i racconti erotici di desiderya

L'ispezione

Autore: Kiki74kik
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E' cosa universalmente nota che un padrone possa e debba ispezionare la sua schiava... luoghi e modalità sono a sua discrezione....



“Cara, sono a casa!” lo sento salutare mentre varca la soglia dell'ingresso. Chiude la pesante porta di legno scuro dietro di sé, e si toglie il cappotto.

“Bentornato!” lo accolgo guardandolo con la coda dell'occhio, distrattamente, continuando a seguire i fornelli.

Entra in cucina, è dietro di me, il braccio si allunga verso la mia vita e mi cinge a sé.

La sua ombra mi sovrasta, il braccio libero mi sposta i capelli da un lato ed un bacio si posa sul mio collo.

“Hai fatto la brava?” s'informa.

“Sì” rispondo arrossendo “Lasciami seguire la cena” protesto pudicamente.

“Continua pure” acconsente in un sussurro.

“Và bene” rispondo sollevata.

Però lui non si ritrae, continua ad ergersi dietro di me.

“Continua pure” ripete, mentre le sue mani iniziano a lavorare sull'abbottonatura e sulla lampo dei miei jeans.

Arrossisco violentemente... mi umiglierà ancora una volta....

Li abbassa appena un po', quel che basta per abbassarmi le mutandine.

“T'ho detto di continuare a cucinare” mi rimprovera con voce imperiosa; s' è accorto che ho smesso di mescolare il riso.

Non riesco a ribattere, ma obbedisco al comando.

E' dietro di me, ma percepisco cosa stà facendo....

Si abbassa.

I suoi capelli mi acarezzano il sedere.

Tira le mutandine a sé, sulle sue labbra, dopo averle annussate, ora la lingua inizia a leccare dove s'è posato il mio fluido.

I suoi capelli troppo vicino alle cosce mi hanno il solletico...

“La biancheria di seta è costosa...” la sua voce è tagliente.

“Lo so” rispondo timidamente.

“Erano un regalo.... devi imparare ad aver più cura delle nostre cose” mi reguardisce.

Si alza appoggiando antrambe le mani sulle mie natiche.

“Ti insegnerò io a farlo” acconsente malizioso.

Spegne il fuoco dei fornelli e tirandomi per le mutandine mi accompagna nel bagno, mentre con l'altro braccio mi cinge la vita, in una morsa che non ammette ribellioni.

Mi spinge delicatamente dentro la doccia, dove ha voluto installare una seggiolina di plastica.

Mi fà sedere, io protesto sommessamente....posso lavarmi da sola.

Ma lui sorride, tintinnando la testa, e mi divarica le gambe.

Mi passa il tubo flessibile della doccia idromassaggio e mi prega di tenerlo e di dirigerlo sulla figa. Prende la spugna morbida ed inizia ad insaponarmi, a frizionare.

Io mi stringo ai braccioli della sedia.

La pressione dell'acqua mi stimola, le sue carezze mi elettrizzano.

Facccio pipi.

Lui si eccitata ancor più e continua con maggior vigore.

Piango mentre il mio corpo vibbra di piacere.

Lui mi guarda di sottecchi e mi dà della puttanella.

Ma non è acora soddisfatto.

Il lavoro di spugna si placa e viene sostituito...

Le sue dita si fanno spazio nel mio orifizio.... uno, due, tre....

Mi avvinghio a lui, supplicando maggior piacere...

La sua risata pervade la stanza.....puttanella...............



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