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“d’incanto”: è andata d’incanto.


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Ad un anno esatto che ci siamo conosciuti con P. e S., i miei Angeli...



“D’incanto”: è andata d’incanto.



Ieri sera uno dei momenti più belli è stato quando mi sono ritrovato con Lei, distesa su un fianco, che mi spompinava appassionatamente: le sue gambe lunghe ed eleganti vicino a me, fasciate dalle calze nere setose che le avevo portato la volta scorsa… Mugolava dolcemente mentre Lui la leccava dietro… Non ho perso tempo, non volevo si appropriasse della sua… della sua patata, farfalla meravigliosamente morbida e bagnata che scivolava sotto le mie dita e sotto i miei occhi spalancati… Mi sono portato più vicino. Le ho sollevato la gamba sinistra (quella seta nera e la pelle liscia e profumata mi fa venire ancora la pelle d’oca) mettendole una mano sotto la coscia vicino all’inguine. L’ho aperta bene mentre lei mi avvolgeva la schiena appoggiandosi e accarezzandomi con il collant da sopra, benissimo… era morbidosamente e umidamente rilassata, totalmente abbandonata e offerta ai suoi amanti. Il buco e la fica si vedevano esposti nel loro totale splendore… Lui continuava a scoparle il culetto con la lingua ed io ho iniziato sul davanti… eravamo vicini, molto vicini e lei sotto di noi che si contorceva sempre con il mio cazzone in bocca. –“Ghhh... ghodo… Goodooo… Bravo, MMMHHHH, braviiii… Godoooo… GLAB… AHHMMMMhhh… che bellooo… AH!… bellohhh”-

Poco dopo lui mi ha lasciato il campo libero con la silenziosa scusa di prepararmi il preservativo per il dopo… ed ho continuato da solo. Ero fritto, cotto totale, partito come una troia lesbica in calore… sentivo il Suo piacere e godevo anch’io all’impazzata con Lei sulla bocca e nel cervello… ho continuato fino a farla venire davvero… ed è stato fortissimo, una valanga… mi ha chiuso serrando le gambe, afferrandomi forte per i capelli ma non sfuggendo alla mia bocca, alla mia lingua. Non mi ha staccato ma soltanto afferrato e frenato… Mi è venuta lentamente, inesorabilmente, letteralmente… in bocca… -“HAAH… MMMMMHHHHH, HAAAAH!!!… HAAAAAHHH!!!…“ – … Che piacere immenso, che liberazione per me (cazzo, cervello, fica e corpi vibravano in una cosa sola…) desideravo tanto sentire quell’esplosione, quella frana... Ho continuato piano, molto piano, dolcemente, mentre la sua stretta si allentava poco a poco… mentre si scioglieva di nuovo… baciandole il clitoride, vicino, slinguando intorno, disegnando le grandi labbra, dentro e fuori; l’inguine, le coscie, il buco… CHE SCORPACCIATA, CHE GUSTO DIVINO!!! Lei con la testa rovesciata verso l’alto all’indietro sul bordo del letto… ha preso a succhiare il cazzo di Lui che l’aveva afferrata stretta per le mani mentre stava venendo… il membro le cadeva in bocca dall’alto. Mugolando ha cominciato a succhiare e a mangiarlo…



Oggi mi ha chiamato “amore mio”, al telefono con lui vicino, erano in viaggio per lavoro e lui rideva, per la loro azienda, insieme verso Parma… la cosa non mi dispiace affatto ma non è da prendere sul serio. E’ una manifestazione di affetto giusta come si conviene ad una relazione travolgente che dura da più di un anno… Mi ha detto di provare e riprovare con mia moglie, di tentare ancora, di non cedere perché sono troppo bravo…

Prima di finire a letto abbiamo parlato molto, lei seduta su di me su una sedia, abbracciandomi… in guepiére e calze, il mio pisello si ingrossava, facendoci tante coccole e mangiando il gelato che avevano portato in camera… parlando, che so… anche di politica, di tante cose, di amicizia… Ci sbaciucchiavamo come ubriachi. Abbiamo riso, ridiamo sempre. Lui stava sdraiato in poltrona vicino a noi.



Ho continuato il mio interminabile “pasto” usando anche le dita, rimescolandole l’interno del ventre mentre infoiata succhiava il cazzo del suo uomo… Gemeva forte…

- “Scopami, Pietro, scopami ti voglio sentire dentro… AH!… HAAAH… Pi… pscopami…” -

Rigirandola alla pecorina ho alternato penetrazioni classiche ad altre penetrazioni di lingua. In quella posizione il mio membro si scontrava con la sua cervice… e quando questo accadeva, quando affondavo più forte e con più decisione i mugolii di lei schizzavano ed esplodevano in urla e guaiti… la testa, lo sguardo si voltavano indietro verso di me… Ho pensato di farle persino male, invece era piacere intenso, troppo intenso… Allora le davo tregua, a modo mio… prendendola di nuovo in bocca e con la lingua divorandole il buco… gustoso di un sapore buono, terribilmente porco, quasi ruvido, per poi calare nel lago dolce della sua spacca… e viceversa… i suoi liquidi mi sarebbero potuti uscire dalle orecchie per quanto l’ho scopata dentro… quanto ho allungato la lingua dentro… non capivo più nulla. Più divoravo e più mi piaceva quel fiero pasto… Le mie endorfine erano a mille… ero fuori di me... Mi ha pregato di venirle dentro: “Pietro… AH!… UHAH!… ti piace??? Dimmi che ti piace… ti prego, vieni… ti piac…vieeniii dentro… HUH!… tipprego…Ahhh… AH!… aaahhh… chebbello, HAH!… AH!”- ma in quel modo sarei potuto andare avanti “ore”… ormai ero bloccato in sadico-masochistica sintonia, tanto coordinato da godere da morire di quella che stava diventando quasi la tortura del “non venire”… In quella posizione e in quella alternanza di bocca e cazzo mi stavo insensibilizzando… trascendendo verso la cerebralità assoluta… Troppo, troppo… volevo concludere… volevo venire fisicamente davvero…

L’ho dovuta e voluta rigirare ancora sottosopra mettendole due cuscini sotto il fondoschiena, con le mie mani che le premevano e aprivano le coscie, la sua fica nella giusta angolazione, perfetta, il cazzo che entrava e usciva da solo come guidato dal magnetismo di una calamita. Puntare, premere e scivolare dentro, bellissimo, assolutamente fantastico… Così affondando non solo vedevo ma sentivo distintamente i movimenti interni della sua passera. Mi stringeva a impulsi come fosse una mano e una bocca insieme… mi risucchiava dentro, alzavo la testa e incontravo i suoi occhi fissi sui miei, semichiusi… lo sguardo implorante: -“ Tip-piaceeee???” - e al tempo stesso aggressivo, famelico… la bocca aperta… come una belva pronta a divorarmi partendo dalla testa… non resistevo alla tentazione di baciarla in bocca… era mia… tutta mia… la sua lingua sopra e avvolta alla mia, calda e forte, un turbine di scivolose, decise, intime e bagnate carezze… “Vengo – penso tra me - … ora vengo… sto venendo… Oddio mi sale, sta salendo… siii… piano… piano… ascolta, godi, gustatela, respira… che bello.. assurdamente bello… godo… sono in ballo, ci sono di nuovo... cheffica… è fantastico… respira… AH!… sìììì, salgo… sale!… HAHH… VENGOOOO!!!!…”

Così, tra le sua urla ansimanti e le sue incitazioni, le sono venuto dentro travolto da brividi lungo tutto il corpo, lungo tutta la schiena, dai piedi in su fino alla testa… sconvolto e squassato dal desiderio di vederne il suo, desiderio, finalmente saziato… voleva che urlassi che esplodessi… mi ha abbracciato e stretto… ma non l’ho fatto. Urlerò la prossima volta.

Venire nel preservativo, anche se immerso nel bagnetto caldo e pulsante di una farfalla meravigliosa, non è adatto. Oggi ne abbiamo discusso al telefono e mi ha dato ragione... anche se mi ha cazziato perché l’urletto le è proprio mancato… la prossima volta lo strapperemo via… quel cappuccio. Qualcosa, poi, bisogna lasciare anche alla prossima… le verrò addosso… urlando tutto il mio orgasmo come un maiale, crollandole infine tra le braccia…

Splendida trentenne, donna fantastica… splendido uomo… Lei si firma “la tua mamma della montagna”… e mi ha donato passione, dolcezza e amore. Ci accarezziamo appoggiati l’uno all’altro sul letto con la sua testa sul mio petto, avvolta dal mio braccio… Siamo pronti per la sua e la mia meritata dose di tenerezza del dopo… mentre si torna a parlare, Lui di fronte a noi in poltrona, in tre a sorridere… delle nostre cose, delle altre avventure, di moralità, libri, di investimenti… del lavoro, delle nostre famiglie… come se nulla fosse accaduto. Naturalmente amici in libertà al di fuori dei fatti del mondo...

Siamo fortunati, chissà quale divinità dovremmo ringraziare…

Un bacio.

Pi



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: DrakEva Invia un messaggio
Postato in data: 20/05/2008 23:50:27
Giudizio personale:
Carino.
Piacevole da leggere: complimenti.

Drake


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