i racconti erotici di desiderya

Il bel renè

Autore: Ziobsx
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Il bel Renè.





Ho da poco compiuto 18 anni, il mio più caro amico ha deciso di regalarmi una festa a sorpresa, così, mi dedico alla cura estetica, non si sa mai cosa potrò trovare alla festa, e così dopo una bella doccia profumata, il rito della barba e una dose di profumo forte al sandalo, scelgo l'abbbigliamento più appropriato per quel caldo pomeriggio di Luglio, la scelta cade su di un paio short in jeans e una maglietta nera traforata che mette in risalto il mio fisico semi palestrato, mi tiro indietro i capelli lunghi e neri facendo una coda, sono pronto, esco e mi dirigo verso casa sua, sono quasi le 17,00 ora in cui avevo appuntamento da lui, citofono e salgo, 5 piani di attesa in ascensore, trovo l'uscio aperto, entro e.... non c'è nessuno, che cazzo di festa è se non vi sono invitati? Mi sbagliavo, c'era una ragazza sdraiata in terrazzo su di una sedia a sdraio che sorseggiava tranquillamente una menta ghiacciata, si alza e mi viene incontro, accidenti che sventola, in topless con due tettine da sballo, tutta abbronzata, si avvicina e mi schiocca un bacio sulla guancia sussurrandomi: Auguri e cento di questi giorni. Al che io pensai, Proprio come questo... magari. Le chiesi: Ma... gli invitati alla festa? E lei: Sono io l'invitata speciale, io e il bel Renè. Si cazzo ma che festa di merda, pensai, ma, mi sbagliavo ancora, e chiesi: E il bel Renè, come lo chiami tu, dov'è? E lei: Tranquillo tra poco arriverà, ed avrai una bella sorpresa. Intanto perchè non ti sdrai al sole e ti bevi qualche cosa? Bho, si dai, se mi prepari una menta come la tua la bevo volentieri. E lei senza indugio alcuno mi portò il bicchierone, che trangugiai molto velocemente, non sapevo ancora cosa mi aspettava.

Dopo circa mezz'ora parlando del più e del meno, arrivai a capire che lei era una cara amica del bel Renè, con cui partecipava a feste e ad altro, mi spiegò che le feste erano quasi sempre organizzate da coppie e che l'altro erano partecipazioni come attori non professionisti a spettacoli porno di qualsiasi tipo. Ma cosa mi tocca sentire, ed io che credevo di conoscere bene il mio amico, ora mi accorgevo di non conoscerlo affatto o meglio di conoscerlo solo per quanto lui voleva farsi conoscere, ci rimasi un pò male, però lei mi disse che non amava mettere troppo in piazza queste sue distrazioni anche perchè, io fino a pochi giorni prima era ancora minorenne e quindi non sarebbe stato corretto, almeno legalmente, ora però, poteva dirmi tutto e farmi conoscere gente con cui ci si sarebbe potuto divertire, questa festa organizzata per me era come dire, un esame, e, se lo avessi superato sarei potuto entrare nel giro giusto, ma questo lo scoprii molto più tardi.

Lei mi sottopose ad una specie di interrogatorio, che verteva solo sul sesso, cosa mi piaceva fare con una ragazza, cosa ne pensavo degli incontri lesbici, come avrei reagito se durante un incontro con una ragazza si fosse aggiunto un terzo, un uomo sottolineò lei, e molte altre domande su come avrei visto un trio formato da due lui e una lei, quale potrebbe essere il mio ruolo, cercai di rispondere sinceramente alle domande, anche se, questi discorsi fatti da una strafiga mezza nuda mi stavano eccitando, e lei ovviamente se ne accorse, cercavo di non mostrare imbarazzo e di essere il più normale possibile, quando ad un certo punto lei mi chiese: Dai fammi vedere come ce l'hai. Non me lo feci domandare una seconda volta, mi sfilai gli short e scostai gli slip, il mio cazzo fece capolino in tutto il suo splendore, 21 cm di carne dura, lei lo guardò, lo impugnò, lo strinse, lo maneggiò per qualche minuto e alla fine lo assaggiò, paradisiaco, spompinava meravigliosamente, si vedeva che era molto pratica della cosa, e poi mi disse: Niente male, me lo aveva descritto bene il bel Renè, si perchè lo sò che vi siete segati insieme parecchie volte, porcellini. Alchè mi sembrò di sciogliermi nella vergogna, diventai paonazzo o forse violaceo, ma lei mi rincuorò, Non temere, mi disse, adoro i ragazzi che si segano tra loro e che magari fanno anche altro. E io, Del tipo? Mha, che si sponpinano, e magari poi si inculano a vicenda. O cazzo, o mamma mia, questa è una ninfomane pervertita, penso, ma la cosa mi eccita ancora di più, voglio proprio vedere dove vorrà arrivare. Mentre si struscia il cazzo tra le tette arriva il bel Renè, con in mano una bottiglia di champagne e tre flutes ghiacciati, istintivamente cerco di nascondermi alla vista, ma lui mi incoraggia, Dai, fagli vedere di pasta sei fatto, continua, intanto preparo l'atmosfera per la festa. Struscia e struscia, stavo già quasi per sborrare, così decido di interrompere momentaneamente le effusioni per bere un pò di quello champagne così invitante, dopo il terzo flute si era già un pò allegri, strano perchè normalmente reggo bene l'alcool, ma chi se ne frega, è la mia festa, ho qui una fighetta da chiavare e mi sto a fare problemi? Lei però si dedica a lui, lo spoglia, lo succhia, lo tocca, lo strizza e, alla fine dopo essersi tolta gli slip, lo cavalca, ogni tanto mi guarda e sorride, io come un pirla me ne rimango seduto a guardare con il cazzo extra duro, ogni tanto me lo meno, giusto per dare a loro un sgnale, Ehi ci sono anchio... Dopo qualche minuto di cavalcata lei mi fa cenno di avvicinarmi, e mi sussurra: Dai, ora tocca anche a te, cacciamelo tutto in culo, senza paura, dai che ne voglio sentire due contemporaneamente. E chi si lascia scappare l'occasione? Pronti via, con un colpo secco sono dentro di lei, pensavo di incontrare un minimo di resistenza, ma così non fu, scivolo dentro come niente, era la prima volta che cavalcavo in tre, sim prova una strana sensazione, sentire un altro cazzo che si muove, separato solo da una piccola barriera di carne, pochi colpi e la cavalcata aveva trovato il ritmo giusto, così da non intralciarci a vicenda, lei mugulava, gridacchiava, si sbrodolava come una maiala, ma ci incitava anche a continuare, a non smettere mai, lui era ormai andato, non si capivano neanche le frasi smozzicate che pronunciava, ed io invece, cercavo di mantenermi lucido per prolungare quanto più possibile quella inculata da oscar, ma, ahimè, non fu affatto facile, anzi, a dire il vero dopo pochi minuti le inondai quel bel culetto di sborra bollente, incurante del fatto che lei mi incitava a non smettere, potevo forse controllare la situazione fino al punto di decidere quando sborrare? No, certamente no. Così, sentii lei irrigidirsi, cominciarono le contrazioni, sia anali che della fighetta, butto indietro la testa, a momenti ci rimetto il naso, e con un ululato la sentii godere come una pazza, la cosa che mi stupì di più fu che il bel Renè non si lasciò andare anzi, quando lei si sollevò lui era ancora ben in tiro con il cazzo fradicio di umori, leim prese un asciugamano e si terse il sudore sulla fronte e sul seno, poi girandosi verso di me mi disse: Ora vieni qui e fammi eccitare di nuovo, leccami la figa!! Lo disse in modo così perentorio che non potei rifiutare, mi stesi a fianco di Renè, proprio all'altezza del suo grosso cazzo, e comincia a leccare quella figa ancora fradicia di umori, le leccai le grandi e le piccole labbra, le succhiai la clito ben in mostra, quasi un piccolo cazzetto, e lei ricominciò a mugulare, a gemere a sospirare, sentii una mano che mi accarezzava il culo che era ben in mostra data la posizione, non era certo lei, era Renè, che ancora ben eccitato voleva fare uno dei giochini che facevamo quando eravamo soli, non mi tirai certo indietro, non era la prima volta che mi toccava il culo e lo penetrva con le dita e che mi leccava il cazzo, ma, questa volta mi sembrava diverso, era troppo infoiato per limitarsi, ed infatti, poco dopo, avvicinò la sua faccia al mio buchetto e cominciò a slinguarlo, leccando ed infilando la lingua, alternando con due o tre dita, allargandolo e lubrificandolo, poi, si alzò e si avvicinò, lo lasciai fare, mi ero eccitato di nuovo, anche se il cazzo mi faceva un pò male dopo la cavalcata precedente, sentii la sua cappella puntata sul mio buchetto, che spingeva, lieve ma ferma, cercai di non ostacolarlo, anzi la posizione era quella giusta, sentii la prima penetrazione di qualche centimetro, non faceva male, anzi, sentivo un calore che saliva, allora allargai quanto più possibile le natiche, lui fece scendere ancora della saliva sul suo cazzo e sul mio buchetto, lei allora si alzò di scatto e mi allargò le natiche con le mani, lui spinse ancora un pò, era dentro almeno per metà, sentii lei che gli diceva: Dai infilalo tutto, vedrai che questa troia godrà come una pazza... E io: Si dai fammelo sentire tutto, inculami ti prego. E lui spinse fino alle palle, avevo 20 cm di cazzo nel culo, cominciò piano piano a muoversi, sentivo lo sfregamento della carne, ma sentivo anche il mio cazzo farsi di granito, lui però non aveva ancora goduto, quindi l'inculata non durò a lungo, sentii il suo cazzo che si gonfiava, sembrava dovesse dilaniarmi tanto era diventato grosso, pochi secondi e un getto di sborra calda si riversò in me, la setii bene distintamente, ad ogni getto un sussulto, poi, la calma, la pace, per lui, io però non ero sazio, avevo il cazzo dolorante da tanto era duro, lo presi in mano, ero appoggiato su di lui, lei si mise davanti e cominciò a succhiare, 10, forse 20 secondi, e le riempii la bocca, ero veramente svuotato, lei rideva, lui pure, ed io? Io chiesi che cazzo avevano da ridere? Ridiamo, rispose lui, perchè hai brillantemente superato la prova, ora, se vuoi puoi unirti a noi, nelle feste e negli spettacolini che teniamo per pochi intimi, sono tutte brave persone, normali, o quasi, a volte si uniscono a noi, cercando attimi di felicità e appagamento che nella normalità e quotidianità non trovano, ti ho coltivato per tutto questo tempo, ora non mi deludere, unisciti a noi e godrai come un pazzo.

Insomma, il bel Renè me lo ha messo in culo due volte, una fisicamente e una moralemnte, ora però mi diverto veramente, anche se la gente e i vecchi amici pensano che io sia una specie di pervertito che va con donne e uomini.


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