i racconti erotici di desiderya

Storia di eva - 4 - londra.

Autore: Evatrav54
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Commenti: 2
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Da quando vivevo con Dario le mie ferie, o meglio le vacanze, erano un avvenimento abbastanza raro; non che fossi chiusa in casa senza possibilità di uscire, più che altro trasformavo il tempo libero dei viaggi di lavoro in turismo.

La cosa non mi dispiaceva e anche la gestione della vita normale mi lasciava degli ampi spazi di autonomia, che sfruttavo con la lettura e con un uso smodato della piccola palestra presente nella villa.

Quando si profilò la necessità di dover andare in Inghilterra per incontrare il nostro agente di Londra mi ricordai subito del nipote del manager che ci abitava e della mia promessa di andare a trovarlo; così mi diedi da fare per organizzare un programma che mi lasciasse un po' di giorni liberi.

Una volta pianificato tutto diedi un colpo di telefono e Fabio e lo avvertii della mia visita, accolse la notizia con entusiasmo e mi promise che avremmo trascorso delle ore indimenticabili.

L'incontro con l'agente di Londra non fu particolarmente interessante, la classica flemma britannica rendeva ogni conversazione con quel piccolo uomo piatta; per fortuna riuscimmo a tracciare un programma per l'anno che corrispondeva alle nostre richieste.

Finite le pratiche lavorative mi rimaneva una settimana intera, avevo appuntamento con Fabio in un bar di King Cross; ovviamente si presentò in perfetto orario e mi salutò calorosamente.

Dopo aver recuperato i bagagli in albergo mi portò nel suo appartamento in un quartiere sull'altra sponda del Tamigi, era una vecchia palazzina in perfetto stile inglese in un quartiere che sembrava uscito da un film.

- Eccoci a casa, Eva, spero proprio che rimarrai soddisfatta della nostra ospitalità.

- La nostra ospitalità? Pensavo che saremmo stati soli.

- Vedi non ti ho detto nulla perché temevo che avresti rifiutato di venire, divido l'appartamento con Simon un ragazzo che lavora come guardia notturna, è come se non ci fosse. Ovviamente se la cosa non ti va non sei costretta a rimanere.

La situazione non era quella che avevo previsto, ma non mi costava nulla provare.

- Va bene rimango, vediamo un po' come va a finire.

L'appartamento era decisamente confortevole, arredata in stile vittoriano e con tre camere da letto separate; mi fece vedere la mia e cominciai a disfare le due valigie, ovviamente in una avevo una parte del mio guardaroba femminile.

La sera mi vestii con un paio di fuseau delle ballerine e un maglioncino rosa, sembravo una comparsa di Happy Day ma non ero nello spirito adatto per fare la vamp; d'altra parte la cosa non dette fastidio a Fabio che passò tutta la serata ad accarezzarmi e a pomiciare come un liceale. Il suo comportamento cambiò radicalmente quando gli aprii i pantaloni e gli feci uscire un cazzo pronto a tutto, allora cominciò a baciarmi con foga e a palparmi le natiche con insistenza; quando poi scesi con la bocca e me lo presi in bocca cominciò a sfilarmi tutto, o quasi.

Devo dire che un dettaglio non proprio da teenager lo indossavo, avevo delle calze autoreggenti e uno slippino che dietro non copriva nulla; visto che la situazione si era fatta incandescente lasciammo di corsa il soggiorno per salire in camera sua. Sul suo letto mi sdraio sulla pancia e dopo essersi lubrificato per bene, il ragazzo si era attrezzato, cominciò a possedermi con quel suo modo in crescendo che avevo già sperimentato in Italia.

La sua eccitazione era così tanta che non riuscì a resistere a lungo e, senza che potessi nemmeno accorgermene, esplose dentro di me inondandomi. Per quella sera dovetti accontentarmi, anche perché per lui il giorno seguente era lavorativo; così dopo avergli dato il bacio della buona notte andai in camera mia.

Fu una notte tranquillissima, il quartiere era silenzioso e mi sveglia solo a mattino inoltrato quando Fabio era già uscito; feci una scappata in bagno e mi vestii da uomo, ovviamente.

In cucina trovai Simon che aveva preparato la colazione:

- Buongiorno e benvenuto, io sono Simon.

Facemmo colazione scambiandoci le solite quattro chiacchiere di presentazione ma notai che spesso mi osservava con uno sguardo curioso; era un bel ragazzo alto circa 1,90, un fisico asciutto, capelli cortissimi ed una carnagione chiara.

- Da quanto tempo ti travesti?

La sua domanda mi colpì a bruciapelo, lo guardai sorpresa.

- Non ti preoccupare la cosa resterà tra noi, conosco Fabio e so che lui non indossa queste cose.

Aveva trovato i fuseau e il maglioncino e aveva capito tutto.

- Personalmente non mi piacciono questi capi di abbigliamento, ma non ci vedo niente di male se tu li indossi.

- Mi sembra un invito ad indossare abiti femminili anche quando tu sei in casa, ho capito bene?

- Bravissima vedo che conosci bene l'inglese, però prima voglio vedere il tuo guardaroba completo.

Salimmo in camera mia e aprii l'armadio, non era molto0 soddisfatto apprezzò solo i miei capi neri.

- Non è proprio quello che mi piace.

- Non credo che debbano piacere a te!

- Questo è parzialmente vero, la casa è mia e anche se Fabio paga l'affitto credo di avere un po' di voce in capitolo. Non ti pare? Comunque adesso esco e vedrò cosa riesco a trovarti di bello.

Prese la porta e se ne andò; comincia a pensare che nella mia vita stavano succedendo cose che non avrei mai potuto immaginare.

Quando tornò andò direttamente in camera mia.

- Ora, se sei d'accordo e spero proprio che tu lo sia, vai di sopra e indossa quello che c'è sul letto. E solo quello.

Salii e feci quello che mi aveva detto, indossai il body di similpelle con il colletto alla coreana torchiato, le calze di pizzo e le scarpe col tacco a spillo e la zeppa, quelle che si chiamano platform.

Era tutto così mi misi la parrucca a caschetto e mi truccai sui toni del nero.

Scesi in soggiorno e aspettai che mi vedesse.

- Questo è l'abbigliamento che preferisco, anche se non hai proprio un fisico perfetto.

- D'accordo e adesso cosa devo fare?

- Tacere e fare solo quello che ti dico, tra un ordine e l'altro ti devi mettere in ginocchio qui davanti a me. Comincia a prendere il piumino e pulisci la libreria.

Mi sembrava di essere tornata al mio primo lavoro anche se l'abbigliamento era decisamente diverso, iniziai a spolverare con cura facendo in modo di non spargere la polvere.

- Anche in alto mi raccomando.

Mi alzai sulle punte dei piedi e sentii i suoi occhi su di me, una sensazione strana ma piacevole; quand'ebbi finito mi misi in ginocchio ai suoi piedi.

- Non mi sono spiegato bene, devi metterti a quatto zampe mostrandomi il tuo sedere.

Feci quello che mi disse e mi fece rimanere ferma per almeno dieci minuti prima di ricominciare a parlare.

- Preparami un bicchiere di gin con ghiaccio.

Al mio ritorno col bicchiere

- Adesso rimettiti come prima ma rivolta verso di me, tirami fuori l'uccello e fammi vedere cosa sai fare.

Ormai ero esperta in questo tipo ci cose, così gli slacciai i pantaloni, aprii la zip e, scostando gli slip, lo tirai fuori.

Cominciai ad accarezzarlo solleticandolo coi polpastrelli e la sua asta non tardò ad indurirsi, scesi allora con la bocca e inizia a leccarlo dal basso; aveva finito il suo gin e con le mani accompagnava i miei movimenti.

Quando fu completamente duro lo inumidii col la saliva, mi alzai e mi misi a gambe larghe su di lui scendendo per infilarmelo.

- No grazie, non mi piace scopare.

Rimasi sorpresa e ribattei

- Intendi dire che non vuoi scopare me, vero?

- No, non è niente di personale, parlavo proprio in generale. Voglio solo rapporti manuali o orali.

Non capivo questa sua affermazione ma tornai alla mia posizione iniziale e ricominciai da capo; fu estremamente veloce e in brevi mi trovai la bocca piena del suo liquido.

Si alzò velocemente e sparì in camera sua; lo aspettai per una mezz'ora poi risalii nella mia cameretta e tornai a rivestirmi da uomo.

Nei due giorni seguenti la mia vita prese un ritmo costante, la mattina trovavo su una sedia l'abbigliamento preferito da Simon, lo indossavo e facevo quello che mi diceva, il tardo pomeriggio prendevamo il the come tre vecchi amici e la sera ero come piaceva a Fabio.

Il momento del the era per me uno dei più strani, tutti e due mi lanciavano occhiatine maliziose mentre l'altro non guardava e facevano commenti allusivi che l'altro non riusciva a interpretare.

Due giorni prima della partenza l'abbigliamento che trovai fu diverso dal solito, c'erano sempre le platform, le calze di pizzo e la parrucca ma, al posto del body c'era il reggiseno imbottito e la mia gloriosa camicetta nera trasparente.

Indossai il tutto e scesi: sorpresa!

In soggiorno mi aspettavano tutti e due con due facce da schiaffi da Oscar.

Fabio mi guardò fisso negli occhi e:

- L'altro pomeriggio, mentre preparavi il the, ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che in questa casa c'era qualcosa di diverso; ci siamo confessati a vicenda e abbiamo deciso di prenderci una giornata a tre.

- Esatto, così abbiamo scelto insieme un abbigliamento che potesse piacere a tutti e due e oggi dovrai servirci entrambi, vista l'ora suggerirei di preparare un pranzetto italiano.

Andai in cucina e cominciai a darmi da fare, non è che fossi una cuoca provetta, ma due spaghetti, un'insalata e un paio di scaloppine riesco a prepararle; mentre ero intenta a preparare i due mi raggiunsero e cominciarono a starmi intorno, uno mi pizzicava le natiche, l'altro mi sbaciucchiava sul collo, insomma fu una preparazione lunghissima.

Riuscii a staccarmeli di dosso solo quando presi la pentola bollente per scolare la pasta, si misero a tavola e cominciammo a mangiare.

- Buonissimi, brava; la cucina italiana è sempre la migliore.

Detto da un inglese non è un frase eccezionale, comunque era meglio di niente.

- Anche le scaloppe erano perfette.

Questo detto da un italiano era un bel complimento.

Terminato il caffè Fabio guardò Simon e disse:

- Adesso per essere un pranzo completo manca il digestivo.

- Proprio così, Eva infilati sotto il tavolo e facci uno dei tuoi servizietti migliori.

Erano proprio ben sintonizzati, i due; passai sotto il tavolo e cominciai a lavorarmeli per bene, facevo una bella ginnastica passando da uno all'altro e i loro commenti sfacciati mi facevano capire che andava tutto bene.

Riuscii a portarli ad un livello di eccitazione altissimo, così alto che si alzarono insieme dicendomi:

- Forza saliamo da te che continuiamo più comodi.

Simon si buttò subito sul letto e io continuai a succhiarlo come sapevo gli piaceva, mentre Fabio si metteva alle mie spalle e cominciava ad infilarmelo; era stupendo, sentivo un cazzo che mi pulsava in bocca e un altro che mi massaggiava il culo.

- Visto Simon che zia zoccola che ho?

- Non è zoccola è una ninfomane, ed è anche in gambissima.

Continuammo per un bel pezzo ma né uno né l'altro si decideva a venire.

- Simon lasciami il letto, per favore, non ce la faccio a stare in piedi.

Quando si fu sdraiato Fabio mi fece mettere su di lui e cominciammo un lungo sessantanove; Simon nel frattempo si era messo alle mie spalle e osservava eccitatissimo il tutto. Non so quanto tempo passò, improvvisamente sentii due mani che mi prendevano i fianchi e una cappella che spingeva sul mio buchino; ero già pronta e il cazzo si infilò fino in fondo senza fatica. Girai la testa e vidi Simon concentratissimo a incularmi a fondo, questa volta ero io a non capire più nulla, raggiunsi un orgasmo sconvolgente nel giro di tre minuti seguita quasi subito da tutti e due.

Mi sdraiai in mezzo ai due ragazzi ansimanti e li strinsi a me.

- E bravi i miei ragazzacci, Simon cos'è successo?

- Sai fin da piccolo masturbandomi duravo pochissimo e così ho sempre avuto paura di fare brutta figura; ma oggi avevo il tuo culo che mi ondeggiava davanti e non ho saputo resistere.

- Hai fatto bene, da solo non sarei riuscito a soddisfarla completamente.

Rispose Fabio strizzandomi l'occhio.

I due giorni seguenti furono i più pesanti della mia vita, i due disgraziati presero le ferie contemporaneamente e fui nelle loro mani tutto il giorno, inoltre Simon decise di rifarsi per tutto il tempo perso e si prese cura assiduamente del mio buchino.

Tornai in Italia a malincuore, lasciandoli con la promessa che sarei tornata appena possibile.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Thexvoice Invia un messaggio
Postato in data: 08/05/2007 21:42:35
Giudizio personale:
sei tremenda ! complimenti ! Paolo

Autore: Caliente Invia un messaggio
Postato in data: 06/05/2007 15:56:50
Giudizio personale:
Verametne eccitante complimenti!


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