i racconti erotici di desiderya

Xxx movies

Autore: Murad
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Sullo schermo appare l’interno di una abitazione elegante: moquette per terra, tappeti, mobili di lusso. Arriva una splendida ragazza, non ha vestiti, tranne un paio di calzoncini corti molto aderenti. Il viso è bellissimo, capelli castani, occhi verdi, uno sguardo insieme ingenuo e malizioso. Rivolgendosi ad un pubblico inesistente comincia a dire: – Mi chiamo Sabrina, ho diciotto anni e questo è il mio primo rapporto anale. Benvenuti a “Lo prendo nel culo” -. Finito il discorsetto la scena cambia. C’è un negro seduto su un divano, di lui si riesce a vedere solo la parte inferiore del corpo, il resto è coperto dalla figura di Sabrina che gli sta davanti completamente nuda e mostra il viso sorridente alla macchina da presa. La ragazza ha un corpo esile ma ben formato, seno piccolo, vita stretta, fianchi larghi. La sua pelle bianca contrasta con il colore del negro che le sta dietro. Nell’inquadratura che ne riprende la metà superiore la ragazza scende verso il basso, sembra che si stia sedendo sul divano. Ad un tratto il viso della fanciulla si altera in una smorfia, la macchina da presa si allontana allargando il campo visivo e si capisce subito la ragione di quel disagio, Sabrina si sta calando con cautela su un gigantesco cazzo nero che proprio in quell’istante deve aver trovato il modo di entrare nel buchetto nascosto in mezzo alle sue natiche. La ragazza si lascia sfuggire un gemito ma non desiste dall’impresa. Lentamente, a prezzo di nuove smorfie e lamenti si fa scivolare dentro la grossa verga finché questa non sparisce tutta all’interno delle sue giovani terga. Allora emette un sospiro. Si rilassa soddisfatta e comunica al mondo la lieta novella dicendo: – Ehi gente! Ce l’ho tutto nel culo! – Da dietro appare per la prima volta il viso del negro. Ride. La ragazza dapprima incerta, poi sempre più sicura di sé comincia a chiavare muovendosi su e giù sul cazzone. La macchina da presa fa un campo lungo e sul divano, seduto accanto al primo, appare un altro negro. Ha l’uccello in mano e si masturba lentamente, tra poco tocca a lui. Sabrina si solleva, si sfila dal culo la verga del primo amante, va dall’altro e subito ricomincia a fottere. Il secondo negro è serio, tutto concentrato nell’impresa, accarezza la ragazza e la tratta con gentilezza.

Dopo un poco la scena cambia ancora. Adesso Sabrina è in ginocchio sul divano, gli avambracci appoggiati al bracciolo, la schiena leggermente inarcata, il posteriore proteso all’indietro. Ora si vede bene il culo, che è ben disegnato, rotondo, magnifico. Il negro che è apparso all’inizio le si mette dietro, infila il suo grosso arnese senza tanti complimenti e comincia a fottere a tutta forza. Lei ha un sussulto, si lamenta, cerca con una mano di frenare l’irruenza del suo assalitore senza riuscirci. Ormai il gioco lo porta avanti quell’altro e non le resta che rassegnarsi. Il secondo negro le si avvicina per consolarla, si inginocchia davanti a lei, le prende il viso tra le mani e la bacia, l’accarezza e mentre le sussurra parole tenere le mordicchia delicatamente l’orecchio. L’altro continua ad andare come un treno, sorride soddisfatto e commenta con parole volgari quello che sta facendo finché con un ultimo assalto raggiunge l’orgasmo.

Il negro sfila la verga e tra le candide natiche di Sabrina appare una macchia scura davvero grande in rapporto al resto delle membra, è il buco del culo, tutto aperto, perfettamente rotondo e largo quanto una grossa moneta di cioccolato. Pochi istanti di meditazione su quella meraviglia, poi la scena cambia ancora. Adesso la ragazza è in ginocchio con le braccia appoggiate allo schienale del divano ed il secondo negro è in piedi dietro di lei. La scena è ripresa dal basso e le parti del corpo impegnate nell’atto si vedono benissimo. Il negro è già dentro alla ragazza e se prima era comprensivo e gentile adesso sembra si sia scordato le buone maniere. Pompa in quel culo bianco con grande vigore anche se intanto blandisce la sua vittima con parole dolci. Sabrina emette brevi gemiti, non si sa più se si lamenta o se gode. E’ impressionante l’azione di quel cazzo enorme che le si muove dentro avanti e indietro, avanti e indietro. La ragazza ha la fica gonfia e bagnata, le piccole labbra si spostano al ritmo dell’inculata: quando il cazzo affonda si chiudono, quando si ritrae si aprono mostrando l’ingresso della vagina. E’ uno spettacolo incredibile. La cosa va avanti per un pezzo con la solita foga finché anche il secondo negro gode.

Quando tutto è finito Sabrina si ricompone. I due amanti le vanno vicino e le accarezzano il didietro, fanno gli elogi delle sue grazie e le chiedono se le è piaciuto. Lei dice che ha goduto molto, sorride alla cinepresa e si congeda con un: - Arrivederci a “Lo prendo nel culo” -.



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