i racconti erotici di desiderya |
Una moglie da marciapiede |
Nadia era nervosa ed eccitata in macchina, assieme a suo marito Massimo
c'erano Fausto, un suo collega con cui spesso usciva a giocare a poker e sua moglie Chiara,l'irreprensibile maestrina della scuola elementare dove studiavano i loro figli. Le due coppie avevano fatto una scommessa, la moglie del perdente, sarebbe stata lasciata sulla statale, per l'intera mattinata, a farsi scopare tra i container.Quei ripari di fortuna rendevano la zona industriale un luogo ideale dove alcune donne di colore si prostituivano. Il ricavato della mattinata sarebbe andato ai vincitori, ma la cosa che rendeva il tutto più morboso ed eccitante era il rischio di essere riconosciute. Sia lei, stimata e conosciuta professionista, che Chiara,angelo custode dei pargoli di quasi tutte le famiglie del paese, rischiavano di finire sulle bocche di chiunque le conoscesse, e questo alzava la posta e l'eccitazione in modo esponenziale. Massimo fermo' la macchina a una ventina di metri dai container, nascosta tra le piante, in modo che i tre si potessero godere comodamente la scena di Nadia che sarebbe stata fatta chinare, pronta a farsi fottere degli sconosciuti, dopo essere stata pagata come una qualunque puttana da strada. Mi ero messa un tubino in maglia nera, con sotto le calze, mi avevano sconsigliato tutti di mettere l'intimo per agevolare i clienti, che mi avrebbero scopata liberi di farsi i loro comodi solo alzandomi la parte inferiore del vestito. i mie seni sodi e generosi erano inguainati nel vestitino, la cui generosa scollatura lasciava intravvedere il reggiseno che li esponeva in tutta la loro volgare esuberanza, mai in vita mia mi sarei sognata di andare in studio in quelle condizioni, ma ero li per fare la puttana, e l'abbigliamento era fondamentale per mettere in mostra il mio corpo, come fosse la merce sul banco di un rozzo pescivendolo. La vidi scendere dalla macchina, su quei tacchi vertiginosi che le slanciavano ancora di più le gambe e lo splendido culo. Mi soffermai a riflettere, sorridendo tra me, sul fatto che per gratificarla, nemmeno un mese prima avevo regalato a quella splendida femmina un bracciale da Tiffany che mi era costato ottomila euro, ed ora chiunque se la sarebbe potuta sbattere buttandole trenta euro tra le cosce. La vidi farsi abbordare da un ometto insignificante con un utilitaria scura. Nadia gli fece segno di seguirla dietro i container, da dove potevamo vederla bene tutti e tre, prese i soldi, si alzò il vestito fino al l'ombelico e scese sul cazzo dell'uomo, gli passo' la lingua sull' asta in tutta la sua lunghezza, poi prese dalla borsetta il profilattico. Dopo averglielo infilato si giro' e si mise a cosce spalancate con le mani appoggiate alla parete di metallo. La vidi chinarsi con studiata lentezza mentre il cazzo le spariva nel ventre, si era messa di traverso per permetterci di godere appieno della scena. L'uomo la scopava con una foga selvaggia, come se volesse liberarsi al più presto del caldo carico che gli riempiva i testicoli. Dietro di me Fausto aveva smesso di ridacchiare e fare battute di cattivo gusto, ed ora Chiara stava armeggiando per sfilargli il cazzo dai pantaloni. Mentre Nadia si faceva pistonare dallo sconosciuto, Chiara aveva iniziato a scendere e salire con la bocca ,intanto che il marito si godeva lo scabroso spettacolo di quella madre di famiglia che gemeva appoggiata ad un freddo container con un cazzo piantato tra le gambe. Mi ritrovai fradicia tra le cosce, non per quell' ometto insignificante che mi si muoveva dietro, ma per la paradossale e perversa situazione che si era creata, Massimo era in macchina con gli altri, lo potevo guardare negli occhi mentre dopo essermi venduta per due soldi venivo trattata come una cagna. sentivo la corrente d'aria fresca farmi venire la pelle d'oca mentre il mio corpo assecondava quell'accoppiamento volgare e meccanico.Intanto che sentivo il membro muovermisi tra le cosce mi gustavo lo squallido paesaggio cosparso di profilattici usati ed immondizia dove mi stavo vendendo per una manciata di euro. Il tizio si accorse che ero fradicia, mi bastò dirgli due porcate di circostanza per sentirmelo scaricare attraverso il profilattico tutta l'eccitazione che aveva in corpo. Tornai verso la strada, avanzando con passo incerto sui tacchi, mi stavo abbassando il vestito, quando vidi un ragazzo dall' accento slavo avvicinarsi su di una bicicletta scassata. Ci accordammo sul prezzo della mia carne e lo invitai a seguirmi. Arrivata dietro il solito cassone mi scosciai, poi mi abbassai per tirargli fuori il cazzo, facendo ben attenzione che dalla macchina, fossero ben visibile sia le mie gambe volgarmente spalancate, sia il fallo dello slavo. Appena lo ebbi in mano venni aggredita da un odore di piscio e maschio mal lavato , la cosa mi fece sentire ancora più sporca e perversa,me lo infilai in bocca saggiandone il sapore forte e lo straordinario diametro, mi cresceva tra le labbra, e quando lo incappucciai nel profilattico mi resi conto che non avevo mai preso un cazzo di quelle dimensioni. Sentivo Nadia urlare come una bestia al macello, la vedevo mentre l'uomo la squartava da dietro strizzandole le splendide tette. Dietro di me vidi Chiara col viso pieno di sborra, Fausto eccitato dalle urla di mia moglie le era esploso sulla faccia e la ragazza stava tentando di ripulirsi meglio che poteva. Lo slavo aveva fatto girare Nadia, ormai nuda e la stava impalando di forza appoggiata con la schiena alla parete, i lineamenti del suo viso tradivano un orgasmo goduto senza freni, e quando le scarico' in corpo, mi accorsi che anche i miei pantaloni stavano per esplodee. Avevo spruzzato una quantità enorme di sborra in gola a Chiara, ma non riuscivo a togliere gli occhi da Nadia. Ero rapito dalla visione di quella splendida bocca, che avevo visto il giorno prima baciare amorevolmente i suoi bimbi davanti alla scuola, intenta a ripulire il cazzo sporco di umori dello slavo,la scena mi fece tornare subito di marmo. Ebbi un idea perversa , la sussurrai all'orecchio di Chiara che annui sorridendomi. Non avevo mai visto Nadia nuda, la splendida mora mi aveva sempre eccitato, così simile ad una nota giornalista sportiva di una rete satellitare a pagamento, era l'antitesi del corpo quasi adolescenziale della mia biondina. Vidi Fausto scendere dalla macchina e dirigersi verso di me con in mano il portafoglio.Avevo ancora l' affanno per l'orgasmo animalesco che mi avevano procurato le possenti bordate dello slavo, ma capii subito cosa voleva fare il porco.Mi butto' cinquanta euro per terra, tra i profilattici usati e la polvere dello sterrato,non gli diedi la soddisfazione di dire nulla, mi misi a carponi e li raccolsi.Lui si era già slacciato i pantaloni e sorrideva compiaciuto,lo presi in bocca e sentii che Chiara lo aveva già svuotato, e ripulito alla meglio, il sapore amaro dell'asta dell'uomo mi riempiva la bocca, fece cenno di girarmi e io mi voltai alzandomi malferma sui tacchi.Fu allora che vidi uscire da un fuoristrada nero cinque uomini di colore, erano muscolosi e vestiti in modo appariscente, con grosse catene d'oro al collo, indossate su canottiere attillate che mettevano in evidenza i loro possenti pettorali e le spalle larghe.Con i cappellini da baseball e i pantaloni portati bassi sembravano la parodia di una banda di rapper americani,ma appena tre di loro si avvicinarono alla macchina vidi le pistole e capimmo tutti che non era uno scherzo, avevamo fatto incazzare i protettori delle ragazze che lavoravano in quella zona.Fausto con i pantaloni mezzi calati si sforzava di spiegare con ampi gesti accondiscendenti che era tutto un gioco, uno equivoco che non si sarebbe più ripetuto. Quello che sembrava essere il capo, un enorme senegalese dai capelli rasta, lo ascoltava con aria superba,poi in un italiano stentato,gli disse di stare tranquillo, ma che per far si che certe cazzata non si ripetessero era necessario che imparassimo la lezione.Si fece dare tutti i soldi che avevo guadagnato, poi fu il turno dei cellulari, i portafogli e i gioielli degli altri tre.Chiara era venuta a "puttane" ingioiellata come una madonna in processione e quel cretino di Fausto per l'occasione si era messo il Rolex d'oro. Mentre gli davo tutto il mio oro maledicevo quel cretino di mio marito, ci aveva cacciati in un guaio assurdo, ero furibonda, e quando il tizio che mi stava derubando mi fece cenno di togliermi le mutande immaginai cosa mi aspettava.Nadia aveva già capito tutto, e stava chiedendo in francese al rasta dove doveva mettersi e chi sarebbe stato il primo a scoparla. Provai a protestare, ma per tutta risposta mi ritrovai la canna della pistola puntata tra gli occhi. Di fianco a me mio marito era impietrito dal terrore, io non persi la calma, tirai fuori la lingua e mentre mi sbottonavo la camicetta, la passai lentamente sulla canna dell'arma, fino ad iniziare un sensuale pompino, muovendo la mia bocca in modo che la canna mi entrasse ed uscisse bagnata di saliva. Il nero scoppio' in una rumorosa risata, la cosa fece scendere la tensione di tutti. Mi fece cenno con l'arma di scendere, e scivolando in ginocchio di fianco a Fausto, mi infilai il suo grosso bastone d'ebano in fondo alla gola. La rabbia si mescolava all'eccitazione, mia moglie e Chiara erano nude, sdraiate sul cofano della macchina con figa e culo a completa disposizione della banda di malviventi. Nadia urlava senza ritegno mentre il capo le piantava con foga il cazzo in corpo, vedere quella grossa nerchia nera sparire nella pelle chiara di mia moglie creava un contrasto morboso ed eccitante. Chiara stava scaldando di bocca uno dei senegalesi, mentre l'altro la aveva appena innaffiata con una quantità di nettare impressionante. Lo potevo vedere colargli lungo le cosce mentre un altro della banda si posizionava dietro di lei per iniziare a scoparla. Quello scemo di Fausto era di fianco a lei e le teneva dolcemente la mano, tentando di farle forza e scusandosi in continuazione, lei per tutto ringraziamento lo contraccambiava godendo come una bestia in calore e snocciolando una minuziosa telecronaca di come il cazzo le stesse sfondando le viscere. Nadia era a pochi passi , vedevo i capezzoli del suo grosso seno dritti verso di me , come dita che mi accusavano, sorrideva, le braccia muscolose del rasta la tenevano per i fianchi, sentiva tutta la forza di quel corpo muscoloso che la violava con autorità selvaggia. Mi disse che era fradicia, e dal rumore che gli addominali del nero facevano ad ogni affondo, sbattendo sul suo splendido culo,capivo che era vero. Li vidi venire assieme dopo un paio di colpi che sembrarono alzarla da terra, il nero le sborro' in corpo, poi si ritirò passandola ad un amico e lei si girò maliziosamente perché potessi vedere la sborrata che le colava dalla figa. Ero partita di testa, gli occhi intensi di quella splendida montagna di muscoli, uniti all'odore dolciastro della sua pelle mi aveva letteralmente fatto impazzire.Ormai ero schiava di quel fantastico stallone d'ebano , per un istante mentre la sua carne sfondava la mia, mi sentii come se fossi la sua donna, urlai e gli lavai quel enorme bastone nero con uno degli orgasmi più fradici ed intensi della mia vita. Mi girai e sentii un rantolo sordo uscire dalla bocca di Chiara. L'enorme malvivente dietro di lei le aveva appena spruzzato in culo, mentre Fausto continuava a professarle con dolci vezzeggiativi tutto il suo amore. Il nero, col cazzo ancora fradicio di caldo miele, se lo scrollò addosso al uomo imbrattandolo con i suoi umori, ancora mescolati a quelli della moglie, il tutto mentre Chiara lo tranquillizzava con un sorriso malizioso, dicendogli che andava tutto benone. Dopodiché la dolce maestrina, con aria remissiva, rassicurato il marito e tenendosi la figa ben aperta con entrambe le mani, si volto' e chiese agli energumeni che la fissavano con occhi vogliosi, chi fosse il prossimo che doveva venirgli dentro. Quando ebbero finito con noi, avevamo la figa ed il culo che colavano una densa melassa, composta dai nostri umori e dalle copiose sborrate dei senegalesi. Chiara sembrava quasi essersi pisciata addosso da come la avevano ridotta. Avevamo goduto come due pazze mentre i corpi muscolosi di quei bruti ci sfondavano entrambe i canali davanti ai nostri mariti impotenti. Vidi Fausto e Massimo inginocchiarsi dietro di noi, che stavamo a cosce spalancate a pochi centimetri dai loro volti. Per un attimo pensai ad una macabra esecuzione e l'eccitazione lasciò il posto alla paura, poi udii la voce profonda del capo che li esortava a ripulirci,usando la bocca. Sentii le labbra di Massimo tra le cosce, la sua lingua calda cercava disperatamente di darmi piacere, mentre sentivo che ad ogni leccata mi ripuliva dalla densa zuppa formata dal mio orgasmo e dalla sborra di quello che ormai era diventato il mio protettore. La situazione era talmente scabrosa che gli venni sulle labbra un altra volta, aggiungendo altro nettare all'impatto che mi lordava le cosce, mentre con la cosa dell' occhio potevo vedere Faisto, come un cagnolino ubbidiente, ripulire Chiara che si era sbrodolata fino sulle scarpe. Quando risalimmo in macchina per dirigerci a casa, dove ci saremmo finalmente potuti dare una ripulita, nessuno aveva il coraggio di parlare per primo, fu Chiara a rompere il ghiaccio "io non mi sono mai divertita tanto"disse. La guardammo allibiti , poi le dissi "anche io ho goduto come una pazza, ma devi promettermi che con quelle labbra domani a scuola non bacerai i miei bambini". Scoppiammo a ridere tutti e quattro, avevamo fretta di arrivare a casa per fare una doccia calda. Ai nostri mariti quello che avevano visto aveva lasciato i testicoli gonfi da impazzire, e per quanto riguardava me , prima di ritornare ad essere la irreprensibile professionista e la madre modello, avevo ancora una incredibile voglia di cazzi. Vi ringrazio per i vostri commenti, e i consigli positivi o negativi che vorrete regalarmi. |
I vostri commenti su questo racconto | |||||
Autore: | Boccaglio3 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 22/06/2014 11:09:27 | ||||
Giudizio personale: | intrigante e perverso..............complimenti.. | ||||
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Autore: | Vito E Tina | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 11/06/2014 10:16:02 | ||||
Giudizio personale: | mmmmmmmmmmmmmmmmmm | ||||
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Autore: | Trevisoman | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 21/05/2014 15:35:15 | ||||
Giudizio personale: | super | ||||
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Autore: | Spettro82 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 20/05/2014 10:52:09 | ||||
Giudizio personale: | Santana se tu prima di sparare scemenze a caso ti fossi preso la briga di controllare il nome dell'autore sul sito avresti visto che sono sempre io | ||||
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Autore: | Santana1 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 20/05/2014 08:04:52 | ||||
Giudizio personale: | Scarso perchè copiato da un altro sito sii originale....... | ||||
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Autore: | MaskioComasko | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 19/05/2014 16:57:19 | ||||
Giudizio personale: | Se la storia è vera deve essere stata una serata da mattatoio! | ||||
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