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Prima Volta Cuckold Trio

il garzone di bottega - secondo capitolo -

Il mattino seguente quandò arrivò la signora Laura a fare la spesa Fiorella la mise al corrente della nostra decisione di prendere suo figlio a lavorare da noi , sempre se il figlio fosse stato d'accordo naturalmente .

Vedrete che non ve ne pentirete , il mio Mario è un ragazzo volenteroso , io lo conosco , domani mattina ve lo mando e sono certa che non rinuncerà a questo lavoro .

Va bene lo aspettiamo , disse Fiorella salutandola .

Ed arrivò il mattino .

Intenti a sistemate merce sugli scaffali in negozio prima dell'apertura lo vedemmo arrivare ed ad attendere fuori della porta di vetri ancora chiusa , un ragazzino alto un soldo di cacio dal viso dolce da adolescente .

Ma è lui ! dissi guardando Fiorella stupita quanto me .

Certo che se è lui è molto piccolo , disse .

Facciamolo entrare .

Mi avvicinai alla porta col mazzo di chiavi e l'aprii .

Buongiorno , sibilò quel ragazzino , io sono Mario il figlio di Laura .

Ti aspettavamo , quella è mia moglie Fiorella , dissi indicandogliela con un gesto .

Lei lo salutò con un ciao poi ritornò a sistemar merce .

Vieni con me , gli dissi guidandolo nel retrobottega dove avevamo il magazzino , gli diedi uno dei miei camici azzurri per evitare di sporcarsi poi lo misi al corrente di cosa doveva fare .

Per questa mattina dovrai solo dare una spazzata per terra e cercare di ricordarti la posizione degli articoli che ci sono sugli scaffali , gli feci visitare il magazzino dove vi erano diverse file di scaffali ricolmi di merce poi lo lasciai dicendogli : ora arriveranno i clienti e fino a mezzogiorno ci sarà da lavorare , se avrò bisogno di te ti chiamerò . 

Me ne andai lasciandolo solo con la sua scopa e paletta in mano e tornai da Fiorella che aveva già iniziato a servire clienti , lavorai con lei fino alle undici poi accorgendomi che la carta per avvolgere i salumi appena affettati stava per finire mi afrettai in magazzino a prenderla .

Mario lo vidi intento a scopare per terra con addosso il mio camice azzurro che gli facava da paltò da quanto era grande .

Vieni ad aiutarmi , ho bisogno di una mano , gli dissi posizionando la scala aperta sotto al pacco che mi interessava e che era all'ultimo piano dello scaffale .

Lui posò la scopa e vanne da me .

Per prima cosa togliti questo straccio , gli dissi pizzicando il camice azzurro .

Lui se lo tolse restando in jeans e maglietta .

Mario era un ragazzo dai lineamenti fini e dal fisico esile , castano di capelli e dagli occhi chiari come sua madre .

Hai paura a salire fino la in alto , dobbiamo prendere quel pacco .

Gli dissi indicandoglielo con una mano .

Nò , rispose guardando quanto era in alto quel pacco .

Lo vidi sculettare fino in cima alla scala mentre io gliela tenevo ferma ed allungare le braccia fino a prendere quel pacco da me richiesto , poi , in un equilibrio precario ondeggiare col pacco in mano . 

Per primo mi arrivò il pacco a sfiorarmi la testa , poi arrivò lui che perdendo l'equilibrio mi rovinò addosso .

Istintivamente lo presi riuscendo ad evitargli la caduta a terra afferrandolo al volo per una gamba bloccandolo col cazzo sotto i jeans che poggiava sulla mia faccia proprio nel momento in cui Fiorella allarmata dal rumore del tonfo del pacco venne a vedere l'accaduto trovandoci in quella posizione ambigua .

Cosa è suceso ! esclamò preoccupata .

Niente , dissi depositando il ragazzino a terra .

Fiorella guardò i fogli di carta sparsi per terra e capì .

Non fatevi male mi raccomando , dai Fabio portami la carta che ne ho bisogno .

Lei ritornò in negozio , noi a raccogliere i fogli .

La sera a cana poi tirammo le conclusioni su quel ragazzo .

Cosa ne pensi Fabio ? mi chiese .

E timido serio e volenteroso , secondo me col tempo potrà essere un valido aiutante , dissi .

Ho visto come è timido , a momenti ti metteva il suo cosino in bocca , disse lei riferendosi all'immagine che aveva visto quando lo avevo su di me .

E stato solo in'incidente , magari , dissi facendole un sorriso

Lo so , lo so che ti sarebbe piaciuto , rispose lei rispondendo al mio sorriso con un sorriso .

Perchè a te non piacerebbe averlo nel letto , le sussurrai malizioso cercando le sue espressioni .

Ma è piccolo , troppo piccolo , rispose Fiorella .

Passarono poi i primi quindici giorni di prova per Mariolino , gli facemmo imparare  

  

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