i racconti erotici di desiderya

L'ho portata a scopare....


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Oramai il gioco intrigante della trasgressione faceva parte di noi, spesso ne parlavamo nei momenti piu' intimi con naturalezza sensa tabu' o falzi pudori. Un gioco iniziato per caso ci stava intrigando a tal punto da spingersi sempre piu' avanti alla ricerca di situazioni nuove e sempre maggiormente eccitanti. La sera nei dopocena mi ritrovavo in chat a ''....PROPORRE MIA MOGLIE'' Spesso visitavo i vari siti di annunci hard e spesso mi ritovavo in quelli dedicati ai cuckold. Una strana eccitazione mi invadeva, un lieve tremore, la pelle mi donava brividi freddi mentre le guance avvampavano. Un conflitto interiore mi dilaniava, da una parte '' l'assurdita''' che vi era nel '' proporre'' la propria compagna e dall'altra l'enorme eccitazione che cio' mi donava.Capivo che i miei desideri erano condivisi da migliaia di altri mariti, taluni inserivano anche filmati della moglie che scopava con altri magari mentre loro le tenevano dolcemente la mano in segno di amore. Sembrava un contrasto, un'assurdità ma in realta' non lo era. E vero che fino a pochi anni fa la cosa sarebbe stata vissuta in modo molto diverso ma adesso, con l'avvento di internet, con la consapevoleza che era il cioco di tanti tutto veniva visto sotto una luce nuova e diversa. Prima sapere che mia moglie freguentava un altro uomo mi avrebbe fatto esplodere in atteggiamenti di pazzesca gelosia , adesso ero io a '' spingerla'' tra le braccia di altri. E cosi' fu anche nei confronti di Marco!.Ci eravamo ''incontrati'' in chat e era nato subito uo splendido feelin. Si esprimeva in modo corretto, piacevole, in un italiano ineccepibile dimostrando buon gusto e una elevata cultura. Ci eravamo anche scambiati le e-mail e da li era nato uno scambio di mail e di foto. Le prime immagini che aveva inviato ritraevano un corpo ben fatto, muscoloso ma sensa gli eccessi di molti, avevo contraccambiato con foto di lei e comprendevo che rispecchiava i suoi gusti. Daltronde non poteva essere diversamente, lei con un fisico statuario sempre con biancheria seducente faceva molto sognare i maschietti.Fu inevitabile dargli il numero di telefono di lei. E lui puntualmente la chiamo' in una tarda serata...''CIAO SONO MARCO CI SIAMO SENTITI SPESSO NEGLI ULTIMI TEMPI CON TUO MARITO, ABBIAMO ANCHE SCAMBIATO DELLE FOTO SPERO DI ESSERE DI TUO GRADIMENTO......A ME TU PIACI TANTISSIMO SPECIALMENTE NELLE FOTO CON LE SCARPE ALTE, IL PERIZZOMA E IL REGGISENO A BALCONCINO....'' Lei sorrideva e ringraziava. Le telefonate si ripeterono spesso nei giorni seguenti finche un giorno......'' PERCHE DOMANI POMERIGGIO NON ANDIAMO A FARE UNA PASSEGGIATA NEL BOSCO''mi disse lei ed io pensoso annuii. Non bisognava essere geni per comprendere che sotto sotto vi era qualcosa diciamo di strano che non riuscivo a comprendere ma forse , nel profondo,, non lo volevo neppure sapere, preferivo la sorpresa,il '' non sapere'' fino all'ultimo momento.Era una sensazione che contrastava con la mia naturale voglia di pianificare, di avere sotto controllo ogni cosa ma forse, proprio perche' era una evasione dalla vita reale, cio' mi eccitava.Era una bella stagione, l'aria era calda e permetteva di indossare abiti fini e magliette scollate ma non volle rinunciare a indossare delle autoreggenti velate,color carne, dei sandali con tacco altissimo e sotto un perizzona minuscolo. Si era rasa la passerina lasciando solo un piccolo triangolino di peli corti e precisi come faceva per le occasioni migliori.Uscimmo di casa in silenzio ed io mi misi alla guida. La guardai negli occhi come per interrogarla sul dove dovevo recarmi e lei mi rispose ''....VAI NEL BOSCO DI RIFREDI, DOVE ANDAMMO QUELLA VOLTA A FARE LE FOTO ALL'APERTO''.. ed io mi avviai.Durante il percorso rimanemmo in silenzio, ma non erano momenti imbarazanti e tesi questa improvvisazone stava eccitando entrambi. La strada principale era immersa nel verde, dietro un tornante, una stradina si insinuava nel cuore della natura ed io l'imboccai. Sapevo che alla fine di essa vi era una grande radura nel bosca, potomagnifico per fare le foto e non solo.... Notai delle tracce di pneumatici di larga sezione e poi intravidi tra gli alberi un mono volume della BMW di color nero. ''FERMATI''grido' con un certo timbro di voce mia moglie e mi chiese di spengere l'auto. Rimanemmo in silenzio, mi guardo' fisso negli occhi e mi venne vicina come una gattina ruffiana sdrusciandosi a me. '' POSSO ANDARE DA LUI??....MAGARI TRA UN PO' CI POTRESTI RAGGIUNGERE O GUARDARCI DAI FINESTRINI OSCURATI'' Rimasi in silenzio, per un attimo ebbi paura che si sentisse il battito forte del mio cuore impazzito, gocce fredde di sudore mi colavano dalla fronte ma ero felice che mi avesse chiesto cio' e non feci altro che balbettare '' VAI PURE....E DIVERTITI''Lei mi sorrise, mi bacio' sulle labbra e scese dall'auto. Aveva un portamento importante, lunghe gambe e passo estremanente femminile, certamente il giovane la stava osservando dallo specchietto retrovisore mentre lei si avvicinava. Notai che lo sportello dell'auto si apri' appena lei fu vicina e li sentii scambiarsi un '' CIAO '' caloroso poi lo sportello si richiuse ed io rimasi allibito, immobile, sconvolto ma allo stesso tempo eccitato. Fissavo nel vuoto, avevo quell'auto a una cinquantina di metri, sapevo che dentro vi era mia moglie ad amoreggiare con un giovane uomo praticamente sconosciuto e di cio' ne provavo piacere. Il mio sguardo era fisso sull'auto e per un attimo mi sembro' di vederla lievemente muoversi forse stavano andando sul sedile posteriore ma non riuscivo a comprendere bene. Rimasi ancora una mezzoretta seduto in macchina, mi sembrava in realta' che fosse trascorsa un' eternità, continuavo a deglutire in maniera nervosa.Poi decisi di scendere. Aprii lentamente la portiera per richiuderla appena ne fui uscito ma con delicateza , sensa sbatterla forte come per non disturbare, mi ritrovai a guardare le piante, gli uccelli come per darmi un tono di normalità se mi avessero visti ma compresi l'assurdità di cio' che stavo facendo e pian piano mi avvicinai all'auto. Adesso ero a una decina di metri, le gambe mi facevano ''cencio'' e mi accucciai per terra. Dall'auto giungevano rumori appena percepibili e cio' mi spinse ad andare pian piano ancora piu' avanti. Adesso ero proprio dietro alla vettura e se non fosse stato per quei maledetti finestrini oscurati.....Le voci erano molto piu' chiare e adesso ben comprensibili.'' PAOLA...HAI UN FISICO PERFETTO,DELLE GAMBE MAGNIFICHE....MI FAI MORIRE'' lei rideva '' DAI PAOLA TI PREGO ....ACCAREZZAMI''. Sentivo il rumore della cerniera lampo dei pantaloni di lui che si abbassava e comprendevo dai gemiti dell'uomo che lei le stava facendo una sega.''CAVOLO CHE MUTANDINE FANTASTICHE CHE HAI.....E CHE PASSERINA RASATA''L'uomo le stava accarezzando la fica ed io non sapevo neppure se si erano accorti di me..La mia eccitazione era alle stelle e pian piano mi affacciai a un finestino laterale dell'auto. Sapevo che certi finestini impedivano la visuale dall'esterno mentre dall'interno si vedeva benissimo e provai una certa vergogna temendo di essere visto ma non ce la facevo' piu' e dovetti guardare. Posi le mani ai lati degli occhi e mi incollai al vetro. In questo modo intravidi i due. Lei era sotto al giovane con la gonna sollevata e le mutandine calate al ginocchi, lui seminudo sopra di lei annaspava baciandola in bocca.. Contorgendosi' un po' lei si tolze le mutandine.Un sibilo lieve e il finestrino si apri', lei sporse una mano e getto' per il suo perizzona ed io prontamente lo presi. Mi venne spontaneo annusarlo, profumava di donna in calore, era bagnato e cio' mi inebrio'. Con lo stesso sibilo il finestrino si richiuse. Come impazzito girai intorno alla macchina sbirciandoli dal vetro anteriore. I grandi schienali e gli appoggia testa impedivano di vedere bene cosa stesse accadenso ma sennonaltro era molto piu' facile intuirlo. Lei aveva le gambe divaricate appoggiate sugli schienali dell'auto mentre lui era chino tra le sue gambe. Dai gemiti sempre piu' forti capivo che la stava leccando e che a lei la cosa piaceva e non poco. Poi fu la volta di lui a sdraiarsi sul sedile dell'auto e lei tra le sue gambe muoveva la testolina con un movimento che non lasciava molto alla fantasia. Anche lui '' apprezzava'' accarezzandole i capelli e pronunciando parole sempre piu' forti ''SEI LA MIA TROIA....TI VOGLIO SCOPARE.... DAI METTITI SOTTO CHE TI MONTO BEN BENE...'' '' NO MONTAMI FUORI....ALL'APERTO'' RISPOSE. Una paura tremenda mi invase e scappai dietro a una pianta. I due scesero dall'auto. Lei indossava ancora le scarpe con i tacchi alti e le autoreggenti color carne , lui era nudo con solo i calzini.Si abbracciarono stretti continuando a baciarsi,poi lei sussurro' all'orecchio di lui parole a me incomprensibili alle quali annuii. Si staccarono per un solo momento, giusto il tempo per l'uomo di prendere dal cruscotto dell'auto dei profilattici che mise in mano di lei. In piedi appoggiato all'auto l'uomo attese che lei si inginocchiasse davanti a lui e riprendesse a leccarlo dalle palle fino all'enorme cappella, poi lei gli mise il preservativo e le posizioni cambiarono. Adesso era lei appoggiata con le mani al cofano dell'auto mentre il giovane da dietro la stava infilando. L'unghi gemiti, movimenti convulzi, parole smezzate gridate cosi' forte che ebbi paura che potessero sentirli dalla strada vicina. Lei urlava il suo orgasmo, lui la sbatteva sempre piu' forte con affondi tremendi, l'auto si muoveva pian piano come per accompagnare il coito dei due. Anche lui esplose e rimase dentro di lei per lunghi momenti , immobile e stremato. Appena lei riprese un po' fiato mi venne incontro, sapeva benissimo, dove mi ero ''nascosto'' Sensa dire una parola mi appoggio' alla pianta, mi abbasso' i pantaloni e me lo prese in bocca. Per un attimo pensai che con quella stessa bocca aveva baciato un altro uomo e non solo aveva spompinato il cazzo di un altro e cio' invece che farmi ribrezzo mi eccito' a tal punto che le riempii subito la bocca di caldo e filosi getti di sperma. Io urlai un orgasmo pazzesco mentre lei rimase cosi' con il mio cazzo in bocca e le mani che mi attanagliavano le chiappe. Prese dalla tasca dei miei pantaloni le sue mutandine, mi guardo' negli occhi e ci sputo' il mio sperma infradiciandole poi se le mise ''PERCHE ADESSO NON ANDIAMO A BERE CUALCOSA? '' Ci disse





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Bisexlussuriosi Invia un messaggio
Postato in data: 18/08/2016 22:06:41
Giudizio personale:
Favolosoooooooo

Autore: Coppiaperta2 Invia un messaggio
Postato in data: 29/07/2012 14:18:22
Giudizio personale:
molto reale, preciso nelle emozioni e nei pensieri che invadono il cervello in quei momenti.

Autore: Ciuba12 Invia un messaggio
Postato in data: 10/04/2012 17:42:33
Giudizio personale:
Bello ben scritto e veramente eccitante. Se è una cosa realmente accaduta devi considerarti fortunato ad avere una femmina così disinibita e che asseconda i tuoi piaceri.