i racconti erotici di desiderya

Bisogna scoltare le due campane (ultima parte)

Autore: Simpatica
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Lo vedevo un po’ agitato o era una mia impressione??’ forse ero io l’agitata….



Il sacchetto che avevo con me pesava molto e il pensare al suo contenuto mi provoco’ una fitta al bassoventre.



Vederlo agitato, (era forse una erezione quella che avevo visto??), non faceva che aumentare il desiderio; come capita spesso in queste situazioni pero’, subentra un meccanismo morboso di masochismo…. Per questo cominciai a fare tutto con molta lentezza pulendo dove non avevo mai pensato di pulire enfatizzando tutte le mie mosse quasi sapessi che lui sarebbe arrivato e mi avrebbe guardata….



E così fu! Sentii il suo sguardo mentre pulivo le gambe di una sedia. (ma c’era sempre stata questa sedia in questo ufficio???? Mah!).



Ero chinata in avanti e il grembiule, lo devo ammettere, faticava a non esplodere per la pressione dei miei seni… lo sguardo lo sentii su di me nell’esatto momento in cui, china, mi chiedevo quanto tempo ci avrebbe messo ad arrivare….



Ed eccolo li, in piedi sulla porta con questo sguardo perso nella mia scollatura…. Un bambino pescato con le mani nella marmellata!!! Mi sorpresi a sorridere e il suo essere imbarazzato, il suo arrossire per essere stato colto in fragrante, mi fece tenerezza. Avei voluto prenderlo subito tra le mie braccia e permettergli di infilare quel suo naso un po’ “importante” nel solco dei miei seni…..ma mi precedette dicendo, tutto d’un fiato, che non potevo mostrarmi in quel modo e che avrei potuto averlo sulla coscienza il suo infarto…. E poi mi disse se pensavo di aspettare la fine dell’anno con il reggiseno che indossavo!!!



Accidenti….. e li il fuoco mi invase! Avevo le cosce di nuovo bagnate…. Ma come era possibile che mi facesse questo effetto? Non era certo il primo uomo che sarebbe “entrato “ nelle mie grazie dopo la mia separazione… c’era stato Antonino che non era niente male ma non mi aveva certo fatto questo effetto!



Ma la voglia di essere posseduta da quell’uomo era così forte che mi ritrovai a rispondergli:



“Non è carino sbirciare nella scollatura delle signore, diciamo che non è fine, anche se fa sempre piacere sapere di essere ammirate ed apprezzate. Nessuno poi ti ha detto che sarà questo il reggiseno che indosserò l’ultimo dell’anno. Se mi lasci finire, come da promessa, farò la sfilata”



Ma come ero riuscita ad essere così calma?



Lasciato l’ufficio mi dovetti sedere sulla sedia e fare forza su me stessa per non accelerare i tempi e rovinare tutto con un gesto inconsulto come una masturbazione…



Finii di fare quello che dovevo e poi mi ritirai in bagno per cominciare a prepararmi…. Oddio!! L’eccitazione e l’attesa passata durante la settimana mi avevano fatto dimenticare una cosa FONDAMENTALE!!! La ceretta!! Ed ora? Cosa potevo fare? Mi sembrava di avere un barboncino in mezzo alle gambe!!! Stupida, stupida, stupida mille volte! Va bene. Niente panico! Non era il caso di perdersi per un dettaglio del genere. Bisognava vedere il tutto in senso positivo, erotico… poteva essere un bene, forse.



Mi guardai nello specchio e vidi ciò che mi aspettavo; lo sguardo era di chi ardeva dal desiderio di una buona e sana scopata… sarebbe bastato e al diavolo tutti i peli di questo mondo!



Cominciai la vestizione. Per prima cosa le calze… le avevo acquistate tempo prima e mai indossate.. autoreggenti con riga, uno schianto! Ci misi un pochino per mettere la riga ben dritta visto lo spazio limitato che avevo a disposizione… il completino che avevo preso era un vero bijoux… nero, a balconcino o meglio, come mi aveva fatto notare la commessa, un alza-seno (come se ne avessi avuto bisogno!!). l’effetto era magnifico! L’alza-seno arrivava giusto all’inizio delle areole facendo intravedere i capezzoli che nel frattempo sembrava si fossero già preparati a ciò che li aspettava.



Il perizoma sempre nero con questa losanga rossa che attraversava il triangolino di stoffa longitudinalmente creava quel vedo non vedo che desideravo ci fosse…. Si, niente male.



Ora arrivava la parte più difficile in assoluto…. Dovevo uscire da quello che sembrava il mio bozzolo ed avventurarmi in quelle stanze fino ad arrivare all’ufficio “dei desideri”; ce l’avrei fatta? Non lo so….



Fatti coraggio!! In fin dei conti non stai andando al patibolo ma a raccogliere “la mela” del peccato…



Uscii dal bagno e mi avviai verso l’ufficio di Bruno.



Una volta arrivata li bussai e ad un invito ad entrare da parte di Bruno, oltrepassai la soglia di quello che speravo sarebbe stato il luogo del godimento assoluto…. E non mi sbagliavo!



Entrai con una sicurezza che non sentivo completamente e dopo scambi di parole di circostanza iniziai la mia sfilata…. Feci in modo che vedesse tutto per benino dopodichè mi accomodai sulla sua scrivania con una coscia appoggiata al piano della stessa…



Vampate di calore attraversavano il mio corpo ero pronta!



Quello che accadde successivamente lo ricordo come un sogno… lui che cominciò a toccarmi per mettere a posto la peluria che usciva dal perizoma (accidenti!!) e le sue labbra incontrarono le mie…



A quel punto tutti i miei freni inibitori andarono a farsi benedire e persi il controllo non solo del mio corpo ma anche della mia mente! Ricordo di aver pronunciato frasi del tipo “ Siii dai continua, succhiami, fammi sentire maiala e troia come veramente sono” “Prendimi, fammi godere, fammi sentire donna”.



Nel momento in cui pronunciai la frase, come un posseduto (dal desiderio ovviamente) mi guardo’ e e senza proferire parola mi strappò il prezioso perizoma e di peso mi fece sedere sulla scrivania.



La sua bocca avida non si accontentò della mia bocca, dei miei capezzoli che, seppur doloranti, continuavano ad essere eretti come fioretti… no, andarono avide all’oggetto dei desideri….



Sentivo la sua lingua saettare dentro di me e le sue mani torturare piacevolmente i miei seni ed in particolare i miei capezzoli.. da li all’orgasmo il passo fu brevissimo! Sentivo i miei umori colare e vedevo il suo viso o meglio parte di esso bagnato e segnato da questi ricami di “pizzo color avorio”.. Furono momenti di assoluto piacere , piacere mai provato prima! Ah… se anche gli altri miei uomini avessero fatto anche solo la metà di quello che Bruno stava facendo in quel momento, sarei stata sicuramente molto ma molto meglio anche con loro….



Il culmine lo raggiunsi quando sentii che con il dito cercava di penetrare il mio corpo dalle retrovie..



O Santa Vergine! Che piacere…. Che calore…. Che voglia!!



Emerse dalle mie cosce un po’ scompigliato e accaldato e senza parlare mi prese per mano, mi accompagnò ad una poltrona e mi fece sedere; dopodichè si mise in piedi davanti a me con il membro in piena erezione….



Non ci fu bisogno di parlare! Questa è sicuramente la parte che prediligo quella che faccio meglio!



Prenderlo in mano, accarezzarlo, leccarlo, mordicchiarlo, baciarlo e… succhiarlo!!!!



Cominciai e vidi la sua espressione cambiare… che bello tenerlo in mano.



Cominciai. Lo presi in bocca saggiandone ogni millimetro, lubrificandolo per benino e nel contempo accarezzandolo e accarezzando anche quei preziosi gingilli che sono le palle!!!



Tentai anche di penetrare, come da lui fatto precedentemente, con il dito il suo buchetto…



Vedevo la sua eccitazione, o meglio la “sentivo”… il suo pene sussultava nella mia bocca ma io non volevo che arrivasse al culmine, ne volevo ancora e ancora…



Bruno parve della mia stessa idea visto che scosto’ il mio viso e senza parlare mi fece appoggiare le gambe alle sue spalle!



O cielo!! Lo sentivo, finalmente, dentro di me.. entrava e usciva, entrava e usciva…. Esplosi in un orgasmo desiderato, cercato.. i miei seni impazziti roteavano sballottati da una parte all’altra; i capezzoli mi dolevano dall’eccitazione! Finalmente me li prese tra le mani torturandomeli fino a farmi impazzire dalla voglia….



Non fermarti, non fermarti…continua fino alla mia morte! Come era bello!! O Madonna mia!! Non ce la facevo più. Volevo provare ogni cosa con lui, “prendimi da dietro, ti prego!!!” dissi.



Non ci fu bisogno di dire altro! Mi fece mettere in ginocchio sul tappeto e li mi prese…. O cielooooo…..ma esiste qualcosa di più bello??? Non credo! I seni che strusciavano sul pavimento ad ogni movimento, ad ogni affondo provocando scariche elettriche in tutto il corpo.



Sentivo le sue dita che lavoravano dietro di me… sapevo che avrebbe cercato di penetrarmi dal “retro” ma ero decisa a non permetterglielo! Non ancora…



Così fu, lo sentii uscire per poi premermi poco più su.. “no! Non voglio”. Il suo viso non nascose la delusione o era forse contrariato?? Non importa… per ora no! Voglio che gli resti il desiderio e la voglia per la prossima volta….



Pochi secondi prima di venire mi fece girare e si mise a cavallo su di me e tenendomi la testa ferma (come se ce ne fosse stato bisogno) mi innondo’ di tutto il suo prezioso seme… che buono… cercai di non perderne neppure una goccia! Sentivo i suoi spasmi. Lo tenni fermo prendendo tra le mani i glutei e stringendoli quasi a fargli male e lo pulii leccandolo tutto quanto!



Una volta terminato lo guardai e gli dissi:”allora, meglio il perizoma o la coulotte?”



Non c’è bisogno di dire che rimase alquanto sorpreso e dopo qualche secondo mi rispose che non poteva saperlo visto che mi aveva vista solo con il perizoma!



Ovvio che era così! Certe volte gli uomini sono proprio tonti!!! Sorridendo “sotto i baffi” gli dissi:



“La prossima sfilata sarà con la coulotte!” ma ci sarebbe stata?



Non so. Quando provi quello che ho provato io con questa SCOPATA hai paura che non ce ne saranno più così e….. sarebbe un peccato….. vedremo….. per ora potevo andarmene a casa e dormire tra due guanciali e al sig. Bruno avrei pensato domani!





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