i racconti erotici di desiderya

Frammenti di realta .. desideri di un voyeur


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Oggi finalmente dovevamo incontrarci. Gino e Lea li avevo conosciuti solo sul web, avevano risposto ad una mia inserzione. la voglia di trasgredire era simile quindi l’appuntamento oggi davanti ad un centro commerciale. non era un orario in cui ci fosse molta gente, così dalle indicazioni fornitemi ho identificato subito Gino ma non vedevo lei, ci siamo presentati e lui mi ha detto che Lea ci osservava poco lontana e che se il gradimento era reciproco avremmo dovuto seguirla. ora la vedevo anch’io più sexi di quanto immaginavo. dopo un’impercettibile cenno d’intesa lei entrò nei locali del supermarket e noi dietro di qualche metro. arrivata in una corsia deserta, Lea con il pretesto di cercare un prodotto si abbassa e apre le gambe, un tuffo al cuore. sembra senza niente, poi con lo stesso pretesto mi avvicino e vedo che ha un minuscolo perizoma color carne trasparente, sono quasi ipnotizzato. il colpo di tosse del marito ci avverte dell’arrivo di qualcuno e lei si ricompone immediatamente, rimasti nuovamente soli io rimango giù lei mi si avvicina dandomi le spalle e si china con il busto in avanti divaricando un po’ le gambe e offrendosi completamente da dietro al mio sguardo … per poco però perché di nuovo stava arrivando gente quindi con un sorriso si è avvicinata e mi ha detto ”mi aiuti a cercare un paio di sandali?”.

Arrivati al reparto scarpe da donna ha preso due otre modelli e si è seduta su uno gabellino adatto alle prove, io inginocchiato davanti a lei e il marito faceva da guardia; così con la scusa di aiutarla a provarsi i sandali stavo davanti a lei che oscenamente apriva le gambe dandomi modo di ammirarla per bene, in una occasione mi sono avvicinato così tanto che potevo sentirne il profumo. finito questo giochetto per non dare nell’occhio ci siamo spostati nella zona dei camerini di prova anche lì ha scelto un paio di abitini e facendo finta di essere in coppia mi ha chiesto di accompagnarla per darle un giudizio scelto un camerino un po’ nascosto alla vista generale è entrata dopo qualche secondo mi chiesto di entrare e l’ho trovata completamente nuda … quanto avrei voluto toccarmi, tirarlo fuori e menarmelo davanti a lei... ma era troppo pericoloso difatti le ho detto “si trovo che questo ti stia bene ma provati anche l’altro“. sono uscito dandole ancora un’ultima occhiata dopo qualche secondo stessa scena ma ora era appoggiata alla parete del camerino con le spalle alla porta chiusa e una gamba su un seggiolino, con una mano si tormentava un capezzolo mentre con l’altra apriva e chiudeva le grandi labbra mostrandomi completamente la fica aperta. per qualche secondo sono rimasto paralizzato poi lei ha sostituito la mano con il perizoma e dopo averlo passato su e giù sulla fica me lo ha dato facendomi cenno di uscire.

Il marito lì vicino non si era perso una mossa mi viene vicino e mi dice che stiamo rischiando di farci notare così propone di spostarci solo io e lui, lei ci avrebbe raggiunto. usciti dal supermarket ci siamo diretti in un bar del centro commerciale, abbiamo ordinato sedendoci al tavolo, poco dopo è arrivata Lea che ha preso posto di fronte a noi a un tavolo un po’ defilato. già ora era senza mutande e io dal posto in cui ero potevo vedere benissimo ogni qualvolta lei decidesse di mostrarsi,bevendo le consumazioni confido a Gino che non ne posso più dovevo trovare un posto per masturbarmi tanta era ormai l’eccitazione , lui mi dice di avere pazienza che anche per loro è così. Dopo interminabili minuti di dolce sofferenza ed eccitazione usciamo, Gino mi chiede se voglio andare con loro in un posticino che loro già conoscono all’aperto un po’ appartato, non desidero altro , intanto anche Lea ci ha raggiunti alla loro auto , parliamo un po’ e lei accomodandosi sul sedile davanti alza un pochino la gonna sedendosi con una gamba fuori e l’altra dentro , lei continua a parlare e io rimango inebetito a guardarle la fica per fortuna il parcheggio è deserto,vengo scosso dalla voce di Gino che dice “ragazzi se andiamo avanti così facciamo notte“ e Lea di rimando “la colpa è sua non smette di guardarmi e a me piace“; così dicendo chiude le gambe e io mi siedo sul sedile posteriore, da dietro posso vedere che comunque la gonna è su fino all’inguine. ad un certo punto vedo che rallenta e si avvicina a due ragazzi come per chiedere un’informazione sto per intromettermi quando capisco che è un trucco per mostrare Lea agli estranei, infatti io ragazzi come si accorgono del gioco si dilungano in spiegazioni assurde fino a che Lea si ricopre e ripartiamo, finalmente giungiamo a destinazione un boschetto di cespugli dietro a una zona industriale, scendiamo Lea si siede dietro chiude una porta abbassando il finestrino e l’altra la lascia aperta, io e suo marito siamo ai lati opposti,piano piano sbottona la camicetta e libera i grossi seni accarezzandoli e stuzzicando i capezzoli che si induriscono subito a quel punto abbasso la zip lo tiro fuori cominciando a segarmi, ormai ha la gonna all’altezza della vita le cosce divaricate me la sto godendo non so più dove guardare , le labbra semi aperte dove ogni tanto guizza fuori la lingua, i seni con quei capezzoli dritti ed eccitati o le sue mani che accarezzano la fica ormai lucida e bagnata, il mio stato di eccitazione aumenta quando mi accorgo che lei ogni tanto si fissa a guardare il mio pisello ansimando e masturbandosi, Gino si avvicina e lei glielo prende in bocca famelica e vogliosa lui comincia a dirle che è una troia gran pompinara aumentando l’eccitazione di Lea che mugola con il cazzo in bocca toccandosi sempre più velocemente, dopo un po’ lui si stacca lei si gira alla pecorina e cominciano a scopare , sono eccitatissimo e continuo a segarmi poi Gino le dice “guarda che cazzo ti piace farti guardare mentre ti scopo guarda come se lo mena. lo vorresti in bocca... si che lo vuoi un cazzo in bocca e uno nella fica“; così dicendo mi invita ad avvicinarmi fino a che Lea rantolando annuisce e mi chiede di metterglielo in bocca. subito sento un calore tremendo è davvero brava, devo fare uno sforzo per non venire subito

(anche perché dopo tutto quel maneggiare potrebbe bastare un sospiro o uno sguardo per sborrare) lei oramai al massimo dell’eccitazione si tocca mugolando mentre il marito aumenta i colpi. non so per quanto ancora potrei riuscire a tenere anche perché lei un po’ lo succhia, un po’ lo lecca non capisco più niente, poi si stacca pronunciando con voce roca una serie di si e Gino “sborrale sulle guance che sta venendo le piace sentire gli schizzi caldi“. con le mani dirigo la cappella sulle guance appoggiandolo dolcemente è un attimo vengo imbrattandole il viso con il mio seme che cola anche sui seni, a quella vista anche il marito ha un orgasmo violento……



chissà... un sogno che potrebbe tramutarsi i realtà o frammenti di realtà sovrapposti alla mia fantasia ….

Grazie per avermi letto





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Tirreno66 Invia un messaggio
Postato in data: 08/09/2010 21:55:55
Giudizio personale:
favoloso spero che la cosa possa realizzarsi


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