i racconti erotici di desiderya

La nostra prima chiacchierata

Autore: SingoloBsxNA
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Avevamo un bellissimo rapporto, condividevamo tutto. Ogni aspetto delle nostre vite anche se vivevamo a distanza. Molta distanza: lei est-europea, io italiano. Culture uguali e opposte allo stesso tempo. «Il linguaggio dell'amore è unico», pensavo, prima di aprirmi totalmente a lei. E scoprire che esisteva un mondo ancora inesplorato tutto da vivere. Due giovani poco meno che trentenni con tanta voglia di divertirsi e con molta curiosità innata. Avevamo iniziato una relazione quasi per gioco, come spesso capita, dopo esserci conosciuti su Facebook ed esserci incontrati a Budapest, una notte di marzo del 2010. Poi il gioco è diventato amore e trascorrevamo praticamente insieme tutti i weekend. Grazie a chiunque abbia avuto l'idea di creare compagnie aeree low cost. Un giorno eravamo a casa e usando il suo pc iniziai a curiosare...Trovai una cartella di foto vecchie, di una vacanza in Croazia col suo ex ed un'altra coppia. Lei e la sua amica erano in topless in spiaggia tranquillamente di fronte ai rispettivi compagni. Di primo acchitto ebbi una reazione di gelosia, un pugno nello stomaco e una forte sensazione di calore che mi pervase il corpo dal basso verso l'alto, fino a raggiungere il viso. Chiusi immediatamente il pc e provai a non pensare alla cosa, tanto più che avevo ficcanasato nel suo passato. Rischiavo di rovinare ogni cosa. Esatto, è questo il punto: il sesso a volte, la nudità, l'eros, le fantasie recondite, la passione, la gelosia, l'eccitazione paradossalmente invece di arricchire le relazioni, possono demolirle. Almeno se si è cresciuti nel contesto centro meridionale italiano, dove troppo spesso si giudicano i comportamenti altrui, i gusti sessuali, l'andamento delle relazioni e dove il cattolicesimo categorizza e punisce i peccati. Lei però proveniva da una famiglia, e quindi da un'educazione, essenzialmente laica. Dopo qualche giorno trovai il coraggio di parlarle di quelle foto e lei spiegò che in Croazia era abbastanza normale stare in spiaggia semi nudi, che più in generale non aveva un cattivo rapporto con l'esibizionismo e mi accese come un fiammifero quando chiese se guardare le tette della sua amica mi avessero eccitato. Sentivo di essere ad un punto di non ritorno, speravo non fosse la più classica delle trappole femminili, sospirando e sorridendo dissi di sì. Il vaso di Pandora era appena stato aperto. Sentii di nuovo quel calore su tutto il corpo, ma stavolta era voglia di condivisione ed eccitazione come mai ne avevo provata prima. Mise le mani nei pantaloni e sentì un pisello durissimo e umido, che faticava a starsene nelle mutandine e fuoriusciva dalla parte superiore scappellato. Continuava a chiedermi se tutta questa storia non mi avesse eccitato in modo diverso, mi sussurrava cose a bassa voce intimando di rilassarmi e continuando a chiedermi quanta voglia avessi di lei, giocava con le dita con i fili di precum che fuoriuscivano dal buchino e inondavano la cappella...Poi disse: «Adesso mastùrbati davanti a me, immagina di essere su quella spiaggia, in Croazia, e di essere uno sconosciuto che si è sdraiato e si è eccitato vicino a noi. Fammi vedere, dimostra quanto ti piace questa situazione!». Era una sensazione completamente nuova, incontenibile, forte, un flusso di energia straripante che non riuscivo a controllare. Era abilissima a portarmi a spasso con la mente, creando fantasie e giochi di puro godimento. Lo sperma spruzzò fuori con un getto ad una pressione e ad una velocità impressionante, lei leccò tutto con entusiasmo: sulle mie cosce, sulla pancia, tra le dita della mano, ovunque. Ed eravamo soltanto all'inizio...[continua]


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