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Cognata o padrona ?

Autore: Shoe_fetish
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COGNATA O PADRONA?

di PEPPE



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La mia padrona, sino ad allora era stata per me una amica di famiglia e soprattutto una amica di mio fratello; il legame con mio fratello era sin troppo forte e destò subito dubbi che rimasero in piedi, fino a quando mi rivelò di avere con lui una relazione da più di un anno. Da quel momento cominciammo una sorta di rapporto telefonico, vista la elevata distanza che ci separava, con telefonate simpatiche e condotte coi toni amichevoli di due amici di vecchia data.

Era tale la tranquillità che in una giornata afosa del luglio 2000, le rivelai la mia passione per i piedi femminili. La cosa le piacque subito e dopo non molto tempo mi spedì alcune foto delle sue dolci estremità ed io per ringraziarla le promisi che la prima volta che ci saremmo visti, glieli avrei massaggiati.

Una sana passione per le estremità delle donne è stata sempre vissuta da me in chiave masochistica e lei, intelligente come la maggior parte delle donne, non ci mise molto per capirlo.

Un giorno in una delle tante telefonate mi chiese se ritenevo il massaggio dei piedi una pratica da servo ed io le risposi di si e che per i suoi piedi le avrei fatto da schiavetto in qualunque momento.

La cosa all’inizio fu vissuta con spensieratezza e il discorso veniva ripreso ogni tanto, anche perché la cosa che più le premeva era diventare mia cognata non certo la mia padrona.

Finalmente arrivò il giorno del nostro incontro, lei indossava un paio di stivaletti neri sin dal mattino e quando finalmente mi mostrò i suoi piedi sentii odori che m’inebriarono….ma su questo mi rimetto ai giudizi di chi è feticista come me…

Nessun contatto riuscii a stabilire, anche perché mi sentivo un po’ di merda verso mio fratello….neanche stessi desiderando di avere un contatto con parti più intime…

Molto tempo più dopo, quando ormai ero rassegnato a lasciar perdere, si presentò la vera occasione. Per una certa ragione, che vi risparmio i dettagli, dovetti offrirle una cena….eravamo soli ed io cominciai a dirle che mi avrebbe fatto piacere prendermi cura dei suoi piedini stanchi, a fine serata.

Chiusi in macchina, si tolse i suoi stivaletti con cerniera e le sue minicalze velate, e poi con grande maestria si passò sui piedi due salviette profumate. Alla fine delle operazioni mi mise i piedi sulle gambe, si accese una sigaretta e mi disse:

"dai peppe…vediamo cosa sai fare!"

Me ne presi cura e a giudicare dal suo sguardo, la cosa piacque anche a lei e l’indomani prima di riaccompagnarmi alla stazione, mi concesse ancora questo onore solo che da pazzo le chiesi se potevo pure baciarli, per ringraziarla. Lei mi rispose:

"certo che puoi, però non capisco cosa ci sia da ringraziare…"

Farfugliai qualche parola e poi, prendendo il coraggio a due mani le dissi:

"perché sei la mia padrona….ed io non sono degno di toccare i tuoi piedi…"

Si fece una risata e la cosa finì lì, con l’odore dei suoi piedi che mi rimase i testa per giorni.

Passò un periodo di tempo abbastanza lungo, durante il quale io divenni il suo servetto e lei la mia padrona….purtroppo virtuale.

Io intanto vivevo la mia vita sessuale e non mi sognavo nemmeno di fare cose simili, con lei mi sentivo a mio agio perché sapevo che era e sarebbe stata sempre, solo una amica.



Lei cominciò, con l’ordinarmi di inginocchiarmi dinanzi a lei per renderle omaggio…sfilò il sabot e io le baciai il piede un po’ sudato e odoroso mentre lei parlava comodamente al telefono.

In macchina poi, ideò un gioco: lei mi faceva annusare uno dei piedi con gli occhi bendati, se non indovinavo quale fosse dei due, me li metteva entrambi in faccia per interminabili venti secondi.

Dopo quella serata, di tanto in tanto ci si ricordava della cosa e si dava la colpa alla massiccia dose di alcool ingerito...sapevamo entrambi che no era così.

Come ogni pazzo masochista, qualche mese fa ebbi la cattiva idea di regalarle il libro di Masoch "Venere in Pelliccia".

Il libro ha risvegliato in lei una tendenza sadica che temo stia uccidendo questo rapporto, anche perché lei come la bellissima Wanda non prova nulla per me, ritenendomi solo un amico ed io purtroppo non sono innamorato di lei, ma sono attaccato a questo "gioco" che mi permette di sfogare un certo istinto fino ad ora represso.

Le mie paure sono fondate perché lei mi sta minacciando di dire tutto a mio fratello, Non so se ci scherza ma la cosa mi fa sentire umiliato perché penso che un rapporto di questo tipo non lo sopporterei,

Adesso per tenerla buona mi fingo divertito all’idea che lei mi descrive nel dettaglio, in cui io vestito da Sissy-Maid mi presento a lei per servirla,

Che fine farò?

Aiutatemi…



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