i racconti erotici di desiderya

Renata e michela

Autore: Leccolafiga73
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Renata è mia zia, o meglio la moglie di mio zio... divorziati da pochissimo, e non per causa mia ( per fortuna ). Lei mi è sempre piaciuta, e lei se n'è accorta da come la guardavo con desiderio, ma non mi ha mai richiamato per questo, anzi... mi ha sempre sorriso e lanciato sguardi ammiccanti. Ogni estate al male mi faceva venire il cazzo duro a vederla in bikini ( ed ogni volta dovevo sempre buttarmi in mare per non farlo vedere a tutti e rischiare una guerra in famiglia ), quel suo corpo finemente modellato dalla natura, più caldo della sabbia rovente, con i suoi turgidi capezzoli che traforavano il costume o lo spacco della figa che traspariva anatomicamente ogni qualvolta lei uscisse dal mare. L'ho desiderata a tal punto che una volta rimasimo soli in casa, lei andò a farsi la doccia e lasciò la porta aperta, io pensai: gliela vado a chiudere va, prima che arrivi qualcuno e poi mi cazziano o pensino che sia stato io. Ma appena arrivai davanti la porta lei mi aspettava lì, col box aperto, con l'acqua della doccia che la bagnava tutta e lei con un dito nella figa mentre si leccava pure una tetta. Ed io: "ziaaa, ma se arriva lo zio ci rompe il culo a tutti e a me mi ammazza"... e lei: "e tu non me lo vuoi rompere il culo? Non ti piace la tua zietta preferita? sai che il mio culetto è ancora vergine? Tuo zio non me l'ha mai buttata nel culo" A quel punto non ci vidi più, quella puttana di mia zia Renata voleva scoparmi e allora mi tolsi il costume, entrai anch'io dentro la doccia, la girai di spalle, e chinandola un po' me la scopai selvaggiamente, lei mi faceva un sesso tremendo, sesso selvaggio, soprattutto quando mi diceva: "Enzo, dimmi che sono una puttana" ed io: "si zia, sei una puttana... godi, godiii..." Prima le ficcai il cazzo nella figa, con le mani le afferravo le tette e gliele strizzavo, e lei urlava di piacere come una cagna in calore. Poi lei mi disse: "su dai nipotino mio, sverginami, rompimi il culo", a quelle parole non capii più niente, la paura di essere scoperti mi stava facendo scoppiare il cuore ma nello stesso momento avevo il cazzo che non riuscivo più a gestire, allora lo uscii dalla sua figa, lei si chinò ancor di più, con le mani aprii più possibile le sue chiappe ed aspettava che l inculassi. Pian piano iniziai a entrarle dentro la cappella per non farle male, ma lei s'incazzo: "che cazzo fai Enzo... fai il delicato? sfondami, rompimi il culo, fammi male" allora con le mani afferrai i suoi fianchi, la tirai fortemente verso di me e gli ficcai il mio cazzo tutto dentro. Mia zia Renata si mise ad urlare, urlava e godeva e mi chiedeva di andare avanti così, di farla sentire una porca, di sbatterla come se fosse la più lurida delle puttane, e me la scopai con talmente tanta foga che stavo per venire... "ziai vengo vengooo" e lei: "no Enzuccio mio sborrami in bocca, non sprechiamo il tuo nettare", le tolsi il cazzo dal culo, si girò, mi fece una sega veloce, un pompino spettacolare e le innondai la sua bocca con tutta la sborra che avevo dentro le palle. Che scopata che mi ero fatto con mia zia Renata, mi asciugai, mi rimisi il costume e me andai in spiaggia lasciando mia zia a casa a continuare a farsi la doccia, visto che me l'ero scampata ed ero ancora vivo :-) Poi lei la sera tornò a Siracusa con mio zio dato che loro ci venivano sempre a trovare nei weekend nella mia casa al mare. Passò una settimana senza che ci vedessimo quando mi inviò un sms con qui mi invitava a passare a casa sua perché dovava parlarmi di una cosa ( mio zio era fuori per lavoro e sarebbe ritornato dopo qualche giorno ) io le risposi che sarei passato quella sera stessa appena uscito dal lavoro ( in quei tempi lavoravo ancora in sicilia ) e già mi immaginavo di farmi un’altra bella trombata così finito il lavoro mi recai a casa sua suonai il campanello, lei venne ad aprirmi appena chiusa la porta la presi le schiaffai la lingua in bocca e infilai subito un dito nella sua figa lei non si tirò indietro anzi mi abbasso la cerniera mi tirò fuori l'uccello e cominciò a menarmelo e ci avviammo così verso il salotto appena entrato mi venne un mezzo colpo, sul divano vidi la sua amica Michela che quando ci vide entrare così che limonavamo come matti con la mia mano in mezzo alle sue cosce e lei con in mano la mia minchia fece un sorriso. Mi staccai subito e guardai imbarazzassimo mia zia ma lei mi disse di stare calmo che era tutto a posto, infatti Michela sapeva tutto glielo aveva raccontato lei al telefono il giorno dopo la nostra scopata, aveva telefonato per scusarsi della figura che aveva fatto al telefono e aveva finito per dirle tutto anche i più piccoli particolari e mentre lo raccontava si era sditalinata e lo stesso aveva fatto la sua amica, e mi disse che alla fine lei le chiese se avrebbe potuto anche lei farsi una bella scopata con me, lei allora si ricordò che le avevo detto che tra le mie fantasie c'era quello di farmi una scopata in tre e così pensò di invitarla li quella sera per farmi realizzare la mia fantasia io la guardai, non potevo credere a quanto si era rivelata porca mia zia Renata, la ringraziai e la baciai poi mi rivolsi a Michela e le dissi: "così vuoi scopare con me?" E cosi facendo mi calai i pantaloni e liberai il mio uccello che ormai era duro come il marmo al pensiero di quello che atava per succedere. Michela è una donna più grande di me non molto alta con qualche chilo in più che non le stà male e ha una quinta ancora soda per la sua età e io avevo sognato molte volte di potergliele ciucciare e finalmente stava per succedere, mi avvicinai lei si alzò in piedi e ci scambiammo un lungo bacio con le nostre lingue che si intrecciavano vorticosamente io nel frattempo comincai a parlarle le tette che sentivo dure e turgide sotto la camicia che mi affrettai a sbottonarle e tolto il reggiseno liberai quelle grosse bocce e mi ci tuffai cominciando a leccare i capezzoli già inturgiditi, erano davvero enormi più di quanto mi aspettassi nel frattempo mia zia si era inginocchiata e mi stava facendo una pompa, ormai non capivo più niente stavo ciucciando le tette più grandi che avevo mai visto e nel frattempo quella puttana di mia zia me lo stava leccando a quel punto decisi di far avverare un altro mio sogno e fatta sedere Michela presi il mio arnese e lo infilai tra le sue enormi poppe e mi feci una spagnola, il mio uccello sembrava sparire tra quelle tette per poi riapparire e infilarsi nella sua bocca, non durai molto dopo 3 al massimo 4 minuti venni innondando quei seni enormi. Ero stanco e mi sedetti sul divano x riprendermi ma le due zoccole non erano d’accordo e cominciarono a leccarmelo per farmelo tornare duro dicendo: "non vorrai dirci che sei già spompo questo era solo l'inizio adeso è ora di fare sul serio", allora io risposi: "ah si brutte vacche ok adesso si comincia" e cosi dicendo feci alzare mia zia e cominciai a leccarle la figa fradicia di umori mentre con un dito facevo un ditalino a Michela, andai avanti per parecchi minuti fino a quando entrambe mi pregarano di scoparle perché non ce la facevano più allora presi Michela glielo schiaffai dentro e cominciai a stantuffarla mentre lei continuava la mia opera leccando la fregna di mia zia Reanata, che spettacolo vedere le grosse tette di Michela sobbalzare a ogni mio colpo di cazzo... dopo essermela scopata per bene e fatta venire 3 volte decisi che era il turno di quella puttana di mia zia, la misi a pecora e la sfondai con violenza... lei in preda alla più totale goduria cominciò a urlare di piacere come durante la nostra prima scopata sotto la doccia e quella volta i vicini avranno capito che razza di puttana è mia zia. Per farla tacere Michela le mise la figa davanti alla bocca per farsela leccare e lei non si fece pregare affondando la lingua in mezzo alla sua fregna a questo punto però anche lei presa dall'eccitazione cominciò ad urlare dicendo che era bellissimo era la migliore chiavata della sua vita che mia zia era bravissima a leccarle la figa e io ero un grande scopatore. Nel sentire quelle parole mi eccitai ancora di più e aumentai il ritmo dei colpi nella figa di mia zia Renata, poi gliela misi in culo e lei urlava: "siiiiiii bravo Enzucciooooo, nel culo che mi piace tantoooo", me la sbattei come un forsennato fino a quando non venni lanciando anch'io un urlo e sborrando nel culo di mia zia. Andammo avanti così fino a notte fonda quando tutti e tre esausti ci addormentammo, alle 5 mi svegliai e decisi di andare a fare una doccia mi alzai cercando di non svegliarle mentre ero sotto la doccia cominciai a pensare alla mega scopata che avevo fatto e l'uccello mi diventò duro. Aprii gli occhi e vidi Michela e zia Renata che stavano entrando nella doccia e vedendo la mia mazza tornata dura dissero: "ma allora ne vuoi ancora!? Sei proprio insaziabile" e si tuffarono entrambe sul mio cazzo leccandolo e quasi litigarono su chi lo oveva prendere in bocca allora decisi io cosa fare, le feci inginocchiare e lo misi in bocca alternativamente all'una e all'altra, poi dopo un’altra scopata condita ancora da urla di piacere sborrai sulle loro facce da grandi maiale. Quel giorno non andai al lavoro ero esausto, restai a mangiare e dopo l'ultima scopata e con la promessa di altre serate così andai a casa. Uscendo dalla porta mi sentivo osservato, ero sicuro che i vicini stavano spiando per vedere chi era quello che aveva fatto urlare di piacere come due vacche in calore mia zia e la sua amica Michela.


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