i racconti erotici di desiderya

Demonio tentatore

Autore: Fantasypervoi
Giudizio: -
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Quattro metri e due vetrate tra noi.
Osservo le scarpe rosse con i tacchi sproporzionati per la tua altezza, giocare maliziosamente con il pavimento.
Ogni gesto e sguardo, sono un ricordo passionale del nostro ultimo incontro.
La gonna nera, è leggermente alzata sulle cosce, dalla mia posizione privilegiata cerco, di scoprire il tuo intimo e immaginare la tua femminilità.
Conosco ogni parte del tuo corpo, l’ho ammirato e baciato migliaia di volte, eppure, è sempre un desiderio nuovo: l’eccitamento cresce insieme al gioco di sguardi.
Sono appoggiato con la mano che tiene sollevata la testa e improvvisamente un dito si sposta sulle labbra e mima un coito orale.
Guardo i tuoi occhi, riconosco il lampo di piacere e, subito dopo, un cenno d’assenso, le cosce si divaricano facendomi vedere le tue nudità, il mio dito si blocca, quando capisco che non hai messo niente addosso, cerco di concentrarmi per inquadrare le labbra gonfie e madide di piacere, poi, vedo una tua mano sparire sotto il tavolo e scivolare sulla gonna, rialzarla e iniziare un movimento lento che stravolge i miei pensieri, smetto di giocare con il dito e mi alzo m ti faccio un cenno per invitarti a seguirmi, prendo la direzione del sottoscala e con il cuore in tumulto, mi fermo nel magazzino centrale tra le scartoffie.
Il senso di spazio angusto e polveroso, è dimenticato, quando ti vedo arrivare, guardo la camicetta leggermente sudata sotto le ascelle, mentre, senza dire una parola ti pieghi in ginocchio davanti a me e slacci i bottoni dei jeans.
Sento il tocco delle mani sulla pelle e la liberazione che ne consegue del mio sesso dai boxer, è una liberazione dannata.
Il calore della bocca fa il resto, un caldo tepore e la tua testa che aritmicamente segue un suo percorso logico: accarezzo i capelli e punto i piedi spingendo verso l’infinito del pavimento, chiudo gli occhi e mi concentro sulle sensazioni che mi stai dando, riconosco i movimenti esperti di una donna matura e il gioco della lingua, è molto sensuale.
Cerco di pensare a cose frivole per resistere ulteriormente alle tue labbra, ma, ormai, sono al punto di non ritorno.
Stringo i capelli e intensifico la mia penetrazione, m’impossesso della tua bocca come farei con il corpo e sento il calore salire prepotente, le tue labbra si stringono ansiose sul sesso, mentre, le tue unghie infieriscono sulle mie natiche, sento il respiro affannoso, sbuffi come una giumenta: poi, non ricordo altro che piacere, immenso piacere.
Mi sforzo di non urlare.
Lascio che tu finisca di torturarmi l’anima e lascio che il nettare bianco della vita si unisca a te.
Secondi infiniti e tremori intensi, poi, la pace.
Ti guardo alzarti, un sorriso soddisfatto, da donna sicura della propria bravura sessuale, un bacio veloce per farmi sentire il mio sapore e poi sparisci di sopra.
Rimango sconvolto e indolenzito nella mia posizione d’uomo eretto, le gambe hanno smesso di tremare, prendo ancora tempo e fiato, prima di tornare nel mio ufficio a cercare di lavorare come una persona seria.
Dannato demone che stai a quattro metri, ogni giorno un tormento nuovo, ogni giorno una speranza e quel magazzino, ormai così familiare


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