un ristorante raffinato... a due tavoli diversi... siamo tutti e tue li soli… siamo in città per lavoro… io vestito come sempre in giacca e cravatta, tu vestita professionale ed elegante con un tailleur, ma senza nascondere la tua femminilità… con un reggiseno a balconcino che lascia intravedere il tuo seno abbondante attraverso la scollatura… e una mini ben al di sopra del ginocchio… non sei contraria a mettere in mostra le tue forme… infondo le donne sono sempre bistrattate sul lavoro… almeno che poi possano godere dei privilegi che garantisce il portarsi in giro un paio di gambe mozzafiato…
Io appena ti vedo entrare comincio a guardarti… una femmina del genere non si vede tutti i giorni… tu probabilmente te ne accorgi subito… sei abituata ad essere ammirata… e ti siedi proprio di fronte a me… ha l’aria molto annoiata… in fondo non piace a nessuno cenare da solo…
Io mangio ma non tolgo lo sguardo da te… e soprattutto dalle tue gambe belle e lunghe che si vedono molto bene da sotto al tavolo… tu fai finta di nulla e guardi in giro parlando al massimo con il cameriere… però non perdi di vista nessuna delle mie mosse e ogni tanto ti muovi per farmi vedere qualche cosa di più… tieni le gambe accavallate e lasci che lo spacco della gonna mostri il reggicalze e il bianco della tua carne sopra le calze… non puoi non essertene accorta… altre volte cambi il verso dell’accavallatura delle gambe… ma lo fai molto lentamente… lasci che il mio sguardo abbia il tempo di cercare il pizzo delle tue mutandine…
Io sono tutto accaldato… ma non certo per il vino bevuto… penso di non aver finito nemmeno il primo bicchiere… il fatto è che non sono molto attento a quello che sto mangiando… il caldo mi sale dai pantaloni… la mia patta è gonfia e tesa da qualcosa che dentro sta montando come un fiume in piena… Sono anche un po’ a disagio… non so se si nota dagli altri tavoli… ma soprattutto non so se lo hai notato tu…
Però non riesco a trattenermi… anche se cerco di mascherarlo sono attratto da quello che vedo e soprattutto non capisco se lo fai a posta oppure è solo la mia fantasia che galoppa… comunque in fondo nessuno mi conosce e quindi perché trattenermi… allora faccio cadere il tovagliolo e mi chino a raccoglierlo... molto lentamente… guardando verso di te... tu te ne accorgi e allarghi le gambe per favorire la visione… nonostante non ci sia tanta luce il bianco della tua carne spicca contro il nero delle tue calze autoreggenti e incornicia il tuo fiorellino coperto solo dal velo delle tue mutandine trasparenti…
E’ solo un attimo… ma me lo fisso nella mente… le tue cosce bianche e aperte… la tua fessurina perfettamente rasata e liscia… con un piccolo ciuffetto di pelo che hai lasciato sul pube … certamente per tenerla così curata significa che ami essere guardata ma soprattutto leccata a lungo e con maestria… non vuoi certo che la ricrescita irriti la lingua del tuo partner e che questo decida di smettere subito…
Questo pensiero da l’ultimo colpo di grazia al mio selfcontrol… il cazzo comincia a pulsarmi nei pantaloni e sicuramente ora è impossibile nasconderlo… il mio cervello vola… e ti immagina distesa sul tavolo con le gambe aperte… mentre chiedi ad una cameriera di leccarti per bene per prepararti ad essere montata… chissà se ti piace anche con una cerbiatta…
E’ meglio che mi dia un contegno… non vorrei che qualcuna delle vecchie babbione agli altri tavoli si accorgesse di qualche cosa e cominciasse a lamentarsi… allora prendo il tovagliolo e me lo appoggio sulle gambe per coprire la protuberanza quanto mai evidente…
Mi giro verso di te e ti trovo che mi stai fissando… guardandomi negli occhi mi fai cenno di no con la testa… non dici nulla ma è evidente che non ti fa piacere che io nasconda alla vista ciò che mi sta crescendo nei pantaloni… ti stuzzica vedere quel gonfiore… ti piace pensare che sto morendo dalla voglia di scoparti li… sul tavolo davanti a tutti… ti piace il potere che ti da questa situazione… ti piace vedere che rischio una figuraccia di fronte a tutti solo per le tue gambe… ma soprattutto vuoi vedere se ho il coraggio di rischiare…
Allora io prendo il tovagliolo e lo appoggio sul tavolo… e con disinvoltura ricomincio a mangiare… se vuoi il gioco pesante io non mi tiro indietro di certo… alla vista della mia reazione per un attimo perdi la tua impassibilità e sorridi compiaciuta… allora guardandomi negli occhi prendi in mano il primo bottone della tua giacca e lo slacci lentamente… di colpo… come un prigioniero appena liberato… quello che stava compresso da parecchio tempo salta fuori… e il tuo seno coperto solo da un bustino di pizzo comincia a far capolino dalla tua giacca…
Io non ci posso credere… la vista di quel solco e di tutta quella carne così morbida mi fa impazzire… devo fare uno sforzo per non mettere una mano sulla mia patta e calmare il fuoco che ho tra le gambe…
Io sono come rapito e non penso a null’altro che a quello che vedo… ad un certo punto tu fai una cosa che mi sorprende… prendi la tua borsa… riponi il telefonino… prendi una penna e cominci a scrivere sull’agenda… poi metti via tutto e io muoio perché penso tu te ne voglia andare di già…
In effetti il gioco è bello fin che dura poco… tu ti alzi… prendi la borsa a ti dirigi verso al porta… nel tragitto passi accanto al mio tavolo e io penso ad una frase da dirti per fermarti ma non mi degni nemmeno di uno sguardo… quando mi sei a fianco dalla tua mano cade un tovagliolo… io ti lascio andare e appena sei uscita raccolgo il tovagliolo dove trovo scritto… ti aspetto nei bagni...
Io decido di aspettare dieci minuti per non dare nell’occhio… ma dopo due sono già in piedi… e non sapendo come nascondere la mia erezione prendo la giacca e mi dirigo verso il bagno… il bagno è grande è di quelli con l’anticamera.. allora appoggio la giacca nel bagno degli uomini e comincio a lavarmi le mani facendo molto rumore… tu accorgendoti del mio arrivo fai capolino dalla porta del bagno femminile e con un braccio mi tiri dentro con forza…
Appena entrato chiudi a chiave e incolli la tua bocca alla mia senza dire una parola… io sono sorpreso… ma la tua lingua morbida e calda ha il sopravvento su tutte le mie domande… io dopo due secondi di incertezza riprendo il controllo e ti afferro… ti spingo contro la parete e sempre baciandoti faccio aderire completamente il mio corpo al tuo per farti sentire tutto il mio desiderio… con entrambe le braccia ti cingo la vita e afferro le tue natiche sode sotto al gonna… con una mano scendo sulla coscia ti alzo la gonna stretta e ti alzo la gamba che mi asseconda cingendomi la vita…
In quella posizione posso sentire la tua natica nuda sotto le mie mani… calda e liscia… e subito arrivo al solco che hai tra le gambe e lo trovo gia fradicio dei tuoi umori… sicuramente hai mascherato molto bene la tua eccitazione durante tutta la serata…
Ma la cosa che mi stupisce è che quelle belle mutandine trasparenti che ho visto poco prima non ci sono già più… sei una puttanella sapevi che non avrei resistito e che sarei venuto a trovarti e non ti sei fatta trovare impreparata…
Mi sento un po’ come nella trappola di un ragno… è tutta la sera che mi stuzzichi e mi fai fare quello che vuoi… e io non sono il tipo da accettare questo nemmeno da un pezzo di femmina come te… allora con la tua pelle calda sotto le mie mani... comincio a infilarti la lingua nella bocca... con forza spingo fino a che apri del tutto la bocca e io posso far entrare la mia lingua ruvida dentro... mi piace penetrarti gustandomi il sapore e la dolcezza delle tue labbra...
Intanto con una mano ti apro i bottoni della camicetta... e comincio a palparti un seno... bello... gonfio... morbido e sodo allo stesso tempo... sento sotto le dita il tuo capezzolo che diventa turgido e duro... che spinge come un chiodo...
Allora con il pollice e l'indice comincio a stringerlo... e a tirarlo... tu mi guardi un pò stupita per il cambiamento improvviso del mio atteggiamento... il cazzo mi è diventato di marmo... e dentro mi cresce una voglia di scoparti che mi fa diventare violento... mi piace sentire la tua carne così soda sotto le mie mani... mi piace strizzarti il capezzolo gonfio...
Tu mi assecondi... ti senti dominata... e questo ti eccita ancora di più... ti piace essere una preda... il dolore al capezzolo si è trasformato in piacere... e vedo nei tuoi occhi una luce diversa... e il sorriso sulle tue labbra mi invita a continuare...
Allora ti metto le mani sulle spalle e ti spingo in basso... tu fai resistenza… ma sono troppo forte e cedi piegandoti sulle ginocchia... la tua bocca è davanti alla mia patta e il gonfiore che vedi ti rende avida... cominci a strofinare la faccia sui miei pantaloni...
Ti piace l'odore di maschio che emanano... con le mani intanto mi slacci la cintura... e finalmente riesci ad abbassare i pantaloni fino alle cosce... facendo così il cazzo scatta fuori come una molla... duro... turgido... gonfio... la cappella è grossa e rossa... non ce la fai a resistere…
Senza toccarlo apri la bocca e lo ingoi... ti piace il sapore... ma ancora di più ti piace dover spalancare tutta la bocca per farlo entrare...
Con una mano afferri l'asta per dirigerlo meglio... con l'altra afferri le palle... e cominci a massaggiarle... questo fa si che il cazzo arrivi alla sua massima estensione... lo senti fremere... e con la lingua cominci a dargli dei piccoli colpetti alla base del glande... hai imparato presto che agli uomini piace proprio in quel punto... per questo alzi gli occhi per vedere l’espressione dipinta sul mio volto in quel momento...
Io ti guardo… e vedere i tuoi occhi che come una brava puttanella cercano l’approvazione del piacere che producono... mi eccita ancora di più... allora ti metto le mani tra i capelli e comincio a scoparti nella bocca...
Il mio cazzo entra fino a che sente la parete della tua gola... tu sei completamente sopraffatta... il mio cazzo ti toglie il respiro... ma al contempo… essere dominata... essere un oggetto del piacere ti fa bagnare come non mai... le tue gambe sono aperte... le tue mutandine sono sparite... e le gocce del tuo umore cominciano a scendere bagnandoti il solco tra le natiche e il buchetto del culo...
Allora mentre il mio cazzo ti entra ed esce dalla bocca frugandoti fino in gola... tu afferri le mie natiche con entrambe le mani e cominci a spingere pure tu... ti piace sentire i muscoli del mio culo tendersi mentre danno lo spinta... gia ti immagini i colpi del mio grosso uccello sfondarti la fichetta aperta...
Ad un certo punto non ce la fai più a reggere al fuoco che hai tra le gambe e abbassi una mano per toccarti... non come quando sei da sola... non dolcemente come quando nel letto ti accarezzi la passerina... ormai l'eccitazione è troppo alta... la tua fica è troppo aperta... allora introduci un dito... e questo scivola dentro quella caverna umida troppo facilmente... allora ne introduci un altro, un altro e un altro ancora... ora hai tutte e quattro le tue dita che entrano ed escono dalla tua passera...
Io mi accorgo del tuo stato... e mi sembra giusto dare anche a te la tua parte... allora ti faccio alzare e ti giro di schiena... ti faccio appoggiare le mani alla parete... nel bagno non c'è molto spazio... ti alzo la gonna sulla schiena e piegandoti in avanti ti faccio spingere il culo all'infuori...
Bello... tondo e sodo... la cornice di calze e reggicalze lo rendono ancora più rontondo... io affondo le mie dita nella tua carne come a tastarne la morbidezza... poi allargo bene le tue natiche e infilo la mia bocca la dove tutto il tuo piacere esplode... con la lingua sento il gusto del tuo umore... e buono dolce e aspro allo stesso tempo... sembra il gusto delle fragole con la panna... la mia lingua comincia ad andare su e giù colpendo esattamente il tuo clitoride...
Con le dita allargo le tue grandi labbra e con colpetti precisi della punta colpisco esattamente il clitoride gonfio... poi prendo il clitoride tra le labbra e comincio a succhiarlo forte... e non smetto fino a che in preda ad un orgasmo cominci a fremere...
Io sento colare sul mio collo le gocce del tuo piacere... tu sei in preda all'orgasmo e cominci a mulgolare sempre più forte... e visto che siamo dentro al bagno di un locale... potrebbero sentirci...
Allora mi fermo... mi alzo... prendo il tovagliolo con il tuo messaggio... mi pulisco il collo dalle gocce del tuo umore... e te lo infilo in bocca... ora puoi urlare quanto ti pare ma nessuno ti sentirà...
Tu sei con le mani alla parete... io ti prendo i fianchi e con un colpo secco ti infilo il cazzo nella tua passerina... lei è bella aperta e bagnata ma lui è grosso e un colpo così secco ti lascia senza respiro...
Al primo colpo mi fermo e lascio che tu ti riprenda godendoti per bene la sensazione di invasione appena provata... poi con calma comincio a muovermi... prima lentamente... estraendolo tutto e poi infilandolo di colpo...
Poi dopo qualche colpo aumentando il ritmo... intanto le mie mani hanno afferrato le tue tette... le prendono tutte e le schiacciano... mentre le parti basse dei nostri corpi si muovono in sincronia...
Accelero... i colpi si fanno forti e rapidi... le mie mani afferrano i tuoi fianchi per non farti scappare... tu non reggi i colpi e ti appoggi alla parete con la faccia... io ti sono dietro e ti alito sul collo... ti mordo... e sono come un leone che sta cacciando la sua preda... ad un certo punto ti prendo i capelli e comincio a tirarti la testa all’indietro per vedere l'espressione dei tuoi occhi...
Ormai non mi controllo più e ti monto come un animale e tu urli di piacere attraverso il fazzoletto...
Ad un certo punto vieni in un fremito continuo... anche io ormai non ce la faccio più... le mie palle sono troppo piene e vogliono espellere il loro piacere... allora estraggo il mio cazzo... ti metto in ginocchio... ti faccio aprire la bocca… e tu con entrambe le mani cominci a menarmelo avanti e indietro... bastano ormai pochi colpi... il primo fiotto è improvviso... e ti colpisce sul viso... gli altri te li dirigi sulla bocca... con la lingua ti lecchi le labbra cercando di sentire il gusto del mio sperma... la visone della scena e il sorriso di piacere sul tuo volto prolungano il mio orgasmo e il numero dei rantoli di piacere che scuotono tutto il mio corpo...
Alla fine... ti alzi... ti rimetti a posto la gonna... ti pulisci il viso con il tovagliolo... mi dai un bacio sulle labbra... e uscendo mi dici... una sera però… sarà meglio che mi inviti a cena…
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 19 ore fa -
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 19 ore fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
100911
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11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97361
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17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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