{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- L'onda anomala Io e mia moglie (d’ora in avanti “M”) siamo sposati da quasi 10 anni e due figli da quando abbiamo iniziato a frequentarci, continuo a provare una forte attrazione sessuale nei suoi confronti. Fisicamente incarna il mio ideale, quasi 1,70, mora, quinta di reggiseno, bei lineamenti del viso. Ma soprattutto quello che mi attrae è la sua carica erotica innata: il suo sguardo, il suo sorriso, la sua voce non finiscono mai di stuzzicare il mio appetito sessuale. Quanto ci siamo conosciuti aveva anche qualche fantasia saffica, cosa che, sì, come dire, consideravo la ciliegina sulla torta. Ad essere sincero fino in fondo, mi piacerebbe che mettesse questo potenziale erotico al servizio di qualche divagazione dal consolidato spartito della nostra vita sessuale. Invece, direi che quello che oggi più ci avvicina oggi alla trasgressione è la frequentazione di spiagge naturiste. Una trasgressione che passa per tale solo perché viviamo in un Paese fondamentalmente perbenista e provinciale, che fa fatica a scrollarsi di dosso la coltre di bigotteria in cui è avvolto. Pur non facendo fatica a riconoscere che la mia sfera sessuale ha una componente voyeuristica, posso anche tranquillamente affermare di vivere la spiaggia naturista alla stessa maniera della spiaggia ordinaria. Quindi, per me, nessun avanti e indietro lungo il bagnasciuga all'instancabile e affannosa ricerca di un po’ di pepe, nessun appostamento a cinquanta centimetri dall'unica donna che ha avuto la malaugurata idea di presentarsi da sola (e non lo farà più!), nessun bisogno insopprimibile di mostrare alle presenti che sono capace di masturbarmi. Chi ha un po’ di esperienza con le spiagge naturiste sa di cosa sto parlando. L’unico “vizio” che mi concedo è quello di sbirciare di tanto in tanto qualche bella ragazza che passa; ma in fondo non lo si fa anche nelle spiagge comuni?La storia che sto per raccontare ha a che fare proprio con una giornata passata in una spiaggia naturista del sud della Toscana. Una giornata davvero particolare, che ha finito per discostarsi nettamente dal quadretto semi-bucolico che ho appena tratteggiato.Dunque.Era un giorno d’estate, ma la spiaggia non era particolarmente affollata, anzi. Del resto le spiagge naturiste sono spesso abbastanza deserte, prima di tutto perché per raggiungerle occorre faticare – leggi camminare sotto il sole – un bel po’, poi perché la nudità mette a disagio la maggior parte delle persone (toh, ancora lui, il Medioevo!) L’ambientazione era quella che piace a me: arenile selvaggio e incontaminato, mare trasparente, persona più vicina a 30 metri, niente stabilimenti, niente musica perfora-timpani, niente schiamazzi, niente cocco. Condizioni meteorologiche ideali completavano le premesse per una giornata di piacevole rilassamento. E infatti quella giornata ce la stavamo godendo: un po’ di sole, un po’ di bagni, un po’ di ombra, un po’ di letture, un po’ di sonno… un po’ di sbirciate. Il solito.“Peccato!” esclama a un certo punto M. “Cosa?” le chiedo curioso. “Quel ragazzo là, peccato che se ne stia andando”, aggiunge ridacchiando. In effetti è appena passato un ragazzo molto attraente: sui 30 anni, fisico atletico, moro, occhi scuri e un bel viso. Non mi sono soffermato più di tanto sul versante centro-sud del corpo, ma ad occhio e croce direi che non lo facesse sfigurare. Inciso. Facciamo spesso questo tipo di commenti, anzi andiamo pure oltre: lei richiama la mia attenzione se passa una bella ragazza, io se passa un bel ragazzo. Onestamente non ci vedo niente di corrotto in ciò: condividiamo pensieri che tutte le persone fanno continuamente (questo mi piace, quello proprio no, questo è bel seno, quello è un brutto culo, ecc.) e che, in coppia, spesso si tengono per sé per non innescare gelosie e risentimenti vari. Ma vado oltre: l’esserci affrancati dall'ipocrita “amore, non ho occhi che per te”, io lo trovo addirittura un piccolo elemento di vanto.Il copione ha una prima scossa quando, nel primo pomeriggio, quel ragazzo (di seguito QR) appare di nuovo, proveniente dalla direzione opposta. Beh, e quindi? Si sarà fatto le sue ore di mare e ora starà andando via. E invece ci passa davanti, prosegue per altri 20 metri e poi si ferma di nuovo: appoggia per terra la sua roba, stende il telo, si toglie il costume e si sdraia al sole.Ancora: niente di inquietante, capita di cambiare posizione in spiaggia, ci possono essere mille motivi plausibili ed innocui. O anche no. “Sei contenta ora?” faccio io. Lei si volta, realizza quanto accaduto, sorride. “Eh beh sì!” ribatte divertita. Poi si gira di nuovo e riprende tranquillamente a leggere il suo libro. Ma che lui si sia avvicinato non le dispiace affatto. Infatti, guarda caso, qualche istante dopo si sistema i capelli e coglie l’occasione per dare un’altra occhiata nella sua direzione. Il regno dell’ozio inizia a scricchiolare, ma per il momento resta in piedi, anche perché QR non fa molto altro che cambiare lato del corpo da esporre al sole.Già, il sole. Comincia a darmi fastidio agli occhi, cerchiamo un po’ di sollievo negli occhiali. Apro la tasca dello zaino, li prendo ma, un momento… non doveva esserci anche il portafoglio lì? Frugo ovunque, niente. Arriva l’illuminazione: l’ho lasciato in macchina nel porta-bibite. Impreco un po’, mi interrogo sul da farsi e concludo che non ho scelta: devo andare a prenderlo perché non voglio ritrovarmi senza portafoglio e con il finestrino rotto. Sempre che tutto ciò non sia già successo. Ne parlo con M, le dico che tra andare e tornare mi ci vorrà quasi un’ora. “Ma non è meglio se andiamo direttamente via?” chiede. “No, le ultime ore del pomeriggio sono le migliori in spiaggia, non voglio rinunciarci. Per le 5 sarò di nuovo qui”, rispondo. E mi incammino.Qui finisce la parte della storia che ho vissuto in prima persona. Quello che segue è il racconto di ciò che M, a distanza di mesi, mi ha confidato essere successo nei destabilizzanti successivi 45 minuti.M, rimasta da sola, continua a leggere per un po’, poi posa il libro e appunta la faccia contro il telo su cui è distesa. Sta per appisolarsi. Io nel frattempo sono un puntino in lontananza. Poi, improvvisamente. “Scusami se ti disturbo, posso chiederti un favore?” M si gira e con un certo stupore vede QR in piedi a due passi da lei. “Cosa vuole?” si interroga inquieta. Va bene non essere troppo pudichi, ma uno sconosciuto che in una spiaggia semi-deserta ti si presenta davanti nudo mentre anche tu sei nuda, normalmente un po’ di disagio te lo crea. “Dimmi”, gli risponde, cercando di non mostrarsi turbata. “Dovrei proprio mandare un messaggio, ma ho la batteria completamente scarica. Mica me lo faresti mandare dal tuo telefono?” M rimane un po’ interdetta, il tempismo è sospetto, ma tutto sommato non si tratta di una richiesta così bizzarra. E poi c’è altra gente nei dintorni, non si sente particolarmente minacciata. Gli porge il telefono. QR digita rapidamente qualcosa e subito dopo glielo riconsegna. Ringrazia con garbo e, senza dilungarsi in altre chiacchiere, torna diligentemente al suo posto.M è sollevata e ora che è tutto finito le piace anche pensare che, sì, forse QR doveva mandare un messaggio, ma forse è anche vero che ha scelto lei perché gli piaceva. Nel dubbio si sente comunque un po’ lusingata. Si rimette giù, indecisa se riprendere il libro o provare a riaddormentarsi. Dubbio sciocco: l’interazione che c’è appena stata, per quanto banale e minimale, è stata più che sufficiente a far evaporare ogni torpore. “È proprio bello e mi piace anche il suo timbro di voce”, pensa. “Niente male anche quella cosa che gli ciondola tra le gambe”, prosegue licenziosa. Certe sensazioni da adolescente alle prese con i primi tormenti ormonali iniziano a disturbarla, meglio riprendere a leggere così forse la mente rientrerà nella strada maestra. E invece no.Il telefono squittisce: è arrivato un messaggio. Non ha voglia di rialzarsi per prenderlo, allunga la mano per cercare di arrivare allo zaino da sdraiata, altrimenti lascerà perdere.Ci arriva. Sblocca il telefono, apre il messaggio. Stupore. Disorientamento. Quasi panico. “Ciao, sono il ragazzo qui accanto. Non dovevo mandare un messaggio, ho fatto una chiamata dal tuo telefono al mio in modo da avere il tuo numero. Prima di tutto voglio scusarmi per averti ingannata. Sicuramente ho fatto una cazzata, ma morivo dalla voglia di stabilire un contatto con te perché ti trovo bellissima e sensuale. Non voglio apparirti presuntuoso, ma mi è parso di notare anche alcuni tuoi sguardi, quindi mi sono fatto coraggio. In ogni caso, non ti allarmare: ho sentito che tra un po’ tornerà tuo marito e voglio assicurarti che non ho nessuna intenzione di crearti problemi, anzi: me ne andrò appena lo vedrò apparire in lontananza. Se ti sto infastidendo, smetto di scriverti, cancello il tuo numero e me ne vado subito. Non serve nemmeno che tu me lo dica, metti solo il telefono nello zaino e io capirò che quello è il segnale che me ne devo andare”.M è arrabbiata, odia essere ingannata. M è impaurita, uno che è capace di fare una manovra del genere, cosa altro può avere in serbo? M è preoccupata, cosa succederà quando tornerò io? Ma M è anche gratificata. QR non ha affatto l’aria del reietto o dello psicolabile, e non è un vecchio pervertito. QR è un bellissimo ragazzo che certamente riscuoterà un enorme successo presso l’universo femminile e che pare sia molto attratto proprio da lei! Forse è un collezionista di donne, forse è la situazione che più di tutto lo intriga, ma che diamine, è così solleticante pensare che davvero la desideri a tal punto da azzardare una mossa così rischiosa. Passato lo shock iniziale, si interroga su come uscire da quella situazione. Perché ne vuole uscire, giusto? Non vuole parlargli perché ha paura che la imbarazzerebbe. Non sopporterebbe di trovarsi a balbettare qualcosa di incomprensibile. Però potrebbe semplicemente percorrere la strada suggeritagli, mettere il cellulare nello zaino. Il segnale. Ma è esitante. È esitante perché per principio non vuole sottostare alle regole di un gioco che le è stato imposto con un raggiro.È esitante perché non vuole correre il rischio di essere ingannata di nuovo per poi doversi sentirsi stupida. Ma soprattutto: è esitante perché la sua testa vuole finire il gioco prima possibile, ma un’altra parte di lei, una parte che sta molto più in basso, questo gioco inizia a trovarlo interessante. Rimane immobile, con il telefono in mano e lo sguardo basso.Il cellulare pigola di nuovo. Altro messaggio, ovviamente stesso mittente: “ok, non hai messo via il telefono. Potrei ricavarne che non vuoi che me ne vada, ma potrebbe anche essere che semplicemente non vuoi degnarmi di considerazione. Visto che, ti ripeto, non voglio essere un fastidio, facciamo così: se vuoi che resti, passati una mano sulla fronte. Se non lo farai nei prossimi 30 secondi, me ne andrò”. Ben giocata. “E ora cosa faccio?” si domanda M. Ci sono molti motivi per non fare il gesto. Primo: la vergogna. Secondo: suo marito, cioè io. Terzo: la paura di un salto nel buio. Quarto: non fare è molto più facile che fare. Ma se davvero QR se ne andrà, lei non potrà fare a meno di dispiacersene. Questo inizia ad esserle sufficientemente chiaro. Magari non esattamente allo scadere del 30esimo secondo, ma comunque poco dopo, QR, non avendo ricevuto il segnale, inizia a effettivamente a raccogliere le sue cose. Se ne sta andando, stavolta è stato di parola. Purtroppo. Sul volto di M immediatamente cala un velo di delusione. Non può fare a meno di lanciare un’occhiata alle le operazioni di smontaggio del suo gioco (sì, ora lo sente anche un po’ suo) ed è in quel momento che gli sguardi si incrociano: QR si sofferma un attimo, sorride e poi, mentre sta staccando lo sguardo per riprendere il suo lavoro, con la coda dell’occhio scorge… la mano di M sfiorarsi la fronte.L’ha fatto! “Come è potuto succedere? Come posso essere stata così scema?” si chiede in un’eruzione di vergogna. In effetti questo è ciò che può accadere quando il basso ventre prende il comando. Sì, ma ora? Beh, da quelle parti non si fanno programmi a lungo termine: la situazione era troppo intrigante ed irripetibile per farla finire, tanto è bastato per agire. Mentre il cervello cerca di elaborare una qualche strategia sensata, QR, ancora sorridente, si siede di nuovo, prende il telefono e digita un nuovo messaggio. “Sono felice di non esserti indifferente. Anzi, penso proprio di piacerti se, nonostante l’inganno iniziale e tuo marito prossimo a tornare, vuoi che tutto questo continui”.Poi la vera deflagrazione, il terzo messaggio. “Senti, perdonami la sfacciataggine, ma non c’è molto tempo e questa è l’unica occasione che ho. Allora, te lo dico senza girarci intorno: ho un desiderio irrefrenabile di toccarmi pensando a te. Voglio andare in acqua e farlo. Se tu mi guardassi sarebbe stupendo, ma mi basta anche sapere che tu sappia cosa sto facendo. Poi prendo le mie cose e me ne vado. Passati ancora una mano sulla fronte se ci stai. Ma se ci stai, fallo subito”. M è spiazzata; negli ultimi 20 minuti di cose, soprattutto a livello interiore, ne sono successe, ma questo è un uragano che si abbatte su di lei. Se glielo avessero raccontato, avrebbe pensato che solo una poco di buono avrebbe assecondato una simile impudenza e che lei mai e poi mai avrebbe anche solo preso in considerazione di farlo. Eppure il segnale che le arriva dal basso è inequivocabile e di tutt'altro verso: una vampata di calore tremenda, il sesso già traboccante di umori, un brivido che le sale sulla schiena. E inoltre ora c’è persino un simulacro di via di uscita: lui si tocca e se ne va, no? (Questo invece è il cervello che, un po’ pateticamente, si ingegna a razionalizzare, illudendosi di avere ancora voce in capitolo nella decisione). La mano vola sulla fronte.QR sorride compiaciuto ma non tronfio, e si avvia verso l’acqua. M non può fare a meno di notare che il suo sesso, benché ancora non erezione, ha abbandonato la posizione di riposo. Il calore avanza. QR entra in mare, percorre circa quindici metri e l’acqua gli arriva già al collo, solo la testa spunta fuori. Il divertimento può cominciare.Si gira verso la spiaggia, guarda diritto verso M e inizia a toccarsi, come si può intuire osservando bene i piccoli movimenti dei muscoli facciali. M si rende conto che sta partecipando ad un’attività sessuale di un altro uomo. Sta forse tradendo? Non potrebbe essere un po’ come guardare un film hard? No, non prendiamoci in giro, non lo è. Affatto. L’imbarazzo dura pochissimo, le inibizioni si dissolvono come ghiaccio al sole e, finalmente decisa a godersi appieno la trasgressione, ricambia lo sguardo di QR.Il livello di eccitazione dei due si alimenta a vicenda e ormai per M è quasi una tortura non potersi toccare. Sa che basterebbe sfiorarsi qualche secondo per raggiungere il piacere e la mano incontrollabilmente va ad appoggiarsi sul suo sesso, provocandole un gemito di piacere. Un’improvvisa folata di vento, incendiaria, si incarica di amplificare l’effetto. In quel momento i freni inibitori producono l’ultima eroica resistenza: “non posso farlo qui con altre persone a pochi metri!”, si dice ritraendo la mano. QR, forse capendo cosa sta succedendo, azzarda l'ennesima impertinenza della giornata e con un ripetuto gesto della mano la invita ad entrare in acqua. Ad M viene chiesto di salire un altro gradino della scala del peccato e stavolta ci impiega veramente poco a farlo. Quasi niente, perché deve assolutamente avere un orgasmo, non è solo più una questione di piacere o trasgressione, è un bisogno fisico. Si alza guardandosi intorno, si chiede se qualcun altro ha realizzato ciò che sta succedendo, ma ormai non le importa più di tanto: nessuno la vedrà sott'acqua e che ognuno poi faccia le supposizioni che vuole. Entra, avanza fino a che non è immersa fino al collo e si ferma a circa cinque metri da QR. L’acqua fredda le calma un po’ i bollori e la vicinanza del ragazzo le fa risalire un po’ l’imbarazzo; il pensiero di essere solo una stupidina in calore torna ad affacciarsi, così inizia a prendere in considerazione l’idea di uscire e ricomporsi. Ma prima che possa dar seguito al proposito di ritirata, QR si fa avanti con decisione. M rimane impietrita, un po’ intimorita ma con l’adrenalina di nuovo in circolo.Arriva a pochi centimetri da lei e con voce bassa e suadente le sussurra all'orecchio “ti prego, toccami. Fammi venire tu”.Un altro smottamento interiore.M non sa bene come considerare quello che è successo finora; non ha avuto tempo di deciderlo, forse nemmeno voglia. Se lo tocca però non ci sono più dubbi: è tradimento. E lei non tradisce, non ha mai tradito. Ma l’uragano spazza via ogni pensiero razionale, mentre il desidero continua a raggiungere nuovi picchi, ognuno dei quali impensabile solo pochi istanti prima. E allora sì, quasi in stato di ebbrezza gli afferra il membro duro e pulsante e prende a masturbarlo con energia e trasporto. E voluttà. Non si sente più stupida. Si sente viva, si sente sicura di sé. Lo guarda dritto negli occhi. Ha voglia di godere. Ha voglia di farlo godere, ha voglia di vederlo godere. Niente altro sembra contare in quel momento. Lui geme sempre più rumorosamente e, con la voce disturbata dal piacere, la incita a continuare. “È la cosa più eccitante di tutta la mia vita, non la dimenticherò mai e non ti dimenticherò mai”, le mormora infine. Questo è troppo, ora anche M si DEVE toccare, o altrimenti impazzirà. Avvicina la mano al suo sesso, ma non fa in tempo a sfiorarsi che sente il contatto un corpo estraneo. È la mano di QR, che con delicatezza, ma anche con decisione, le sposta la sua. Si fa largo tra le sue cosce ed inizia ad accarezzarle le labbra e poi il clitoride. M si lascia travolgere dal piacere che si moltiplica quando lui le infila prima uno e poi due dita dentro. Per la prima volta in vita sua si sente veramente una troia e la cosa sorprendentemente la inebria. Pochi istanti e sente QR strozzare tra i gemiti il fatidico “sto per venire”. Il ragazzo la tira verso di sé e le esplode tre getti copiosi di sperma sulla pancia, mentre con le dita continua a penetrarla. E così M si trova in mezzo al mare avvinghiata a questo sconosciuto, le cui dita sono dentro il suo sesso, il cui membro è tra le sue mani e il cui seme caldo è spalmato sul suo corpo. È un attimo prima che la corrente si occupi di scomporre irrecuperabilmente il quadro e consegnarlo al passato. E in quell'attimo parte l’orgasmo. L’orgasmo più forte di tutta la sua vita, impetuoso, scuotente, infinito, tanto che deve aggrapparsi a QR per sorreggersi e schiacciare la sua faccia contro il suo petto per non urlare. Ansima per quasi un minuto, semi-incosciente e apparentemente priva di energia. È stata la sua onda anomala, quella che arriva inaspettatamente e sovrasta, sommerge e spazza via tutto quello che trova sulla sua strada. Ma anche l’onda anomala più devastante, una volta schiantatasi sulla riva, si ritrae e lascia nuovamente il posto a ciò che c’era prima. O quello che ne è rimasto. E così la parte razionale di M si rimpossessa del corpo. Vergogna, senso di colpa, disagio, prendono rapidamente il posto lasciato dall’imperiosa fiammata di desiderio appena consumatasi. Si accerta che il mare si sia portato via i segni del tradimento e poi rapida si dirige verso la spiaggia, senza proferire una parola. QR si trattiene qualche minuto in acqua, giusto per evitare imbarazzi, poi esce. Come concordato raccoglie le sue cose e si prepara ad andare. Prima di farlo, riprende il telefono: “manterrò l’impegno. Grazie. Addio”. È l'ultimo messaggio. Si mette lo zaino in spalla e parte, senza voltarsi. Game over.M rimane seduta sul telo, inquieta ma immobile. Scruta intorno. Improvvisamente cosa possa aver pensato la gente non le sembra più un dettaglio, ma si rincuora vedendo che ormai erano rimaste poche persone, tutte ragionevolmente lontane. Più prende coscienza di quello che è successo più, inaspettatamente, la vergogna si dissolve.Aveva sempre pensato che le “botte e via” fossero squallide, ma quest’esperienza non lo era stata affatto. Anzi, se non fosse stata sentimentalmente impegnata sarebbe stata felicissima di aver sperimentato questa dimensione dell’erotismo. Ma lei sentimentalmente impegnata lo è, lei è sposata, lei non tradisce. O almeno così credeva. È decisamente stranita, non sa nemmeno se è pentita. Non sa se ne è valsa la pena, perché ci saranno delle conseguenze, non è ancora chiaro quali, ma ci saranno. Quello che è certo è che ha realizzato di conoscersi molto meno bene di quanto pensasse.Mentre si perde in questi pensieri, io faccio finalmente ritorno. “Per fortuna il portafoglio era ancora lì”, annuncio trionfante. “Bene”, mi risponde flebilmente, alzando appena lo sguardo e con un abbozzo di sorriso che rimane intrappolato tra i denti. “Ehi, ma stai bene?” le chiedo un po’ interdetto. Ecco, esattamente la domanda che le serviva. Tutto il nostro vissuto di essere umani controversi se non contraddittori, gli stati d’animo conflittuali, la tensione tra istinto e ragione, tra inclinazioni individuali e convenzioni sociali, ebbene tutta questa complessità ridotta a una semplice domanda: “Stai bene?” Ci pensa un attimo, mi guarda, sorride più convinta. “Sì”. 4129 1 8 anni fa
- Naturismo esperienza bsx parte 2 Dopo la mega scopata con il ragazzotto di colore ero ancora con una voglia addosso e la battuta della moglie in spiaggia mi aveva incuriosita parecchio. Infatti immaginavo i toys di varie dimensioni che avrei provato e il godimento che mi avrebbe lasciato senza fiato. Anche lo sguardo di lei era ammaliante e nello stesso tempo gli occhi facevano presagire un’indole da mistress che lasciava pietrificati. Non potevo andarmene ed ero ormai stregata da quel viso dolcissimo ma allo stesso tempo crudele. Dopo una ventina di minuti sdraiati al sole la coppia si alzò e mi fecero cenno di seguirli a piedi dato che abitavano non troppo distanti. Il ragazzotto ormai era andato via e lei mi prese per mano con il marito avanti con gli asciugamano e borsa a tracollo faceva strada senza dire una parola. Lei iniziava a parlarmi di come sarei stata felice in casa loro e di come avrei goduto e accennava pure al fatto che sarei potuta stare da loro e lasciare la casa in affitto così avrei risparmiato pure il denaro. Ero ammaliato anche perché lo diceva non come un invito che avrei potuto accettare o meno ma quasi come un ordine al quale non potevo dire di no. Accettai e facendo strada arrivammo davanti casa: una villetta singola con mura alte e alberi che coprivano la visuale; un cancelletto di ferro sempre occultato che rendeva impossibile guardare al di là dell’ingresso portava direttamente al portone dopo un vialetto sempre con siepi e alberi. Pensai ad una villetta molto riservata anche perché molto distante dalle mura e ben nascosta dall’esterno. Entrammo dentro e mi piacque molto: arredamento un po’ all’antica con salone ampio e divani di pelle; un tavolone di legno robusto con sedie antiche ecce ecc. La donna mi disse che potevo andare in camera mia al piano di sopra dove avrei trovato oltre al bagno per farmi la doccia anche dei vestiti puliti da indossare. Lì per lì non ci feci caso e mi avviai di sopra per darmi una rinfrescata e pulirmi soprattutto il buchetto ancora dolorante. Arrivata sopra ed entrata in camera rimasi sbalordito: oltre alla bella camera, sul letto vidi calze autoreggenti; un perizoma; una gonnellina di stoffa tipo scozzese; una camicetta bianca a maniche corte e una parrucca bionda con capelli lunghi e ondulati; un paio di scarpe con tacco e nel bagno tutto il necessario per lavarsi e truccarsi. Non persi tempo dato che ormai avevo capito cosa e come dovevo prepararmi e scendere giù in salone dove ci sarebbero stati i proprietari ad aspettarmi. Dopo la doccia indossai il tutto e truccandomi mi guardavo allo specchio con soddisfazione e nello stesso tempo eccitata da quella figura. Scendendo le scale sembravo un donna che fa il suo ingresso trionfale con spettatori che ammirano le movenze e infatti sotto c’era la donna che guardava e sorrideva. Forse perché già sapeva cosa aveva in mente e cosa mi avrebbero fatto insieme. Io ero eccitata e in sala feci dei giri per farmi ammirare meglio e mettere in mostra il mio culetto e le mie gambe avvolte da quelle calze velate. Lei si avvicinò e facendomi i complimenti mi baciò sulla bocca tastandomi il culetto e strusciandomi i seni. Pure lei si era vestita per l’occasione indossando un lungo abito nero scollato dietro e aperto davanti; i seni svettavano fuori mentre camminava con scarpe nere con tacco altissimo e notai pure che sotto era nuda. Mi prese per mano e sempre baciandomi mi spingeva verso il tavolo fino a quando non potetti andare oltre dato che con i glutei ero bloccato dal legno ruvido e spesso. Lei mi spinse indietro e mi fece girare e io, con naturalezza, mi adagiai e allargai le gambe come se avessi già avuto questa esperienza. Mi sistemai per non perdere l’equilibrio e rimasi lì fermo con lo sguardo di lato e le braccia aperte sui bordi laterali del tavolo. All’improvviso sentì delle corde che mi serravano i polsi e le caviglie e nella tensione rimasi bloccato con braccia aperte abbracciando il tavolo e le gambe sui tacchi in bilico. Ebbi un po’ di paura dato che in quella posizione ero immobilizzato e impossibilitato a muovermi; quindi ero alla mercede dei miei padroni. Lei iniziò a parlare e rassicurami di stare calma e che avrei pregato affinché smettessero ma poi avrei anche pregato di continuare. Non capivo e le mie gambe vellutate tremavano al solo pensiero. Ad un tratto sentì che lei mi sfilava il perizoma e iniziava a toccarmi i glutei e il solco del culetto premendo sul buchetto. “ il ragazzo nero ha fatto un bel lavoro vedo “ esclamò; “ ma ti assicuro che ora proverai un piacere mai provato con me e mi pregherai di continuare fino alla svenimento “ continuò sorridendo e baciandomi la schiena sempre con la mano sul buchetto. Iniziai a sentire le dita con un unguento fresco che mi dava piacere e sollievo e che iniziava a saggiare l’apertura e l’interno dello sfintere. Roteavano e allargavano pressando le pareti anali per preparami alla penetrazione. Io mugolavo di piacere cercando di muovermi ma ero bloccato. Un piacere infinito che saliva fino al cervello e che mi faceva sentire una troietta in calore. Dopo un po’ lei si diresse su una credenza e aprendola vidi una serie di falli di diverse dimensioni. La credenza era di lato e io con il viso piegato potevo vedere che tipo di strap-on aveva preso o fallo da farmi assaggiare. Ce n’erano di diverse misure in lunghezza e grossezza e alcuni, anche se un po’ lontani, si capiva che erano mastodontici. Indossato il primo si diresse dietro di me e iniziando a premere sullo sfintere entrò senza problemi dato che ero larghetto. Pensai al ragazzo di colore che mi aveva scopata e alla cappella tipo palla da tennis e iniziai a mugolare di piacere. “vedo che ti piace puttanella che non sei altra”; “ hai un culetto invitante e morbido e due chiappe da mordere bianche belle sode”. Continuò: “ sei aperta ma non come piace a me; questo è per farti abituare pian piano perché non voglio lacerarti il culetto e dopo metterò altra crema che ti farà pure da anestetizzante”. Non capivo perché iniziavo a venire copiosamente sul tavolo sotto quei colpi stupendi e prolungati e chiudendo gli occhi gemevo e chiedevo anche un cazzo in bocca per sentirne il sapore. Dopo una ventina di minuti io ero sfinito e lei si diresse nuovamente verso la credenza tirando un fallo che per lunghezza pendeva verso il basso e molto consistente. “vediamo ora di allargare un po’ di più questo culetto bianco e vergine” esclamò con voce sorridente. “questo sarà come se ti stessi penetrando con la mano e il pugno ma ti ci devi abituare perché da ora in poi saranno sempre al di sopra di queste dimensioni”. Io ero ancora in trance e non capivo le parole della signora ma quando iniziai a sentire la pressione sullo sfintere pensai di immaginare le dimensioni. Mi sentì allargare piano piano e le gambe mi tremavano sotto quella pressione continua e prolungata. Iniziai a gemere e i gridolini anche di dolore uscivano dalle mie labbra pregandolo di fare lentamente per farmi abituare. Rilassai i muscoli appoggiandomi solo con la pancia e quel bastone di gomma iniziò ad entrare fino all’intestino smuovendomi tutta. “brava troietta; hai capito come si fa allora……..rilassati ……….è il solo modo per ricevere questi cazzi senza dolore”. Continuò piano piano a scoparmi e carezzarmi la schiena e il culo. Io ero sfinito ma godevo come una matta; ne volevo ancora e ancora e ad ogni colpo sentivo lo stomaco che si smuoveva. Lei aveva intuito la mia voglia e sfilatomi quel cazzo non perse tempo per ritornare verso la credenza e tirare qualcosa di mostruoso. Non avevo nemmeno il coraggio di guardare ma era grossissimo e la pregai di non provare ma di continuare con quello di prima. “sei già pronta; altra crema e poi godrai come una matta. Ormai sei rotta e uno o due centimentri di larghezza in più non fa differenza” esclamò con voce rilassata ma autoritaria. Indossato quel cazzo enorme di circa 8 cm di diametro con la punta ben lubrificata iniziò a premere. Lì iniziai a sentire male e la pregavo di smettere perché non volevo allargarmi tanto. Sentivo premere con forza per farsi spazio dentro di me e scivolava piano rompendomi come una mela. Prima la cappella dentro e poi per tutta la lunghezza penetrò sulle mie viscere. Ero bloccata da quel palo che si faceva strada dentro di me fino in fondo; il fiato si faceva accelerato perché cercavo di assecondare le spinte rilassando i muscoli. Ma i muscoli ormai erano sfiniti e sentì uno strappo forte dietro il culetto allargato a dismisura; provavo dolore ma anche godimento mentre entrava ed usciva riscaldandomi con lo sfregamento le pareti dell’intestino e sbrodolavo dal culo tutta la crema che mi aveva inserito. “stai godendo puttanella dal culo come ti avevo promesso; ormai non ti stancherai più di queste dimensioni e ne vorrai fino allo sfinimento. Ora sei mia e ti aprirò che non potrai più camminare o sederti per un bel po’”. Ero allo stremo delle forze e dopo un paio di colpi forti che sentì lo stomaco sfondarsi persi i sensi. Mi svegliai sopra il letto ancora vestita e con le mani mi toccai il culetto dolorante e il buchetto. Ero larga da morire e con le dita assaggiai lo sfintere che era ormai andato. La bocca impastata di sperma che non avevo deglutito dato che ero svenuta mi fece intuire che il marito mi aveva scopata sul letto e venendomi in bocca mi aveva lasciata lì inerme e piena di nettare. Ingoiai e con avidità leccai le labbra per pulire quello che era rimasto. 25 0 8 anni fa
- Quando ho capito cosa significa cuckold Incuriosito dal termine cuckold mi metto alla ricerca su internet per capire cosa volesse significare. Il motore di ricerca mi restituisce diverse informazioni ed in particolare sono attratto da un sito: “La casa dei CuckOld”. Effettuo la necessaria registrazione e mi si apre un mondo interessante ed eccitante alle stesso tempo. Trattandosi di un forum dove potevano interagire liberamente coppie, singole e singoli, partecipando alle discussioni, la cosa si faceva sempre più interessante. Capite alcune dinamiche riesco ad entrare in contatto con una lei di coppia, Alessandra, che raccontando di lei e del marito Domenico, esponeva foto di incontri con singoli. Era questa la caratteristica che intrigava entrambe. Lui era quello che si definisce un CuckOld attivo e quindi mi chiesero se avessi qualcosa in contrario nel caso fossimo arrivati ad un incontro la sua presenza e partecipazione. Non avendo espresso alcun tipo di problema cominciammo a chattare per qualche settimana per conoscerci meglio e poi passare alla video-chat, durante la quale era principalmente lei a condurre la conversazione e soprattutto a mostrarsi parzialmente nuda. Cosa che facevo anche io. A volte lei si toccava e mi chiedeva di segarmi. Altre volte mentre faceva un pompino al marito voleva che le dicessi parole sconce chiamandola con insistenza troia e puttana. A mano amano che la confidenza aumentava arrivammo alla decisione di incontrarci per verificare se potevamo andare oltre la video-chat. Concordato il giorno ci saremmo visti in un bar per bere qualcosa e poi avremmo deciso il da farsi. Arrivo all’appuntamento e mentre parcheggio arrivano anche loro. Scambio di saluti e noto subito un luccichio negli occhi di Alessandra che fa ben sperare. 35 anni portati benissimo, indossava un pantalone alla caviglia con sandali bassi ed una maglietta non eccessivamente aderente ma che metteva in risalto la terza abbondante. Aperitivo e scambio di battute per un po’ poi Domenico mi chiede di andare in macchina. Si sarebbe confrontato con la moglie ed in caso che per lei ero di gradimento mi avrebbe mandato un sms con le indicazioni dell’albergo dove andare, così come erano gli accordi. Salgo in auto con un po di trepidazione ad aspettare, anche perché lei mi piaceva ed immaginavo già di potermela scopare. Mentre fantasticavo arriva un sms, era lei che mi scriveva che voleva continuare il gioco. Mi ha dato indicazioni dell’albergo, non molto distante da dove eravamo, avrei preso una camera e aspettato un altro sms con riportato il numero della camera dove raggiungerli. Eseguo le istruzioni alla lettere entro in camera ad aspetto. Dopo 5 minuti arriva un sms con il numero della camera e mi precipito. Busso e mi apre Domenico che mi dice che lei è in bagno e di fare in modo che sia lei a spogliare me. Era una cosa che la eccitava enormemente. Pochi istanti e Alessandra esce dal bagno. Uno schianto, si era cambiata ed ora indossava dei sandali con tacco altissimo, una minigonna di jeans corta al punto che le si vedeva il culo quando era di spalle ed una canotta trasparente che lasciava intravvedere il reggiseno nero di pizzo. Si rivolge al marito invitandolo a mettersi comodo e si avvicina a me. Ero già su di giri, con il cazzo che scalpitava a voler uscire dalle mutande. Lei se ne accorge e posando la mano sulla patta dice che a lui penserà dopo, intanto si avvinghia addosso e comincia a baciarmi come un’ossessa mi infila la lingua in bocca e spalanca la sua perché anche io facessi lo stesso. E intanto comincia a spogliarmi. Prima i bottoni della camicia e scoprendomi il petto una leccata ai miei capezzoli. Io le infilo le mani sotto la canotta sollevandogliela e lasciandola con il reggiseno. Lei si abbassa e si dedica alla cintura e alla zip del pantalone facendolo scendere per poi toglierlo del tutto. Appoggia nuovamente la mano sul cazzo e rivolta al marito lo invita a d avvicinarsi. Il marito la fa rialzare, lei si fionda nuovamente sulla mia bocca e il marito le si appiccica dietro slacciandole il reggiseno. Bellissimo sandwich. Io mi impossesso dei seni appena scoperti e lei butta la testa indietro favorendo il marito che la bacia sul collo. L’atmosfera si sta riscaldando ed io non resisto più: devo mettermi nudo. Cosa che faccio imitato dal marito. Appena lei vede che ha due cazzi belli duri a disposizione si accovaccia, allarga le gambe per mostrare il ridottissimo perizoma che ha, si tocca la fica e tenendoci per i piselli comincia un meraviglioso pompino a due. Dopo qualche minuto il marito viene e le sborra in faccia. le succhia, lecca e beve tutto. Alessandra non si perde d’animo mi invita a stendermi sul letto mentre va in bagno a sciacquare la bocca. Il marito mi sorride dicendomi che ora sarebbe stata tutta per me mentre, così come eravamo rimasti d’accordo, lui avrebbe fatto qualche foto per il sito. Lei mi raggiunge sul letto completamente nuda e approfittando del mio cazzo ancora in erezione si concentra nuovamente a spompinare. Quando le dico che se continua a quel modo le avrei sborrato in bocca, alza la testa e dice che ha già avuto una razione di sborra ora la mia la vuole nella fica. Si alza e si mette cavalcioni su di me. Qui vado in estasi per la scena che vedo. Io disteso la tengo per i fianchi con il cazzo nella fica, lei che mi cavalca massaggiandosi i seni ed il marito che con una mano scatta foto e con l’altra si sega. Dura poco più di 5 minuti poi le scarico tutto quello che avevo nella palle nella sua fica bollente. Dopo il secondo schizzo lei si inarca ed esplode in un rumoroso orgasmo al punto che istintivamente le metto una mano sulla bocca per come urlava. Ci fermiamo un po’ a riprendere le forze. Intanto il cazzo del marito aveva recuperato energia e lui si avvicina a noi. Rivolto a me mi dice che gli tocca il boccone riservato: il culo della moglie, che a me non è concesso. A quel punto mentre lei si posiziona a pecora sul bordo del letto io mi improvviso fotografo e documento la meravigliosa inculata. Per reciproci impegni non possiamo trattenerci ancora altro tempo e ci salutiamo con la volontà di rivederci con più calma. 53 3 8 anni fa
- Un piacere immenso Non racconto ciò che ho vissuto, ma dopo aver chiesto il permesso alla coppia con cui ho vissuto questa meravigliosa situazione e senza dar nessun riferimento mi accingo a raccontarla perchè ogni volta che ci penso mi viene duro da morire ed anche loro spesso ci pensano ed è stata irripetibile anche per loro anche se io spero di rivivere questa situazione dalle mie parti! Cercherò di raccontarla nei minimi particolari anche perchè seppur siano passati cinque anni la ricordo come se fosse ora. Estate mi accingo ad andare in ferie in un posto lontano da me e cerco un incontro dove vado perchè mi piacerebbe passare un pomeriggio di piacere spensierato mentre ero in ferie ed ecco che una coppia sui 50 anni mi risponde dicendomi che sarebbe stato un piacere ospitarmi un pomeriggio per giocare con il mio corpo dove unico vincolo che avevo dato era non esser legato e loro acconsentirono gli dissi anche che essendo in una stanza e con la famiglia non avrei potuto svuotarmi e loro dissero non devi preoccuparti pensiamo a tutto noi, ero già stra eccitato. Prima di partire mi depilo come si deve e ci si era dato cell per solo sms in caso di problemi, il giorno dell'incontro la mattina ci si conferma mi danno indirizzo mi dicono che al momento dell'arrivo avvisarli che mi aprivano portone e il piano. Salgo porta socchiusa ed entro, trovo sulla porta lei e lui con un camice bianco ed evidentemente nudi sotto, una stretta di mano e lui disse...beviamo qualcosa dopo ora vieni con noi che vogliamo goderci il pomeriggio, passo un lungo corridoio ed entriamo in una stanza che era stata approntata per i giochi di quel pomeriggio, vi era in un angolo un lavandino, un lettino ginecologico, un tavolino con tanti oggetti sopra che come li vidi ebbi un erezione sconvolgente. Si uno di loro era evidentemente un medico, ma si era d'accordo che nessuno chiedeva nulla e così fu. Mi vennero vicino e mi spogliarono loro, avevano ben poco da togliere d'estate avevo pantaloncini e come mi chiesero loro nessuno slip, mi tolsero la maglietta e tutti e due cominciarono a toccare il mio corpo, avevo il cazzo che mi stava esplodendo mentre le loro mani e la loro bocca era da per tutto. Lui mi disse di accomodarmi sul lettino ginecologico, ero disteso a gambe aperte sul filo del lettino lei mise una bacinella sotto la corrispondenza del mio culetto e lui prese dal tavolino l'occorrente per il clistere mi mise sul buchetto del lubrificante ed inserì dentro la cannula sentivo questo liquido tiepido entrare mentre lai mi toccava le palle ed in modo sapiente il cazzo facendolo stare duro ma senza mai avvicinarsi a farmi venire, mi fecero evacuare e rifecero il lavaggio tre volte. Ero pulito svuotato, lui prese dal lavandino il sapone e mi lavò bene il buchetto le sue dita entravano dentro perchè era rilassato ed aperto. vennero tutti e due vicino a me e cominciarono a leccarmi da per tutto dalla bocca e tutto il corpo, lei mentre mi baciava in bocca mi disse toccami la figa era bagnata sin all'inverosimile gli colava persino sulle gambe, lui si avvicinò al mio buchetto a cominciò a leccarlo sentivo la lingua entrare dentro mentre lei continuava a toccarmi le palle ed il cazzo, gli chiesi per favore non farmi venire e lei disse e certo non devi venire vogliamo vederti eccitato mentre ci divertiamo e se vieni continuiamo lo stesso, lui si avvicinò al tavolino dove aveva su dei toy di varie misure e vi era anche una cintura per lei, lui cominciò a penetrarmi con i toy il mio buchetto era rissato si era aperto anche se non lo è mai tanto ma stavo godendo dal buchetto come un matto mentre lui mi penetrava e continuava ad aprirlo e lei diceva ti piace quello che ti fa il dottore...si gli dissi..si da morire, lui aumentava la dimensione del toy che mi vibrava dentro ed io mi contorcevo dal piacere e sentivo il buco colare, lo metteva dentro e lo faceva entrare ed uscire sempre più veloce mentre mi diceva che era la prima volta che lo facevano ad un maschio lo avevano fatto sempre alle donne e non immaginavano che un maschio potesse essere cosi troia e mi diceva troia te l'ho aperto come si deve, si avvicina al tavolino e prese un divaricatore e mi disse ora bella troia te lo apro bene e ti faccio vedere il tuo buco bello aperto...lo introdusse dentro era un divaricatore di ferro era freddo e cominciò ad aprirlo sentivo le labbra del culetto aprirsi stavo godendo veramente come una troia, lei mi toccava ed ogni tanto mi metteva la lingua sul cazzo che mentre lui mi penetrava con i toy era diventato moscio, sentivo il piacere che mi assaliva il cazzo e scorreva dentro ma senza venire perchè lei si fermava. Era aperto il mio buco lui si ferma prende lo specchio e mi disse ecco troia guarda il tuo buco aperto...be era aperto veramente e stavo provando un piacere immenso, lasciarono il divaricatore su si tolsero i camici lui venne vicino a me e mi disse prendilo in bocca cominciai a leccarlo e prenderlo in bocca gli divenne duro grande stupendo e disse è arrivato il momento che ti scopiamo, lei piano piano tolse il divaricatore lui si mise il preserbativo che faceva fatica e mettere talmente che gli era diventato grosso e duro mise su un lubrificante e lo mise dentro...entro subito e mentre lui mi scopava lei venne su di me la sua figa sulla bocca e disse lecca che voglio godere, lo feci le succhiavo il clitoride le mettevo dentro la lingua...ebbe un orgasmo incredibile e la sua figa gli colava nella mia bocca, lui continuava a scoparmi sembrava un toro mentre mi diceva ai il buco del culo bollente troia sei un puttana e le sue parole mi eccitavano da morire. Tira fuori il cazzo e lei si mette davanti a me mi lecca il buco mentre lui cambia il presebativo e la scopa alla pecora e lei gode ancora...gli dico vi prego fatemi venire fatemi godere dal cazzo, si fermano lei mette su la cintura con un cazzo finto bello grande e lungo mi viene davanti e lo mette dentro, lui toglie il presebativo e mi viene a mettere il cazzo in bocca e disse ora veniamo tutti e due, lei mi inculava e mi masturbava il mio cazzo non era molto duro perchè provavo talmente tanto piacere dal culo che non avevo erezione totale lui aveva il cazzo che scoppiava lo prendevo tutto in bocca mentre avevo la testa girata dal suo lato ebbi un orgasmo pazzesco venni tantissimo e mentre venivo lei lo tira fuori e beve tutto...venne anche lui mi venne tutti in bocca...cazzo avevamo goduto sin all'inverosimile mi lasciai andare esausto sul lettino mentre loro due andarono in bagno a lavarsi e guardando un orologio nella stanza era passata un ora e mezza. rientrarono e mi diedero un asciugamano da mettere sul buco aperto e grondante e lei mi portò in bagno e mi disse posso farti io bidè si le dissi e lo fece...be da non credere ero ancora eccitato. Nudi andammo in cucina lei fece il caffè e parlammo un po delle nostre esperienze sessuali e dopo una mezzora vedo il cazzo dl lui tornare duro, lei mi disse mettiti disteso sul tavolo che ti scopa ancore...lo feci ed il suo cazzone duro entrò ancora dentro di me ma questa volta lei me lo prese in bocca il mio cazzo era durissimo venimmo insieme lui mentre mi scopava con determinazione io nella bocca di lei e lei mentre la masturbavo! Fu pazzesco il piacere che provai quel giorno e spero d riprovare una cosa del genere ancora che sia con la coppia o solo con una maschio. 22 1 8 anni fa
- In palestra - atto 1° In Palestra – atto 1° Proseguendo dal primo racconto. I nostri incontri in palestra proseguirono con estrema soddisfazione di entrambi. Tardavamo sempre ad andare a farci la doccia perché, così facendo, quando eravamo alla fine della ns. doccia tutti gli altri se n’erano andati e noi potevamo sollazzarci. Ma non avevamo considerato il fatto che colui che aveva la responsabilità di chiudere la palestra aveva fatto caso che eravamo sempre gli ultimi ad andarcene e fu così che, una sera, si incuriosì e… quatto quatto… entrò nelle docce senza che ce ne accorgessimo. Io ero al massimo del godimento, stantuffato da quel cazzo meraviglioso che mi riempiva completamente e mi procurava brividi deliziosi che mi facevano mugolare dal piacere. Arrivò, così, davanti al box doccia dove noi stavamo godendo come pazzi, senza esserci accorti di essere osservati. Lui ci osservò, in silenzio, per qualche minuto, estraendo dai pantaloni il suo affare e iniziando a masturbarsi sino a quando non sbottò con un: “ E bravi porcellini… e mi volevate lasciare fuori, eh ?” Rimanemmo congelati nei gesti e, girandoci lentamente, lo vedemmo che ci guardava con uno sguardo lascivo, libidinoso, mentre se lo stava menando ! “Continuate, continuate, siete molto eccitanti…. Ora vengo anch’io !”. Ed iniziò a spogliarsi, appoggiando i vestiti, su una panca, sino a rimanere nudo come noi e con un cazzo in piena erezione, di belle dimensioni. Il mio compagno di giochi era rimasto, nonostante tutto, abbastanza eretto e perciò non si era sfilato dal mio culo. Riprese, pertanto, a stantuffarmi, lentamente, pe riprendere l’erezione completa e vedere il prosieguo della situazione. Il tizio entrò nella doccia e, senza indugio, mi fece piegare presentandomi il suo cazzo davanti alla bocca, invitandomi a succhiarglielo. Come lo imboccai me lo spinse tutto sino in gola, rischiando di strozzarmi, e prese subito a scoparmi la bocca ad un ritmo forsennato, tenendomi per le orecchie, in modo che non potessi sfuggirgli. Proseguì così per diversi minuti, sino a quando capii che stava per godere e, in quel momento, uscì dalla mia bocca e mi inondò il viso con lunghi schizzi di sborra. Colui che mi stava inculando, eccitato dalla scena, raggiunse l’orgasmo e mi riempì il culo di sborra mentre io iniziavo a godere riversando tutto il mio seme sulle piastrelle della doccia. Ci dovemmo fermare, per riprendere fiato, ma il custode si riprese quasi subito e, scostando il mio sodomizzatore, prese il suo posto, mi puntò il suo cazzo che era già quasi in completa erezione sul mio ano e, in un colpo solo, mi infilò fino in fondo sinché non sentì sbattere i suoi coglioni sulle mie chiappe. Fu un po’ doloroso ma, dopo poco, mi seppi adattare e gustare quella penetrazione. Si fermò, arrivato in fondo, si mosse un po’ a destra e a sinistra per allargarmi un po’ e poi iniziò ad incularmi con movimenti profondi, estraendolo poi quasi del tutto, e poi rinfilandomelo completamente, sino in fondo. Andò avanti così per almeno un quarto d’ora e nel frattempo il mio compagno di giochi e di allenamento di tutto quel periodo torno in erezione e mi presentò il suo bell’affare davanti al viso, invitandomi a succhiarglielo. Non mi feci pregare e lo imboccai completamente, leccandoglielo e succhiandoglielo sino in fondo. Nel contempo iniziai a stringere e rilassare il mio sfintere facendo sì che il mio sodomizzatore avesse la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo iniziando a succhiare con maggior libidine lo splendido membro che avevo tra le labbra. In capo a qualche minuto ebbi la soddisfazione di sentire che i miei sforzi stavano ottenendo il risultato voluto: infatti mi sentì riempito contemporaneamente sia in bocca che nel culo, totalmente. Ci fu un profondo sospiro di piacere, da parte di tutti e… non riuscivo più a stare in piedi. Mi dovetti sedere nel piatto doccia ! 29 1 8 anni fa
- Trekking,caldo e segreti Con Dario e Lena abbiamo fatto il primo vero “scambio di coppia” della nostra vita;prima o poi doveva succedere e non poteva non essere che con loro 2.Dario ci fantasticava ormai da anni e,a dire il vero,anche noi.Certo se sapessero gli altri nostri amici che lascio che Sandra si faccia “fare” da qualcun’altro,direbbero che mi sono fritto il cervello.Ma anch’io mi sono beccato la mia bella parte( e direi che il sedere di Lena e’ una “bella” parte),ma soprattutto vedere Sandra nuda che gira da una parte all’altra con quel suo seno che “danza” ad ogni movimento,e’ una goduria infinita ,una sensazione che non ha prezzo ,e se poi se anche lei si toglie qualche sfizio allora e’ il massimo.Dopo quell’ultima domenica pomeriggio di follie io e Sandra spesso ci siamo raccontati le sensazioni vissute,in piu’ l’estate e il caldo ci stimolano a pensare cose moolto sconce,lei infatti non si dimentico’ assolutamente che io le avevo fatto una promessa ,e cioe’ che se avesse accettato di stare al gioco con Dario e Lena io avrei dovuto farle il “regalo”.L’anno scorso era capitato che grazie al nostro amico medico (mio amico di infanzia) Marco,ci siamo appassionati al trekking , lui ci porto’ una Domenica a fare un sentiero in Liguria ,dalle parti delle 5 Terre,un panorama impossibile da descrivere se non lo si vede di persona...ma in quell’occasione ci fu una particolare avventura erotica in 3 e’,quando siamo in tre e facile che ci possa succedere qualcosa soprattutto se siamo con nostri amici.Infatti,dopo che Matteo e sparito perche la sua donna gli vieta categoricamente qualsiasi cosa che riguarda il gioco del sesso tipo,topless (men che meno e figuriamoci fargli mettere le mani sulle tette di un’altra ragazza). Marco ,quindi,stava diventando virtualmente il “sostituto” naturale di Matteo,nel concreto, attualmente Dario e Lena erano i nostri compagni di giochi ( nel prossimo racconto scriveremo di cosa abbiamo combinato durante la finale dell’Europeo di calcio!)Sandra ,l’anno scorso,si e’ fatta visitare il seno da Marco,che nel frattempo era specializzato in ginecologia e lavora in una clinica privata molto conosciuta,Marco e’ una persona moolto allegra e socievole,un bonaccione e non disdegna vino e donne.Infatti non si fece sfuggire l’occasione di mettere le mani su Sandra non solo per scopi medici,l’anno scorso se non trovavo una scusa io, se la sarebbe fatta durante una escursione nelle 5 Terre,In quella occasione Sandra scopri’ il suo “segreto” che pero’ io sapevo gia’ e cioe’ che Marco ha dei testicoli enormi rispetto alla media,lui su questa cosa ci scherza e fa autoironia dicendo che e’ un uomo con “le palle” vere ,certo che quando lo guardi la prima volta fa impressione, ci rimase “male” anche Sandra che non se lo aspettava,da allora lei aveva la fissa di voler sentire sbattere quelle palle sulla patata mentre era presa da dietro, a dire il vero spesso lo faccio anch’io con lei perche so che le piace,,quindi ora voleva provare per davvero che effetto gli avrebbe fatto sentirsi toccare le sua patatina da uno scroto 2 volte,forse 3 piu’ grande del mio.Infatti il “regalo” che mi aveva estorto Sandra era proprio questo,l’anno scorso io non ero preparato a vedere Sandra con Marco,ma ora ,dopo l’avventura con Dario e Lena ,si poteva fare,anche perche’ l’avevo promesso.Marco ci aveva gia’ invitato un paio di volte ad andare a camminare con lui ma non ci siamo trovati con i tempi ,settimana scorsa finalmente eravamo liberi sia noi che lui con i turni al lavoro.Ci sentiamo per telefono,lui,come al solito sempre allegro e positivo,per lui i problemi si risolvono sempre,se piove,se nevica o siamo in pochi o in tanti ,per Marco si trova sempre una soluzione,sicche lui ci diceva “voi venite qui e poi vediamo”,ma Sandra che invece e’ precisina ribatteva .”ma se invece..di qua e di la “ Marco chiudeva con “ ma si ,un modo lo troviamo..”Domenica mattina sveglia presto e partenza verso l’altro versante della Liguria,circa un’ora di strada,quando Sandra esce dal bagno preparata per l’escursione mi lascia sempre sopreso,minigonna a fiori e maglietta corta sopra l’ombelico senza reggiseno!!“ma allora devi farci proprio del male oggi!!” le dico io..stracontentissimo di come si era vestita.Capisco l’umore e lo stato d’animo di Sandra anche da come si prepara per fare qualcosa,quando si veste accollata vuole solo stare tranquilla e non gli si deve rompere le scatole,se invece si veste provocante ,beh,la giornata nasce con un bel presentimento di avventure infuocate.Gia’ ,la giornata era infuocata di caldo ,pensavamo a quanto sarebbe stato faticoso camminare ma allo stesso tempo di come poi e’ facile spogliarsi con quella temperatura.Arrivati sotto casa di Marco,noi eravamo ad aspettarlo in macchina con un po di aria condizionata accesa,lui arriva,ci saluta e poi dice :”ragazzi,vi dispiace se passiamo a prendere Francesco che oggi e’ solo e..insomma,mi dispiaceva e ho invitato anche lui!In un battibaleno crollano tutti i sogni erotici fatti fino a quel momento per quella giornata,noi rispondemmo “..va bene,nessun problema,piu’ siamo piu’ e’ divertente!..invece la verita’ e che volevamo stare in tre,ma ormai non c’era nulla da fare,andava cosi.Cosi andammo con due macchine a casa di Francesco,arrivati sotto casa in 2 minuti,Marco gli telefono’ e Francesco rispose che sarebbe arrivato subito.Eravamo in strada ognuno nella sua macchina ad aspettare,io avevo parcheggiato a fianco alla macchina di Marco e il finestrino di Sandra era a 30/40 centimetri da quello di Marco ;parlavamo di Francesco,conoscevamo di fama e ci aveva spesso detto Marco che era un po stordito ma molto simpatico.Improvvisamente Sandra fece una cosa che mi lascio’ esterefatto: in 2 secondi si tolse gli slip in macchina ,se li sfilo’ da sotto la minigonna ,li ripiego’ dentro un pugno della mano perche’ non si vedessero e li diede a Marco dicendogli :”per favore ,me li tieni tu che a me pesano nello zaino?,e poi ho troppo caldo non posso tenerli..”Lui li prese in mano e ci rimase senza parole per qualche secondo,poi con molta leggerezza e ironia rispose “..ma…..sei una ragazza terribile ,vuoi farci proprio venire mal di palle a tutti oggi..dai sii garbata che c’e’ gente seria oggi”...Ma nel fare il gesto di ridarle indietro le mutandine,si giro’ di scatto ,le mise nel suo zaino e disse che per il momento le avrebbe tenute lui.Poi arrivo’ Francesco finalmente si partiva….mentre stavamo andando io dissi a Sandra che era stata una grandissima a fare quella mossa,credo che ora Marco si stava pentendo di aver invitato il suo amico.Dopo appena partiti ,raggiunsi subito Marco per dirgli di lasciare la sua macchina e di andare tutti con la mia anche per stare tutti insieme,cosi tornammo a casa di Marco mollammo la sua macchina;nel tragitto Sandra frugava nel suo zaino in cerca del costume ,io gli chiesi “e perche?..basta che nei punti alti io sto dietro di te”..lei si convinse anche se non era proprio sicura,non aveva neanche portato il pezzo del costume di sopra ,non sapeva che ci sarebbe stato qualcun’altro ma la possibilita’ di divertisrsi ebbe la meglio .In macchina cercammo di prendere confidenza con Francesco,in effetti era un tipo molto tranquillo,pugliese fino al midollo,non si capiva quasi nulla di quello che diceva a causa del suo mezzo dialetto mezza italiano ma era simpatico col suo umorismo minimalista.Sandra ,a volte ,per parlare si girava,si alzava quasi in piedi col sedere per aria rivolto verso il parabrezza,qualche movimento di troppo e si sarebbe visto che non portava gli slip,lei era pero’ cauta e ci provocava , ci faceva elettrizzare con i movimenti della minigonna,Marco guardava negli occhi sia me che lei e sghignazzava .La mattinata prosegui’ in modo del tutto normale,fino al primo pomeriggio non successe nulla di particolare,pero’ era divertente stare tutti insieme e il paesaggio era meravilgioso,meno male che avevamo scorta di acqua perche’ durante il sentiero non trovammo nessuna sorgente,Sandra era persino riuscita a trovare un spruzzino per bagnarsi la testa ogni tanto,ma dopo un po comincio’ a divertirsi spruzzando acqua anche a noi ,a me e a Marco,Marco la minaccio’ dicendole che se avvesse gettato lui dell’acqua su di lei ci saremmo visti il programma “miss maglietta bagnata”,ma furono solo parole perche’ non successe nulla.La camminata comunque fu “particolare”,io e Marco facevamo a gara a chi riusciva a posizionarsi dietro Sandra perche’ ogni tanto ,su qualche gradino o mentre si scavalcava qualche roccia o tronco ,si poteva scorgere qualcosa da sotto la minigonna,io avevo il terrore che prima o poi capitasse Francesco dietro di lei e che si accorgesse che girava senza mutande,sempre che non l’avesse gia’ scoperto,pero’ era divertente lostesso. .Arrivo’ il primo punto in salita dove si doveva scalare delle rocce alte circa un paio di metri graduali,Sandra mi guardo’ ed era nel panico,era abbastanza alto quel punto che si sarebbe visto tutto da sotto ,cosi io aspettai dietro e passarono prima Francesco e poi Marco ,poi aiutai Sandra a salire ed io ero l’ultimo.Mi gustai il sedere e poi ci guardammo con Marco per interderci …..Marco scherzo’ subito dicendo “ehilah! attendo dove metti le mani..con la scusa!!”Poi arrivo’ l’ora di pranzo e tirammo fuori in nostri panini,ci fermammo in un’area semi attrezzata,c’era un bel muretto a secco ,un piazzale verde sotto gli alberi due panche formate da tronchi di albero tagliati apposta per costruire quelle panche .Sandra si sedette a terra sul nostro telo non potendo mettersi sui tronchi perche’ altrimenti avrebbe dato spettacolo.I nostri occhi pero’ erano sempre li,quel vedo non vedo era davvero divertente .In tutta la giornata non successe nulla di particolare tranne un episodio ad un certo punto quando in lontananza si scorgeva forse una vecchia chiesa ma che era fuori dal percorso,eravamo gia stanchi e accaldati ,sarebbe stata bello ma forse inutile deviare per fare una visita a quella costruzione quando Francesco volle andare lui a ispezionare,ci disse che se fosse stato interessante ci avrebbe fatto un cenno,era in salita ,forse 3 o 4 minuti ,pochi ma che a quel punto della giornata si facevano sentire.Cosi noi ci sedemmo su un tronco a mezza altezza e Francesco ando’ da solo.Ovvio che Marco colse l’occasione e di certo non li avrei lasciati da soli a fare delle cose che non potevo vedere,sarei stato troppo geloso.Neanche il tempo di allontanarsi 30/40 metri che Sandra ricomincio’ a spruzzare d’acqua prima me e poi Marco ,a lei piace giocare con l’acqua quando fa caldo ,dice che sente di piu’ l’estate,infatti ogni volta che ci si avvicina a una fontana o qualsiasi sergente d’acqua lei spruzza tutti ma credo che lo faccia perche’ poi piace che qualcuno la bagni.Anche stavolta avevo capito che voleva giocare quindi anch’io con la mia bottiglietta buttai su di lei un po d’acqua,Marco invece entro’ in piena colluttazione,voleva conquistare lo spruzzino ,lui la prese per le mani tentando di strappargli quell’arma pericolosa,alla fine ci riusci e lo spruzzino era in mano a lui,dapprima la inondo’ in faccia e poi…..sotto la minigonna!!!Lei ebbe un sussulto di piacere,sospiro’ di piacere e disse “aahah,che fresco” e lui ridendo disse “..ti sei bagnata tutta eh!!” Lei sorrise e scherzando disse “siiiii..sono tutta bagnata”!!Io stavo per avvicinami per mettere la mano sotto ma Francesco ci chiamo’,a quanto pare quella struttura era interessante da vedere,Sandra prese il pezzo del costume di sotto e lo indosso’.Quando arrivammo li Sandra era mezza fradicia d’acqua e un po si vedeva il seno,Francesco da “signore” fece finta di niente ,ma poi non si trattenne,guardo’ Sandra e disse “sembra che ha piovuto parecchio a pochi metri da qui’!.. e noi ridemmo di gusto!Alla sera andammo tutti a cena ,poi rientro a casa.Marco .dopo cena, fece un primo tentativo per invitarci a rimanere a dormire,ma quando si e’ sfiniti e difficile pensare a qualsiasi cosa,noi preferivamo tornare a casa e svegliarci tardi il giorno dopo per stare tranquilli.Accompagnammo Francesco a casa ,rimanemmo in tre in macchina e durante il tragitto verso casa di Marco lui chiese a Sandra come andava con i noduli al seno,lei disse che quest’anno nessun problema allora lui(furbescamente) si propose di farle una visita in clinica ,disse,”dai rimanete a dormire,domani vi alzate alla ora che volete voi e poi ve ne andate dopo la visita”..e noi “ma se non hai neanche un letto in piu’” ,lui come al solito minimizzo’ il problema e disse che avremmo dormito sul suo letto e lui su un divano o persino a terra.Con la scusa di non scomodarlo io dissi di no , avevo capito dove voleva andare a parare,in quel momento mi era chiaro che ogni mia decisione poteva essere determinante ,evidentemente ancora non me la sentivo di cedere Sandra nel caso la situazione fosse “compromessa” ma Sandra invece sembrava piu’ propensa a rimanere , effettivamente non avevamo pensato neanche di portarci un cambio nella eventualita’,come facciamo di solito,infatti lei disse che le sarebbe piaciuto ma che non aveva nulla per dormire fuori casa.”Perche’ serve qualcosa per dormire?” rispose subito Marco ridendo…”si dorme nudi,ovviamente!”..”Seeee” disse Sandra ,aggiungendo anche un certo grado di imbarazzo.”ho tutto io” disse Marco ”ho un paio di magliette piagiama per te e una per Luca”.Marco ci proponeva una soluzione in ogni caso,alla fine abbiamo ceduto ,anche per sfinimento,Sandra pero’ in fondo era molto contenta di poter stare fuori e in compagnia prolungando il week-end.A casa di Marco,dopo una sana doccia, lui ci offri’ dal suo armadio delle maglie per dormire ,rimanemmo un po perplessi quando c’e’ li propose,soprattutto la mia era enorme,della sua taglia xxl ,veramente brutta;per non parlare di quella che aveva proposto a Sandra,alla fine ne aveva solo una.Sandra non voleva neanche provarla ma non aveva altra scelta,ormai,quindi ando’ in bagno e la indosso’.Quando usci,rimanemmo a bocca aperta,solo a guardarla mi venne su il pisello e credo che anche Marco ebbe la stessa reazione,anzi,credo che lui l’avesse proprio fatto a posta.In pratica quella canottiera le stava lunga appena sotto il sedere che quasi poteva essere un vestito,e’ questo andava bene,ma sopra,essendo con scollatura a “u” da uomo, a malapena copriva il seno che infatti fuoriusciva abbondante dai lati ,appena si muoveva un po di piu’ si le si vedevano le aureole rosa .”Ma stai benissimo per dormire,cosa vuoi di piu’” le dicemmo gustandoci quello spettacolo,lei ,che si sentiva molto al centro dell’attenzione e un bel po sexy,si avvio’ sul divano.Marco propose di guardarci qualcosa ,infatti iniziammo a vederci un film,ma Sandra ,che nel frattempo si era rannichiata su di me ,si addormento’ dopo neache 5 minuti.Io la tenevo sul mio petto,con un braccio dietro la schiena e l’altro sulla sua gamba,lei dormiva come se fosse svenuta e io la accarezzavo un po qua’ e un po la ,ogni tanto si muoveva e si spostava la canottiera e io dovevo ricoprire alla meglio i seni che fuoriuscivano sia dai lati che davanti,ma la cosa era motlo sexy e Marco ci buttava l’occhio di frequente.Poi ,dopo poco,Marco disse che andava a dormire ,alla fine noi rimanemmo in cucina sul divano e lui ando’ in camera da letto.Al mattino ci svegliammo alle 9,faceva gia molto caldo,in realta’ mi svegliai io per primo e andai in bagno,Sandra dormiva ancora e sembrava che non si sarebbe svegliata neanche con le cannonate.Quando uscii dal bagno mi ritrovai di fronte Marco che si era appena svegliato e che stava voleva entrare in bagno anche lui,mi disse “buongiorno” sottovoce perche’ non voleva svegliare Sandra,io lo ricambiai e gli dissi di non preoccuparsi del rumore tanto lei non si sarebbe svegliata neanche con i cannoni .Mi avviicinai ai fornelli per preparare la caffettiera,guardai verso Sandra e mi sali il cuore in gola,dormiva ora in una posizione pressoche sconcia,faccia sul cuscino,il lenzuolo tolto fino ai piedi per il caldo , chiappe e perizoma ben in vista ,come se non bastasse poi si rannicchio ancora tanto che si vedeva anche un pezzo di patata da dietro,io la lasciai stare cosi,a parte che era bellissima e che me la sarei fatta li,ma aspettavo che uscisse Marco per vedere la sua reazione.Non avevo neanche finito di pensare che si apri’ la porta del bagno,lui butto’ uno sguardo e poi si volto’ verso di me 2979 3 8 anni fa
- riverberi d'acqua Lasciandomi ritrarre immersa nell'acqua, con indosso la sua enorme camicia, ed il copricapo che ne occultava la calvizia incipiente, rievocando del tempo in cui adolescenti condividevamo, al riparo tra gli anfratti della scogliera, momenti di spregiudicate pulsioni, ecco subito rinnovato il malizioso sapore di antichi ricordi. Come negare, ad un ritrovato amico d'infanzia, il piacere dei momenti che furono, nei quali emergevano primari embrioni di un'indole in fase evolutiva, segregata poi a lungo in protezione assoluta ad evitare rischiosità derivanti da atteggiamenti altrettanto sconsiderati. Permettere, al depositario di arcaici segreti, di tornare alla visione totale di un corpo nel frattempo divenuto maturo, non poteva che rivelarsi un tributo ulteriore alla volontà di apparire sempre più una desiderabile femmina. Il pretesto salmastro, profumando l'epidermide di aromi iodati, altera la ragione permettendo al corpo di estraniarsi dalla mente senza altra inibizione quando, ormai nella nudità più completa, si lascia trasferire sino al contatto con mani a loro volta desiderose di saggiarne l'evolutiva trasformazione. Attraverso un disegnato tratteggio vengono riprodotte forme come se fossero le dita medesime a ricalcarne i contorni, reprimendo a stento il desiderio di raggiungere quell'ambito traguardo che forse ora non potrei più rifiutare di concedere in modo assolutamente globale. Quasi avevo dimenticato quanto fosse bravo anche in quella materia, sentendomi pronta a compensare un tale mestiere nella maniera più consona, e così, lasciandomi trasportare, navigo nella corrente alla volta dello scoglio dove ancora sta seduto, curiosa di verificare quanto nel frattempo sia realmente mutato. 1663 0 8 anni fa
- Nella Spa 3 Nella Spa 3 Il Singolo Non avevo idea di che ora fosse , il sole gia tramontato . Nel Club stava avvenedo una fase di ricambio di persone , ci siamo fatti l’idea le persone che uscivano dovessero ritornare a casa , qualcuno dovesse uscire con la famiglia amici ecc ecc dopo aver trascorso un pomeriggio hot sia come temperatura estiva sia come trasgressione . Ci accomodiamo comunque su dei lettini da spiaggia al esterno del club sorseggiando un cocktail poco alcoolico e mangiando qualcosa dal buffet . Eravamo ancora eccitati dal nostro incontro con Mauro e Giulia ma non appieno soddisfatti . Accanto a noi c’era una coppia di ragazzi giovani , lui capelli lunghi raccolti in una coda sui 25/30 anni bassino magro torace peloso non tanto muscoloso lei non più di 24/25 anni bionda alta ne magra ne grassa con qualche tatuagio un bel seno grande e poi una terza persona  un uomo sui 40 alto ben tenuto pelato che ridevano e scherzavano e sorseggiavano anche loro qualcosa da bere . Io e Francesca mentre ci stavamo rifocillando sdraiati riassumevamo un pò le sensazioni appena provate quando il terzetto parte e sale le scale del piacere . Nel Giardino esterno del club la gente mangiava rideva si rilassava . Ogni tanto dalla porticina spuntava un singolo qua e la per vedere e tenere la situazione sott’occhio . Francesca mi confessava che il club le piaceva molto sia la parte benessere che la parte privè e la eccitava vedere dal vivo le coppie fare sesso così naturalmente ,  leggendo negli occhi della gente che lo faceva , il piacere che provava nel dare e nel ricevere . Le proposi di risalire a ispezionare tutto il piano sopra , cosa che non avevamo fatto prima per ovvie ragioni . Questa volta entrammo a sinistra delle scale e vedemmo un ambiente più caldo , stanzette con sbarre tende vedo non vedo ecc ecc e in fondo due stanze con porta a vetro in modo da far vedere ciò che succedeva al suo interno ma se chiusa da non poter violare quella privacy . In una c’era una coppia con la lei che stava godendo di un fisting vaginale , nel’altra invece il trio che avevamo accanto nel giardino . La Biondina  stava godendo di una doppia penetrazione dai suoi maschi descritti prima . L’ambiente molto più piccolo del precedente faceva sentire gli ansimi e i godimenti delle due donne nelle stanzette . C’erano altre persone ad osservare il magnifico spettacolo e io e Francesca eccitati da quella situazione cominciammo a baciarci molto sensualmente . Le faccio cadere la fascia che la proteggeva sulle sedie in giardino e le aprii le gambe e le braccia mettendola a x contro le sbarre di una stanzetta . Partii a baciarla dal collo , orecchie le feci drizzare capezzoli e brividi con i miei baci con le mie labbra la mia lingua. Scesi sul seno morsi i capezzoli durissimi e lei tirò un urlo di piacere che catturò l’attenzione delle persone che stavano guardando le due stanzette chiuse a chiave , le baciai  l’interno cosce il retro delle ginocchia e  sentii tutta l’eccitazione di Francesca che usciva dalla sua pelle . La spinsi sul letto in una delle stanzette la feci sdraiare le aprii le cosce e mi concentrai sulla sua figa con la lingua dal monte di venere fino al clitoride , un morsetto e via all’esterno delle labbra , il perineo , l’ano . Le chiesi di dare anche a me ciò che aveva dato a Giulia , poco dopo grazie al movimento sincronizzato di mani e lingua schizzò urlando intensamente per qualche secondo . Io ero già duro dall’ecitazione dai mugoli della bionda dai gemiti di Francesca ero scatenatissimo . Continuavo a bere il suo succo , leccarle il clitoride fare uncino con le dita di una mano a stimolarle il punto G dentro e fuori dalla sua figa mentre schizzava uno due tre non so quanti schizzi , non ho idea di quanto fosse durato il suo orgasmo per quel giochetto che stavo facendo con il suo sesso. Nel frattempo LUI era entrato nella nostra stanzetta e si era seduto accanto a noi , in disparte senza invadere senza parlare , senza farsi vedere da Francesca . Era lì solo io mi ero accorto di LUI . Come se fosse disattivato pronto ad un cenno per attivarsi e …. LUI  pensavo un uomo da solo con noi due mentre Francesca godeva . Francesca si sedette di colpo sul letto mi prese la faccia mi baciò mi disse che cosa le avavo fatto , aveva voglia di me in quel momento , che dovevo incularla fotterla forte come sapevo io . Mi fece sdraiare lo prese in bocca la lingua sul filetto ( non sono circonciso ) su e giù la pellicina e succhiando a tempo debito come solo sa fare lei , massaggiandomi le palle , leccando succhiandomi le palle la cappella , non capiva ciò che stava facendo , intanto il mio piacere saliva , mi sentivo eccitato pauroso tremavo , LUI era sempre li composto alle spalle di Francesca . Nel frattempo altri singoli cercavano di entrare e lei li mandava via con un NO grazie secco . Da sdraiato mi sedetti e lei fece forza per sul mio torace in modo da non farmi cambiare posizione , le sussurrai Fra ne hai uno alle tue spalle da un po di tempo che sta gurdandoci da vicino . LUI senti ciò che le stavo dicendo , lei non lo mandò via , mi chiese se mi dava fastidio , intanto vedevo nei suoi occhioni un eccitazione in piena . Io risposi che non dava fastidio a me se non ne dava a lei e pensavo al suo racconto di quanto fosse impazzita sperando in una doppia sborrata di due uomini al fiume un pò di tempo fa . Mi disse ok ma dirigi tu il gioco . Continuò in quel meraviglioso pompino che mi stava facendo , come sa fare lei , come sa fare chi ascolta il suo partner quando gode . Io non vedo la faccia di LUI , è in penombra comunque gli faccio un segno di OK LUI appoggia delicatamente per terra la sua borsa , si sfila le infradito e a quattro zampe ci raggiunge nel centro del letto . Vedo che tocca delicatamente la schiena e il fondoschiena di Francesca , lei sobbalza , rallenta il pompino che mi sta facendo quasi a sentire gli effetti di queste nuove mani che tastano il suo corpo . Io intanto stimolo continuamente con le dita ad uncino il punto G e con il pollice il clitoride . LUI è delicato rispettoso nei movimenti si sporge e vedo che è un uomo sui 45 brizzolato ben tenuto fisicamente . Le gira attorno sempre toccandola sfiorandola , i capezzoli di Francesca sono sempre più duri l’ eccitazione che sta provando da quattro mani è alle stelle . Vedo che le tocca il seno con una mano e con l’ altra sempre sfiorando il fondoschiena e altre parti mentre io continuo il mio massaggio vaginale . Mi fermo gli tolgo il mio cazzo dalla bocca di Francesca , la porto eretta con le mani in alto come se fosse legata al soffitto in ginocchio sul letto la bacio con passione , in quel momento mi libero dalla paura LUI continua a sfiorarla stimolare la sua pelle mi avvicino al orecchio di Francesca e le sussurro Prendiglielo in bocca ! Come se fosse un ordine imperativo ! Francesca fa stendere al suo fianco LUI , ricambiando delle carezze ricevute partendo dal torace depilato e un pò palestrato scendedo sul addome con un accenno di tartaruga ed ecco il momento prende in mano il suo sesso . Dotato di quanto basta già duro turgido a differenza mia circonciso con la cappella gonfia e le palle piene . Francesca dopo avermi guardato con i suoi occhioni lo prende avidamente in bocca succhiando leccando cominciando un pompino dei suoi lui comincia a godere e io sento il mio cazzo scoppiare mi fa male da quanto sono eccitato . Mi sputo su due dita come piace a lei le lubrifico ben bene il buchino stretto appoggio la mia cappella e affondo in una scopata anale , con due dita sento l’ingresso della sua vagina che è un lago . Intanto LUI gode sotto il pompino di Francesca che man mano che la stantuffo da dietro a sua volta gode come non mai , fermandosi e segando quando i miei colpi si fanno più forti per non perdersi neanche un momento di goduta di quella inculata . La visione della biondina si fa nitida nella mia mente e chiedo a LUI di infilare il preservativo in modo da fare una doppia a Francesca che in un primo momento mi guarda con i suoi occhioni cercando la mia sicurezza di quello che stavo per fargli fare a LUI . Quando ebbe indossato il preservativo Lui si sdraiò e Francesca sedette sopra a quel cazzo che aveva appena spompinato e poi arrivai io con il mio cazzo nel suo buco posteriore . Godette come non mai , io e LUI entravamo e uscivamo da lei ritmicamente . Francesca impazziva urlava godeva schizzava e veniva in un orgasmo lungo che non finiva mai , tutt’intorno alla nostra stanzetta cerano persone trai quali Giulia e Mauro che si stavano toccando alla visione di quanto Francesca godeva nella sua prima doppia penetrazione . Io ero marmoreo duro non solo il mio cazzo ma le palle le gambe le braccia tutto il mio corpo stava sentendo il godimento che mi trametteva Francesca dall’inculata . Francesca sentiva che le nostre spinte si facevano molto più veloci segno dell’ orgasmo che stava arrivando , ci fermò e ci chiese di venirle sulle tette sulla faccia dove volevamo sul suo corpo . Uscimmo rapidamente dai suoi caldi buchi e in men che si dica LUI si tolse il profilattico e le stava spruzzando sulle tette io sulla bocca e sulla lingua . Francesca riprese un bocca il cazzo di LUI che piano a piano si stava ammosciando e lo ripulì meticolosamente bevendo anche un po di sperma che stava ancora uscendo piano piano . LUI poi la baciò sulla fronte , fece un cenno per pulirla dal suo sperma ma Francesca lo fermò , le piaceva il caldofreddo dello sperma quando diventa liquido che cola dal suo seno , ci ringraziò del splendido gioco/scopata infilò le infradito si copri i genitali con il suo asciugamano fascia e come in sordina era arrivato se ne stava andando . Eravamo sfiniti ma appagati dalla nostra prima avventura nel club e alla fine tutte quelle paure e preucupazioni che avevamo in auto durante il tragitto sono scomparse . Dopo una doccia calda uscimmo dal club e scoprimmo che erano l’ una di notte felici e contenti tornavamo a casa nostra . Francesca dormì tutto il tragitto e io rivedevo nella mia mente tutti quei sguardi compiaciuti che avevamo intorno sentendomi realizzato per quello che avevamo provato. Questo racconto è di esclusiva proprieta di Patatas ! 2174 2 8 anni fa
- Nella Spa 2 Nella Spa 2 Mauro e Giulia Fatto l’ingresso mi sento a mio agio e quel mix di sensazioni che avevo in macchina si tramutano in eccitazione pura . Entriamo e dopo esserci spogliati  cominciamo a girare esplorando il Club . Entriamo in piscina per scioglierci un pò , da lì si poteva vedere chiaramente tutto l’ambiente e le persone al suo interno. Successivamente curiosando qua e là usciamo nel giardino esterno , decidiamo di prendere un po’ di sole e per rilassarci entriamo nel idromassaggio . Troviamo al suo interno tre coppie . Due coppie si erano date appuntamento nel parcheggio e hanno pensato bene di entrare assieme nel club . Dai loro discorsi e chiachere ad alta voce ho capito che si sono conosciuti in comunity e poi organizzati per l’incontro in spa . Questa cosa aveva catturato la mia attenzione e non riuscivo a togliere gli occhi dal bellissimo gioco che i quattro facevano , le lei si mangiavano con gli occhi , si corteggiavano , si stuzzicavano le lingue si intrecciavano , seni con capezzoli duri turgidi che aspettavano solo di essere mordicchiati e assaggiati ,  gli uomini le lasciavano dolcemente fare pregustando quello che poi sarebbe successo . Francesca intanto parlava con la terza coppia che era vicina a noi Mauro e Giulia più o meno nostri coetanei e ogni tanto frequentatori del club . E’ nata subito una bella sintonia solari e semplici e di bell’aspetto come noi . Dopo pochi preamboli Giulia chiede a Francesca se avevamo avuto già delle esperienze in passato liì o in altri privè e lei rispose che per era noi la primissima volta in assoluto in questo eccitante mondo . Giulia ci stava letteralmente corteggiando valutando se c’era la possibilità di poter conoscerci meglio più tardi nella zona trasgressiva . Francesca molto cortesemente rispose che si poteva giocare in tutta tranquillità tra di noi , lasciando intendere ai due che non eravamo interessati ad uno scambio completo . Io e  Mauro intanto prendevamo del vino al bar , tra vari discorsi più o meno eccitanti mi raccontava che avevano avuto delle belle esperienze in generale anche fuori dal Club sia senza scambio che con scambio . Lui mi diceva che all’inizio era molto contrario nel sapere che la sua donna fosse posseduta da un altro uomo , ma aveva avuto una ipereccitazione quando poi una sera si era trovati con una coppia in una situazione molto intrigante ed era successo . Una cosa che capii al volo dalle sue parole era l’importanza di trovarsi a proprio agio nella situazione e godere nel vedere impazzire dal piacere la proria donna in qualsiasi occasione Tutto il resto sono falsi pragmi o paranoia . Ritornati dalle nostre lei con il vino in piscina  e lo porsi alle donne e dissi “ con un pò di alcool in corpo cadono le inibizioni “ . Scambiammo ancora qualche parola finendo il vino e di comune accordo ci dirigiamo al piano di sopra . Ci si presentò un ambiente soft luci e musica soffusa entrammo in questo corridoio e notammo che in una stanza c’erano i quattro che avevamo incontrato nel idro che giocavano tra di loro , la vista era eccitantissima uomo in piedi sul letto che se lo faceva succhiare dalla lei in ginocchio con il suo sesso nella bocca dell’altra lei e infine l’altro uomo rimasto che leccava il sesso della lei sdraiata in un trenino dove gemiti e mugolii facevano da cornice alla musica soft. Intorno al letto quattro singoli che masturbandosi aspettavano un cenno a debita distanza non invadendo quel equilibrio armonioso . Le donne passarono poi in una cavalcata forte e violenta a smorzacandela sopra i loro uomini e accennarono ai singoli di inserirsi nel gioco tra le coppie . Le donne avevano due cazzi in bocca ciascuna mentre i mariti da sottole scopavano facendo ballare i seni delle due che tra una stantuffata e una succhiata godevano intensamente  . Dal cambio di luce e distratti da un ambiente molto eccitante  avevamo perso i nostri compagni di gioco . Proseguimmo poi nelle stanze accanto e trovammo Mauro e Giulia che erano entrati in una stanza con due letti rotondi , uno fronte al altro . Sul primo c’era una coppia sdraiata  intenta a coccolarsi , la grossa macchia sopra il  lenzuolo faceva capire che qualcosa di eccitante era successo poco prima , nel secondo letto invece era occupato da Mauro e Giulia che erano già uno dentro l’altro muovendosi dolcemente e molto piano , lui sotto lei sopra con le mani di lui che le facevano roteare il bacino e scandivano il ritmo dei movimenti . Lei ci vide e ci invitò su quel letto , Francesca e io ci guardammo e accettammo l’invito . Il livello di eccitazione era al top Francesca cominciò a baciare Giulia che rimase sopra a Mauro continuando il suo sensuale balletto , poi volle anche assaggiare anche la mia lingua e tutte le tre si incrociavano . Giulia si avvicinò al mio orecchio mi disse Abbiamo capito le regole , solo orale che va bene per tutti . Guardai Francesca e i suoi occhi mi fecero capire che si poteva rompere il ghiaccio . Proprio in quel momento notai che Mauro aveva già la figa di Francesca in bocca che sportasi per baciare Giulia aveva preso i suoi glutei fatta accomodare sopra il suo viso . La lingua di Mauro esplorava la figa di Francesca dal clitoride duro a dentro le carnose labbra leccando tutto al suo interno assaggiando gli umori che ne fuoriuscivano . Mauro usava la lingua lentamente ritmicamente ascoltando i sussulti di Francesca intanto Giulia sopra al suo cazzo aveva preso in mano il mio atrezzo che già duro per l’eccitazione sembrava scoppiare . Cominciò a leccarlo mordicchiarlo e infine lo vuole in bocca . Se lo infilò vogliosamente , sentii le guance con la cappella da quanto succhiava ,  chiudo gli occhi e inizio a impazzire di piacere . Un colpo di lingua una succhiata alla cappella dura un’altra lingua sulle mie palle , una lingua che sapeva dove andare era quella di Francesca che aveva lasciato il seno di Giulia . Apro gli occhi e vedo Due donne che giocavano con il mio cazzo mentre Mauro leccava continuamente la figa di Francesca e scopava la moglie. Un bellissimo quartetto aveva attirato altre tre coppie e qualche singolo che iniziarono a toccarsi . Mi distesi su quel letto con il cazzo dritto e Francesca si sedette sopra di lui cominciando a salire e scendere , salire lentamente e scendere di potenza facendomi entrare di forza dentro di lei gemendo e godendo . Giulia e Francesca erano nella medesima posizione e salivano e scendevano sui nostri cazzi baciandosi e sgrillettandosi a vicenda . Qualche singolo cominciò la fase del approccio toccando la pelle delle due donne , ma gli fu solo permesso di guardare e segarsi per non interrompere il magnifico gioco che si stavano facendo . Mauro fu il primo a chiedere di fermarsi poiché stava venedo . Non aveva intenzione di venire così velocemente e a dire il vero anche io non ero lontano dal’esplodere dentro Francesca . Loro cambiarono posizione e Giulia si mise a pecorina con la faccia tra le cosce di Francesca in modo da leccare il suo clitoride che era visibilmente grosso e duro mentre Mauro la prendeva da dietro . Tra un su e giù di Francesca uscivo dalla sua figa calda e sentivo la lingua di Giulia che assaggiava la mia cappella intrinsa di umori e le leccava il clitoride , poi dentro di nuovo  varcando la figa di Francesca e facendola urlare di piacere . Non so per quanto tempo siamo andati avanti così , ma ad un certo punto sentii un liquido caldo all’interno delle mie anche , Francesca gemeva a voce alta , respiro frettoloso affannoso ecco finalmente il piacere che stava provando si era tramutato in orgasmo e aveva schizzato in faccia a Giulia . Io cominciai a stantuffarla da sotto velocemente facendola sobalzare fino che riversai tutto il mio piacere nella sua figa non riuscendo a trattenermi dal sentirla così eccitata . Mauro continuava a scopare Giulia sempre più velocemente ad un certo punto baciando violentemente Francesca scaricava tutto il suo sperma caldo nella figa di Giulia che a sua volta veniva copiosamente nel sentire il marito schizzarle dentro . Francesca era ancora sopra di me , le tremavano le gambe per la posizione o per il magnifico orgasmo che aveva provato . Giulia con la sua lingua intanto ripuliva le mie anche e il mio cazzo da ciò che era fuoriuscito dalla figa di Francesca ; un mix di sperma umori e altro . Eravamo tutti sfatti dalla magnifica scopata e credo per qualche minuto ci addormentammo su quel letto tutti e quattro abbracciati . Vedemmo compiaciuti che anche le altre coppie stavano scopando sopra il letto fronte a noi facendosi rumorosamente sentire . Dopo un bacio di arrivederci salutammo Giulia e Mauro breve doccia e ritornammo al piano di sotto . Continua … 2161 0 8 anni fa
- Nella Spa 1 Nella Spa 1 La sua perversione Era da un po di tempo che si parlava di sperimentare qualcosa di diverso . Francesca ha scatenato in me una tale curiosità che finalmente mi sono convinto a provare qualcosa di eccitante e trasgressivo . Sono Roberto quarantenne con limitate esperienze sessuali , mi posso definire un verginello ma con tanta voglia di sperimentare . Ho conosciuto Francesca la mia attuale compagna in chat un anno dopo il mio divorzio e ho capito fin da subito che aveva una marcia in più sia come donna in generale che soprattutto dal lato sessuale . Nel gioco della conoscenza tradi noi al inizio del nostro rapporto abbiamo parlato molto delle nostre esperienze , lei è sempre stata molto discreta nel raccontarmi le sue storie sia con uomini che con donne . Francesca non mi ha mai nascosto di avere un lato bisex . Normalmente quando siamo liberi dai reciproci figli e da impegni lavorativi ci piace stare nel letto a fare l’amore a giocare con i nostri corpi e i nostri giochi . Un pomeriggio mentre ci accarezzavamo e stuzzicavamo le ho chiesto di raccontarmi in specifico qualche esperienza con altri uomini prima di me , mi raccontò che non ne aveva avute molte di soddisfacenti , ma con questo suo Amico era riuscita a lasciarsi andare ed è ststa l’ esperienza dove aveva provato maggior piacere . Dopo un pò di timidezza e qualche mia esortazione a farlo mi racconta di una volta aveva incontrato questo Amico particolare in riva ad un fiume in un luogo adatto a prende il sole nudi , dopo qualche bacio e toccata la voglia era salita quindi dopo averglielo per ben leccato e succhiato per farglielo diventare bello duro come piaceva a lei hanno iniziato a scopare all’aria aperta non accorgendosi che sull’altra sponda cerano dei ragazzi anche loro  prendevano il sole nudi e alla vista di quello spettacolo hanno cominciato a mastrurbarsi . Eccitatissima per la cosa confessa di aver avuto molteplici orgasmi sia per la scopata all’aria aperta che sopratutto sentendosi tutti quegli occhi addosso . Quello che immaginava e/o sperava che succedesse realmente era qualcuno dei ragazzi eccitato dai suoi gemiti dalla cavalcata che stava facendo l’avrebbe raggiunta per farselo succhiare . Francesca impazziva dalla voglia di sentirli scoppiare in un orgasmmo tutti quanti , chi dentro di lei chi sul suo corpo nudo chi nella sua bocca . Immaginandomi la scena mi è salita l’eccitazione a mille e ho iniziato a baciare il suo sesso che ricordando il l’accaduto era diventato un lago e fatta girare di schiena ho cominciato a stantuffarla con ardore in tutti i suoi buchi alla pecorina schizzandole alla fine in quel buchino stretto che ha il suo culetto sodo . Lei urlando di piacere sentendomi schizzare viene avvolta da un orgasmo anale che la travolge completamente . Mentre ci riprendiamo dalla eccitantissima scopata le rivelo che la mia testa aveva immaginato la scena e capisce da dove veniva questa mia eccitazione e che le era piaciuto moltissimo essere presa con così tanto vigore . Continuando successivamente il racconto mi dice che questo suo Amico , frequenta con la attuale compagna una Spa naturista . Le ha raccontato che era un luogo raffinato dove c’era una zona benessere e una zona distinta per il divertimento . Di comune accordo decidiamo di curiosare visto che l’argomento era interessante per tutti e due . Un caldo Sabato di Luglio partiamo per questo Club e in macchina stabiliamo le regole , niente di questo niente di quello ecc ecc . La voglia , la curiosità l’ecitazione e un pizzico di paura sale man mano che si assotigliano i Km alla nostra destinazione . Arrivati Francesca mi prende la testa con le mani avvicina la mia bocca alla sua e sento la sua lingua a contatto con la mia in un bacio sensualissimo e rassicurante , i suoi occhioni mi hanno un certo potere su di me e calmano quel pizzico di paura che in me è cresciuta . Continua… 2943 0 8 anni fa
- look me Non sarebbe passata di certo inosservata vestita in quel modo, con quegli stivali alti sino al ginocchio, a porre in risalto gambe sapientemente inguainate in una fittissima trama reticolare neutra nel colore, ma non nella vistosità dell'abito in raso la cui lunghezza non poteva celare la perfezione del corpo, evidenziandone le cosce ed obbligando lo sguardo a risalire sino all'ampia scollatura, in una alternanza di contrastanti piaceri visivi che l'avrebbero resa ancor più desiderabile. Questo doveva passare per la mente del proprio compagno, già immaginandola seduta di fronte a chi avrebbe ricevuto conferma di quell'integrale bellezza anche attraverso il ritratto posizionato alle sue spalle, la cui nudità era esibita senza alcun compromesso apparente. Morbosi presentimenti ne avrebbero attanagliato il cervello, pervadendolo con fantasie nelle quali intravedeva la non remota possibilità che venissero accelerate ben altre lùbriche voglie, sospingendola verso ipotetici beneficiari di concessioni trasferibili molto oltre la semplice soddisfazione visiva. Liberandosi dell'abito sarebbe rimasta nell'intimo coordinato dalla tonalità identica al vestito, quasi a voler mantenere ancora integra la propria esposizione che poteva solo raggiungere il culmine estremo sfilandosi anche quegli ultimi baluardi, ritardandone con maliziosa lentezza l'esibizione integrale. Statuaria sulle elevatissime calzature, ed ancora avvolta nella retinatura del collant, a conferire un aspetto ulteriormente intrigante, non celando più molto altro di se, avrebbe lasciato ad avide mani il compito di procedere nell'esplorazione assoluta di forme ormai alla portata di chi, saggiandone liberamente l'intera consistenza, ne avrebbe goduto senza più impedimenti di sorta. 1959 0 8 anni fa
- Prendere il sole... Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro). Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole. 22 2 8 anni fa
- In palestra In palestra Ero stanco. Avevo bisogno di dedicare un po’ di tempo a me stesso. Avevo lavorato troppo senza pensare a fare un po’ di movimento, di ginnastica, di eliminare un po’ di tossine. Trovai una palestra, sulla strada per andare a casa (abitavo a Monte Mario) nei pressi di Ponte Milvio. Mi iscrissi ed iniziai a frequentare, dopo le 18, tre volte a settimana. Le prime volte ero talmente impegnato a faticare per riacquistare un po’ di tono muscolare che finivo le sedute sfinito, sudatissimo e mi sedevo sulla panca completamente sfatto: dovevo riprendere un po’ di fiato prima di farmi la doccia. Dopo la seconda settimana avevo riacquistato un po’ di capacità atletica e gli esercizi a cui ci sottoponeva l’allenatore iniziavano a venirmi più facili, ero più sciolto. Pertanto meno affranto, alla fine della seduta, ed iniziavo a rendermi conto di chi avevo intorno e che faceva ginnastica assieme a me. Colsi così che un tizio, di poco più di una quarantina d’anni (io ne avevo 28), spesso e volentieri mi osservava con interesse. Aveva un certo fascino, uno sguardo libidinoso, e mi faceva provare un brivido che si trasmetteva alle mie parti basse, causandomi una parziale erezione ed uno stimolo al mio culo che si contraeva come per succhiare un cazzo! Una sera alla fine della seduta mi attardai ed andai alle docce quando quasi tutti avevano finito. Le docce erano dei box aperti davanti ed io andai ad occuparne una quasi di fronte a quella occupata dal tizio, che si era attardato aspettando che io arrivassi. Feci finta di nulla ed iniziai ad insaponarmi. Senza dare a vedere cercavo di osservare cosa stesse facendo il tizio. Io ero quasi di profilo e, una volta insaponate le spalle e le gambe, stavo dedicando particolare attenzione ad insaponare le mie parti basse e notai che lui, continuando a stare sotto la doccia, si stava lentamente masturbando guardandomi. Iniziai a passare il sapone tra le chiappe, infilandomi prima un dito, poi due, facendomi notare nel farlo. Poi mi girai mostrandogli tutto il culo mentre continuavo a mettermi un dito dentro. Passò meno di un minuto che mi sentì mettere due mani sul culo e spingere più dentro nel vano doccia e nel contempo appoggiare un cazzo tra le chiappe che, in un nulla, riuscì a trovare la strada e penetrarmi senza trovare ostacoli, lentamente ma in modo continuativo. Arrivato alla fine si fermò, godendo del possesso. Mossi un po’ i fianchi per assestarlo meglio e iniziai a contrarre lo sfintere per gustarmelo tutto. Ciò stimolò il tizio che a quel punto iniziò ad incularmi, lentamente ma profondamente, mettendomi i brividi ed assaporando completamente l’inculata. Era una cosa splendida: mi sentivo posseduto e… mi sentivo una vera troia. Era una goduria, assaporavo completamente quell’atto di sottomissione, e lui non accennava a smettere. Improvvisamente iniziò ad accelerare il ritmo, spingendo più a fondo, finché lo sentii eruttare dentro di me un fiume di sborra, calda, eccitante tanto che godetti schizzando contro la parete della doccia. Ristette dentro di me per qualche minuto, poi…. Lentamente se ne uscì mi prese il volto tra le mani e girandolo verso di se… mi baciò in bocca, lascivamente, per qualche minuto. Poi andò ad asciugarsi. Le mie gambe tremavano per le sensazioni che mi aveva dato e che mi avevano tagliato le gambe. Diventò un’abitudine, alla fine delle sedute, di attendere che gli altri avessero quasi finito di fare la doccia, prima che ci andassimo noi per poi ritrovarci in una ed avere il piacere di accoglierlo dentro di me. Fu una stagione di sedute di ginnastica ….. goduriosa ! 20 2 8 anni fa
- serata strana La serata al club si è rivelata di una noia indicibile. le coppie, curiose, indecise, con tutti i limiti comprensensibili, di un neofita desideroso di trasgredire che quando si trova sul punto di concludere, preso dal panico, si ritira. I pochi singoli, secondo il parere di Anna, scarsamente dotati, il cui unico scopo è quello di procurarsi un piacere rubato ad un fugace attimo di passione regalata dal fisico, ma completamente estranea alla mente.L'approccio di un paio di giovani ragazzi molto dotati è stato accettato con ardore dalla mia compagna, desiderosa di farsi prendere da due virgulti dotati di una attrezzatura molto stimolante. Presa in mezzo non si è rifiutata quando le mani hanno iniziato lentamente a denudarla dei pochi, provocanti vestiti, che ricoprivano la calda pelle vellutata, umida, odorosa di desiderio.l'uomo alle sue spalle, dopo averla abilmente stimolata con la bocca, sulla nuca e con le mani dalle spalle al turgido seno, la piega in modo deciso portandole la bocca tra le gambe dell'altro uomo, che pronto aveva già aperto la lampo dei pantaloni, mostrando gli slip gonfi del pene turgido. Lei apre la bocca e comincia a mordicchiare, leccare, odorare lo slip ed il suo contenuto stimolata dall'odore pungente del maschio.l'uomo alle spalle la priva del tanga e la penetra senza ritegno stimolato dagli umori caldi della vagina iniziando, con ritmo deciso una penetrazione decisa con colpi sempre più ritmati e veloci. L'amico il cui pene, torturato dalla bocca della mia compagna, uscito finalmente dalla trappola nella quale era trattenuto lo inserisce, senza alcuna difficoltà, nella bocca della donna, in fondo, fino a quando il glande rigonfio chiude la gola provocando quella sensazione di soffocamento che amplifica il piacere.La danza è sempre più ritmata, i due uomini sembrano sincronizzati e continuano a dare colpi decisi per raggiungere il piacere e sentire la femmina ansimare. L'amplesso dell'uomo che con decisione penetrava la vagina arriva violento, accompagnato da un ruggito leonino, il ragazzo sudato, esausto, si piega sulla schiena della donna spingendo in basso la testa sul pene del compagno che, all'apice del piacere, non può fare a meno di svuotare il suo sperma nella gola della femmina in estasi. I caldi umori che riempiono la bocca vengono subito ingoiati e l'abile lingua ripulisce con attenzione l'asta, ancora vibrante, appena svuotata del liquido denso e vischioso.La serata è volta al termine. quindi ci avviamo all'uscita parlando di come sia stata discretamente piacevole ed eccitante. Lascio la mia compagna fuori dal locale e mi avvio a prendere l'auto nel parcheggio al termine di un rampa in discesa. Al mio ritorno vedo la donna piegata appoggiata ad un auto di lusso che parla attraverso il finestrino aperto con l'autista. Stimolato da questa situazione mi fermo a debita distanza per lasciare evolvere la situazione. dopo qualche minuto la vettura riparte, lei si gira, mi vede e sale in macchina. Ovviamente le chiedo cosa stesse succedendo, mi risponde " Mi ha chiesto quanto vuoi". Un po' risentito, ma molto eccitato, non sapendo come reagire l'unica frase che mi viene in mente è "e Tu cosa ai risposto?" " un regalo" mi risponde candidamente. "Mi aspetta al parcheggio più avanti".Non sapevo come reagire dopo molti anni di esperienze è stata la prima volta che si è verificata una situazione simile."Andiamo" mi dice "Prima che ci ripensi, mi eccita la situazione, questa fantasia mi a sempre stimolato, ma non vi è stata mai l'occasione perché si realizzasse".L'ho portata al parcheggio, la macchina era li, lei è scesa, è salita da lui e si sono avviati in un angolo appartato del parcheggio. Io sono restato da solo per un tempo interminabile, tra l'eccitato e lo spaventato, una situazione, comunque, molto stimolante.Quando il gioco è finito, è tornata in macchina, mi a baciato in bocca avidamente. Il suo sapore era quello dello sperma maturo, l'odore testosteronico del maschio eccitato, la sua pelle morbida, elastica, rilassata, della femmina dopo che ha preso l'uomo con eccitazione.Mi ha raccontato tutto, dalla penetrazione intensa, alla mano che prende con decisione la testa e la guida senza ritegno sull'asta di carne che le penetra la bocca e li si trattiene li fino a svuotarsi completamente. Il sapore dello sperma a pervaso la sua bocca lasciandole il gusto forte che non ha calmato il suo stato di eccitazione, anzi, lo ha amplificato, tanto che, lungo la strada, mi sono fermato per soddisfare la sua voglia, a me gradita, di altro sperma caldo nella sua bocca accogliente.Non abbiamo avuto un'altra occasione simile, ma il desiderio di anna di far quantificare le sue capacità amatorie riemerge scaldando le sue voglie, amplificando il suo piacere. 2086 1 8 anni fa
- Una domenica piovosa incontrai la padrona di casa... Mai come quest'anno il meteo ci sta sorprendendo "regalandoci" mutamenti climatici quasi quotidiani e tutti rigorosamente "fuori periodo"... ed ecco che l'ennesimo fine settimana viene rovinato da precipitazioni a singhiozzo. Dopo una settimana di duro lavoro, trascorrere il sabato chiuso dentro casa, a guardare la tv, a chattare con qualche amica qui su A69 o a leggere qualche pagina di un libro, non è decisamente il massimo. Domenica mattina quindi decido, se pur con un cielo coperto e buio, di uscire comunque a fare un pò di spesa al supermercato. Lo faccio più per uscire di casa che per reale necessità e proprio perchè non ho niente di particolare da comprare vago liberamente tra i vari scaffali e, a dire il vero, la mia attenzione è molto più attirata dal fisico di qualche avvenente cliente che non dai prodotti esposti... Uno in particolare ha attirato la mia attenzione, una bella donna (o almeno il mio cervello è convinto di ciò, ma ho avuto modo di vederla ancora solo da dietro) che si aggira anche lei tra gli scaffali spingendo un carrello con pochi prodotti all'interno ma che le permette di di essere utilizzato come appoggie per le braccia mettendo così in evidenza un bel culo, avvolto in un paio di leggins che lasciano appena intuire la presenza di un perizoma al di sotto, e reso ancora più interessante dai tacchi alti che porta con assoluta disinvoltura. Ormai ipnotizzato dal suo ancheggiare seguo per qualche minuto il suo stesso percorso ma sempre più incuriosito decido che è giunto il momento di dare un'occhiata anche al davanti, cambio quindi corsia e faccio in modo di spuntare davanti a lei, una volta girato l'angolo ecco la sorpresa: "buongiorno signor Dolce (ovviamente nome di fantasia...) come sta, da quanto tempo non ci si vede, tutto bene con l'appartamento?" Io: "buu bu buongiorno signora Giulia (nome reale), eh si in effetti è parecchio tempo che non ci incrociamo, ma cosa ha fatto ai capelli? Non li ricordavo biondi non questo rosso/castano?" Lei: "allora è proprio vero che non ci vediamo da tanto tempo, da quando mio marito è partito per un lavoro all'estero ho deciso di rinnovare un pò il mio look... e lui ormai sono più di 2 mesi che è in Inghilterra, quindi decisamente sono almeno 2 mesi che ho cambiato colore!" Io: "capisco, caspita sembra veramente un'infinità. Da dietro non l'avrei sicuramente riconosciuta (cosa per altro assolutamente vera!)" Proseguiamo così con alcuni minuti di convenevoli e ci salutiamo, continuando ognuno per la propria strada. Onestamente l'aver realizzato che era mia padrona di casa mi aveva un pò spiazzato, era si una bella donna ma avevo sempre evitato di considerarla una donna con cui poterci fare qualcosa... mi ero trasferito da poco nel nuovo appartamento e non volevo assolutamente problemi con il marito. Continuo a scorazzare tra le corsie prendendo stronzate varie e buttandole nel cestino che trascinavo, arrivo nella corsia dove sono esposti preservativi e lubrificanti vari, prendo una confezione di Control e li lancio con disinvoltura nel cestino continuando a camminare ma sento una voce da dietro: "mi pare di capire che il suo nuovo appartamento non è proprio un luogo di castità" e poi una risatina decisamente maliziosa, mi volto ed è ancora lei. Sorrido, la saluto nuovamente e mi allontano, ma quella risatina mi risuona in testa... Mi avvio alla cassa, pago, prendo le poche buste ed esco dirigendomi verso casa. Non riesco però a togliermi dalla testa la bella visione del posteriore della mia padrona di casa legandolo alla risatina maliziosa, ci penso e ci ripenso, ma ancora una volta vengo riportato alla realtà da quella voce: "le va se facciamo assieme la strada fino casa?" ... ovviamente non posso rifiutare e il tragitto che all'andata era di qualche centinaio di metri al ritorno sembra essere infinito. Lei parla, mi racconta del marito che è lontano da tanto tempo, e io mi distraggo spesso e volentieri per colpa della sua abbondante scollatura... eh già, questa fantastica signora non ha solo un bel culo, ha anche un bel paio di tette che sembra non voler affatto nascondere... Mancano ancora pochi metri per raggiungere il cancello di casa quando il meteo decide di regalarci un altro cambio repentino, prima solo qualche goccia e dopo qualche istante ecco un acquazzone violento che dura non più di un paio di minuti. Cerchiamo un riparo di fortuna e a stento riusciamo a ripararci grazie al cornicione del palazzo difronte al nostro. Anche se il peggio sembra essere ormai passato non ha però smesso completamente di piovere, ci guardiamo e decidiamo di bagniarci piuttosto che rischiare che arrivi un temporale. Arriviamo al cancello, io ho le chiavi a portata di mano mentre la signora le ha in borsa, quindi apro lasciando entrare prima lei dopodiché ci dirigiamo ai nostri appartamenti che sono sullo stesso pianerottolo. Una volta al riparo ci salutiamo ancora una volta e mi ringrazia della compagnia ma mentre cerca le chiavi nella borsa non posso far a meno di notare, complice la pioggia che le aveva abbondantemente inzuppato la camicetta, che i suoi capezzoli sembrano essere particolarmente grossi e duri... La prima cosa da fare una volta dentro casa è correre in bagno a togliermi le cose bagnate di dosso, asciugarmi un pò ed infilare i pantaloni di una tuta e una maglietta di cotone a mezzemaniche. Torno così in cucina e inizio a sistemare quel pò di spesa che avevo fatto, mette gli affettati in frigo, il caffè al suo posto e lascio la confezione di preservativi sul tavolo per poi portarla in camera da letto. Ora è finalmente arrivato il momento del relax, accendo l'impianto stero e metto a suonare una playlist random dal computer, mi verso del prosecco e mi siedo beatamente sul divano iniziano a fantasticare sulla "strana" mattinata e sul piacevole incontro fatto al supermercato. Penso al culo di quella bella signora, al suo sorriso e ai suoi capezzoli bagnati, inevitabilmente mi inizia ad aumentare la pressione tra i pantaloni, niente di esagerato... ma la mia padrona di casa ormai era diventata molto più interessante di quando io avessi voluto, la immaginavo sola in casa che sul divano si consolava senza marito e con qualche giocattolo o surrogato, o sotto la doccia che cercava di darsi piacere, insomma ormai era chiaro... la desideravo e più pensavo a lei e più mi si ingrossava l’uccello. Un altro sorso di prosecco ed il bicchiere è ormai vuoto, allora mi alzo dal divano per riempirlo nuovamente ma il campanello della porta inizia a trillare, do un’occhiata dallo spioncino e cazzo! è lei!!! Io ho ancora una semi-erezione non del tutto trascurabile, ma il campanello continua a suonare e non posso non aprire. Io: “Signora Giulia, cosa succede?” le chiedo vedendola piuttosto innervosita Lei: “è da quando siamo rientrati che cerco di fare una doccia, ma non riesco a far funzionare quella caldaia del cazzo! Potrebbe provarci lei signor Dolce?” Prendo le chiavi di casa che erano appoggiate proprio accanto ai preservativi e andiamo verso casa sua. Una volta entrati mi indica la strada verso il ripostiglio dove si trova la caldaia che, a giudicare dalle spie accese, sembra indicare di essere andata in blocco di protezione. Cerco l’interruttore generale e chiedo alla signora di spegnerlo per qualche secondo e poi riaccenderlo, un paio di minuti e le la caldaia sembra riaccendersi in modo corretto. Io: “ora dovrebbe funzionare, proviamo” Lei: “vediamo direttamente in bagno se finalmente arriva acqua calda” Entrati in bagno lei si china verso la vasca da bagno per aprire l’acqua e mette ancora in mostra il suo perfetto fondoschiena, ma io non ci faccio caso… sono troppo distratto da in vibratore che fa capolino da sotto un asciugamano posato su uno sgabello accanto la vasca. Lei continua a controllare la temperatura dell’acqua senza voltarsi, quindi non si accorge ne di quello che sto guardando ne tanto meno nel mio cazzo che si ingrossa nuovamente. Le chiedo se funziona così posso andare via lasciandola alla sua doccia calda e il tono calmo e pacato della sua voce conferma che ora è perfetto, si volta per ringraziarmi e noto subito che i suoi occhi fissano il mio basso ventre prima e quasi in modo automatico lo sgabello con il vibratore subito dopo. Il suo volto sembra cambiare colore e i suoi occhi iniziano a fissare il pavimento, allora la saluto e faccio per andare via cercando di togliere entrambi da un ormai evidente imbarazzo. Mentre volto le spalle lei quasi a giustificarsi dice: “sa signor Dolce un uomo manca da questa casa da ormai 2 mesi è come ha avuto modo lei stesso di vedere con la caldaia io sono una donna che non sa proprio stare senza un uomo…” Mi blocco sulla porta, senza voltarmi le rispondo: “beh signora Giulia ora sa benissimo dove poter trovare un uomo che la può aiutare con le sue necessità quotidiane” Lei: “e se le mie necessità fossero di tipo umano?” Io: “io sono umano, quindi sarei sicuramente in grado di soddisfarle… e lo farei con grande piacere” Lei: “eh già, lei è proprio umano… non come il mio giocattolo di gomma” Io: “la gomma è fredda e inanimata, non potrà mai sostituire il calore e il sapore umano… non crede?” Lei: “non saprei, forse ha ragione… però è da così tanto tempo che mio marito non c’è che ho dimenticato che sapore ha un uomo, però lei sicuramente signor Dolce avrà un buon sapore, beate le fanciulle con cui userà tutti quei preservativi che ha comprato…” e nel pronunciare queste parole la sento che mi si avvicina. Io ero sempre di spalle, non avevo osato voltarmi verso di lei, il cazzo era ormai durissimo e i pantaloni della tuta nulla poteva fare per tenerlo nascosto… Si appoggia alla mia schiena e la mia maglietta di cotone mi permette di sentire chiaramente le sue tette nude e si suoi capezzoli duri, mette le mani sulle mi spalle, si stringe ancora di più a me e lentamente lascia scivolare le sue mani lungo le mia braccia, fino a raggiungere le mie mani immobili lungo i fianchi. Lei: “ho voglia di sentire il tuo sapore in bocca, voglio quel bel cazzo che nascondi lí davanti… pensavi forse che non l’avessi notato???” … e prima ancora di finire di pronunciare quella frase le sue mani si erano già infilate nella mia tuta e stavano accarezzando il cazzo in tutta la sua lunghezza. La lasciai fare, sentivo nel suo respiro un desiderio ardente, le sue mani erano delicate e sapienti si muovevano con indubbia abilità. Dopo avermi fatto girare mi fissa qualche istante negli occhi e con un rapido gesto mi abbassa pantaloni e slip inginocchiandosi difronte a me, continua ad accarezzare la mia asta e dopo averlo scappellato inizia a baciare il mio glande con una delicatezza ed una lentezza esasperanti. Sono in balia della sua bocca, delle sue labbra calde che avvolgono dolcemente prima la cappella e poi scendono fino a far sparire per intero l’asta. L’alternarsi di labbra e lingua mi fa letteralmente impazzire, vorrei riempirle la bocca con il mio caldo liquido, ma resisto… Lei: “si, avevi proprio ragione, il calore e il sapore del cazzo vero non hanno nulla a che vedere con quello della plastica, ma ora voglio assaporare anche la tua sborra… ti prego riempi la bocca” … continua ad andare su e giù, la lingua ruota intorno la cappella, ma io voglio resistere ancora, voglio farglielo desiderare ancora di più… ma lei aumenta il ritmo, vuole farmi godere e lo vuole ora! Si aiuta con le mani, massaggia le mie palle e si spinge il cazzo fino in gola, non vuole più aspettare, cerco di frenare il suo movimento afferrandole la testa per rallentarne il movimento, ma lei capisce le mie intenzioni e rallenta ma le sue mani si spostano dalle palle all’ano e senza alcun preavviso fa scivolare un dito al suo interno ed è la fine, perdo il controllo di me stesso e inizio a spruzzare lunghi getti di calda sborra dentro di lei che non ne lascia fuoriuscire neanche una goccia, ingoia tutto avidamente e mi lascia solo dopo aver ripulito attentamente ogni centimetro quadrato del mio ormai completamente svuotato pene. Lei: “avevo quasi dimenticato quanto mi piace questo sapore, ora che me l’hai fatto ricordare ti toccherà darmene una razione quotidiana… finché non rientra il mio bel maritino. Ma non preoccuparti, potrai anche tu assaporare il mio, per oggi però dovrai accontentarsi solo di questo…” si infila una mano tra le cosce, e dopo essersi toccata sfila la mano dagli slip e la porta sulle mie labbra per poi infilarci dentro le dita permettendomi di leccarle sentendo il fantastico sapore dei suoi umori. Lei: “ora puoi andare, ci rivediamo domani, ma quella confezione di preservativi che hai comprato tienila a portata di mano…” 26 1 8 anni fa
- Una decina di anni fa…… antonella! Una decina di anni fa...... la mia sede di lavoro non era all'Eur ma al centro vicino a Termini. Tutte le mattine si arrivavo con un paio di colleghi di lavoro verso le sette di mattina, ci si fermava al solito bar d'angolo e si faceva colazione. Sempre le stesse facce e gli stessi commenti, una monotonia quasi logorante. Un bel giorno, in primavera (quando le stagioni avevano ancora un po' di significato), noto che nel banco, separato da quello della caffetteria, dove preparavano tramezzini, panini, e ogni ben di dio per l’ora del pranzo, si stagliava una nuova figura femminile. Una biondina sui 40/45 anni non molto alta ma ben proporzionata, un nasino un po’ a patata ma due occhi di un azzurro così profondo che si notavano anche a distanza e da dietro il vetro di separazione. Come solito uso del bar tutti vestiti di nero, maglietta pantaloni o gonna e grembiale, uno sguardo rapido, un sorriso di cortesia e lì finisce la cosa. Giorno dopo giorno sempre più sguardi sorrisi e primi ammiccamenti ingenui tipo occhiolino di saluto, bacini distribuiti anche alle altre due ragazze che erano al bancone del caffè. Sai le solite cose per scambiare due chiacchiere in attesa che aprissero i tornelli. Ovviamente i nomi si cominciavano a conoscere piano piano senza spingere oltre la mano anche se sia da una parte che dall’altra si notava un sempre più interessamento ad una conoscenza che non voleva e non poteva restare chiusa in quelle quattro mura. Buongiorno Antonella…… (questo è il suo nome) “ciao Antonio” , ma oggi sei più bella del solito…… “seeee dai….. a 45 anni con una figlia di 16 e un ex marito che rompe come se fosse ancora MARITO…. Sai che bella?” un sorriso smagliante si gira e si inchina per prendere della roba dal frigo sotto il bancone…… ovvio non c’era nessuno in vista…. Ai miei occhi appare una visione divina …… dalla minigonna nera….. spuntano due cosce da paura in autoreggenti nere (sempre la divisa del bar) che finivano in un perizomino turchese ma talmente fino che l’occhiolino del di quel culo marmoreo non riusciva per nulla a nascondersi anche volendo. Si rialza si aggiusta la gonna gira poco il viso e fa un sorrisino ammiccante….. come voler dire ti piace come sono? Avevo il cazzo in gola. Giorni dopo sempre più infoiato dalla visione che non si voleva staccare dalla mia mente e lei sempre più ammiccante e visibilmente interessata, bacini con la mano mandati mentre passavo davanti alla vetrina dell’area ristorazione con sue risposte facendo l’occhiolino o rimandandomeli con la mano, mi fermo un po’ di più del solito al bar. I miei colleghi, “è ora, non vieni?” arrivo un attimo solo, prendo delle gomme e sono da voi. Antonella per puro caso era alla cassa, mi avvicino per parlarle da vicino lei si sporge e mi dona la sua scollatura aperta e senza reggiseno. Due tettine minute, diciamo una seconda, però ben fatte e con due capezzoli così grossi e sporgenti da far girare la testa. Sapendo i suoi orari….. dalle sei di mattina alle dodici, le dico se alla fine del suo turno ci potevamo vedere per parlare un po’ più in tranquillità. OK mi fa lei con vero piacere, oggi però non posso, problemi personali. Domani sono di riposo e ho da fare con mia figlia, giovedì va bene? “Ci mancherebbe dolce Antonella, tu sei padrona di tutto ciò che ti aggrada e se continui così, anche del mio cuore”. “Seeeee anche del tuo cuore non mi far ridere e arrossisce un poco”. Con fare spudorato, nascondendo la cosa col mio corpo, prendo un pacchetto di gomme e sfioro un suo seno con il dito centrando in pieno il suo capezzolo che sento e vedo immediatamente rispondere ed indurirsi uscendo ancor di più se ciò fosse possibile, lei tira su gli occhi un po’ imbambolata e mi fa: “me voi fa morì? mica poi fa così è?" ma mi strizza l’occhio, bacino inviato al volo mi giro e vado in ufficio. Il martedì passa lento, dando ogni tanto un’occhiata fuori dalla finestra della mia stanza. Alle 12 la vedo uscire e la vedo girarsi e guardare in su, forse per cercarmi? non so, ma anche se fosse i doppi vetri impediscono la visione dall’esterno. Il mercoledì passa ancor più lento che mai, dai domani ci stai un po’ insieme e vedrai che sarà una bella giornata, comunque vada, anche perché è una persona con cui si sta bene. Si una bella gnocca con cui fare sesso alla grande, ma non sono alla ricerca sfrenata di fiche da inscrivere sul taccuino delle prede. Non me ne po’ di meno, cerco una donna con cui, prima di tutto, stare bene semplicemente parlandole, ascoltandola, guardandola negli occhi e capire cosa mi vuole dire. Arriva giovedì eeeeeeee alle sette…… cazzo ma Antonella non c’è non la vedo, magari è in bagno….. Giorno ragazzi……(Stefania la barista) se ragazzi a 50 anni…..magariiiiiii….. Ehi ma Antonella?, con nonchalance, ha telefonato che non si sente bene un po’ di febbre e si scusa….. Stefania mi fa l’occhietto. Che peccato, mi dispiace, se la senti falle gli auguri da parte nostra. (Stefania….. se vostri è? O tuoi?)….. scherzando…… a Stefà che me fai la gelosa? C’ho il doppio degli anni tuoi….. ed esco ridendo. Dentro di me ero però del tutto giù….. ma fa niente….. il messaggio comunque sia da una parte che dall’altra era stato inviato e recepito. Venerdì stavo sulle braci ardenti, le ore non passavano mai e la voglia cresceva sempre di più. Alle tre circa drin drin il tel dell’ufficio…. Un numero di cellulare sconosciuto…… e ora chi è che chiama? Lavoro da fuori? Va bè mi tocca …….. pronto (e la solita filippica per presentare l’ufficio con cui ci si è collegati. Ciao sono Antonella……. Che bello ….. non me lo sarei mai aspettato….. ma come hai fatto ad avere questo numero che è un riservato? Beh anche io ho i miei informatori, hahahaha, e non potevo lasciarti così senza almeno delle scuse per la buca che ti ho dato. Ma dai, ho saputo che non ti sentivi bene e per me quello era più che sufficiente, comunque questa tua chiamata mi ha fatto veramente piacere. Lo sai che i nostri telefoni visualizzano in numero che chiama….siiiiii? Senza problemi Antonio carissimo, utilizzalo quando vuoi e se puoi. Ti volevo solo dire che mi sono assentata non proprio perché ero malata ma per altri miei motivi “mensili” capito….no? Ricevuto chiaramente……. “Lei” facciamo per lunedì quando smonto? Perfetto…… passerò il sabato e la domenica a contare le ore che ci dividono……. “Lei”….. da una bella chiacchierata è? “Io” ma senza problemi, ci mancherebbe. Ok allora a lunedì. A lunedì, dolcissima……. Passa un buon W.E. Anche tu ……. E non mi pensare troppo…… tanto lo so che lo farai……. Come lo farò io….. kisss …. E chiude la comunicazione…… Di nuovo cazzo dritto……. Dentro di me……. Questa ci sa proprio fare con gli uomini….. Passano il sabato e la domenica…… con la testa fra le nuvole…… al punto che in casa “ma che c’hai anto’”? Ma che ne so i soliti pensieri …… di casa e di lavoro….. booooooo (facendo lo gnorri alla grande). Arriva il lunedì, sette in punto…… giorno ragazze…… solito cornetto e cappuccino……. Sbircio di la e la vedo sempre biondina ma con i capelli raccolti dietro a coda di cavallo…… gli occhi sono ancor più visibili, i capelli tirati indietro le fanno assumere una forma quasi orientaleggiante, azzurri e profondi, un rossetto rosso brillante ma non eccessivamente vivido…… il quale non involgarisce il viso…… camicetta nera a mezze maniche un bel po’ trasparente che viene castigata solo dal grembiule sulla parte anteriore…… ma fa ben capire girandosi che non indossa il reggiseno…… sbircio un po’ giù …. pantaloni……. e scarpe da ginnastica……. Va bè ma che me frega? Tanto è la prima uscita e ci servirà per conoscerci meglio e CAPIRE…… Lei si gira, mi vede, un sorriso, strizza l’occhio e con la mano fa il gesto di…… ci vediamo dopo…. Quello con l’indice che gira….. annuisco le tiro un bacino subito accolto e rinviato ed esco……. Ore 12……. meno qualche minuto…… Ragà io esco è? Ci vediamo fra un po’…… dentro di me spero di no…… 12 in punto esco dal portone e vedo uscire lei dal bar……. Si gira un attimo e mi fa segno di seguirla…… capisco che non vuol far capire a nessuno che si andrà insieme da qualche parte a chiacchierare e a mangiare insieme per conoscerci realmente per quello che siamo e che vogliamo. Tanta la voglia di stare con lei….. cheeeeee …… ma cacchio non ha i pantaloni neri e le scarpe da ginnastica…… una gonna rossa poco sopra al ginocchio con uno spacco vertiginoso che quasi arriva al sedere, delle calze nere con il filo dietro e quando cammina si vede chiaramente il bordo orlato finemente delle autoreggenti e un paio di decolté molto fini ma con un tacco che supera i 10 cm e che le tirano su il culetto ben formato e alquanto generoso. Sopra come avevo intuito la camicetta nera molto fine e fina…… che già da lontano mette in risalto le due tettine ben fornate ma soprattutto i suoi capezzoloni……. Un’aureola piccola ma con dei capezzoli veramente grossi e sicuramente gustabili. Giriamo l’angolo si ferma, si guarda intorno e mi si avvicina dandomi un bacio sulla guancia, immediatamente contraccambiato. Mi fa….. tu sei a piedi?...... “si vengo sempre con i mezzi pubblici già ho preso troppe multe e non mi va di integrare le casse comunali”. Ok io invece ho la macchina, ci allontaniamo da qui? Ok come desideri. Arriviamo alla sua macchina una vecchia utilitaria ma molto ben tenuta, apre, entriamo lei si assesta al posto di guida e non posso fare a meno di notare le sue stupende cosce scoperte fino a far intravedere il bordo delle autoreggenti……. Noto anche un asciugamano di spugna sulla seduta del sedile di guida….. penso che, essendo in pelle sintetica la tappezzeria della macchina le da fastidio alla pelle scoperta, ma non ci faccio caso più di tanto essendo concentrato su quelle stupende cosce. Mette in moto e parte. Io le faccio, “ti va di andare a mangiare qualche cosa così parliamo un po’”? Nooooo per carità è da questa mattina che preparo roba da mangiare che ne ho il disgusto, magari in un bar a prendere una bibita e parlare un po’, fuori mano così non corriamo rischi, ma non per me….. per te che sei sposato. Sa anche quello anche se non porto la fede. Mi metto di ¾ sul sedile del passeggiero per poterla guardare meglio mentre si parla del più e del meno mentre guida e per sciogliere sempre di più il ghiaccio, sempre se ci fosse stato, ci siamo presi subito…… e ne ero felice…… gira a destra e gira a sinistra e ogni volta che girava la camicetta si apriva e mi mostrava i seni anzi in seno sinistro…….. Lei di punto in bianco……. Ma ti piacciono proprio tanto? Io…. Cosa? Quasi ingenuamente…… Le mie tette…… E da buon filibustiere….. e perché le gambe le mettiamo da parte? Noooooo fanno parte del kit…… e giù una gran risata di tutti e due……. Mi avvicino e le do un bacino sul collo. Qui si va ad intruppare è? Stai attento che non sono per nulla frigida….. mi basta poco per partire in tromba (tromba, temine usato a caso o ben concepito? Dubbio!). Mi fa “andiamo dalle mie parti”? Ok andiamo pure….. in che zona? Capannelle. Va bene…… poi casomai senza che rientri prendo il trenino e ritorno a Termini….. Ci fermiamo ad un bar sulla Via Appia…… un caffè al volo e di nuovo in macchina. Parcheggia proprio nel parcheggio della stazione di Capannelle, un po’ scostati dal traffico della stazioncina….. si tira indietro col sedile e si stiracchia un po’ …… mettendo in risalto dalla camicetta che si è maggiormente attillata i due grossi capezzoli che vedo non essere normali ma sull’eccitato……. Allungo una mano e con il palmo ci gioco un po’ lei socchiude gli occhi e mugola dal piacere lo sento indurirsi ancor di più mentre sento che scivola un po’ in giù dal sedile lasciando che la gonna si tiri quel tantino in su da lasciar scoperto il bordino inferiore del perizoma rosso come la gonna….. intuisco da colore che si sta inzuppando tutto……. Avvicino il viso al suo …… non mi da il tempo di avvicinarmi che si impossessa avidamente della mia bocca e cerca spasmodicamente la mia lingua con la sua……. Un lungo bacio con ovvio impossessamento di quelle stupende tettine lasciate li volontariamente impertinenti e desiderose di essere accarezzate delicatamente…… Staccandosi…… mi dice…… non sai da quanto tempo desideravo assaporarti tutto……. E si riappiccica alla mia bocca ma questa volta la sua mano corre sulla patta dei miei pantaloni alla ricerca del mio membro che è già ampiamente in erezione …… lo tasta e saggia con mano esperta….. mentre io le sbottono un paio di bottoni della camicetta e mi impadronisco con la bocca di un capezzolo….. è grosso, caldo e voglioso di essere succhiato intravedo il suo tirare indietro la testa e l’ inarcarsi del bacino……. Capisco che vuole anche lei che mi impadronisca del suo sesso come lei sta facendo con il mio, calo la mano tra le cosce semiaperte che subito si dischiudono ancor di più e già da sopra il perizoma mi trovo in un lago di umori. Lo sposto un po’ e trovo subito la sua calda liscia (totalmente depilata) e bagnatissima fica pronta a ricevere i miei massaggi sul clito e un dito dentro di essa……. Ora capisco l’asciugamano sul sedile……. La sua fica fiotta umori su umori, incessantemente…… è un vero lago. Nel frattempo lei è riuscita a tirarlo fuori e a farlo suo mi sta facendo un segone da vera esperta……. Mi dice fermati un attimo……. Obbedisco e immediatamente si china su di me e fa suo il mio cazzo con la bocca…… alla faccia se sa fare i pompini….. lo succhia talmente bene che sento tirarmi dietro la nuca…… rilascia la succhiata e senza tirarlo fuori gli gira intorno con la lingua e poi lo ingoia tutto fino alle tonsille lo ritira fuori tenendo un risucchio da paura e lo smanetta anche con la mano……. Le dico…… guarda che con questo lavoretto mi fai venire è? E anche a breve……. Lei….. mh! mh! e continua imperterrita……. Si stacca un attimo e con occhi avidi mi dice……. Ti bevo tutto neanche una goccia mi deve sfuggire…….. l’ho subito capito che ti dovevo avere….. e tu sarai mio…… in tutto…… e ti darò tutto di me stessa, e si rituffa in un pompino magistrale……. In breve sento salire su lo sperma e lei se ne accorge…… mi strizza le palle e con un sussulto lo sento rientrare……. È una maestra e le piace anche averlo tutto in bocca…… alla fine le scoppio in bocca e, come aveva detto, non ne lascia una goccia……. Lo beve tutto……. Poi sale su e mi bacia sulla bocca che sa ancora del mio sperma………. Dopo poco mi sento in dovere di far godere anche lei. Un po’ difficile leccarle la fica in una utilitaria e inizio un ditalino di quelli che so fare molto bene…… lavorando clito fica e anche il culetto……. La sinistra gioca col clito e la destra pollice nella fica e indice nel culo scopandola contemporaneamente (ho le mani molto grandi…. a buon intenditor o intenditrice, per meglio dire), la sento gemere e inarcarsi ad ogni affondo di dita e mugolando dice ma hai due cazzi al posto delle dita ……. Si sto venendo……… e mi allaga tutta la mano arrivando fino al polsino della camicia e bagnando anche quello……. Non avevo mai visto tanto flusso in vita mia…….. Scusami ma penso abbia una disfunzione quando vengo sono in grado di farne dei litri….e non è pipì come molti pensano…… se ti da fastidio dimmelo pure. Fastidio? Tutt’altro sono piacevolmente colpito……. Immagino solo quando ti leccherò la fica e tu mi inonderai…… dev’essere un’esperienza unica……. Socchiude gli occhi e mi fa un sorrisino dolce ed incantevole……. Lo saprai molto presto tesoro mio…… se scopi con il cazzo come mi hai scopata con le dita mi farai morire di certo…….. Intanto si era un po’ imbrunito ……. Si erano già accesi i lampioni ma erano lontani da noi……. Lei si guarda intorno cercando di vedere se c’era in giro gente…… mi guarda e dice ….. un solo assaggio perché qui in macchia non mi piace farlo …… sgancia il sedile mi dice…… scivolo giù lei si sposta definitivamente il perizoma ormai completamente fradicio……. Mi viene sopra lo prende in mano e se lo infila nella fica…….. poi……. Due o tre cavalcate e dice…… “si è proprio della mia misura” si alza lo tiene di nuovo con la mano e cala col suo caldo e morbido culo sul mio cazzo ingoiandolo tutto fino in fondo…… Questo è stato l’inizio di tante stupende scopate e inculate che abbia mai fatto in vita mia. 23 2 8 anni fa
- come una puttana ...Distesa sul letto in maniera lasciva non mi sottraggo agli sguardi di ammirazione che le mie forme producono, raccogliendo silenziosi consensi in grado di offrire più di quanto sottolineerebbe un fraseggio banale... 3743 0 8 anni fa
- Lussuosa nonche lussuriosa settimana al caldo. La mia Lei è oggettivamente magnifica, Mora poco più che 30enne alta 1,70 fisico atletico seni piccoli e sodi, gambe e lato B da FAVOLA…. IO 45enne non palestrato ma dal fisico atletico molto alto e senza pancetta…. Entrambi intolleranti alla peluria. Fantastichiamo molto e concludiamo poco. La mia Lei ama molto guardare ed essere guardata ma non prova piacere a vedermi con altre donne quindi siamo usciti dal mondo dello scambismo, anche se a dire il vero ci eravamo solo affacciati. Quest’anno per svernare siamo andati in Tanzania nel villaggio più esclusivo di Zanzibar. Inspiegabilmente Il villaggio era semideserto; un inserviente ci ha accompagnati in camera a bordo di una GolfCars, pur sapendo di aver prenotato una stanza lussuosa non mi aspettavo una vera e propria villettina con giardinetto privato, la mia Lei era entusiasta. Una rapida doccina e poi sul letto per un po di relax, il nostro rilassamento è terminato con una piacevole scopata che ha sancito il vero senso alla vacanza di piacere. Ci siamo preparati per la spiaggia, adoro vedere i micro costumi che indossa mia moglie, più eleganti di un perizoma ma molto più sexy, i seni appena coperti e il culo in bella vista grazie alla piccola brasiliana, e davanti il piccolo lembo di stoffa non lascia dubbi, questa splendida creatura non ha la minima peluria, infila un mini abito colorato calza le sue sgargianti zeppe e usciamo dalla villetta, constatando con grande stupore che l’anziano inserviente era all’esterno alla guida della Golf Car che ci attendeva, mi venne il dubbio di aver esagerato con la mancia e con la mia Lei ci guardammo allibiti, saliti sul piccolo veicolo elettrico ci facemmo portare alla reception per ricevere tutte le informazioni riguardanti orari e luoghi del villaggio. IL direttore in persona dopo una calorosa e professionale accoglienza ci ha spiegato tutto ciò che riguardava il villaggio, dalle sue spiegazioni abbiamo compreso con piacevole stupore che essendo un villaggio della massima categoria il cliente non aveva alcuna limitazione spazio temporale ne per i pasti nei per i servizi e in particolare nel nostro pacchetto luxury si aveva a disposizione una guida autista per tutto il giorno per tutta la durata del soggiorno; ecco spiegato il mistero dell’anziano uomo di colore che ci attendeva alla guida della macchinina. Al che la mia Lei con educazione ma molto decisa fece presente che non le piaceva vivere in spiaggia o avere fuori dalla camera l’incombente presenza dell’anziano africano, il direttore non comprendendo che lei ne faceva una questione di privacy e non di discrimazione di razza o di età, le disse che poteva cambiare l’autista maggiordomo, la mia Lei a sua volta non comprendendo che lo diceva seriamente disse che ne voleva uno europeo, giovane e palestrato, dopo aver fatto una spontanea risata salutammo il direttore andammo al bar della piscina per berci una bibita fresca. Tornati verso la reception per prendere il sentiero della spiaggia il nostro autista non c’era più, ci viene incontro un ragazzo italiano abbronzatissimo, che con nostro grande stupore ci dice di essere il nostro autista, i e la mia Lei ci guardiamo e sorridiamo divertiti, il direttore l’aveva presa sul serio. “Senti le dico il servizo c’è sfruttiamolo”, cosi ci facciamo accompagnare, gli chiediamo di portarci in una spiaggia a sua scelta, dopo un breve tragitto arriviamo in una piccola baietta incantata, il ragazzo scarica i lettini e l’ombrellone dalla macchinina piazza sotto l’ombrellone un fornitissimo frigo bar e se ne torna sulla GolfCars sfruttando l’ombra. Noi ci facciamo un bagno tonificante nell’acqua cristallina per poi stenderci sul morbido bagnasciuga di splendida e incontaminata sabbia bianca, ci coccoliamo e inizio a stuzzicarla con una fantasia trasgressiva chiedendole cosa intendeva fare adesso che aveva ottenuto l’autista giovane e palestrato, Lei rispose che era veramente un bronzo e che ci avrebbe fatto tutto ciò che io le avrei chiesto e permesso di fare, il cazzo mi si indurì Lei se ne accorse e inizio a massaggiarmelo sopra il costume, le dissi che il ragazzo anche se lontano sicuramente ci vedeva bene, la sua carezza diventò una sega, allora le dissi fammi un pompino così vede quanto sei zoccola, non si fece pregare spostò il costume e iniziò a farmi con maestria un magnifico pompino. Porgeva il suo splendido culo verso il ragazzo che era lontano una cinquantina di metri ma anche se non poteva vedere i dettagli non poteva certo dubitare su quanto stavamo facendo, Lei interrompe il pompino e mi guarda, ci baciamo poi mi dice fallo avvicinare sono curiosa voglio vedere il nostro ragazzotto da vicino; Ancora con il cazzo duro nel costume lo chiamo si avvicina, gli dico che non ci siamo presentati così facciamo le presentazioni, si chiama Eros ed è originario di Milano, gli diciamo di mettersi a suo agio lo invito a togliersi i bermuda e la maglia bianca per fare un bagno, è un ragazzo sveglio ed educato ringrazia e si spoglia rimanendo con un costume bianco sfoggiando una smodata erezione di un cazzo di lungo oltre i venti centimetri e grosso veramente grosso l’derente costumino non lascia dubbi e conferma che aveva visto la mia Lei in azione e le era piaciuta. Eros agli occhi della mia Lei, “ma è una statua sarà alto quasi un metro e novanta è tutto un muscolo e ha un gran cazzo, attento perché se mi dai il la questo me lo faccio proprio” e sorride la zoccola. IL gioco mi piace e quando Eros esce dall’acqua prendo in mano la situazione, gli chiedo di restare al sole con noi, lui va a prendere un telo gigante lo stende e ci sistemiamo prima io e mia moglie poi lui a fianco a me, ma io in testa ho solo un pensiero trasgredire e provocare, mi alzo vado in riva faccio finta di sciacquarmi le mani torno e mi stendo in fianco a Lei in modo che resti in mezzo tra noi. Sono inquieto non riesco a riposare al contrario delle mia Lei e del ragazzotto, entrambi dormono di pancia, così armeggio con il costume di mia moglie lo calo più giù dei fianchi fino a scoprire visibilmente la fessura, le slaccio il pezzo sopra e lo sfilo da sotto Lei apre gli occhi mi guarda, le faccio segno di fare silenzio e le sussurro in un orecchio, goditi la fortuna di avere un marito porco che ti lascia realizzare ogni desiderio Lei sorride passa la lingua tra le labbra e socchiude nuovamente gli occhi. Con il mio piede spingo delicatamente il piede di Lei fino al contatto con quello di Eros, lui apre gli occhi e mantiene il contatto, le guarda il culo e così io inizio a massaggiarle il culo con l’olio abbronzante, Lei fa sempre finta di dormire, sciolgo i laccetti laterali del costume e Lei resta a culo nudo, prendo una mano di Eros e la poggio sul culo della mia Donna, le massaggiamo le natiche con abbondante olio, che le cola sul buco del culo e ancor più giù sulla figa, con il pollice le penetro agevolmente il culo e il medio lo affondo completamente nella figa, Eros continua a massaggiare facendole muovere per bene le chiappe in modo che le mie dita la masturbino per bene, dopo neanche cinque minuti di cure e attenzioni ansima vibra ed esplode in un orgasmo incontenibile, la carezzo dolcemente si gira a pancia in su, scendo tra le sue cosce il mio cazzo è duro al massimo la penetro e inizio a scoparla energicamente, mentre ordino a lui di tirar fuori il suo cazzo, obbedisce si cala il costume, e gigante lungo grosso e nodoso, prendo il polso della mia compagna e porto la mano a contatto con quel gran cazzone, Lei gradisce, non riesce a racchiuderlo nella sua presa ma comunque lo masturba con maestria, le dico di succhiarlo, lo avvicina alla sua bocca e lo succhia ma non riesce a prenderlo in bocca perché è troppo grosso, estraggo il mio cazzo dalla figa ormai grondante le alzo le gambe e lo punto sul culo, è oliato dall’abbronzante e penetra senza grandi resistenze; Le sono nel culo è sempre un grande piacere per entrambi di li a poco gode e sto venendo anch’io, lei sente la cappella di Eros pulsare sulle sue labbra, lo scosta dalla bocca e lo fa schizzare sulla pancia inondata da un litro di sborra cremosa…. Io e Lei godiamo le riempio il culo, e a lui chiedo di ripulirle la pancia che aveva inondato, lo fece leccando con maestria.... Un rilassante bagnetto in mare ed è già ora di aperitivo, il nostro maggiordomo autista cazzone sarà dei nostri anche per l’aperitivo. 2799 1 8 anni fa
- Viaggio di lavoro Il mio nuovo compagno mi sta trascurando e io sono una donna che ha bisogno di sentirsi desiderata. Quindi dopo qualche periodo di alti e bassi con il mio compagno mi capita di essere fuori per un paio di giorni per motivi di lavoro e naturalmente non mi faccio scappare l'occasione per portarmi tutto il necessario per essere una donna desiderabile. Ho voglia di sentire un uomo eccitato che mi desidera. Ho voglia di novità. Desidero mettermi in mostra alla faccia del mio compagno che comincia a trascurarmi. Non sarò infedele. Solo un gioco per eccitarmi. Era tutto preventivato pertanto decido di prendere la macchina e poco dopo scopro che vicino c'è una festa paesana di quelle tipiche italiane. Ormai è tardi perchè è l'una di notte ma decido comunque di andare a dare un'occhiata. Mi piace camminare in mezzo alla gente e essere guardata! E poi a quell'ora in genere girano solo uomini soli con tante fantasie... Appena arrivo posteggio e mi butto in mezzo alla gente che ancora ravvivava la festa. In un angolo della piazza c'era ancora un po di musica e diverse persone che ballavano o guardavano. Passeggio li intorno per godermi gli sguardi eccitati di alcuni uomini. E' una goduria! Mi eccito ad essere guardata e il liquido di eccitazione cominciava ad uscire copiosamente e a bagnarmi tutta. Un gioco intrigante che doveva essere solo un gioco ma ad un certo punto i miei occhi si incrociano con quelli di Lui, un ragazzone robusto sui 40 anni con capelli neri corti e due occhi azzurri intensi da fare paura quanto erano belli, mi guarda e mi fa un cenno... io lo guardo e sono un poco contrariata perchè così senza neppure una parola mi sembra di essere proprio una puttana... mi invita in un posto appartato... Sono eccitata e ho tanta voglia anche se non mi muovo da dove sono perchè avevo intenzione di comportarmi bene; fino a che lui, pensando che non avessi capito, si mette le mani sul pacco e fa vedere quanto è pieno... In quel momento la puttana che è in me è esplosa e, pur tremandomi le gambe, l'ho seguito come una cagnolina... lui davanti e io dietro tutta tremante ma con gli umori, che già mi colavano prima, che a quel punto li sentivo iniziare a colarmi anche sulle cosce. A un certo punto arriva davanti ad un negozio; entra e mi fa cenno di entrare. Io tremo ancora di più ma ormai sono come stregata dalla situazione e dall'eccitazione. Entro. Il negozio non è molto grande e ha una vetrina anche se non si vede nulla dentro perchè è buio. Appena entro lui, senza dire una parola si tira giù i pantaloni e gli slip... e per un poco svengo! Aveva un arnese enorme! Solo semi duro ma già enorme! Mi tremano ancora di più le gambe ma non resisto e tremante come una foglia mi caccio in ginocchio per prenderlo tutto in bocca... Lui apprezza e io ancora di più anche se mi stava in bocca con fatica. Ho cominciato a leccarlo, succhiarlo segarlo come una pazza indemoniata. Ero in trance catturata da quel'arnese enorme che cominciava a crescere con il lavoro della mia bocca. Ero preoccupatissima perchè avevo paura che mi volesse prendere e io non ero preparata a quelle dimensioni. Così continuavo a segarlo e succhiarlo sperando di farlo godere ma ero eccitata in un modo che non mi era mai successo... Ecco che però lui mi gira e comincia ad accarezzarmi tutta... io,malgrado il terrore, mi inarco in avanti e gli apro le natiche. Lui si abbassa e comincia a leccarmi il buchino. Mi infila la lingua che anche quella la sento grande e grossa. Sono in visibilio! Non capisco più nulla. A quel punto mi poteva scopare e spaccarmi che non mi sarei certo tirata indietro... e invece mi mette dentro prima un dito e puoi due e comincia a sditalinarmi con una velocità impressionante. Io non capisco più nulla. Sto godendo come una matta anche perchè, pur non essendo visti eravamo all'interno del negozio e dalla vetrina vedevo passare persone. Tutto questo mi eccitava ancora di più. Essere scopata in vetrina! Le sue dita dentro di me mi facevano godere... ansimavo e gridavo di piacere fino a che il mio pisellino non ha cominciato a spruzzare ad ogni colpo delle sue dita!!! Sono venuta un mare di volte fino a che non ne avevo più. Mi aspettavo che a quel punto volesse entrare dentro di me ma invece in modo inaspettato mi ha girata e ha cominciato a baciarmi in modo stupendo. Malgrado mi avesse svuotata avevo ancora voglia e, malgrado le gambe mi tremassero ancora, volevo provare a sentirlo dentro. Non ho mai cercato dei superdotati, anzi... ma in quel momento mi sarei fatta spaccare tutta! Ero in ipnosi e mi avrebbe potuto chiedere quello che voleva e invece baciandomi l'orecchio mi ha chiesto di segarlo e di potermi sborrare sulla pancia... Ho fatto quello che mi ha chiesto... poi mi ha baciato ancora, mi ha sussurrato parole carine e dopo poco siamo usciti. La paura delle dimensioni, oggi che è passata l'eccitazione, mi fa tremare ancora! Anche se ho avuto il suo numero di telefono ho deciso che non lo richiamerò. E' stata solo una scappatella e tale deve rimanere anche perchè dopo quella volta anche il rapporto con il mio compagno è migliorato tantissimo. Oggi mi fa felice anche se spesso quando ho dentro lui mi eccito e vengo pensando a quella sera... 39 1 8 anni fa
- Naturismo esperienza bsx Mi trovavo all’inizio dell’estate in una nota località turistica balneare dell'Emilia dove si pratica il nudismo. Dal mio mini appartamento la spiaggia era vicina e quindi già di mattina presto mi trovavo sdraiato a prendere il sole. Non c’era ancora molta gente e liberatomi del mio costume mi misi in una posizione centrale e fumai una sigaretta. Dopo un po’ la spiaggia iniziava ad affollarsi e l’eccitazione pure dato che molte coppie si posizionavano nei pressi della mia postazione. Guardavo con ammirazione i corpi delle donne con quelle fighe rasate e gambe aperte che calamitavano i raggi del sole come i miei occhi e, con loro, i rispettivi compagni con i cazzi penzolanti. Alcuni con normali dimensioni ma altri con dimensioni anche notevoli. Io scrutavo le persone che si spargevano la crema solare e fissai una coppia in particolare dove sia la lei che il lui, nel spalmarsi l’olio idratante, avevano iniziato quasi un gioco di massaggi e frecciatine di sguardi per vedere chi attorno li stesse ammirando. Non mi feci scappare l’occasione e alzatomi dal mio posto mi feci avanti e mi misi proprio di fronte a loro. Da lì potevo ammirare le parti intime di lei che si lasciava anche massaggiare sulle grandi labbra bagnate e nel frattempo accennava a una languida masturbazione del cazzo del suo compagno. Lo stringeva piano e sempre piano iniziava a scappellarlo: la cappella rosa si gonfiava e rimaneva fuori per un paio di secondi per poi scomparire dentro la mano e lo carezzava con il pollice. Io rimanevo a guardare e a toccarmi anche i glutei cercando di immaginare fosse la mano della lei e anche che era la mia mano a stringere quel pezzo di carne bianca e rosa allo stesso tempo. Volevo farmi più audace e aiutare la lei in quel gioco di seduzione e magari avvilupparlo con le mie labbra. La coppia mi guardava e sorrideva avendo intuito che ammiravo più la mano e quel cazzo che si ingrossava sempre di più e mi fece cenno di avvicinarmi. Accostatomi a loro senza dire altro lo presi in mano come se volessi constatare la voluminosità e la consistenza e inizia a scappellarlo con dolcezza mentre il lui masturbava e baciava la sua donna. Dopo un po’ mi accorsi che attorno a noi si era formato un gruppo di persone che ammiravano i nostri gesti e, tra loro, un ragazzo di colore si era avvicinato dietro di me a tal punto che sentivo il suo calore. Capendo che non poteva toccare la coppia dato che non gli era stato dato il consenso iniziò a carezzare il mio culetto rotondo e bianco con movimenti delicati e a volte più profondi facendo passare le dita sul solco e sul mio buchetto. Ad ogni tocco era un fremito che mi eccitava e sobbalzavo di piacere. Lui intuendo il mio desiderio si faceva sempre più ardito infilando il dito all’interno e roteandolo allargava e spingeva. La donna sorrideva e senza conoscermi e senza aver parlato fino ad allora mi chiedeva se non era il caso di approfondire la conoscenza di quel ragazzo e poi, nel pomeriggio, avrei dovuto raccontare di come si era svolto l’amplesso e se mi aveva fatto godere. Io all’inizio rimasi impietrito ma poi, con sguardo quasi di sfida, dissi di sì e con un cenno feci capire a ragazzotto nero di seguirmi. Lasciata la spiaggia ero di fronte casa mia e lasciai la porta aperta aspettando che entrasse. Mi sdraiai subito sul letto a pancia sotto con al fianco la vasellina e dopo un paio di secondi sentì che lui chiudeva la porta e, arrivato sul letto, iniziava a stringermi i glutei per saggiare la durezza del mio culetto. Poi con le dita iniziò a penetrarmi per prepararmi al suo cazzo già duro spalmandomi la cremina. Io non l’avevo ancora visto e non avevo avuto il piacere di prendere le misure assaggiandolo con la bocca ma dopo un po’ iniziai a sentire che premeva con la cappella sul mio sfintere che si dilatava a dismisura. Iniziai a sentire un po’ di dolore e fastidio durante la penetrazione e capì che si trattava di un cazzo enorme. Lo toccai con la mano da sotto le mie gambe e potetti constatare che il cazzo era di misure grosse ma non eccezionali; l’unica problema era la cappella. Una cappella enorme come una palla da tennis che faceva fatica ad entrare. Mi sembrava una mazza ferrata dalle misure non tanto consistenti ma alla punta una palla rotonda che squarciava ogni cosa. Mi diede un colpo tremendo e, grazie alla vasellina, si fece strada dentro di me come un bulldozer che scava e allarga le gallerie. Gridai e mi buttai sul letto schiacciato dal suo peso e sentivo questa palla che si faceva spazio dentro di me smuovendomi le budella e riempiendomi la pancia da dietro. Iniziò a muoversi con forza già dai primi colpi; forse perché eccitato dalla situazione in spiaggia forse perché gli piaceva il mio culetto di burro bianco e accogliente. Lo teneva stretto e prendendomi dai fianchi ad ogni colpo lo spingeva verso di lui per andare sempre più a fondo. Iniziavo a mugolare e ad ogni colpo gridavo di fare piano ma lui non sentiva ragione e affondava sempre di più. Dopo una ventina di minuti sentivo che iniziava a tremare e stava esplodendo: i fiotti di sperma che uscivano da quella cappella enorme riempivano il preservativo e una volta tirato fuori notavo che l’aveva riempito tutto. Io godetti due volte e avevo sporcato le lenzuola e pulendomi il cazzo con le mani portai alla bocca il mio sperma bevendo quello che era rimasto. Lui mi disse che avevo un culetto stupendo e rotondo e i glutei bianchi lo facevano impazzire ecco perché si era sfogato con forza su di me. Ci pulimmo e prima lui e poi io uscimmo dalla casa per recarci in spiaggia. Li trovai la coppia che stava a prendere il sole e appena mi avvicinai la donna mi fece un sorriso. “dai tuoi occhi capisco che ti ha inculato alla grande; ma ora tocca a noi e ti assicuro che godrai come non mai dato che ho una serie di strap-on da farti assaggiare……….oltre al cazzo di mio marito”. Sorrisi e annuì dicendo che ero pronto per lasciarmi andare con loro…….ma è un’altra storia. 23 3 8 anni fa
- La mia dolce troia e il suo aspirante cuck 1a parte Estate 2013 quando mi chiama un mio direttore commerciale dicendomi che un'amica gli avevo chiesto se aveva modo tramite i suoi contatti in Sicilia di trovare alloggio per una coppia di amici (molto difficile visto che gia' si era ad agosto) , gli dissi che avrei provato a sistemarli e che poteva dare il mio numero agli interessati per un contatto diretto . Neanche un'ora e ricevo una telefonata .... era la lei di coppia che chiamero' Ambra per la privacy , si presento' e mi disse che avevano deciso all'improvviso di scendere in Sicilia e mi spiegho' che qualsiasi location andava bene tanto erano in due . Sinceramente all'inizio un po mi seccava sbattermi per questi che neanche conoscevo , ma con Ambra fu' subito feeling , non so perchè ma mi sembro' di conoscere quella voce telefonica da sempre . Feci un paio di chiamate ad amici e fu' semplice trovargli l'alloggio viste le loro poco pretece (pulizie e un buon bagno) . Richiamai Ambra e gli dissi che era tutto apposto e potevano partire quando volevano e lai mi disse che sarebbero scesi in auto l'indomani non'appena il marito avrebbe finito il turno di lavoro (19) e che avrebbero viaggiato la notte per evitare il traffico . La sera ricevetti un mess da Ambra che mi chiedeva cosa doveva portarsi , si capi' subito che era solo una scusa per scrivermi , forse anche a lei incuriosi' quella voce sconosciuta ma subito familiare . Fra una battuta e l'altra passammo una serata a scriverci , fino ad darci la buona notte . 'indomani mandai io i buon giorno ad Ambra e da li fu un continuo informarmi sulla preparazione per quella settimana di vacanza improvvisa e al'avventura . Alle 18,30 andai al lid con amici a fare l'aperitivo e alle 18 (puntualissima) ricevo un mess "Partita" con una foto di Ambra che mi mandava un bacio ...... rimasi subito impressionato , mora , occhi neri , un viso dolce ma da maiala alla stesso tempo , 45 anni portati alla grande . Gli risposi con la mia foto e il martini che stavo bevendo scrivendogli "domani facciamo l'aperitivo insieme . p.s sei bellissima , complimenti ... chissa' come è in resto ...." . Altro mess altra foto ..... Lei con sopra di costume e pantaloncino semi aperto in macchina (una goncca pazzesca , 4a di seno). A quel punto alzai i toni e gli risposi " wow , tanta roba" , ma lei non rispose ..."avevo esagerato ???", quando arrivo' il mess"ciao , sono Andrea (marito di Ambra) , Ambra sta guidando , ti risp dopo pero' ti ringrazia per il compimento" , restai un po perplesso alla risp del marito , ma non potevo non risp a quel punto " ok , grazie ... state attenti per la strada e fate un buon viaggio , per qualsiasi cosa fatevi sentire " . Alle 24 circa tornai a casa , faccio una doccia e puntuale arriva il mess di Ambra che mi informava su dove fossero arrivati e un'altra foto , questa volta col costume molto piu' ' lento e il pantaloncino ancora piu'' slacciato dove si intravedeva un capezzolo e una fighetta rasata ..... e mi chiedeva "tu che fai ???" , colsi la palla albalzo vedendo quello foto e gli risposi con la mia foto in accappatoio aperto ma non esaerai e la feci a meta' , fino ala pancia ... la risp di Ambra fu' immediata "gran bel fisico , complimenti .... mi sa che piu' giu' ci sara' tanta roba" . Andai a dormire e lei riposo' mentre il marito guidava . Alle 8 puntuale mi scrisse dicendomi che si era riposata e che erano su traghetto . gli risposi dandogli il buon giorno e dicendogli che li avrei aspettati all'uscita del'autostrada e li avrei accompagnati all'alloggio . Alle 12 arriva la chiamata di Ambra che mi diceva che erano arrivati all'uscita dell'autostrada e che mi aspettavano .... "2 minuti e arrivo" la mia risp . Arrivai all'appuntamento e vidi subito la macchina che mi aspettava , mi posteggiai dietro , Andrea fuori dall'auto , scesi e mi avvicinai ... ci conoscemmo subito "Andrea ?? Alessandro??? .... Ciao , ciao" ... Fu' un'attimo e scese Ambra , stupenda .... mi venne incontro e ci scambiammo un bacio sulla guancia , profondo e caldo ( erano guance , ma fu cosi intenso che furono le nostre labbra a baciarsi , i nostri sguardi si incrociarono e fu tutto chiaro . "Volete mangiare qualcosa o andiamo subito all'alloggio???" , la risp fu diretta " Alloggio , doccia e mare" .... o, andiamo . Arrivammo all'alloggio e i ci attendeva la padrona di casa che fece da cicerone facendovedere prima l'interno della casa e poi con Andrea ando' a vedere l'esterno ed io rimasi solo con Ambra che mi disse "mi fai compagnia a guardare la casa o vauoi andare via ??? , la mia risp fu immediata "certo che ti faccio compagnia" e la invitai ad entrare in casa posandogli una mano sul culo e dandogli una bella e vigorosa palpata , lei mi guardo' e mi sorrise . dopo qualche minuto ecco Andrea e la padrona di casa la quale saluto' e ando' via e anche io a quel punto dissi che dovevo andare perchè avevo un'appunramento veloce (non mi era ancora chiara la posizione di Andrea) , gli spiegai come andare a mare e salutai dicendo che aspettavo loro notizie per qualsiasiiii cosa . Alle 14.30 mi scrisse Ambra dicendomi che erano a mare e se mi andava di raggiungerli ,sempre se non avevo impegni , gli risposi che prendevo due birre fresche e arrivavo . Arrivai con le mie birre , Ambra al sole con costume nero molto casto e Amdrea a dormire sotto l'ombrellone .... stesi il telo accanto ad Ambra e mi sdraiai , fu un'attimo e lei mi chiese di spalmargli la crema e cosi feci .... cominciai dalle spalle , scesi e gli slacciai il costume senza chiedere il permesso , scesi sulle gambe stando ben attento a non toccargli il sedere (non era il momento per quello) , spalmat l'oio solare su tutte le gembe e risalii sull'interno coscia , li il mio tocco si fece piu' intenso e forte e cominciai a sfiorargli la figa passando dal sedere alla figa fino ad andare sotto il costime e gli aliai anche il buco del culo quando il suo respiro comincio' a farsi piu' affannato e intenso ... Il marito dormiva ( o faceva finta) sotto l'ombrellone ed io oramai stavo oliando il culo e la figa dela moglie .... inutile dirvi che il mio cazzo oramai era in piena erezione e Ambra fra un sospiro e l'altro se ne accorse e mi disse"cosi pero' non puoi stare in spiaggia .... troppo grosso per come immaginavo" ....."hai ragione , cosi non posso stare ... ho bisogno di un bagno" la mia risp , cosi andammo a fare il bagno , ma lei prima disse a suo marito che andavamo a fare il bagno . Lei davanti a me per provare a coprire la mia evidente erezione (ma 18cm duri non si nascondono cosi facilmente) ma ando' bene e riuscimmo ad arrivare in acqua senza problemi . Lei comincio' a nuotare a dorso per stuzzicarmi apposta e io gli dissi che cosi non mi aiutava , anzi ..... "sto solo nuotando ... e l'acqua fredda dovrebbe oramai aver risolto tutto ..... no ???" fu la sua risp . "ti sembra risolto ???" gli dissi abbassando un po il costume slip e uscendogli il cazzo duro .... e lei senza dire nulla guardandomi un po negli occhi e guardando un po il mio cazzo duro si passava la lingua sule labbra . "arriva mio marito , ricopri quel cazzone" mi disse . Arrivo' Andrea , si parlo' un po , mentre lei continuava a nuotare e a provocare .... uscimmo dal'acqua e tornammo a prendere il soo e a parlare un po di tutto (forse per conoscersi meglio) , dopo un po lui si riappisolo' sotto l'ombrellone e io e Ambraandammo a bere qualcosa al bar li vicino . Parlammo , ci sfiorammo come se ci conoscessimo da una vita e ci misimo d'accordo per cenare insieme . Andrea raccolse le cose e sali' dalla spiaggia e ci salutammo dandoci appuntamento per cena in un ristorante vicino a dove alloggiavano . Doccia , bermuda , camicia e infradito (come al solito) vado al'appuntamento , loro gia' arrivati mi aspettavano , lei stupenda , scarpa di paglia con tocchetto , gonna corta e camicia bianca molto aperta e scollata , niente di eccessivo ma perfetta . Ci sedemmo al solito tavolo dove mi siedo (andando spesso in quel ristorante) e gli consiglio un'antipasto misto di pesce e un vino bianco locale e loro accettano subito e con piacere .Il vino oramai essendo gia' alla seconda bottiglia cominciava a fare il suo effetto , Andrea (quasi astemmio) era in un'altro mondo , Ambra bella , simpatica e sorridente .... azzo sembrava ci conoscessimo tuttida una vita . Ormai a fine cena andai in bagno , al ritorno trovai il conto pagato e solo Ambra , Andrea era andato via ... Chiesi a lei dove fosse lui e la risp fu'"E' andato via , non vuoi stare solo con me ???"...."Certo che voglio stare con te , ma non mi aspettavo di non trovarlo" dissi . A quel punto lei mi spiego' che lui era un cosi detto ASPIRANTE CUCKOLD . Adesso mi era tutto piu' chiaro e quindi mi venne naturale dirgli "allora chiamalo , non c'è bisogno che scompare , sta con noi" . Lei mi guardo' e mi chiese se ero sicuro ed io gli dissi di si se anche lei era d'accordo . Mi guardo' e sorridendomi mi disse che anche lei era d'accordo .... Chiamo' Andrea e lo invito' a tornare e lui dopo un po di storie decise di tornare . Uscimmo dal ristorante e Andrea ci veniva incontro , imbarazzato e brillo ... òo guardai e sorridendo gli dissi "ma dove te ne sei andato ?? volevi passare la notte fuori da solo in un posto che non conosci mentre noi siamo nel tuo letto??? Dai , andiamo e ci divertiamo tutti insieme" Andammo a piedi da loro , il tratto era breve , Ambra ed io abbracciati come una coppia e Andrea di fianco che ormai si era sciolto e tornato tranquillo pregustava quello che volevo da molto tempo ... vedere la moglie scopata come una troia da un'altro uomo . Arrivati a casa lei si ando' a rinfrescare e a mettersi comoda , torno con una canottiera da notte che non lasciava niente all'immaginazione , mi si avvicino' e ci baciammo .... lei eccitatissima , fli tolsi la canotta e cominciai a baciarla sul collo mentre lei andava spogliandomi .... Dissi a Lui di mettersi accanto a me mentre oramai mordevo i capezzoli duri della moglie che cominciava gia' a gemere , pu' gli mordevo quei capezzoli e piu' si eccitava e voleva essere trattata dura .... avevo davanti una bellissima , dolce troia che voleva essere sbattuta come una cagna Appena gli misi una mano fra le gambe trovai una figa bagnatissima e un clitoride enorme ..... la mia mano la fece esplodere in un gemito intenso e fortissimo ... e Andrea coinciava a spogliarsi . Fu un'attimo che la dolce donna conosciuta per caso si trasformo' in una troia affamata di cazzo duro e qundo mi disse "VOGLIO LA TUA MINCHIA"ebbi la conferma che avevo una troia da sfordarmi in tutte le maniere . mi spoglio' e mi fece sedere su una poltrona , si inginocchio e afferro' la mia minchia ormai dura e tesa e comincio' a leccarla tutta non tralasciando nulla fino a prenderla tutta in bocca .... tutta ??? no , tutta no .... io gli dissi di prenderla tutta ma lei mi risp sorridendo " non ce la faccio .... è troppo grossa" e continuo' a spompinarmi come una matta , come se non avesse mai visto minchia in vita sua . Andrea si stava segando , visibilmente eccitato a vedere sua moglie afferrata al mio cazzo e gli glissi "hai una moglie che è una troia pompinara , avvicinati e approfittane anche tu" e cosi fece ,si avvicino' e disse a Ambra se voleva il suo , ma lei senza pensarci gli risp" NO , VOGLIO A SUA BELA MINCHIA IN BOCCA" , ma glielo prese in mano e lo sego' .... la troia era in ginocchio a spompinare me e a segare suo marito . Saranno stati 5 o 6 copi di mano ,non di piu' e Andrea esplose e venne ..... lei mi guardo' e mi disse"non ti sbalordire ... è sempre cosi .... sveltino" , gli sorrisi e gli dissi "io ancora devo cominciare e ti voglio anche sfondare il culo". Andea ando' in bagno a lavarsi e tornato lo guardai e gli dissi "mettiti comodo e ti faccio vedere come mi fotto questa troia di tua moglie" e cosi fece , si draio' di lato sul letto .... presi Ambra e la feci sdraiare sul etto usando suo marito come cuscino , le alargai le gambe e senza doverla bagnare (la troia era gia' bagnattima) gli piantia i miei 18cm di minchia tutti dentro la figa ..... il suo piacere fi' evidente e sonoro , quasi un urlo (la troia quasi urlava quando scopava) AHHHHHH , OHHHHHH ..... SIIIIIIII ..... scopami scopami ...... e cosi feci , cominciaia a martellarmi con colpi forti e profondi e piu' me la fottevo e piu' godeva fino a dirmi "cazzo siiii ... sei un toro tuuuuu" mi venne spontaneo dirgli"e tu che sei????" la sua risp fu eloquente "una troia ... sono la tua troia" , la feci girare , la misi a pecora rivota verso il marito e gli dissi "guarda tuo marito che adesso ti rompo il culo" . Avevo il cazzo durissimo e bagnatissimo appena uscito dalla sua figa , lo puntati e glielo affondai tutto nel culo ... il suo urlo fu' normale ... aveva 18 cm nel di minchia dura nel culo ..... gli afferrai per i capelli mentre me la stavo inculando come una troia e gli dissi di guardare il marito mentre me la inculavo e lei cosi fece , lo guardo' mentre godeva ed urlava e lui gli disse"ti piace???" la sua risposta fu affannosa , quasi non riusciva a parlare , ma gli rispose " SI , SI ... MI STA ROMPENDO IL CULO ... MI STA SFONDANDO" Cazzo ... quasi quasi non ci credevo ... il giorno prima dicevo"che palle , devo perdere tempo con questi" e ora ero li a incularmi una troia pazzesca davanti il marito .... e credetemi era forme la migliore scopata mai fatta . La troia oramai era in estasi che godeva e gridava davanti il marito , ma non contenta del mio cazzo nel culo comincio' a toccaesi la figa ... fu' un'attimo e ......SIII SIII VENGOOOO VENGOOOO VENGOOOOO SIIIIIIIIII .... la troia se ne venne e fece un lago .Crollo' sul marito , era distrutta .... e aveva il culo totalmente aperto ..... Fumai una siga mentre lei si andava riprendendo e la invitai ad andare a fare una doccia insieme ... diciamo che entrambi ne avevamo di bisogno . Andammoi n doccia e la troia era tornata una dolce donna bellissima . Fu una doccia dolcissima , fatta di baci , carezze e sguardi .... solo che i baci si trasformarono in incroci di ingua i capezzoliandavano tornando duri e la mia minchia si drizzo subito ..... quei bei capezzoli grossi e duri m dicevano solo una cosa ... MORDICI , ... e cosi feci , cominciai a morderli e lcosi facendo la dolce donne torno ad essere una dolce troia ...... si mise in ginocchio e riafferro' la mia minchia , la strince alla besa e comincio' a leccarla , leccarla e mi disse "che bella minchia hai " e ricomincio' a spompinarmi avidamente e desideroso ... si , adesso ero sotto la doccia con Ambra in ginocchio che mi stava spompinando ancora ....... nel frattempo Andrea sentiti i gemiti volle dre un'occhiata in docci dato che avevamo lasciato la porta aperta e si ritrovo' davanti la scena di sua moglie in ginocchio che era di nuovo attaccata alla mia minchia ... gli torno' duro e comincio' a segarsi . Vedendo lui che si segava feci alzare Ambra l'appoggiaio al mura e cominciai a masturbarla mentre le masturbava me e gli dissi "guarda come si sega tuo marito" ei mi rispose "lascialo segarsi , io ho te adesso£ La troia cominciava a godere e gemere di brutto mentre la masturbavo fino ad esplodere in uno squirt enorme ... restai sbalordito per come squirto' , era quasi un iscio tanto era intenso . uscimmo dalla doccia e lei si giro' verso il marito e gli disse "ti è piaciuto???""" , lui non rispose e ando a fare una doccia , ma era evidente che gli era piaciuto . Io avvicinatomi alla finestra per fumare una siga mi sentii abbracciare , era Ambra che mi bacio' e mi disse " mi hai fattoimpazzire , ma adesso voglio un'ultima cosa" , la guardai e non capivo , in fondo avevamo fatto di tutto per 3h abbondanti e gli chiesi "cosa?" , e lei "non immagini??" io"no, dimmi" .... e lei sorridendomi mi disse" voglio la tua sborra" , mi prese , mi spinse e mi fece sedere ancora sulla poltrona , si inginocchio e ricomincio' a spmpinarmi ..... CAZZO come sucava quella troia .... Avevo le palle piene , e la minchia di nuovo dura ...... si volevo sborrare .... ma in tutto cio' avevo ei .... Ambra , che mi stava facendo un servizietto da paura ..... E SIIIIII , sentivo la cappella gonfiarsi ancora e SBORRAIIII ,, gli sborrai tutte quelle 3h in bocca e ei mando' giu' tutto ... o quasi ... tutto non ingoio' , non riusci'e gli cadde' dalle bocca , ma come se nulla fosse comincio' a leccare tutto , lecco' fino all'ultima goccia e mi ripuli' tutta la cappella con la lingua ..... cazzo che pompino mi aveva fatto quella dolce troia conosciuta da neanche 47h . Dopo due battute mi rivestii e andai via con lei che mi accompagno' al cancelo e lui disteso sul letto ... ci diedimo appuntamento per l'indomani . 50 3 8 anni fa
- Prime avventure da trav Voglio farvi partecipi di una mia storia/avventura avuta agli inizi della mia gioventù e delle mie prime volte quando indossavo lingerie. Ho iniziato non dico troppo presto ma verso i 21 anni a provare indumenti femminili; ma non tanto abiti o gonne anche perché non avevo la possibilità di comprarle e nemmeno avevo l’idea di uscire……infatti non l’ho mai fatto. Ma la lingerie mi ha sempre eccitato sia nel sesso opposto e nelle mie storie di sesso amavo sfilarla alle ragazze oppure facevo l’amore con loro abbellite di tutto punto lasciandogliela addosso. A 21 circa iniziai a provarla addosso a me e l’eccitazione che ne scaturì fu talmente grande che fino ad oggi mi eccita sempre averla addosso. Ho iniziato pure ad indossarla sotto le tute e fare dei giri sulla metro o bus di Roma in giro per la città e sentendo lo stato di eccitazione che aumentava gradualmente quando alcune persone mi guardavano senza sapere cosa avevo sotto; ma il pensiero mi eccitava tantissimo e a volte, d’estate, prendevo un po’ di sole sdraiato in uno dei tanti parchi di Roma abbassando leggermente la tuta e facendo intravedere il perizoma. Un pomeriggio preso dall’eccitazione mi vestì indossando calze velate con reggicalze, uno splendido perizoma azzurro elettrico e sopra un corpetto bianco strettissimo che sollevava il seno facendolo sembrare della taglia di una prima/seconda sotto una maglietta bianca strettissima. Uscito per le vie di Roma gironzolavo nei vari negozietti di lingerie per comprare con la scusa di fare dei regali, anche se qualche commessa aveva intuito che alla fine erano per me. In giro per le vie alla fine decisi di andare in un sexy shop perché solo li avrei trovato veramente qualcosa di super sexy e sentirmi quella troia con indosso abitini sexy. Giunto nel negozio, dopo varie ricerche e domande (l’anziana commessa aveva capito che era per me), dopo che stavo toccando e visionando un body nero con relativo gonnellino di pelle cortissimo e facendo finta di provarlo per la sua lunghezza nelle mie gambe sento una voce non tanto femminile che mi dice che era perfetto e potevo indossarlo senza paura. Mi giro di scatto e vidi una trans molto bella nei lineamenti e ben truccata, con capelli neri lunghi che mi sorrideva e mi faceva cenno che quell’indumento era fatto proprio per me. Mi si avvicina e strusciandomi con le mani nel togliermi l’abitino lo poggia sul mio petto come per prendere le misure. A quel punto non dissi nulla, ormai ero stato scoperto e sorridendo feci un cenno che l’avrei preso. Aveva due occhi grandissimi, neri e lucidi e sorridevano insieme alla sua bocca truccata di rosso. Una gonna stretta amplificava i fianchi e il culetto e si intravedevano le calze autoreggenti nere su due gambe affusolate. Scarpe con tacco la slanciavano ancora di più anche se senza era sicuramente sul metro e ottanta; un fisico da fare rimanere senza fiato. Ero rimasto estasiato dalla sua bellezza e non pensai nemmeno che davanti avrebbe avuto la cosiddetta sorpresa ma la guardavo come se fosse una donna. Fatto l’acquisto uscimmo insieme dal negozio e lei mi disse che comunque avrei avuto bisogno di altra lingerie per completare l’opera. A quel punto svuotai il sacco dicendo che già sotto la indossavo e lei con fare stupìto oppure da furbetta mi disse: “davvero? No ora sono curiosa di vederla e di vederti come stai con il completino. Abito qui vicino e possiamo prendere un caffè a casa”. Accettai forse perché eccitato, forse perché inesperto o forse perché volevo vedere dove sarei arrivato e forse perché era la prima volta che facevo un incontro del genere. Dopo 10 minuti eravamo in casa sua; piccolina ma ben arredata, tranquilla e silenziosa: non sentivo rumori e il trambusto delle macchine era rimasto fuori. Preparato il caffè e chiacchierando del più e del meno, mi fece cenno di seguirla in camera da letto e iniziò a spogliarmi sempre con quel sorriso sulle labbra e continuando a dirmi che era davvero curiosa di vedermi nudo o anzi con la lingerie e il gonnellino e la tutina nera appena comprata. Mi abbassò la tuta, tolse la maglietta e si mise a guardami mentre indossavo il gonnellino nero. “qui ci vogliono delle scarpe adatte e un po’ di trucco e una parrucca con capelli corti biondi con riga laterale che copre un po’ gli occhi “ mi disse. Dopo 2 minuti aveva tutto l’occorrente e con fare deciso mi truccò di tutto punto. Guardatomi allo specchio rimasi allibito dalla figura e lei, mettendosi dietro di me, con la testa poggiata sulle spalle iniziò ad accarezzarmi e baciare sul collo. Ero già eccitato, infatti il perizoma a stento riusciva a trattenere il mio cazzo e lei lo aveva visto senza dire nulla; già bagnato avevo inzuppato quel piccolo indumento e lei con fare tranquillo iniziò a toccarlo e mungere. Stavo quasi per venire e la fermai………” vuoi fare la troia? Mi disse. “faccio finta che non ce l’hai e mi dedico a tutt’altra zona” continuando a toccarmi il culetto e aprendomi i glutei. Ansimando e ormai lasciatomi andare feci un cenno che desideravo proprio quello. Lei iniziò a spogliarsi con lentezza e io ad osservarla seduto sul bordo del letto; prima la camicia, poi la gonna facendola scivolare ancheggiando e rimanendo con perizoma e scarpe e dopo, con sommo stupore avvicinandosi a me fece scivolare l’indumento intimo presentando davanti alla mia bocca un bastone di carne ancora moscio che penzolava a destra e sinistra. Io rimasi allibito; non avevo mai visto un cazzo asinino e per lo più moscio. Dal colore bianco con la cappella rosa che svettava davanti a me con un profumo invitante. Lo accarezzai e con un istinto che mai avrei mai pensato di avere lo accolsi a fatica dentro la mia bocca iniziando a succhiarlo e baciarlo assaporando la pelle e leccando la cappella spugnosa che ad ogni spinta mi premeva la gola. Non pensavo più a niente; avevo quel cazzo in bocca che mi scopava e si ingrandiva ad ogni succhiata e ogni bacio sul prepuzio; passavo la lingua su tutta la carne percependo un sapore inebriante specialmente quando il primo liquido seminale fuoriusciva dal prepuzio. Facevo fatica ad ingoiarlo al punto che sentivo i conati di vomito quando cercavo di farlo scendere ancora più giù. Lei mi dava indicazioni di come dovevo baciarlo e assaporarlo (ero ancora alle prime armi) e prendendomi con le mani sul collo iniziò a scoparmi la bocca dicendo che ero una brava troia e che stavo imparando in fretta. Dopo una ventina di minuti il cazzo era diventato mastodontico: potevo vedere le venature che lo rendevano ancora più grosso e li iniziai a pensare a quando si sarebbe decisa di penetrarmi. Non ero vergine dato che mi ero sollazzato da solo con penne o pennarelli ma comunque di piccoli dimensioni: ora avevo un cazzo vero dentro la bocca che a fatica avviluppavo tra le labbra e tra poco avrebbe penetrato il mio culetto. Giunta al massimo mi ordinò di girarmi e di mettermi con le ginocchia sul bordo e la testa e il petto verso il basso; in quella posizione mettevo ben in vista il mio culetto liscio e rotondo pronto ad accogliere quel cazzo asinino. Mi sentivo una puttana in quella posizione ma la cosa mi eccitava ancora di più. Mi ordinava di allargare bene le gambe e premendomi sulla schiena mi fece abbassare ancora per sistemarsi tra le mie gambe. Aveva spostato il perizoma e iniziava a toccarmi con le dita e la mano tutto il culetto assaggiando il mio buchetto per aria. Aveva preso un unguento dicendo che aveva anche delle proprietà emollienti e fungeva anche contro il dolore. Infatti aveva intuito che ero stretto e quasi vergine ma alla fine mi voleva e iniziando a infilarmi prima un dito poi due inseriva il lubrificante dentro per farmi rilassare e massaggiando i glutei cercava di prepararmi a quella prova di sicuro dolorosa. “penso che ora sei pronta; ti sento rilassata e i muscoli dello sfintere sono ben allentati e tu sei molto eccitata” mi disse poggiando la cappella grossa come un pugno sul buchetto. Io chiusi gli occhi e aspettavo che iniziasse a premere cercando di pensare ad altro e rilassare i muscoli del culetto. Ormai ero lì e non potevo avere ripensamenti ma solo cercare di godere di quei momenti e assaporare tutto quel cazzo dentro di me. Sentivo la pressione di quel tronco che iniziava a farsi spazio dentro di me; il buchetto iniziava a dilatarsi sotto quella spinta ora più energica ora più lenta per abituarsi. Io stringevo le lenzuola con le mani e con i denti e premevo la bocca sul materasso per non gridare. Pensavo che mi stesse squarciando e che sarei dovuto andare in ospedale per farmi ricucire il culetto. Iniziai a sbattere il pugno sul materasso quando con una spinta più decisa la cappella entrò dentro di me e gridando feci dei movimenti di fianco ma ero bloccato dalle sue forti mani e dal quel poderoso chiodo dalle dimensioni equine. Anzi, più mi muovevo e più sentivo dolore perché dilatavo il buco da solo e quindi decisi di rimanere immobile rilasciando tutti i muscoli. Spasimavo ed ero senza forze; il dolore mi uccideva e lei, rimasta ferma per un po’ in modo da farmi abituare, iniziava a carezzarmi i fianchi e il seno. Si era sdraiata con il seno sulla mia schiena per farmi sentire i capezzoli ma con venti centimetri di cazzo ancora fuori e piano piano scendeva per strusciare anche la sua pancia dietro di me. Un colpo ancora più deciso e un rumore sordo, seguito da un grido di dolore mi fecero capire che era dentro di me. Ero rotto pensavo e sentivo che scivolava come un bastone di ferro arroventato dentro il mio intestino fino al diaframma; infatti ero senza fiato e respiravo a fatica. La mela era spaccata. Rimase parecchi secondi in quella posizione: lei immobile e io impalato e bloccato sotto il suo peso. Dopo iniziò a tirarlo fuori di poco e affondare nuovamente dentro le mie viscere. Ormai era dentro quella bestia di carne e si muoveva dentro con un pitone che cerca la sua tana. Lo sentivo sbattere dentro di me e l’intestino si muoveva insieme a lui. Il dolore lascava spazio al piacere e il calore dello sfregamento mi eccitava parecchio. Iniziai a godere e venire copiosamente ma lo sperma usciva a tratti perché quel cazzo grosso bloccava dentro la via di uscita con la sua pressione. Usciva solo ad ogni spinta ed era come bloccato. Mai provata una cosa così. Iniziavo a gemere e avevo la pancia tutta impiastricata del mio sperma che si riversava sul letto. Lei gridava che ero una puttana e sapeva che mi sarebbe piaciuto. Era contenta di avermi sverginata e continuava a pompare sempre con più forza e ad ogni colpo io gridavo di piacere. Sentivo che pure lei era alla fine perché iniziava a tremare e a fermarsi ad ogni affondata tenendomi stretta abbracciandosi alla mia pancia e quando lo tirò di colpo si mise velocemente in ginocchio davanti a me offrendomi quella meraviglia di cazzo e io senza dire no spalancai la bocca per ricevere i fiotti di sperma sulla lingua e ingoiavo a fatica sporcandomi le labbra e le guance. Caddi stremato sopra quella carne bagnata con il viso lo strusciai e accarezzai tutto. Lei sorrideva compiaciuta dicendomi che mai aveva goduto così con un culetto stretto ed era ora orgogliosa di averlo fatto suo. Dietro mi sentivo aperta e sbrodolante; contenta e appagata. Mi misi la tuta dopo avermi lavato e con un bacio appassionato ci demmo appuntamento all’indomani. Non riuscì a dormire la notte per il dolore dietro e per l’eccitazione allo stesso tempo e guardavo la sveglia pensando al domani. 44 5 8 anni fa
- Sporting Club ( seguito da Carnival in Venice ) Avvolta la mia integrale nudità in un'ampia mantella, e condotta per canali sino alla terra ferma in un centro sportivo, ottenendo facilmente la complicità del guardiano, al quale non sembrava vero il poter interagire in quell'insolito convegno, mi ritrovai ad assecondare il seguito di un rituale in cui mi ero consenzientemente posta. Ai limiti del manto erboso, e subito privata dall'involucro che mi ricopriva, venni fatta sedere su una comune sedia in plastica, nella nudità più assoluta. Avvertendo il glaciale contatto epidermico con l'inerte materiale su cui mi trovai obbligatoriamente esposta, e subito ricondotta alla realtà dell'evento in cui non era possibile fare altro che subire quanto stabilito per l'euforico piacere degli artefici delle similari avventure già altre volte insospettabilmente condivise, inerte rimasi in fremente attesa degli ulteriori sviluppi. Lasciandomi immortalare, a conferma palese di una indole rivelata solo nel più assoluto segreto, ed apparentemente incurante dell'aggiungersi dell'anonimo osservatore, che assisteva compiaciuto a tutto ciò che accadeva, incontenibili fremiti si impadronirono del mio corpo, facendolo vibrare di convulse emozioni. A stento dominando il desiderio di liberare la crescente voglia di godere pubblicamente senza altro ritegno, lasciando alle dita il compito di comprimere una clitoride ormai arroventata da piaceri occulti al pensiero di poter divenire preda di un qualsiasi avventore lesto nello sfogare istinti ancora repressi, mi offrii impudicamente all'irriverente gioco. Segregato nella passività di un ruolo, che impediva qualsiasi interferenza, il mio compagno, attenendosi alle regole prestabilite, lasciò che fosse affidato al guardiano del luogo il compito di impartirmi la lezione che meritava la mia palese trasgressione. In un rituale maldestro, in bilico sul fragile basamento plastificato, ed accantonando ogni pregiudizio nel limbo più irrazionale in cui i sensi offrono spazio a congiunzioni assolutamente improbabili, ne avverto l'incredulità che gli venga consentito di entrami nel corpo in maniera così frugale mentre soddisfa inesorabile le proprie libidinose brame. 2209 2 8 anni fa
- Sesso, sigarette e ... caffè corretto Se ti fa piacere, leggi il mio primo racconto “Il mio primo appuntamento al buio”. Ero tornato a casa dal primo incontro con Marco (nome di fantasia) con la bocca ancora piena del suo sapore. Mi leccavo le labbra e avevo ancora davanti ai miei occhi l’immagine del suo cazzo turgido, della sua cappella pulsante, del fiume di sborra che mi aveva riempito. Ci eravamo organizzati per vederci da lui l'indomani. La moglie era un’insegnante e avremmo avuto a disposizione tutta la mattinata. Arrivai da lui, mi aprì già in mutande, e mi indicò il bagno dove prepararmi. Avevo in serbo per lui un arsenale di sensualità: prima di tutto mi cosparsi tutta di olio profumato, poi indossai le autoreggenti nere, perizoma nero in pizzo e reggiseno coordinato. Scarpe con tacco a spillo 12 cm, mini abitino nero in pelle cortissimo. Una collana di perle lunga, la mia parrucca rossa riccia lunga, guanti di seta, braccialetto e mi truccai. Lui mi stava guardando dallo spioncino e per questo motivo mi preparai con calma… lo volevo cotto a puntino. Aprii la porta e lo vidi sgattaiolare in camera da letto. Mi guardava, seduto sul letto, tastandosi il pacco… e io ancheggiavo sui miei tacchi, oscillavo e sentivo di ipnotizzarlo. Nel corridoio che separava il bagno dalla camera aveva uno specchio gigante: mi guardai e mi stupii… non ero mai stata così bella. Lui mi venne incontro, mi girò, e iniziò a baciarmi il collo, mentre il suo cazzo duro spingeva da dietro, alzandomi il microabitino, strusciando quel bel cazzo contro il mio perizoma. Con una mano aveva iniziato a masturbarmi avidamente… il mio cazzo ormai non entrava più nelle mutandine, tanta era l’eccitazione. Mi voltai, mi inginocchiai e iniziai a succhiare quel suo splendido arnese. Nel frattempo, mi masturbavo e sentivo i miei guanti bagnarsi di presborra. Quando sentii che il suo cazzo pulsava più velocemente, mi fermai dal succhiare, lo feci sdraiare sul letto, e gli dissi che era il momento di lubrificarmi il buchino con la bocca. Mentre la sua lingua inumidiva per bene il mio culetto (sapeva usare la lingua quasi come un cazzo), io mi misi un preservativo in bocca e glielo infilai mentre lo spompinavo. “Sei la mia troia, la mia puttana!” Urlò, quasi, che quel gesto mi avesse consacrato oramai al ruolo di sua concubina. Quando ebbi terminato di infilargli il preservativo, lui fece come per alzarsi, ma io lo spinsi di nuovo giù. Mi sedetti su di lui e mi feci scopare così, come una cowgirl in calore. Dopo qualche minuto, ero così eccitata che senza toccarmi il cazzo, venni copiosamente su di lui mentre mi scopava forte… lui si passò la mano sullo stomaco, impregnandola della mia sborra, e la bevve tutta… poi mi buttò sul letto, si alzò in piedi e mi venne in bocca, come se ormai fosse un rito tra di noi. Ovviamente ingoiai tutto (ebbene sì, adoro la sborra)... restammo sul letto a fumare una sigaretta, abbracciati come due amanti…Non sono mai stata così bene con un uomo. E per dimostrargli tutta la mia gratitudine, gli feci un altro pompino. Mi riempii la bocca di nuovo. Mi risistemai e andai via. Un mio amico mi telefonò per un caffè e ci incontrammo in un bar in centro. Quando entrai nel bar, mi disse: "cos’hai all’angolo del labbro? Hai della roba appiccicata…" - “Dentifricio” sobbalzai io “Si tratta di dentifricio”. Ma sapevo bene che era un residuo della sborra di Marco e mentre il mio amico non stava guardando, lo catturai con la punta della lingua e lo bevvi insieme al caffè. . 22 0 8 anni fa
- Ri-Prendila cosi(terza parte di "a noi piace in tre" insomma….io dovevo un favore a Lena e dovevo prestarmi a farmi fare foto mezza nuda con Dario,lei quasi urlava :“ma bellissimi cosi”..esclamo Lena vedemdoci con le mani dentro i pantaloni,siete eccitantissimi...infatti pensavo tra me e me a quanto tempo ci avrebbe impiegato Luca a spogliarla e farsela li, mentre guardava me .. Lena ormai dava le dritte sulle posizioni, chiese a Dario di abbassarmi il leggins e di avvicinarsi con la faccia davanti al sedere come se dovesse baciare...Dario non mi chiese il permesso forse per paura di sentirsi dire un “no” quindi non perse tempo,mi prese per le spalle e delicatamente mi fece voltare,si abbasso quasi a sedersi sulle sue ginocchia e pian pianino incomincio’ ad abbassarmi il leggins scoprendo poco a poco la pelle nuda delle sedere fino a che non rimase tutto scoperto,o meglio coperto solo da qualche cm di stoffa del perizomino .Io mi lamentai un po “..ma dai ,il mio sedere non e’ bello come il tuo Lena!!” Lei prontamente non manco’ invece di fami i complimenti e di notare che avevo lavorato un po e che si era ben rassodato negli ultimi mesi.Dario esegui le istruzioni alla lettera e si avvicino’ con la faccia sul mio sedere ,Lena mi fece stare leggermente piegata in avanti per far risaltare le rotondita’ mentre continuava scattare foto ,Dario era cosi vicino che sentivo il respiro sulla pelle,mi vennero un po di brividi e poi lui mi sfioro’ con le labbra su una natica,Lena “spingeva” sempre piu’ e data la situazione approfitto’ per offrirmi al suo Dario,in realta’ si giustificava dicendo che era per la sua “voglia di vedere” me nuda e toccata da Dario,diceva che era per soddisfare una sua curiosita’ ma io e lei (a anche Luca) sapevamo che tutto cio’ era stato organizzato per Dario e la sua “fissa”,questa sarebbe stata la volta che quella fissa se la sarebbe tolta per sempre( o quasi). Lena continuo’ “...Dario,mi fai vedere come baci le chiappe di Sandra? ”..e lui non se lo fece ripetere 2 volte ….prima a sinistra poi a destra ,molto delicatamente ,mi fece anche sentire la lingua...Lena scattava foto a raffica ,poi diede la macchina a Luca e venne da noi,chiese a Dario di appoggiare la faccia su sedere,lui lo fece e stavolta col naso era praticamente sulla patata. Lena ebbe l’ennesima idea,era scatenata e decisa a portare a termine la sua opera,mi chiese se potevo fare la stessa cosa io ,cioe’ dovevo abbassargli il pantalone e avvicinarmi al suo pisello con la faccia ….io dissi “noooo,che non lo faccio” ma dopo un po mi feci convinvere ma con aria pseudo indispettita le dissi anche che quella era l’ultima richiesta. Cosi mi girai,lui si alzo in piedi e gli sbottonai il pantalone,sembrava che non fosse in tiro cosi ero un po piu’ tranquilla,Dario era davanti a me con i pantaloni abbassati,in boxer neri,Luca scattava foto ,io gli misi le mani sui fianchi e gironzolavo attorno, con la mia testa ,gli passavo molto vicino..Lena mi incito’ “dai..ora abbassagli quel boxer”....io risposi,..”..dai no mi vergogno..” ma lei insistette finche anche Luca mi disse ..”dai ormai sei li…” Mi feci coraggio,avevo un misto di imbarazzo e eccitazione,l’ok di Luca mi aveva dato una spinta un piu’ ,ero vicina a compiere una trasgressione di quelle che mi fanno eccitare molto, e poi ero con persone che conoscevo ormai da anni e mi sentivo effettivamente a mio agio,la mia in verita’ comunque era piu “scena” che imbarazzo vero,dovevo almeno salvare le apparenze.Afferrai i lati del boxer a piano piano tiravo giu’ ,prima da un lato e poi dall’altro...mentre lo facevo ci scherzavo su e dicevo “cosa spuntera’ fuori ??”...finche’ si intravedeva gia’ sotto i peli del pube il tronco del pisello non ancora eretto,era evidentemente imbarazzato anche lui ,io dissi “..ma veramente lo devo fareee?”...e Dario disse “..non devi farlo per forza”....e Lena “...stai zitto che non ti capitera’ mai piu una cosa del genere in tutta la tua vita’”.. Mentre parlavano io,con un movimento piu’ veloce,tirai giu’ il boxer fino alle ginocchia,il pisello sballonzolava davanti a me moscio e … era .piccolo!!!!,era evidente che anche Dario era abbastanza imbarazzato,era sbalordito e certamente non si aspettava che sarebbe successo tutto cio’. Lena esclamo’ una roba tipo “..ma che tristezza sei” rivolta al suo uomo..e mentre lo disse si avvicino’,glielo prese in mano e cerco’ di farlo’ venire su..”non si possono fare foto col pisello in queste condizioni”..e mentre parlava gli faceva praticamente una sega ...” ecco ,ora iniziamo a ragionare” continuo’ Lena ,in effetti il pisello ora era piu’ grosso,riconoscevo adesso la dimensione della cappella,molto grande ,io chiesi “ora che facciamo?” Luca disse con voce un po bassa di far finta di prenderlo..in bocca ,ma solo finta,mi disse di fare dei movimenti li vicino con le labbra. Infatti era quello che avrei pensato di fare,rimisi le mani sui fianchi e mi avvicinai con la bocca, proprio davanti a quella cappella ,la sfioravo con le guance ,prima destra poi sinistra ,poi andavo piu’ giu’ e riaprivo la bocca proprio davanti alla cappella in modo da fargli credere che l’avrei preso in bocca da un momento all’altro,la cosa duro’ forse un minuto ,il tempo di veder crescere sotto i miei occhi il pisello che ora era in tiro al massimo.Poi mi rialzai in piedi ,mi girai con la schiena rivolta a Dario e ci facemmo fare delle foto cosi..il pisello era a mezzo centimetro da me,a volte mi toccava anche il sedere ma io facevo finta di niente finche’ non mi abbraccio del tutto e a quel punto me lo stampo sulle natiche,durissimo, Lena e Dario risero e dissero “ah pero!!..ci stiamo scaldando!”.”Ora mettevi di fronte e baciatevi.. o fate finta,e poi prendete la mano dell’altro e fate qualcosa,”Dario mi prese la mano e me la porto’ sul suo pisello e io feci lo stesso sulla mia tetta ,giocammo un po cosi e fu molto eccitante,chissa come si divertivano e godevano quegli altri due a guardarci ...Lena disse di spostarci sul divano….solo che dovevo accompagnare Dario prendendolo per...il pisello , io ormai stavo al gioco,ci stavamo tutti quanti ,ormai tutto era ammissibile(o quasi),speravo ancora che non andasse a finire in scopata ma probabilmente ero un po ingenua. Con Luca e Dario,io mezza nuda,Dario col pisello fuori dai pantaloni,io che lo tenevo in mano portandolo a spasso nel soggiorno, come pensavo che andasse a finire? Il pomeriggio contonuava..Luca disse “..Sandra sai come mi piacerebbe fare delle foto?” che tradotto equivaleva a chiedermi di realizzare una sua fantasia...“..siii,come ? “ risposi io contenta di esaudire una sua richiesta,” Vi mettete tutti e due sul divano seduti sui talloni l’uno di fronte all’altro “. Beh!ensavo chissa’ che cosa ,cosi ci mettemmo proprio come voleva Luca,ma in quella posizione ero sicura che non “rischiavo” nulla ,almeno per il momento …pero’ mi tocco togliermi il leggins rimanendo in mutande ,lui era gia’ nudo completamente ,io avevo ancora la felpina col reggiseno sotto.Quando pensavo che gli animi si stessero per raffreddare ecco che la giornata invece si infuocava sempre piu’,Lena ci avvicino’ ulteriormente,io avevo in pratica il ginocchio in mezzo alle gambe di Dario e lui aveva il suo in mezzo alle mie ,a 2 centimetri dal toccarmi la patata. Ci dissero di iniziare a far “qualcosa”...”cosa?” disse Dario,Lena disse di mettermi una mano nella felpa,lui delicatamente si avvicino’,mi guardo’ quasi per scusarsi ,e poi entro’ nella felpa;a me venne un gran caldo ,noi da quel punto in poi non facevamo caso che Luca scattava le foto,ci eravamo persino dimenticati .Lena dava quasi sempre lei le dritte,ordino’ di tirare giu’ la cerniera della felpa e Dario esegui’ ,me la sfilo’ sempre delicatamente dalle braccia ,avvicinandosi molto,viso contro viso,mi carezzo le spalle e mise tutte e due le mani sotto le spalline del reggiseno causandone la caduta,poi passo con le mani dietro e me l’ho slaccio’ finche non cadde sul divano e rimasi ..con le tette al vento.Lena diceva “bellissimo...ora col palmo della mano prendine una e baciale una guancia”....”cosi?” chiese Dario cercando di rimanere in tema “lavorativo”...”si,cosi”disse Lena che scatto’ qualche foto,poi conitnuo’ “..dai Sandra,non stare li impalata ,fai qualcosa anche tu “. Meno male che Dario aveva preso l’iniziativa perche’ io ,veramente,non sapevo che fare,mi aveva preso in quel momento un seno e si era avvicinato al mio collo,conosceva bene il mio punto debole,io invece cominciavo a perdere le forze,Dario pian piano con la bocca arrivo al seno e baciava ovunque ,poi prese con le labbra il capezzolo e inizio a succhiare ,era delicato,per un attimo pensai che Luca aveva rivelato i miei punti deboli ma iniziavo a godere per davvero e la mia mente si concentro’ su altro. D’istinto gli presi anch’io il pisello in mano e gli ricambiavo il favore ,ma lui risali con il viso verso di me e mi stampo’ le labbra sulle mie….io accellerai con la mano per cercare di farlo godere di piu’ e lui mi infilo’ la lingua e via anch’io slinguavo con lui .Quindi ora la scena che stavano guardando era ormai di sesso vero, tutti e due nudi seduti sui talloni,gambe piegate sulle ginocchia ,lui mi palpava avidamente il seno e io gli facevo una sega mentre le nostre lingue facevano il resto. Dario prendeva l’iniziativa,mi fece girare di spalle e poi piegare in avanti ,come una gattina,sempre lentamente e delicatamente mi sfilo’ le mutandine ,poi inizio’ a baciarmi il sedere finche’ non arrivo’ sulla patata, e li insistette per un po,sentivo che si faceva spazio nelle grandi labbra con la sua lingua,finche non cerco’ il clitoride ,e lo lecco tanto ,tanto da farmi godere e anche venire la prima volta. Sentivo Luca e lena che bisbigliavano qualcosa,non capivo bene ma Lena scommetteva su quanto tempo sarebbe passato primo che Dario mi avrebbe presa da dietro e che io presto gliel’avrei data(Luca me lo confido’ dopo).Alcune cose riuscivo a sentire e altre no,ricordo che Lena a un certo punto disse a Luca “dai,che ne dici di farli scopare ora? e Luca rispose “tanto Sandra non gliela dara’..vedrai. Beh! io ora ero completamente nuda,eccitata e avevo voglia matta di scopare,speravo che mi prendesse Luca li sul divano invece ….”card full” un’altra volta. Di nuovo Lena e Luca erano al PC per scaricare il materiale fotografico ,nel frattempo Dario mi prese dalle spalle e mi invito’ a rialzarmi e nel rialzarmi ricadetti seduta su lui,lo spazio era poco ma lui non fece nulla per spostarsi anzi,secondo me la fece apposta,caddi quindi seduta sulle sue gambe,sentivo il cazzo dietro la schiena ,lui mi tiro’ ancora piu’ vicino in pratica mi ci fece sedere sopra… Gli altri 2 appena si accorsero che eravamo in quella nuova posizione impazzirono e vollero fare 200 altre foto,in pratica io ero seduta sulle gambe piegate di Dario che a sua volta era seduto con le sue gambe incrociate sul divano,ero di spalle a lui che mi teneva stretta e abbracciata mentre mostravo il seno ai “fotografi” e se mi sollevavo leggermente riuscivano a fotografarmi interamente nuda seduta su Dario. Dario ne approfittava e come!!Mi palpava ovunque,per farmi fotografare in tutti i modi mi metteva le mani sulle tette,le sollevava ,poi metteva una mano sulla patatina e una sul seno e cosi via,il fatto e che se andava sulla patatina non finiva li perche’ essendo bagnata lui ci giocava un po e mi faceva “soffrire” poi Lena mi chiese se mi potevo sedere al contrario ,ci posizionarono di profilo rispetto a loro e mi fecero mettere le mie gambe (aperte) su quelle di Dario ,l’uno di frante all’altro ,come prima ma tutti e due a gambe aperte. Che imbarazzo ,lui vedeva tutta la mia patatina,era gia’ ben curata e quasi tutt,il suo pisello su,in quel momento era moscio ,ci avvicinammo finche i due genitali non si sfioravano ,entrambi avevamo braccia distese all’indietro appoggiate sul divano .io sudavo ormai ,lui si fece leggermente avanti ancora un po e a quel punto Luca e Lena si divertivano e fare foto molto spinte. Anche il pisello di Dario venne su duro subito tant’e’ che Lena ritenne che era il momento giusto per provarci ,chiese di avvicinarsi con la cappella verso la mia patata ,scattava appena facevamo qualsiasi movimento,Dario se lo prese in mano e lo indirizzo proprio li,mi sfiorava e poi cercava il mio seno con l’altra mano,Lena diceva “bellissimo...dai su ,ora entragli poco poco come se dovessi fartela”, e lui cosi fece,si fece spazio nella mia patatina bagnata e ci fu un accenno di penetrazione ,fece entrare mezza cappella.Poi Dario volle abbassare leggermente le luci,creo’ un po di penombra ,nel frattempo Lena ci disse di rimanere fermi cosi ,ma Dario approfittava di quel momento per fare dei piccoli movimenti avanti e dietro e io...beh! accompagnavo quei movimenti ,riuscivo a far entrare la cappella dentro quasi tutta ma non volevo che se ne accorgessero Avevamo un po approfittato di quel momento di pausa ,mi venne i bisogno di andare in bagno e fare la pipi,ed era vero.Ero tanto bagnata,nel usare il fazzolettino,mi toccai la patata in bagno e mi venne ancora piu’ voglia.Non mi era neanche accorta che ero entrata in bagno nuda e dovevo uscire dal bagno in quel modo,mi sentivo un po imbarazzata quindi usai l’asciugamano sulle tette per comprirmi, e cosi tornai in soggiorno.Inutile dire che a Lena piacque molto l’abbigliamento nuovo e Luca si eccito moltissimo,tanto che era dietro Lena e le infilo’ la mano nella maglietta dietro per poi entrare nel jeans attillatissimo . Lena mi disse se potevo ritornare sul divano,Dario era seduto li ,non disse nulla e il pisello era tornato moscio allora Lena disse che non poteva pensarci lei tutte le volte, guardandomi e sorridendo,io capii subito e mi appoggia col seno sulle gambe di Dario e guardando Luca dissi di farmi delle foto cosi,ma poi venne in’idea a me stavolta,d’istinto ,spinsi Dario per le spalle costringendolo a cadere sul divano pancia in su,risali un’altro po in modo che fosse completamente steso e poi io staccai del tutto l’asciugamano e cominciai a gattonargli intorno,nuda ,solo col perizoma.Imitavo i passi di una panterina,gli passavo sopra col sedere,con le tette gli strusciavo sul pisello,Luca impazziva ed esclamava “uhahuuuuuwauu! finalmente qualcosa di serie,grande Sandra”Io intanto mi ci ero avvicinata col sedere sulla faccia e Dario poteva ogni tanto dare dei baci sulla pelle e dove capitava finche io con la bocca non sono andata nei pressi del pisello come se fossi in cerca di qualcosa da mangiare ...e piano piano,senza usare le mani,presi il suo tronco in bocca,poi arrivai alla cappella,ci giocai un po ,con la lingua,con le labbra finche non iniziai a fargli su e giu,sempre senza usare mai le mani..Era bellissimo,c’era un misto di emozioni ,mi piacevo il fatto di farmi vedere da Luca mentre ero il “giocattolo” erotico di una coppia.Ma ora era Luca a dettare le condizioni per le foto,e ormai non avevo piu’ scampo perche’ gia’ dalla prima foto capii come sarebbero andate le cose.Ora ero il suo “oggetto erotico “ e faceva di me quello che voleva;quando diceva “Dario ,prendila dai fianchi” significava che doveva penetrarmi tenendomi da dietro ,se diceva “ecco ora prendi la bocca” significava che voleva fare una foto col pisello nel mia bocca. Dario non mi scopava,semplicemente mi penetrava nella patata o nella bocca tenendolo un po dentro,di quelle posizioni c’e ne fece fare una decina,in piedi di fronte con una gamba alzata ,da dietro con le mani sulle tette etcc. e la frase terminava sempre nello stesso modo :” ecco,ora prendila cosi”Dario quando poteva ne approfittava per far qualche movimento dentro e fuori,per godere un po ,solo una volta che gli era andato giu’ il pisello Lena gli disse di farlo rinvigorire e Dario prima uso’ la sua stessa mano e poi appena fu eretto me lo mise dentro di e fece ¾ volte avanti e dietro sempre mentre loro due guardavano,io non riusci a trattenere pero’ i gemiti di piacere,ogni volta che affondava mi batteva il cuore a 300 e emettevo il classico suono del godimento,”ahaaa””mhhhh”......Era passata mezzora,Luca (non ce’ la faceva piu’) appoggio’ la fotocamera sul tavolo,venne da noi e si mise….dietro di Lena,ovviamante,immagino quanto avesse resistito fin ora senza far nulla ,ed era stato bravissimo perche’ avrebbe corso il rischio di rovinare i piani .Ma ora non resisteva piu’ ,basta giocare ,le abbasso’ il jeans,lei si mosse per agevolarne la rimozione rimanendo nuda anche lei col sedere in aria,Luca si slaccio’ la cerniera e lo tiro’ fuori,io riuscivo a vedere tutta la scena e vidi il momento in cui si avvicino’ molto,poi cerco’ la patata e inizio’ a farsela davanti a me e Dario, Lena godeva come una maialina....I ll gioco era finito,ora era sesso vero ,non ci nascondevamo piu’ nel far finta che stavamo giocando,ora tutti e 4 eravamo preda del piacere ,e quello era il nostro primo vero scambio di coppia. Eravamo ormai tutti e 4 vicinissimi,potevamo toccarci tutti facilmente,Luca mi prese la testa, Mentre scopava Lena , mi bacio’ con tutta la forza e passione,mi fece sentire quanto stava godendo ,poi mi staccai dalla sua bocca e mi appoggia sulle labbra di Dario,e mi baciava con molta bramosita’ mentre la sua donna si faceva scopare da Luca.Pensavo solo a quando sarebbe toccato a me ,avevo voglia anch’io e non aspettai il passo successivo,andai a sedermi a cavalcioni su Dario ,per sedermi sopra di lui dovetti allargare parecchio le gambe,quando fui seduta su di lui sentivo tutta la carne del pisello duro sotto di me ,lui mi strinse a lui ,sentiva che sotto ero un lago e ,voleva sentire le mie tette su di lui,allo stesso tempo mi prese la testa fra le mani e mi slinguo’ ,sotto pian piano il pisello si faceva strada,mi sollevai un pochino ,gli presi il tronco e lo indirazzai dentro di me.Entro’ subito e subito mi inizio’ a scopare con movimenti continui ma lenti,ogni volta affondava sempre di piu’ e io godevo come una matta,ebbi anche l’istinto di dire delle cose ,dissi”non me lo ricordavo….cosi...l’ultima volta non sei riuscito a scoparmi mentre Lena si e’ fatta fare subito da Luca,io no...ma ora mi stai scopando..stronzettino c’e l’hai fatta”..Lui mi disse che ero una figa incredibile e che mentre scopavo diventavo molto piu’ arrapante e irresistibile Mi faceva impazzire la cappella che entrava ,all’inizio, e poi quando arrivava al massimo in fondo….gli dissi che stavo per venire e lui disse che potevo,allora mi passai la mano davanti e mi toccai il clitoride,gli disse di spingere al massimo e per me fu un’esplosione pazzesca.. sentivo una lingua dietro e sotto,era quella di Lena che leccava li sotto ,sie me che Dario mentre aveva sempre dentro Luca che si era gustato tutta la scena del mio sedere ,da dietro aveva visto in diretta tutto ,non so so se lui era venuto ma mi accorsi che le sue mani erano sulle mie tette ,stava accellerando per venire anche lui….dopo qualche secondo venne ed era stravolto dal piacere.Io scappai di nuovo in bagno,e Lena mi segui’,facemmo le nostre cose e poi ritornammo sul divano,notai subito che Dario era ancora in erezione mentre Luca recuperava la macchina fotografica,Lena ando’ verso di lui.Io mi sedetti di nuovo sul divano col mio asciugamanino ma credo che ebbe di nuovo un effetto “arrapante” su Dario,lui si avvicino’ verso di me, mi fece aprire le gambe,si prese il pisello in mano e me lo mise dentro con una facilita’ unaudita,in realta’ io lo volevo ancora ,mi disse che aveva ancora una vogliia pazzesca di me,e io ….stranamente godevo di nuovo.Luca e Lena si girarono verso di noi,Lena disse “ma guarda quei due ..ancora”. Io ero srdaiata schiena in giu’ e lui sopra di me,mi aveva fatto allargare le gambe e entrava fino in fondo,loro due si vennero a sedere vicino a noi, guardavano le foto dal display della macchina fotografica,Luca disse “..voi non vi preoccupate,fate pure.” Dopo un po Dario mi fece posizionare di lato su un fianco,lui dietro di me e io rivolta verso di loro,potevo persino guardare le foto anch’io.Lui Continuava a infilarmi ,fare avanti e dietro,mi stava “gustando” il piu’ possibile e sembrava non avere fretta e ogni tanto scambiavamo persino qualche frase tutti insieme come se non stesse succendendo nulla .A me invece ogni tanto scappava un gemito di piacere e lui mi toccava le tette mostrandole a loro ,mi prendeva i capezzoli e poi passava la mano su tutte e due le tette scendendo fino alla patata,Poi continuo’ a gustarmi facendomi voltare ancora verso di lui ,sempre di fianco, cosi che mi poteva baciare e scopare allo stesso tempo,avevo raggiunto un certo equilibrio anch’io,mi gustavo il sesso con calma,davanti a Luca e Lena .Dopo un buon quarto d’ora Dario mi mise a pancia in giu’ col cuscino sotto,mi chiese se poteva venire ….dentro...e io guardai Luca e poi rilfettendo qualche secondo dissi..di si….che poteva,cosi mi toccai contemporaneamente con la mia mano ,alzai il sedere e riuscivo di nuovo a godere come una matta ,Luca fece in tempo ad avvicinarsi a me ,mi “offri” il suo pisello in bocca ,per me era la prima volta cosi, il suo in bocca mentre un’altro mi scopava da dietro,Godevo cosi’ tanto che dopo mi chiedevo come mai non l’avessimo fatto prima.Sentiva le palle di Dario sbattere sul mio sedere e Lena che lo baciava mentre era dentro di me ….non ci sono parole per descrivere tutto ,troppa roba,troppa emozione…. Dario mi venne dentro e io ciucciavo per godere il pisello dl Luca.Sembrava non bastare mai ma eravamo ormai sfiniti…. A distanza di un mese da quel pomeriggio ci siamo resi conto che ora e’ tutto diverso con Lena e Dario….abbiamo fatto altre cose che meritano di essere raccontate.. 2638 4 8 anni fa
- Mi sveglio nella notte.......lampo.......tuono...... Mi sveglio in piena notte. Piove. Apro le persiane e vedo bagliore di lampi in lontananza. Sono le due, non riesco a riprendere sonno. Ritorno alla finestra. Il temporale si fa’ sempre più vicino, è quasi su di noi. Adoro i temporali, i tuoni, la pioggia battente. Un rumore, tu che sul letto cambi posizione. Mentre il mio sguardo è ancora rivolto verso di te, un lampo squarcia il buio ed intravedo la tua sagoma. Brividi, ma non è il freddo. La vista fugace del tuo corpo nel letto mi ha tolto del tutto il sonno. La mia mano automaticamente sfiora la parte più intima di me. Non ho bisogno di spogliarmi, d’estate dormo nudo. Altro lampo, poi il tuono. Mi avvicino al letto, salgo, ti vengo vicino. Non ti sfioro, mi godo il tuo profumo e il suono del tuo respiro regolare. Lampo. Tuono. Con una mano ti sfioro il fianco e tu, al mio tocco, ti muovi. Ecco, adesso sei sdraiata normalmente, la mia mano sa la strada. Lampo. Le mie dita giocano con l’elastico del tuo intimo. Tuono. Il mio dito si fa’ più audace, cerca lei...... La trova, Umida......Lampo, e lampo di gelosia. Chi popola i tuoi sogni? Tuono e la mia mano che in un colpo solo ti abbassa il perizoma Ti svegli. Mi chiedi stordita cosa stia facendo. Ti intimo di stare zitta.E ferma. Ti lasci togliere del tutto il perizoma.....una tua mano accenna una carezza. Ti tolgo la mano. E ti invito di nuovo a stare ferma. Stai per protestare ma la mia mano prende possesso del Tuo sesso ......Le parole si trasformano in gemiti. Su. Lampo. Giù. Tuono. La mia mano dapprima lentamente, poi sempre con più foga, si muove mentre nel palmo la tua eccitazione è consistente, calda. Stacco la mano, me la lecco copiosamente e riprendo I tuoi gemiti coperti dal tuono. Senti come scivola adesso la mia mano nel tuo sesso......Mugoli.......Lampo. Hai voglia di succhiare, di sentirmi godere.........Me lo prendi in bocca senza troppi preamboli. . Cerchi di prenderlo tutto, sento la cappella che ti sfiora la gola, in fondo. Lo mordi,come piace a te. Lo mordi senza esagerare, ma stringi. Più stringi e più lo senti gonfiarsi ed indurirsi. Senti la fica inondarsi di umori. Sei fradicia. I tuoi gemiti mi eccitano ancora di più. Adesso alterno mano e bocca, poi insieme. Cambio mano, la tocco con la sinistra e con la destra mi afferri le palle. Non stringi, accarezzi,Tu allarghi le gambe. Ti stanchi un attimo giusto il tempo di sussurrarti che mi piace, mentre succhi il cazzo.. E’ come un segnale. La tua. mano si infila tra i miei....capelli, a palmo aperto, sopra la nuca. Come un pettine. Ma i pettini non stringono, la tua mano invece sì. Stringendo le dita, i miei capelli ti fanno da presa. La mia testa, la mia bocca, sono in tuo potere. Me la fai leccare e succhiare avidamente.........di nuovo. Più mi fai male stringendo e spingendo e più sento ti ...sento bagnare. Mi allontani la testa, ti alzi a sedere e mi baci. Un bacio lungo, violento. Lampo. Ti sdrai di nuovo, sempre tenendomi per i capelli. Tuono. La mia bocca è piena di nuovo Dei tuoi umori.........Qualche spinta violenta e ti fermi. Ti faccio sdraiare, allarghi le gambe. La mia bocca bacia le grandi labbra, poi le apro con le dita. La mia lingua calda titilla il clitoride. Lampo. Il tuo respiro affannoso è l’unico suono prima del tuono. La mia lingua adesso è più insistente, più veloce. Dio come lecchi, me lo dici sottovoce. La mia mano non tiene aperto più niente, ora è la lingua a farsi strada da sola. Scopami la bocca, mi dici....salgo sopra di te , alzi la mano e lo afferri, lo conduci alle tue labbra, mentre continui a leccarmi. Le tue labbra mi circondano la cappella. Comincio a muovermi......Il mio.....cazzo ti riempie la bocca. Con la mano mi fai capire quando le mie spinte sono troppo irruenti. Poi le mie dita. Dentro di te........ Un dito, poi due. Il temporale intanto è al culmine. Ti faccio fermare una, due, tre volte perché sono vicino all’orgasmo. Anche tu devi fermarti. In una delle pause mi implori di scoparti. Mi sdraio di nuovo e ti faccio venire sopra. Da quanto sei bagnata entra subito, Ti muovi subito velocemente. Hai voglia del mio cazzo e me lo fai capire. Ti stringo i seni e tu sei costretta a rallentare. L’orgasmo è un baratro, io sono sull’orlo del precipizio. Non voglio venire, non adesso. Mi fermo del tutto. Ti godo. Ti afferro i fianchi e ti muovi tu, da sopra Io mi sposto in avanti per agevolare il tuo movimento. Le nostre bocche si incontrano di nuovo, avide. Sento che l’onda dell’orgasmo che risale, piano. Stavolta non voglio fermarmi. Amore. Ti sussurro solo amore e tu capisci. I tuoi movimenti si fanno sempre più veloci, ed anche io ti accompagno,tenendoti per i fianchi. Godo come non mai, pregustando l’attimo in cui l’orgasmo percorrerà tutto il mio corpo. Sono vicino anche io, mi dici. E’ la fine. Quello che stavo cercando di trattenere, esplode.. Lampo.. Tuono. La mia mente si smarrisce, insieme alla tua, mentre ti riempio del mio seme caldo. Le tue braccia mi accolgono. La pioggia ed il brontolio del temporale che si allontana ci cullano mentre ci addormentiamo. 19 1 8 anni fa
- La mia prima volta al cinema a luci rosse 3 L’indomani, al bar, ci presentammo. Andrea (nome fittizio) disse di essere un cantante d’opera. Era una bella persona, piena di personalità, alto, bruno, pieno di fascino. Ad un certo punto si alzò e, guardandomi fisso negli occhi, mi disse: “Vuoi venire a casa mia, così parliamo meglio?”. Una volta giunti mi offrì da bere e poi mi disse che gli ero piaciuto da subito e mi desiderava. Mi chiese se volevo diventare il suo amante fisso. Disse che aveva notato che ero sposato e che non mi avrebbe creato alcun problema, ma voleva che avessimo una relazione fissa. Rimasi per qualche momento …. sconcertato. Non mi sarei aspettato una simile dichiarazione. Poi, dopo aver riflettuto per qualche minuto, valutato il personaggio e considerato che non avevo più avuto una relazione fissa da quando avevo 16 anni, finita per la morte di quelli che erano stati i miei due amanti (uno in particolare, che mi aveva plagiato) decisi di accettare la sua proposta. Felice mi prese per mano e mi portò in camera da letto dove mi abbracciò ed iniziò a spogliarmi nel mentre mi baciava in maniera estremamente libidinosa. In breve ci ritrovammo nudi, sul letto, uniti in un 69 vorace, libidinoso, pieno di voglia di godere e, nel contempo, di far godere l’altro. Capace, com’ero, di controllare il mio orgasmo mi impegnai al massimo per riuscire a farlo godere prima che lui facesse godere me. Volevo portarlo allo sfinimento e…. ci riuscì !! Venne a profusione, emettendo suoni gutturali, chiedendomi di smettere di succhiarglielo, ma io non mi lasciai incantare dai suoi lamenti e continuai a succhiarglielo sinché lui non riuscì, a viva forza, a staccare la mia bocca dal suo uccello. Aveva il fiatone, dimenava la testa, ma trovò la forza di stringermi a sé e …baciarmi, come un affamato, succhiandomi la lingua e palpandomi tutto. Una volta ripreso fiato mi girò a pancia sotto ed iniziò a leccarmi tutto, scendendo pian piano tra i miei glutei, andando poi ad aprire le mie chiappe per inserirvi la lingua ed iniziare a leccarmi il buco del culo, a bagnarlo, titillarlo, sino a riuscire ad inserirvi la lingua e incularmi con essa, allargando, man mano, lo sfintere. Aveva una lingua incredibilmente lunga, con la quale iniziò a fottermi come fosse un cazzo, facendomi provare sensazioni uniche. Iniziai a rantolare, chiedendogli ripetutamente di non farmi ancora soffrire dal desiderio di essere inculato. Dopo la mia ennesima preghiera smise di incularmi con la lingua, mi girò mettendomi con le spalle sul letto, mi alzò le gambe mettendosele sulle spalle, mi puntò il cazzo sul buco e…. mi inculò con un colpo unico ! Da morire per il piacere di sentire quel lungo palo entrarmi dentro di botto, riempiendomi al punto che dovetti inspirare aria. Arrivato in fondo si fermò, si piegò e, stando fermo dentro di me, iniziò a baciarmi infilandomi quella lingua, che fino a qualche momento prima me l’ero ritrovata nel culo, tutta in bocca a cercare la mia, giocarci e poi succhiarmela facendomi impazzire. Non posso farci nulla: il bacio, per me, è il massimo dell’erotismo. Andò avanti a baciarmi per una decina di minuti, eccitandomi da impazzire. Eravamo talmente abbracciati stretti che il mio pene faceva fatica ad ingrossarsi, come invece l’eccitazione provocatami spingeva a farlo. Dopo una decina di minuti si rialzò un po’ ed iniziò a muoversi dentro di me, con la calma che lo caratterizzava, lentamente ma profondamente, facendomi assaporare ogni cm. del suo attrezzo, come già aveva fatto al cinema, solo senza la fretta e la preoccupazione che potessero accendersi le luci, anzi a luce accesa, guardandoci profondamente negli occhi, assaporando ogni sensazione e godendone. Godevo di ogni centimetro del suo sesso che mi penetrava, godevo del suo sguardo colmo di desiderio e di possesso. A sua volta lui godeva nel farmi suo, nel possedermi completamente, nel fare di me lo strumento del suo piacere. Ogni tanto affondava con qualche colpo più forte e più profondo, facendomi sussultare. Dopo un po’ quasi si ripiegò su se stesso, continuando a muoversi dentro di me, e…. prese in bocca il mio uccello ed iniziò a farmi un pompino. Solo un’altra persona era riuscita a farmi questo ! Colui che mi aveva plagiato quando avevo 16 anni e che non avevo mai dimenticato, Leo, quello che mi aveva sverginato assieme al suo amico Nino, e ciò…. mi fece precipitare in un orgasmo allucinante: iniziai ad urlare il mio piacere, chiedendo “ancora… ancora… sì, così…” Ed iniziai a scaricare nella sua bocca tutto il mio piacere. Gli riversai almeno cinque, sei schizzi abbondanti che lui si bevve come fosse un assetato. Tutto questo lo eccitò ed iniziò a penetrarmi sempre più forte sino ad arrivare all’orgasmo, riempiendomi il culo di sborra densa e in gran quantità. Il mio sfintere si contraeva dal piacere succhiandogli ogni goccia di sperma ma continuando a mantenerlo in erezione, tanto che, nonostante l’orgasmo, lui continuò a rimanere dentro di me ed a chiavarmi. Era una cosa unica: il mio piacere continuava a riempirmi di sensazioni e…. stavo continuando a godere senza soluzione di continuità. Mi sembrava di rivivere un sogno, viaggiavo su una nuvola. Avevo ritrovato sensazioni che non pensavo di poter più rivivere. Andrea mi aveva riportato indietro nel tempo. Ero suo !! Dimostrando una virilità incredibile non gli si era “ammosciato” neanche per un attimo. Era ancora ben infisso dentro di me e continuava a scoparmi con il suo ritmo che mi stava mandando al manicomio. Ero tutto un brivido e provavo un orgasmo continuo. Ed infine, dopo avermi portato allo sfinimento e quasi allo svenimento per il piacere pazzesco che mi aveva dato…. Venne di nuovo ! Mi sentii riempire da un clistere di sperma, tanto che quando finalmente uscì dal mio corpo dovetti correre immediatamente in bagno. Quando ritornai da lui, lo trovai mollemente adagiato sul letto che stava riprendendo fiato: ci guardammo, mi chinai verso di lui e…. ci baciammo lingua in bocca come due assatanati di sesso. Mi aveva fatto impazzire, rivivere momenti che credevo sepolti nei miei ricordi, e fatto riaffiorare la mia parte… femminile ! Guardai l’orologio: dovevo scappare, erano passate già più di tre ore da quando ci eravamo incontrati e….. mia moglie mi stava aspettando per la cena. Gli chiesi di darmi il suo numero di telefono, per poterlo richiamare l’indomani e metterci d’accordo su quando vederci. Gli dissi che mi aveva fatto impazzire, aprendo la stanza dei ricordi, e che pertanto…. avevo voglia di rivederlo prima possibile. Me lo diede e…. sempre guardandoci fissi negli occhi…. ci salutammo e me ne andai. 27 2 8 anni fa
- La mia prima volta al cinema a luci rosse 2 …. ma come feci per entrare in una toilette mi sentii spingere dentro con una pacca sul culo, un’altra persona entrare dopo di me e chiudere la porta. Feci per girarmi, un po’ incazzato, ma una mano forte, con fare fermo, mi bloccò con la faccia verso il muro ed una voce profonda, con tono sommesso, mi fece: “Ho visto come ti dai da fare, troietta, ed allora soddisferai anche me!” mentre nel contempo mi palpava il culo e mi abbassava i pantaloni. Sia il tono di voce che il modo di fare possessivo scatenarono in me nuove emozioni e mi sentii liquefare, le ginocchia molli, felice di sentirmi desiderato. Pertanto non reagì ed il tizio, sentendo la mia sottomissione ne approfittò per spogliarmi, abbassandomi i pantaloni sino alle caviglie e rialzandomi la tuta sin sopra la testa. Tutto il mio corpo era a sua disposizione ed iniziò con il succhiarmi e mordermi i capezzoli per poi scendere, leccandomi, sino all’uccello che imboccò per qualche minuto, spompinandomi, e passare poi, facendo il periplo del mio bacino, al mio culo che prese a leccare ferocemente, dandomi ogni tanto qualche morso sulle chiappe, cosa che mi mandava in sollucchero, sino ad allargarmi, lentamente, le chiappe e slinguazzarmi, bagnandomi ben bene il buco del culo e cercando di introdurvi la lingua, unitamente ad un dito che subito dopo diventarono due, sempre continuando a leccarmi per bagnare meglio il buco. Quando fu convinto di avermi reso sufficientemente elastico si rialzò e mi ritrovai il suo cazzo, che nel frattempo aveva sciolto dai pantaloni, appoggiato al buco del culo che, voglioso, iniziò a contrarsi e rilassarsi risucchiandoselo, praticamente, dentro da solo. Lui non fece altro che accompagnare il tutto con una graduale, costante spinta in avanti e….. mi ritrovai pieno di un cazzo lungo, sufficientemente grosso ma non al punto di essere doloroso, cosicché non provai alcun dolore mentre il mio sfintere aveva continuato a contrarsi per assaporarlo tutto. Rimanemmo così per qualche minuto, dopodiché fui io a spingermi indietro sino a sentire le sue palle sbattermi sulle chiappe con uno schiocco perché, a quel punto, ero io che desideravo che mi inculasse, che mi possedesse, che mi facesse sentire quanto troia ero. E lui, come mi avesse letto nel pensiero, mi sussurrò nelle orecchie: “ Sì, troia, adesso ti faccio mia”. Ed iniziò un lento va e vieni con cui me lo faceva sentire tutto, sino in gola, procurandomi brividi continui di piacere che mi arrivavano sino al cervello. Andò avanti così per una ventina di minuti. Mi stava facendo uscire di testa, non ce la facevo più tanto ero elettrizzato, al punto che iniziai a sussurrare “Ti prego… godi, riempimi… voglio sentire la tua sborra!” ma lui continuava a tenermi sulle spine. Aveva iniziato, già da un po’, a torturarmi anche i capezzoli, strizzandomeli, in qualche momento anche in maniera dolorosa, ma che subito dopo diventava molto eccitante, ed alla mia nuova richiesta di godere, di riempirmi, mi rispose: “Se vuoi vengo, quando vuoi, ma lo prendi in bocca, e me lo succhi tutto.” Ero talmente elettrizzato che avrei fatto qualsiasi cosa purché si sfilasse da me, e gli dissi “Sì, tutto quello che vuoi, mi stai facendo impazzire, non ce la faccio più”! Iniziò ad incularmi in maniera più decisa, affondando, ogni tanto, con dei colpi violenti che mi facevano vibrare tutto, portandomi alla follia per il piacere che mi faceva provare, tanto che iniziai a godere, con schizzi lunghi e continui, sino a quando disse “Preparati” e si sfilò da me portandomelo davanti alla bocca: nel preciso momento in cui lo imboccavo iniziò ad eiaculare con schizzi copiosi, violenti, che quasi mi andarono per traverso. Il primo mi arrivò direttamente in gola creandomi un conato ed un colpo di tosse. Cercavo di non inghiottire, ma era talmente tanta che alla fine qualche sorso dovetti mandar giù. Quando finì mi rialzò e mi baciò in bocca, a tutta lingua. Di una lussuria ed una libidine unica. Subito dopo si ricompose, mi diede una pacca sul culo, e dicendomi “Grazie” aprì la porta e se ne andò. Io rimasi inebetito, le gambe che mi tremavano, senza forze, facendo fatica a riprendere un respiro normale, riuscendo soltanto, in un attimo di lucidità, a richiudere la porta per non essere trovato da qualcun altro in quelle condizioni. Pian piano ripresi un respiro normale, riuscii ad asciugarmi da tutta la sborra che mi stava colando fuori (bè, ero pieno di tre grosse sborrate) e rivestirmi. Ero ubriaco per le sensazioni provate, mi reggevo a stento sulle gambe, ma finalmente riuscì ad uscire dal cinema. Mi accorsi in quel momento che vi avevo passato più di tre ore. La mia prima volta era stata una cosa… esaltante ! Qualche giorno dopo, come da accordi presi con quei due la prima volta, mi ritrovai, fremente, alla cassa del cinema prima dell’orario di inizio della prossima proiezione.. Feci il biglietto e mi guardai attorno, nell’atrio, dove come al solito qualcuno stava fumando. E vidi i due tizi che parlottavano tra loro. Mi notarono ed io, lentamente e con fare indifferente, mi avviai per entrare in sala. Mi seguirono e, proprio in quel momento, si spensero le luci ed io mi posizionai a sinistra del tendaggio, leggermente discosto dalla parete, e loro mi arrivarono ai fianchi mettendosi a sx quello che la volta precedente avevo alla fine spompinato, ed alla dx quello che mi aveva inculato. Evidentemente, quando li avevo visti parlottare tra di loro era perché si stavano accordando su come “coinvolgermi”. Quel giorno visto che la giornata era calda e che mia moglie era al paesello dai suoi, per qualche giorno, avevo potuto vestirmi unicamente con la tuta, senza nulla sotto, cosicché mi aprii la giacca della tuta rimanendo a petto scoperto. I due, vedendo ciò, mi si accostarono immediatamente e, uno da una parte e l’altro dall’altro lato, si presero i miei capezzoli in bocca e iniziarono a suggerli come fossero dei biberon, mettendomi in mano, nel contempo, i loro cazzi affinché li masturbassi. Quello alla mia sinistra, mentre continuava a succhiarmi il capezzolo, mi abbassò i pantaloni rimanendo sorpreso per il fatto di ritrovarmi a culo nudo e, sussurrandomi “Che gran troia”, iniziò ad accarezzarmi il culo. L’altro, anche lui sempre continuando a succhiarmi il capezzolo, mi prese in mano l’uccello, iniziando a segarmelo. Ero impegnatissimo a masturbarli, lentamente, per farli morire dalla voglia e nel contempo ad assaporare le sensazioni che mi stavano dando, soprattutto dai morsi che ogni tanto, succhiandomeli, mi davano sui capezzoli. Ad un certo momento quello che mi accarezzava le natiche, allargandole man mano, smise di farlo e mi accorsi che stava armeggiando in tasca, si mise qualcosa sulla mano (scoprii, un attimo dopo, che si era messo della pomata) e andò direttamente tra le natiche, sul mio sfintere, iniziando a massaggiarlo (provai subito una sensazione di fresco, di lubrificazione) ed infilarci dentro le dita, per lubrificare anche l’interno. Una volta soddisfatto di come mi aveva ammorbidito prese, dal borsello che portava al collo, qualcosa che, qualche attimo più tardi, scoprì essere un vibratore. Una volta che me lo ebbe infilato… lo accese, dandomi una vera e propria scarica di piacere, iniziando a spingerlo e rilasciarlo, spingerlo e rilasciarlo e, abbandonando di suggermi il capezzolo, avvicinò la sua bocca alla mia, forzandola ad aprirsi e, mettendomi tutta la sua lingua in bocca, baciarmi voracemente, libidinosamente, continuando a muovere il vibratore. Avevo continue scariche di piacere che mi arrivavano al cervello. L’altro, che continuavo a segare e dimostrava grande capacità di resistenza, si piegò per prendere in bocca il mio cazzo e, massaggiandomi le palle, iniziare a farmi un pompino con i fiocchi. Pura libidine. Nel frattempo mi accorsi che c’erano diverse persone che girovacchiavano intorno a noi cercando di capire se potevano entrare nel gruppo, finché il più deciso si avvicinò e iniziò a succhiarmi i capezzoli, che erano rimasti liberi dalle mani dei due. Un attimo dopo anche la mia bocca rimase libera perché chi mi stava baciando aveva deciso che era ora di incularmi e perciò, spento il vibratore che ormai mi aveva allargato sufficientemente il culo, si posizionò dietro di me ed in un attimo mi ritrovai trafitto dal suo paletto. Senza darmi un attimo di respiro iniziò a stantuffarmi ad un ritmo piuttosto veloce, alternando colpi più leggeri a vere e proprie spinte da sfondamento. Pazzesco !! Se non fosse stato che eravamo al cinema, avrei iniziato ad urlare dal piacere, ma mi dovevo trattenere e ciò, in un certo senso, acuiva il piacere. Ciononostante qualche sospiro, qualche “sì, così” mi sfuggì, facendo ulteriormente avvicinare i curiosi e tutto ad un tratto mi ritrovai addosso delle mani che mi accarezzavano, una che scendeva sul mio culo sino ad andare a sentire il cazzo che mi inculava e massaggiargli le palle, ed infine uno che cercò le mie labbra e non appena aprii la bocca andò a suggere la mia lingua. Ero prigioniero, un oggetto in mano ad una moltitudine che stava facendo di me ciò che voleva, e continuamente mi ritrovavo in mano qualche cazzo da masturbare. Man mano che qualcuno godeva, soddisfatto, se ne andava ma c’era sempre qualcun’altro pronto a sostituirlo. Ma per fortuna qualcuno vigile e attento era rimasto perché ad un tratto si sentì bisbigliare “attenti, sta per finire il primo tempo!”. In un attimo l’assembramento si sciolse e tutti si allontanarono da me, anche se con grande dispiacere mio e di chi mi stava inculando, che però non si allontanò di molto. Feci appena in tempo a tirarmi su i pantaloni e richiudere la giacca della tuta che, in effetti, il primo tempo finì e si riaccesero le luci. Volsi attorno lo sguardo e vidi molti volti guardarmi, famelici. Non appena le luci si spensero furono molti a riavvicinarsi, ma il più veloce fu quello che prima mi stava inculando e che non avendo ancora goduto, voleva riappropriarsi del mio culo, per finire il lavoro. Perciò, non appena mi fu vicino mi calò nuovamente i pantaloni, mi riallargò le chiappe e, essendo ancora ben lubrificato, riuscì a penetrarmi in un colpo solo. Una gran inspirazione da parte mia, per la sensazione datami dalla penetrazione improvvisa, ma nel contempo iniziai sin da subito ad ondeggiare i fianchi per sistemare meglio l’intruso che, come aveva fatto in precedenza, iniziò immediatamente a stantuffarmi. Nel frattempo gli altri, non so più quanti fossero, se 4 o 5, iniziarono a palparmi da tutte le parti, mi aprirono la giacca della tuta e ci fu chi prese a torturarmi i capezzoli, un paio si contendevano il mio cazzo, qualcun altro mi accarezzava tutto nel mentre qualcuno aveva ripreso possesso della mia bocca. Quello che mi stava inculando, con il suo ritmo variato, un po’ lento e dolce, un po’ veloce e violento, mi stava mandando fuori di testa. Ero tutto un brivido di piacere, praticamente un’ameba tra le mani di quelli sconosciuti, e quando colui che mi stava baciando (che nel frattempo avevo riconosciuto come quello che mi aveva inculato come secondo la volta precedente) mi fece piegare per prenderglielo in bocca, facendomi offrire, così, al mio sodomizzatore un angolo migliore per l’inculata, cosa che lui, con un grugnito, fece intendere di apprezzare molto, accelerando il ritmo sino a schizzare un’enorme quantità di sborra nel mio intestino. Il mio culo iniziò a contrarsi, succhiandogli così fuori dalle palle tutto il nettare che contenevano ma, così facendo, continuavo a mantenere in erezione il suo uccello che, in tutta sincerità, mi aveva trasmesso sensazioni incredibili, stupende. Intanto continuavo a succhiare il cazzo dell’altro che, evidentemente soddisfatto del mio trattamento, iniziò a riempirmi la bocca con il suo sperma, con schizzi morbidi, lenti, che mi diedero modo di assaporare quello sperma e trovarlo dolce, gustoso, tanto da iniziare ad ingoiarlo, cosa che normalmente non mi sarei mai sognato di fare. Tutto ciò mi portò ad avere un orgasmo, ben gradito da colui che mi stava spompinando in quel momento. Ero sfinito, mi reggevo a mala pena sulle gambe, ma per fortuna, pian pianino, il capannello di persone che avevo attorno si sciolse, evidentemente avevano capito che il momento magico era finito ma ….. avevo ancora un cazzo ( e che cazzo) tra le chiappe, che non voleva saperne di “smontare”. Dopo un po’, però, forse capendo che tra poco il film sarebbe finito, decise di abbandonare il possesso del mio culo e darmi così la possibilità di rivestirmi. Dovetti appoggiarmi, immediatamente, al muro per cercare di riprendere l’uso delle gambe. Il tizio rimase a breve distanza da me, evidentemente non voleva lasciarmi andare prima di avermi parlato. Con difficoltà riuscì ad arrivare alle toilette, per ripulirmi un po’. Lui non mi seguì, ma attese lì vicino per non perdermi di vista. Decisamente voleva parlarmi. Non appena uscito dalle toilette mi avviai all’uscita del cinema e presi la strada verso viale Giulio Cesare. Mi accorsi che il tizio mi stava seguendo e, dopo poco mi raggiunse dicendomi: “Scusa, vorrei parlarti…” Mi fermai, guardandolo, e rimasi in attesa. Dopo qualche secondo, riprese: “Mi piaci molto. Vorrei vederti al di fuori di questo ambiente, senza altri intorno, per goderti con calma.” E ci accordammo per incontrarci l’indomani in un bar là vicino e poi andare a casa sua. 24 3 8 anni fa
- La mia prima volta al cinema a luci rosse 1 Lavoravo a Roma. Avevo poco più di trent’anni ed ero bisex. Avevo un bel fisico ed uno splendido culetto e spesso mi piaceva sentirmi desiderato ed accarezzato sul culo. Avevo sentito dire che in un cinema, vicino a Castel Sant’Angelo, che ormai dava solo pellicole a luci rosse, c’era la possibilità di fare qualche incontro. Un giorno, nel tardo pomeriggio, ci andai. Entrando c’era un grande atrio con al centro la biglietteria e ai lati di questa c’erano due porte d’ingresso alla sala, chiuse da grosse e spesse tende di velluto a due ante. Nell’atrio c’erano alcune persone che fumavano. Entrando dalla tenda a destra della cassa scoprii che c’era ancora una seconda tenda doppia. Entrai in sala, scostando le tende dal centro, e mi fermai: non vedevo nulla, dovevo abituarmi al buio. Dietro di me entrarono, quasi urtandomi, un paio delle persone che prima stavano fumando e si misero una alla mia destra ed una alla mia sinistra. Essendomi fermato subito alla congiunzione dei due teli della tenda mi ritrovai a chiudere, praticamente, l’accesso e colsi che dietro a me si era fermato qualcuno che, dopo qualche momento, mi sfiorò, facendo finta fosse casuale, il culo. Feci l’indifferente e dopo un po’ mi sentii nuovamente sfiorare ed io non reagì dando alla persona la convinzione che poteva osare di più. La carezza si fece decisa: a mano aperta iniziò ad accarezzarmi il culo e dopo un po’ si posizionò decisamente tra le chiappe, massaggiandole per allargarle. Ero andato al cinema vestito con una tuta. A mia moglie avevo detto che andavo in palestra. Il massaggio si allargò e risalì sino a trovare l’elastico ed a quel punto inserì la mano nel pantalone scendendo con facilità, sino a trovare l’elastico delle mutande ed iniziare a farle scendere. A mano aperta mi stava accarezzando direttamente le natiche insinuandosi tra le chiappe, sino a trovare il mio sfintere ed iniziare a massaggiarlo per farlo allargare. Per un attimo uscì dai pantaloni, per inumidirsi le dita, mi fece spostare sulla sinistra, davanti alla tenda, liberando così il passaggio se fosse arrivato qualcuno dall’ingresso e poi si riposizionò tra le mie chiappe ritornando a massaggiare il mio sfintere e, con le dita inumidite, ci mise un attimo a riuscire a penetrarmi. Prima con un dito e poi, con delicatezza, con due, inserendole sempre di più. Mi stavo beando di quella introduzione, che mi stava dando sensazioni incredibili, tanto che evidentemente, senza accorgermene, devo aver fatto qualche sospiro di piacere perché le due persone che mi stavano ai lati e che nel frattempo si erano fatte più vicine a me senza che me ne accorgessi, iniziarono ad accarezzarmi, uno stringendomi i capezzoli e l’altro tirandomi giù i pantaloni e mettendomi la mano sull’uccello, iniziando a strofinarmelo, prima sopra le mutande, che pur essendo abbassate sul culo erano “impigliate” sull’uccello, poi abbassandole completamente e iniziando a masturbarmi. Quello che mi stava strizzando i capezzoli, notando la mia remissività, si fece più ardito, infilando le mani sotto la giacca della tuta, sollevandomela mettendo così a nudo il mio torace ed artigliando i miei capezzoli e strizzandoli con più decisione, avvicinando il viso al mio sino a baciarmi, infilandomi tutta la lingua in bocca e, praticamente, scopandomi la bocca. Ora dovete sapere che il bacio, per me, è sempre stato momento di grande erotismo ed emozione e data anche la situazione (paura di essere scoperto, le sensazioni che mi stavano dando gli altri) mi fecero provare brividi di piacere, al punto di tremare. Colui che mi stava masturbando, nel frattempo, si era abbassato e mi stava facendo uno splendido pompino, mentre quello che ormai mi aveva bellamente infilato tre dita nel culo e me lo stava trapanando mi abbassò del tutto i pantaloni, fece uscire il suo cazzo dai suoi pantaloni, si appoggiò alle mie chiappe e, uscite le dita, pian piano, facendomi piegare un po’ in avanti, me lo infilò tutto dentro. Ebbi un respiro profondo, una inspirazione con la quale quel siluro entrò ancor meglio, e si fermò. Mi diede il tempo di abituarmi a quella intrusione non da poco, senz’altro più grossa di tre dita. Poi, una volta capito che mi ero abituato, prima mi fece fare un movimento con le anche che aiutò, ancor più, il suo uccello a prendere pieno possesso del mio culo, e successivamente iniziò a incularmi, lentamente, facendomi sentire completamente ogni cm. del suo uccello, sufficientemente lungo da darmi l’impressione che mi arrivasse in gola. Ed andò avanti così, sempre lentamente, con metodo, portandomi allo sfinimento: le gambe iniziavano a cedermi, per la posizione. Nel frattempo altri, notato il gruppetto, si erano avvicinati e uno aveva iniziato a mordermi i capezzoli ed un altro si era appoggiato sul culo di quello che mi stava spompinando iniziando, pian piano, ad abbassargli i pantaloni, tirare fuori il suo cazzo, appoggiarglielo al culo e con una semplice spinta entrargli dentro, iniziando ad incularlo mentre questo continuava sempre a spompinarmi. Situazione di un erotismo incredibile, sempre con la paura che si accendessero le luci perché in quel caso saremmo stati pizzicati “in mutande”. Stavo godendo come una troia al punto che iniziai a godere nella bocca di colui che me lo stava succhiando e che bevve tutto tranquillamente, anzi cercando di succhiarmi anche il cervello. Per l’intensità dell’orgasmo ebbi delle contrazioni anali che provocarono un ulteriore piacere a chi mi stava inculando, dandogli l’impressione che gli stessi facendo un pompino, e pertanto anche lui iniziò a godere riempiendomi completamente. Quello che continuava a baciarmi in bocca, con mio estremo piacere, nel frattempo mi aveva messo in mano il suo scettro perché lo masturbassi, come anche quello che mi stava succhiando i capezzoli, mentre quello che mi aveva spompinato si teneva sui miei fianchi perché chi lo stava inculando non aveva ancora goduto. Quando ciò avvenne il gruppetto iniziò a sciogliersi ed io potei rivestirmi. Un attimo dopo il film finì e si accesero le luci in sala: appena in tempo! Quello che mi baciava e quello che mi succhiava i capezzoli erano rimasti nelle mie vicinanze e, non appena si spensero le luci, si riavvicinarono: quello che prima mi baciava si mise dietro di me, ritirò fuori l’uccello, mettendomelo in mano in modo che glielo facessi nuovamente indurire, ed iniziò a calarmi i pantaloni, si bagnò ben bene la mano. mi insalivò ben bene il buco del culo e, una volta pronto, me lo posizionò ed iniziò a spingere, lentamente ma in modo uniforme, sino a farmelo entrare completamente, tanto che sentì le sue palle sbattermi contro il culo. Infilando le mani sotto la mia tuta mi tirava a se, ad ogni introduzione, tirandomi per i capezzoli che aveva iniziato a torturare, provocandomi spasmi di piacere. L’altro, nel frattempo, aveva iniziato a baciarmi il collo, le guance, le orecchie sino a che si posò sulle mie labbra, iniziando dapprima a leccarmele, e successivamente a cercare di forzarmele per introdurre la sua lingua nella mia bocca. A quel punto aprii la bocca e contraccambiai il bacio con passione, anche perché durante l’intervallo avevo visto che, come anche quello che mi stava inculando, erano due tipi interessanti, di poco oltre la quarantina. Scambiai, pertanto, un bacio estremamente sensuale con il tizio che, nel frattempo, mi aveva messo in mano il suo cazzo affinché lo masturbassi a dovere. L’altro, intanto, continuava metodicamente a trapanarmi provocandomi continui brividi di piacere. Il bacio, intanto, proseguiva, quasi famelico sin quando il tizio, evidentemente molto eccitato dalla mia masturbazione, non staccò le sue labbra dalle mie e, mettendomi le mani sul viso e forzando la mia testa ad abbassarsi, non mi fece intendere che voleva gli facessi un bocchino. Ora devo confessare che mi piaceva molto prenderlo in culo, mi piaceva baciare (per me il massimo dell’atto sessuale) ma…. non amavo avere un cazzo in bocca! In quel momento, però, erotizzato al massimo com’ero, mi sembrò la cosa più naturale del mondo e, senza fare resistenza, mi abbassai a 90° sino ad imboccare il suo uccello che, al contatto, ebbe un fremito, penso di desiderio. Nel mentre l’altro, facilitato anche dalla posizione che avevo assunto, continuava imperterrito ad incularmi provocandomi continui brividi di piacere. Ero ad un tale stadio di erotizzazione che se qualcuno mi avesse solo sfiorato l’uccello avrei goduto immediatamente. Ma cercavo di trattenermi, per rendere ancora più belle, più intense, le sensazioni che provavo. Imboccai, pertanto, quel cazzo profumato (sapeva di pulito, di sapone odoroso, gustoso) ed iniziai a sbocchinarlo cercando di fare quello che a me sarebbe piaciuto facessero, cercando di non usare i denti e, con pazienza, presi un ritmo che dopo un po’ mi accorsi che stava dando dei risultati visto i versi che il tizio iniziava a fare, sino a che mi mise le mani sulla testa per trattenermi ed iniziare a schizzarmi in bocca una caterva di sborra che non aveva un sapore spiacevole ma che non me la sentii di inghiottire. Mentre continuava a godere aprii un po’ la bocca e ne feci sgocciolare fuori un bel po’, sin quando non finì. A quel punto mi fece raddrizzare e, con mia grande sorpresa, torno a baciarmi leccando la sua sborra. Elettrizzante !! Intanto il mio “sodomizzatore” continuava, imperterrito, a chiavarmi dandomi tali sensazioni che ad un certo punto non ce la feci più a trattenermi ed iniziai a godere senza neanche essermi toccato, schizzando come una fontana. Come al solito questo si trasmise al mio sfintere che iniziò a contrarsi in un modo che portò il mio sodomizzatore ad iniziare a godere e riversarmi in culo tutta la sua sborra. Finito di eiaculare mi tenne ancora stretto a se, continuando a stare dentro di me senza dar cenno di ammosciarsi. E intanto mi dava piccoli morsi sul collo, continuando così ad elettrizzarmi mentre il mio culo continuava a contrarsi, aiutandolo così a mantenersi in erezione. Era una cosa sublime ! Mi sembrava di andare fuori di testa, tanto mi sentivo elettrizzato. ….e quell’altro che continuava a baciarmi, a scoparmi in bocca con la lingua, mandandomi al manicomio per le sensazioni che provavo. Ma alla fine dovemmo scioglierci dall’abbraccio, poiché stava per terminare il primo tempo. Mi tirai su i pantaloni, mi ricomposi alla bene e meglio e mi avviai alle toilette per asciugarmi dalla sborra che mi stava colando dal culo, tanto ne ero pieno. Loro mi seguirono e, non appena entrati, prima che potessi entrare in una toilette, quasi all’unisono mi dissero. “Ci dobbiamo rivedere”. Così ci accordammo per rivederci lì, di là a qualche giorno, alla stessa ora. Detto ciò tutti e due mi baciarono e se ne andarono, ma come feci per entrare in una toilette mi sentii spingere dentro con una pacca sul culo, un’altra persona entrare dopo di me e chiudere la porta. Ma questa è un’altra storia. 57 4 8 anni fa
- Al mare A cominciare dalla primavera mi piace andare al mare di domenica. Di solito inizio già dal mese di aprile, se il tempo permette, a volte è capitato di andarci a marzo; naturalmente in quel periodo non faccio il bagno ma mi rilasso prendendo il sole, ogni tanto mi bagno con una bottiglia che riempio con acqua di mare. Dato che nel periodo primaverile ed anche fino a giugno c'è pochissima gente (a volte nessuno per l'intera giornata) mi denudo completamente, e mi distendo su di un telo. Ciò mi piace molto perchè dà una sensazione di libertà, tengo sempre a portata di mano qualcosa per coprirmi nel caso passasse qualcuno. E' una sensazione piacevole farsi carezzare dal calore del sole... Dopo le timide prime volte sono più spontaneo e, mettendomi in disparte, mi spoglio subito anche in presenza di altre persone. Una domenica mi sono rilassato completamente, per la mancanza di scocciatori e curiosi che di solito passeggiano nei dintorni pensando fossi un gay. Verso le 14.00 decisi di farmi un giro nella pineta e indossai le scarpe ed il costume entrando nella pineta, tornando verso la strada. Ogni tanto, dalla stradina interna alla pineta, ritornavo in spiaggia per dare un occhio e constatare la presenza di altre persone e per cercare un posto riparato dal vento. In uno di questi rientri distrattamente arrivai in spiaggia e mi accorsi che c'era una coppia di ragazzi distesi, rimasi immobile, inebetito, da lontano non li avevo notato, forse proprio perchè distesi. Stavo per rientrare in pineta quando mi accorsi che in effetti stavano facendo sesso: erano distesi su un fianco, il ragazzo la prendeva da dietro e lei, dandogli le spalle, era rivolta verso di me. Non si accorsero del mio arrivo anche perchè non ero vicinissimo, ma abbastanza da vedere benissimo la scena, Lei aveva i seni nudi mentre portava lo slip, sicuramente il ragazzo lo aveva spostato, ad ogni colpo che dava il ragazzo le tette ballavano in modo stupendo, era un bel seno pieno e sodo ma i colpi da dietro lo facevano roteare, il mio cazzo diventò di colpo di granito, mi accorsi che era presente poco distante anche una ragazza di circa 19-20 anni con un cane, pensavo fosse con loro. Non sapevo cosa fare, se cacciare fuori il mio arnese o semplicemente guardare la scena, Erano due ragazzi di meno di 30 anni ciascuno, lei una bella ragazza, un bel viso ed un corpo da favola, con i seni che rimbalzavano a ritmo dei colpi del partner. Uno di quei colpi, forse più deciso degli altri, gli fece portare la testa all'indietro e per un attimo apri gli occhi e mi vide. Avvisò il ragazzo e si spostò restando sempre in topless. Che bel seno che aveva, anche se pieno stava bello dritto. Ebbi uno scatto, come se fossi stato visto rubare la marmellata dal barattolo, e mi ritirai in pineta. Anche la ragazza col cane ritornò verso di loro ma non si fermò, in effetti non era con i due amanti. Io stavo tornando verso la stradina e non ci potevo pensare a ciò che avevo visto: la mia prima volta che vedevo fare sesso da una coppia estranea. Era così eccitante! Forse proprio perchè inaspettato. Il mio cazzo era ancora durissimo; decisi di tornare indietro, almeno a guardare. Tanto, mi dissi, se non volevano farsi vedere non lo avrebbero fatto in presenza della ragazza col cane: Mi feci coraggio e tornai indietro con cautela, cercando di non fare rumore. Quando arrivai alla fine della pineta feci in modo di non farmi scorgere (prima invece me accorsi quando ero ormai ben visibile), mi misi in modo che solo la mia testa sarebbe stata vista. Lei passeggiava sull'arenile mentre lui era ancora disteso, era una ragazza bella, alta circa 1.65, un seno di una quarta misura ma sodo, vedevo bene i suoi capezzoli, si guardò intorno e si avvicinò di nuovo al suo ragazzo che stava disteso con le gambe aperte. Gli si inginocchiò davanti gli spostò lo slip e prese il suo cazzo facendolo uscire di lato, con una mano gli prendeva l'asta e l'altra massaggiava le palle, le sue tette ciondolavano, prese il cazzo in bocca, prima solo la cappella con un gioco di lingua e poi lo fece scivolare in bocca succhiandolo, sembrava che lo avesse aspirato tutto. Io avevo una visuale di lato da dietro erano alla mia sinistra, con il ragazzo che mi dava le spalle e lei di faccia. Le intenta a giocare con il suo giocattolo aveva la testa abbassata, quindi non mi poteva vedere e mi sono goduto la scena completamente. Era brava con la bocca e il cazzo del ragazzo era molto rigido, così come anche il mio che era diventato di nuovo di granito, non pensavo a toccarmi, ero troppo intento a godere della scena. Gli leccava il cazzo, lo succhiava, lo prendeva tutto in bocca e le sue mani una teneva l'asta ed una massaggiava le palle, poi lo prese tutto in bocca mentre si toccava le tette stringendole. Mi veniva voglia di andarci vicino e prenderla da dietro, o leccare quel bellissimo culo. Ma avrei solo rovinato a me la scena e a loro il godimento. Il gioco continuò con lei che comincio a toccarsi la patata, mentre io speravo di spogliasse tutta, con una mano reggeva il cazzo che entrava ed usciva dalla bocca e con l'altra si toccava la fica tutta bagnata, tanto che tirò la mano fuori dallo slip e la leccò avidamente, poi di nuovo il cazzo in bocca e la mano nello slip. La vedevo contorcersi tutta, poi si scostò dal cazzo che esplose come uno zampillo schizzandogli sul seno. Lei spalmò quella crema calda su tutto il suo seno e si leccò le dita mentre l'altra mano continuava a toccarsi, si tirò indietro distendendosi sulla sabbia ed iniziò a masturbarsi infilando le dita, adesso si vedeva benissimo la sua fica, fino a che emise un grido e si rilassò completamente, come il suo partner. A questo punto come in un risveglio mi toccai e verificai che il mio cazzo era di marmo, lo strinsi forte, mi ritirai un poco e cominciai a masturbarmi, mi volle poco ed anche io potevo stare su una fontana a fare lo zampillo: schizzai così forte che mi meravigliai io stesso... Mi girai e mi accorsi che la ragazza mi aveva visto, rideva stringendosi le tette e guardando verso di me, facendomi notare anche dal suo amante, il quale si ricompose. Mi fecero capire che non volevano intrusioni ed ormai sfogato mi riavviai verso la stradina con le gambe tremolanti, mi pulii sempre camminando, con dei fazzolettini che avevo in borsa. Non ci potevo pensare: avevo scoperto di essere un guardone mio malgrado. Ma mi era piaciuto molto, sembrava di aver assistito ad una scena di film porno dal vivo. Dopo quel giorno quando vado via dalla spiaggia faccio sempre capolino ogni tanto per vedere se mi capita di nuovo... 20 0 8 anni fa
- Treno Circa sei anni fa mi è successa una cosa molto particolare....anzi faccio una piccola premessa non mi è successa bensi l ho creata. Uno dei miei desideri ricorrenti anche nel confessionale è simile a quanto mi è accaduto. Questo è il mio racconto realmente accaduto: Salgo in treno cammino fino a quando vedo una ragazza in un posto a due seduta in maniera poco ortodossa (diciamo cosiì) , o meglio era seduta con gambe molto aperte come volersi riposare , rilassare. Nella nostra lettura maschile un atteggiamento simile crea e viene interpretato in maniera diversa, vedere questa ragazza di massimo 25 anni in quella posizione in me ha suscitato fantasie erotiche. Mi siedo al suo fianco, cerco di carpire nel suo atteggiamento qualche segnale ma ......accavalla le gambe e si ricompone. Mi prendo il mio quotidiano ed inizio a leggere sempre cercando di instaurare un rapporto di complicita' visiva con lei, dopo 10 minuti circa lei riprende la posizione precedente con lo sguardo rivolto verso il finestrino, inizia un leggero movimento di gambe ....come spesso facciamo tutti , dettato magari dal nervosismo e/o altro. Maliziosamente apro tutto il mio quotidiano anche perchè nn avendo gli occhiali dietro faccio fatica a leggere da vicino, aprendo tutto il giornale struscio e lascio cadere la mia mano sinistra nel suo interno coscia, mi sono subito scusato ma .......ho letto nel suo sguardo un qualcosa di diverso. Ho continuato cercando sempre in maniera molto soft di toccarla lasciando cadere il mio mignolo verso le sue gambe interne, vedevo un certo nervosismo in lei, le aperture crescevano il nervosismo nel muoversi anche ma nn ero sicuro di poter affondare... La vedo che finge di appisolarsi o meglio socchiude gli occhi ma continua la gestualità cn le sue gambe, ormai la mia mano e quasi completamente sul suo interno coscia....Lei mi lascia fare è sempre piu nervosa .... Mi chiedo oso? Inizio i movimenti piu' maliziosi mi avvicino e salgo sempre piu' ....inguine , i miei strusciamneti provocano in lei leggeri saltelli , prova a richiudere leggermente le gambe ma nn riesce le riapre subito quasi a volersi far toccare...questo gioco dura per quasi un'ora la mia mano ormai struscia frequentemente la sua parte intima è partita ed io ho un erezione psicofisica che ricordero' per tutta la vita. Non successe piu' nulla, Lei arrivo' a destinazione ci guardammo intensamente e mi chiese? Dove scende Lei? Non fui pronto nella risposta ed ebbi molta paura nel rispondere a tale domanda, ci guardammo ancora e mi disse ......peccato. Cazzo sono 5/6 ANNI ed ancora ci penso.......... Scusatemi se nn sono stato capace di scriverla in maniera adeguata, ma nn sono uno scrittore ho buttato giu' la situazione che mi è capitata. 28 2 8 anni fa
- Carnival in Venice (to be continued) Con un abito che ben poco d'altro poteva lasciare all'immaginazione mi presentai al particolarissimo incontro, unica donna tra gli organizzatori del convegno mascherato nel quale alcuni amici avrebbero potuto godere di una ostentata esteriorità, ben consapevole delle estasiate attenzioni che di certo non sarebbero mancate. Il gioco di ruolo implicava al mio compagno il veto di presenziare a ciò che nel contempo si fosse sviluppato, occultandone la visione con una mascherina posizionata sul volto, dando inizio all'evento che avrebbe convogliato tutte quelle conflittualità emotive condivise in maniera compartecipe, a consentire l'evolversi di interazioni accettate come fossero state più che lecite, anche la dove, in occasioni diverse, non sarebbe stato possibile esternarle con altrettanta facilità. L'impalpabile velo, avvolgendo epidermiche forme esaltate dalle rarefatte trame del vestito, indossato per la particolare occasione, non poteva attenuare il migrante contatto di mani che attendevano solo che il momento di percorrerne l'intera lunghezza, all'avida ricerca di consistenti fattezze tutte da esplorare senza più alcuna remora imposta da normali convenzioni. Impossibile impedire il connubio latente dei sensi, generatosi nell'irrazionalità dell'inusuale frangente, con il desiderio di liberare recondite fantasie subito liquefatte di fronte a qualsiasi pretesa. Mentre il mio compagno, nella sua obbligata cecità, veniva guidato in disparte, quell'esile baluardo scivolava contemporaneamente a terra, sfilato senza ulteriori preamboli, esponendomi nuda tra i sempre più euforici astanti ormai liberissimi di poter godere di un corpo divenuto immediato territorio per ogni altra ambita conquista. Manipolata con impunita determinazione non potei fare altro che cedere alle prevaricanti stimolazioni, assoggettandomi inerme al piacere che mi invase le viscere, ed al quale mi abbandonai totalmente arrendevole sino al sopraggiungere convulso dell'orgasmo. To be continued  1988 1 8 anni fa
- confessione Quando ammise d’aver pomiciato con un altro mi venne subito duro, l’idea che faceva indurire un altro cazzo mi eccitava e dopo la mia voglia di immaginarla con un altro aumentò, bastava che mi ricordasse quella pomiciata e l’eccitazione saliva al massimo. le chiesi di dirmi tutto Durante le nostre scopate, mi capitava di chiederle di raccontarmi una storia nella quale lei si comportava da troia con un altro e bastava che mi ricordasse quella volta che lo aveva preso in bocca che mi eccitavo moltissimo scopandola con furore.Tempo dopo andammo ad a una festa,lei un vestitino attillato che mostrava le forme e. seduta si intravedevano le mutandine, ballando le le guardavano il culo e la cosa mi eccitava, tornati a casa, la presi con forza dicendole: “ora mi dici tutto nei dettagli”. Ansimando rispose: “ma proprio tutto?” “Tutto” “va bene..allora ci ho scopato” “E come è stato? dimmi tutto, la verità non inventare nulla” “cosa vuoi sapere?” Ma non è che dopo ti arrabbi?” “no te lo prometto…ma raccontami nei dettagli” “ma sei sicuro?” “no, mi fanno godere… glielo hai preso in bocca?” “secondo te?” “secondo me sì…dai …dimmi…” “non ho ricordi precisi…so solo che lui mi faceva la corte da un po’ …io mi ero sempre rifiutata.. durante il pranzo in albergo dove ero quei goirni di vacanza senza te, come ti avevo accennato, pensavo a quante volte mi avevi detto che ti piaceva l’idea con un altro…e allora, salimmo nella sua stanza… non lasciavo intendere che ci sarei …indossavo un pareo sopra il bikini, cominciò a baciarmi e palparmi poi mi tolse il reggiseno e le mutandine, tutta nuda mi stese sul letto… era molto eccitato… glielo presi in bocca e poi cominciò a scoparmi, pensava solo a lui ma io godevo ugualmente tantissimo…non ci volle molto tempo e mi venne sul corpo…” 5796 0 8 anni fa
- Io e la mia amante Arrivai..lei era li..puntuale...ciao,dopo tanto scrivere ci vediamo di persona.... Delle perversioni mie, anzi, adesso posso scrivere NOSTRE quella che gli avevo chiesto di esaudire era quella di non indossare biancheria intima...e cosi' fu'. Mentre ci baciavamo per la prima volta allungai una mano sul suo culo e lei mi aveva accontentato....non c'era traccia di elastici neppure tra le chiappe...mmm l'avevo già duro.. ....andiamo...su disse lei..io l'avrei scopata a pecorina li..sul cofano dell'auto...ma salii mio malgrado. Avevamo scelto un posto lontano...al fresco della collina...era caldo e l'idea era stata perfetta. Arrivati al posto scelto il parcheggio che nei giorni festivi e' gremito ..era completamente vuoto..lei non ci penso' due volte e mi disse:ti voglio fare prima una pompa!...non credevo alle mie orecchie...e nel mentre cercavo di mettere a fuoco quella parola magica...lei s'era preso il mio uccello e lo stava succhiando avidamente... Ero al settimo cielo...mai in 50 anni una donna me lo stava leccando cosi' bene...dovetti resistere non poco per non schizzargli troppo presto tutta la mia voglia di lei in gola.... con mia immensa meraviglia riusci' a farlo sparire tutto nella sua bocca profonda..era come toccare il cielo con un dito..la mia cappella gonfia era andata oltre la sua gola...mai avuto una goduria del genere che mi porto' inevitabilmente a schizzare il tutto dentro di lei..che aperto lo sportello dell'auto...sputo'! Questa cosa di sputare il mio sperma mi lascio' dispiaciuto...ma non potevo avere anche gli angeli....avevo già' il paradiso... Trovammo un posticino un po' all'ombra io mi spogliai completamente essendo nudista era un sollievo stare senza vestiti...lei si tolse solo la parte di sotto...e naturalmente,come avevo costatato prima,era completamente nuda sotto..mmmmm Premetto che amo le fichette depilate le adoro...mi danno un senso di pulizia e di ordine..lei no..l'aveva,si curata,ma con abbastanza peli di un rossiccio chiaro... nonostante quella peluria mi avvicinai...era profumata..bagnatissima...anche lei si era eccitata molto..forse la causa era la mancanza di mutandine...forse la situazione..o il magico pompino che mi aveva,poco prima, regalato piaceva anche a lei...!!!Si piaceva molto anche a lei...mmm..avevo trovato una donna alla quale non devi chiedere...e' a lei che piace prendertelo in bocca....era una donna nata per i pompini!! Questi erano i pensieri che scorrevano nella mia testa nel mentre la stavo leccando..sfoderando tutta la mia passione linguistica sulla sua fessura..traboccante di umori profumati..lei mugolava forte...e questa sua eccitazione eccitava anche me...avevo di nuovo il cazzo duro come il marmo...avrei voluto scoparla...ma ancora di piu' succhiargli il clitoride....mi avvicinai al piccolo cazzetto incastonato tra le piccole labbra..lo baciai..e con la lingua lo stuzzicavo...lei mi imploro' di non smettere....di non spostarmi da quel punto magico... avevo scoperto che piu' che le dita nella fica a lei piaceva da pazzi l'orgasmo clitorideo..cosi' fu'...godette...ed urlo' come un lupo ulula alla luna piena!!!..mi affrettai ad assaporare i suoi umori che uscivano copiosamente dalle sue labbra morbide...che buona che era..mmmm. ...ora era il mio turno...lo volle dentro..nudo..senza preservativo...e la forte senzazione che la sua fica mi stava provocando mi lascio poco tempo..ero terribilmente eccitato...lei mi sussurro'..vienimi dentro...e cosi' fu...un fiume in piena..invase la sua caverna calda...godette di nuovo anche lei..insieme...aveva avuto,forse per la prima volta,un doppio orgasmo nel giro di poco tempo..e questo fu bellissimo...... ...continua 22 1 8 anni fa
- La mia bella mistress Era tempo che sognavo questo momento... e finalmente è accaduto... Vederla mentre mi possiede è già cosa eccitante in se... ma sentire entrare dentro i suoi meravigliosi giocattoli è stata una cosa sublime... Una bella cintura classica... con falli intercambiabili... Abbiamo cominciato molto dolcemente... le sue dita mi allargavano pian piano il buco che avevo già sapientemente pulito... bello profumato e pronto all'evento... E' il momento di indossare lo strapon... con il "falletto"... circa 17 cm con un diametro modesto... un po di crema... e comincio a sentirlo entrare... e fino in fondo... Lei comincia a sbattermi e il mio culetto è già abbastanza allargato... è il momento del fallo "medio"... 20 cm con una circonferenza abbastanza importante... la cappella e le venature... Lo appoggia piano adattando dolcemente il buco già abbastanza accogliente... WOW... la cappella si è fatta sentire... notevolmente...e pian piano entra tutto.. ma proprio tutto... Io con le gambe all'aria che la guardo negli occhi mentre mi fotte come una puttana... e spinge quel fallo così grosso... la goduria comincia ad essere davvero grande... E' il momento di un po di riposo prima del grande fallo... e lei gioca con le dita...ma non riesce ad infilarmene più di 4... con un massaggio prostatico davvero meraviglioso... Si alza... prende la cintura... e ci monta su un fallo da 26 cm... largo quasi il doppio del precedente... realistico... con tutte le venature, una cappella larga per dilatare il buco e quindi accogliere tutti ei 26 quei cm... E comincia ad appoggiarlo... entra sempre di più... sento la cappella che mi allarga il buco e poi... WOWOWOWOW... è entrata... e lei spinge lentamente fino in fondo quell'enorme giocattolo... Mi mette a 90 gradi... poi a 45... poi me lo fa cavalcare... e che goduria vedere le sue tette perfette... il suo viso soddisfatto... i suoi occhi infuocati... la goduria è immensa... ora la mia bella deve essere soddisfatta... E allora si... è tempo di leccare la sua bella fica bagnata, larga e piena di nettare da succhiare... e la mia lingua comincia a roteare...e poi dentro e il naso sul clitoride... e ancora la lingua... per poi arrivare ad infilare finalmente il mio di giocattolo dentro di lei... per un orgasmo impareggiabile per entrambi... quasi contemporaneo... come due amanti perfetti... Un'esperienza impareggiabile... Si... mi è piaciuto prenderlo dentro... specialmente gli ultimi due... Ma ora la voglia è rimasta... e il prossimo... quasi certamente sarà un uccello vero! 24 1 8 anni fa
- Una calda sera di giugno in trasferta Una sera, mentre rientravamo da Sassari, il mio amico Kikko ( nome inventato) mi chiede di deviare per Oristano che aveva voglia di una birra. Era tardi e la maggior parte dei locali erano chiusi, per cui non avendo scelta siamo entrati al Mcdonalds. Abbiamo preso due birre e ci siamo accomodati in un tavolino in una sala dove c’era solo una coppia. Ad un certo punto mi accorgo che durante il viaggio avevo ricevuto un messaggio di un caro amico per cui cerco di rispondergli ma il mio cellulare inizia a fare i caprici. Pensando che si trattasse di problemi di ricezione, visto e considerato che avevano il cellulare in mano, mi avvicino alla coppia in sala chiedo se avevano campo. Dopo una breve verifica mi rispondo di si e mi chiedono quale fosse il mio problema. Da quel momento iniziamo a dialogare e molto gentilmente mi invitano insieme al mio amico di accomodarci al loro tavolo. Erano molto simpatici e lei era anche gnocca con la faccia da maialina per cui abbiamo subito simpatizzato e spaziato nelle argomentazioni finchè non abbiamo chiesto notizie su qualche spiaggia naturista in zona. A questo punto, la maialina, con un sorriso malizioso, racconta che un giorno aveva visto uno anziano e che aveva un cazzo enorme e con le mani indicava la sua lunghezza. A questo punto, il compagno prende l’iniziativa e ci invita ad uscire in quanto non erano discorsi da affrontare in quel locale anche perché c’era una cameriera che stava lavando per terra. Una volta fuori, ci siamo diretti verso un altro locale ma con sorpresa aveva appena chiuso. Alchè, la coppia ci informa che erano in camper e ci invitano a continuare il dialogo a bordo del mezzo. Una volta saliti a bordo, l’uomo mette in moto e parte verso la periferia e si parcheggia in un campo isolato. Tra me e il mio amico si era seduta la porcellina e già la sua vicinanza mi aveva turbato e sentivo il sangue ribollirmi anche perché oltre ad essere bella anche fisicamente era molto più giovane di me. Continuavamo a chiacchierare del più e del meno, quando il compagno usci fuori dal camper per effettuare una telefonata, a questo punto non avevo più resistito e le ho messo una mano tra le cosce. Inizialmente, la donna, era rimasta sorpresa però non mi aveva tolto la mano, per cui, facendo il disinvolto, continuavo tranquillamente nel mio intento e cercavo di raggiungere la sua figa. Lei, anziché allargare le cosce rimaneva impassibile, sembrava quasi che non stesse accadendo nulla di anomalo, era disinvolta e io avevo difficoltà per scostarle le mutandine e infilarle le dita in figa come era mio intento. A questo punto, prendevo la gamba e per divaricarla la poggiai sulle mie. Immediatamente ci infilai due dita, era umida, calda e vogliosa, a questo punto anche il mio amico accortosi della situazione iniziava a palparla. Lei iniziava a riscaldarsi e non avevo resistito a bacciarla, aveva una lingua che sembrava una saetta, si denotava immediatamente che era una donna passionale. A questo punto mi alzai in piedi e portai fuori l’uccello che lei prese subito in bocca. In quel momento rientrò il compagno che vedendo con sorpresa la situazione, non si perse d’animo e anche lui si spoglio e iniziava a masturbarsi. La situazione era chiara, si trattava di una coppia che voleva divertirsi e per dire il vero pure io e il mio amico. Spostammo il tavolo che ci limitava i movimenti e invitai la maialina a sedersi sul divanetto e dopo averle aperto le gambe, incollai la mia bocca nella sua figa e inizia con una calda e intensa leccata alla figa introducendole dentro anche due dita, mentre il mio amico le aveva messo il cazzo in bocca e lei succhiava come una dannata. Dopo fu il mio turno, le rimisi il cazzo in bocca, mentre il mio amico continuava la leccata di figa. La porcellina si infilò il mio cazzo in bocca e iniziò a spompinarmi con maestria e con quella linguetta mi faceva impazzire, me la passava lungo tutta l’asta e poi si soffermava sulla cappella e poi lo ingoiava di nuovo, era meravigliosamente porca, un vulcano in esplosione. Era arrivata l’ora della penetrazione e mentre mi spompinava invitai il mio amico di mettergliela dentro e cosi fu. Il suo compagno era eccitatissimo per cui lo invitai a prendere posizione per scoparla con la doppia penetrazione. Fu una lotta continua perché la porcellina aveva il culetto stretto ed ogni tanto il cazzo le usciva fuori ma non demordeva e se l rimetteva dentro. Ci alternammo per quasi due ore di sesso sfrenato, lei aveva raggiunto l’orgasmo ben 4 volte intensamente e 2 un po’ meno. Il suo compagno fu il primo a raggiungere l’orgasmo e la sborrò sulla schiena, mentre il mio amico le riempi la bocca e lei fu felice sostenendo che era ottima. Quando fu il mio turno per farle assaggiare il mio nettare, purtroppo lei era molto stanca, aveva la figa e il culo che le bruciava (due ore di sesso sfrenato, aveva ragione povera stellina), verso le 2 e mezza, il compagno mi invito a concludere che si era fatto tardi, per cui portai fuori l’uccello dalla figa e rimasi a bocca asciutta. Anche lei era rimasta delusa perché avrebbe voluto assaggiare il mio sperma. Ci salutammo con una velata promessa che probabilmente ci sarebbe stato un successivo incontro però con altri tre maschietti in quanto lei desiderava una gang cospicua.. 28 1 8 anni fa
- materico erotico il mio stesso compagno non cela sintomatiche perplessità nel comprendere quali possano essere le vere cause che generano gli stimoli emozionali che mi conducono a prestare il corpo affinché possa trovare forma compiuta attraverso alcune opere realizzate dagli artisti ai quali lo vado elargendo in misura anche integrale, condividendone le irrefrenabili sensazioni capaci di procurarmi stati di euforica eccitazione difficili da contenere. Quando poso nella nudità più assoluta, di fronte a chi trae ispirazione modellandomi nelle svariate modalità che mi vedono assecondarne le precise richieste, è come se con quelle mani così esperte andassero percorrendomi per l'intera epidermide, animando figurative staticità che poi ne deriveranno. La materia gradualmente si liquefa mentre immobile mi sento a mia volta inumidita da cerebrali passioni, celando a stento l'esternazione di un fradicio orgasmo se mai quelle abilissime dita dovessero soffermarsi un po più a lungo sul corpo, imponendomi l'ulteriore rispetto di ferme rappresentazioni che dovrò saper replicare. Ormai spossata, come neppure l'amplesso più estremo potrebbe sfiancarmi, finalmente mi viene concessa una pausa mentre il virtuale estimatore, comparandosi agli originali contorni appena plasmati, ricerca nel materico clone anche la benché minima impurità che ancora dovrà essere corretta sino a raggiungere la perfezione assoluta. 2078 2 8 anni fa
- La ricompensa Seduta sulle ginocchia, al centro della stanza.Fuori è calata la notte. Con indosso solo un paio di scarpe lucide nere dai tacchi vertiginosi. In attesa del mio padrone e di ricevere la ricompensa promessa. Socchiudo gli occhi sentendo dietro di me i suoi passi........ il suo respiro caldo ....... e le sue mani che raccolgono i miei capelli ramati in una treccia. "Sei pronta per ricevere il tuo premio" un sussurro al mio orecchio. La voce profonda e gentile "Si mio signore" mordendomi il labbro Sento la ruvidezza delle corde avvolgermi il corpo. I seni si gonfiano e i capezzoli diventano eretti al loro sfregamento. Il mio respiro si fa sempre più veloce quando inizio a sentire le corde stringermi il collo. E catturare ogni singola parte le corpo. Le braccia. La schiena. I fianchi. In una serie di incroci e nodi che impreziosiscono il mio corpo. Con le mani legate alla pediera del letto, davanti a noi. A gattoni.La luce proveniente dal finestrone che illumina i nostri corpi. E le corde che mi imprigionano in una dolce e lenta agonia. Esplorandomi nel mio più intimo. Attorcigliandosi i capelli intorno alla mano, mi costringe ad alzare la testa mentre le sue gambe aprono le mie...... La mano libera scorre su di me decisa, sublime sui seni, tintillandomi i capezzoli. Alzo lo sguardo e reprimo un gemito. "Zitta !" autoritario. Le sue labbra calde sul mio collo.Una seconda tirata di capelli e l'altra mano si insinua in mezzo alle gambe ................ portandomi all'esasperazione............. Stringo forte le corde che mi tengono legata al letto........ trattengo il respiro........... apro gli occhi. Lo sento arrivare dentro di me, potente, instancabile. Ad ogni colpo le corde che stringono.... e stringono ....... Punendomi ad ogni mio gemito. Le nostri voci che diventano una sola. I nostri corpi che vengono l'uno dentro l'altro. Le corde che fanno male........... Una leggera nebbia inizia a offuscarmi la vista. La mente.Come sospesa in aria.Finalmente libera. 4634 2 8 anni fa
- Prendila cosi(seconda parte di "a noi piace in tre" ...fu allora che Lena mi disse che secondo lei l’unico modo per far passare questi pensieri ricorrenti a Dario bisognava che anch’io mi dessi a lui.E io ….”ma Lena ..io...non...so..” Io non sapevo cosa dire,non volevo offenderla e non volevo neanche sminuire Dario ,non sapevo come uscirmene da questa situazione.in fin dei conti io non volevo fare sesso con Dario ,si magari era bello in quattro a farsi vedere, ci poteva stare ma proprio farmi fare da lui non mi ci vedevo.Le dissi..” e poi secondo me ,anche se lo facessimo in 4 con uno scambio completo non e’ detto che poi loro 2 ,ci metto anche Luca,smettono di pensare a queste cose”Lei mi rispose “Infatti non in 4,solo voi 2 mentre noi vi guardiamo e ..poi ….insomma ci inventiamo qualcosa”...io scoppia a ridere,le dissi che non riuscivo a immaginarmi Luca che mi vedeva fare sesso ,Io stetti zitta un po,facevo parlare lei in modo che ritirasse la domanda,poi anche lei ci riflette’ per qualche istante e disse”senti Sandra,so che non ti posso chiedere questo ,sarebbe troppo chiedertelo e mi rendo conto ,pero’ magari stavo pensando che a lui farebbe molto piacere fare delle foto con te,sai un po erotiche ma senza andare oltre,magari le scattiamo io e Luca e voi due ,insomma vi toccate un po…” Ero sbalordita,sempre piu’ impacciata ,io non sapevo veramente che dire…..” ..si.,....ma poi non vorrei che le foto finissero in mani sbagliate,e poi non credi che Dario sarebbe ancora piu’ curioso di andare oltre e volere di piu’??”Lei mi rispose che a quel punto Dario avrebbe capito,cioe ,se io non mi sarei lasciata andare neanche in una occasione del genere allora doveva rassegnarsi. Bah...mi sembro’ stavolta piu’ convincente,tutto sommato a fare solo le foto poteva essere divertente,anzi...l’’idea sotto sotto mi eccitava. “Facciamo cosi,Lena,ne parlo con Luca...e poi vediamo”...”no no,no.”disse subite lei,”Luca non deve saperlo e men che meno Dario,vorrei fargli una sorpresa ,sai,per il nostro anniversario!!”Ci salutammo ,lei si scuso’ per avermi fatto queste richieste e io la rassicurai che non c’era niente di male o di sbagliato,sorrisi ,l’abbracciai anche visto che mi sembrava un po tesa e le dissi “dai...non preoccuparti,..ti capisco..”..insomma la rincurai ,allo stesso tempo pensavo al momento in cui l’avrei detto a Luca,immaginavo gia’ come ci saremmo divertiti...non vedevo l’ora di dirglielo,gia’ non potevo non dirglielo ma non mia andava neanche di rovinare la sopresa a Lena,l’unica persona che non avrebbe saputo niente del nostro piano sarebbe stato Dario… “..mhmhmmm,allora la cosa si fa seria” commento’ subito Luca,hanno deciso che ti devono avere !..mi sa che stavolta se diciamo di si non ci potremo piu’ tirare indietro.”io gli chiesi “perche dici “avranno”,al plurale?”. Luca rispose :Eh!perche’ probabilmente vorra’ partecipare anche lei alle foto,e magari mi intrufolo anch’io e stavolta facciamo una cosa in 4 eh! ..”dai ,smettila ,mi fai diventare gelosa se parli cosi!.”risposi ancora io e poi aggiunsi :”quindi?che facciamo??,Luca rispose “non ti sembra l’occasione dell’anno?”...e io “ si pero’tu fai quello che vuoi ,io...lo sai ,con Dario non mi va di fare tutto,ma...mi gioco la mia chance per dopo…...anzi ,in cambio,mi devi promettere che mi farai fare qualcosa con Marco”... Organizzo’ tutto Lena per la prima Domenica pomeriggio,si diede da fare per non far passare molto tempo e per non rischiare che qualcuno cambiasse idea,Luca mi stuzzicava dicendomi che secondo lui non vedevo l’ora,mi diceva che alla fine avrei fatto zozzerie imperdonabili ,pero’ mentre parlava era evidente che quelle zozzerie se le stava gia’ immaginando nella sua testa,quando ne parlava, in realta’ ero io che lo immaginavo col pisello che affondava in quel lsederino meraviglioso di Lena,quel sedere che a dire la verita’ fa eccitare moltissimo anche me.Comunque io ero stata chiara,per quel che riguardava me ,niente sesso con Dario. Sabato sera andammo a cena fuori tutti e 4 e devo ammettere che fu una serata davvero piacevole,a me basta veramente mezzo bicchiere di rosso per farmi andare fuori,per poco non mi metto a ballare sul tavolo,per non parlare di quello che mi passa per la mente quando sono brilla,o meglio,mi viene spontaneo parlare quasi prima di pensare,cosi mi sono messa a dire qualsiasi cosa,che Luca non vedeva l’ora di mettere le mani sul culo di Lena e delle palle gigantesche di Marco e battute continue sull’argomento.Poi parliamo persino di politica e di serie Tv americani ,ma appena tocchiamo l’argomento sesso e io sono brilla sono incontrollabile,persino Luca si imbarazza,ma poi inizia a divertirsi anche lui e cio’ aiuta tutti quanti a essere piu’ “sciolti”.Cosi,arrivati a fine serata Lena “casualmente” ci chiede “che facciamo domani”,sicche io che dovevo stare al gioco “propongo” un film da noi.Tutti d’accordo,ci salutammo. Ed eccoci alla domenica,fortunatamente il tempo era brutto,anzi ,era proprio brutto,persino freddo per essere inizio Maggio ,loro arrivarono nel primo pomeriggio,erano le 15 circa,io e Luca eravamo gia’ abbastanza assonnati o per meglio dire quel tipico “rincoglionimento” della domenica pomeriggio quando non fai nulla.La “furbettina” di Lena aveva messo bene in risalto il suo sederino con un jeans elasticizzato che se si presentava nuda non cambiava un gran che,d’altronde lei sapeva gia’ come dovevano evolversi gli eventi di quel pomeriggio quindi si era vestita a tema,io invece ero rimansa col leggins nero che di solito uso in palestra ,sopra avevo una felpina di mezza stagione,ma sotto la felpina avevo solo il reggiseno nero. Luca non manco’ di fare i complimenti a Lena e Dario fece lostesso con me,noto’ persino che ero dimagrita un bel po’(ed era vero e felice visto il lavoro che faccio durante l’inverno),l’effetto di essere dimagrita mi faceva sembrare le tette ancora piu’ grosse ma in realta’ non era cosi. Ci sedemmo sul divano e Luca tiro’ fuori dal frigo il nostro presecco preferito,Dario eclamo’ subito “ o nooo..cosi’ ci perdiamo subito Sandra!!”,e Luca disse prontamente” no,no...dammi retta,Sandra e’ piu’ divertente quando inizia a sbarellare con le parole!!”...Vabbehh,non e’ che perdo la testa ma ifreni inibitori sicuramente diminuiscono! Ma quando ci mettemmo sul divano e Luca accese il televisore,Luca mi tiro’ un piccolo scherzo,in realta aveva acceso e collegato il pc al televisore e quando si accese era accesa anche la videocamera che era puntata sulla mia patata,Dario disse prontamente”ah”che bel film che c’e’ in tv” ,Luca trovo’ una scusa “tecnica” ma loro insistevano”ma no!,lascia quel film” e ridevano…. Mentre Luca armeggiava con il pc Lena mi chiese se c’erano ancora in giro quelle foto fatte al mare un po di anni fa ,quelle che ci scatto proprio Dario,io le risposi che sicuramente erano da qualche parte ,le avrei cercate per fargliele vedere ma lei mi interruppe dicendo di lasciar stare,le avrebbe viste un’altra volta e poi propose “ma perche’ non facciamo qualcuna adesso” e io dissi che non ero messa bene ,neache truccata,con i capelli tipo pazzerella ,ma lei insistette aiutata anche da Luca che aggiunse una roba tipo che fare le foto era la sua passione.” e la macchina fotografica?” ,”chiesi io,” ..e da un po che non la usiamo,figo!,vado a prenderla io”,rispose Luca.Appena arrivato in sala Lena la strappo quasi dalle mani di Luca e disse “dai,dai le faccio io”;inizio a scattare a me ,a tutti e poi inizio’ a dire dai Dario mettiti in mezzo...e via scattava,poi la macchina passo nelle mani di Luca e ne scatto’ una decina lui ,noi donne abbracciate,con Dario in mezzo e mentre gli davamo un bacio sulla guancia,poi ognuno si metteva come voleva mentre Luca ci riprendeva e scattava.Poi di nuovo la macchina passo in mano a Lena ed eravamo rimasti io e Dario sul divano,lei diceva “dai mettevi vicino”,e scattava,”dai ora di spalle” e cosi’ via...sembrava si divertisse molto ,Dario invece si adattava semplicemente alla situazione,Luca,chissa,secondo me sperava in bella ammuchiata da un momento all’altro;io invece dovevo ricambiare un favore a Lena. “Dai ,mettiti a pancia un giu’ sulle gambe di Dario”..ordino’ lei cercando di “spingere” la situazione piu’ sull’erotico.,infatti io,con aria un po sbarazzina e giocherellona,eseguii sdraiandomi su di lui,sedere in alto ,lui non ne approfitto’ subito finche non glielo ordino’ Lena che disse “dagli una piccola sculacciata al sedere,cosi si riprende un po” scattava qualche foto finche Luca non volle tenere la fotocamera .Dario prima mi diede qualche pacca sul culo e poi ci rimase appoggiato su con la mano .Lena ando’ ancora avanti e disse “dai tiragli giu’ il leggins,fate una foto cosi,e’ troppo divertente”,anche Luca disse “dai,dai forza, qui ci sono delle foto incredibili”.. Ora Dario eseguiva e basta,mi abbasso’ il pantalone ,avviamente avevo il perizoma nuovo di zecca,merletto fucsia e nero ,piaceva molto a Luca.”dai,vai con qualche schiaffettino” diceva Lena,io le dissi che dopo sarebbe toccato a lei,”siete perfetti per le foto” disse Luca. A quel punto lo stesso Luca mi disse”sarebbe ancora meglio pero’ senza quella felpa ingombrante” e io…”no ,no ho freddo”....ma Dario disse con tono malizioso che mi avrebbe scaldato lui...io con un po di broncio sul viso(finta arrabbiatura) io mi alzai in piedi,mi tirai prima su il leggins e poi iniziai piano piano un con un po di timidezza a tirare giu la cerniera della felpa,ma Lena mi blocco e disse”aspetta!! ferma!ferma cosi...mamma mia,cosi sei troppo provocante”,in effetti mi si vedeva gia il reggiseno e il decolte’ spuntava fuori dalla felpa,ora era di nuovo lei che scattava le foto,poi continuo’ a dare isctruzioni a Dario dicendogli di avvcinarmi e di prendermi la vita con le mani ,e lei scattava. Poi ci consiglio’ di andare verso la colonna di ghisa,che sostiene la scala che va al primo piano ,perche lei aveva qualche idea per delle foto li, mi scatto’ alcune foto mentre era sola ,poi Dario si avvicino’ dietro di me e mi stava a pochi centimentri dal collo,sentivo il respiro e piu’ si avvicinava piu’ sentivo uno strano brivido,”..ecco,bravo,fai finta che di darle dei baci sul collo” diceva lei a Dario che invece di fare finta mi sbaciucchio’ sul collo,inutile dire che l’effetto che aveva su di me iniziava a farsi sentire nelle parti basse..’..ma stavo tranquilla e cercavo di essere naturale in modo che non si capisse nulla...poi Lena disse una frase che sembrava una citazione ,ma credo involontaria,di una famosa canzone di Battisti,disse “..dai ..prendila cosi”.Quella frase si poteva prestare a molte interpretazioni in quel momento,Dario chiese “la prendo come esattamente?”...facendoci capire che era ingenuamente immerso nel gioco e che non aveva ancora capito il piano di Lena ,non ebbe risposta e lui semplicemente mi abbraccio’ aderendo con tutto il corpo,beh!,mi accorsi evidentemente che gli era venuto su il pisello ,ed era duro a quanto pare,io stetti li senza far nulla. Lena continuo’ dicendo”perche’ non fate finta di toccarvi un po?”... !mhmmm!pensai ,il gioco si fa serio,allora entrambi cominciammo a cercare con le mani delle parti del corpo,lui ando’ sull’ombelico mentre io...beh,infilai dentro il pantalone la mia mano,tanto non mi si vedeva quello che facevo,lui invece doveva stare piu cauto perche io ero davanti e si vedeva tutto.Mentre Lena scattava io gurdai negli occhi Luca,gli feci apire che stavo per fare qualcosa di porcellino,lui sorrise malizioasamente ,io andai con la mano sul a ridosso del pisello ma senza toccarlo,3 secondi dopo lo afferrai !!Dario sobbalzo’ un po,sentivo ora palpitare il suo cuore a 300,penso che non credeva a quello che stava succedendo,la mia mano saliva pianissimo verso la sua cappella e poi riscendevo lentamente,volevo farlo impazzire…..Lena si spostava da diverse angolazioni e poi cedette la macchina a Luca che guardo’ dentro l’obiettivo e disse “attenzione!! card full! ,cosi ci chiese di stare fermi 10 secondi che avrebbe scaricato i file sul PC,certo fermi…...Lena si avvicino’ a Luca per guardare come operava sul PC e Dario….scese giu’ con la mano dall’ombelico e entro’ nei miei slip,sotto il leggins…...ando’ a cercare il mio clit….e pian pianino mi ricambiava il “favore”, contemporaneamente mi sussurro’ all’orecchio se vuoi la guerra, guerra sia ! con l’altra mano risali’ sul seno e io muovevo la mia mano un po’ piu’ veloce ma non fiatavo…..poi loro due si girarono perche’ avevano finito..e ... 2546 2 8 anni fa
- Il mio primo incontro bisex Ciao, Gianna è il mio secondo nome, e quella che sto per raccontarvi é la mia prima esperienza bisex. Tutto è nato grazie a Marco, il mio uomo, che ha saputo stimolare la mia passione. Premetto che non sono una vera lesbica e non credo di fare mai incontri con sole donne, ma il desiderio di farlo in 3 è stato sempre davvero grande. Ogni volta che facevamo sesso mi immaginavo come fosse stato ed ero proprio io a stuzzicare Marco durante le nostre scopate. Vedevo lontana la possibilità di passare dal sogno alla realtà perché la gelosia e la timidezza, in certe situazioni, vanno a braccetto e fanno lunghe camminate.Ci trovavamo a Milano per un week nei giorni della Befana ed un pizzico di sana follia erotica ci ha accompagnati durante tutta la trasferta. Premetto che Marco frequenta molto la zona tra Milano e Bergamo per motivi di lavoro e spesso uniamo l'utile al dilettevole. Ogni occasione era buona per pensare ad un rapporto a 3 tantè che in quei giorni abbiamo scopato davvero tanto, Marco era sempre pronto ed il sempre bagnata.Non sapevamo chi incontrare e come, la nostra voglia di trasgredire era alle stelle e la voglia di concederci stava davvero prendendo il sopravvento. Per questo abbiamo iniziato a chiamare qualche club in zona, tra Milano e Chiasso, per capire le varie offerte ma non volevamo assolutamente te rischiare di sbagliare. Quello era il nostro ultImo giorno di vacanza e volevamo raggiungere assolutamente il nostro obiettivo. Abbiamo deciso quindi di rivolgerci ad una professionista e non mi pento di questo, anzi. Per la mia prima volta avevo bisogno di una persona che non ci coinvolgesse sentimentalmente (perchè gelosa di Marco) e comunque vera bisex (perché io non avrei saputo come comportarmi). le nostre telefonate sono quindi proseguite per tutto il pomeriggio fino a che non abbiamo trovato quella giusta in zona Cremona. Una signora di origine brasiliana ma dall'aspetto molto europeo sulla quarantacinquina. Abbiamo infatti deciso di puntare sull'esperienza ed abbiamo fatto centro. Il viaggio da Arese a Cremona è stato davvero emozionante, un susseguirsi di momenti di forte angoscia a quelli di estrema eccitazione. Arrivati all'uscita di Cremona abbiamo deciso di fermarci a prendere un'aperitivo per rilassarmi un po. Siamo finiti nell'unico bar nei pressi del nostro appuntamento, io ero vestita in modo comunque appariscente e gli uomini mi guardavano con attenzione. Chissà se avrebbero saputo dove stavamo andando! Abbiamo fatto tutto in fretta per non perdere altro tempo e per evitare ripensamenti. Dopo pochi minuti eravamo davanti alla porta di ingresso della sua abitazione e l'emozione era alle stelle. Si è presentata con un vestitino svolazzante e dei tacchi un po estivi. Non era bellissima ma molto sensuale, gentile ed educata nei modi. Ci ha fatto accomodare sul letto e si è seduta in mezzo a noi. Dopo pochi secondi le sue mani mi stavano spogliando e li ho capito che non potevo e non volevo tornare indietro. Quella situazione tanto sognata si stava avverando.Dopo pochi minuti eravamo tutti completamente nudi, mi sono distesa sul letto e lei si è chinata con il viso verso il monte di Venere ed ha iniziato a toccarmi con delicatezza il seno. Marco, che aveva una erezione incredibile, si è avvicinato con il suo arnese alla mia bocca e con molto piacere me lo sono gustato. Ho iniziato a bagnarmi e a gemere, lei era bravissima, mi toccava benissimo, eravamo tutti molto eccitati e dopo pochi minuti il mio corpo ha vibrato insieme ai miei sussurri di goduria. Lei si è alzata ed ha chiesto, Marco adesso vuoi scoparmi? Lui mi ha guardato, io ho annuito, e lui ha risposto con un si deciso, era la sua grande occasione di farmi godere mentre lo guardavo. Lei le ha messo il preservativo e gli ha preso il membro in bocca, io mi sono distesa accanto a lui ed ho iniziato a toccarmi e baciarlo. Lei è salita sopra di lui e ondeggiava con maestria il suo corpo mentre Marco godeva e le toccava il seno. Poi hanno cambiato posizione, lei si è distesa e si è fatta scopare fino a che non ha goduto.A quel punto Marco si è tolto il preservativo e mi ha fatto mettere a pecorina. Lei era sotto di me ma ho preferito non leccarla, l'ho sfiorata più volte con le mie mani mentre Marco mi penetrava con veemenza e mentre lei continuava a baciarmi i seni. Dopo pochi secondi Marco mi ha bagnato tutto il sedere con il suo sperma e la mia fica era un bagno di umori. Ci siamo rivestiti e ci siamo salutati, 45 bellissimi minuti. Il ritorno ad Arese è stato emozionante, eravamo entrambi esterrefatti e ci siamo stupiti entrambi di quello che avevamo fatto. È stato magnifico e la sera abbiamo scopato con ancora più vemenza. Da lì ha poco ci siamo iscritti ad un club Privè di Roma e abbiamo avuto un incontro con una coppia di amici, ma questo ve lo racconto la prox volta.Gianna. 3747 0 8 anni fa