i racconti erotici di desiderya

Vista sulle colline

Autore: Random91
Giudizio:
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Era sabato sera della scorsa settimana, io e la mia fidanzata decidemmo di andare al mcdonald per cenare e dato che il parcheggio davanti al ristorante era pieno decidemmo di andare a quello in cima ad una salita alla sinistra dell'entrata. Parcheggiammo piuttosto lontano e lei fece un po' di fatica a camminare con le sue scarpe dal tacco 15 sul terreno cosparso di sassi.

Entrammo e lei togliendosi il cappottino mi lasciò quasi senza fiato: indossava un paio di pantaloni neri aderenti che mostravano il suo culo tondo e su aveva una maglia a maniche lunghe sempre dallo scollo morbido e profondo, il quale risaltava la sua quarta di reggiseno e l'evidente mancanza di qualsiasi supporto.

Mangiammo e lei non mancò di notare i miei sguardi fugaci alla sua scollatura e non mancò nemmeno di farmi notare gli sguardi che tutti gli altri uomini le rivolgevano.

Con la scusa di sentire caldo si alzò le maniche e allargò un po' di più la scollatura, mostrando a me e a tutti coloro che raggiungevano il fondo del ristorante la sua abbondanza. Senza che me ne accorgessi allungò un piede sotto il tavolo per sentire se mi stessi eccitando e dallo sguardo malizioso che mi rivolse dopo capì che l'intera situazione mi stava facendo impazzire.

Mi alzai di botto e dicendo di andare in bagno mi allontanai un po' nervoso. Entrato nel cubicolo lo cacciai e ripensando a lei e a come la guardavano cominciai a menarmelo ma un leggero toc toc alla porta mi fece rivestire immediatamente; la voce della mia ragazza mi chiedeva di aprire e senza indugiare un attimo la feci entrare.

Cominciammo a baciarci appassionatamente e mentre io le infilavo una mano sotto le mutande lei tirò nuovamente fuori il cazzo turgido. Ci masturbammo in silenzio poi lei si sedette sul vaso e aprendosi la scollatura cominciò a succhiarlo dolcemente.

Con un leggero risucchio lo sentii uscire dalla sua calda bocca e se lo mise in mezzo alle tettone lasciandomi a bocca aperta.

Il tutto non durò più di qualche minuto, perché la voce di un uomo mi chiedeva di liberare il bagno. Sentire la porta chiudersi di nuovo ci fece capire che l'uomo era andato via e affrettandoci ci ricomponemmo e uscimmo. Terminammo la nostra cena ma la nostra voglia non era finita lì, così velocemente ci avviammo alla macchina e una volta dentro ci guardammo un po' intorno: le auto più vicine erano ad almeno cento metri da noi e data l'ora (era circa mezzanotte) pensammo che potevamo consumare la nostra passione lì senza aspettare oltre.

Ci denudammo con calma e proprio quando stavamo per cominciare il nostro amplesso vidi che qualcuno ci fissava dal finestrino.

Al momento mi sorpresi ma l'espressione della mia ragazza mi sorprese ancora di più: senza dirmi una parola si alzò e fece entrare in auto quell'uomo e interpretando la mia espressione perplessa mi spiegò che mentre ero in bagno le si era avvicinato quel tizio e le aveva chiesto se le andava di fare qualcosa: lei prendendo la palla al balzo aveva deciso di farmi una sorpresa decidendo di provare a fare sesso a tre e lei chiedendomi se ero d'accordo rimasi per un attimo in silenzio.

Senza aspettare la mia risposta lei aveva già cacciato il cazzo del tizio e lui prendendole le tette da dietro le stava strizzando i capezzoli.

Senza pensare ad altro mi buttai in avanti cominciandola a baciare sul collo e sentendo l'altra sua mano che mi prendeva il cazzo decisi di punirla per non avermi chiesto prima un parere: la misi a quattro zampe sul sedile posteriore e la penetrai con forza mentre dicevo all'altro di ficcarglielo così a fondo in bocca da farle sentire anche le palle; dopo pochi attimi di colpi incessanti la sentii venire ma non pago la feci girare e la penetrai ancora. Dopo quasi mezz'ora cambiammo posizione e fu l'uomo a penetrarla dopo che gli ebbi prestato uno dei miei preservativi.

Godeva talmente che i suoi gemiti sarebbero stati udibili anche per le auto più distanti ma provvedevo bene affinché alcun suono uscisse dalla sua bocca tappandogliela col mio cazzo duro. Più di una volta il nostro ospite di disse che stava per venire ma lei prontamente lo faceva uscire impedendoglielo e dicendogli che alla fine sarebbe stato ancora più bello.

Dopo quasi due ore lei esausta si sedette in mezzo a noi e chiedendoci con voce supplichevole di venire si prese i nostri cazzi in mano e succhiandoli a turno ce li menava.

Non passarono che pochi secondi prima che entrambi all'unisono le riempimmo pancia e tette di sborra calda che cominciò a spalmarsi addosso. Il nostro ospite si rivestì in fretta e se ne andò ma lei quando vide che stavo rivestendomi mi bloccò e prendendomelo di nuovo in bocca mi disse che voleva la mia sborra sulle sue colline. Mi eccitai tanto che venni di nuovo riempiendole ancora le colline di sborra.

Quella serata cominciata all'insegna dell'eccitazione aveva trovato una degna fine e mentre la riaccompagnavo a casa pensai tra me e me "Con un'ottima vista sulle colline"


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Coppiafire Invia un messaggio
Postato in data: 23/12/2013 23:46:46
Giudizio personale:
Complimenti, avete mai pensato di concretizzare questo racconto?


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