i racconti erotici di desiderya

La caletta - terza ed ultima parte ---

Autore: DrakEva
Giudizio:
Letture: 1298
Commenti: 3
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-- ricordo di leggere le precedenti parti prima di questa ---















La caletta - Terza ed ultima parte --









Nemmeno il tempo di riprendersi e riacquistare il ritmo della più bella masturbazione della sua vita, che aveva dovuto sostenere un'altra volta il profondo sguardo della donna ... e non solo: quel gesto, quel braccio, quel dito che si slanciava verso lui per poi piegarsi indietro, era inequivocabilmente un messaggio, diceva "avvicinati, avvicinati pure" .... quel poco di materia grigia ancora lucida che aveva faticava a raccappezarsi, si ripeteva con ansia "oddio, ed ora che faccio? che faccio?" ..... il poco di razionalità rimasta gli suggeriva di scappare, gli ricordava la sua totale inesperienza in materia, ma gli ormoni tracimarono liberamente superando il livello massimo e, come uno zombie in coma, si sollevò in piedi, cominciando a procedere a piccoli passi verso lo spiazzo ove si trovava la coppia, col suo sesso che probabilmente per lo stress della situazione aveva perso tonicità e si era un pò sgonfiato.







Si fermò titubante ed in apprensione a fianco della donna: lei percepì il timore del ragazzo e, per dare subito un sigillo alle sue intenzioni, prese in mano il grosso pene semi eretto, sentendo il forte calore che emanava e cominciò a masturbarlo sapientemente, per poi accostarlo alla sua bocca, iniziando un pompino che avrebbe ridato vita ad un moribondo. E continuava pure a cavalcare con ritmo lento ma profondo il suo uomo che, ogni tanto, socchiudeva gli occhi e guardava, con aria un po' divertita ma per lo più eccitata, la sua donna che faceva sesso orale con quel giovane ... e la cosa lo eccitava tanto, spingendolo ad affondare il più possibile il cazzo nella sua figa, che sentiva bagnarsi sempre più per l'eccitazione ....



Quando lei prima le aveva sussurrato che c'era uno spettatore si era agitato, ma rapidamente lei lo aveva tranquillizato ed anzi, le aveva manifestato il desiderio di chiamarlo a partecipare e, senza darle tempo di rispondere, l' aveva ringraziato con un colpo di lingua nell'orecchio e la promessa che avrebbe avuto una esperienza di estasi amorosa mai provata prima, cosa che lo aveva portato a dare praticamente il consenso obbligato; si sentiva da una parte eccitato per questa intensa e nuova situazione erotica, ma anche un po' preoccupato nel vedere le dimensioni del sesso del giovane voyer, decisamente più dotato di lui, con almeno 22 cm con tendenza ai 24 o addirittura 25 cm, lungo e grosso, insomma, quello che in gergo poteva definirsi "una bella sberla" .





Marzia sentiva il sangue, la vita, che riaffluiva prepotente in quel giovane cazzo che succhiava con esperta perizia, assaporandone il gusto un pò salato, ed in breve faticò a mantenerlo in bocca, in quanto era diventato di dimensioni notevoli per lunghezza e grossezza, segno che ormai il ragazzo aveva superato l'iniziale chock della situazione: ebbe l'impeto improvviso di sentirlo dentro di se e staccandosi dal suo uomo indicò al ragazzo di sdraiarsi per terra a fianco a Sandro.





due peni eretti ora svettavano verso l'alto, puntando verso le sue intimità due cappelle gonfie di desiderio e cominciò a scendere verso quella grossa del nuovo giovane amante; un brivido le attraversò il corpo al lieve contatto della calda e turgida sommità del pene che si posizionava tra le sue più intime labbra, chiuse gli occhi è spinse di colpo il suo corpo verso il basso, accogliendolo interamente dentro di se, nella calda vagina che si aprì al rovente pezzo di carne che entrava con un pò di sforzo scivolando tra le pareti fortunatamente bagnate.





Il giovane Paolo era ormai nel pallone, tremava quasi per l'eccitazione e ubbidiva alle richieste della donna, assecondando le sue richieste per agevolarla in quella che per lui era l'iniziazione ai piaceri completi del sesso più evoluto, in una liturgia amorosa celebrata dalla più bella sacerdotessa del piacere che nemmeno nei sogni più ottimistici aveva mai immaginato: lei lo cavalcava selvaggiamente e dopo i primi movimenti più lenti per adattare le pareti della figa al notevole ospite, ora il suo pene era letteralmente travolto dal movimento frenetico, mentre poteva gustare i grossi e sodi seni che lei le porgeva, mentre con la mano masturbava il suo uomo sdraiato a fianco.





Dei rochi sospiri uscivano dalla sua gola, Marzia sentiva di provare delle sensazioni travolgenti, il sole, lo sciabordio dell'acqua nelle rocce, il profumo del mare e l'odore del sesso che ormai aleggiava nell'aria: attirò a se il volto del suo uomo e gli mormorò un richiesta all'orecchio: lui non parlò ma la luce improvvisa nei suoi occhi fù un si chiaro e netto e quindi si alzò andando a posizionarsi dietro la donna, che nel frattempo si accovacciava meglio per offrire il centro del suo culetto al secondo inquilino che intendeva ricevere dentro di se. L'uomo si inginocchiò, lubrificò l'ingresso con un pò di saliva e spinse il pene con decisione e delicatezza, entrando non senza fatica a causa dell'altro ospite nell'ingresso vicino.







Sandro, non credeva ai suoi occhi, stava assistendo all'amplesso selvaggio della sua donna con uno studentello, e per giunta tanto dotato da farlo quasi vergognare, ed ora lei le aveva chiesto di prenderla da dietro per farla sentire completamente piena di loro due: e la cosa di cui si meravigliava era che tutto cio' lo eccitava a dismisura, sentiva godere la sua Marzia, si sentiva partecipe al godimento e quindi volentieri esaudì quel desiderio; cominciando a muoversi con foga, ritmando le sue spinte e coordinandole col movimento dell'altro maschio: si afferro ai suoi seni allungando le mani, li palpo' e massaggiò con forza, entrando pure in contatto con la bocca e la lingua del giovane che ne esplorava ogni poro disponibile.







Il piacere li colse dopo un tempo che non poteva essere misurato con i normali canoni, 1 secondo, 1 minuto, 10 oppure 100, chissà .





Per Paolo sicuramente furono i momenti più intensi provati nella sua giovane esistenza: si senti' quasi mancare mentre con un lamento strozzato si lasciava venire, schizzando tutto il suo sperma nelle intimità della donna, che sentì il fiotto caldo riempirla assieme alla sensazione che il pene del ragazzo con l'orgasmo si fosse ulteriormente ingrossato a dismisura: e il suo piacere fu ulteriormente aumentato dagli ultimi affondi decisi del suo uomo che, aggrappato ai suoi fianchi, spingeva e a sua volta veniva dentro le sue viscere.





Dio mio .... è bellissimo, è bellissimo, questo era l'unico pensiero che ormai girava a circuito chiuso nella testa di Marzia, mentra si lasciava andare all'orgasmo finale: in una ipotetica scala di confronto del gradimento, sicuramente sarebbe stato da ricordare tra i migliori avuti, anche perchè, pur avendo sempre amato il sesso e ritenedosi una donna disinibita, aperta anche ad esperienze bisex, mai aveva avuto l'occasione o aveva cercato nei suoi 32 anni di vita di essere posseduta da due uomini contemporaneamente.







RIpresero fiato tutt'e tre e, dopo aver riconnesso il cervello recuperando il controllo, Paolo guardo' intensamente la sua meravigliosa madrina dell'eros, la sua iniziatrice alla completa sessualità e fece per parlare .... ma lei, dolcemente allungo' la mano al suo volto, con un dito le sigillò le labbra e con l'indice dell'altra mano le fece il segno di tacere: poi avvicinò le labbra alle sue e baciandolo con delicatezza le sussurrò dolcemente: "sei stato dolce e sensuale, sei stato il primo che ho voluto per una esperienza così .... ma l'incanto di un momento deve restare tale ... noi stasera partiremo e probabilmente non ci incontreremo più, ma porterò il tuo ricordo con me, così come sono sicura che non mi dimenticherai mai. Ora và .... senza rimpianti .... ciao, addio giovane e focoso amico ...."







..... Forse mai tragitto fu più duro da fare per Paolo, anche negli anni successivi, quanto quei pochi metri che lo separavano dalle sue cose nell'altra caletta .... si risciaquò con l'acqua di mare, recuperò i vestiti, l'asciugamano ed i libri di scuola e percorse la strada per tornare al mondo reale .... la felicità per quella splendida mattinata era enorme, ma ancora di più era la consapevolezza di quanto fosse stata unica ed irripetibile, lasciandogli una vena di amarezza per questo; forse non avrebbe mai saputo chi era quella magica dea, cosa faceva, perchè aveva scelto lui .... ma di sicuro avrebbe avuto un posto per sempre in primo piano nel suo cuore e nei suoi ricordi, dando anche una piega decisa alle sue future scelte sessuali.





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Note dell'autore: ringrazio immensamente chi ha avuto la pazienza di leggere tutto il racconto nell'interezza delle sue tre parti.



Il racconto in sè come fatto specifico, assieme al suo protagonista, è di fantasia, ma, come in un gran frullato, vi sono mischiati all'interno luoghi, persone, fatti e situazioni reali anche se non strettamente connessi tra loro, pur avvenuti in periodi temporali diversi.



Drake

































































































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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Karma654 Invia un messaggio
Postato in data: 10/11/2007 22:52:45
Giudizio personale:
racconto piuttosto eccitante, scorribile e piacevole. direi degno di pubblicazione. modificando l\'inizio della prima parte potrebbe migliorare sensibilmente(solo per questo motivo non ti ho dato l\'ottimo)ma il mio non è sicuramente il giudizio di un esperto critico letterario. direi piuttosto bravo,aspetto con impazienza il prossimo .

Autore: Blackmolly Invia un messaggio
Postato in data: 19/10/2007 19:15:15
Giudizio personale:
bravo drake, .. vedo dal nome dei commentatori , che sta diventato un ristretto circolo privato.. eh eh eh .. Vai Drake!!

Autore: Desperate_wife Invia un messaggio
Postato in data: 18/10/2007 20:22:18
Giudizio personale:
Molto bello, dolce de eccitante!!


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