i racconti erotici di desiderya

Una strana festa

Autore: DeaPersefone
Giudizio:
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Commenti: 1
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Lo conoscevo da appena una settimana, e già mi ritrovai a passare la notte del mio compleanno con lui nel suo letto.

Lui era alto,slanciato, lineamenti masculini, capelli scuri, due occhi azzurri enormi e una bocca carnosa e bella quanto quella di una donna.

Il primo bacio ce l'eravamo dato solo qualche giorno prima, ci eravamo conosciuti e attratti fin dal primo istante. E' stato tutto molto veloce....

Quella sera avevo bevuto parecchio con la storia del compleanno, ma non tanto da perdere completamente il contatto con me stessa.

Ci isolammo dal gruppo di amici che era rimasto a dormire a casa sua, nel salotto.... noi pochi metri piu in la... la porta aperta...e le mani che gia esploravano reciprocamente i nostri corpi con foga.

Era bello come i nostri occhi ci spogliavano e non vedevano l'ora di vedere sotto quei pochi veli estivi... mi levò con abilità il miniabito da sera che avevo indossato per l'occasione, la seta nera e il tessuto trasparente mi fecero fremere mentre scorrevano sul mio corpo, i suoi occhi avidi di bellezza, i suoi occhi avidi di scoprire del tutto le mie forme... lo presi a me con forza e gli slacciai la cintura e i pantaloni baciandolo con passione, fremevo dal desiderio e poco m'importava se lo conoscevo appena...

Lui era fin piu eccitato di me, avvarezzai il suo membro ancora intrappolato dal tessuto dei boxer e lo sentii pulsare....gli levai la maglia e cominciai a leccarlo e baciarlo sul collo, scesi fino ai capezzoli, leccnai la sua pancia e..... non resistetti e mi chinai avida sul suo pene, curiosa di scoprire il suo sapore, curiosa di sapere se la mia bocca l'avrebbe reso ancora piu fremente...

mi misi fra le sue gambe fissandolo negli occhi e sostenendo lo sguardo cominciai a leccargli il membro, che in pochi attimi divenne ancora piu duro... leccali l'asta èiu e piu volte fino a quando non era tutto bagnato e lo affogai in gola.... sentii il suo respiro farsi piu affannoso, qualche piccolo gemito di piacere controllato, di la c'era gente, ma le sue mani mi afferrarono i capelli facendomi intendere che tutto voleva fuorchè mi fermassi.

Dopo un poco mi fermai e lasciai il suo pene umido e caldo al tepore dell'aria estiva.... la mia bocca e la mia lingua scesero ancora un pò, gli leccai le palle gonfie e glie le presi in bocca... comiciai a segarlo con una mano e poco dopo riaffondai il mio membro ripetutamente nella mia gola che ho saggiamente imparato ad adoperare per poter prendere tutto il membro.... poco dopo sentii che stava per venire, mi ritrassi leggermente e continuando a segarlo mi feci schizzare addosso.

Venne ma non gli bastava. Mi alzò tirandomi per i capelli, mi strappò le mutandine avido del mio frutto gia caldo e bagnato, con l'altra mando mi slacciò il reggiseno e stringendo forte i miei piccoli seni mi sentii penetrare dalle sue dita... feci scappare un gemito di piacere che non ero riuscita a controllare, mi girai verso la porta aperta, avevo sentito un rumore, mentre lui continuava a masurbarmi... in pochi attimi senti penetrarmi dal suo pene di nuovo durissimo e li non potei più controllare i miei gemiti...

Lui mi guardava eccitato mentre mi scopava e mi vedeva godere, cambiammo varie posizioni ma ci mise poco ad intendere i miei gusti... mi girò e mi scopò a pecorina, io piu mi dimenavo e piu sentivo piacere nel sentirmi penetrare cosi ferocemente, rimasi col mio splendido sedere all'aria e mi feci scopare ancora un pò, fino a sentire le mie braccia esauste piegarsi dal piacere.... godevo di quel momento e dell'ansimare di quel ragazzo come poche volte... poco dopo presi io l'iniziativa, lui aveva gia fatto abbastanza...

Lo gettai sul letto, mi infilai il suo membro ancora umido nella mia fica bagnatissima, e comiciai ad andare su e giù.... sentivo il suo membro muoversi dentro di me, lo accarezzavo e strofinavo con i miei muscoli vaginali e sentivo quando godeva di più.... misi una mano sul suo petto e una sualla sua coscia per aiutarmi e scoparlo meglio, gli carezzai le palle e lo sentii godere di più,mi guardava, la mia cascata di capelli rossi incorniciava il mio viso mentre andavo su e giu, chiusi gli occhi e mi abbandonai sempre di più, fino a sentire un piacere devastante, e lui godette ancora nel vedere quella semisconosciuta godere tanto di lui nella penombra della notte, illuminata solo dall'inizio dell'alba...

Crollammo sfiniti alle 6.30 del mattino, io coccolata dalle sue braccia, avvolti ancora dall'odore della passione...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Daniele_tuo Invia un messaggio
Postato in data: 13/01/2009 20:51:16
Giudizio personale:
che gran troia


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