i racconti erotici di desiderya

Due coppie particolari


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Sento il bip del cellulare che mi avverte che un sms è arrivato, lo leggo e sorrido.

“Amore sono in auto, e sto arrivando.”

Appoggio la testa al sedile, guardo fuori le luci delle macchine che passano e ripenso a come tutta questa storia è cominciata. Avevo appena 23 anni quando ho conosciuto Chiara, quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Tre anni di fidanzamento e poi il matrimonio. Chiara è una bella donna, madre esemplare, e perfetta donna di casa, ma a letto un vero disastro. Proviene da una delle famiglie più all’antica che io abbia mai conosciuto. Il padre un vero despota che ha sempre comandato tutti a bacchetta, e lei è cresciuta con dei concetti suoi che se all’inizio uno ci passa sopra, poi dopo le nozze diventa un vero disastro. Era vergine, e come tale è voluta restare fino alle nozze. Tre anni di fidanzamento sono passati con qualche bacio e lievi palpate da sopra i vestiti del seno, altro? zero!! Dopo le nozze speravo in un cambiamento che di fatto non c’è stato. La prima notte di nozze, lei era così tesa che quasi non si voleva spogliare, e allora ho lasciato perdere aspettando che si rilassasse un poco. Ci ho messo tre giorni per poterla sverginare, e con che difficoltà!!un vero disastro. Vestita della sua camicia da notte si è adagiata sul letto supina, ha chiuso gli occhi ed è rimasta immobile. Ho provato di infilare la mia testa fra le sue cosce. Mi ha bloccato dicendo che se la leccavo non mi avrebbe mai più baciato. Impensabile poi farselo prendere in bocca.

“Lo fanno le puttane, e io non sono una puttana!!”

Ho considerato tutto, la cultura dei suoi genitori, il suo essere spaventata. Ho immaginato qualche trauma o esperienza negativa scioccante. Ho dialogato con lei, cercando di capire per quale motivo odiava così il sesso. L’unica cosa che alla fine ho capito, che il suo concetto di sesso era questo:

Serve solo per procreare, quindi tu fai quello che vuoi fin quando io non resto incinta. Tutto qui! Ho pensato di convincerla con discorsi, incazzature, litigate, musi e altro, ma lei niente. Fuori è una donna allegra, bella e simpatica, ma fra le lenzuola una vera disgrazia. Dopo due anni è rimasta incinta, e allora la sua disponibilità a farsi scopare è diminuita col crescere della pancia e il massimo è stato quando durante un controllo è emerso che aveva anche un problema all’utero e che dopo il parto ovviamente cesareo, sarebbe stato asportato. Partorita nostra figlia Lucia, e asportato l’utero per lei è stato un momento di grande svolta. Mi aspettavo un cambiamento ma si è rivelato il peggiore che potessi immaginare.

“Adesso che non posso procreare il sesso fine a se stesso non lo voglio più fare. Io mi limito a far crescere nostra figlia, ma tu stammi alla larga. Se vuoi puoi avere tutte le donne che vuoi, io non ti dirò niente, a patto che sei discreto e che non le porti in casa.”

Ci ho messo un mese a rendermi conto che non scherzava. L’ho minacciata di divorziare, ma è stato anche peggio.

“Di che ti lamenti? puoi fare quello che vuoi, io non ti limito in niente, ma non divorzio, per me il matrimonio è uno e basta. Puoi andare con le altre, ma con me niente. “

Alla fine mi sono arreso. Ho una moglie frigida!

A ventisei anni sentirsi dire così dalla donna che ami ti spezza in due. Per un po ho cominciato ad andare a puttane. Era l’unico modo per sfogarmi, ma poi non mi divertiva più, troppo ripetitivo e meccanico, e molto dispendioso. Ci va aggiunto che poi io lavoravo in banca come cassiere. Una mattina un rapinatore mi ha puntato una pistola alla tempia intimandomi di consegnare i soldi. Sono rimasto stordito e scioccato al punto tale che il vecchio direttore mi ha raccomandato per essere trasferito al nuovo centro contabile della banca. Il nuovo incarico non era male. L’ufficio, da poco creato all’epoca era composto da un capo e io. Oggi lo comando io e ho sei persone che lavorano con me. Il lavoro era semplice e tranquillo, l’unica cosa che dovevamo fare erano i corsi di aggiornamento periodici. È stato un pomeriggio che mentre andavo ad un corso quando in una strada poco trafficata ho incontrato una donna che con la vettura in panne mi fa cenno di fermarmi. La guardo per un attimo, bellissima! Alta, con dei jeans attillati che ne modellavano un culo da infarto e due tette strette e alte che cercano di vincere la resistenza del bottone che tiene chiusa la camicetta.

“Mi aiuti la prego, si è fermata e non va.”

Vedo del vapore uscire dal cofano, lo apro e trovo un tubo del radiatore rotto, con l’acqua che esce. Le offro di accompagnarla lungo la via dove so esserci un meccanico.

“Devo andare ad un corso, e non posso aiutarla diversamente.”

“Beato lei che ci va, io pure doveri andare ad un corso, ma fra la macchina rotta il meccanico con tutto il tempo che perderò credo di averlo perduto.”

La guardo, è decisamente bella. Le chiedo dove si tiene il corso e lei mi dice l’indirizzo della sede centrale della banca dove lavoro io. Scoppio in una risata, lei mi guarda stupita e le spiego che dopo la sosta dal meccanico andremo insieme al corso. In due parole scopro che lei lavora in una sede periferica, e immette i dati nel computer quello che poi io elaboro.

“Mi chiamo Giorgio.”

“Piacere Cristina.”

Lasciamo le chiavi al meccanico, che ci dice che per oggi non è possibile la riparazione ha troppo lavoro da finire, ma ci assicura che andrà a prendere al vettura e domani sera sarà pronta. Arriviamo al corso cinque minuti prima che inizia. Ci sediamo vicini, e le tre ore passano veloci, e in sua compagnia decisamente belle. È simpatica, allegra e con una carica di ironia veramente unica. Mi offro di accompagnarla a casa e quando la lascio mi dispiace un poco. Ci scambiamo il numeri di cellulare e l’indomani mattina appena sono in ufficio le mando un sms di buongiorno. Lei mi risponde e lentamente durante la giornata è un continuo scambiare di messaggi. Alcuni sono di lavoro, mi chiede dei consigli, altri puramente personali, nei quali ci chiediamo notizie personali. Durante la pausa pranzo la chiamo e le comunico che il meccanico mi ha detto che la vettura è pronta.

“Spero che quando andrai con tuo marito a riprendere l'auto non ci siano dei problemi."

"Se aspetto lui allora faccio prima ad andare a piedi. Per lui esiste solo la sua impresa edile e il calcio, meglio la sua squadra del cuore, tutto il resto è relativo e passa in secondo piano, se poi riguarda me anche in terzo piano o giù di lì."

Mi offro di accompagnarla, e all'uscita dal lavoro sono lì e lei arriva bella come non mai. Appena dentro la vettura la guardo e mi sembra bellissima. Lei nota lo sguardo e dopo un sorriso si mette a parlare chiedendo di me, le racconto in breve la mia vita e lei mi fa un sorriso ironico.

"Sei così gentile premuroso che mi lasci stupita, non ci sono abituata a tutte queste attenzioni. Come faccio a sdebitarmi?"

"Vieni a cena con me."

Lei ci pensa un momento.

"Va bene ma deve essere mercoledì lui non c'è, va alla partita e va via nel pomeriggio per tornare il giorno dopo. Mi devi portare in un posto fuori mano, dove non ci conoscono."

Accetto e lei mi lancia un bacio con le mani. Da quel momento mi sembra che i giorni non passano più. Ci continuiamo a scambiare interminabili messaggi, arrivando a desiderare che mercoledì arrivi presto. La sera fatidica l'aspetto nel parcheggio di questo centro commerciale, quando arriva ho un colpo al cuore. Bella, elegante, indossa un leggerissimo abito nero elasticizzato che le copre appena meta busto superiore, e arriva a mala pena a metà coscia. Quando sale le si vedono le autoreggenti e le scarpe con un tacco da capogiro. L'osservo estasiato, lei sorride e mi chiede se sono soddisfatto di quello che vedo.

"Accidenti! sei bellissima! se do retta al mio istinto ti salto addosso subito, mi farai impazzire tutta la serata ad ammirarti."

Lei mi guarda con un sorriso carico di aspettative.

"Spero che non ti limiterai solo a guardare. Mi aspetto un dopo cena da ricordare per tanto tempo."

Ci allontaniamo velocemente. Ho prenotato in un posto lontano, ne ho sentito parlare casualmente. Una volta mentre ero in bagno un collega lo indicava ad un altro, dicendo che il quel particolare agriturismo, dopo cena, si poteva affittare una camera, senza documenti, bastava farla aggiungere al conto della cena. La cena è tutto un continuo scambio di occhiate. Per non impazzire le chiedo di lei e suo marito.

" Pietro è un marito come tanti, innamorato solo di se stesso. Ero la sua segretaria, fra di noi ci sono venti anni di differenza, e poco dopo che lavoravo per lui mi chiese di sposarlo.

“Ti faccio fare la vita da regina.”

Mi aveva promesso, e su questo potrei dire che ha mantenuto la sua promessa, ma sapessi quanto costa vivere in questa reggia dorata. Per lui io sono solo una bella figa da esibire quando va alle cene con i politici con cui è ammanicato per ottenere i lavori più importanti per la sua ditta edile. Se fosse necessario mi farebbe scopare da tutti loro pur di avere un buon appalto. Nel sesso poi è un vero egoista. Mi scopa quando vuole, incurante di dove sono, cosa faccio, e se ne ho voglia o no. Mi infila dentro il suo cazzo abbastanza grosso e poi mi pompa con foga, fin quando viene. Che io abbia goduto o meno, non glie ne frega nulla. Ero vergine quando l'ho sposato. Lui, la prima notte di nozze mi ha scopato senza nemmeno togliermi il vestito. Lì, sul letto a gambe aperte senza nessuna preparazione o delicatezza. Tre colpi ed era tutto dentro di me. Mi ha fatto un male da morire. Ma lui non se ne preoccupato. Dopo mi ha lasciato lì ed è andato a bere con gli amici che aveva invitato nel bar dell'hotel. Ho immaginato che prima o poi mi avrebbe sfondato il culo, quindi mi sono sempre tenuta a portata di mano un tubetto di lubrificante e ti assicuro che ho fatto appena in tempo e metterne un poco che lui era entrato tutto dentro facendomi male lo stesso. Ultimamente dopo aver scopato con lui, quando andavo a pulirmi in bagno mi mettevo due dita dentro e mi masturbavo, ma questo non faceva che accrescere la mia frustrazione. Per motivi puramente di convenienza mi ha fatta assumere nella banca. Così che possa gestisce le operazioni della ditta di mio marito e ne controllare tutto quello che gli può interessare in campo economico e fiscale."

Mentre finisce la frase e sorseggia del vino, vede che la coppia vicino a noi ha ricevuto il conto, e lei nota che l’uomo oltre alla ricevuta prende una chiave, mi guarda in cerca di una spiegazione che le do immediatamente.

“In questo posta oltre al cibo puoi chiedere una camera insieme al conto.”

Lei mi sorride e con fare allusivo mi guarda.

“Chiediamo il conto? Ho ancora molta fame, ma di te.”

Cinque minuto dopo siamo in camera. Ci spogliamo rapidamente e io resto basito dalla sua bellezza. La faccio adagiare sul letto e la bacio con passione. Scendo lungo il suo corpo, le succhio i seni, mordo delicatamente i capezzoli e lei geme di piacere. Da tempo non mi capitava di godere del piacere di eccitare una donna, e allora voglio farlo bene. Lei dopo aver assaporato un po del mio gioco si rigira e senza esitazione infila tutto il mio cazzo in bocca. Lo succhia, lecca, se lo gode facendolo strusciare sia sul viso che sul petto e poi di nuovo in bocca. Lo adora!

..sssiiii …mi piaccee daiii leccamiii…oraaa vengoooo…

Un primo orgasmo, la fa trema tutta e io le lascio assaporare il piacere che sta provando memore del fatto che con il marito non ha quasi mai goduto. Sono eccitato, mi sto godendo una femmina e non la devo pagare, lo fa per il piacere e non per soldi. Mi trascina su di se.

..daiii…tiii prego scopamii..non ne posso piùùùù … ti vogliooo…

Inarco il bacino, appunto la cappella fra le fradice labbra della sua farfalla e spingo dentro. Entro lentamente, le lascio assaporare il piacere della penetrazione e lei inizia a godere sempre più. Quando sento la punta battere il fondo lei gode.

……ooooohhh…ssisiiiiii…..oorrraaaa!!!!...VeeNNNGGOOOOooo..

Trema scossa dal piacere, mi abbraccia forte stringendomi a se, piange. La guardo, mi bacia.

“Mi fai impazzire. Non ho mai goduto così tanto, ti prego continua.”

La scopo per un tempo indefinito. Perdiamo il conto di quante volte lei è venuta, e quando è stato il mio momento mi ha stretto le gambe dietro la schiena facendomi venire dentro di lei.

L’ho inondata!

Era da tempo che non godevo a pelle dentro una donna. Siamo rimasti abbracciati per un tempo lunghissimo. Così è cominciata la nostra storia. Siamo andati avanti per diversi mesi. Ogni volta che lui andava alle partite, io e lei andavamo a scopare in qualche albergo, facendola passare per mia moglie. Dopo un anno, eravamo di nuovo in quel agriturismo dove l’avevamo fatto la prima volta e festeggiavamo il suo compleanno, avvento sei giorni prima, quando si siede vicino a noi una coppia. Io li riconosco subito, lei è la direttrice del personale della nostra banca, lui il tecnico della ditta che ha in appalto la manutenzione di tutti i nostri computer. Appena tre giorni fa è venuto nel mio ufficio a installare un sistema nuovo. Lo conosco bene, si chiama Mario, mentre lei è Flavia, una donna molto bella, che a volte ci fa lei stessa il corso di aggiornamento, e quasi tutti i maschi della banca almeno mentalmente l’hanno ingravidata. Faccio un semplice gesto del capo e Cristina annuisce, pure lei l’ha riconosciuta, mentre non sapeva di lui. Per un attimo si fa prendere dal panico, ma io la tranquillizzo, se noi siamo una coppia clandestina, lei non è con suo marito poi che io so chi è lei. La coppia si rende conto di noi, ma ci ignora come noi ignoriamo loro. Al momento del conto vedo che anche loro hanno una chiave, e salendo sopra resto un attimo a spiare dalla porta per vederli entrare nell’appartamento di fianco a noi. Da quel momento le due donne incominciano a lodare i rispettivi amanti. Se la mia urla di piacere l’altra dall’altra parte del muro risponde con altrettante grida in un gioco che ci coinvolge entrambi. Passano alcuni giorni e un pomeriggio Cristina e Flavia si incontrano nella Città Marcato. Per un attimo si guardano senza dire nulla poi una risata scioglie quell’attimo di tensione.

“Allora si mangia bene nell’agriturismo?” – chiede Flavia.

“Certo e poi si digerisce meglio” – risponde Cristina.

Si siedono ad un bar e dietro due caffè incominciano i loro racconti. Prima un pò sul vago, poi lentamente, come se fossero amiche da sempre scendono sul personale e intimo. Cristina spiega in breve come sia nata la nostra storia e di come ci amiamo e soprattutto ci piace godere.

“Si, l’ho sentito che ti ha fatto impazzire.”

“Nemmeno il tuo ha scherzato, urlavi come un animale scannato!”

Ridono, poi Cristina chiede a lei della loro storia.

“Mi sono sposata che avevo appena 26 anni. Lui era il mio professore di Giurisprudenza all’Università. Giulio, ha venti anni più di me. Ero la sua assistente dopo la laurea, e ne ero innamorata pazza. L’ho sposato contro tutto e tutti. I miei genitori non volevano, ma io non ho ascoltato nessuno. I primi dieci anni ci sono volati via senza che quasi ce ne accorgessimo. Lui è un marito meraviglioso, dolcissimo, premuroso e attento a ogni mia esigenza. A letto non è un super, ma mi ha sempre portato al piacere con le sue carezze e la sua bocca. Mi fa morire quando mi lecca. Poi lui ha avuto un grave problema alla prostata, e le sue erezioni sono diminuite fin quasi a scomparire. Inoltre dopo dieci anni io volevo un figlio, ma lui mi ha detto di essere completamente sterile. Ci sono rimasta malissimo, e per un po i nostri rapporti si sono raffreddati. Poi lentamente ho capito che non era giusto che lui pagasse per un fatto naturale che lo penalizzava e allora abbiamo ripreso a godere insieme. Il nostro rapporto però era cambiato. Le sue erezioni erano quasi nulle, ma lui compensava benissimo con mani e lingua. Poi casualmente una sera a casa di amici si finì sul discorso del tradimento. Io ribadivo che non era possibile amare un uomo e poi tradirlo. Era inconcepibile per una donna godere con un altro che non fosse il proprio uomo. Lo dissi con tale convinzione che lui ne rimase colpito. Per tutta la serata mi osservò pensando a come sarei stata con un altro maschio e questo gli procurò una discreta erezione. A casa poi nel nostro letto mi fece sua come non capitava da anni. Era eccitato all’idea di me con un altro. Rimasi stupita, ma non feci domande. Per un po non disse nulla ma poi lentamente questa sua fantasia emerse e fu sempre più presente nei nostri momenti di sesso. Lui era impazzito al solo pensiero di sapermi fra le braccia di un altro. Io ero sconvolta, ma lo assecondavo per farlo godere e sentire bene, mentre dentro di me ero impaurita da come avrebbe potuto rovinare tutto un simile pensiero. Con la sua preparazione e attenzione ho vinto il concorso per diventare legale della banca. Ben presto sono diventata responsabile della sezione informatica e quando la banca ha iniziato ad digitalizzare tutte le operazioni io mi sono ritrovata a gestire la modernizzazione del sistema. È così che ho conosciuto Mario. La sua azienda si è aggiudicata tutta la sezione informatica e la relativa manutenzione di mezzi e programmi. Come hai visto è un bell’uomo, discreto e molto riservato. È vedovo, la moglie è morta nel dare alla luce sua figlia. Per lui è stato un colpo durissimo, si è buttato a capofitto nel lavoro. Per i primi tempi non c’era che un normale rapporto lavorativo, poi lentamente è subentrata una certa confidenza, e da un caffè ad un breve pranzo di lavoro ne è nata una vera amicizia. La sua corte discreta mi ha lusingato fin da subito. Era piacevole ricevere le sue attenzioni, e poi una volta in ascensore mi sono involontariamente appoggiata lui e ho sentito premere fra le mie natiche un vero palo di carne durissima che mia ha fatto letteralmente bagnare le mutandine. Ne ero rimasta così sconvolta che anche la sera mia marito se ne accorto e poi che fra di noi non ci sono segreti gli ho detto il motivo del mio turbamento. Eravamo a letto. E lui ha avuto una erezione non fortissima, ma sufficiente per farmi godere Mi ha scopato con calma e passione fino a godere dentro di me con una sborrata appena percettibile. Sono rimasta sconvolta da un simile evento. Non era possibile che avesse una erezione nelle sue condizioni. Ero rimasta veramente impaurita per la sua salute ero convinta che avesse assunto dei medicinali pericolosi, invece lui mi ha giurato che era solo dovuto ad un pensiero che lo aveva eccitato. Io con un altro! Da quel momento mi ha spinto a frequentare Mario assiduamente. Impazziva al solo sapere che eravamo insieme. Mi ha chiesto di essere sua. Io mi sono opposta, ma lui è stato irremovibile. Lo voleva con tutto se stesso, ma ad una sola condizione che la cosa fosse avvenuta a casa nostra, per non dare alito a nessun sospetto. L’occasione l’ha creata lui dicendomi che si sarebbe assentato per due giorni per un convegno. Io ero turbata al solo pensiero, ma dentro di me lo volevo pure io anche se il fatto che lui lo sapeva mi sconvolgeva. Ho invitato Mario a cena da me, e mi sono preparata a dovere. Abito nero elasticizzato appena sopra il ginocchio e calze auto reggenti con pizzo, string micro e un reggiseno a balconcino che esaltava il mio seno. Lui si è presentato in giacca e cravatta. Abbiamo incominciato a cenare poi a metà della serata mi ha stretto fra le sue braccia e io non ho capito più nulla. Mi ha baciato con impeto e passione. La sua lingua è entrata prepotentemente dentro la mia bocca e ha cercato la mia intrecciando una danza di piacere unico. Poi ho portato una mano in basso e ho sentito il suo cazzo durissimo premere contro la stoffa dei pantaloni. Era duro e molto consistente, niente a vedere del cazzo di mio marito appena barzotto. Un bel cazzo veramente duro. Dopo aver limonato un poco in salotto ci siamo trasferiti in camera nostra e lui mi ha spogliato lentamente. Quando ho lasciato cadere il mio reggiseno lui era già nudo e ho ammirato la colonna di carne durissima che avevo appena sentito e che già mi stava facendo bagnare fra le gambe. Mi ha disteso sul letto e si è infilato fra le mie cosce aperte. La sua lingua è scesa verso il basso per leccarmi, ma io l’ho trattenuto stringendo il suo viso fra le mie mani.

…no…nooo ti..tiii pregooooo…prendimmiiiii..è da tanto che voglio sentire un cazzo che mi sfondaaaaaa….sssi lo vogliooooooo……

Dopo un attimo di esitazione è risalito lungo il mio corpo e quando ho sentito la punta scivolare lungo il taglio della fica ho aperto le gambe per riceverlo meglio dentro di me. Ha dato una breve spinta ed è scivolato tutto fino in fondo. Mi sentivo aprire, scivolava lungo le pareti della mia vagina che si dilatavano come mai prima d’ora nel sentire quel palo entrare deciso e duro fin quando non ha sbattuto la punta in fonda procurandomi il primo orgasmo. Ho goduto in maniera sconvolgente e bellissima.

…….ss.siiii…. vvVVEENNGGOOOOooooooo!!! … VENGOOOO!!!....

Tremavo dal piacere che mi stordiva. Non ero abituata a sentirmi dilatare e aprire e sfondare così da un maschio possente e duro. Da quel momento non ho mai smesso di godere. Per tutta la notte mi ha scopato con impeto e passione sfondando e inondando tutti i mie buchi. Si, lo ammetto, con lui mi sono lasciata andare ad ogni piacere incluso quello anale che non avevo mai fatto nemmeno con mio marito, per non parlare del piacere di sentirlo arrivare nella mia bocca. Una vera delizia! Quello che non sapevo che mio marito aveva fatto installare, per motivi di sicurezza un sistema a circuito chiuso che ha ripreso tutto e non ti dico quanto piacere ne ha ricavato quando è tornato e mi ha mostrato le riprese di tutto quello che avevamo fatto noi due. Per un momento ci sono rimasta male, poi ho capito e da allora non mi faccio più scrupoli se non quello di essere discreta quando usciamo a cena fuori. La sera che ci avete visti festeggiavamo un anno insieme, e mio marito ci ha costretto ad uscire cena e relativa scopata. Naturalmente la mio rientro gli ho raccontato tutto lui ne ha goduto a suo modo. Dopo tre mesi che avevo intrapreso la relazione con Mario, una sera che era a cena casa mia, mio marito è entrato mentre noi stavamo scopando. Per un attimo il silenzio ha regnato assoluto. Lui ci ha esortato a continuare, che non ci avrebbe dato nessun fastidio, voleva solo vedermi godere. Mario mi ha guardato e vista la mia tranquillità a ripreso a farmi godere. Da quella sera lui viene e va da casa nostra suo piacere. Con mio marito sono anche amici, e lui lo ringrazia sempre del piacere che mi regala.”

Dopo quella chiacchierata Flavia e Cristina sono diventate amiche e lei l’ha fatta trasferire nella sede centrale dove lavoro sia il che Flavia. Per noi le cose sono decisamente cambiate. Ci possiamo vedere sempre, e anche loro spesso prendono un caffè con noi senza destare sospetti. Dopo circa un mese abbiamo organizzato una cena tutti e quattro assieme e ne è venuta fuori una serata sconvolgente. Ci siamo divertiti tantissimo, risate e giochi fra di noi a non finire. Complice qualche bicchiere di troppo le due donne si sono ritrovate abbracciate a baciarsi. Nessun di noi è stato capace di spiegarsi come è successo, ma è successo. Il giorno dopo nell’ufficio di Flavia la cosa si è ripetuta con un immenso piacere delle due donne che da qualche tempo lesbicano fra loro con la ferma volontà di coinvolgere anche noi nei loro divertenti piaceri. Questa sera siamo invitati a casa di Flavia a cena con Mario e Giulio, il marito di Flavia, per questo la sto aspettando in questo piazzale. Eccola, arriva, vedo la sua vettura entrare nel parcheggio e lei sale con me. BELLISSIMA!! ci dirigiamo a casa di Flavia dove ad attenderci troviamo anche gli altri e per tutta la sera ci divertiamo tantissimo e le donne ci fanno impazzire e alla fine io mi scopo anche Flavia mentre Mario scopa Cristina e poi le prendiamo in doppia sotto lo sguardo estasiato di Giulio che avrà scattato mille foto soprattutto di sua moglie mentre gode. Dopo questa serata abbiamo passato tantissimi momenti insieme, fin quando ha deciso di separarsi dal marito il quale non voleva all’inizio concedere i divorzio, ma con la minaccia di raccontare tutte le porcate che lui ha fatto in tema di appalti e soldi versati in nero ha acconsentito di lasciarla libera. Pure il mi sono separato da mia moglie. Non ha voluto il divorzio, ma ha accettato la separazione e adesso viviamo insieme e lei aspetta una figlio da me. Le nostre vite sono diventate molto più belle e ci divertiamo a giocare sempre con i nostri amici che ci regalano sempre momenti indimenticabili di sesso e piacere.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Baxi18 Invia un messaggio
Postato in data: 07/05/2019 15:38:14
Giudizio personale:
che bel gioco di situazioni veramente belle


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