i racconti erotici di desiderya |
Una rotonda sul mare |
Jestofunk...the ghetto. Un flauto traverso soffiato a cercarne le note più aspre mi fa sorridere...ho letto qualcosa riguardo questo sensuale strumento. E mentre ti guardo ripercorro quelle minuziose descrizioni ed inevitabilmente ho una sottaciuta erezione. Ora non so decidermi se attribuirla all'immagine che mi propino del flauto fallico appoggiato alle labbra di un immaginaria estimatrice oppure più semplicemente a Te che mi sei seduta davanti. Semplicemente magari non lo è tanto, anzi è proprio difficilmente che me ne sto buono come un bambino in attesa del gelato..se fai il bravo. Dio!!...mi scuserà se lo invoco in aiuto nel mio intento di trasgredire al suo decimo comandamento, e se non mi scusa sconterò la mia pena. Ma quanto sei bella!! Non scavalcare questo tavolo largo come questo mare oltre la terrazza mi costa un sacrificio. T'ho baciata solo una volta, ma quella volta non c'era tuo marito che ora è andato ad orinare al bagno. Non è che l'abbia detto "vado ad orinare"..ma s'è bevuto due litri di birra ed a meno che non riesca a tramutarli in sudore, dovrà pur pisciare. Poi mi avevi detto "dimenticalo questo bacio". Ma io ho una memoria speciale per i baci, ed il tuo era il migliore che avessi mai ricevuto. Non faccio il collezionista di baci, signora intrigante e maliziosa che di là dalla piatta barricata mi stai parlando con gli occhi. Io ti sto rispondendo coi miei; ti sto dicendo che se su questa terrazza di questo cazzo di lounge bar modaiolo e fighetto..talaltramente piacevole direi...non ci fossero tanti piedi a pestare il pavimento in legno africano..io su questo tavolo ti ci stenderei ora e per sempre, in un coito ininterruptus tendente alla fine dei tempi.
Mi arriva in faccia una sottile brezza marina che si mescola alle note del tuo profumo e shakerate a quelle di questo flauto impertinente danno corpo ad un cocktail che in questo bar non servono nel bicchiere. E' l'attimo prima ..il momento che mi sfugge...quello che è quasi perfetto prima...che dopo riconosco ma è passato. Cazzo come sarei felice ora...se non pensassi già a domani, a come mi mancherai e non lo saprai. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Fantasypervoi | Invia un messaggio |
Postato in data: | 22/07/2010 09:21:21 | |
Giudizio personale: |
Evidentemente parlare di flauti porta bene. diretto, efficace, semplice nella lettura. A mio parere, ritengo che scrivere semplice( per tutti i lettori) sia il verio genio di uno scrittore. Detta questa mia opinione personale, il racconto-verità? risulya come sempre di buona qualità. f |
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