i racconti erotici di desiderya

Ricatto

Autore: Fantasypervoi
Giudizio:
Letture: 2010
Commenti: 2
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Facevo fatica a respirare, ecco cosa mi stava capitando.
Pur con tutta la mia esperienza, quella ragazza sbarazzina riusciva a farmi sudare e mi mancava il respiro.
Restavo basito a guardare le movenze ipnotiche di quel corpo esile che si stava spogliando indecentemente per me.
Sembrava che il tempo si fosse fermato, i rumori attorno all’ufficio erano improvvisamente scomparsi vergognandosi di quello che stava per accadere.
Perché qualcosa stava per accadere, sarebbe stato dirompente.
Tutto era cominciato qualche giorno prima.
Sara si era presentata davanti a me, nel mio ufficio: aveva bisogno di parlare urgentemente d’affari.
Ero incuriosito che la figlia della mia migliore amica aveva avuto bisogno d’incontrarmi: mentre l’aspettavo ripensai alla ragazza; ventitré anni appena compiuti, fisico asciutto, ben fatto, capelli lunghi, neri come gli occhi, guardandoli traspariva dolcezza e qualcosa d’altro non ben definito.
Un piccolo seno e una bocca piena e sensuale come la madre e, come la madre, un sedere pieno e tondo; il meglio che un uomo potesse desiderare.
Se non fosse stata per l’amicizia, avrei osato ben oltre i pensieri maliziosi, avrei provato a portarla a letto come avevo fatto tante volte con altre ragazze della sua età.
La mia posizione di manager, mi rendeva facile scivolare nei letti altrui: un poco per divertimento, un poco per narcisismo, mi ero scopato tutto l’ufficio.
Lavorare in banca portava ulteriori occasioni: se ben gestite certe informazioni facevano allargare le cosce di molte donne e il bisogno di soldi da parte di molte famiglie faceva il resto.
Guardandola entrare, rimasi colpito per il suo vestito audace; l’avevo sempre vista in jeans e, averla lì davanti con quella minigonna scozzese, mi aveva fatto deglutire, cercai di restare calmo, mentre cercavo la saliva per parlare.
- Sara, la mia bella Sara…a cosa devo l’onore di una tua visita a questo vecchietto?
Lei sorrise, mentre, con le dita si accarezzava i capelli;
- Mi sono incasinata…
La guardai sconcertato e preoccupato, per un attimo dimenticai la ragazza e pensai all’amicizia con i genitori.
- Che cosa è successo?
- Conosci Palmieri’
- Il proprietario della discoteca Paradiso?
- Si, proprio lui, quello con la faccia d’angelo e il cuore da diavolo.
La guardai ancora più preoccupato, sapevo che rigiravano brutte voci su Palmieri, si diceva che sfruttasse le ragazzine
- Vai avanti.
- Quel bastardo mi ha fatto firmare un contratto da cubista per quest’estate e io non ho letto attentamente le carte.
Mi allungò i fogli-
Le feci cenno di sedersi e non mancai di guardare le cosce scoperte che si accavallavano prima d’immergermi negli scritti.
” Che stupida” pensai lanciando i fogli sulla scrivania.
Il contratto, era una vera trappola, aveva firmato un impegno finanziario per un lavoro non ben definito e adesso, si trovava a dovere pagare 10000 euro.
- Lo so, sono una cretina ingenua, ma adesso mi ha in suo potere e mi ha informato che i diecimila euro me li avrebbe condonati solo se facevo la carina con lui.
- Ossia?
- Dai: hai capito…
- Ero disperata e non ho risposto: lui l’ha presa come un si…
- Quindi?
- Ci sono andata a letto…
Rimasi come un ebete, il pensiero di Sara che era scopata da Palmieri, mi aveva fatto imbestialire ed eccitare nello stesso momento;
- Allora sei pari adesso…
- No…
- Come no, chiesi, alzando la voce per la rabbia;
Quel porco ha registrato il nostro incontro a mia insaputa e adesso vuole che io ogni tanto accontento qualche suo amico importante.
Sembrava una cerbiatto in trappola: tutto il corpo esprimeva messaggi di rabbia, mentre, gli occhi imploravano aiuto;
-Brutta situazione:
Sara si era alzata e mi aveva abbracciato piangendo; tirò fuori una cassetta e me la porse
- Ti prego Maurizio, solo tu puoi avere le conoscenze per tirarmi fuori da questo casino, Saprò ripagarti…Questa, è una copia che mi ha mandato…
Quella frase lasciata cadere, era quanto di più erotico mi potesse dire, l’avrei aiutata lo stesso, ma, adesso, avevo un motivo sicuramente più intrigante per lanciarmi in quella crociata.
Presi la cassetta;
- Ok, vedrò cosa posso fare.
Mi strinse ancora e questa volta sentì la mia erezione.
La guardai uscire e cercai di riprendermi dallo stato emozionale in cui mi aveva lasciato.
Appena la vidi uscire dalla porta principale, chiusi la porta dell’ufficio e chiamai la mia segretaria;
- Per i prossimi trenta minuti non voglio essere disturbato da nessuno.
Spinsi la cassetta nera dentro il videoregistratore e, mettendomi a sedere sulla mia comoda poltrona, aspettai di vedere il filmato.

Continua…forse





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Cagliostrus Invia un messaggio
Postato in data: 10/05/2011 13:07:08
Giudizio personale:
Ciao Fantasy!
Sono sicuro che la tua straordinaria fantasia ci regalerà un finale più che degno, per questo inizio di racconto decisamente intrigante, come è nel tuo stile, del resto. Una sola obiezione: la cassetta. Oggi si fa fatica pure a trovarle nei negozi. Sarebbe meglio un DVD, non trovi?
Comunque, ottimo!

Autore: Rotterdam19 Invia un messaggio
Postato in data: 10/05/2011 08:39:13
Giudizio personale:
Vediamo come te la giochi ... :-)


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