i racconti erotici di desiderya

Un tranquillo week end....

Autore: SpensieratieCuriosi
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Era da qualche tempo che avevamo deciso di prenderci un po’ di tempo per noi, un intero week end di salutare relax.

A tale proposito si era optato per la scelta di un hotel con annessa una spa, anche se inizialmente nelle nostre intenzioni l’opzione era quella di andare in una struttura termale.

La scelta naturalmente fra quelle presenti sull’isola, ma poi riscontrato che il tutto avrebbe richiesto un tempo troppo lungo di attesa prima della disponibilità per il periodo scelto, ripiegammo per appunto alla seconda possibilità.

Troppo estenuante pensare di effettuare prenotazioni con così largo anticipo quando hai invece voglia in quel preciso frangente di un meritato riposo.

L’eventualità di una data a lunga scadenza è a mio avviso sempre un’incognita, non si ha mai la certezza di poter prevedere eventuali impedimenti dell’ultima ora che potrebbero rendere vana quell’aspettativa tanto agognata.

Le giornate sembravano tutte così ripetitive ed uguali, grigie, senza uno scorcio di azzurro nel cielo che forse mi avrebbe fatto riacquistare un po’ di buon umore.

Alcuni momenti erano stati contrassegnati da qualche discussione evidenziando questo mio malessere, tutto improvvisamente mi andava stretto, mattine con sveglia alle 6.45, solita routine, preparare la colazione a figlio e marito, lavoro, la casa ed il resto.

Per farla breve avevo bisogno di staccare.

Dopo una breve ricerca alla fine si opta per una struttura nel Nord Sardegna.

Questa era situata in una località la quale ci avrebbe anche permesso al di fuori dell’hotel, di avere a disposizione locali per poter cenare e magari fare anche ora raccogliendoci fra noi.

Per l’occasione eravamo riusciti ad organizzarci con il lavoro in modo tale da risultare liberi dal Venerdì.

Nostro figlio non intenzionato a seguirci, si era organizzato per stare tutto il week end ospite a casa dell’amico del cuore e dopo le solite raccomandazioni ci aveva salutato di buon grado con un’ espressione soddisfatta.

Arriviamo all’hotel nel primo pomeriggio e dopo aver sbrigato le solite procedure di registrazione alla reception, ci facciamo dare ragguagli sulle modalità di utilizzo del centro benessere.

Ci confezioniamo il nostro pacchetto di soggiorno valutando le varie opzioni e non perdendo d’occhio naturalmente anche i costi, giusto per non trovarci con un conto faraonico alla fine.

In fretta saliamo in camera ci sistemiamo e velocemente dopo una doccia rinfrescante ci mettiamo a nostro agio pronti per cominciare ad usufruire dei servizi a nostra disposizione.

Mio marito decide per sauna bagno turco e idromassaggio, io invece opto per fanghi ed un massaggio rilassante; certa di dedicarmi questa giornata.

Arrivo, mi fanno accomodare e dopo qualche istante mi ritrovo con due ragazze che mi cospargono di freddo intruglio verde scuro, un brivido mi fa irrigidire sento i miei capezzoli turgidi all’invero simile per quell’improvvisa sensazione.

Una delle due ragazze mi guarda in viso ed accenna ad un sorriso, non capisco se la cosa sia di circostanza oppure perché si è accorta della mia reazione.

Provo a controllare i miei turbamenti da perenne freddolosa.

Terminata la posa vengo fatta accomodare su di un lettino per circa una ventina di minuti.

Nella stanzetta musica new age, luci basse e i soliti profumi che inebriano, mi sto proprio calando bene nella parte di quella che si deve rilassare.

Passato il tempo necessario torna una delle due ragazze la quale dopo avermi fatto scendere dal lettino, m’invita ad entrare all’interno di una doccia multi funzione per sciacquarmi dal fango.

Esco mi infilo l’accappatoio e finalmente arriva il momento del mio bel massaggio.



Sono in un altro stanzino e aspetto rilassata, sento aprire la porta, mi giro e vedo lei che mi mette subito a mio agio con un bel sorriso.

Mentre inizia a dedicarmi le sue attenzioni cominciamo anche a chiacchierare, si discorre dei soliti argomenti, un po’ come capita quando si va dalla parrucchiera.

Mi fa anche i complimenti per il mio fisico e per la mia pelle a suo dire così tonica e morbida, io la ringrazio.

Nel frattempo distesa a pancia in giù, mi sento sempre più spalmata su quel lettino.

Giusy, così la chiamerò anche se in realtà questo non è il suo vero nome, comincia a massaggiarmi iniziando dai piedi, devo dire che ha una bella mano, i suoi sfioramenti sono lenti ma decisi, è piacevole.

Piano piano comincia a salire su per i polpacci e quando si trova sulle cosce mi dice di divaricare le gambe una alla volta mettendo il ginocchio in fuori.

Durante il massaggio all'interno coscia con le dita mi sfiora lo slip monouso, io ho un sussulto, ma non dico nulla, procede sul sedere per poi finire sulla schiena, lì è fantastico, mi rilasso tantissimo, quasi da addormentarmi.

Una volta finito dietro mi fa girare, il lenzuolino cade a terra, ho un breve momento d’imbarazzo per la disattenzione, ma lei mi tranquillizza e me ne dà un altro proseguendo con la manipolazione.

Ricomincia il massaggio dai piedi, ma mi dice anche di tenere gli occhi chiusi e di rilassarmi, io seguo il consiglio.

Gli sfioramenti sono lenti, poi mi divarica le gambe, arriva sulle cosce, ma mentre massaggia l'interno con le dita sfiora di nuovo lo slip.

Lei avverte il mio sussulto e domanda se tutto è ok, annuisco anche se dentro di me capisco che qualche cosa mi turba.

Ad essere sincera so bene di cosa si tratta, sotto mi sento bagnata per tutta quella manipolazione, forse anche il contesto non so, ad ogni modo mi sono eccitata, ed i miei capezzoli turgidi risaltano la cosa.

Per un certo tempo non so quanto, siamo in silenzio e in quel frangente la mia fantasia comincia a volare.

Immagino che la sua mano cominci a risalire sino alla mia figa anzi, continua lentamente nel suo movimento circolare tanto da iniziare a sfiorarmi il clitoride, la mia bocca comincia a rilasciare qualche respiro affannato.

Con dolcezza poi infila le dita nella vagina.

Io sempre con gli occhi chiusi continuo a viaggiare sulla scia dell’immaginazione, per certi versi imbarazzata per quella mia personale visione onirica in cui coinvolgo a sua insaputa l’occasionale amica, dall'altra invece compiaciuta da un certo piacere che mi pervade nel profondo.

Un piacere che è legato e circoscritto a quella mia personale proiezione mentale, perche di fatto nella realtà tutt’altro avviene.

Nella mia visione parallela mi sento di sfiorarmi e involgere le labbra con la lingua, lei con le mani sale fino ad arrivare sui seni, sono eccitatissima, muovo il bacino e gemo.

Giusy toglie la mano dalla figa, mi piega le ginocchia allarga le gambe e ora usa la lingua, è bravissima, mi lecca per bene il duro clitoride eretto, ogni tanto con le labbra lo coglie, lo succhia l’avvicendarsi di labbra e lingua mi fanno arrivare.

Una volta che ho avuto l'orgasmo lei continua per un certo lasso di tempo a leccarmi, quando solleva la testa dal punto al centro fra le mie gambe riesco a scorgere tutto un’umidore che risalta di una certa luce intorno alla sua bocca, lei si avvicina e mi da un bacio, poi sussurra: ”hai gradito il mio massaggio”?....quando riapro gli occhi sono tornata alla realtà.

Mi rivesto ripenso a ciò che nella mia mente è passato, mi sento strana ma ancora eccitata, ritrovarmi ad immaginare di avere un orgasmo stando con una donna, devo dire che mi è piaciuto tanto.

Più tardi risaliti in camera sono ancora eccitata e faccio l'amore con mio marito.

Non nascondo che durante il rapporto ripenso a quello che mi era passato per la mente qualche ora prima.

Quale situazione aveva invaso i miei pensieri, ero ancora più eccitata. Con mio marito affronto l’argomento, gli racconto quanto successo prima, o per meglio dire cosa mi è passato per la testa. Prendere quell’ argomento ci rimette una gran voglia addosso.

Ricominciamo con le effusioni, ma questa volta nell’idea di entrambi subentra anche lei, certamente solo come proiezione della nostra comune fantasia, ma ciò nonostante molto eccitante.

L’argomento decolla e di colpo fantasticando questa ipotetica situazione a tre, lui mi chiede di descrivere a modo mio le modalità, la cosa mi piace e trasportata da quell’invito comincio a dare la mia descrizione della cosa.

Il contesto è un ambientino niente male, camino acceso, un grande e morbido tappeto e tanti cuscini.

Ci sediamo, beviamo vino rosso con del cioccolato fondente, mentre lo sorseggiamo lei comincia a fissarmi, mi toglie il bicchiere dalle mani e mi bacia.

Io resto ferma, mi sbottona la camicia, sono senza reggiseno, mi accarezza i seni.

Mio marito ci guarda, vedo che la cosa gli fa un certo effetto perché con la mano si sfiora tra le gambe.

Giusy mi fa stendere e mi toglie la gonna, rimango in reggicalze, mi sussurra dolci parole vicino all’orecchio mentre la sua lingua mi saetta il lobo.

Comincia a baciarmi tutta, la sua bocca scende mentre con una mano mi sposta di lato il perizoma, la sua lingua comincia a giocare con la mia figa.

Vedo mio marito eccitatissimo, apre i pantaloni e dopo aver spostato l’elastico dello slip, estrae il cazzo già duro.

Mentre descrivo quanto a mio marito, sento l’eccitazione di lui che mi pervade, lo sento con il cazzo frugarmi dentro, spinge a fondo lo sposta nelle diverse angolature e possibilità……io nel frattempo con il mio raccontare porto avanti l’altra situazione, quella dettata dalla mia fantasia.

Ero rimasta a lui che ci guardava, fissa Giusy mentre mi sta leccando tra le gambe.

Posiziona la poltroncina in modo da poter vedere meglio la scena. Mentre io mi lascio fare, d’improvviso Giusy cambia improvvisamente strategia, decide che mi vuole mettere la sua lingua in bocca.

Ci baciamo con passione, ho voglia di stringere quei capezzoli tra le mie dita e glieli strofino per qualche secondo.

Mentre mio marito continua a guardare ci accorgiamo che siamo ancora parzialmente vestite.

Con manovre veloci ci sfiliamo dal corpo ciò che rimane degli indumenti, con un colpo d’occhio riesco a percepire il muovere la mano giù e su di mio marito che osserva silenzioso.

Il nostro amplesso comincia a diventare bagnato, la passione che ci mette nello scoparmi rende lucidi i nostri corpi per il sudore, il proseguire nella descrizione di questa mia fantasia raccontata suscita in mio marito un’indicibile passione.

“Dai continua a dirmi sino dove vuoi arrivare.... dimmi come prosegue la tua storia” dice vicino al mio orecchio mentre le sue mani ed il suo corpo sono dappertutto sopra di me.

“Adesso siamo completamente nude” gli rispondo, “siamo in ginocchio sul tappeto col busto eretto in posizione frontale davanti a te.

Ti fisso negli occhi e mentre ti guardo mi metto due dita in bocca, le faccio correre giù lungo il corpo di lei, le poso sulle sue piccole labbra.

Dopo aver giocato un pochino all’esterno della sua patatina depilata, le spingo le dita dentro lentamente” gli dico.

Nella mia testa quella visione è quasi nitida tanto da non riuscire a distinguere più quale sia il piacere che mi sta dando la soddisfazione più grande.

Tutto è come un cocktail dove si mischiano sesso reale e sesso onirico e ciò che riesco a ottenere è una forte esplosione di sensazioni delle più svariate.

In qualche posto nella mia mente cominciò a far scorrere le mie dita avanti e indietro all’interno di quell’anfratto bagnato, con l’altra mano per non dimenticare di stimolare anche il clitoride appoggio il dito indice, dandogli un certo movimento circolare e la giusta pressione.

Lei languida sussurra ed emette gemiti.

Lui è lì in trance,guarda le mie dita suonare con il giusto tocco il sesso di Giusy, fissa i nostri visi e immancabilmente incontra il mio sguardo, osserva i volti trasfigurati e i sensuali movimenti dei nostri corpi.

Sento dentro di me che il cazzo cambia di volume, avverto il pulsare del sangue che scorre e gonfia le vene, l’intensa sensazione che precede il massimo raggiungibile.

Sia nella mia visione, che nella realtà l’accelero di ritmo sta per farmi pregustare una calda doccia di sborra.

Arriva, lo spruzzo a lunga gettata segna l’esplosione del piacere di lui, nella penombra di quel posto creato per l’occasione nella mia mente veniamo innaffiate di caldi fiotti che sentiamo arrivarci addosso come una sferzata, avvertiamo il liquido correre con rivoli giù lungo il corpo. Nella realtà il getto arriva dopo avermi provocato un convulso orgasmo nel mio intimo, sento il calore propagarsi dentro il mio sesso, avverto correre fuori quello che la mia figa non è riuscita a trattenere nel suo interno.



Ci stacchiamo l’uno dall’altra e sfiniti ci distendiamo vicini.

Mio marito mi sorride.

Nella mia testa invece mi passa una veloce certezza, quella che sicuramente sarà uno splendido week end.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Erotic_mind Invia un messaggio
Postato in data: 27/04/2013 22:55:52
Giudizio personale:
Splendida fantasia... L'hai poi realizzata?


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