i racconti erotici di desiderya |
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Alle spalle una relazione di dieci anni, la prima, l unica vera relazione della mia vita.
Gli ultimi due anni hanno visto il nostro amore agonizzare e spegnersi lentamente. La chiusura del rapporto ha strappato qualcosa dentro entrambi, così ho deciso di lasciare la città, il paese, il continente, trasferendomi a Londra. Finisco a vivere in un quartiere non esattamente raccomandabile, fatto di palazzoni dalle finestre sempre illuminate e dai cortili brulicanti di baby-spacciatori. Nel mio appartamento vivevano altre 5 persone, fra le quali un 27enne brasiliano cocainomane, che girava per casa costantemente seminudo, pavoneggiandosi come solo un maschio latino sa fare. Frastornata dalla vita londinese, privata dallo stretto controllo sociale sotto il quale ho vissuto tutta la mia vita, i miei freni inibitori si sono magicamente dissolti in poco tempo. La scintilla è scoccata immediatamente. Passavo le mattine a girare la città in cerca di lavoro e, quando tornavo a casa la sera, trovavo il mio coinquilino che cucinava e mi invitava ad unirsi a lui. Cibo speziato e fiumi di birra e rum&coke hanno rotto il ghiaccio. Presto ci siamo ritrovati a condividere confidenze sulle relazioni passate, sui sogni, i desideri, le voglie. Più il tempo passava e più desideravo mordere la sua pelle mulatta, le sue labbra carnose, affondare le unghie nella pelle della sua schiena, bagnare il suo corpo con la mia saliva, con il caldo succo della mia passione. E seppure anche lui morisse dalla voglia di riempire la mia femminilità con la sua impareggiabile virilità, inspiegabilmente lui non si abbandonava a me e mi lasciava andare a letto da sola, a fare i conti con la mia ormai incontenibile voglia. Dopo un mese di sguardi languidi e confessioni spinte, stanca di dovermi accontentare ogni notte delle mie dita, decido di gettare la spugna e mettermi l anima in pace: lui non mi voleva scopare. Una sera come tante torno a casa e lo trovo, come sempre, ad attendermi al tavolo con pan di caso ed una stella ghiacciata. Come al solito mezzo nudo, con quel suo maledetto sorriso stampato sulla faccia ed uno sguardo malizioso.. Gli butto un ciao e tiro dritta in doccia - la testa mi scoppiava e non ero disposta a farmi prendere ancora in giro - ma lui mi segue e insiste nel volermi far assaggiare i suoi manicaretti.. la mia testa pulsava di dolore e, pur di non sentirlo ciarlare decido di mangiare qualcosa, farmi una birra e andare a dormire. Torno di sotto e mi metto a sedere, spizzico qualcosa, mi scolo la stella e gioco la carta del mio VERO mal di testa per togliermi d impiccio. Lui mi prende in contropiede, dice di conoscere un metodo naturale per far passare il mal di testa, così poggia le sue dita sulle mie tempie ed inizia a massaggiare. Siamo vicinissimi... decido di giocare il tutto per tutto e propongo di spostarci in camera. Lui, sorprendentemente, accetta. Mi sdraio sul letto, supina e lui, a cavalcioni su di me, inizia a massaggiare il collo, la schiena..passa ai piedi, le caviglie...sento le sue mani salire verso il ginocchio e ancora più su, tra le cosce. Massaggia con calore le mie natiche, mentre i miei slip sono completamente inzuppati degli umori del mio desiderio inespresso. Le sue mani spostano il minuscolo triangolo di stoffa che copre la mia natura, scoprendo le mie labbra ormai incandescenti. Mi afferra per i fianchi e, con forza, mi solleva e mi prende da dietro. Finalmente sento la sua carne riempirmi completamente. Si muove con decisione, spingendo fino in fondo, per farmi assaporare ogni centimetro di virtù e va avanti così, per ore, ripagandomi della lunga attesa, con una calda doccia di seme brasiliano. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | DrakEva | Invia un messaggio |
Postato in data: | 22/09/2008 01:59:14 | |
Giudizio personale: |
..... sicuramente un buon racconto, senza tanti fronzoli, sicuramente il preludio di un prossimo ottimo \"5 stelle\". Drake |
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