i racconti erotici di desiderya |
Un incontro in aeroporto |
Un Incontro in Aeroporto
Stavo tornando in Italia dalla Francia, volavo AirFrance, per fortuna era un mercoledì e il volo della sera per Roma era pieno solo a metà, procedo con l'imbarco e trovo la mia fila vuota, come mia abitudine poggio le mie cose sui sedili interni e mi metto lato corridoio. Dopo un minuto o due vedo arrivare una bella donna sui 40, occhi verdi, capelli castano scuro. Aveva un miniabito grigio in maglia, con un foulard nero intorno al collo. Il vestito metteva in risalto il suo seno prosperoso, una quinta probabilmente, anche perché aveva una sorta di apertura da cui si vedeva il bel decoltè. Con mia immensa gioia si ferma sulla mia fila anche se dall'altra parte del corridoio e inizia ad armeggiare con il bagaglio, in questo modo ho la possibilità di ammirare anche il suo spledido culo, rotondo e accogliente, anche questo esaltato da questo abitino sobrio, ma molto sexy. Come prevedibile ha qualche difficoltà, così sto quasi per alzarmi quando arriva il marito, il quale con ogni probabilità si era accorto che fissavo il culo della moglie, ma mi sorrise, a pensarci ora, quasi compiaciuto. Sistemato il bagaglio a mano, lui si mette lato finestrino e lei nel posto al centro, quello laterale rimane vuoto permettendomi di guardare anche le belle gambe della Signora, avvolte in sensuali calze nere. Inutile dire che la Signora aveva un certo fascino su di me e non potevo fare a meno di girarmi per guardarla, il marito se ne accorse in un paio di occasioni, ma continuava a sorridermi decisamente compiaciuto, evidentemnete gli faceva piacere se qualche altro uomo ammirava la moglie, di certo poteva essere più che fiero di avere a fianco una donna così atttraente. Dopo un po' lei si appisola sulla spalla del marito e il vestito, che aveva una sorta di piccolo spacco laterale, sale un po' su, lasciando intravedere il bordo in pizzo delle calze e le mollettine del reggicalze. Non solo aveva un corpo da urlo, ma anche dell'intimo sexy, la mia fantasia volava e il mio sguardo non poteva che ritornare senza sosta su quel dettaglio, tanto che mi aspettavo che il marito la svegliasse per farla sistemare ed invece niente, sembrava quasi volesse farmi godere quello spettacolo. Quando l'hostess comincia il giro degli snack lei si risquote, mi sorprende a guardarle le gambe e subito si risistema diventando quasi paonazza, io le sorrido, quasi beato. Una volta che il carrellino ha passato la nostra fila lei si alza per andare verso il bagno sul retro dell'aereo ed io quasi automaticamente la seguo, più che altro per godermi lo spettacolo del suo bel culo. Lei si gira e mi sorride continuando l'avanzata verso le ultime file completamente deserte. I bagni sono occupati e io mi appoggio all'ultima fila, lei in attesa mi da le spalle, tra la vista del reggicalze e il suo culo ormai il mio cazzo era durissimo e rigonfiava il tessuto morbido dei miei pantaloni classici. Mi stavo godendo appunto questo spetttacolo quando un'improvvisa turbolenza mi spinge seduto sul sedile, anche lei barcolla e inavvertitamente mi fiinisce in braccio. Al contatto con il suo culo il mio cazzo ha un sussulto e quasi involontriamente va a premere su di lei che si gira verso di me ancora più imbarazzata di prima:"Mi scusi" dall'accento era chiaramente francese. A:"Mi scusi lei, ma la vista delle sue calze ha prodotto qualche effetto prima", lei è viola, imbarazzatissima, ma forse anche un po' intrigata. Comunque la porta del bagno che si apre la salva e lei entra senza rispondermi. "Forse ho un po' esagerato" penso, in ogni caso una volta che si libera anche l'altro bagno ne usufruiisco e torno al mio posto. Lei sta parlando sotto voce con il marito ed entrambi mi guardano, io onestamente temo una scenata, invece lui continua a sorridermi anche se lei è sempre imbarazzatissima. Io ricambio il sorriso e decido di non tentare più la sorte, continuando il viaggio senza ammirarla ancora. Arrivati a Fiumicino scendiamo ordinatamente dall'aereo ed io li seguo da lontano con gli occhi, alla riconsegna bagagli mi metto non lontano da loro, come al solito c'era da aspettare un po' e vedo che lei ne approfitta per andare in bagno ed io mi siedo ad aspettare pazientemente che il nastro parta. Il marito appena lei entra in bagno mi raggiunge, si siede vicino a me e senza preamboli mi chiede:"Ti eccita mia moglie eh?" Io sono un po' interdetto, ma rispondo prontamente:"Vorrei vedere, con il corpo che ha" Lui: "Mi ha detto quello che è successo vicino al bagno, lei è un po' timida, ma si è tutta eccitata, ti piacerebbe vederle il culo?" A:"Certo, ma cos'hai in mente?" Lui:"Tu seguici alla macchina con discrezione, qualcosa ci inventeremo" e così dicendo si alza e si allontana Lei ritorna dal bagno e dopo una decina di minuti il nastro finalmente parte, i bagagli non erano molti e arrivano praticamente tutti insieme. Io recupero il mio e seguo loro due con lo sguardo, appena si avviano verso l'uscita li seguo stando non troppo vicino. Arriviamo fino al parcheggio E e raggiungiamo l'ultimo livello, non c'erano molte macchine in quel momento, loro si avviano, lei è ancora inconsapevole che li sto seguendo. Arrivati alla loro macchina, lui la cinge da dietro e comincia a baciarle il collo mentre le palpa le belle tettone da sopra il vestito, le fa appoggiare le mani sul cofano, la fa metteer a 90 e intanto mi fa segno di avvicinarmi. Appena arrivo vicino a lui mi fa segno di non parlare con il dito. Lei:"Sei proprio un Povco, ti sei eccitato dopo quello che ti ho raccontato e ora vuoi scoparmi come a Lione" Lui:"Salope, sei propio una gran Troia, hai voglia di cazzo?" Lei:"Oui, lo voglio tutto" Lui le alza il vestito, scoprendo il reggicalze e le mutandine in pizzo che incorniciano un culo fantastico, tondo, accogliente, morbido, ma sodo. Me lo mostra come un trofeo ed io non resisto e mi tocco il cazzo nei pantaloni che sta già scoppiando. Lui abbassa le mutandine a mezza coscia fino a quando l'elastico del reggicalze lo permette e me lo offre, come fosse un dolce prelibato. Io mi avvicino, le paplo le natiche con tutte e due le mani, poi comincio a baciarle avvicinandomi sempre più al solco dove comincio a cercare la sua fica con la lingua. Lei si inarca per permettermi di raggiungerla ed io la trovo, rasata, gonfia, succosa. Inizio a leccarla con voglia e lei :"Oh, sì leccamela, leccamela, ancova", inizia a dimenare il culo e poi si gira, vede il marito, realizza che non è lui che la sta leccando e una frazione di secondo dopo mi riconosce. Ha un sussulto e si mette in piedi. Lei:"Siete due Povci e tu sei peggio di Lui" fa rivolto principalmente al marito Lui:"E dai che sei tutta eccitata, avevi voglia di farti scopare da lui, dì la verità" Lei non risponde, ma mi guarda incerta, io mi avvicino la guardo nei suoi bellissimi occhi verdi e le dico:"Sei bellissima, mi hai fatto impazzire dal primomo momento che ti ho vista" e così facendo la bacio, incontro la sua lingua morbida che dopo una piccola resistenza si lascia andare e così la stringo approfittandone per palparle il culo. Poteva succedere qualsiasi cosa, ma il rumore di una macchina in arrivo ci blocca tutti e tre, lei si risistema alla svelta e ci guarda, come a dire "E ora?" Rompo gli indugi e propongo audacemente:" Sono in un B&B qui a Roma, penché non andiamo lì e continuiamo questo discorso" Il marito mi guarda malizioso e risponde:"Ok, tanto lo so che ne hai voglia" rivolto alla moglie. Io vado a recuperare la mia auto e ci vediamo fuori al parcheggio, loro mi seguono, il B&B era ad un quarto d'ora dall'aeroporto. Avevo con me sia le chiavi del palazzo, sia quelle del miniappartamento perché sapevo che di ritorno dalla Francia sarebbe stato troppo tardi per chiamare la proprietaria. Parcheggiamo li vicino e loro mi seguono, senza parlare, lei con lo sguardo un po' basso (ora che l'eccitazione era un po' lontana, si rifaceva strada la timidezza). Saliamo i due piani di scale ed entriamo nel miniappartamento. Io li guido subito nella camera da letto, era piccola ma confortevole, con un bello specchio ai lati del letto. A:"Allora dove eravamo rimasti?" Lui era ancora sul pezzo, ma lei era tesa, troppo tesa. Allora io rivolto a lui:"La tua Signora è troppo tesa, ci hanno rotto il momento magico, ma ho un'idea per ricrearlo, puoi prdendere il foulard che ha al collo?" Lui mi guarda dubbioso ma se lo fa dare. A:"Ok, ora perchè non la bendi, così lei avrà l'illusione che ci sia solo tu, io almeno all'inizio non parlerò" Lei era un po' sopresa, ma non oppose resistenza, a lui l'idea piacque subito. Una volta bendata, la porta vicino allo specchio e dice:"Guarda che spettacolo la mia mogliettina" Io mi avvicino dietro di lei e comincio a sfilarle il vestito, aveva un completino in pizzo nero coordinato con calze e reggicalze che metteva perfettamente in risalto le sue forme prosperose. Io di norma sono un fan della italiane, ma devo dire che questa francese era una vera dea, un concentrato di curve mozzafiato. Lui le accarezza il seno e i fianchi con entrambe le mani, lei gira spalle allo specchio e il marito le slaccia piano il reggiseno liberando due tette fantastiche, grosse, sode, con due grandi capezzoli rosa. Io intanto mi spoglio e prendo dalla valigia il gel lubrificante (non parto mai senza, non si sa mai). Completamente nudo e con il cazzo durissimo mi avvicino a lei, prendo un po' di gel e comincio a palparle le tette. Lei si gode il massaggio, poi passo a leccarle quegli enormi capezzoli gustandomi il suo seno e il sapore dolce del gel. Lei si morde un labbro, comincia a rilassarsi piano piano. Tericamente non sa che sono io che la sto toccando, ma può immmaginarlo. Il marito si scosta un po' e comincia a godersi la scena. Io scendo piano con la bocca: pancia, ombelico, inguine, le slaccio il reggicalze e le sfilo prima la calza sinistra e poi la destra inginocchiandomi davanti a lei. Ora ha solo le mutandine, che le sfilo molto lentamente accompagnando il movimento con la mia bocca che va a cercare la sua bella fica. E' nuda e bellissima, con il suo corpo voluttuoso. Io sono sempre in ginoccio, le lambisco le gradi labbra con la lingua e poi mi insinuo sempre più dentro fino a quando lei non si allarga la fica con le mani e allora ci tuffo la lingua dentro e comincio a leccarla con foga mente con entrambe le mani le palpo il culo. Lei:"Oui, leccamela, leccamela, Je suis una vraie garce" ed in quel momento lo era davvero una Gran Puttana Avevo troppa voglia di scoparla e sentendola incitarmi mi alzo, la bacio, le nostre lingue si intrecciano in una danza senza fine, la sollevo sotto i glutei e la appoggio alla console di fronte allo specchio, lei allarga le gambe e io la penetro senza troppi indugi. Era bagnatissima e calda come un forno, io comincio a pomparla prima piano poi sempre più forte, più forte, era una sensazione stupenda. Lei:"Baise-moi, baise moi, oui, oui..." forse nella sua mente ancora fingeva di non sapere chi la stava scopando, ma in fondo sapeva che ero io e non suo marito anche se non avevo detto una parola, una donna riconosce il corpo del proprio compagno. Le sue poppe saltavano ad ogni coplo ed io le leccavo con avididità i grandi capezzoli, ero eccitato all'inverosimile e stavo per venire, allora rallento un po' fino a fermarmi ed esco dal suo corpo. Lei però ormai è infoiata, si inginocchia e comincia a succhiarmelo, fu il copo di grazia dopo pochi attimi le esplodo in bocca, lei non si ritrae, ingoia tutto e continua quello spelndido pompino. Decido allroa di togliere il foulard:"Questo non ti serve più, sei proprio una gran Troia" lei alza gli ochi verso di me per un attimo e poi continua a succhiare. A:"Sei uno spettacolo, che pompino magnifico, continua, continua....", lei allora se lo mette in mezzo alle tette e comincia una spagnola da urlo Lei:"Sono Bvava?" A:"Sei Fantastica, una vera Salope, hai delle Tettone Magnifiche" Intanto il marito si è tolto boxer e pantaloni e si sta godendo lo spettacolo seduto sul bordo del letto. Ha il cazzo bello in tiro e decide di reclamare la sua parte, così dice con fare malizioso:"Tesoro, mi stai proprio trascurando" Lei allora si alza, lo raggiunge e comincia a fargli un bel pompino messa però a 90�, offrendomi così il suo fantastico culo. Io non aspettavo altro dal momento in cui l'ho vista, prendo il gel idratante, mi posiziono dietro a lei e comincio a massaggiarle il culo. Prima le chiappe, poi il solco e infine comincio ad esplorarle il buchino con l'indice. Lei era ben aperta e cedette quasi subito alla pressione del mio dito. Presi un bel po' di gel, lo spalmai sul buchino e feci lo stesso con il mio cazzo che nonostante la sborrata era rimasto bello duro grazie al suo pompino, ma soprattutto grazie a quel culo paradisiaco che stavo esplorando, Comincio a strusciare la mia asta nell'incavo del culo mentre con le mani le palpo le natiche e le allargo. Poi punto l'ano e con un sol colpo glielo metto tutto dentro, lei sussulta ed emette un piccolo lamento, temo di essere stato troppo brusco. A:"Fa male?" Lei:"No mi piace, non vedevo l'ora, scopami il culo, tapes mon cul" a queste parole non ci vedo più, comincio a pomparla come un forsennato. Le mi palle sbattevano contro le sue chiappe e i suoi gemiti si sentivano strozzati dato che continuava a succhiare il cazzo del marito. Era un delirio, il primo a venire fu il marito che le riempì la bocca di sborra:"Oh sì succhialo, succhialo così, Salope, salope......" Una volta che la sua bocca fu libera, i gemiti strozzati si traformarono in urli di piacere:"Oui, oui, plus fort"" Io ce la mettevo tutta:"Ti piace eh? Voglio sfondarti il culo, Troia, voglio aprirti in due" e aumentai ancora il ritmo Lei:"Oui, così, baise-moi, sfondami, sfondami" e finalmente venne accasciandosi sul letto vicino al marito. Io però non ero ancora venuto:"Che fai, mi lasci così?" Lei:"Mi sei venuto già in bocca,no?" A:"Sì ma il tuo culo mi ha fatto eccitare, ho bisogno venire di nuovo" Lei:"E cosa avresti in mente?" A:"Di approfittare delle tue Tettone" Con uno sguardo malizioso si rimette a sedere sul bordo del letto:"Ca va" , le sue poppe erano ancora ben lubrificate e il mio cazzo ci scivolò in mezzo in modo fantastico. Lei cominciò una spagnola memorabile:"Ti piace?" ed io:"Sei una Dea, continua ti prego" Vedere il mio cazzo affondare in quelle tettone magnifiche era una goduria, lei aveva cominciato lentamente, ma stava aumentando il ritmo sempre di più, sempre di più finché:"Oh, sì, mi fai venire, brava sì....". Nonstante la prima sborrata abbondante in bocca, le riempii per bene anche le tette e finalmente fui appagato, oltre che esausto. Usammo a turno il bagno per pulirci e sistemarci, lei uscì per ultima e quando uscì vestita come l'avevo vista solo poche ore prima non potei trattenermi dal dire:"Quanto ben di Dio nascoscosto" Lei sorridedendo."Cosa dovrei fare andare in giro nuda?" A." No però questo patrimonio dell'Umanità dovresti condividerlo in qualche modo" Lui:"Bè qualche foto per gli amici potevamo anche farla" Lei:"Sei proprio un Povco" ma non mi sembrava così scandalizzata................. MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Lilly&vagabond | Invia un messaggio |
Postato in data: | 11/05/2019 09:49:20 | |
Giudizio personale: | un buon racconto ma dovresti curare di più i piccoli errori di scrittura | |
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