Giugno...riaprono i rifugi. Da tempo volevo riprendere la sana abitudine di una gita alpina: lunga ascesa, foto panoramiche, sosta ai box per approvvigionamento (leggasi polenta e salsiccia annaffiate da buon vino), pennichella sul prato, e ridiscesa a valle.

Gran giornata. Mi sto giusto godendo la penultima fase, dormicchiando pigro sotto uno splendido sole, nel profumo delle primissime genziane della stagione...è il paradiso!

...quando odo una voce maschile in allontanamento...



"Andiamo Anna, o stasera faremo tardi alla cena...vedrai che ti sarà caduto scendendo dalla macchina al parcheggio della funivia"

"Ti dico di no! L'ho perso proprio qui; quando siamo arrivati l'avevo ancora indosso..."



Sollevo la testa, apro un occhio e ti vedo a meno di due metri: mora, capelli lunghi, chinata verso terra a mostrarmi il generoso decolletée della tua maglia bianca...jeans e scarponcini da trekking...zainetto in spalla...il tutto portato con signorilità.



Dopo un attimo di smarrimento, tenendo fisso mio malgrado lo sguardo nella scollatura farfuglio:



"Cerca...cerca qualcosa?"



"Beh certo, altrimenti che ci farei così piegata a un metro da lei? Ho perso un orecchino, e sono convinta che sia proprio qui..."



Più in là stanno razzolando i due piccoli porcellini neri mascotte del rifugio...te li indico e dico "Speriamo che non l'abbiano preso loro..."



"Credo di no, non è commestibile..."



Mentre continuo a fissare il tuo panorama, nei miei pantaloni comincia un movimento che noti e rimarchi con:



"Non sono gli unici porcelli del luogo, a quanto pare..."



A metà tra il compiaciuto e l'imbarazzato rispondo "In effetti no...ma mi permetta di aiutarla"



Mi alzo e, toh! proprio dove stavo sdraiato noto il tuo orecchino di perla.



"Eccolo...ci stavo dormendo sopra...beh, è proprio il caso di dire "le perle ai porci""



Sorridi...



"Oh, ma grazie!!! Meno male...ci sono affezionata a questi orecchini"



Mi tendi la mano per riceverlo ma io mi avvicino e "Mi permetta di aiutarla ancora"



Mi guardi sorpresa, i tuoi occhi bellissimi...ma ho già il tuo lobo tra le dita mentre armeggio con l'orecchino, con delicatezza...



"OK...è davvero gentile oltre che maiale" ehm, sì, sto di nuovo guardandoti nella scollatura...e inspirando il tuo profumo misto alla genziana.

E' un attimo lunghissimo questo...il lavoro con l'orecchino è più complicato del previsto per me, soprattutto ora che mi stai accarezzando la patta...dicendo a mezza voce ma decisa "Mmmhh, molto interessante..."

Do le spalle al rifugio e nessuno può vederci in questa posizione, posso far scendere una mano nel tuo decolletée...ma...



...il momento magico è interrotto dallo squillo del tuo telefonino...



"Sei ancora lìì? sbrigati che tra poco parte la funivia!!"

"Arrivo subito! Scusa, ma l'ho trovato!..."

"OK, ma muoviti!"



Rimetti in tasca il cellulare e "se è così gentile da staccarsi adesso, dovrei prendere la funivia"

"Io invece pensavo di scendere a piedi...ma ho cambiato idea, l'accompagno!"

"Bene, sbrigati allora, e smetti di darmi del lei, porco"

"Ai suoi ordini"



Metto lo zaino in spalla e ti lascio andare seguendoti a qualche metro con malcelata indifferenza.

Ti perdo di vista mentre faccio il biglietto per la discesa, poi riesco ad entrare nella cabina affollatissima all'ultimo momento.

Con difficoltà guadagno l'angolo dove sei tu...Alberto è più in là, oltre un gruppo di vecchietti.

Togliamo lo zaino dalle spalle appoggiandolo tra le gambe divaricate.

Approfitto del generale clima di euforia e contemplazione del panorama per aderire completamente a te da dietro, col pretesto della calca:

"Scusa tanto, ma qui dietro spingono..."



Senza rispondere nè voltarti, mi rimetti la mano destra sulla patta...

...ne approfitto per cingerti con la mia, che poi sale velocemente ad afferrarti un seno...

...i capezzoli ti esplodono sotto le mie carezze, come il mio cazzo sotto le tue...

...il nostro respiro è affannoso mentre cerchiamo di non dare nell'occhio; per fortuna sono tutti girati verso valle.

Manca poco all'arrivo della cabina a destinazione ormai...

...ti abbasso la cerniera e vi infilo la mano, mentre tu me lo impugni per come riesci da sopra i pantaloni...

...sei un lago...col dito medio mi bastano pochi movimenti e...



..."Mmmmhhh"...



...la cabina entra nella stazione della funivia con un tonfo...

...in quel preciso momento ti sgorga un improvviso



"SIII'!!"



che copre il vocìferare degli altri occupanti, i quali per fortuna avranno le orecchie tappate a causa dello sbalzo di altitudine.

Fermo la mano mentre a mia volta esplodo nei pantaloni...



"MMMMHHHH..."



...che disastro...pochi secondi per ricomporci...



Usciamo per ultimi dalla cabina coprendoci con lo zaino le zone allagate.

Alberto è lì che ti aspetta...noto che anche lui ha la patta gonfia, ha capito tutto.

Vi passo davanti mentre lo baci appassionatamente; con la coda dell'occhio mi guardi.

Io mi passo sotto il naso la mano ancora bagnata di te...

...tu di tutta risposta accarezzi Alberto con la mano umida di me...

...lui sorride...



E' tempo di tornare in città.