i racconti erotici di desiderya

Spogliami l'anima, malkuth


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Mi rincorri nelle ombre degli altri da che ho ricordo: negli occhi di mia madre furiosa, nello sguardo liquido di un capo vizioso, nel passo sostenuto del giovane slavo che m’insegue.

Quegli occhi ingordi di Luce mi spogliano, quella mente penetrante mi cerca ed infine mi trova. Sei dietro di me ora, alto e possente, entità sinistra per cui vacillo.

Ti sento e ti voglio per ciò che sei. Quasi ti tocco e rabbrividisco. Ti desidero con un’intensità che non mi riconosco. Ti bramo per morire, per svendermi, per supplicarti. Ai tuoi piedi per vederti con l’Anima nuda a ghermire la Luna.



Stracciami e liberati dentro di me. Liberami dentro di te.

Aprimi ed apriti sopra il mio ventre.

Il profilo scuro, l’immobilità del Silenzio, il Niente è tuo. Assoluto in cui mi perdo. Una preghiera il mio desiderio di te, che mi cola sulle cosce mentre ti sbircio appena.

La Guerriera si trasforma in una serva dolente che aspetta solo un cenno e lo stallone nero di Ishtar diviene una fiera che mostra i canini scintillanti nel nero della notte.



Tutto si trasforma.

Azzannami. Lasciami i segni del tuo Amore mostrandomi come sei, Oscuro Padrone della Tenebra. Fai colare il mio Sangue su questo pavimento ché io possa berne con te.



Vampiro. Consuma il tuo Giusto delitto e fammi godere del Piacere più osceno possibile, reso Sacro dall’odore di Morte.



Si spalancano le ali corvine del mostro sulla mia schiena. Il tuo collo, il tuo bacino, tutti i muscoli del tuo petto nell’ultimo sforzo si tendono e la rabbia cieca dell’odio esce dalla tua bocca. Sei bello, specchiato nel mio Sangue, scomposto dal liquido che ancora scorre.



Le braccia aperte in gesto di Vittoria, i pugni stretti di rancore e l’ultimo affondo al mio ventre capiente, reso fertile per te.

Schiacciata, umiliata, insultata e lacerata ora posso pretendere il mio compenso, Signore dell’Oscurità e la fiera si inchina alla sua Regina che infine doma con la spada dell’Amore.



Piangi.



Mi Ami. Mi Odi. Ti odi. Finalmente ti Ami.



Ti sei spogliato dell’anima, me l’hai donata ed ora il figlio del peccato sarà lo scettro di potere su di un mondo che dorme.

Verga di ferro.

Rovinali! Spazzali via con la tua e la mia ira! Distruggili! Sii ciò che sei, possessore del Chaos!



Vieni presto, Malkuth.





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