i racconti erotici di desiderya

Profumo ritrovato


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Vi pregherei prima di leggere questo racconto di leggere il precedente, e scusatemi se sono stata molto lunga.



Novembre 2000, mi preparo per un corso di aggiornamento in materia di sicurezza con destinazione Bologna. Come al solito mi prende sempre male fare questi corsi visti i noiosissimi due giorni di fiumi di parole e discussioni senza fine e per quelle noiose sere tra una misera passeggiata in centro e la stanza dell’hotel.

Ma le cose che vanno fatte si devono fare altrimenti si resta indietro, è questo che mi ripeto sempre per farmi passare la paranoia dei due giorni.

Arrivo a Bologna verso le 9,30 e con molta facilità trovo l’hotel, faccio le solite cose, consegna documenti, e di corsa su in stanza per il bisogno di fare una doccia rilassante dopo il viaggio. Scendo giù e noto che la sala convegni è già pronta così decido di andare a prendere un caffè al bar dell’hotel. Ero seduta con le spalle rivolte verso l’ingresso e guardavo la tv mentre bevevo il caffè, ma ad certo punto sento il rumore delle ruote di una valigia, percepisco che entrava un cliente, ma al buongiorno verso il portiere il cuore mi arriva in gola, sento che non riesco più a controllare le pulsazioni. Mi dico che non può essere , non può essere lui, il mio amico Fabio, erano tredici anni che non lo vedevo e sentivo. Ma quando il portiere gli chiede se aveva la prenotazione lui risponde si, dicendogli che era per il convegno e che la prenotazione era stata fatta per il signor Fabio G…….. , a quel punto sprofondo, mi giro e la cosa più strana era che lui parlava con il portiere e guardava verso di me. Abbiamo sorriso, erano passati tredici anni ma in un attimo abbiamo capito chi era l’altro, ci siamo abbracciati e salutati, io tremavo per l’emozione come una ragazzina di 15 anni, anche lui era visibilmente emozionato ma entrambi molto felici. Era ormai tardi, quel noiosissimo convegno iniziava, così ci promettiamo di pranzare insieme nella pausa pranzo.

Mentre si era lì seduti, ci cercavamo e si sorrideva come ai tempi del liceo, facendo smorfie che facevano capire quanto fosse noiosa la cosa, come erano noiosi certi professori 13 anni prima e questo ci divertiva molto.

Ma nel ristorante dell’hotel non avevano tavoli da due e così ci sediamo con altre persone, ma questo non ci fermò, un ora di interminabili risate nel ricordare i tempi del liceo e quello che ci faceva sorridere di più era sentire parlare gli altri componenti del nostro tavolo in maniera molto seriosa su quanto avevamo ascoltato. Si, tutto si era oscurato intorno a noi ed eravamo tornati ai tempi del liceo.



Era ora di ricominciare e gli propongo di cenare insieme la sera ma fuori dall’hotel, lui accetta con molto piacere dicendomi che avrebbe preferito la classica pizza perché la cena sarebbe stata seriosa e di serioso e noiosa la vita quotidiana ne era piena, invece la pizza sarebbe stato ritornare indietro di tredici anni quando eravamo tutti senza una lira e ci si divertiva con nulla.

Finita la prima giornata del noiosissimo convegno corriamo verso le stanze per la doccia euforici per la serata in pizzeria che ci aspetta. Chiediamo al portiere dove era possibile fare una pizza decente e lui ci risponde che a 200 metri dall’hotel c’è una pizzeria che fa una pizza molto buona, ci diciamo: meglio così, perchè evitiamo di prendere l’auto.

In pizzeria ci raccontiamo delle nostre vite, mi dice che è socio in uno studio tecnico associato a Milano, che è felicemente sposato con un figlio, io gli racconto un po di me, del mio lavoro e che non ero sposata. A quella affermazione lui mi dice con molto imbarazzo che non aveva mai dimenticato e che ricordava molto spesso quella notte a Parigi, anche se questo non lo aveva mai porto ad avere rapporti con uomini o trans, ma che quella notte era stata una notte unica e speciale. In quel momento sono proiettata con violenza indietro di tredici anni, era la mia prima volta, percepisco quel suo profumo di uomo, il mio essere donna, il desiderio, la tenerezza di Fabio ed ecco che mi viene giù una lacrima, lui mi accarezza una mano e mi chiede scusa, che non doveva ricordare quel momento. Io gli dico di non scusarsi, perché non immagina quanto è stato determinate lui e quella sera ad essere la persona che sono oggi e che non smetterò mai di ringraziare lui.

Si và a nanna, ma io non riesco ad addormentarmi, si sentivo la voglia di lui, volevo sentirlo dentro di me, volevo che godesse di me per la femmina che ero diventata e quasi vengo solo al pensiero di lui, ma mi dicevo di non rovinare quelle giornate con lui, di stare calma e non dare spazio alla zoccola che ero anche diventata.



La mattina successiva dopo colazione mi dice che non aveva chiuso occhio per tutta la notte, si sentiva eccitato per le emozioni vissute il giorno precedente, io gli dico che anche io non avevo dormito e di risposta lui mi dice sorridendo: a saperlo prima sarei venuto nella tua stanza a farti compagnia. E li esce la zoccola che sono dicendogli: fallo stasera, con te nello stesso hotel sarà anche questa una notte in bianco. Lui mi guarda e sorridendo mi dice che ci penserà in caso anche lui avrebbe avuto bisogno di un sonnifero, e li che scoppiamo in una risata isterica.

Sentivo che dovevo rischiare, dovevo far vedere a Fabio quanto femmina e zoccola ero diventata, se quella notte a Parigi non l’aveva dimenticata per 13 anni, se ci fosse stata questa lo avrei accompagnato fino all’età pensionabile.

Durante il convegno mi faccio venire un mal di testa (fasullo) e chiedo di allontanarmi, lui mi guarda preoccupato e con un sorriso gli faccio capire di stare tranquillo, lui capisce, si ricorda dei finti malori della scuola per non essere interrogati e sorride.

Sentivo che dovevo rischiare, sfoglio pagine gialle e trovo un sexy shop, in dieci minuti sono arrivata, compro scarpe con tacco 14 cm, autoreggenti con pizzo nere, un completino molto sexy nero, vestitino trasparente nero e parrucca rosso mogano. Mi fermo in un negozio di cosmetica e compro un set per il trucco, il problema della depilazione non sussisteva visto che ero stata dall’estetista due giorni prima di partire.

Ritorno in hotel lascio i sacchetti in stanza e scendo nella sala , ormai tutte le parole e le discussioni non aveva peso e senso per me, ero ormai eccitata, lo guardavo e nella mia mente mi facevo i film.

Alla fine della giornata dopo cena io gli dico che ero stanca, che avevo bisogno del letto per rilassarmi, lui mi guarda e mi dice: allora stasera dormi visto che sei stanca. Io di risposta gli ribadisco ( ormai l’atteggiamento da zoccola era venuto fuori) che con lui in hotel sarebbe stata una notte molto lunga e se anche lui non sarebbe riuscito a trovare sono poteva tranquillamente bussare alla mia porta per stare un po insieme, e gli dico il numero di stanza.

Ero in stanza sul letto, con la sola luce del bagno accesa e guardavo i sacchetti che mi avrebbero permesso di far conoscere Marina a Fabio, ma non volevo vestirmi, ero convinta che non sarebbe mai venuto. Ma dopo 30 minuti sento bussare alla porta, cuore in gola, 5 metri dal letto alla porta e ci metto 1 minuto per arrivare visto quanto mi tremassero le gambe. Apro lui mi sorride e mi dice che voleva parlare un po con me visto che il giorno successivo saremmo dovuti partire.

Ci sediamo sul letto e capisco che ha voglia di me, ha voglia di rivivere quelle sensazioni vissute 13 anni prima, ci sediamo sul letto e mi accarezza una gamba, io gli chiedo se era sicuro e con voce ferma mi dice di si, che è da sempre che ha sognato quel momento.

A quel punto gli dico di non avere fretta, di aspettare un po perché volevo che conoscesse fino in fondo l’altra parte di me e mi rifilo in bagno. Fabio preoccupato visto i 30 minuti di cui avevo bisogno bussa ogni 5 minuti alla porta chiedendomi se stavo bene e cosa stesse succedendo, tranquillizzandolo tutte le volte.

Esco dal bagno e lui e in piedi, vedendomi si siede sul letto e mi dice: sei tu? Sei davvero tu? Ed io gli rispondo di si che in quel momento ero realmente la persona che ero, Marina. Fabio si avvicina a pochi centimetri da me, mi guarda negli occhi e mi dice: sei bellissima.

Mi abbraccia ed inizia a baciarmi, affonda la sua lingua nella mia bocca , bacia divinamente. Sento il suo cazzo durissimo premere su di me è eccitato quanto lo sono io, ha voglia di me quanto io di lui. Sento che voglio portarlo al punto più alto del piacere e del godimento, mi siedo sul letto mentre lui è di fronte a me, lui cerca di togliere le scarpe ma gli dico di stare calmo e che abbiamo tutta la notte, gli faccio capire che deve stare fermo, sono io che con grazia lo devo svestire e lui si lascia andare. Gli sfilo i pantaloni ed inizio a leccargli le cosce fino ad arrivare a mordicchiare il suo cazzo durissimo da sopra i box, lo sento ansimare mi dice che sono stupenda, gli sfilo i box e svetta quel cazzo che non ho mai dimenticato. Bello 22 cm di cazzo stupendo, ed inizio a leccarlo portando la mia lingua nella parte inferiore del suo cazzo su e giù su tutta la sua lunghezza e mettendomi le palle in bocca tutte le volte che le avevo a tiro.



Ho voglia del suo cazzo, ed inizio a pomparlo cercando di ingoiarlo tutto, ma sono tanti 22 cm,lo pompo e lecco quel glade stupendo, è durissimo, le vene ingrossate al punto di scoppiare le percepisco sulle mie labbra, ma non voglio farlo venire.

Mi mette alla pecorina con le ginocchia ai bordi del letto e mi dice che vuole scoparmi come una femmina, non voglio lubrificante perchè sono eccitata e bagnata come non mai, voglio sentire fino in fondo la rudezza di quel cazzo stupendo. Mi bacia ancora una volta con passione e poggia il suo cazzo sul mio buchino voglioso, con molta delicatezza lui cerca di entrare ma io ho voglia, e con un colpo di reni violento lo faccio entrare, lui urla, io urlo, siamo in cielo. Il mio Fabio mi stà scopando e anche divinamente, con colpi secchi, decisi, con una sincronia stupenda, Continua a scoparmi per 30 minuti, stiamo godendo come non mai, dal mio cazzo durissimo esce sperma senza nemmeno toccarmi, lui non accenna a smettere e continua urlando tutto il piacere di quel momento.

Mi fa distendere sul letto a gambe aperte vuole prendermi come una donna, in quei attimi sono impaziente mi sembra di perdere tempo, il mio buco reclama di essere riempito da quel membro,. Mi bacia e cerca di entrare ma non ci riesce, ed e li che la mia esperienza di zoccola viene fuori, mi metto due cuscini sotto la schiena ed in un attimo e di nuovo dentro a scoparmi con passione, urliamo, ci baciamo per quel piacere immenso, sento che sta per venire e lo prego di riempimi tutta, mi bacia ed aumenta il ritmo sento le sue palle urtare con violenza su di me, sta godendo sento le mie viscere riempirsi di un liquido caldo, lui gode, io cosa rara sto godendo analmente e li che viene fuori un urlo di massimo godimento. Mi bacia e sorridendo mi dice che 13 anni prima se sapeva che sarei diventata così avrebbe sposato me, sorridiamo e ci stendiamo sul letto.

Dieci minuti di silenzio e sento la sua mano tra le mie cosce e mi dice: vorrei, sento il desiderio di fare una cosa ma non so se posso. Io gli rispondo che lui può fare tutto quello che vuole perché in quel momento io ero la per lui, a quella affermazione Fabio inizia a toccare il mio cazzo, io mi eccito ancora e in un attimo era di nuovo in tiro, a lui piace molto sento che scende con il viso verso il mio cazzo ed inizia a leccarlo, io con dolcezza metto la mano sulla sua testa e lo porto a metterlo in bocca, ed inizia a pomparlo con passione. Vedo il suo cazzo indurirsi ancora per l’eccitazione e ci mettiamo sul lato mettendomi in bocca quel cazzo ancora in tiro, e con una gran voglia di godere ancora. Facciamo un 69 bellissimo, pompa il mio cazzo divinamente e sento che sto per venire, lascio la presa del suo cazzo per un attimo e gli dico che sto per venire e che non vorrei sporcarlo, lui alza la testa e mi dice di venirlo in bocca perché voleva assaporare tutto di me. Ormai persi da quella inebriante momento godiamo insieme strigendoci l’uno all’altro, io sto bevendo tutto di lui, non voglio perdermi una goccia di quel nettare stupendo, ma sento anche lui che ingoia tutto e leccandosi fino all’ultima goccia. Si alza mi bacia con i nostri umori che si mischiavano divinamente e mi dice che non aveva mai fatto l’amore così e che era sicuro che mai ci sarebbe stata un'altra volta .

Dopo 30 minuti decidiamo di andare a dormire e che il mattino successivo ci saremmo scambiati i numeri di cellulare, ultimo bellissimo bacio e la porta si chiude.

Il mattino successivo parto molto presto e lascio un biglietto al portiere da far recapitare a Fabio dove avevo scritto; è giusto così, tu devi tornare a casa da tua moglie e tuo figlio, io vorrei essere sempre la fonte del tuo piacere e non della tua sofferenza, scambiarci i numeri sarebbe stato solo un voler cercare a tutti i costi di rivederci incasinando la tua vita.

Ciao Fabio, sei e resterai unico.

Marina











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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Anita&Felipe Invia un messaggio
Postato in data: 18/01/2011 21:31:23
Giudizio personale:
complimentiiiii

Autore: Anita&Felipe Invia un messaggio
Postato in data: 18/01/2011 21:31:03
Giudizio personale:
complimentiiiii

Autore: Liberinoi68 Invia un messaggio
Postato in data: 10/12/2008 09:37:24
Giudizio personale:
bellissimo

Autore: Nightwish_2007 Invia un messaggio
Postato in data: 31/01/2008 13:31:43
Giudizio personale:
hai fatto un bellissimo raccontop... complimenti... avrei voluto molto essere il tuo amico... :-)


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