i racconti erotici di desiderya

Un inutile testa di cazzo

Autore: Maestro1980
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Aveva occhi chiari e molto profondi, un bellissimo sorriso, denti bianchissimi, faccia allegra e capelli biondissimi, parlavamo allegramente di feste in giro per l'Italia, lei una vera Signora, sapeva conversare ed aveva quella carica di erotismo da famme fatale che in poche possono vantare, anche se non più giovanissima e con qualche buona rotondità, nel complesso era una gran bella donna.

Indossava un abito leggero in due pezzi, un decoltè che farebbe invidia a molte ragazze ben più giovani, scarpe elegantissime dal tacco mozzafiato, sapeva stare a tavola con grande eleganza, anche se il pasto consisteva in una semplice pizza e birra, aveva grande compostezza e stile nel muovare le mani e nell'uso delle posate.

La tavola era apparecchiata in maniera veloce e molto approssimativa, a mia discolpa devo dire che non avevo avuto il tempo adeguato e la pizza era di quelle che vengono consegnate a casa, malgrado questo con l'ausilio di un paio di candele, una bottiglia di vino e due bei bicchieri da degustazione l'atmosfera per un tet a trois era perfetta.

Non ho detto tet a tet solo perchè c'era quella che più tardi avrebbe preso il nomignolo di " inutile testa di cazzo", fortunatamente per noi in casa mia le corde e i bavagli non mancavano e fù facile legare l'inutile testa di cazzo ad un termosifone che si trovava infondo alla sala da pranzo, un bel fattolettone in bocca e la certezza che così non avrebbe disturbato la nostra cenetta a lume di candela.

Quello che non mi sono mai spiegato e a cui devo ammettere non aver mai dato molta importanza era il perchè, una cosi bella e affascinante donna un giorno avrebbe deciso di sposare una cosi inutile testa di cazzo, un ometto insignificanta, non era bello, non era ricco, anzi da quello che so, lo manteneva lei, non era dotato sessualmente, non so se era simpatico, questo in effetti lo ignoro anche perchè gli abbiamo proibito, non proprio con le buone di parlare.

L'Itc se ne stava li legato ben bene al termosifone, bavaglio in bocca, ma gli occhi erano liberi di guardarci e di tanto in tanto provava con lo sguardo a lanciare una sorta di sfida che sapeva non poter vincere e nemmeno giocare.

Dai suoi occhi si vedeva filtrare un mix di eccitazione, di rabbia e quasi una briciola di orgoglio che sembrava morire soffocato dall'umiliazione, forse era un residuo di orgoglio di quando più giovane era meno inutile e forse anche meno testa di cazzo.

Tra me e me ridacchiavo mentre parlavo con la mia bella commensale, buttavo un occhio al termosifone e mi saliva quel misto di eccitazione da predatore che inizia a sentire l'odore del sangue in giro, fatto che non sfuggiva alla nostra bella che sembrava iniziare ad eccitarsi a quello che da li a poco sarebbe stato il dopocena.

Finito il nostro pasto frugale, con i calici del vino in mano decidiamo di sederci sul divano vicino al tavolo della sala da pranzo, davanti avevamo un tavolinetto di vetro dove appoggiammo il vino e le sigarette, e come sfondo avevamo l'Itc come bella statuina.

Nel chiacchierare l'eccitazione saliva e senza darne preavviso presi e baciai la bella, la quale non fu affatto dispiaciuta ricambiando con calore, solo una cosa interruppe il momento magico, il nostro ormai ben noto Itc che emise una sorta di gemito che sembrava più un mugolio da maiale scannato, la cosa mi disturbo tanto che mi alsai e andai verso di lui e lo colpi con un bello schiaffo.

Non scorderò mai quello sguardo, il viso rosso tendente al viola, le vene della fronte gonfie, gli occhi pieni di odio, che al mio sorrivo maligno si spenzero e si abbassarono, come colpiti da una saetta, vidi la consapevolezza di chi aveva capito di non essere un uomo ma un inutile testa di cazzo incapace di sostenere uno sguardo dominante.

In me era salita un eccitazione ben conosciuta, quella di chi sta davanti alla sua vittima e non vede l'ora di macellarla, ma decido di tornare al divano dalla mia bella che aveva assistito al tutto con grande soddisfazione e compiacimento senza dire una parola.

Il clima era ormai bollente e inizio a toccarla, potevo sentire tutta la sua eccitazione nelle mie mani, la bacio di nuovo, lei scende con le mani verso la patta dei miei pantaloni, inizia a stimolarmi con le mani mentre mi baciava, sentiamo dei mugolii ma non ce ne interessiamo, lei inizia a scendere con la bocca, io mi sollevo e mi godo la sua bocca mentre guardo con un sorrisetto da bimbo in gita l'inutile testa di cazzo che romai paonazzo ed esagitato cercava senza troppa convinzione di liberarsi.

La bella sapeva far felice un uomo, di sicuro non grazie alla nostra beneamata inutile testa di cazzo ma di certo aveva avuto molti amanti degni di questa parola e sapeva quello che voleva, fummo interrotti da un mugolio più forte del solito e lei alzo la testa, si giro verso il termosifone e chiamando l'uomo per nome gli disse, " che cazzo vuoi, te sei un inutile testa di cazzo incapace di farmi godere, sei fastidioso quanto inutile e non devi rompermi le palle mentre scopo", io esplosi in una risata maligna e fragorosa, il nomiglolo di " inutile testa di cazzo" era una delle cosa che più si addicevano a un essere del genere, mi alzai dal divano in evidente stato di eccitazione e mi diressi verso il nostro rumoroso soprammobile.

Lo guardavo con sguardo soddisfatto e decisi di togliergli il bavaglio per sentire quello che aveva da recriminare, tolto il bavaglio il tipo prese fiato ma non parlo, lo presi per i capelli e gli alzai la faccia verso i miei occhi per forzarlo nel dire cosa non gli stava bene, lui chiuse gli occhi, sudato ed agitatissimo tanto da farmi quasi preoccupare che quel cretino mi sarebbe potuto crepare d'infarto dentro casa.

Lo tenevo per i capelli ma non apriva gli occhi e dopo qualche seconto sentii la voce della mia bella che mi suggeriva di colpirlo con il mio membro in volto e di fargli vedere chi ce lo avava duro e chi non era come lui, un inutile impotente strisciante.

La cosa mi eccito, inizia a colpirlo in volto con il mio membro e lui sempre più gonfio di rabbia e violaceo in volto non apriva bocca e non cercava di reagire, dopo qualche secondo lo sentii cedere e provo a succhiarmi d'improvviso, io lo fermai con un sonoro schiaffo e lui imperterrito cercava di succhiarmi mentre la lei rideva davvero divertita.

Come riapri la bocca gli ci sputai dentro e lo rimbavaglia di corsa, lo lascia li e tornai sul divano dove mi misi a darmi da fare con la bella che era sempre più eccitata e presa dalla cosa.

Iniziammo a scopare sul divano mentre lei gli gridava di tutto e io divertito ed eccitato la scopavo alla pecorina tenendola per i capelli e sculacciandola forte.

Finita la prima nostra soddisfacente copula, decidemmo di andare in camera da letto per essere più comodi, la camera era dalla parte opposta della sala dove avevamo il vino e le sigarette e tutti sanno che è una noglia alsarzi dal letto mentre si è in due per andare a prendere da bere o da fumare.

Fortunatamente mi ricordai che non eravamo proprio in due e che quindi la nostra Itc sarebbe potuta diventare una "utile" testa di cazzo, così andai verso di lui, lo sciolsi e gli tolsi il bavaglio, gli misi un collare e gli dissi che mentre noi due stavamo in camera a scopare lui doveva restare nel coridoio a nostra disposizione nel momento in cui ne avessimo fatta richiesta.

Annui poco convinto ma andò comunque nel coridoio e si mise da un lato vicino alla porta della camera ma da dove non si vede quello che vi succede all'interno.

Ci mettemmo a letto e subito ci venne voglia di bere, e al primo ordine la nostra ormai diventata utile cameriera inizio a servirci in maniera impeccabile, ci porto da bere, poi lo rimandammo a prendere le sigarette e lo facendogli mettere le mani giunte lo usammo come posacenere, un ometto davvero utile era diventato il nostro amico, non parlava più ma si limitava a servirci e questo era il suo ruolo perfetto.

Iniziammo a darci da fare, dal coridoio non si sentiva nessun rumore tranne l'odore di adrenalina che aveva completamente invaso la casa e che a me e la mia tigre dava un eccitamento straordinario che ci porto a morderci e rotolarci per un paio di orette.

Esausti dal nostro incontro, mandammo il nostro azzerbinato cagnolino a prenderci dell'acqua, cosa che fece puntualmente in maniera rapida e precisa, tanto che mosso da compassione e bonarietà gli permisi di dormire sul morbido tappeto al bordo del nostro letto.

Ci mettemmo a dormire, poco dopo però verso le 7 di mattina fui svegliato dalla bella che se ne doveva andare perchè aveva un appuntamento di lavoro, mi alzai, diedi la sveglia a calci al cane che stava sbavando sul tappeto e accompagnai lei alla macchina con lui che ci seguiva carico di valige come un goffo somaro da soma.

Andai dall'inutile testa di cazzo prima che salisse in macchina, gli diedi uno schiaffetto, infondo era stato abbastanza bravo ed obbediente come cameriere e mi sembrava giusto dargli un minimo di gratifica, poi baciai la mia bella in bocca e me ne tornai a letto.

Non l'ho più sentita da quel giorno ma non scorderò mai la sua definizione per un certo tipo di uomo, " inutile testa di cazzo".


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Sergio82 Invia un messaggio
Postato in data: 28/09/2010 21:29:04
Giudizio personale:
io avrei fatto esattamente come te!!! bravo! ottimo lavoro.


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