i racconti erotici di desiderya

Ricatto ( seconda parte )

Autore: Fantasypervoi
Giudizio:
Letture: 1621
Commenti: 1
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Guardavo le scene scorrere davanti ai miei occhi e mi sembrava impossibile che la protagonista principale di quella scopata fosse Sara.
Era lei sicuramente, ma, quello che stava facendo con Palmieri, era ben oltre a del sesso obbligato: inizialmente, mentre si spogliava, si capiva l’imbarazzo e l’inquietudine, ma poi, dopo qualche minuto di preliminari ben fatti da parte dell’uomo, la ragazza si era lasciata andare e aveva mostrato quanto fosse portata e, le piacesse, fare sesso.
Per la prima volta dopo tanti anni, mi masturbai guardando Sara accogliere tra le labbra carnose il sesso di Palmieri.
Lui le aveva promesso di chiudere tutti i suoi debiti se lei lo avesse soddisfatto; pensavo alle parole che gli aveva proferito;
- Fammi un pompino fatto come si deve e io rompo il contratto…
Fu un attimo: il tempo di guardarlo con odio e già le mani erano sulla cerniera dell’uomo.
L’ultimo rumore che mi rimase in presso nella memoria visiva, fu il rumore dello zip dei calzoni di lui, poi, vidi le sue labbra aprirsi e la testa muoversi in un movimento naturale.
Guardavo affascinato le mani rozze del maschio che davano una cadenza alla piccola testa di Sara, vedevo Palmieri stringere i capelli della ragazza ogni qual volta la obbligava a succhiarlo per tutta la sua lunghezza, aspettava di sentire la ragazza mugolare per la difficoltà a respirare e a quel punto la lasciava libera.
Sembrava un patto tra i due: appena lei tornava a respirare, lui riprendeva i capelli e tirandoli, la obbligava di nuovo a farlo entrare in lei: l’unica cosa di diverso, era che adesso gli occhi di Sara avevano una luce diversa e i suoi movimenti non erano più passivi;
- Basta così per adesso, se no, vengo troppo in fretta:
Palmieri era uscito dalla sua bocca e con tutta la sua eccitazione al massimo, la fece girare verso la parete: Sara, era ancora vestita, in realtà la piccola gonna nera copriva ben poco;
- Mi avevi promesso che ti saresti accontentato di un pompino…
- Si dicono tante cose…rispose Calmieri, mentre le spostava il perizoma.
Vidi chiaramente la ragazza aprire le cosce per riceverlo meglio e in quel momento ebbi la certezza che lei stesse partecipando attivamente.
Cominciò a penetrarla selvaggiamente da dietro tenendola attaccata alla parete: si vedeva poco, ma si capiva molto, poi, come se lui avesse avuto la mia stessa percezione, la fece piegare a carponi verso una telecamera nascosta e tirandole fuori i piccoli seni, spinse tutto il suo ardore in lei ringhiando il suo piacere; all’improvviso ricordandosi dell’obbiettivo nascosto, sorrise tronfio di quello che stava facendo, poi, mentre lei gli diceva di non venirle dentro perché non usava nessuna protezione, lui incurante, prese i suoi capelli e tirandoli forte la obbligò a guardare inconsciamente verso la telecamera, proprio mentre le esplose dentro fregandosene delle sue paure.
Venne lui, urlò lei, e venni anch’io…
Con le gambe tremanti per il piacere appena avuto, guardai la coppia, lei era ancora piegata quando lui alzandosi da dietro di lei si andò a sedere sulla sua poltrona con le rotelle.
Appena vidi il suo sguardo, capii che Sara non aveva ancora finito di dare piacere a Palmieri, quel giorno
Lui si mise in modo che si potesse vederee perfettamente quello che lei avrebbe dovuto fare;
- E adesso vieni qua a finire quello che avevi iniziato all’inizio, poi, avrai il tuo contratto indietro.
Prese il sesso semi rigido in mano e sorridendo continuò;
- Non ti puoi lamentare, non sono molto le puttanelle che prendono diecimila euro in qualche ora.
Quando vide che lei rimaneva attonita nel suo angolo, lui si spostò con la poltrona pensando bene di non coprire la scena, arrivò a dieci centimetri dal viso di Sara;
- Datti da fare ragazza, o l’accordo salta!
Solo qualche secondo passò, prima che il sesso di Palmieri scomparisse tra le calda labbra di Sara, poi,di nuovo quel movimento di avanti e indietro che ricordava tante cose.
Passò qualche minuto di quasi silenzio, solo leggeri gemiti da parte di lui e respiri affannosi da parte di lei;
- Penso proprio che mi darai grosse soddisfazioni…
Furono le uniche parole che disse, mentre per la seconda volta scaldava e riempiva, anche se in modo diverso, il corpo di lei.
Lei lasciò che lui sfogasse il suo desiderio tra le sue labbra e rimase bloccata dalle mani di lui, quando cercò di scappare dal suo liquido vischioso, poi, rassegnata, cominciò a deglutire sconfitta.
Furono le ultimi immagini di quel filmato.
Tutto tornò silenzioso e lo schermo apparve nero.
Il cuore batteva ancora violentemente, mentre mi ricomponevo, era passata solo mezzora, ma le mie percezioni sul rapporto sessuale che avevo guardato, erano decisamente cambiate.
Mi aspettavo una violenza carnale, o qualcosa di simile, invece, avevo visto una scopata, una gran bella scopata.
Mi ritrovai a essere geloso di Palmieri e della fortuna che aveva avuto nel stare con quella ragazza così fresca e appagante.
Certo, il modo che aveva usato per raggiungere il suo scopo, era disgustoso, ma poi, lei si era trasformata in una donna completa e alla fine, si capiva che anche lei aveva avuto il suo piacere.
Quella ragazza mi ricordava qualcosa di prorompente che io avevo provato nel mio passato: sua madre Elena!
Tornai indietro nel tempo e naufragai sui miei ricordi sopiti…


Continua…forse...





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Rotterdam19 Invia un messaggio
Postato in data: 19/05/2011 16:16:22
Giudizio personale:
Così va il mondo...E' il vantaggio di nascere donna!!...forse


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