i racconti erotici di desiderya |
Ti amo, ti amo, ti amo |
Era la terza volta che incontravo quest'uomo e non era certo la prima volta che mi travestivo da donna, questa però era la prima volta che incontravo Franco con l'unico desiderio di sentirlo godere. Le altre volte ero eccitato e cercavo solamente il mio orgasmo, questa volta però era davvero diverso. Avevo impiegato tutta la mattina a scegliere le calze, le mutandine e il reggiseno, avevo comperato un bellissimo vestito lungo nero: il mio colore preferito. Io sono un po' formoso e lo scuro davvero sfina la mia siluette.
Avevo chiesto un minuto da solo in bagno per cambiarmi e infilarmi le scarpe tacco 12. Dio quanto mi sentivo donna, sentivo il vestito sfiorarmi le gambe, sentivo il nylon delle calze che entrava nelle scarpe, mi sono tolto la giacca della tuta e ho fatto scendere il vestito che avevo indossato sotto agli abiti. Mi sentivo bellissima. Sono uscita dal bagno facendo restare di stucco Franco, non so ancora se per la sorpresa o per il fatto di aver incontrato una brutta donna. Franco era eccitatissimo. Mentre salivamo le scale sentivo le sue mani nell'interno coscia, a meta della scala che ci portava nella stanza da letto mi sono fermato e gli ho preso l'uccello e, come con il guinzaglio, l'ho condotto in camera. Mentre lui si sfilava la camicia e la maglietta io l'avevo già denudato dalla cinta in giù e mi ero infilato il suo uccello in bocca. Lo sentivo gemere, sentivo che li piaceva, passavo la lingua sul glande, giocavo infilandola e stuzzicando il prepuzio, sentivo il suo sapore. Sento le sue mani che cominciano a toccarmi le tette, si fanno strada nel mio reggiseno e, prima toccandoli e poi stringendoli, mi danno piacere usando i miei capezzoli. Franco è completamente nudo, io indosso ancora tutto. Prima di sdraiarci a letto mi sfila il vestito e lo ripone delicatamente sulla sedia e poi mi fa sedere sul bordo del letto. Franco si avvicina piano e cominciamo a baciarci. E' il primo bacio che do a un uomo, per un momento ho quasi il timore poi mi lascio andare. Mi sdraio sul letto e lui sopra di me, mi tiene giu con i polsi sul materasso. Mi sento completamente suo, mi libero le mani e comincio a accarezzargli la schiena e poi su piano piano la testa, sento le sue labbra sulle mia, sul mio collo, sul decoltè, sposta il reggiseno e comincia a mordicchiarmi i capezzoli. Sono completamente eccitato, il mio uccello sembra quasi scoppiare e anche il suo è durissimo. Mi giro e alzo leggermente le natiche in una posa che non da addito a nessuna interpretazione se non una: prendimi, sono tuo! Lui si inginocchia dietro di me, sento che prende dal comodino il lubrificante e comincia a giocare e bagnare di olio lo sfintere, ci infila prima uno, poi due dita e poi lo sento appoggiare il suo uccello. All'inizio faccio fatica e mi fa un po' di male e allora gli chiedo pazienza: "proviamo in un'altra posizione, ti va?". Mi sfilo le mutandine, Franco rimane in ginocchio e io mi distendo supino e alzo le gambe vedo che lui si avvicina con il suo uccello che questa volta altro non desidera che entrarmi dentro. Glielo sento appoggiare, comincia a spingere, poi lo ritrae lo rimette dentro di nuovo fino a quando non è completamente dentro di me. In quel momento il tempo si è come fermato, era come se mi guardassi da fuori, vedevo le mie gambe fasciate dalle autoreggenti nere 20DEN con il filo, guardavo le mie scarpe, guardavo le sue mani che dalle caviglie mi tenevano le gambe divaricate mentre mi stava scopando. Sentivo le sue mani, mi stringeva ma non voleva stringere, sentivo il suo uccello che da scopata selvaggia si trasformava in un far scorrere il suo uccello dentro di me cercando di farmi provare piacere. Adesso Franco si ferma e sempre tenendomelo dentro si china su di me e mi bacia. Lo bacio anche io, come se non avessi mai baciato prima, sento la sua lingua, sento le sue labbra, le stringo tra le mie e per la prima volta in vita mia sussurro in un orecchio a un uomo: "ti amo". Per lui deve essere stato altrettanto intenso ed eccitante tanto da eiaculare immediatamente. Lo sento gemere, stringermi fortissimo e poi baciarmi. Lui si sposta delicatamente alla mia sinistra, io gli accarezzo il petto poi fino giù in mezzo alle gambe. Io sono ancora eccitato mentre lui sta andando incontro al suo momento refrattario. Di fianco a lui gli accarezzo il viso e lui mi dice: "non sapevo come dirtelo neanche io, avevo vergogna ma ti amo, ti amo, ti amo". Sento ancora il mio buchetto che pulsa e allora gli chiedo se mi accompagna in bagno, mano nella mano entriamo poi mi fa inginocchiare e giocando con il mio sfintere lo rilassa di nuovo e mi chiede di spingere: sento il suo sperma che esce e che gocciola sul pavimento, è una quantità davvero enorme! pazienza, dopo puliremo assieme. Io ho 53 anni e Franco 64, siamo ancora amanti clandestini e ci desideriamo ogni giorno di più Ti amo Franco |
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Autore: | Ninetta69 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 10/10/2017 23:45:12 | |
Giudizio personale: | Continuate così | |
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