i racconti erotici di desiderya |
La compagna di classe |
Scusate gli apostrofi sono spariti con il copia-incolla
Sabato sera, serata di incontro con i compagni di classe. Lattesa dellevento è stata per me molto snervante, in quanto ultimamente avevo riallacciato i rapporti con Sabrina (nome di fantasia), una delle mie compagne di classe. Giusto qualche sms e un paio di aperitivi per raccontarci come va e come non và. A scuola avevamo un ottimo rapporto e ci confidavamo molto anche su cose intime; in un paio di occasioni, in saletta proiezioni,si era anche lasciata toccare il seno ed accarezzare in mezzo alle cosce, ma la cosa è finita lì. Rivedendola dopo tanto tempo però...adesso è diventata una donna matura, con delle belle curve, il viso con i lineamenti più marcati e la sua sicurezza di mostrarsi donna negli atteggiamenti e nel vestire mi ha riacceso qualcosa si sessuale dentro. Mi capita spesso ultimamente che quando ho voglia di fare sesso mi masturbo fantasticando su Sabrina. Ritornando alla serata, ci siamo ritrovati in un locale, con i soliti convenevoli ; era luglio e faceva moltissimo caldo e Sabrina è arrivata vestita con una gonna stretta e lunga che gli risaltava il sedere un po troppo grande per la sua altezza, ma comunque sodo e alto ed i suoi fianchi stretti. Indossava anche una canottiera scollata, anche se non appariscente visto che ha poco seno. Da li siamo partiti tutti alla volta del ristorante per poi andare in un pub dove anche si balla. Io e lei abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio, e siamo andati in macchina con lormai consueto guidatore assegnato, rigorosamente astemio! Nel Pub ci siamo un po scatenati a ballare ed io e Sabrina continuavamo a lanciarci occhiate come avevamo fatto per tutta la serata. Quelli sguardi dicevano: vorrei stare un po solo con tè. Ogni tanto ci parlavamo , e non perdavamo occasione per lasciarci sfuggire un tocco, una strusciata fianco fianco. Ad un certo punto lei mi guardò sorridente, e si avviò verso i bagni, e poco prima di entrare si girò nuovamente a guardarmi e vedendo che io la stavo fissando e mangiando con gli occhi credo che si sentii anche un po imbarazzata. La seguii ed entrai anche io nel disimpegno del locale bagni. La cosa fu fulminea: ci guardammo negli occhi, io gli andai incontro , la strinsi a me e ci baciammo. Mentre ci stringevamo gli misi una mano sotto la gonna, accarezzandole la coscia che dai brividi era diventata ruvida, a pelle doca ; la abbracciai più stretta e gli feci sentire che il mio pene era ormai durissimo. A quel punto, mi accorsi che nellangolo cera una porticina semiaperta dalle quale si intravedeva linterno della stanzetta, con il materiale per le pulizie. Non persi tempo la portai subito lì dentro. Iniziamo a spogliarci a vicenda, io gli tolsi la magliettina ed il reggiseno, così da poter sentire su di me quei piccoli capezzoli duri dallemozione, e dopo un attimo gli alzai una gamba, gli spostai le mutandine e iniziai ad accarezzargli la vagina, Prima attorno alle labbra, poi qualche carezza al clitoride ed infine gli infilai un dito, mentre lei iniziò a fremere ed ansimare; a quel punto mi abbassai i pantaloni gli puntai appena il pene sullingresso della vagina, e dissi una cosa che un po rovinò latmosfera sono senza preservativo!.Ma lei ci mise poco a ristabilire latmosfera : si abbasso fino ad inginocchiarsi, leccandomi dal petto fino allombellico, e disse con voce tremula: tranquillo, prendo la pillola non cè pericolo, se è per le malattie io sono anni che ho lo stesso partner e di tè mi fido. allora continuiamo risposi; sentii il mio pene entrare nella sua bocca calda e vellutata, la sentii che spingeva e quasi gli entravo in gola, poi mi lecco le palle e poi mi diede dei piccoli morsetti su tutto il pene ed infine si rialzò io gli alzai nuovamente una gamba e gli entrai dolcemente ma con decisione. La guardavo mentre la penetravo : aveva gli occhi chiusi e le labbra socchiuse ed i denti stretti, mentre con le mani lei mi tirava a se prendendomi per i fianchi. Iniziammo a fare lamore con foga, ma pian piano ci rilassavamo e alla fine ci ritrovammo abbracciati stretti a baciarci e ad accarezzarci tutto il corpo. Fu tutto così forte e passionale, quasi una soddisfacente liberazione : una cosa che dovevamo fare e che abbiamo fatto. Sentivamo spegnersi i suoni del locale e la gente muoversi, era ora di chiusura, dovevamo andare. Rivestendoci non mi resi neppure conto che ne io ne lei avevamo raggiunto lorgasmo , era tutto così perfetto. Uscimmo dal locale e in macchina ci sedemmo tutti 2 sul sedile posteriore : davanti cera solo il ragazzo alla guida, stanco ed estraneo alla situazione. Lei si appoggiò di fianco su di mè in pratica con la testa sul mio pene. Io gli accarezzavo i fianchi ed i glutei,e gli davo qualche bacetto sulla guancia, ma poi remore di quanto era successo nello sgabuzzino, pensai bè finiamola bene sta serata; e così mi sono sbottonato i pantaloni, ho tirato fuori il pene un po fiappo e glielo ho appoggiato sulle labbra. Lei iniziò a succhiarmelo, quasi fosse proprio un ciuccio e con una mano mi stringeva e massaggiava delicatamente i testicoli. Io la lasciai fare per un po godendomi il pompino e solo quando iniziò a muoversi con il corpo per chiedere anche lei qualche carezza,iniziai a masturbarla infilandole 2 dita nella vagina. Ora il mio membro era bello duro e lei lo teneva in bocca muovendo la lingua e alternando morsetti a succhiate. Io iniziavo a eccitarmi veramente tanto e sentivo che stavo per venire. Non sapevo cosa fare se dirlo a lei o fare il porco e venirle in bocca. Inoltre dovevamo anche stare in silenzio, poiché eravamo in macchina con il guidatore , per fortuna la radio era accesa a coprire i rumoretti... Alla fine scelsi di venirle in bocca senza dirle niente poiché quello era un mio grande desiderio e .strinsi i denti per non gemere, gli tenni delicatamente la testa sul pene e sentii lo sperma uscire mentre i testicoli sussultavano, la mia eiaculazione fu lunga e abbondante io ero completamente perso nel piacere. Con mia sorpresa lei non si scompose; delicatamente continuava a scivolare con la bocca sul mio pene, orami tutto bagnato di sperma e saliva che sentivo colare. Mi sono goduto il momento per un po. Ad un certo punto lei ebbe un sussulto, e si si staccò, io capii che voleva sputare sul tappetino. Io presi loccasione al volo, volevo realizzare questa cosa da molto, per cui ci provai con lei: la baciai sulla bocca prima che lei sputasse. Allinizio lei non aprì le labbra, io insistetti e quando le aprii ci scambiammo tutto lo sperma che avevo prodotto. Sentivo il gusto salato e stringente ma così eccitante, lei si sentiva che era rimasta un po di stucco, ma poi iniziò a piacerle. Anzi la sentii veramente eccitata, sempre di più allora ricominciai a masturbarla sempre più forte e velocemente. Ci baciamo sempre più a fondo, il gusto ruvido dello sperma era sempre più eccitante, lo sperma allinizio fa un po schifo, ma poi eccita da morire . Lei esplose. Cioè la sua figa si bagnò tantissimo, quasi una spugna strizzata.Io tolsi la mano e leccai e senti il gusto forte e pungente di lei. La macchina si fermò. Lei fece finta di dormire appoggiata a me. Eravamo arrivati al parcheggio dove avevamo lasciato le macchine. Scendemmo tutti due, salutammo il guidatore io presi lei, la feci entrare nella mia macchina sul sedile posteriore ed inizia immediatamente a restituirgli il favore: gli leccai la figa per quasi 15 minuti, affondando la mia lingua bene dentro e mordicchiandogli le labbra. Poi ci rilassammo abbracciati Ci fecimo un po di confidenze sulla serata e lei mi confessò che il bacio con lo sperma era la cosa più eccitante che avesse mai fatto le dava la sensazione di un rapporto completissimo. Mi confessò anche che lo sperma fa un po senso solo allinizio ma poi secondo lei ha qualche sostanza che eccita perché dopo un pompino a lei e molte sue amiche piace tenere in bocca il sapore pungente. Arrivai a casa; mia moglie dormiva con appena su una canottiera leggera,con i seni semiscoperti mi misi sopra con le ginocchia ai lati e mi feci una sega ancora eccitato e frastornato. Gli venni sul collo e sullattaccatura dei seni, poi leccando raccolsi lo sperma. Lei si svegliò : io le spalmai con la lingua il mio sperma sulle sue labbra .. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Joseph62 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 08/12/2010 21:29:48 | |
Giudizio personale: |
L\'ultimo passaggio non centra nulla....peccto perchè era una bella storia........hai voluto esaggerare con questa cosa di tua moglie... una grana di sale di troppo che ha rovinato la minestra in amicizia Jos |
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