i racconti erotici di desiderya |
Regalo di compleanno |
Marco me lo aveva promesso: Ti farò un bel regalo a luglio, per il tuo compleanno” E io avevo pensato a qualcosa di carino, che so, un nuovo body di pizzo o un nuovo paio di scarpe coi tacchi a spillo…. Invece, quella sera calda d’estate…. Avevamo convenuto che io andassi da lui a cena. Marco come era solito fare venne ad aprirmi In slip bianchi (io adoro i maschi in slip bianchi!!). Quel bianco risaltava sul suo corpo abbronzato e modellato Ci sedemmo a tavola: io indossavo perizoma, calze nere velate e poco più. Di tanto in tanto, allungavo la gamba da sotto il tavolo e il mio piede fasciato si appoggiava dolcemente sul pacco di Marco, sentivo il suo desiderio pulsare e tendersi e lo trovavo molto eccitante. Lui sorrideva e al momento del dessert, prese il gelato con le dita e me le diede da leccare. La mia bocca rossa fuoco si apriva e si chiudeva lentamente come se gli stessi succhiando il cazzo con avidità. “Vieni" – mi disse – prendendomi per mano e dirigendosi verso la camera da letto: nella penombra della sera, la stanza ventilata da una leggera brezza marina, il letto enorme troneggiava, come una grande isola sperduta nell’oceano. Lui si stesse – e come era solito fare – mise le braccia dietro la testa, allargò le gambe e aspettò che io mi chinassi su di lui. Il suo pacco – trattenuto a stento dagli slip bianchi – sembrava voler esplodere… Con le mie piccole mani dalle unghie laccate rosso fuoco, iniziai ad accarezzarlo dolcemente. Poi chinai la testa su quell’enorme patta e cominciai a baciarla, sfiorandola con le labbra schiuse: quindi scostando leggermente gli slip, cercai la sua cappella turgida e pulsante e afferando con una mano i ciglioni, iniziai a prenderla lentamente in bocca. Mi piaceva sentire la sua cappella umida che entrava piano piano dentro la mia bocca calda….Feci scivolare i suoi slip e mentre con una mano tenevo i ciglioni, spingendoli verso il basso, con l’altra cingevo la radice del suo cazzo, il quale turgido e duro pulsava dentro la mia bocca. Ero così intenta a scoparlo di bocca che non mi rendevo conto di quello che stava accadendo intorno. La mia bocca stava ancora scendendo per l’ennesima volta lungo l’asta dura di Marco, quando – improvviso qualcuno scostò il perizoma che birichino si insinuava tra le mie chiappe sode, e qualcosa di umido e vibrante iniziò ad insinuarsi dentro di me :qualcuno mi stava leccando il buchetto.. La lingua di questo inaspettato sconosciuto si spingeva sempre più affondo e io eccitata e incredula, continuavo a pompare con foga il cazzo del mio uomo. Poi, improvvisamente sentii dietro qualcosa di grosso, umido e turgido che lentamente si faceva strada nel mio buco allargato e bagnato dalla saliva, Fui pervasa da un grande piacere, caldo e forte, quando il cazzo dello sconosciuto mi allargò con maschia forza e determinazione… Marco aveva preso a tenermi la testa, mentre l’altro –appoggiate le mani sulle mie chiappe, iniziò a darmi dei grandi colpi di cazzo. Ogni volta che arrivava in fondo al mio culo, io avevo il cazzo di Marco in fondo alla gola, e quando lo sconosciuto si ritraeva per sferrare un altro affondo, la mia testa si sollevava e io avevo il cazzo di Marco in punta sulla mia labbra, e poi ancora un colpo di reni e giù nuovamente fino alla radice del cazzo di Marco… I due maschi erano infoiati e mentre uno (Marco) ansimava di piacere, l'altro (lo sconosciuto) mi incitava ad essere sempre più troia. "Sei una troia da monta - mi gridava - Dai, fai vedere quanto sei troia....Succhiagli bene il cazzo al tuo maschio... Dai puttana! Dai che ti riempiamo la bocca e il culo... Nel silenzio della notte, calda e stellata, una leggera brezza ci sfiorò i corpi nudi: proprio quando in un prolungato grido di piacere i due maschi esplosero dentro di me il loro più intimo piacere!!! Mai festa di compleanno fu più riuscita, mai dono fu più gradito….grazie Marco e grazie al suo sconosciuto amico |