i racconti erotici di desiderya

Sogno o son desta?


Giudizio:
Letture: 639
Commenti: 5
Dimensione dei caratteri: [+] - [ - ]
Cambia lo sfondo
Esco dal ufficio alle 21:10. Cammino infreddolita verso la fermata del bus. La città è deserta e laconico un video attaccato alla palina della GTT mi comunica che il prossimo pullman non passerà prima di 20 minuti. Impreco mentalmente e mi metto in cammino verso casa. Attraverso una serie di viuzze buie e strette che attraversano il centro cittadino. Qua e la incontro gruppetti di uomini che bevono birra e fumano qualcosa che non sembra essere tabacco. Istintivamente stringo la borsetta a me e senza mai alzare lo sguardo da terra accelero il passo. Passando davanti ad uno di questi gruppetti sento provenire qualche commento in una lingua che non comprendo seguito da delle risate.
Faccio finta di nulla. Continuo spedita verso casa. Giro a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra.
Sento in lontananza un furgoncino avvicinarsi. Mi sposto a bordo strada per lasciargli lo spazio per passare. Il furgoncino si avvicina. Rallenta. Si affianca. Il portellone laterale si apre. Due mani mi afferrano per le braccia e mi trascinano dentro. Pietrificata non riesco a gridare. Il portellone viene chiuso. Incomincio a scalciare nel vano tentativo di liberarmi. Dietro di me qualcuno esclama ” Wow she bites ”. qualcun altro, forse l’uomo che mi immobilizza risponde” Do not waste time! Move! Before she screams!”. Altre due mani compaiono nel mio campo visivo. Stringono qualcosa di bianco che mi viene premuto sul viso. Un odore pungente si insinua nelle mie narici e nella mia gola mentre respiro a fatica attraverso il fazzoletto. L’odore penetra e sale fino alla fronte dove sento il cuore che pulsa all’impazzata. Poi tutto diventa distorto, offuscato. Piombo nelle tenebre più nere.

Lentamente apro gli occhi. Ho la vista appannata e non riesco a capire dove mi trovo. Il corpo mi duole. Sento freddo e le tempie mi pulsano. Non riesco a muovermi. Lentamente riprendo a vedere.
Alla mia sinistra incomincia a prendere forma quello che sembra essere uno scantinato buio e umido. Su una panca vedo dei vestiti buttati alla rinfusa. Riesco a riconoscere una borsetta di Luis Vitton rovesciata sul pavimento. Fatico a respirare. Ho qualcosa in bocca che mi impedisce di parlare, qualcosa di rotondo e morbido, delle dimensioni di un mandarino.
Continuo a guardarmi lentamente intorno mentre recupero pian piano le forze e la vista.
Davanti a me c’è una televisione accesa. La luce che proviene dalla tv mi infastidisce. Dopo qualche istante riesco a mettere a fuoco. La tv mostra un inquadratura fissa di una donna bionda completamente nuda, sdraiata pancia sotto su una sudicia brandina. Le gambe, divaricate, sono legate all’intelaiatura del letto per mezzo di fasce di cuoio. Le braccia, distese anch’esse, sono legate al letto. Con lo sguardo percorro il suo corpo. Noto il suo ano, parzialmente dilatato, attraversato da un rivolo di liquido bianco che fuoriesce e cola lungo la vagina e finisce per perdersi nel materasso chiazzato. Rabbrividisco. Con lo sguardo continuo a scendere sul suo corpo. Mi soffermo sul legaccio stretto alla sua caviglia destra. Lì, parzialmente nascosto, si intravede qualcosa. Un disegno. Un tatuaggio. Lo stelo di una rosa. Il sangue mi gela nelle vene e il cuore mi si ferma nel momento in cui riconosco il tatuaggio e realizzo che, la donna che la tv sta mostrando, sono io.
Istintivamente tento di liberarmi. Mi dimeno ma i lacci non mi lasciano liberta di movimento. Tento di sollevarmi e vedo, dal video davanti a me, il mio ano contrarsi e un fiotto copioso di liquido bianco schizzare fuori arrivando a macchiare il materasso all’altezza delle mie ginocchia.
Grido dal dolore che provo al sedere. Ma dalla mia gola esce solo un mugolo soffocato e attutito dalla pallina di gomma ho dentro la bocca.
Una voce dietro rompe il silenzio.
“Finnaly she woke up!”
Immediata un seconda voce risponde “yeah… I was thinking that we fucked her to death”
Resto immobile con lo sguardo fisso in avanti, verso la tv. Improvvisamente l ‘immagine incomincia a muoversi. Prima in modo sconnesso. Poi ritorna fissa sul mio corpo. Capisco che qualcuno ha preso in mano la videocamera che prima era piazzata esattamente dietro di me.
Provo a gridare. Ma solo un altro fievole mugugno esce dalla mia bocca.
“ Shut up! No one can hear you!” esclama una voce dietro di me.
L’inquadratura incomincia a girare e inquadra le gambe di un uomo, gli addominali scolpiti e un enorme pene nero che continua a crescere. L’inquadratura si sposta di nuovo. Questa volta è più alta e di tre quarti rispetto al mio sedere. L’uomo sale sul letto, si posiziona dietro di me.Con la mano sinistra mi afferra per la coda dei capelli e mi gira la testa in modo che sia obbligata a guardare la televisione che mostra il mio corpo nudo e legato alla branda.
Con la mano destra afferra l’enorme pene.
Con irruenza lo appoggia sul mio ano. Sento la sua enorme cappella farsi strada nel mio buchetto. Tento di dimenarmi, di opporre resistenza. Contraggo il sedere nel vano tentativo di impedirgli di entrare ma una fitta mi trafigge quando la sua cappella entra completamente. Emetto un sordo mugolo che si blocca in gola e lui esclama “ Yeah babe…. Fight for your asshole!!!! ”
Resto ferma, immobile, obbligata a guardare le immagini che la tv sta trasmettendo di me.
Dall’ inquadratura vedo perfettamente il suo pene entrare centimetro dopo centimetro dentro il mio corpo. Il dolore aumenta. Il mio ano è dilatato all’estremo. mi sento sempre più piena mentre il suo enorme membro si fa strada dentro me. Mi sento quasi scoppiare quando è tutto dentro. Ora incomincia a estrarlo, lentamente. La sensazione di pienezza lascia spazio ad un bruciore mentre il suo pene esce lentamente. Quando si incomincia a intravedere la cappella uscire, l’omaccione torna a spingere con più irruenza facendolo entrare di nuovo tutto. Preso dall’eccitazione l’uomo incomincia a cavalcarmi con veemenza spingendo sempre più forte. Sento il suo enorme pene dentro di me farsi strada fino al mio stopaco. L’omaccione continua a cavalcarmi instancabilmente. Obbligata a guardare quello che mi sta facendo incomincio a gridare e a piangere ma solo dei fievoli suono riescono a fuoriscere dalle mie labbra. Infine mi lascia la testa e mi prende dai fianchi. Ormai, sento che sta per venire. Mi afferra e mi tira verso di se mentre col bacino spinge in avanti. Mi sento completamente piena quando il suo seme mi inonda..
L’inquadratura gira e torna a riprendermi da dietro. Il mio ano è completamente spalancato.
Cola copiosamente del seme dell’ omaccione e ad ogni mio singhiozzo il mio ano si contrarre dolorosamente espellendo parte del seme che ho dentro di me con un piccolo schizzo.
Sento applaudire e qualcuno dire “ It’s my time now..”
L’inquadratura si muove e la videocamera passa di mano. Un altro uomo si mette dietro di me e senza indugio infila tutto il suo pene dentro in un sol colpo. Il mio buchetto ormai devastato non riesce più ad opporre resistenza e io mi abbandono ai capricci dei miei carcerieri. Chiudo gli occhi mentre mi frugano ripetutamente dentro con insistenza e impeto. Riesco solo più a sentire in lontananza una canzone …

Hells bells
Hells bells, you got me ringing
Hells bells, my temperature's high
Hells bells

Hells bells, satan's coming to you
Hells bells, he's ringing them now
Those hells bells, the temperature's high
Hells bells, across the sky
Hells bells, they're taking you down
Hells bells, they're dragging you down
Hells bells, gonna split the night
Hells bells, there's no way to fight
Hells bells

Sudata e frastornata spalanco gli occhi e mi metto subito a sedere sul letto. Sono tutta sudata. La radio sveglia sul mio comodino segna le 6:00. La voce di un dj irrompe nella stanza quando la sveglia suona . “ Ben svegliati gente sono le sei del mattino e vi abbiamo appena trasmesso Hells Bells degli acdc…. Questo di sicuro vi darà la carica…..”. Con il cuore in gola spengo la radio. “Ma è stato tutto un sogno?” penso. Una brezza fredda entra dalla finestra spalancata. Le tende si muovono sospinte dal aria che entra. “Strano cha abbia lasciato la finestra aperta ieri sera” penso. Faccio per alzarmi dal letto quando una piccola fitta mi attraverso il sedere. Rabbrividisco. Infilo la mano sotto il pigiama e le mutandine. Sento che il mio sedere e fradicio. Tolgo la mano. La guardo ed è bagnata di un liquido denso e bianco: il cuore mi sale in gola. “ ma allora non è stato un sogno?”


ps.
Il racconto e frutto della mia fantasia. riferimenti a fatti persone realmente esistiti eo accaduti è puramente casuale


giudica questo racconto

Attenzione, solo gli utenti registrati su Desiderya.it possono esprimere giudizi sui racconti

Per registrarti adesso CLICCA QUI

Se sei un utente registrato devi autenticarti sul sito: CLICCA QUI


I vostri commenti su questo racconto
Autore: Selvaggiacoppia Invia un messaggio
Postato in data: 06/06/2011 19:37:35
Giudizio personale:
questa è pura violenza inaidito.....

Autore: Masterandslave Invia un messaggio
Postato in data: 20/04/2011 19:20:11
Giudizio personale:
probabilmente hai bisogno di sensazioni forti, se vuoi possiamo provare ad accontentarti...

Autore: Rosaegene Invia un messaggio
Postato in data: 12/04/2011 08:58:22
Giudizio personale:
PER FORTUNA E FRUTTO DI FANTASIA

Autore: Rotterdam19 Invia un messaggio
Postato in data: 08/04/2011 18:49:55
Giudizio personale:
Era Calimero...il fantasma nero!!!

Autore: Marcorossini Invia un messaggio
Postato in data: 08/04/2011 18:18:24
Giudizio personale:
bel racconto davvero... riesci a dare la giusta suspance e ad appassionare il lettore davvero complimenti!!! ;)


Dal Sexy Shop di Desiderya...
In: Coadiuvanti
Erektal massaggio pene 30ml
Erektal massaggio pene 30ml
Crema da massaggio per uomo ad effetto caldo e sti...
[Scheda Prodotto]
In: Sex toys
Orgasm balls rosso
Orgasm balls rosso
Palline cinesi orgasam balls con laccetto disponib...
[Scheda Prodotto]
In: Sex toys
Vibro realistico 6
Vibro realistico 6
Vibratore realistico modellato sulla base di un pe...
[Scheda Prodotto]