e lazzi, poi Ale va via, ormai è tardi... Eravamo terribilmente eccitati: mio marito mi sfila il vestitino, mi fa mettere con la faccia sul tavolo e si mette a leccarmi la fica; poi inizia a stuzzicami il buco del culo, porta gli umori della fica al buco del culo ed inizia a penetrarmi con le dita; prima uno, poi, man mano, due; ' cazzo quanto mi piace '. Lui mi dice: "Sta buona, zoccola, voglio sfondarti il culo stasera; te lo meriti proprio; ho visto come facevi la civetta con Ale; quello, se ti becca da sola, ti fa la festa; lo hai fatto troppo sballare, stasera, non ti toglieva gli occhi di dosso".Intanto mi punta il cazzo sul buco del culo; mi sento una troia, lo voglio, lo voglio nel culo, stavolta sono io a dirglielo:"Dai, porco, che aspetti a mettermelo nel culo?"Mentre lui cerca di infilamelo delicatamente, sono io a far in modo di andargli incontro e farmelo entrare tutto dentro....Lo volevo tutto dentro, quel cazzo era durissimo e lui, a sentire che ero così calda e vogliosa, ha iniziato a stantuffarmi, prima piano e poi sempre più forte; mi scopava divinamente, mentre gli dicevo:"Devi mettermelo più spesso nel culo, cazzo, quanto mi piace! Godo, godo, sì, pensa se c'era anche Ale, magari con il suo cazzo nella figa".Lui ormai era all'apice e lo sento urlare: "Sborro, puttana, prendi tutta la mia sborra che te lo riempito questo culo ..."Dopo quel magnifico amplesso, ne discutiamo concludendo che non è il caso di coinvolgere Ale nelle nostre porcate, tanto più che abbiamo in comune un rapporto di lavoro. Decidiamo che il gioco vada cambiato...Una sera, durante la settimana, mio marito rientra dal lavoro; io sono intenta a preparar la cena e lui apre un discorso un po' strano, prendendolo alla larga, per infine concludere:"Che ne pensi, se sabato sera uscissimo a cena e poi fare un giro in qualche locale?" Gli rispondo subito:"Ok, sììì, ma di che locale si tratta?" Lui, dopo averci girato un po' intorno, dice:"Si tratta di un club prive'" Ed, io: "Cosa, cosa?"Non ci potevo credere: mio marito aveva voglia di portarmi in uno di quei locali, boh?""Non lo so, devo pensarci; non so se me la sento". E lui subito aggiunge:"Amore, sarà una prova: entriamo e, se non ti piace, ne usciamo; è solo curiosità la mia". "Ci penserò ..."Riflettei e poi iniziai a far un po' di ricerche su Google; volevo rendermi conto di come fossero organizzati questi locali e cosa si facesse al loro interno. Mi sembrava un po' eccessivo per noi, però mi son detta: ' Boh, proviamo, vi entriamo e poi si vedrà '. Era una cosa di cui non potevo far parola con nessuno, per riceverne qualche consiglio, né, tantomeno, parlarne con le mie amiche.Sabato mattina, mi sento in fibrillazione: sono molto confusa sul da farsi; mio marito è fuori ed io sono in casa; decido di uscire a far compere, altrimenti sarei impazzita...Rientrata nel tardo pomeriggio, ho avuto appena il tempo di riflettere sulla serata e mi dico: ' Sì, proviamoci: al massimo si ritorna a casa, senza impelagarci in cose strane '. Da ciò che leggevo su Internet, non era tanto facile capire come si evolvevano queste serate: succedeva veramente di tutto in questi locali.Sono quasi le 19:00, sono in doccia e sento arrivare mio marito. "Amore, sei arrivato?" "Sì - mi dice - vado nell'altro bagno a prepararmi" ed aggiunge "Ti ho lasciato delle cose sul letto, per stasera"Ne resto incuriosita, ma rispondo in maniera informale: "Ok, fra poco andrò in camera; ho quasi finito". Son davvero molto curiosa: cosa avrà preparato? In accappatoio, vado in camera e sul lettone trovo una borsa, con, all'interno, un paio di scarpe dai tacchi altissimi e dell'intimo, tipo autoreggenti e perizomi. Una gonnellina in pelle cortissima, un top; mi dico: ' ma a questo ha dato di volta il cervello? Sì, è impazzito; non penserà mica che esca conciata così? Questi tacchi, poi, non riuscirò neanche a camminare; ma che si è messo in testa?
(continua)
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