i racconti erotici di desiderya

Un bel sabato sera

Autore: Sandro2011
Giudizio:
Letture: 2008
Commenti: 2
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Cambia lo sfondo
Io e Angela siamo sposati da 10 anni dopo 4 di fidanzamento. Angela ha 34 anni ed è universalmente riconosciuta come una bella donna. Non sensazionale, ma ha comunque un bel corpo, sedere sodo senza cellulite, belle gambe, 1,63x52kg con tutte le curve al punto giusto. Io e mia moglie condividiamo una grande passione, quella del sesso trasgressivo. Siamo in tutto e per tutto una classica coppia innamorata tranne che nella gestione delle cose sessuali: in questo campo siamo decisamente particolari e con il tempo abbiamo messo a punto i rispettivi ruoli che danno un'enorme soddisfazione ad entrambi. Angela adora comportarsi come una troia, io adoro essere cornificato ed umiliato dalla mia adorata mogliettina ed in questo siamo veramente molto affiatati.
Il nostro divertimento preferito consiste nell'andare a caccia di maschietti: queste sere d'estate sono particolarmente adatte. Ieri sera abbiamo deciso di uscire per divertirci un po: Angela ha approfittato della serata calda per mettersi un po' in mostra, ed è stata sufficiente una minigonna, sandali con tacchi e una maglietta aderente senza reggiseni per rendersi provocante ed appetibile. Ci siamo recati a Trastevere (siamo di Roma) a goderci l'Estate Romana. Siamo scesi sotto Ponte Garibaldi e ci siamo mischiati alla folla, girando per le bancarelle e conprando oggettini da pochi euro. Poi ci siamo decisi per un kebab con birra. Ci sediamo al tavolino, vado ad ordinare i kebab. Quando torno Angela si è sistemata al tavolino con le gambe accavallate, girata in direzione del lungofiume affollato mostrando generosamente il cosciame.
"Che bella serata, tesoro, si sta d'incanto" Mi fa lei.
"Davvero, è bellissimo, guarda che luci..." soggiungo sorridendo.
"Mmmmmhh hai visto il ragazzo che fa i kebab? Me lo farei proprio volentieri"
"Dovrai aspettare parecchio con tutto il lavoro che ha stasera"
Il ristorantino improvvisato all'aperto è affollato, dobbiamo aspettare i kebab un buon venti minuti.
"Peccato", ribatte lei poi aggiunge:
"Io le cosce le sto mettendo in mostra, speriamo interessino qualcuno"
Finiamo di mangiare lo spuntino e ci alziamo.
"Direi di separarci, altrimenti stasera andiamo in bianco, amore" mi fa lei.
E' una nostra vecchia tecnica collaudatissima: andiamo in posti affollati (discoteche, sagre, spiagge, locali) con lei vestita da rimorchio e ci separiamo. Lei rimane da sola e assume un'aria vaga e provocante che attira gli uomini come mosconi: il suo divertimento maggiore è proprio quello di gestire la situazione appena avviata in base al tizio che la abborda ed alle possibilità logistiche del momento.
Angela cammina per il lungofiume passando lentamente da una bancarella all'altra, io la seguo ad una trentina di metri senza farmi notare. Dopo una ventina di minuti ancora nulla, sicuramente la cosa non le fa piacere. Noto una coppia di ragazzi camminare nella sua direzione e mi chiedo se riuscirà ad agganciarli. Angela è bravissima, quando vuole, a guardare gli uomini, in modo da irretirli e non lasciargli scampo. Vedo i due incrociare lo sguardo di lei che mi dava le spalle, noto i ragazzi cambiare espressione e, superata Angela, iniziare a parlottare tra loro e poi fermarsi voltandosi a guardarla mentre lei prosegue lentamente per la sua strada. Mi avvicino per captarne i discorsi.
"Daje, annamo a parlarci" dice uno dei due.
"Si ma che c***o je raccontamo, aò? C'avrà più de trent'anni, a Fabbio"
Due ragazzotti romani belli ruspanti, sorrido tra me e me. Però sono carini, avranno tra i 20 e i 22 anni, abbastanza atletici, magri. Se li è scelti piuttosto bene.
"Ma hai visto come c'ha guardato? Quella ce sta, te lo dico io a tocca sbrigasse... hai visto che culo che c'ha?".
"Si ma se è 'na mignotta? Guarda che c'ho 10 euro in tasca io..."
Tra me e me ragiono velocemente e mi rendo conto che i due sono sprovveduti, sicuramente non sono preparati a risolvere la situazione, soprattutto non sapranno proporre un posto adatto. Probabilmente sono venuti in moto, quindi se non esco allo scoperto i due bamboccioni non concluderanno nulla.
Li avvicino e li abbordo con decisione.
"Ciao ragazzi, quella è mia moglie e voi le piacete. Se volete scoparvela ve la presento, altrimenti come non detto e scusate tanto".
E' un poema l'espressione che fanno i due rimanendo a bocca aperta. Ma non dimostrano ostilità, soltanto smarrimento, a me interessa solo questo.
Non gli lascio il tempo di reagire.
"Venite dai, che ve la presento. I vostri nomi?"
I due si guardano sconcertati
"Nicola" mi fa uno. "Fabio" fa eco l'altro. E mi seguono.
In pochi passi la raggiungiamo.
"Angela? Ti presento Fabio e Nicola"
Lei si volta con fare incuriosito, i due salutano: Fabio, il più deciso si sta già riprendendo dalla sorpresa, l'altro aspetta di vedere cosa fa l'amico.
"Piacere ragazzi, Angela" fa lei sfoderando un sorriso smagliante.
"Hanno detto che hai un bel culo, così te li ho portati" aggiungo.
"Oh ma che carini, grazie del complimento."
"Vi va un gelato?" faccio io anticipando ogni loro eventuale mossa.
Ci sediamo in una delle tante gelaterie volanti del lungofiume, ormai tutti e due si sono ripresi e concentrano la loro attenzione su mia moglie. Vedendola assolutamente tranquilla e a proprio agio i due non riescono a prendere il controllo della situazione. Finito di mangiare la coppetta di gelato, che pago io, Fabio azzarda un primo affondo.
"Angela, hai delle gambe stupende, sai?"
Lei gli sorride, gli infila una mano tra i capelli e gli dice che è proprio carino, e gira subito il complimento anche all'amico.
Intervengo prontamente:
"Che ne dite di un giretto in macchina? Vi va?"
Ovviamente accettano. Ci alziamo, ci dirigiamo alla scala per risalire al lungotevere dove abbiamo parcheggiato l'auto. Arriviamo alla nostra auto, una spaziosissima BMW X6. Apro lo sportello posteriore, invito i ragazzi a salire dietro con mia moglie, mi siedo al posto di guida. I vetri fumè regalano una splendida privacy all'abitacolo, l'aria condizionata fa subito il suo lavoro, ma sul sedile di dietro l'atmosfera si arroventa immediatamente. Angela è al centro dei due e Fabio si getta subito sulle sue tette, denudandole e mordendole vogliosamente. Nicola accarezza mia moglie tra le cosce. Lei accavalla una coscia sulle gambe di Nicola mentre la sua bocca si incolla a quella di Fabio. Mi dirigo verso le stradine interne di Trastevere che sono ricchissime, per chi le conosce, di posticini indisturbati. Trovo un angoletto appartato e fermo l'auto. Lascio il motore acceso per l'aria condizionata, la serata è calda e dietro si suderebbe troppo.
Mi volto e contemplo la scena. Angela è stata spogliata completamente e sta succhiando voracemente il cazzo di Nicola, mentre Fabio è intento a slapparle rumorosamente la passera. Dopo qualche minuto lei impartisce istruzioni.
"Ora vi voglio dentro, chi fa per primo?"
Stranamente è Nicola che passa all'azione. Tiro fuori i profilattici dallo sportello e gliene scarto uno. Angela glielo infila con perizia, si sistema sdraiandosi sul sedile appoggiando la testa sulle gambe di Fabio e si porta Nicola sopra. Il ragazzo è eccitato e la infila subito fottendola molto velocemente. Fabio si trova a malpartito, è più vicino a volto dell'amico ansimante che alle grazie della mia signora. Ha un'espressione irritata, si vede che avrebbe voluto essere lui il primo.
Lo guardo sorridendo e gli dico sottovoce che lui avrà il culo per primo. Difatti Nicola non resiste più di cinque minuti e sborra rumorosamente dentro Angela. Si toglie, lei si inginocchia porgendo il culo a pecorina all'amico. Fabio non si fa ripetere l'invito, mette il profilattico e infila il cazzo nella fica di mia moglie. Una decina di colpi violenti che la fanno ansimare, poi esce e gli preme la cappella sul buco del culo. Angela è apertissima e non ha bisogno di lubrificanti. Il cazzo di Fabio entra nel suo culo come nel burro. Dal suo viso capisco che lei gioca a stringere con lo sfintere il cazzo del ragazzo che non dura a sua volta più di due minuti. Dimenandosi ed articolando parole sconnesse Fabio eiacula nel culo di Angela. Io capisco l'andazzo, faccio marcia indietro e dirigo l'auto al punto di partenza. Quando arriviamo i ragazzi si sono ricomposti e mia moglie li saluta con un bacio. I due le chiedono il cellulare e lei risponde con un sorriso enigmatico dicendogli che tutte le sere passiamo sul lungotevere. Una pietosa bugia, ma il ragazzo si illumina sul viso e ci rivolge un "Allora domani sera stesso posto?" Lei affetta un "forse" e ci si saluta.
Appena soli Angela scoppia in una risata argentina:
"O mamma mia... ma che disastro questi due, peggio dei conigli!!!!"
"Tesoro. ma che pretendevi, tu rimorchi ragazzini di vent'anni..." rispondo ridendo anch'io di gusto.
"Che facciamo, sono le 22,30... chiamiamo qualcuno, oppure qualche posticino particolare? Che suggerisci, amore?" fa lei.
"Qua vicino c'è il 'XXXXXXX'" accennando alla possibilità di andare in un noto club privè nelle vicinanze.
"No, dai, non sono vestita da club privè, cerchiamo qualcosa di più semplice".
Mi dirigo all'EUR, dove i parcheggi per coppie e singoli abbondano e ne conosciamo - e frequentiamo- diversi.
C'è parecchio movimento, d'altronde sono le 23.00 ed è sabato sera.
Fermo l'auto sotto un lampione coi i finestrini aperti, lascio le luci di posizione accese come segnale che siamo disponibili. 5 minuti e una macchina posteggia vicino a noi. Un quarantenne alla guida, è in penombra, non si vede. Si accende una sigaretta e ci spia nell'ombra. Mi avvicino a Angela, la tocco e la faccio ansimare un poco. Il tipo scende dall'auto, si accosta. Il finestrino dalla parte di lei è abbassato, l'uomo di accosta. Esita qualche secondo poi le mie mani sotto la gonna di mia moglie e i mugolii di lei che lo guarda sfacciatamente invitandolo all'azione gli fanno sciogliere ogni indugio. Inserisce un braccio nella macchina e palpa le tette di lei. Lei a sua volta tira fuori un braccio e gli tasta il pacco.
"Andate dietro, state più comodi, no?". Faccio io.
Angela scende dalla macchina, abbraccia l'uomo e i due si baciano palpandosi. Poi lei lo invita a salire sul sedile posteriore. Chiudono lo sportello, l'uomo è già in erezione completa. Angela gli passa un preservativo e si distende sul sedile aprendogli le cosce. L'uomo le va sopra, le indirizza la cappella contro a fica e glielo immerge dentro strappandole gemiti di goduria. L'uomo impone un ritmo serrato e Angela si gode questa chiavata mugolando ad ogni colpo che riceve. La serata è fresca, ho il motore spento ed apro i finestrini posteriori. Il posto che abbiamo scelto è uno di quelli giusti, i singoli presenti non tardano a scendere dalle rispettive auto ed avvicinarsi. Mentre il tizio continua a fottere mia moglie, attorno alla macchina si forma un capannello di quattro o cinque uomini. Scendo dall'auto e mi avvicino dal lato opposto a quello del guidatore dove sono accalcati i tizi.
"Se qualcuno vuole farsi la donna quando questo ha finito ho qui i preservativi".
Il tizio frattanto ha girato Angela e la sta trapanando a pecorina tenendola per i fianchi con le mani.
Un lungo quarto d'ora di martellamento poi l'uomo viene dentro di lei ansimando. Noto che Angela non è ancora venuta. L'uomo esce dall'auto e si ricompone, andandosene senza nemmeno salutare. Angela rimane inginocchiata sul sedile posteriore, capisce la situazione e arretra facendo sporgere il culo fuori dall'auto.
Uno dei singoli si va avanti con il cazzo svettante avvolto dal profilattico. Prende Angela per i fianchi e glielo sbatte dentro, si assesta bene dentro di lei e inizia a pomparla. Anche questo sembra piuttosto bravo, è una serata fortunata a quanto pare. L'uomo accelera sempre di più, piano piano diventa una monta selvaggia, Angela ansima sotto le spinte dell'uomo che infine viene rumorosamente. Il tizio si toglie velocemente e se ne va. Fuori ce ne stanno altri tre ma nessuno sembra volersi fare avanti, probabilmente sono guardoni impotenti. Lei afferra al volo la situazione, si ricompone, scende dalla macchina e risale al posto accanto a guidatore senza nemmeno degnare i tizi di un'occhiata. Ce ne andiamo. Il mio amore non è ancora sazio, nonostante la razione di cazzo non sia stata proprio leggerissima non è riuscita a venire.
"Ci cerchiamo qualcun altro, tesoro?"
"Amore leccamela, ti prego, che non ce la faccio più...".
Fermo la macchina in un angoletto. Conosco ogni zona sensibile della fica di mia moglie, so come e dove leccarla per regalarle orgasmi strepitosi. Angela è mentalmente sovreccitata dai cazzi appena presi, ci vuole ben poco per completare l'opera. Le succhio il grilletto proprio come piace a lei, il mio amore si mette ad urlare tutto il suo piacere prememdomi la testa contro i suoi inguini. Ne aveva davvero bisogno...


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Sandro2011 Invia un messaggio
Postato in data: 08/08/2011 00:14:21
Giudizio personale:
@Coppia_Sex4You: che possiamo farci se ci piacciono le serate che cominciano col cazzo e finiscono col cazzo? :-)))
@Others: Thanks!!!

Autore: Mysterx Invia un messaggio
Postato in data: 07/08/2011 19:18:16
Giudizio personale:
complimenti, una complicità così piena è difficile da raggiungere


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