i racconti erotici di desiderya

Mercedes verde

Autore: Lorenzo1982
Giudizio:
Letture: 624
Commenti: 2
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Cambia lo sfondo

E' mezzogiorno di un inizio agosto qualsiasi. La gente sta partendo per le vacanze e le strade si scoprono silenziose anche nell'ora di punta. Ha ancora qualche giorno di lavoro, poi anche lei staccherà la spina per un mese. Non circola molta aria nel locale dove lavora e le finestre, quelle poche esistenti, aprono sulla strada. In sottofondo il rumore di un fax in arrivo e il cigolio della sedia l'accompagnano negli ultimi minuti di lavoro.
E' sola in ufficio, il Dott. Riberi oggi è sul lago con la moglie, così dice.12:10. E' sola in ufficio, il lavoro lo ha concluso ormai da una buona mezzora. Mordicchia il tappo di una bic mentre scorre la sua pagina facebook. Le gambe accavallate, il gomito sinistro appoggiato al tavolo che sorregge il mento, la mano destra sul mouse e i piedi irrequieti sotto la scrivania. Tra pochi minuti uscirà di lì, da quel bugigattolo di una topaia, andrà a casa, cucinerà qualcosa per la famiglia e tutto prenderà una piega diversa. Ha la maglietta bianca incollatta alla schiena, quantomai non ha messo quell'altra, quella che le sta peggio sì, che non le risalta le curve, ma che almeno le permette di respirare. Maledice lo specchio, giudice e imputato di tutta una generazione. Butta indietro la testa e guarda il soffitto. i capelli rimangono a mezz'aria tra il collo ed il pavimento, ricci e voluminosi. Che capelli fantastici Erica, degni di una diva di hollywood degli anni 50, mica le sgarzoline di ora, una vera diva.
12:20. Inizia a sistemare i fogli sulla scrivania, quei pochi rimasti. Ricontrolla le mail, tutte, anche quelle di lui. oggi non le ha scritto. Stonzo, un fifone che non sa tenerle il passo. Chissenefra pensa Erica, tanto peggio per lui. Si alza e rimette a posto il faldone delle utenze dell'anno prima. il caldo la sfiacca ma sente il bel tempo che la chiama, che le sussurra di uscire a scaldarsi al sole, anche la pelle lo chiede.
12:28. Spegne il computer. Anche oggi è andata. ora giusto il tempo di andare un second... driin driin ... driin drriin....driin driin... Le suona il cellulare, infila la mano in borsa e quasi le viene un giramento di testa quando legge il nome sul display. E' lui. Rilegge il nome. Sì è lui. Non ha mai chiamato.non ha mai usato il telefono. Mai. neppure una volta, neppure un sms di buon compleanno, solo mail. sensuali, erotiche profonde, ma solo mail. è così da sempre.
Ma perchè? mica gli rispondo, cz vuole, gli scrivo poi che non potevo,... anzi .. vediamo un pò... son curiosa...

E così Erica preme il tasto verde.

"Pronto?"
"Ciao Erica, Sono io, Paolo"
"Ciao, tutto bene? come mai questa chiamata", -forse non dovevo lanciarmi subito a chiedergli perchè mi ha chiamata, posso sembrare...-
"Ti ho fatto un regalo."
"Sì? ah che roba..inaspettao" - ho ripreso sicurezza, bene-
"Sì esatto inaspettato...
... -mbeh non continua?-
Ascolta Bene. Fammi finire prima di interrompermi per cortesia.
Stai uscendo dal lavoro. Lo sò, sono passato prima e ho visto la macchina fuori dall'ufficio. Non dirmi che non sei li.
Ora quando esci trovi il mio regalo. E' un mercedes verde con i finestrini oscurati. Il regalo per l'esattezza è all'interno.
Salendo dietro sui sedili posteriori troverai un uomo, davvero un bell'uomo, cortese garbato e ti assicuro ben dotato. E' a tua disposizione. Completamente. Ripeto Completamente.
Puoi fari ciò che vuoi.
Puoi salire, sederti accanto, guardarlo per 10sec in silenzio, e poi andartene.
Puoi salire in macchina aprirgli la patta dei pantaloni segarlo per bene - ti assicuro che non ti sta in mano- e farlo venire sulla sua giacca.
Puoi salire ed ordinargli di leccarti le scarpe, e mentre lo fà insulatrlo
Puoi salire ordinargli di spogliarsi ed andartene
Puoi salire scopare per 20 minuti cavalcandolo tu, o a pecorina con la faccia attaccata al vetro nero che divide lo spazio con l'autista.
Puoi prenderlo in bocca senza toccarlo con altri parti del corpo.
Puoi pisciargli addosso o farti pisciare addosso.
Puoi limonarci e basta come una liceale.
Insomma Erica hai capito benissimo. Non è un gigolò pagato per farlo, è un uomo elegate e raffinato , un uomo di mia fiducia. Riservato. Non ha idea chi sei tu, ma sà solo che deve stare a ciò che gli dici tu. Tutto ciò che gli dici tu. Farà tutto.
Ecco Erica, questo è il mio regalo
... ... e come al solito hai le redini in mano tu e solo tu.
Ciao." Ed Attacca.

Le gambe non le reggono, si siede su una sedia.
Possibile che sia stata vera?possibile che quella telefonata fosse fatta da lui? sognava? no non poteva averlo fatto realmente.no non doveva. i loro accordi erano chiari. eppure la sua voce, la limpidezza e la semplicità con cui le aveva dato tutti i riferimenti, tutte le possibilità. La fermezza nelle sue sillabe. Ma no, mi sta prendendo in giro. ora esco e il parcheggio è deserto.
12:32. Erica Inforca gli occhiali, acchiappa la borsetta ed esce decisa con la testa alta, il cuore nei timpani, e un fermento sotto la gonna da far impazzire una suora.
Sale veloce i pochi gradini che la dividono dalla porta di vetro dell'uscita, i suoi occhi sono già fuori che sondano tutte le automobili. Figlio di Troia mi prende per il culo!
Apre la porta ed il sole impazza ovunque, forte e a picco la scalda all'istante, dentro è già un bollore. Non ha idea. Non ha idee e non ha pensieri.
Tre passi. solo tre passi per girarsi e vedere un mercedes verde.
C'è davvero. fosse grigio, o nero.. ma è verde. non ci si può sbagliare. Rimane sui suoi passi come ghiacciata. il sudore lungo la sua schiena è l'unica cosa che si muove in tutto il piazzale. Poi, la mercedes, accende e spegne i fari.
Si è tutto vero. c'è una macchina, è verde e le sta facendo i fari in pieno giorno sotto un sole cocente.Sì è tutto vero.
Cosa faccio? La mia macchina e dall'altra parte. un solo passo ed avrà imboccato il bivio. Ma in fondo Erica sà quale passo farà ma non se lo vuole ammettere, non subito almeno. Paolo le ha servito su un piatto d'argento una situazione perfetta che ha sempre desiderato. Uno Sconosciuto, un quarto d'ora di follia, tutto protetto tutto sicuro ma fugace... e poi via. Se l'è studiata proprio bene. l'ha intrigata sulle dimensioni, sulla raffinatezza, sull'uomo di fiducia. Gran bastardo Paolo, davvero un gran maiale.
E fà il passo. Il passo verso il mercedes verde.
E dopo il primo il secondo passo è più deciso ed anche il terzo , in un attimo è allo sportello posteriore della mercedes.
Appoggia la mano sulla maniglia. respira a fondo, guarda attorno per vedere se qualcuno la vede. Neanche un gatto. Dai Erica che sta cosa ti fà impazzire, e se poi sto qui dovesse essere un cesso. scendo e me ne vado.
Apre la portiera e sale in macchina. Gli occhiali scuri le coprono ancora la visuale ma appena tolti vede benissimo chi ha davanti. E' un uomo bellissimo. 50anni tenuti da dio. giacca e cravatta in un gessato chiaro.
"Buongiorno"
"Buongiorno, Paolo mi ha chiesto di esserle completamente a disposizione. completamente. tutto ciò che desidera."
Erica gli si avvicina subito, decisa ma lenta. Lo fissa negli occhi, annusa il suo odore.lo guarda in basso , lo rifissa negli occhi e lo bacia. Lenta ,con le labbra e basta. Nel farlo abbassa una mano sui suoi pantaloni e si rende conto che ciò che Paolo le aveva detto era tutto vero. proprio tutto.


....



12:58 Erica esce dal mercedes e tira diritto alla sua macchina. E soddisfatta. Ha i capelli storti e i vestiti sudati. il suo sapore ovunque, sulla pelle, in bocca, sulle cosce.
Si sente elettrizzata, sporca viva e puttana.
Apre la portiera e si siede al volante, infila le chiavi nella serratura ed appoggia la testa indietro, negli occhi ancora le immagini di pochi secondi come lampi , le mani di lui, l'odore della pelle dei sedili, il finestrino interno di separazione che riflette i corpi e dove si è specchiata nel mentre per vedere quanto fosse troia.... driin driin... driiin driiin... ancora Paolo.
"Pronto Paolo?"
"come è andata?"
"mmm beh bene, era tutto vero, sono salita in macchina e lo abbiamo fatto qui fuori nel parcheggio, mamma mia che roba..ho ancora il cuore che va a mille... te lo dico, mi ha sbattuto come si deve"
"Lo so, so tutto."
"Come sai tutto?"
"... ... ... ... Ero io l'autista nel mercedes, ho visto e sentito tutto.
.... Ciao"





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Joseph62 Invia un messaggio
Postato in data: 11/08/2011 06:41:53
Giudizio personale:
Bellissimo!!!

Autore: Misspesciolina Invia un messaggio
Postato in data: 30/07/2011 23:56:42
Giudizio personale:
fantasioso e straordinariamente eccitante, inaspettato il finale, complimenti davvero splendido.


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