i racconti erotici di desiderya

Andando al lavoro


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Ogni giorno, per andare a lavorare, percorro un tratto di statale che attraversa una parte della macchia mediterranea del litorale toscano.

In questo tratto di strada, già dalla prima mattinata, sono presenti decine di prostitute sia "freelance" dotate di camper, sia le classiche battone.

Una mattina, mentre mi recavo a lavorare, la macchina ha iniziato a sussultare fino a che non è definitivamente morta nei pressi di una piazzola di sosta; non potendo fare altro feci scorrere la macchina fino al bordo della piazzola e mi fermai. Fermo davanti a me c'era un camper nero con i vetri oscurati, probabilmente uno di quelli utilizzati dalle puttane per lavorare; io scesi, incazzato come una iena, e aprii il cofano per controllare.

Poco dopo sentii il rumore di una portiera aprirsi dietro di me, mi voltai e vidi, in piedi di fianco al camper, nascosta alla vista degli automobilisti, una fica alta almeno un metro e settanta, capelli corti neri, con un culo strepitoso e due tette sode come il marmo, vestita (se così si può dire) solo di un perizoma nero e di un paio di autoreggenti a rete; mi guardò e mi disse: "problemi con la macchina eh?".

Ed io:"Beh, mi sembra evidente, non mi resta che chiamare il soccorso stradale se voglio spostarmi di qui...".

A quel punto lei mi sorrise e con fare ammiccante mi disse: "Perché prima non vieni dentro...così ti rilassi un po' prima di andare via?". Detto questo entrò nel camper lasciando la portiera semichiusa.

Io ci pensai un po'...in fin dei conti un ora di ritardo potevo permettermela...chiusi la macchina e la seguii.

Una volta entrato la vidi seduta sul letto del camper che mi guardava mentre si accarezzava i capezzoli...l'immagine mi fece subito partire un'erezione mostruosa che la troia non potéfare a meno di notare...mi avvicinai e lei mi fece:"vieni qui e fammi controllare se qui sotto è tutto in regola.." e così dicendo iniziò ad aprirmi i pantaloni, mi sfilò il cazzo dalle mutande e cominciò a menarselo davanti al viso. "È proprio un bell'attrezzo quello che hai fra le gambe eh? Vediamo un po' quanto riesci a resistermi..." e cominciò a succhiarlo facendo correre le labbra avanti e indietro per tutta la lunghezza e facendosi arrivare il cazzo in gola; la sua bocca era calda ed umida e con la lingua ci sapeva davvero fare; ad ogni colpo che mi dava sentivo la cappella che le arrivava in fondo alla gola e mi faceva impazzire di piacere. Dopo una decina di minuti di quel trattamento il cazzo mi era diventato duro come il marmo, ma ero ben lontano dal venire...al che lei mi guardò e mi disse:"Hai una bella resistenza tesoro...vediamo se riesci a resistere anche alla mia fichetta" e detto ciò mi fece sdraiare sul letto, scartò un preservativo e se lo mise in bocca facendomelo poi indossare con le labbra, poi mi salì sopra infilandosi con maestria il cazzo nella fica. Non credevo che una puttana di professione potesse avercela così stretta, sembrava quella di una ragazzina alle prime armi e sapeva muoversi davvero bene; faceva entrare ed uscire il cazzo gemendo e mugolando come una cagna e facendomi raggiungere picchi di piacere mai provati; la sua fica era calda, oserei dire bollente, e mi sembrava che anche lei stesse provando piacere visto quanto si stava bagnando.

Dopo circa un quarto d'ora di cavalcata sentii la fica della puttanella contrarsi intorno al mio cazzo mentre il suo corpo vibrava di piacere al ritmo dei suoi gemiti ed i suoi occhi erano chiusi in un espressione di estasi; finita quell'esplosione di godimento aprì gli occhi, mi guardò e disse :"Mi hai fatto venire...non vengo mai con i miei clienti, ma con te non ho resistito...ora però tocca a te!"

Detto questo scivolò in basso e, arrivata con la bocca all'altezza del cazzo, sfilò via il preservativo e ricominciò a succhiarmelo, stavolta con più foga e menandolo con una mano.

Questa volta non riuscii a resistere e, dopo pochi minuti, iniziai a sentire che ero sull'orlo dell'esplosione:"Vengo! Eccomi! Vengo!"...credevo che al mio avvertimento lei si togliesse il cazzo di bocca, invece continuò a succhiare tenendolo ben piantato in gola e facendosi riempire completamente la bocca di sborra calda; non so quanta ne abbia schizzata fuori, perché la troia non ne fece uscire nemmeno una goccia...la ingoiò tutta fino all'ultimo e poi si sfilò il cazzo di bocca facendo schioccare le labbra.

Mi aveva completamente svuotato, mi sentivo rilassato e soddisfatto...ma ora era il momento di andare.

"Quanto ti devo?" chiesi.

"Stavolta offro io...non è frequente trovare dei clienti come te capaci di farmi godere...sono sicura che tornerai...pagherai la prossima volta." mi rispose.

Aveva ragione che sarei tornato, infatti oggi sono un suo cliente abituale e, come tale, godo sempre di un trattamento di riguardo.


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