i racconti erotici di desiderya

Una vacanza diversa (donne vogliose)

Autore: Joshina
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Nessuno in quella casa aveva l’abitudine a chiudere la porta neanche quando andava in bagno e così poteva facilmente capitare di entrare e trovarlo già occupato da qualcuno ed era proprio quello che successe a Carlo quella mattina. Era entrato per fare una doccia e ci aveva trovato Roberta con la grossa figa ben aperta che pisciava tranquilla con le mutandine ai piedi. Vedendo il ragazzo indeciso lo chiamò “Resta, non mi disturbi, avrai già visto tua madre pisciare qualche volta no?” Assolutamente no! Non gli era mai capitato e neanche se lo augurava ma la donna insisteva perché restasse e lui imbarazzato cercava di guardare ovunque tranne che verso la figa da cui usciva il getto fitto, anche se la rapida occhiata iniziale gli aveva messo addosso una strana eccitazione, soprattutto quei grossi seni coperti dalla leggera camicetta lo attiravano visibilmente. La padrona di casa intanto si asciugava la vagina e si abbassava per sfilarsi le mutandine e poi levarsi la camicia. Il ragazzo provò nuovamente a uscire e lei glielo impedì di nuovo “Ma stai qui, insomma…siamo in famiglia…hai già visto una figa per bene?” rideva allargando le gambe e i grossi seni ballavano sotto il naso del ragazzo esterrefatto. “Si certo” disse lui imbarazzatissimo avendo capito che stava per succedere qualcosa che non gli sarebbe dispiaciuto per niente finalmente. “Eri venuto per lavarti, fai pure non preoccuparti per me, non guardo” ma al contrario si avvicinò per accompagnarlo sotto la doccia. Lui aveva ancora la maglietta e lo slip del costume. “Sei davvero un bel ragazzo” nuda davanti a lui gli aveva passato una mano intorno alla vita e lo stringeva contro di sé. Inevitabilmente il suo membro si rizzò completamente. “Sei come Simone, potrei essere tua zia…dai fammi vedere il tuo bel petto, aspetta ti tolgo la maglietta, alza le braccia”. Carlo ricordava bene che l’amico gli aveva confidato di essersi scopato la zia e ora ne stava per avere le prove, certo non era giovane e fresca come Laura ma il suo corpo adulto lo intrigava molto di più ed era ora che facesse qualche esperienza più interessante delle precedenti. Si lasciava fare già tutto eccitato, non se lo sarebbe davvero mai aspettato. “Oh che bel petto…lasciami toccare” mentre gli palpava il petto, la sua figa andava gonfiandosi lentamente “Che bei capezzoli diventano duri sotto le mie dita proprio come i miei” esclamò la donna piena di voglia, tirandogli i capezzoli come se fosse il suo amante. “è morbido il tuo pancino e così caldo” Roberta sapeva di sudore, Carlo sentiva l’odore della grossa figa aumentare d’intensità, quando si muoveva i suoi peli gli sfioravano la pancia senza smettere di accarezzargli il petto. Gli passava le dita sotto le ascelle poi scendeva per i fianchi fino all’elastico del costume. Una mano è scivolata dietro sotto il costume per toccargli le natiche. “No signora, no..” “Si si” ha invece risposto lei incollandosi al corpo del giovane con la figa contro la sua pancia. Poi ha aggiunto “Lo vedi anche lei ti trova bello…sai cosa mi piacerebbe? Che mi facessi vedere il pisello…sei biondo sarà una novità, Simone è così bruno là” si è messa in ginocchio davanti a lui e gli ha abbassato lo slip sui piedi. Gli fissava il pelo biondo. “Sei proprio ben fatto e mi sembra anche che tu abbia una gran voglia…hai la cappella tutta tesa, è grossa, è eccitante, chiamami Roberta o zia se preferisci, ci divertiremo molto insieme” e finendo la frase gli aveva messo il naso tra le cosce e gli leccava la cappella con la lingua di fuori. Carlo abbassa la testa per guardarla tra le cosce aperte e vede la figa ancora più allargata. Le gambe non lo reggevano più. Lei gli afferrava le natiche con la punta delle dita nel solco del suo culo e si è rialzata con il naso bagnato, poi si è aperta la figa con le dita e gli ha sfiorato la cappella con il clitoride e ogni tanto spingeva in avanti con la figa fradicia. Si apriva senza difficoltà “Vedi com’è bello” ma furono interrotti sul più bello da un rumore di passi e lei lo lascia così uscendo dal bagno. Due secondi dopo entra Francesco mentre Carlo nudo cercava di nascondersi sotto la doccia. Cercava di comportarsi nel modo più naturale possibile in realtà aveva paura di farsi scoprire eccitato per la presenza della moglie. Quello che ancora non poteva sapere Carlo era naturalmente che la visita di Francesco nel bagno non era propriamente casuale…se doveva far scopare la moglie anche con il giovane ospite, lui voleva valutare la scelta per eccitarsi all’idea. “Allora mio caro Carlo tutto bene?” “Si si signore” “Mi lavo mentre fai la doccia, non ti disturbo vero?” “No no” risponde il ragazzo mentendo. Era ancora eccitato dalle carezze della moglie ma Francesco sembrava non badare alla sua erezione. Per rendere il tutto più naturale e magari complice Carlo iniziò a lavarsi senza chiudere la tenda. Lui lo vedeva e Carlo lo guardava. Francesco si levava il costume restando completamente nudo. Iniziava a insaponarsi su tutto il corpo senza pudore anche fra le cosce scappellandosi per bene l’uccello mostrando bene al ragazzo quello che faceva, poi si è insaponato il solco del culo sfregando energicamente e socchiudendo gli occhi. Carlo si lavava facendo finta di niente ma era eccitato. Francesco si siede per asciugarsi l’uccello masturbandolo un po’ con l’asciugamano. Finita la doccia Francesco era ancora là a cosce aperte che si asciugava, spalancato e osceno. “Bene, so che Simone ti porta a conoscere le sue amiche “ gli disse strizzandogli l’occhio da uomo a uomo. E finalmente Carlo si sente sollevato, almeno lui non gli ha proposto nulla di strano. Rimasto solo nel bagno però non ha potuto resistere alla tentazione di stringersi il cazzo il più forte possibile tra le mani e in pochi secondi completare l’orgasmo interrotto da Roberta. Sborrava pensando alla figa della donna al suo calore sulla sua cappella.

Ramona e Tina, due amiche di Simone erano passate a prenderli per passare il pomeriggio al mare. Erano tutte e due ricce con i capelli lunghi. Ramona era magra e slanciata e sedeva in auto accanto a Simone mentre Tina più in carne era seduta dietro con Carlo. “Come lo trovi il mio amico, Tina?” ha chiesto Simone. “è bellissimo” e Carlo arrossì per il complimento, le cose si mettevano bene pensò, quelle due tizie sembravano due belle viziose e non si aspettava che fossero le ragazze a fare le prime mosse e quando Tina gli posò una mano sulla coscia non si ritrasse. Simone lo guardava e gli faceva l’occhiolino nello specchietto retrovisore. Carlo era timido e non osava parlare. Le ragazze invece erano delle gran chiacchierone e molto intraprendenti. La mano di Tina saliva lentamente sulla coscia del ragazzo. Simone doveva averla istruita bene sulla sua situazione di ragazzo timido e inesperto. Carlo cercava di guardare il paesaggio per distrarsi dalle idee che gli venivano in mente ma che gli facevano gonfiare il costume. Tina aveva dei pantaloncini molto larghi e lui le poteva intravedere la figa. Non aveva né slip né il costume e ogni tanto si grattava là parlando come se tutto fosse normale e previsto. Arrivati alla spiaggia deserta Simone si è messo immediatamente nudo e così pure le sue amiche. “Su Carlo, fai come noi, siamo soli qui” gli aveva gridato Simone e vedendolo impacciato rincara la dose “Non fare il bambino, sei un uomo” si è messo dietro di lui e gli ha tolto la maglietta. Era già eccitato per quei tre corpi nudi e si vedeva dal costume. “Bisogna togliersi anche il costume” ha gridato Tina ridendo “Qui facciamo il bagno così” “D’accordo ragazze adesso lo fa” ma precedendolo gli aveva tirato lui stesso giù il costume. Ora anche Carlo era nudo davanti a loro, lo guardavano tutti e non voleva fare la figura dello scemo così rosso in viso si è abbassato per sfilarsi il costume. Lo spettacolo sembrava piacere soprattutto a Tina, la sua figa si gonfiava a vista d’occhio. Simone stendendo l’asciugamano le passa vicino e le pizzica la figa ridendo “ Ehi mi sembri eccitata…è Carlo che ti fa quest’effetto? è biondo scommetto che non ne avevi mai visti, ha un bel cazzo duro” “Si è bello” Carlo era sempre più imbarazzato e andò a sedersi vicino all’amico stringendo le cosce per nascondere l’erezione. Le due ragazze invece erano sedute di fronte e al contrario cercavano di nascondere il meno possibile aprendo al massimo le gambe, avevano delle grosse fighe e dei seni enormi. Quella di Ramona sembrava più carnosa, Carlo si trovò a confrontarla con quella di Laura e si disse che era più eccitante perché così aperta le si vedeva subito il clitoride. Stava iniziando a sentirsi a suo agio anche lui. A quel punto Simone si alza e si mette a pisciare davanti a tutti continuando a parlare e nessuno ci faceva caso. Si è scrollato l’uccello e si è buttato addosso a Ramona per giocare, in un secondo se l’era messa sopra ridendo e facendola sedere sul suo pene. “è tanto che non ci vediamo eh…mi sei mancata Ramo” Carlo sentiva tornare l’imbarazzo nel guardarli così, lui le passava la lingua sulle labbra e dondolava le natiche per incollarle meglio il grosso uccello. Si vedeva bene che lo aveva duro e ritto contro la figa socchiusa di lei. Carlo continuava a stringere le cosce per nascondere l’erezione a Tina che lo guardava con sempre più interesse. “Dai prenditelo dentro sento che lo vuoi” Simone si prendeva l’uccello enorme in mano e glielo ha infilato dentro in un sol colpo completamente nella fica. La ragazza guardava Carlo ridendo “Scandalizzi il tuo amico guarda” “Eppure non è più vergine posso assicurartelo. Aspetta ti faccio vedere il suo cazzo” Simone esce dall’amica con l’uccello durissimo e si avvicina a Carlo per aprirgli le cosce. Carlo non voleva vedere cosa gli facevano ma sentiva la mano di Simone tra le cosce che gli prendeva il cazzo e lo scappellava. Sdraiato sulla schiena a gambe aperte li guardava fare vergognandosi troppo per intervenire. “Guarda sono io che l’ho sverginato, puoi mettertelo fino in fondo, guarda non mi sta in una mano” diceva Simone stringendogli il cazzo. Carlo era confuso sentiva l’amico fargli una sega ma non riusciva a nascondere l’eccitazione quando lui aumentava il ritmo o gli sfiorava il sedere. “Dai fattelo non chiede altro” ha detto Simone ridendo. Carlo era eccitato come non mai mentre Ramona si stendeva su di lui e gli sfregava il cazzo con la figa ma era così bagnata che scivolava via. Ancora una volta Simone è venuto in aiuto dell’amico, era veramente vizioso e adesso a Carlo le sue tendenze bisex interessavano poco se sarebbero servite a farsi la sua prima scopata. “Hai visto che buco rosa? Non ne avevi mai visti così eh? è bello ritto il tuo uccello e anche i tuoi coglioni sono belli duri” aveva messo una mano dietro le natiche di Ramona e di colpo le ha messo l’uccello di Carlo nella figa. La verga era così lunga e così grossa che arrivava al fondo della vagina della ragazza e i grossi coglioni di Carlo le urtavano sulle chiappe e sul sedere. Tina lo accarezzava sul petto e Ramona se lo cavalcava alla grande, la sua verga scivolava sulle pareti della vagina e le toccava il fondo. Ormai non gli importava più nulla se qualcuno li avesse visti. La sua prima scopata era con due ragazze addirittura, andava oltre ogni previsione. “E quest’altra grossa figa? Bisogna occuparsi anche di lei” Simone si è messo in ginocchio fra le cosce di Tina e ha preso la figa tra le labbra, la colpiva con la fronte sulla pancia sudata nel tentativo di andare più a fondo possibile. Gli altri continuavano a scopare sempre più forte, Carlo stava riempiendo la sua prima figa ed era fuori di se. Ramona lo guardava scopandolo e si piegava in avanti per toccare le chiappe di Simone. Lui ha sussultato continuando a leccare l’amica, era chiaro che Ramona gli avesse messo un dito nel culo. Si vedeva la grossa figa di Tina coperta di peli colare nella bocca di Simone. Lui le manipolava i seni continuando a succhiargliela con foga. Ramona ha iniziato a gridare lasciando il sedere di Simone per non perdere l’equilibrio mentre sentiva lo sperma di Carlo a fiotti in fondo alla figa, la riempiva tutta. Sbatteva ancora più forte con l’uccello che schizzava lo sperma, contraendo la figa per godere al rallentatore. Anche Tina stava venendo nella bocca di Simone. Quando Ramona si è alzata con la fica aperta e grondante di succo, Simone continuava a leccare la figa per bere il suo sugo, gli piaceva troppo si vedeva. Carlo era steso e sfinito con l’uccello molle da cui colavano ancora gocce di sperma. Simone gli è andato tra le cosce si è piegato e Carlo sentiva il suo fiato e poi la lingua sul pisello, se lo è messo in bocca e ha aspirato. Beveva il sugo di Ramona rimasto sul cazzo dell’amico e lo succhiava allo stesso tempo, poi ha sollevato la testa “Allora è stato bello eh?” “Si..” “Vedi a me piace scopare ma quello che preferisco è inculare e soprattutto bere gli umori delle donne, è più forte di me ne vado matto” si è chinato sulla cappella di Carlo l’ha baciata e gli ha dato una gran linguata. Finirono tutti in mare per lavarsi ancora piuttosto eccitati.

Era la prima sera da quando li aveva guardati scopare che Francesco trovò l’occasione di parlare apertamente con il giovane nipote della moglie. Gli stava raccontando quanto lo avesse eccitato tirarsi fuori l’uccello e masturbarsi per loro e approfittò per confidargli che se lui era d’accordo avrebbero potuto tentare qualcosa di simile con la sua ragazza. Simone non era certo il tipo da essere geloso e in fondo questa complicità con il marito della zia gli aveva già portato dei vantaggi, ma non era certo che Laura avesse accettato, secondo lui era un tipo complicato, soprattutto una provocatrice, ci sarebbe anche potuta stare all’inizio, gliene avrebbe fatte vedere di tutti i colori senza permettergli di toccare niente. Francesco propose di convincerla allora anche solo a spogliarsi per loro e magari masturbarsi un po’, mentre loro si sarebbero limitati a guardarla. Simone che aveva vissuto un bel pomeriggio caldo sulla spiaggia senza però godere era parecchio su di giri e accettò. Raggiunse la sua ragazza in camera e attese l’arrivo dell’altro uomo senza dirle nulla. Francesco aveva portato con sé una bottiglia di buon vino sperando di scaldare l’atmosfera e rendere l’incontro più semplice. Strizzò l’occhio a Simone e gli disse di controllarsi che se tutto andava bene non si sarebbero limitati solo a masturbarsi. “Mi raccomando, non venire, facciamole fare il suo show, beviamo insieme e magari ce la scopiamo”. Laura era già sul letto pronta ad esibirsi per i due uomini, il patto con il suo ragazzo era che li avrebbe solo eccitati mentre loro la guardavano seduti sul divano. I due si siedono sul divano come d’accordo, si tirano fuori l’uccello e lo spettacolo comincia con tanto di musica. Laura si dava da fare, scopriva e ricopriva le cosce lasciando intravedere senza concedersi, faceva di tutto per eccitarli senza però eccitarsi veramente anche lei. Simone aveva ragione in proposito e intanto si masturbava piano insieme all’altro uomo seguendo lo spettacolo con scarso interesse. Laura non aveva niente sotto il vestito e proprio quel pomeriggio aveva accorciato il suo cespuglio, i due uomini potevano ammirare i minimi dettagli della fica. Le piccole labbra molto sottili, rosa chiaro che sporgevano dal bordo della fessura. Esibirsi davanti a quei due guardoni la stava iniziando a eccitare si notava dalla comparsa delle secrezioni e il grosso clitoride sbucava ben in vista, i seni a pera si agitavano con eleganza e faceva di tutto per mostrare anche le natiche di quel culetto piccolo e ben fatto. Ora si accarezzava con due mani seguendo il programma concordato salendo dalle cosce ai seni gemendo piano. Per i due uomini l’importante era non venire e ogni tanto Francesco controllava che il ragazzo evitasse di masturbarsi troppo forte. Laura stesa sul letto poggiava un dito sulla fessura gli altri due continuavano a non venire ma godevano delle espressioni preoccupate della ragazza che non vedeva realizzarsi il loro accordo. Era il momento di aggiungere un po’ di alcol alla serata bevendo fu lei ad interrompere l’imbarazzo “Cosa aspettate a venire? Non vi piaccio?” loro la rassicurano e la incitano a proseguire. Lei afferrando la bottiglia inizia a succhiarla come se fosse un pene, continuando a bere iniziava a perdere il controllo e si posava la bottiglia tra le cosce. I due uomini fingendo di masturbarsi a tutta forza si avvicinano al letto e la incitano a essere sempre più oscena. Con il collo della bottiglia affondata tra i peli, si masturbava in piedi ed era chiaro che fingeva sempre meno, aveva l’affanno, le cose stavano andando come dovevano. A un certo punto perché era davvero eccitata, si è sdraiata, ha allargato le cosce e si è infilata il collo trasparente della bottiglia nella vagina. I due con l’uccello in mano erano vicinissimi a lei e hanno spinto il fondo della bottiglia per farla penetrare di più “Non era quello che dovevamo fare, mi sto eccitando troppo smettetela” ma loro le avevano staccato le mani dalla bottiglia e le avevano messe sui seni. Si era arresa. Simone pistonava la ragazza con la bottiglia mentre Francesco saliva sul letto. A ogni colpo della bottiglia si pizzicava i seni. La bottiglia si copriva di umori e lei ora incitava il fidanzato a continuare a masturbarla “Si dai sfondami vai fino in fondo” Francesco eccitatissimo non ne poteva più si abbassa quindi sul volto della ragazza e le sfiora le labbra con i coglioni. Lei sull’orlo dell’orgasmo li prende in bocca e li succhia con tutti i peli continuando a dimenare il bacino sotto i colpi di bottiglia del fidanzato. Quando Francesco le toglie i coglioni dalla bocca lei si arrende “ Fate quello che volete di me, mi piace, continuate, fatemi tutto”. Simone le toglie la bottiglia si spoglia e si stende su di lei per penetrarla “Ah il tuo uccello…lo sento dentro di me” girandole la testa l’altro le ficca l’uccello in bocca, succhiava bene come una maiala palpandogli i coglioni. Simone che non voleva godere per primo si ritira da lei e la sente urlare “Scopatemi ancora” lui le porge la bottiglia di nuovo “ Dai scopati da sola” prendendo la bottiglia con due mani solleva le gambe e se l’affonda con un colpo solo. Gemeva scopandosi “Arriva in fondo…godo…ah si” i due la aiutano a mettersi a quattro zampe sul letto. Simone voleva farselo succhiare e glielo ficca in bocca fino ai peli. Lei gemendo inizia a ciucciare con avidità. Intanto Francesco si stava spalmando l’uccello con il lubrificante. Aiutando Laura a sporgere il sedere le frugava il solco e la fessura con l’uccello poi appoggia la cappella sull’ano morbido e rosa. Lei cerca di protestare viste le dimensioni a cui non è abituata in quel posto ma lui non desiste e sculacciandola forte per abituarla al dolore le dice di spingere per allargare il buco senza smettere di succhiare il suo uomo. Il buco del culo era stretto ma l’uomo riesce a penetrare con forza fino ai coglioni ed ora era lei che collaborava spingendo il sedere per farsi penetrare fino in fondo. Intanto Francesco la masturbava per eccitarla e farla aprire ancora di più. Stretta fra due cazzi belli grossi andava avanti e indietro e si sentivano gemiti e sospiri oltre ai suoni umidi dei corpi che sbattevano. L’inculata è durata poco e sentendo lo sperma spandersi nel suo culo Laura succhiava più in fretta fino a riempirsi la gola di succo. Le colava sperma dalla bocca e dal culo ma non era finita. I due si scambiano di posto. Ora era Simone che voleva incularla. Aveva trovato l’ano allargato e unto di lubrificante ed è affondato con facilità. Laura con l’ano nuovamente pieno continuava a godere e Francesco ne approfitta per ficcarle in bocca l’uccello con il sapore del suo culo. Intanto il fidanzato incollato al suo culo urlava di piacere e si sono svuotati nuovamente in lei a tempo di record. Dopo una ragionevole pausa hanno cercato di prenderla in due nell’ano e nella figa contemporaneamente. Francesco steso sotto si faceva calare la ragazza sul cazzone mentre l’altro le scivolava nel buco stretto sentendo il cazzo dell’altro attraverso il suo corpo. La prima a venire stavolta è stata lei “Li sento bene, tutti e due mi sfondate” e venendo le è scappata qualche goccia di pipì sulla pancia di Francesco mentre i due uccelli le schizzavano insieme nella figa e nel culo.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 10/11/2008 13:39:46
Giudizio personale:
Molto eccitante e trascinante. Non ho resistito, il mio membro duro e bagnato ha dovuto godere e schizzare tutta lo sperma caldo sulla mia mano e sulla mia pancia; l\'ho leccato ed ho goduto ancor di più. Grazie, più che Ottimo!

Autore: Joseph62 Invia un messaggio
Postato in data: 09/11/2008 21:20:38
Giudizio personale:
L\'ultima parte!! è la descrizione esatta di cosa accade quando io e il mio socio di mazza ci scopiamo quella gran troia di sua moglie(la mia amante) e lai gode come una cagna in calore e mi regala gocce di stupenda caldissima pipì mentre la fottiamo in una doppia o le lecco la fica calda e piena di umori e sperma di tutti e due


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