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Una coppia davvero speciale


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Questo è il racconto di un incontro con una coppia davvero speciale che ringraziamo.





Il nostro primo incontro, il mese precedente, era stato condizionato da un leggero imbarazzo e dalla timidezza tipica di chi, non conoscendosi, cerca inutilmente di trovare motivi di conversazione. Per fortuna la Stefy, complici due abbondanti Caipirinha, aveva poi trovato modo di sciogliersi raccontando una porzione abbondante della sua vita. Ogni tanto calava il silenzio e, a turno, ci eravamo recati in bagno per toglierci da quella situazione. Occorreva trovare il coraggio di decidere cosa fare. Salutarci? Proseguire la serata come tutti speravamo ma nessuno osava proporre? Alla fine, come spesso accade, furono le donne a trovare il modo di decidere e finalmente ci avviammo verso un motel non troppo distante.

Nonostante tutto la serata si era conclusa con soddisfazione di tutti. Dopo qualche minuto Marco aveva già assaggiato la figa della Stefy e io quella della Giulia, e seppur con impaccio avevamo iniziato la nostra avventura nel mondo dello scambio riuscendo anche a vedere una gran leccata da parte di Stefania alla gnocca della Giulia mentre Marco godeva nella bocca della sua donna.

Avevamo deciso di ritrovarci perché avevamo tutti la sensazione di aver lasciato in sospeso qualcosa che invece desideravamo fare. Al nostro ritorno dalla Sicilia l’appuntamento era stato nello stesso locale della volta precedente, ma con molto meno imbarazzo. Mentre ci salutavamo tutti noi avevamo in mente quel sabato notte e sentivamo chiaramente sulle labbra l’uno il sapore dell’altro.

Fu così più facile scherzare e commentare, con molta tranquillità, le sensazioni che avevamo ricevuto. Questa volta i convenevoli furono più brevi e, dopo un veloce aperitivo, già prendevamo la strada per il Motel. Per scaldare un po’ l’ambiente avevo proposto un primo scambio “on the road” : la Stefy sarebbe andata in macchina con Marco e la Giulia sarebbe venuta con me. La cosa fu accettata e così salimmo in macchina. Quasi sbadatamente Marco poggiò la mano sulla gamba di Stefania, che dopo un attimo, quasi un brivido, si rilassò e lo lasciò fare. Aprì leggermente le gambe per favorire il percorso verso la figa che iniziava ad inumidirsi per l’eccitazione di quella situazione proibita e chiuse gli occhi godendosi quel ditalino estemporaneo. Io non potevo sapere cosa facevano, ma l’idea fu la stessa. Giulia mi lasciò fare un attimo, poi mi prese la mano e se la portò sul seno, grande e turgido. Quando le pizzicai il capezzolo emise un sospiro e mi mise la mano sul cazzo che dentro i pantaloni soffriva le pene dell’inferno. Restammo un po’ così ad accarezzarci mentre percorrevamo la strada, per fortuna deserta, verso il Motel. Quando arrivammo Marco posteggiò ma non scesero. Noi ci eravamo nel frattempo ricomposti e aspettavamo con ansia di arrivare nella stanza. Guardando verso la macchina notai che il posto del passeggero era vuoto e l’idea di quello che stava succedendo mi fece impazzire dall’eccitazione. Presi per mano Giulia e ci avvicinammo a guardare dai finestrini, peraltro aperti. Marco, con gli occhi chiusi e il capo reclinato, si godeva la bocca della Stefy che glielo succhiava con impegno e dedizione mentre lui gli accarezzava la testa dandogli anche involontariamente il ritmo da seguire. Non sapevo se lasciarli continuare e prendere la Giulia alle spalle facendola appoggiare sul cofano, o se interromperli. Fu Giulia a ricordarsi, all’improvviso, delle telecamere che la volta precedente avevamo visto entrando in camera. Aveva ragione. Stavamo rischiando una denuncia a pochi metri da una comoda camera da letto.

Dopo esserci ricomposti un attimo, pur sicuri che il portiere di notte aveva visto tutto dal monitor, io e Marco andammo a pagare le stanze ed a prendere le chiavi.

Cinque minuti dopo eravamo a letto e riprendevamo da dove avevamo lasciato, sicuramente con maggiore comodità ma con un pizzico di “pepe” in meno rispetto al pensiero di far sesso all’aperto…

Marco si era già tuffato con la bocca sulla gnocca di Stefania che dai sospiri dava l’impressione di essere molto vicina al suo primo orgasmo. Poco male…una volta ero riuscito a contarne otto di fila! Io baciavo la Giulia in tutto il corpo, soffermandomi più a lungo nell’interno delle coscie, dietro le ginocchia, sull’ombelico e ovviamente sulle tette e sul collo. Questa volta desideravo possederla, e dal respiro affannoso mi sembrava di capire che anche lei lo desiderasse. Ricordai con ansia la volta precedente quando, desiderando entrare in lei, mi ero accorto che i preservativi si trovavano sul tavolo e che fra me e loro c’erano Marco e Stefania…Quando ero arrivato a prenderli tutto si era svolto in un attimo: il tempo di girarmi e Stefania leccava con gusto la figa di Giulia che succhiava il cazzo di Marco. Ero rimasto lì come un pirla a guardarli, a vedere Marco che veniva nella bocca della moglie e Stefania che sembrava non voler più smettere di leccargliela.

Questa volta i preservativi li avevo buttati sul letto, in ordine sparso, e ne trovai subito uno indossandolo immediatamente mentre Stefania si era girata di lato e succhiava avidamente i capezzoli alla Giulia. Questa volta ero io in vantaggio, e iniziai lentamente ad entrare fra le gambe aperte di Giulia che aveva chiuso gli occhi e sorrideva morsicandosi leggermente il labbro inferiore. “Lasciati andare” , le sussurrai all’orecchio, ed iniziai a muovermi dentro di lei senza fretta. La Stefy mi guardava, e forse era la prima volta che mi vedeva far sesso con un’altra donna. Non so se fu per l’eccitazione che ne conseguì o per una specie di desiderio di par condicio, ma continuando a succhiare i capezzoli di Giulia si mise a quattro zampe e si aprì la fica con le mani invitando Marco a scoparla. I minuti seguenti passarono tra sospiri e mugolii, con frequenti interruzioni del ritmo per far si che quel momento durasse più a lungo possibile. Anche Giulia volle mettersi come Stefania e mentre le scopavamo da dietro loro si baciavano intrecciando le lingue e leccandosi le labbra ed il viso. Il “Si..si…si…si…” di Stefania mi fece capire che lei era sul punto di venire e così infatti avvenne prima che Marco potesse svuotarsi dentro di lei. Allora lo invitai a unirsi a me e Giulia e senza farsi pregare molto glielo mise, come l’altra volta, in bocca. Stefania rimase ferma solo pochi secondi poi si insinuò sotto il mio inguine e iniziò a leccare il mio cazzo che entrava e usciva dalla figa di Giulia , passandole di tanto in tanto la lingua sul clitoride.

La situazione era troppo eccitante per poter resistere. Dopo qualche istante Marco ebbe un tremito e con un lamento di piacere venne copiosamente proprio nel momento in cui stava fuori dalla bocca di Giulia. Gli schizzi sulle labbra, sul viso e perfino sugli occhi ebbero un potere afrodisiaco. La Stefy andò a leccarle le labbra e le guance impiastricciate di sperma mentre con la mano libera si faceva un furioso ditalino. Io non volli essere da meno e andai a leccare le labbra della Stefy che avevano leccato lo sperma di Marco dalle labbra della Giulia. Poi fu un’esplosione di tutti i sensi e provai il più bell’orgasmo di sempre nel momento in cui anche Giulia veniva ansimando e spremendomi il cazzo con le contrazioni della figa. Marco stava con gli occhi chiusi, ancora incredulo e Stefania, con l’ennesimo “si…si…si…si” venne ancora una volta abbandonandosi sul letto mentre un rivoletto di sperma le bagnava il labbro superiore…



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Aleda Invia un messaggio
Postato in data: 12/09/2009 09:13:55
Giudizio personale:
Realistico!

Autore: Puffetto Invia un messaggio
Postato in data: 02/08/2009 19:07:01
Giudizio personale:
Molto bello. Sembra quasi di esserci. Scrivi bene


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