i racconti erotici di desiderya

Sweet dream


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Era il mio turno di accompagnare i ragazzi in piscina. Era il mese di gennaio, alle sette iniziava la lezione, pioveva a dirotto e c'era buio pesto la piscina era distante da casa mia circa 10 km, generalmente li accompagnavo e poi tornavo a casa, ma quella sera forse per il maltempo decisi di rimanere per non tornare dopo a riprenderli;mi comprai una rivista, cercai un posto tranquillo nel posteggio, era semivuoto, lo trovai vicino ad un lampioncino, quindi entrai a marcia indietro per posizionarmi piu' vicino possibile alla luce, cosi evitavo di accendere la luce interna dell'auto per leggere il giornale, posteggiai vicino un'auto scura posizionata nel mio stesso senso di marcia, mi misi comodo e incominciai a sfogliare il giornale, mentre leggevo, con la coda dell'occhio ebbi la sensazione che dentro l'auto ci doveva essere qualcuno, c'erano i vetri appannati, pioveva forte,quindi pensai che era semplicemente la mia fantasia galoppante che cerca sempre nelle situazioni piu' insolite qualcosa di "molto particolare". Ma questa volta non stavo fantasticando, guardai bene e intravidi due figure che si muovevano all'interno dell'auto posizionate nei sedili anteriori, pensai allora di aver sicuramente disturbato qualcuno, ma non l'avevo fatto apposta, neanche me ne ero accorto; non sapevo cosa fare, continuai a leggere il giornale (per modo di dire perche' ormai il pensiero era li') ma sempre con la coda dell'occhio cercai di sbirciare meglio, con tanto stupore ma compiacimento vidi che una mano dall'interno stava pulendo lievemente i vetri, mi senti impacciato, l'emozione era forte, adesso li vedevo era una coppia, la donna, seduta nel posto del passeggero, quindi vicino a me, 30 anni circa, capelli lunghi scuri, tutti sciolti, camicetta scollata, molto sensuale e gonna di jeans, viso dipinto da una smorfia di sorriso compiacente che sapeva tanto di voluttà e di provocazione; al posto di guida l'uomo, sui 40 anni, anche lui con la camicia, ma gia' in parte sbottonata, notai in lui un certo stato di eccitazione, infatti aveva la testa un po' piegata all'indietro e appoggiata al poggiatesta, forse neanche si è era accorto della mia presenza, il mio imbarazzo cresceva, perche' lei con un atteggiamento altamente erotico e provocatorio gli si mise vicino, pensai sta continuando a fare quello che aveva interotto con la mia venuta, infatti continuo' a sbottonargli i bottoni della camicia fino ad aprirla completamente, mentre si lanciava sul petto dell'uomo baciando prima il collo, poi giu' i capezzoli, dal destro al sinistro, soffermandosi al centro, scendendo poi un po piu' giu' vicino all'ombelico, con le mani si sbottonava piano piano la camicetta, quasi fosse uno streap tease in mio onore, appena aperta, la toglie tutta, si slaccia il reggiseno si volse verso di me con una provocazione che non ha eguali, pose il reggiseno sopra il sedile,mettendomi in mostra i suoi magnifici seni, nonostante era inverno, stavo sudando , il cuore mi batteva fortissimo, un'emozione grande, non sapevo cosa fare, non sono mai stato un guardone e quindi mi sentivo in imbarazzo, se andavo via non me la sarei mai perdonata , ci avrei pensato sempre non sapendo come poteva finire. Resto. Lei sembrava di capire il mio imbarazzo, ma era proprio bastarda dentro pensai, mi vuole fare eccitare, mentre gli bacia il collo e il petto dell'uomo, la vidi armeggiare con la patta dei pantaloni, incomincio' a toccare ed accarezzare l'oggetto del desiderio, gli tiro' giu' i pantaloni, rimanendo con gli slip, l'uomo sembrava in estasi, forse pensava quello che la donna si accingeva a fare, infatti era adesso tutta concentrata a toccare il suo pene, gli infilo una mano dentro gli slip, lo libero' di quell'ultimo capo e adesso lei fiera, sembrava dicesse:ho vinto, e tutto mio, e nelle mie mani. Gli si mise vicino, lo guardo', poi si giro' verso di me con uno sguardo piu' provocatorio di prima e mentre se lo portava in bocca mi sorrise compiaciuta, mi scaccio l’occhio ah, ma questa era una sfida, ma cosa potevo fare, intanto, lei sembrava una indemoniata, con il pene in bocca comincio' a fare su e giu' con la testa, ogni tanto lo usciva fuori , gli leccava la punta, lo baciava per tutta la sua lunghezza e poi lo rimetteva dentro la sua bocca,lo usciva di nuovo lo avvicinava ai suoi seni, se lo stringeva nel mezzo, poi si solleticava i capezzoli, mentre faceva quest'ultima operazione lascio' un'attimo il pene dell'uomo e la sua mano destra puli' parte del vetro quello vicino a me dal vapore acqueo, mi guardo' un'attimo, come per dirmi" dai cosa ma cosa stai aspettando,non vedi come sono brava"? a quel punto non pensai piu' a cosa potesse succedere ,ero eccitatissimo, vediamo adesso se mi viene il coraggio di scendere, aprire la loro portiera ed entrare...cosa mi puo' succedere, loro pure saranno eccitati, l'uomo sembrava in trance (sfido io, con quel trattamento).Una botta di coraggio, apri' la portiera, scesi dalla macchina, mi stavo bagnando tutto, pioveva fortissimo, cercai la maniglia dello sportello per entrare....era chiusa, puli il vetro appannato per guardare meglio dentro.... ma ….non c'era nessuno.... non c'era nessuno? cazzooooo......., ma allora... allora avevo sognato tutto.

Etna60@hotmail.it



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: DrakEva Invia un messaggio
Postato in data: 10/07/2008 00:41:03
Giudizio personale:
Ma eri fermo sulle strisce.... e non quelle pedonali, per intenderci? ha ha ha ..... simpatico.

Drake


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