i racconti erotici di desiderya

Una sera

Autore: Daniela Do
Giudizio:
Letture: 622
Commenti: 2
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Mi sono preparata di gran fretta. Era tardi ma avevo una gran voglia di uscire. Ero quasi pronta ed ecco che mi arriva un messaggio di un amico: "Ho voglia di vederti... Tanta voglia".
Non potevo sperare di meglio, lo chiamo subito e organizziamo. Sono eccitata e questa sera mi sento proprio figa. Ho un cardigan nero che mi sta proprio bene; mi avvolge e modella delle belle forme sul mio corpo. Ho una gonna nera stretta in vita e aperta sulle gambe; calze nere con il pizzo chiaro e mutandina trasparente con guepiere incorporata. Sono ben truccata e con un tacco non esagerato. In auto mi guardo le gambe e mi sento salire la voglia. Ho bisogno di conferme e allora decido di fermarmi a fare benzina in autogrill. Mi sistemo la gonna in modo che si veda qualcosa e quando l'uomo si avvicina per chiedermi "quanto" rispondo con voce chiara ma un poco languida:"il pieno". Quello rimane un attimo sul posto, ma non mi sfugge l'occhiata che da alle mie gambe. Guardo dallo specchietto e noto che facendo benzina cerca di traverso di guardare all'interno. Allora prendo la borsetta e con un gesto distratto la tiro verso di me e sollevo "accidentalmente" la gonna in modo da fare vedere molto. Eccolo che arriva: " sono 46 euro" e non mi stacca gli occhi dalle gambe. Sono eccitatissima, perdo tempo a cercare gli spiccioli e nel frattempo piego e allargo le gambe di traverso in modo da fare vedere di più.... non lo sto guardando, ma sento i suoi occhi che mi trapanano.
"mi spiace ho solo 50" - dico - e lui prontamente " venga signora il resto ce l'ho in ufficio" e si avvia senza lasciarmi il tempo di dire nulla.
Allora sposto l'auto e la parcheggio comoda vicino all'ufficio. Scendo e vado dentro. "mi scusi - dice- se l'ho fatta venire dentro ma non avevo resto e poi... insomma volevo vederla".
A questo punto la mia eccitazione va alle stelle, era la conferma che volevo. Devo proprio essere figa! Però non so cosa dire e tantomeno cosa fare. Faccio un sorrisetto ma è lui che mi dice :" forse nello spogliatoio ho qualche spicciolo". "Furbetto però" -penso- e va verso lo spogliatoio.
Ora sono io che non perdo l'occasione. Lo seguo e appena dentro chiude la porta e girandosi mi dice:"ha delle gambe da urlo; complimenti!" e comincia a toccarmi. Io sono in estasi. Non aspettavo altro. Gli sbottono i pantaloni e infilo dentro la mano. Un cazzo di belle dimensioni, ma ancora da indurire. Non ci penso un attimo. Mi abbasso e comincio a lavorare di bocca. Diventa durissimo subito. Lui ansima. Mi dice che sono una "bella troia". "Una troia in calore che voleva farsi sbattere".
Ha ragione, ma ho la bocca troppo occupata per dirglielo. Lavoro con la lingua a più non posso e nel frattempo mi tocco. Sento che è pronto.... do gli ultimi colpi e ecco che viene. "Troia" - mi dice- sarà anche vero, ma sto godendo anch'io.
Esco appagata e forse non mi ha dato neppure il resto.... passerò a prenderlo la prossima volta!
Dimenticavo: il mio amico sa che sono sempre in ritardo!


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Subalpino Invia un messaggio
Postato in data: 12/09/2014 19:09:44
Giudizio personale:
Minigonna nera, calze nere, mutandine trasparenti, guepiere.....sto per venireeee.........!

Autore: Mirabeau2 Invia un messaggio
Postato in data: 11/07/2011 16:13:51
Giudizio personale:
Se passi dalle mie parti ti faccio fare tardi anch'io!


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