i racconti erotici di desiderya

Lunedi mattina

Autore: Happysun013
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Commenti: 1
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Il lunedì mattina si sa, è disastroso, difficile alzarsi ed essere ben sveglio, dopo magari una domenica sera con gli amici anche solo per bere una birra. Ma il lavoro è lavoro e così, a malincuore, vado in ufficio. Caffè dalla macchinetta, passaggio dal magazzino, sigaretta passiva con le due ragioniere… solito rito insomma.

Il lunedi di solito in azienda di fa poco o nulla, quindi difficile svegliarsi in tali condizioni. Cosi apro il mio profilo face book (il secondo) e anche le chat erotiche. C’è una coppia esibizionista in un bar, che fa di tutto per farsi arrestare, ma li ammiro, è esibizionismo puro. Lei mostra le tette, lui il pisello… dopo essersi organizzati cambiando tavolo e trovando un po’ di privacy, proseguono con una sega e un pompino, in pieno locale pubblico: la cosa mi alletta. Il pisello si risveglia e cosi anche io.

Su FB mi contatta una nuova amica, mi chiede se ho dolori dopo il gioco del giorno prima, e le faccio un resoconto delle mie condizioni. Mi chiede dove sto e se voglio continuare a giocare. Vista la noia della giornata dico di si.

Mi invita a segarmi. Sinceramente già avevo pensato di farlo, così accetto volentieri, comunque diciamo che qui c’è poco via vai e quindi me lo tiro fuori. Prendo a segarmi, lo scappello e gioco per un po’. La mia amica mi invita a non venire, a fermarmi prima e cosi faccio. Trascorre un po’ di tempo, mi sono fermato più volte, quando, ho visite nel mio ufficio. Un cliente vuole essere redatto un documento, e cosi rimango col pisello al vento, e il cliente seduto di fronte a me. Faccio finta di nulla e faccio il mio lavoro, il pisello intanto si ammoscia.

Finita quella attività il tipo se ne va e io, accertato che non ci sia nessuno, mi alzo, sempre con la cappella che sta fuori e vado ad accostare la porta.

Ritorno alla mia scrivania, e riprendo a massaggiarmi. Da qualche tempo mi piace massaggiarmi senza comunque venire… voglio spingere finchè i testicoli non gridano basta, e cosi continuo nella mia attività.

Intanto i tipi in cam sono sempre più soli al bar, hanno ordinato da bere, e la tipa ha spostato il tablet sotto il tavolo. Cosi abbassa i jeans, mostrando una patata ben depilata e bianca e prende a masturbarsi. Sullo sfondo delle signore sono arrivate per un aperetivo…

Io continuo nella mia attività chattando con la mia amica, che mi chiede di mettere degli elastici alle palle, così dopo avere sbirciato attraverso la fessura della porta, prendo le palle e faccio un bel giro di elastico. Mi accorgo di averle legate troppo strette, ma quella sensazione mi piace e così lascio tutto com’è. Intanto arriva un altro cliente accompagnato dalla mia collega, i due si siedono mi espongono il problema e il mio pisello di nuovo si ammoscia. Nell’aria l’odore di seme che aleggia, mi concentro sul mio lavoro e servo il cliente, non vedendo l’ora di essere di nuovo libero.

Quando il cliente se ne va, io rimango con la mia collega che ha voglia di parlare, visto che ormai la mattinata sta per finire. Io ho ancora i tipi sul pc, lui è venuto in faccia a lei e io sono di nuovo in tiro. Decido di spegnere la chat, e provare a ricompormi nonostante la chiacchierona continui ad assillarmi.

Alla fine lei si alza perché deve andare a spegnere il suo di pc e prendere la borsa, così io ho la possibilità di sistemarmi meglio e uscire, spengo il pc e salutando le colleghe, rientro a casa.

Ho le palle piene, e la voglia di tenermi il pisello in tiro è sempre presente. Così non appena svolto l’angolo, me lo tiro di fuori e prendo a giocarci tra una marcia e l’altra. Passo davanti ad una scuola e becco l’uscita.. uff ci mancava anche la confusione. La strada è piena di auto e ragazzini che escono da scuola, nascondo ma non troppo il pisello e finalmente esco dalla coda. Faccio strada, e poco più avanti trovo uno scooter bianco con due liceali… decido così di farmi vedere. Abbasso quindi i finestrini e mi adeguo all’andatura dello scooter.

Provo a superare lo scooter con molta lentezza, emettendo dei mugolii… quasi mi mantengo alla loro velocità senza superare in modo che possano accorgersene.

Ed infatti, alla prima occhiata si mettono a ridere, cosi le supero e mi metto un po’ davanti a loro. Le vedo parlare e ridere, cosi provo a farmi superare. Mentre mi superano, riprendo a segarmi, appoggiando la testa e mugolando in modo, che possano sentire e guardare meglio. Mi sorpassano ridono, la ragazza dietro si volta per guardarmi, e io continuo con la faccia estasiata.

Arriviamo ad un incrocio, le ragazze sono ferme allo stop e io le affianco alla loro destra. Faccio finta di nulla, ma continuo a segarmi, sono arrivato più volte al limite, e ho le palle veramente piene, sento la cappella umida, il liquido sembra ormai esca da solo, cosi mentre riparto, mi tocco la cappella con le dita per asciugarla e poi me le lecco desideroso di quel gusto.

Continuo a seguire sullo specchietto le ragazze dietro di me, finchè non arriviamo allo stop successivo; le ragazze mi affiancano e quella dietro alza la maglietta a quella davanti e tirandogli fuori il bel perizoma, mentre ripartono…

È proprio in quel momento che me ne vengo in maniera furiosa e incontrollata, spruzzando sul volante, i pantaloni e la camicia… rimango bloccato. Le macchine dietro che suonano… tiro fuori il braccio per scusarmi, ingrano la prima e procedo, finchè non trovo uno slargo, mi accosto e mi pulisco… cavolo, ho macchiato i pantaloni!

[07.11.13]



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Mareblu63 Invia un messaggio
Postato in data: 09/02/2014 14:38:00
Giudizio personale:
na cagata...


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