Per meglio introdurre la mia proposta vacanziera che troverete nella sezione “incontri in vacaza” sotto lo stesso nick ItalianGentleman71, ho deciso di scrivere questo breve racconto.
Siccome al mio precedente racconto “Cose turche...1” diverse persone che ringrazio mi hanno risposto esternandomi compiacimento per lo scritto, ma incredulità per quanto scritto ritenendolo frutto di pura fantasia, allora 2 premesse sono d’obbligo:
1)I precedente racconto è veritiero al 100% anzi chiunque voglia conoscere la turca protagonista, può contattarmi in privato (stesso nick) prenotandosi fin d’ora per una vacanza estiva nel meraviglioso mare di Turchia
2)Il presente racconto invece è frutto della mia fantasia, ma prende spunto dalla realtà, realtà della location, realtà della mia attività invernale ed estiva, per tale motivo pur trattandosi di fantasia, trattasi di fantasia facilmente realizzabile, con persone dotate di classe, eleganza, e che antepongono l’amicizia seppur trasgressiva al sesso fine a se stesso. Per questo invito chiunque voglia farsi partecipe della mia fantasia a contattarmi su desiderya, stesso nick ItalianGentleman71, sarò lieto di fornire maggiori informazioni previo garanzia della privacy reciproca.
Il paesino sembrava un gioiellino, incastonato li tra le splendide montagne del tirolo austriaco, eppure era freddissimo, non tanto per la temperatura dell’aria quanto per la temperatura di un cuore abituato al caldo ed al mare del sud, alla passione e alla contagiosa allegria di chi è felice pur non avendo niente, allegria che si scontrava con la tristezza dei tanti tedeschi, russi, olandesi, che pur avendo tutto, pur stando in vacanza trasmettevano solo tristezza, eh si noi italiani siamo un popolo strano, ma riscuotiamo le simpatie di tutti perchè ci portiamo il sole con noi, ovunque andiamo.
Notti insonni, passate ad osservare la neve cadere giu copiosa, riscaldandomi al calore di un elegante camino, aspettando che i clienti ritornassero dalla serata al casino, per consolare i perdenti e festeggiare con i vincenti.
Quella notte di neve ne era caduta più del solito, i clienti che frequentavano il Casino erano rientrati tutti, tranne una coppia tedesca, li avevo notato subito al loro arrivo, le avevo registrato e sarà stato per la notte insonne, stentavo a credere alla loro età, lui 60enne, lei splendida 54enne, bionda alta elegantemente bella, chissà cosa avesse fatto da giovane ma sicuramente avrebbe fatto la sua figura sfilando per i migliori stilisti.
E così mentre osservavo la neve cadere giu, vidi un ombra arrivare da lontano, erano loro, lei cappotto nero su cui brillava la sua chioma bionda e fluente, lui uomo di gran classe e di vecchio stampo, aprò loro la porta “Welcome, how gone the night?” che più o meno suona “Bentornati, come è andata la notte?” e lei con tutta la dolcezza e la durezza di un italiano teutonico “Bene italiano, preparaci un caffe e vieni a sederti al bar con noi che non abbiamo sonno, dobbiamo festeggiare”
Io che ormai non avevo occhi che per lei fin da suo arrivo, non attendevo altro, non che chissà che fantasie avessi, ma parlare, dialogare con una donna tanto bella fa sempre piacere a tutti, e così preparo il caffe e mi avvio verso il tavolino, non ero arrivato a meta strada, quando vidi lei togliersi il cappotto, sotto tutta la freschezza di un corpo che avrebbe fatto invidia ad una ragazzina, con il plus dell’eleganza che solo donne vissute sanno decorare sul proprio corpo.
Lui invece seppur presente mentalmente era assente fisicamente, sarà stato il troppo alchool consumato al casino, sarà stata l’ora tardi, comunque era lei che dirigeva le danze, e così ci mettemmo a parlare di tutto e di più, della politica, dello sport della Germania dell’Italia, e più parlavamo più i bottoni della camicetta si sbottonavano fino a che lei non esclamò: “Ehi italiano, se ti diamo una bella mancia, ce lo faresti un favore” Io che pensavo volessero scendere solo in piscina come spesso accade che mi chiedano risposi “Ci mancherebbe non ho bisogno di mance mi è bastata la bella chiacchierata la piscina ve la apro subito” e lei “Si però devi venire con noi” e nel mentre spalancò le gambe facendo intravedere le mutandine di pizzo nero.
Era quello che volevo sentirmi dire lo speravo fin dal loro arrivo, e così scesi giu a preparare la piscina, mentre loro salirono in camera per cambiarsi d’abito e scendere giu, chiamai l’ascensore per risalire, si aprirono le porte ed apparvero loro in accappatoio, lei era in topless ma me ne accorsi solo dopo, di quello che mi accorsi subito furono i bei seni prorompenti che erano a stento contenuti dall’indumento, ritornai sui miei passi e li accompagnai in piscina restando seduto a bordo vasca.
Lei si tolse il costume e come una venere bionda si tuffò nell’acqua facendomi l’occhiolino, iniziarono a nuotare e alla prima sosta si riunirono in acqua abbracciandosi ed iniziando a baciarsi ardentemente, mi sembrava di assistere ad un film hard ma i protagonisti della nuova trama erano li in carne ed ossa e che carne, anzi parlavano pure allo spettatore “Ehi italiano perchè non vieni pure tu, tanto mio marito è contento di vedermi con un altro uomo anzi posso dire che ormai vive solo per quello” ed io combattuto tra il dovere ed il piacere dissi “Veramente non posso sono al lavoro” e lei “Non preoccuparti non diremo niente a nessuno, però devi farci divertire, aggiungendo un ad entrambi che non ammetteva equivoci”.
Non avendo costumi, mi spogliai e mi buttai completamente nudo in acqua, l’acqua della piscina era molto bassa e tra l’altro eranop resenti dei larghi scalini dove poter trovare la posizione migliore, mentre lei aveva iniziato un lavoro di bocca al marito, che si era ripreso dal torpore che lo attanagliava durante la chiacchierata preliminare al bar. Potevo essere a 40 centimentri dalla coppia quando sentii qualcosa di caldo afferrarmi il pene sotto l’acuqa era la sua mano, che mi era venuta incontro, e cosi mentre con la bocca continuava a lavorarsi il marito, con la mano, induriva il mio, che per la verità per la tanta voglia era gia duro dal loro arrivo in hotel un’ora prima.
Si tolse il pene bello duro del marito dalla bocca, si girò e si inginocchio su uno dei scalini della piscina, offrendo una meravigliosa posizione per la penetrazione del marito che infatti non esitò ad arrivare, e lei tra un gridolino di godimento e l’altro trovò il tempo per dirmi “Ehi italiano sali sullo scalino, che lo voglio prendere tutto in bocca” e così feci, salii sullo scalino e glielo offrii, una bocca caldissima, una abilità nei movimenti mai provata prima, la lingua andava su è giu per la cappella, poi scendeva giu per il pene fino ad ingoiare i testicoli, il marito difronte mi guardava felice e strizzava l’occhio.
Ma una donna del genere è sempre alla ricerca di un di più, di più che in questo caso si chiamava doppia penetrazione, e così spostandosi si misse parallela ed inginocchiata allo scalino che riusciva a coprirne la meta lasciando fuori la bocca e gli organi genitali, pregò il marito di mettersi sotto, quasi in apnea appoggiato con la testa sulla estremità dello scalino iniziò a penetrarla, lei si girò, mi guardò ed esclamò “hi italiano, cosa ne pensi del mio culetto?” non era una domanda era una esortazione, ed allora mi avvicinai, ed inizia a penetrarla di dietro, cercando di trovare il giusto ritmo con il marito che la penetrava di sotto.
Il ritmo fu trovato talmente bene che iniziò ad ululare come una lupa in calore, in preda ad orgasmi infiniti, e più urlava e più accelleravamo il nostro ritmo, certo la preoccupazione era tanta, è vero che nessuno poteva sentirci, è vero che nessuno poteva vederci, tranne le videocamere a circuito chiuso, ma non si sa mai, mi avrebbero licenziato su duei piedi, sarebbe stato il più bel licenziamento della mia vita, ma non era nemmeno quello il problema è che li in hotel tutti mi conoscono quasi come un santo, e con che faccia li avrei poi guardati.
Stavamo entrambi per esplodere, quando da donna di esperienza si svincolò dalla nostra presa Sali a bordo piscina, ed uno alla volta prese i nostri peni in bocca per l’atto finale, ci mettemmo poco ad arrivare, ed infatti arrivammo copiosamente, lei non si perse una goccia e quelle poche cadute in acqua le risucchiò avidamente. Ci rivestimmo e ci avviammo verso la reception, pensando tra me e me che quell’incredibile spettacolo fosse finito, ed invece mi sbagliavo.
Arrivati all’altezza del camino mi disse “Ehi italiano perchè non lo accendi che ci riscaldiamo un pò e poi ancora non abbiamo finito” ed io “non abbiamo finito?” e lei “Eh no, la sorpresa più bella deve ancora arrivare” ed io “Quale sorpresa?” e lei “dai accendi il camino che te lo racconto” Così io inizia ad accendere il camino, e lei iniziò un discorso partendo talmente da lontano, che pensavo arrivassero prima gli altri clienti per la prima colazione che lei al nocciolo della questione.
“Sai la fantasia di mio marito è quella di vedermi con un altro uomo, ma anche la mia è la stessa ma” e mi strizzò l’occhio, “Ohps non ho capito” bisbigliai, e lei “Ho semplicemente detto che ho la sua stessa fantasia, vorrei vederlo con un altro uomo” continuò incurante del mio “Ma per la verità non sono bisex, al massimo potrei esserlo solo in un ruolo attivo” “Ed io questo voglio” esclamò lei.
Per prendere tempo feci finta che il fuoco si stesse spegnendo, ma la mia mente aveva gia preso la sua decisione “Si può fare” così continuammo a parlare per un pò sul divano, io vestito loro con l’accappatoio, accappatoi che pian piano scoprivano le loro nudità, fu lei come sempre a prendere l’iniziativa, mi si avvicinò, iniziò a svbottonarmi il pantalone, me lo abbassò tirò fuori il pene dal boxer ed inizio a succhiarmelo, con la stessa maestria usata poco prima in piscina, poi lo tirò fuori, ne testò la consistenza e disse “Un altra leccatina gliela faccio, questa volta deve soddisfare il suo culetto che è quasi vergine, non come il mio” lo risucchiò in bocca e fini di lavorarlo.
“Ecco ora è bello duro però se gli dai una leccatina pure tu forse è meglio” si rivolse al marito, il quale non facendosi pregare due volte lo raccolse dalle sue sapienti mani e se lo ricacciò in bocca, bhe fisicamente rano molto diversi, ma in quanto ad abilità linguistica sembravano avessero studiato allo stesso college, era forse la seconda volta nella mia vita che mi succedeva una cosa del genere ma devo ammetterlo era bravo davvero.
E così mentre lui inginocchiato alla base del divano me lo succhiava, lei salì sulla spalliera ed offrì alla mia bocca la sua splendida fighetta, dolce, profumata e gia un pò bagnata, tanto bastò per farglielo gonfiare in bocca al punto di non poterlo più tenere ma espellerlo. Mi allungai sul divano, e lei si sedette gambe aperte sul bracciolo, continuando ad offrirmi la sua dolce prelibatezza, mentre lui rivolgendomi le spalle salì sul mio pene iniziando una danza mista ad un continuo lamento, andammo avanti qualche minuto, per la verità leccare è il mio hobby preferito e sarei andato avanti per ore.
Ma lei non conosceva limiti, così volle partecipare alle danze unendosi fisicamente a noi, si sdraiò gambe all’aria sul divano, e si lasciò penetrare dal marito, che a sua volta era da me penetrato, con la testa chinata lateralmente, osservavo ed ammiravo le sue movenze, movenze che da li a poco avrebbero portato tutti ad un’esplosione di sensi, ma data la sua nota avidità volle servirci uno alla volta di un bel lavoro con la bocca, facendoci venire dentro di se per degustare tutto lo sperma frutto di tale performance per non perderne nemmeno una goccia.
Ci rivestimmo questa volta definitivamente, loro salirono in camera, ed io corsi a cancellare le immagini riprese dalla videocamera, giusto in tempo prima che arrivasse il cambio e scendessero i primi clienti per la colazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
100888
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97356
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
Si legge di getto e fa sorridere alla fine.......
Bravo continua a deliziarci
joseph