i racconti erotici di desiderya |
Visita di una cara vecchia amica |
L' altra sera mi è successa la seguente storia sconvolgente.
Una mia vecchia amica è venuta a trovarmi in ufficio proponendomi un lavoro occasionale. Siamo stati circa mezz' ora a parlare del più e del meno ed alla fine ho rinunciato alla proposta. Allora, i nostri discorsi si sono spostati sul divertente, ed abbiamo ricordato assieme le cazzate fatte 20 anni prima. Ad un certo punto gli ho detto che qualche sera l' avrei invitata a cena per raccontarci altre vecchie storie. Lei mi ha risposto che Le sarebbe piaciuto venire a cena con me, mia moglie ed i miei bambini, al che gli ho risposto che l' invito era rivolto solo a noi due. Dopo un iniziale piccolissimo imbarazzo, ha cominciato a chiedermi perchè volessi portarla da solo a cena. Gli rispondo che un motivo preciso non c'è. Ma dopo sue ripetute insistenze, che avevano evidentemente il solo scopo di mettermi in imbarazzo, gli dissi che l' avrei fatto perchè in fondo era una bella ragazza (40 anni singola) e che mi era sempre piaciuta. Lei mi guarda fisso negli occhi e mi dice che non c' era bisogno di andare a cena per dimostrare che avevo interesse nei suoi confronti. Io gli risposi in quale altra maniera potevo dimostrarglielo. E lei mi rispose che anche in quel momento nel mio ufficio c' era la possibilità di "chiacchierare allegramente". Capii immediatamente la battuta, mi alzai, chiusi a chiave la porta e cominciai ad accarezzarle il collo con delicatezza. Lei non oppose resistenza, anzi man mano che l' accarezzavo, cominciava a muovere le gambe sotto un vestitino leggerissimo. Presi a leccarle il collo ed i lobi delle orecchie e lei ancora più convinta, cominciò a toccarsi le tette. Finchè ad un certo punto, con fare deciso, si alzò la gonna e mi apparve una visione paradisiaca. Mai avevo immaginato che ............ potesse aver avuto una perchiona del genere. Coperta da uno slip largo pochissimi centimetri aveva la fregna già umida di umori. Mi abbassai e le feci un cunnilingus come solo io so fare, tanto da farle perdere la ragione e farla venire copiosamente almeno due volte. Naturalmente (è la mia pratica preferita) bevvi tutto il suo umore, dopodichè le chiesi dolcemente se voleva ricambiare. Accennò di si col capo. Mi alzai, abbassai i pantaloni e le misi davanti alla faccia una minchia enorme, non tanto in lunghezza quanto in circonferenza. Ero talmente arrapato che non avevo mai visto il mio cazzo così in tiro. Lei lo prese in mano e se lo infilò completamente in bocca dimostrando subito di saperci fare. Mi fece un pompino talmente bello che volevo non terminare mai, invece dopo una decina di minuti di leccate e succhiate, proprio poco prima di venire, le chiesi se dovevo sborrare per terra. Ancora con il cazzo in bocca, fece no con la testa ansimando di piacere. Le sborrai in bocca forse un bicchiere di sborra che lei subito dopo sputò nel fazzoletto, mandandone giù soltanto un pochino. Poi si alzò, si mise a pecorina sulla sedia e mi disse: "Adesso che sei scarico, potrai sbattermi almeno venti minuti con la stessa erezione". Le poggiai il glande rosso fuoco sul buchino, ma lei con la mano lo spostò in fica. Era li che lo voleva. La sbattetti per almeno dieci minuti, alternando momenti delicati a sferzate che le facevano inarcare la schiena dal piacere. Ad un certo punto, accortomi che stava godendo come una troia in calore, uscii da lei e le poggiai nuovamente il glande sul buchetto del culo, che intanto si era allagato dei suoi umori. Non oppose più resistenza e cominciai a pomparle il culo, mentre lei si stuzzicava il clitoride con una velocità pazzesca. Dopo altri dieci minuti di scopata, durante i quali provai, prima con un leggero imbarazzo, poi in maniera più audace ad apostrofarla in tutte le maniere, vennimmo quasi contemporaneamente e le sborrai il buco del culo che intanto già colava dei suoi umori. Ci ricomponemmo e ci rivestimmo in fretta. Sono passati tre giorni, durante i quali ci siamo sentiti due volte per telefono e ci siamo mandati qualche messaggino. Potete immaginare il contenuto. Stasera forse ci rincontriamo verso le 18.00. Alle nove dovrò essere a casa per cena con la mia famiglia. Sono combattuto di rinunciare all' incontro, ma la parte animale che è dentro di me non riesce più a dimenticare gli odori ed i profumi di quella fica che ho forse desiderato per vent' anni. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Santana1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 10/04/2014 09:00:16 | |
Giudizio personale: | Splendido una carica erotica fuori dal normale..... | |
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Autore: | Mplf1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/10/2013 21:35:48 | |
Giudizio personale: | se fossi io ci darei dentro tanto prima o poi ti scassera le palle come tutte le donne | |
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Autore: | Jo & Lo | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/10/2013 18:55:55 | |
Giudizio personale: |
Bello come racconto.... se lo vivi veramente sai in quale stato ti ritrovi, la famiglia. gli affetti da una parte e l'attrazione animalesca fatta di odori, sapori, e senszaioni a cui non riesci a resistere............... Come ti capisco.............. jos |
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Autore: | Spiritolibero | Invia un messaggio |
Postato in data: | 07/06/2007 22:51:58 | |
Giudizio personale: | fantastico | |
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