i racconti erotici di desiderya

Sogno o realta ?

Autore: Gabryarc
Giudizio:
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Francesca



Era buio o forse avevo soltanto gli occhi chiusi.



Sei arrivata in silenzio, non abbastanza perche'

non mi accorgessi che ti stavi avvicinando.



Sono rimasto immobile ma ho avvertito subito

il tuo calore di femmina che mi circondava.



Avrei potuto alzarmi ma ho finto di dormire

ti ascoltavo respirare forte e girarmi intorno

come una pantera affamata, ho scelto di essere

la tua preda, senza difesa.



Io, il maschio abituato a scegliere ed a volere, mi sono

abbandonato indifeso a te, alla femmina in caccia.



Sentivo che mi guardavi pregustando il pasto, io ero

sempre piu' in preda ad un dolce narcotico, una inesplorata

voglia di resa, tu stavi gia' assaporando il tuo premio.



Hai scoperto il mio membro, ti ho lasciata fare affascinato

da quella nuova sensazione di resa, non era ancora duro,

le tue mani tradivano impazienza e frenesia.



Lo volevi pronto subito ma il maschio e' maschio

se aggredisce, non quando e' preda. Ha paura e si difende

nascondendosi, devi rassicurarlo e conquistarlo, convincerlo

che lo attende il piacere e non il dolore.



Nella tua mano era caldo e morbido, ti ha fatto tenerezza,

pur confusa nella tua urgenza di piacere hai sentito

di dover concedere qualche cosa per averlo.

Le tue carezza sono diventate meno frenetiche e violente.



Avrei voluto alzarmi e sottometterti ma il sottile piacere

che prova la vittima mi ha trattenuto. Ti guardavo diritta

davanti a me in mezzo alle mie gambe spalancate.



Ti sei abbassata con un sospiro, ho capito di aver vinto,

hai aperto la bocca e finalmente ho sentito il tuo calore

invadermi tutto. Sentivo nei tuoi movimenti la voglia e

l'urgenza di godere, ma stavi finalmente pagando il tuo omaggio

al maschio.



Le tue mani che strizzavano i testicoli ed il tuo succhiare

scomposto tradivano il tuo bisogno immediato di essere posseduta,

un'esigenza frenetica sopita da troppo tempo. Io rimanevo immobile

controllando a fatica le mie reazioni.



Ho sentito crescere la tua gioia quando nella tua bocca

hai sentito maturare l'oggetto del tuo piacere,

ormai non riuscivi piu' a contenerlo tutto ma

non ti bastava mai, ne volevi sempre di piu'.



Adesso il maschio era tuo, lo avevi risvegliato ed era

pronto a darti tutto il piacere che ti tormentava.



Ma non riuscivi piu' a smettere, la tua bocca non voleva

terminare il suo lavoro, eppure il tuo bisogno di sesso

era in mezzo alle tue cosce strette e bagnate.



Ho dovuto fermarti, se non lo facevo io tu non ci saresti

riuscita. Mi hai fissato negli occhi mentre ti sollevavo

la testa con forza, avevi ancora la bocca aperta e la

lingua continuava il suo stimolo a vuoto.



Ti ho sollevata per le spalle avvicinandoti a me, il tuo

seno era ormai davanti alla mia bocca, ho assaggiato i tuoi

capezzoli duri mentre ti lasciavo cadere a gambe aperte su

di me.



Ti ho penetrato la bocca con la lingua mentre dirigevo la

mia asta nel tuo buco caldo e bagnato, non hai opposto

resistenza anche quando ho raggiunto il fondo, il tuo

sospiro profondo mi ha detto che era cio' che volevi

fin dall'inizio.



Siamo rimasti uniti per un attimo, mi stavi massaggiando l'asta

con il tuo piacere, poi hai iniziato a cavalcare, prima piano

poi sempre piu' forte, se volevi essere sfondata lo stavi

ottenendo.



Ho cercato di rallentare la tua foga, un maschio non puo'

resistere a lungo quando la femmina ha urgenza di piacere,

ma tu ti ribellavi alla mia ragione e pompavi senza pieta'.



Presto, forse troppo presto, mi hai portato al limite

oltre il quale l'istinto di fecondare non puo' piu'

essere controllato, anzi.



E allora anch'io ho smesso di ragionare, eravamo solo un maschio

ed una femmina in calore, volevamo entrambi la stessa cosa,

il piacere sublime. E lo abbiamo raggiunto.



Come ogni volta ci ha colti di sorpresa, lo vogliamo, lo cerchiamo

con foga, poi ci sorprende quando arriva. Sale deciso verso

la punta del membro, sembra fermarsi un attimo, poi dai testicoli

inizia a pulsare ed a premere lo sperma caldo e denso.



Tu lo hai sentito al primo getto, ti sei fermata un attimo per

assaporare quel calore che ti ha colpita dentro. Poi ti sei

abbandonata al suo piacere, la femmina aveva ottenuto il

suo premio e se lo gustava tutto.



Mentre mi svuotavo dentro di te mi hai baciato, forse volevi

ringraziarmi del dono ma ero io che avrei voluto farlo.



Sei rimasta sopra di me, calda, morbita, dolce, anche dopo che

la natura aveva completato il suo corso. Sentivo le tue contrazioni

accarezzarmi la verga ormai sazia, in quel momento ti ho amata

con tutto me stesso, come solo un uomo puo' amare la sua donna.



Poi......mi e' rimasto solo l'amore.....tu eri

a dieci mila miglia da me.



Eppure sei stata la femmina che mi ha fatto felice



Ti amo.



Jimmy gbx1956@yahoo.com



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