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Massaggio tantra


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MASSAGGIO TANTRA (con finale)

Sul mio lettino da massaggio, c’è un uomo. E’ normale, ne grasso ne magro, poca peluria scura, muscoli evidenti su braccia e gambe. Il sesso è coperto dallo slip che gli ho fornito, i capelli sono mediamente lunghi, gli occhi chiusi le labbra belle grandi e lisce, il naso grande sporgente.

Respira piano in attesa di me che cominci il massaggio. Scelgo l’olio con un po’ di essenziale dall’aroma eccitante e fresco.

Cospargo il suo corpo come sempre dalle braccia alle gambe passando sul torace e sul ventre, ha un po’ di peli che escono dallo slip sul ventre..

Mentre lo massaggio come si deve, professionalmente, continuo a guardare quel corpo come se fosse il primo uomo che ho come cliente. C’è qualche cosa di lui che mi attira, in parte mi distrae mi fa perdere la concentrazione necessaria. Lui al contrario è rilassato e respira tranquillamente e regolarmente, spero non senta la mia emozione.

Finito davanti lo faccio girare sul dorso, massaggio la schiena muscolosa ma non palestrata, faccio le spalle e il collo, mi sento eccitato e non so perché. E’ un uomo come altri, seminudo che sto massaggiando, toccando dove e come si deve.

Ma è diverso, sento la sua pelle sotto le mani, i muscoli sodi, la peluria leggera. Passo a massaggiare il suo culo, le natiche sono sode tonde, piacevoli, le mie mani scivolano e stringono quel muscolo che improvvisamente sento che si contrae, appena un po’, come un fremito.

Mi soffermo di più del dovuto, continuo a massaggiare la sua pelle, lo slip è solo un filo dietro e le natiche sono completamente scoperte, belle polpose. Ho un’erezione sotto la tuta, il mio cazzo diventa duro e spinge fuori dai pantaloni in modo evidente, ma lui è disteso non vede.

Scosso da una emozione forte, oso passare la mano in mezzo alle sue natiche scivolando più del dovuto in mezzo ad esse, sento che lui reagisce a quel passaggio si inarca un po’ all’indietro. Allora continuo e il massaggio diventa molto più intimo, sensuale.

La mia mano passa ripetutamente sul suo ano, mi sembra di sentirlo che si apre, si dilata per le mie dita, ora lui freme visibilmente allarga le gambe lasciando che penetro sempre di più in profondità in quel solco scuro, pieno di aspettative. Cerco il suo ano, ci passo le dita sopra, l’olio da massaggio le fa scivolare dolcemente senza resistenza, oso di più e piano infilo la punta dell’indice piano per non rovinare tutto, entra dolcemente un millimetro alla volta, sento che si apre e il suo corpo spinge indietro facendolo penetrare dentro profondamente. Con l’atra mano gli apro le natiche di più che posso e comincio a muovere il dito avanti e indietro lui comincia a mugolare lievemente, muove il corpo oscillando di lato.

Allora estraggo il dito umido di olio mi chino su di lui e metto la faccia in mezzo alle sue natiche che tengo aperte con entrambe le mani comincio a leccare passare la lingua attorno e dentro il più possibile. Mi sembra di impazzire, non ho mai fatto una cosa del genere mai pensato di farla ma ora sto leccando il culo ad un uomo!

Passo una mano in mezzo alle sue cosce e cerco le sue palle, lui alza il bacino così che posso prenderle in mano, stringerle e carezzarle gonfie e calde.

Di colpo si volta, ha una erezione e lo slip non lo trattiene più il suo cazzo è mezzo fuori, con forza gli strappo il tessuto sottile e resta completamente scoperto, un cazzo splendido, dritto e grosso, la cappella non è enorme sembra un cono lucido, adoro immediatamente quel cazzo splendidamente dritto, le vene evidenti, senza pelo che si erge sulla peluria più folta del pube.

Toccami mi dice ma sinceramente non avevo bisogno di un invito. In quel momento comunque dentro di me sono veramente stupito, io sono etero, non ho mai fatto sesso con uomini, magari solo pensato a volte senza mai fare una vera valutazione. L’unico rapporto c’era stato in adolescenza con mio fratello perché ci masturbavamo insieme l’uno con l’altro, niente di più ma era un gioco finito brevemente come era cominciato.

Guardo quel cazzo voglioso, lungo e dritto, la cappella scoperta mi piace penso, molto, sento un fremito al mio arnese che già si agitava per conto suo. Allungo la mano e lo prendo, sull’asta calda, l’olio nella mia mano la fa scivolare sulla pelle liscia, comincio a masturbarlo, lui si alza sui gomiti a guardare, le labbra aperte sembra già godere di quello che faccio.

Ho bisogno di toccarmi il cazzo e lo tiro fuori dai pantaloni della tuta, di solito non ho slip sotto. Non è bello come il suo, ma si difende. Continuo a menare il suo e anche il mio ma lui si china verso di me e lo prende in mano togliendo la mia.

Continuiamo a farci reciprocamente, godendo del contatto, del calore, della durezza dei nostri cazzi. Ho paura di venire tanto mi sento eccitato con la mente sconvolta da quell’onda di sessualità che mi travolge, mi fa sentire animale, porco, pieno di voglie mai pensate o fatte.

Cerca di baciarmi, ma io non voglio mi piace il suo cazzo voglio solo quello, l’uomo come amante non mi interessa, desidero godere di quella carne soda, del suo calore e della sua dimensione.

All’improvviso sento il desiderio prepotente di prenderlo in bocca di succhiarlo come ho visto tante volte nei film porno, lo faccio subito chinandomi sopra il suo corpo, sento la sua cappella sulle labbra, la lecco con la punta della lingua, apro la bocca e la faccio entrare piano godendo di quella consistenza calda, di quella pelle liscia.

Ormai non ho più pensieri lucidi credo, immergo quell’asta calda e dura nella mia gola la succhio aspirando come volessi già godere del suo sperma. Lui ha smesso di masturbarmi di è disteso godendosi il mio pompino, lo sento mugolare più forte ora, mi carezza la testa, i capelli, le guance. Sento i movimenti del suo corpo che si muove piano con i miei, mi muovo su e giù con frenesia, sto mugolando anch’io per quel piacere nuovo, intenso che provo per la prima volta.

Poi ho un orgasmo intenso, mi sborro addosso sui pantaloni calati, lui ha un sospiro di piacere per il mio godimento, poi sento che il suo cazzo si gonfia di più, che vibra più di prima e capisco che sta per venire, allora lo tolgo dalla mia bocca e con le mani aiuto quello sperma ad uscire violento da lui.

Più tardi, ci puliamo e laviamo nel bagno dello studio, cerchiamo di tornare calmi ma è difficile, provo ancora tanto desiderio di quel membro favoloso, mi piace guardalo e toccarlo anche ora che è assopito, calmo.

Quasi non parliamo, non per qualche ragione specifica ma perché non c’è niente da dire ci guardiamo solamente godendo di noi.

Ma ora che sono entrato in questa dimensione del sesso, ho bisogno di farne ancora. Gli dico se vuole continuare e ovviamente dice di si, torno a carezzarlo e piano sento che comincia una nuova erezione che presto mi riempie la mano, richiede di essere onorata e io la onoro, lo masturbo piano godendo di tutta la sua virilità, lui mi carezza il viso non cerca più di baciarmi perché ha capito che non è quello che desidero, carezza le mie spalle poi scende sulla schiena facendomi fremere quando arriva al mio culo, culo che ha già giocato con oggetti di varie dimensioni nei giochi erotici con mia moglie, culo che sento fremere mentre le sue mani si infilano in mezzo alla mie natiche, cercano il mio ano che immagino leggermente aperto dall’eccitazione.

Con il suo cazzo in mano girato di lato mi infila il dito nel culo senza trovare resistenza, entra profondamente dentro di me, mi scopa forte muovendosi velocemente dentro e fuori, il suo dito mi fa avere una nuova erezione che devo domare masturbandomi.

Girati mi dice, lascia il cazzo e girati. Mi sento impotente davanti a quelle parole, mi giro e lui mi fa appoggiare al lettino da massaggio. Si mette dietro di me sento il suo corpo vicino e ho paura di volere di più da lui, che mi prenda e mi scopi. Non so se sono pronto.

Carezzami e fammi sentire il tuo cazzo sul culo, ma non entrami dentro, gli dico con una voce con non riconosco come mia.

Lui esegue senza fretta, il suo corpo sodo aderisce al mio, il suo petto sulla mia schiena. Mi sento strano, emozionato, eccitato, pauroso di tutto un po’. Il suo cazzo duro si appoggia al mio culo, in mezzo alle natiche, lo sento caldo, sodo, lui si muove carezzandomi con la cappella calda e liscia, poi scende giù è adesso in mezzo alle mie cosce, le stringo e lui si muove masturbandosi sulle mie natiche.

Ti voglio, mi dice e mi sento stordito, la voglia che sale, la paura e l’angoscia di una cosa definitiva mai fatta e voluta. Resto in silenzio, ma il mio corpo parla per me, si muove languido sul suo, mi sposto in avanti facendo uscire il suo cazzo dalle mie cosce, adesso sento la sua cappella che preme sul mio ano, lo sento aprirsi come se volesse ingoiarlo subito dentro. Non capisco se sono io o lui a spingere, sento solo che entra piano in me, poco alla volta scivolando tra olio e l’umidore dell’eccitamento.

Entra un po’ ma non sono abbastanza aperto, provo dolore, mi ritiro, allungo la mano e ungo con la mia piena ancora di olio, la sua punta allora torna a di nuovo a spingere e poi uscire e poi di nuovo a spingere sempre un po’ di più dentro di me.

L’emozione il piacere sono forti, il desiderio di averlo tutto dentro, di sentirlo vivo e caldo nel mio culo mi fa spingere ancora di più indietro, lo sento che entra, provo sempre un po’ male ma meno di prima. Poi di colpo entra, mi sento strano, posseduto, schiavizzato e pieno di lui dentro di me fermo, grosso e duro mi riempie di calore. Quando comincia a muoversi scopandomi non c’è più dolore ma solo piacere, un piacere che mi fa gemere, mugolare, scuotere il capo e il corpo per sentirlo dentro per aumentare l’orgasmo che provo, violento come mai ho avuto, il mio primo orgasmo anale, irripetibile.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Bobo45sex Invia un messaggio
Postato in data: 31/01/2020 00:37:17
Giudizio personale:
moto eccitante... complimenti !


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