i racconti erotici di desiderya

Sei un flauto traverso


Giudizio:
Letture: 646
Commenti: 2
Dimensione dei caratteri: [+] - [ - ]
Cambia lo sfondo
Note malinconiche ed inquiete serpeggiano in sottofondo soggiogate da violini, tamburi e flauti frementi ed impetuosi che occupano superbi e sprezzanti lo spazio ritmico e scandito.

Il torrente della musica scorre.

A tratti noioso, a tratti senza dighe che contengano le mie emozioni turbate, a tratti molesto e rivoluzionario.

Un flauto traverso struggente, stridulo, insistente cinguetta per me, con me, da me.



Sei un flauto traverso.



Non potevi essere un’arpa maestosa e solida, delicata nel canto e melliflua al tocco? Oppure un violoncello sinuoso e rassicurante, appena appoggiato a spalla e gambe?

No, tu vuoi la mia bocca che ti sazi di fiato impellente e vitale, che ti nutra delle mie pene.



Non potevi essere un violino? Ti avrei posto a distanza domandoti con il mento e non avresti scalfito le mie barriere. O un lugubre e pesante pianoforte a cui avrei concesso solo i tocchi delle dita?

No, tu esigi la mia bocca, le mie mani, il mio respiro e tutta la testa che danzi con te.



Ah, sublime Maestro, dirigi il mio petto all’interno di lui! Sì, scuotimi di passione e vita, vibrami le corde del piacere!

Traverso, argenteo e scintillante penetri appena tra le mie labbra senza ritrarti. Ed assaggio la tua diabolica composizione ma non la posseggo che soffiandola via.



Strano vero questo gioco di slanci, di nascondigli senza tane, di elastici tesi che si allentano? Che sia questo l’amore? O è solo musica piena e nuda, sofferente e pulita che mi riduce a minimo accordo e mi innalza a perfetta solista?



Il più crudele strumento sei tu… Mi fa male saperti. Suonarti. Amarti.



Esco traversandoti ma esco. Rientro e riesco e mi indebolisco. Trattieni il mio fiato, non puoi? Un minuto appena, pochi secondi! Desidero possederti.



Forse… Perché non avresti altre note da donarmi se mi vincolassi in te.



Vedi?



Non posso che incoraggiare la tua spietatezza, essa è la sola musica che padroneggi la vita. Non posso che dibattermi scalza, nuda ed eccitata all’indipendenza della tua incurvabile melodia che mi assedia il senno e la polpa succosa dei sensi. Non posso che ergere la beatitudine del godimento spalancandola come una finestra brecciata sulla tua decadenza. Non posso che scagliarti sul muro che ha appena sorretto il mio orgasmo, allontanandoti cosicchè possa urlare il mio desiderio soddisfatto.



Ma non temere, non so starti lontana. Rivedrai presto la luce, schiuderò il lutto del fodero che ti contiene e ti poggerò ancora freddo sulle mie labbra ardenti.



giudica questo racconto

Attenzione, solo gli utenti registrati su Desiderya.it possono esprimere giudizi sui racconti

Per registrarti adesso CLICCA QUI

Se sei un utente registrato devi autenticarti sul sito: CLICCA QUI


I vostri commenti su questo racconto
Autore: Fantasypervoi Invia un messaggio
Postato in data: 20/07/2010 14:34:49
Giudizio personale:
Tappeto rosso per questa nuova scrittrice!
Verve, talento, classe...
Onore al merito e cinque stelle dovute.
Grazie per avermi deliziato del tuo scrivere.
f

Autore: ManzoMaturo Invia un messaggio
Postato in data: 20/07/2010 12:23:50
Giudizio personale:
Per me..\"straordinario\"....


Webcam Dal Vivo!